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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Aprile 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 41
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-00253
VARIANTE PARZIALE N. 279 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 5 DELLA L.U.R., CONCERNENTE L'AREA SITA IN STRADA DEL FRANCESE 92 - ADOZIONE.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201400253/009,
presentata dalla Giunta Comunale in data 21 gennaio 2014, avente per oggetto:

"Variante parziale n. 279 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17, comma 5 della L.U.R.,
concernente l'area sita in strada del Francese 92 - Adozione".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 59, presentato dall'Assessore Lo Russo, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Questo emendamento, presentato dall'Assessore Lo Russo, che ha ottenuto, come ai
miei, parere tecnico e parere contabile favorevole, è un emendamento che non
ritengo molto congruo, perché, vede signor Presidente e cari Colleghi, mi inchino
naturalmente alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula, però, caro
Presidente, mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia contrarietà
a questo atto e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in cui si è giunti
a questa situazione.
Badate, le proteste lasciano il tempo che trovano, e la mia è veramente una protesta
che il tempo che trova lo ha già lasciato. Questo perché voi avete già deciso,
Consiglieri della maggioranza, ma non credo che abbiate deciso bene e mi
consentirete questo amichevole appunto.
Credo che i Consiglieri della maggioranza abbiano preso una decisione sbagliata,
anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per
l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa proposta di deliberazione,
non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo.
Io stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise
responsabilità.
Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è
uguale al sabotaggio della democrazia. Così dicendo, si definiscono senz'altro
sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - e io mi onoro di
essere uno di quelli - i quali stanno combattendo e combatteranno in tutti i modi,
naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento
Comunale, affinché questa proposta di deliberazione sia modificata o addirittura
ritirata dalla Giunta.
Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Noi diciamo
che, a nostro parere, gli atti che voi presentate sono iniqui e dannosi. E guardate, lo
dicono i fatti: il 13 gennaio 2014 questa Sala ha votato una proposta di ordine del
giorno - un ordine del giorno, con il valore che ha - che permette la coltivazione, ai
fini di commercio, acquisto, produzione e vendita, della cannabis. Questo è il primo
atto che quest'Aula ha votato nel 2014.
Allora, se questi sono gli atti che voi intendete portare in votazione in questa Sala e
se queste sono le vostre priorità, noi continueremo su questo a fare il nostro dovere.
E guardate, dopo il vostro ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di città
che noi rappresentiamo ci ha spronato ancor di più a compiere fino in fondo la nostra
azione politica.
Vi ricordo che continueremo a tenere alta la guardia, con la consapevolezza che ogni
atto che riusciremo a bloccarvi sarà un'economia per i torinesi. Questo è quello la
città ci chiede e questo è quello che noi faremo, con profondo senso di responsabilità.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consiglieri, vi chiedo un po' meno rumore di fondo, per cortesia.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Approfitto di questa possibilità per poter fare un intervento, che magari ha poco
senso con gli emendamenti, ma tanto con la proposta di deliberazione, in quanto in
fase di discussione della proposta di deliberazione non ho potuto fare all'Assessore
una domanda che ritengo importante, ovvero quanto è importante questa proposta di
deliberazione? Perché la settimana scorsa ci è stato detto che questa era una proposta
di deliberazione fondamentale per rilanciare una parte dell'economia torinese, e
durante lo stesso dibattito dalla sua maggioranza è venuto fuori che questa non era
una deliberazione così importante, tanto da poterla rinviare addirittura di una
settimana, quando lei chiedeva a gran voce di poterla discutere immediatamente.
Quindi, di fronte a questa distonia di punti di vista tra Giunta e maggioranza, vorrei
che l'Assessore mi desse la conferma che questa è una proposta di deliberazione
importante e, nel caso, smentisse chi della sua maggioranza ha ritenuto il contrario.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Ho sentito un'altra cosa a verbale, Consigliere Ricca.
Il parere della Giunta è favorevole.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 59:
presenti 26, favorevoli 24, astenuti 1, contrari 1.
L'emendamento n. 59 è approvato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 60 al n. 67,
presentati dal Consigliere D'Amico.
La parola al Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Vedo che lei guarda oltre il proprio parametro, quindi mi concede subito la parola e
di questo gliene do atto, anche perché, vede, caro Presidente e cari Colleghi, io
chiaramente mi inchino alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula. Però,
caro Presidente mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia
contrarietà a questo atto e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in
cui si è giunti a questa situazione.
Badate, le proteste lasciano il tempo che trovano, la mia è veramente una protesta
che il tempo che trova lo ha già lasciato. Questo perché voi avete già deciso,
Consiglieri della maggioranza, ma non credo che abbiate deciso per il bene della città
e mi consentirete questo amichevole appunto.
Credo che i Consiglieri della maggioranza abbiano preso una decisione sbagliata,
anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per
l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa proposta di deliberazione,
non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo. Io
stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise
responsabilità.
Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è
uguale al sabotaggio della democrazia. Così dicendo, si definiscono senz'altro
sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - ed io mi onoro ad
essere uno di quelli - i quali stanno combattendo e combatteranno in tutti i modi,
naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento
Comunale, affinché questa proposta di deliberazione sia modificata o addirittura
ritirata dalla Giunta.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Scusi, Consigliere D'Amico. Scusate, il fatto che ci sia l'ostruzionismo non vuol dire
che questo è un bar. La buvette è fuori, se ne avete bisogno andate alla buvette. Se
state in Aula, mantenete un minimo di silenzio. Grazie.
Prego, Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Io la ringrazio per la sua solerzia, Presidente, e mi convinco sempre di più di aver
sbagliato una votazione qualche mese fa.
Comunque, detto ciò, proseguo.
Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Noi diciamo
che, a nostro parere, gli atti che voi presentate sono iniqui e dannosi per i cittadini
torinesi e anche per quei settori che voi rappresentate o che dite di rappresentare.
Noi abbiamo assunto delle precise responsabilità politiche sul piano personale e noi
combatteremo senza indugi, di fronte all'opinione pubblica torinese, questa battaglia,
e diciamo che non vogliamo che i vostri atti giungano in porto.
Noi continuiamo a fare il nostro dovere non per calcolo. E guardate, dopo il vostro
ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di città che noi rappresentiamo ci
ha spronato ancora di più a compiere fino in fondo la nostra azione politica.
Quindi, usando una citazione del grande Mike Bongiorno, "concludendo", vi ricordo
che continueremo a tenere alta la guardia, con la consapevolezza che ogni atto che
riusciremo a bloccarvi sarà un'economia per i torinesi. Questo è quello che la città ci
chiede ed è questo quello che noi faremo, con profondo senso di responsabilità.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 60 al n. 67:
presenti 24, contrari 23, astenuti 1.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 60 al n. 67 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 68 al n. 72.
La parola al Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Noto che anche l'accorpamento di questi emendamenti da me presentati ha il parere
tecnico e il parere contabile favorevoli; peccato che poi, al termine del mio
intervento, giungerà il parere non favorevole da parte dell'Assessore, e questo mi
dispiace.
Mi dispiace, perché erano emendamenti che sicuramente sarebbero andati ad incidere
in maniera importante sull'impianto di questa proposta di deliberazione. Però,
purtroppo, la maggioranza non ha voluto confrontarsi con l'opposizione discutendo
questi emendamenti, utilizzando il sistema dell'accorpamento, ma me ne farò una
ragione.
E proprio perché me ne faccio una ragione, caro Presidente e cari Colleghi, io
chiaramente mi inchinerò alla volontà finale che verrà espressa da quest'Aula. Però,
caro Presidente, mi consentirà, nella forma più riguardosa, di esprimere la mia
contrarietà a questo atto, e a porre in essere una verbosa protesta per le modalità in
cui si è giunti a questa votazione.
Badate, potrò sembrarvi noioso - e io mi auguro di non esserlo -, però le proteste
lasciano sempre il tempo che trovano, e la mia è veramente una protesta che il tempo
che trova lo ha già lasciato da tempo. Questo perché voi avete già deciso, cari
Consiglieri della maggioranza, ma non credo che abbiate preso una saggia decisione
e mi consentirete questo amichevole appunto.
Credo che voi, Consiglieri della maggioranza, abbiate preso una decisione sbagliata,
anche perché il sottoscritto, pur facendo il suo dovere, come continuerà a fare, per
l'intransigente difesa dei suoi punti di vista contro questa proposta di deliberazione,
non ha finora neppure minimamente prestato il fianco ad accuse di ostruzionismo. Io
stesso parlerò brevemente, pur senza rifuggire dall'assunzione di precise
responsabilità.
Alcuni di voi hanno posto un'equazione grave nell'affermare che l'ostruzionismo è
uguale al sabotaggio della democrazia. E mi auguro che, a forza di sentirvelo ripetere
quest'oggi, ne prenderete atto, perché, vedete, così dicendo, si definiscono senz'altro
sabotatori della democrazia tutti quei Consiglieri di minoranza - e io mi onoro di
essere uno di quelli - i quali stanno combattendo e combatteranno in tutti i modi,
naturalmente consentiti dalla Costituzione, dall'Ordinamento e dal Regolamento
Comunale, affinché questa proposta di deliberazione sia modificata o addirittura
ritirata dalla Giunta.
Noi abbiamo la lealtà di combattere a viso aperto le nostre battaglie. Noi diciamo
che, a nostro parere, gli atti che voi presentate, sono iniqui e dannosi per i cittadini
torinesi e anche per quei settori che voi rappresentate o che dite di rappresentare.
Noi abbiamo assunto delle precise responsabilità politiche sul piano personale e noi
combatteremo senza indugi, di fronte all'opinione pubblica torinese, questa battaglia,
e diciamo che non vogliamo che i vostri atti giungano in porto.
Noi continuiamo a fare il nostro dovere non per calcolo. E guardate, dopo il vostro
ultimo atteggiamento di tracotanza politica, la parte di città che noi rappresentiamo ci
ha spronato ancora di più a compiere fino in fondo la nostra azione politica.
Quindi, usando una citazione del grande Mike Bongiorno, "concludendo", vi ricordo
che continueremo...

LEVI Marta (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere D'Amico. Sta leggendo più piano ultimamente.

D'AMICO Angelo
D'accordo, grazie a lei.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 68 al n. 72:
presenti 25, astenuti 1, contrari 24.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 68 al n. 72 è respinto.

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