| Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201400816/034, presentata dalla Giunta Comunale in data 25 febbraio 2014, avente per oggetto: "Condizioni tecnico - economiche per la concessione in couso di infrastrutture esistenti di proprietà della Città per lo sfruttamento a scopi idroelettrici del salto idraulico prodotto lungo i corsi d'acqua. Approvazione" LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 65. La parola al Consigliere D'Amico. D'AMICO Angelo Come ho già anticipato, ritengo che gli emendamenti che ho presentato siano di merito e non ostruzionistici, come ha affermato il Consigliere Bertola, al quale la prossima volta consiglio di firmare la mozione di accorpamento, se questo è il suo pensiero. Al di là di questo aspetto, signor Presidente e cari Colleghi, mi inchino naturalmente alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula. Però, caro Presidente mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia contrarietà a questo atto e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in cui si è giunti a questa situazione. Badate, le proteste lasciano il tempo che trovano e la mia è veramente una protesta che il tempo che trova lo ha già lasciato. Questo perché voi avete già deciso, Colleghi della maggioranza, ma non credo che abbiate preso una saggia decisione e mi consentirete questo amichevole appunto. Credo che i Colleghi della maggioranza abbiano preso una decisione sbagliata, anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa deliberazione, non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo. Io stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise responsabilità. Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è uguale al sabotaggio della democrazia. Così dicendo, si definiscono senz'altro sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - ed io mi onoro di essere uno di quelli - i quali stanno combattendo, e combatteranno, in tutti i modi, naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento Comunale, affinché questa deliberazione sia modificata o addirittura ritirata dalla Giunta. Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Diciamo che, a nostro parere, gli atti che voi presentate, siano iniqui e dannosi per i cittadini torinesi e anche per quei settori che voi rappresentate o che dite di rappresentare. Noi abbiamo assunto delle precise responsabilità politiche sul piano personale e combatteremo senza indugi di fronte all'opinione pubblica torinese questa battaglia, e diciamo che non vogliamo che i vostri atti giungano in porto. Noi continuiamo a fare il nostro dovere non per calcolo. E guardate, dopo il vostro ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di Città che rappresentiamo ci ha spronato ancora di più a compiere fino in fondo la nostra azione politica. Quindi usando una citazione del grande Mike Bongiorno, "concludendo", vi ricordo che continueremo a tenere alta la guardia con la consapevolezza che ogni atto che riusciremo a bloccarvi, sarà un'economia per i torinesi. Questo è quello che la Città ci chiede ed è questo quello che faremo, con profondo senso di responsabilità. LEVI Marta (Vicepresidente) Qual è il parere della Giunta? LUBATTI Claudio (Assessore) Il parere della Giunta è negativo. LEVI Marta (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 65: Presenti 24, astenuto 1, contrari 23. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 65 è respinto. LEVI Marta (Vicepresidente) L'emendamento n. 66, presentato dai Consiglieri Bertola e Appendino, recita: LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere D'Amico. D'AMICO Angelo Intervengo anche su questo emendamento che ritengo lecito e che rientra nel merito di questa deliberazione, così come quelli presentati dal sottoscritto. Non ne comprendo il motivo, ma sono contento che siano stati tenuti fuori dall'accorpamento. Nutro seri dubbi circa il fatto che la maggioranza possa votare a favore di queste proposte fatte dal Movimento 5 Stelle, però, caro Presidente, mi lasci esprimere un pensiero. Cari Colleghi, oggi io mi inchino naturalmente alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula, però, caro Presidente, mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia contrarietà a questo atto e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in cui si è giunti a questa situazione. Badate, le proteste lasciano il tempo che trovano, e la mia è veramente una protesta che il tempo che trova lo ha già lasciato. Questo perché voi avete già deciso, Colleghi della maggioranza, ma non credo che abbiate deciso bene e mi consentirete questo amichevole appunto. Credo che i Colleghi della maggioranza abbiano preso una decisione sbagliata, anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa deliberazione, non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo. E io stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise responsabilità. Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è uguale al sabotaggio della democrazia. Così dicendo, si definiscono senz'altro sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - e io mi onoro di essere uno di quelli - i quali stanno combattendo, e combatteranno in tutti i modi, naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento Comunale, affinché questa deliberazione sia modificata o addirittura ritirata dalla Giunta. Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Diciamo che, a nostro parere, gli atti che voi presentate, siano iniqui e dannosi per i cittadini torinesi e anche per quei settori che rappresentate o che dite di rappresentare. Noi abbiamo assunto delle precise responsabilità politiche sul piano personale e combatteremo senza indugi di fronte all'opinione pubblica torinese questa battaglia, e diciamo che non vogliamo che i vostri atti possano giungere in porto. Noi continuiamo a fare il nostro dovere non per calcolo. E guardate, dopo il vostro ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di Città che noi rappresentiamo ci ha spronato ancor di più a compiere fino in fondo la nostra azione politica. LEVI Marta (Vicepresidente) Qual è il parere della Giunta? LUBATTI Claudio (Assessore) Il parere della Giunta è favorevole. LEVI Marta (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 66: Presenti 27, favorevoli 26, astenuti 1. L'emendamento n. 66 è approvato. LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 67, presentato dal Movimento 5 Stelle. La parola al Consigliere D'Amico. D'AMICO Angelo Sono contento che l'emendamento presentato dai Colleghi del Movimento 5 Stelle abbia avuto esito favorevole; mi auguro che lo stesso possa accadere per questo. Detto ciò, signor Presidente e cari Colleghi del Consiglio, mi inchino naturalmente alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula, però, caro Presidente, mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia contrarietà a questo atto e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in cui si è giunti a questa situazione. Badate, le proteste lasciano il tempo che trovano, e la mia è veramente una protesta che il tempo che trova lo ha già lasciato. Questo perché voi avete già deciso, cari Colleghi della maggioranza, ma non credo che abbiate deciso bene e mi consentirete questo amichevole appunto. Credo che i Colleghi della maggioranza abbiano preso una decisione sbagliata, anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa deliberazione, non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo. Io stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise responsabilità. Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è uguale al sabotaggio della democrazia. Così dicendo, si definiscono senz'altro sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - e io mi onoro di essere uno di quelli - i quali stanno combattendo, e combatteranno, in tutti i modi, naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento Comunale, affinché questa deliberazione sia modificata o addirittura ritirata dalla Giunta. Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Diciamo che, a nostro parere, gli atti che voi presentate, siano iniqui e dannosi per i cittadini torinesi e anche per quei settori che rappresentate o che dite di rappresentare. Noi abbiamo assunto delle precise responsabilità politiche sul piano personale e combatteremo senza indugi di fronte all'opinione pubblica torinese questa battaglia, e diciamo che non vogliamo che i vostri atti giungano in porto. Noi continuiamo a fare il nostro dovere non per calcolo. E guardate, dopo il vostro ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di Città che noi rappresentiamo ci ha spronato ancor di più a compiere fino in fondo la nostra azione politica. Quindi usando una citazione del grande Mike Bongiorno, "concludendo", vi ricordo che continueremo a tenere alta la guardia con la consapevolezza che ogni atto che riusciremo a bloccarvi, sarà un'economia per i torinesi. Questo è quello che ci chiedono ed è questo quello che faremo, con profondo senso di responsabilità. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Qual è il parere della Giunta? LUBATTI Claudio (Assessore) Il parere della Giunta è negativo. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 67: Presenti 25, astenuti 1, favorevoli 3, contrari 21. L'emendamento n. 67 è respinto. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere D'Amico, per dichiarazioni di voto. D'AMICO Angelo Se le condizioni dell'Aula lo permettono, Presidente, farei la dichiarazione di voto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Avrete la possibilità e l'opportunità di riascoltarmi alla prossima votazione, se ci sarà, ma non credo, perché probabilmente il PD decide di terminare adesso questo Consiglio, sicuramente avrete la possibilità di ascoltarmi la prossima settimana. Entrando nel merito di questa deliberazione, a differenza della deliberazione con cui questo Consiglio Comunale ha esordito il 13 gennaio 2014, ovvero quella inerente la "Coltivazione a fini di commercio, l'acquisto, la produzione e la vendita di cannabis…", che chiaramente non è stato un bell'esordio per questo Consiglio iniziare l'anno con l'approvazione di questa deliberazione, scusatemi il gioco di parole… FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Per cortesia, possiamo fare silenzio? D'AMICO Angelo …la deliberazione invece presentata dall'Assessore Lubatti ha un tenore un po' più alto, ad esempio, di quella votata il 17 febbraio 2014, l'atto che chiede di "Chiudere il CIE di Corso Brunelleschi…", piuttosto che della "Fondazione Teatro Regio di Torino - Conferimento in proprietà di immobili". Rimane pur sempre da parte mia un'espressione di voto direi abbastanza ambigua, che probabilmente si trasformerà con un non voto, però vorrei sottolineare e avvisare anche i Colleghi della maggioranza che oggi ho cercato di tenerli svegli; mi auguro, Consigliere La Ganga, che i miei interventi siano stati per lei proficui e da questi abbia imparato qualcosa, anche se lei è un grande politico, è uno sicuramente da cui poter imparare. Mi dispiace tenere questo atteggiamento in Aula, chiedo scusa non tanto alla maggioranza, ma ai cittadini torinesi per questo mio atteggiamento che sicuramente non è consono ed è poco riguardoso per quest'Aula, ma, ripeto, a fronte di atteggiamenti squadristici portati all'interno di quest'Aula, rispondo con altrettanti atteggiamenti squadristici, ed è questo quello che farò da qui a quando deciderò. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: Presenti 27, astenuti 3, favorevoli 24. La proposta di deliberazione è approvata. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: Presenti 24, favorevoli 24. L'immediata eseguibilità è concessa. |