| Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401213/002, presentata in data 13 marzo 2014, avente per oggetto: "Chiesa dell'ospedale San Giovanni Bosco, quale sarà il destino?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Spero di fornire degli elementi che riescano a rispondere ai quesiti posti dal Consigliere e a fare chiarezza almeno sulle diverse competenze rispetto a questo tema. Innanzitutto, va detto che, nel 2009, è stato approvato un progetto per la riqualificazione dell'ospedale San Giovanni Bosco. In quella sede è nata l'esigenza di ricollocare la cappella, riconvertendo lo spazio attuale adibito al culto ad attività sanitaria e ricavando così anche lo spazio per realizzare un'uscita di sicurezza obbligatoria per Legge. Quindi, l'ASL Torino 2, che è la titolare dell'ospedale, assistita dall'architetto Rosental, ha richiesto le autorizzazioni per dismettere l'attuale cappella al settimo piano e, contestualmente, ha richiesto di poter adibire a luogo di culto dell'ospedale uno spazio collocato al pianoterra. Poiché la cappella del 1961, non sottoposta a vincoli architettonici, ospita delle opere del celebre scultore Umberto Mastroianni, l'ASL Torino 2 ha ipotizzato lo spostamento di tutte le opere in questo nuovo spazio adibito, appunto, a luogo di culto. Dall'ASL sono stati richiesti i pareri dell'Ufficio Liturgico Diocesano e della Curia Metropolitana Arte e Beni Culturali, che sono stati dati in termini favorevoli; è stato richiesto il parere della Sovrintendenza per i beni storici ed artistici, che è stato favorevole, mentre vi è stato un parere della Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici che ha auspicato un ripensamento del progetto, in quanto reputa che le opere del Mastroianni e l'attuale cappella realizzata nel 1961 dall'architetto Ettore Rossi costituiscano un unicum. Questo è lo stato dell'arte ed è quanto posso riferire rispetto all'interpellanza. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Berthier. BERTHIER Ferdinando Innanzitutto, se c'è un parere sfavorevole da parte dei Beni Culturali, vorrei capire come si sbroglia questa matassa, ovvero quello che è stato deliberato nel 2009 (che, quindi, bisogna dare una destinazione d'uso alla cappella in reparto) va avanti lo stesso o questo parere sfavorevole dei Beni Culturali frena il tutto? Soprattutto, se si andasse avanti (perché - ahimè - in queste cose purtroppo si va sempre avanti, al di là dei pareri contrari), vorrei conoscere il sincronismo; cioè, nel momento in cui si deciderà e riusciranno a smantellare la cappella, smantellando la cappella - si auspica in modo adeguato, anche perché non è semplice inserire delle opere in un contesto quando poi si smonta, ma si presume che ci sia gente in grado di farlo -, le opere verranno inserite immediatamente nella nuova cappella al pianoterra o ci sarà un passaggio intermedio, per cui, magari - come capita spesso e volentieri -, certe opere poi verranno smarrite o perdute? Quindi, vorrei capire quale sarà il sincronismo, se non altro per salvaguardare queste opere. Se non dovesse esserci questo sincronismo, e quindi si pensa prima a ricreare una nuova cappella e poi a spostare i manufatti, dove è previsto che vengano messi ed inseriti questi manufatti? LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Per quanto riguarda il primo punto da lei sollevato, non posso che rilevare che sono stati chiesti alla Sovrintendenza due distinti pareri: uno alla Sovrintendenza dei beni storici-artistici, che ha dato parere favorevole; l'altro, invece, alla Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, che ha espresso questa raccomandazione a cercare di mantenere l'unicum rispetto alla progettazione di questo luogo di culto all'interno dell'ospedale. Per quanto riguarda la decisione, non può che spettare, ovviamente, alle autorità dell'ASL Torino 2, quindi saranno loro a decidere tempi e metodi. Quello che mi è stato assicurato è che, comunque, è prevista la ricollocazione - io penso immediata, visto che si è già creato lo spazio del nuovo luogo di culto - delle opere del maestro Mastroianni. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |