Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401154/002, presentata in data 10 marzo 2014, avente per oggetto: "Concessione del finanziamento per il Lotto 1 bis" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Com'è noto, il Mastio della Cittadella è di proprietà della Città, risale al 1886 e, da sempre, è gestito dall'Esercito. Nel 2007, anche in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, fu avviato un progetto da parte del Servizio Edilizia per la Cultura, allora diretta anche con la collaborazione del dottor Daniele Lupo Jallà del Settore Musei del mio Assessorato, che, in stretta collaborazione con l'Esercito (e, in particolare, con il colonnello Vincenzo Russo, all'epoca Direttore del Museo, e con il generale Cravarezza, Comandante della Regione Militare Nord), ha studiato questo progetto di riposizionamento. Tant'è vero che tutti gli stadi successivi dei progetti, nelle diverse fasi, furono trasmessi al Direttore del Museo ed al Comandante della Regione Militare Nord, i quali risposero sempre in termini positivi sulla base di scelte e soluzioni sempre individuate di comune accordo. Di conseguenza, anche la menzionata scelta di realizzare un vespaio areato al pianoterra, scelta peraltro necessaria per le norme di salubrità degli ambienti, è stata concordata. Il progetto definitivo approvato dalla Giunta Comunale nel mese di luglio del 2008, per un importo complessivo di 10 milioni di Euro, comprendeva una serie di opere mirate al restauro ed al recupero sia della parte storica che alla riorganizzazione degli spazi del cosiddetto padiglione Italia '61. Le sopravvenute difficoltà di carattere finanziario e, in particolare, il mancato finanziamento dell'intervento da parte dello Stato costrinsero poi a scorporare l'unico progetto in due lotti diversi: uno per il recupero della parte storica e l'altro, invece, relativo ai padiglioni dell'ex Italia '61. Il primo costituiva il Lotto 1, che è stato inserito regolarmente nel programma triennale delle opere pubbliche 2009-2011 con un importo complessivo di 4.200.000,00 Euro e che in parte è stato finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto esecutivo è stato approvato con deliberazione della Giunta Comunale il 30 giugno 2009 e la gara di appalto è stata aggiudicata il 10 marzo 2010 all'impresa "La manutenzione S.r.l." di Milano. L'intervento, completato alla fine del 2012, è costato complessivamente 3.430.000,00 Euro, IVA e spese tecniche escluse. A questo punto, si è praticamente completata l'opera di ristrutturazione del Lotto 1, mentre permane ancora tutto il tema legato al Lotto 2, quindi al padiglione dell'ex Italia '61, che è una zona che potrebbe essere destinata molto utilmente anche per mostre temporanee, ma questo è un capitolo che, ovviamente, speriamo di poter concertare anche con la Regione e che fonda ovviamente sulla necessità di raccogliere nuovi fondi, soprattutto FESR. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio La mia interpellanza, come l'Assessore sa, è la seconda interpellanza su questo tema, perché ne avevo già posta una alla sua attenzione e nasce - non ho capito dalla sua risposta, le chiedo scusa - rispetto ad una polemica che era iniziata sui giornali e per la quale ero stato interpellato da alcuni volontari che si occupano, dal punto di vista del volontariato culturale, di fare in modo che tutta questa attività culturale prosegua. La mia domanda era solo questa: se, all'interno di questo trasloco e all'interno dei lavori che sono stati fatti, è vero, a suo giudizio e a giudizio dei suoi tecnici, che i pezzi di artiglieria non potranno essere collocati nella zona in cui si era pensato di collocarli a causa della pavimentazione che è stata realizzata (a mezzo stampa si riporta anche che, dopo le prime infiltrazioni d'acqua, ci sia un problema su come è stata realizzata); quindi, vorrei sapere se è vero che i pezzi di artiglieria, che sono proprio quelli che rappresentano uno dei punti di maggiore bellezza e di maggiore interesse di questo Museo, verranno collocati lì o se bisognerà trovare un'altra sistemazione. Infatti, nell'interpellanza ho scritto: "Se costituisca un problema per l'allestimento del Museo dell'Artiglieria dopo aver speso 4 milioni - non e mezzo, ma 4,2 milioni - per i lavori di ristrutturazione (non ancora terminati), sia stato montato un pavimento alveolare installato al posto della piena terra con conseguenti difficoltà di ricollocazione della pesante collezione di cannoni e bombarde (articolo pubblicato dal quotidiano 'La Repubblica' in data 23 febbraio 2014)". Era questa la domanda che ponevo all'Assessore nell'interpellanza; dalla sua risposta non ho colto se è stata una boutade giornalistica, perché a me è stato detto che non è così, cioè possono assolutamente stare in quel posto. Se è così, facciamo chiarezza (oltre che per le Istituzioni, penso ai volontari e a tutti gli amanti della materia e del valore che questa materia ha), visto che, se era solo un errore o una svista giornalistica, in realtà si potrà tranquillamente procedere come si era pensato. Quindi, vorrei solo sapere - le chiedo scusa, Presidente -, al di là della nota che spesso l'Assessore invia ai Consiglieri, se su questa domanda (che è molto precisa) posso avere una risposta in Aula. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve integrazione, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Rispondo a questa domanda, spero in termini chiari. Mi viene detto che questo pavimento aerato sopporta un peso di una tonnellata al metro quadrato; per cui, immaginando che parte degli oggetti di cui stiamo parlando si diffondano ed insistano su più metri quadrati, risulterebbe tecnicamente possibile la collocazione di una parte dei manufatti del Museo dell'Artiglieria - quelli di maggior valore - anche all'interno del Mastio. Tuttavia, il tema del recupero del numeroso materiale del Museo dell'Artiglieria pone un altro problema: tutto quel materiale e tutto il senso ovviamente del Museo dell'Artiglieria non potrebbe comunque essere ricompreso nel Mastio, per ovvi motivi di volumetria e di quantità degli oggetti. Quindi, stiamo ragionando, anche con l'Esercito, per trovare una collocazione diversa da quella attuale. L'idea è di trovare una collocazione che consenta, al di là dei pezzi che comunque metteremo al Mastio, di avere invece un Museo dell'Artiglieria che metta in evidenza i numerosi pezzi di assoluto valore che, oggi, sono conservati in depositi non visitabili. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |