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VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400917/002, presentata in data 25 febbraio 2014, avente per oggetto: "Quiete e riposo notturno in San Salvario" VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Si tratta di un'interpellanza molto puntuale e precisa e necessiterebbe di almeno mezzora per la risposta, per cui intenderei procedere in questa maniera: darò alcuni dati sintetici in ordine alle violazioni riscontrate a carico dei locali indicati dal Consigliere nella sua interpellanza, quindi dirò ciò che stiamo facendo come Polizia Municipale, che è già stato anticipato anche al Consiglio aperto che si è tenuto la scorsa settimana in San Salvario, dopodiché consegnerò brevi manu le relazioni al Vicepresidente Magliano. Solo nel 2013 a carico del "Free go" sono state riscontrate queste violazioni amministrative: un articolo 44, un articolo 21 comma 2, in relazione all'articolo 180 del macro TULPS, un altro articolo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, ma perché sono tanti. Comunque, a carico del "Free go" sono state riscontrate violazioni in ordine al rumore esterno, secondo il Regolamento dell'inquinamento acustico, violazioni per quanto riguarda il Regolamento di Polizia Urbana per gli spettacoli, gli intrattenimenti e il rumore. A seguito di queste segnalazioni, è stata data la cessazione immediata delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, limitatamente alla parte ampliata e non regolarizzata; questo tipo di sanzione viene data, credo, per un minimo di tre giorni ed un massimo di cinque giorni. Anche per il 2014 a carico del "Free go" sono state riscontrate più o meno lo stesso numero di violazioni amministrative. Non sono pervenute, secondo quanto ci fa sapere il Servizio Contenzioso Amministrativo, segnalazioni relative a problematiche idonee a motivare l'adozione di provvedimenti e di sospensione dell'attività ex articolo 10 per quanto riguarda il 2014. Con riferimento, invece, al locale "Zip", che si tratta di un'associazione, un circolo privato, in quanto tale, non necessita di autorizzazione di Polizia. Risulta una DIA per la somministrazione di alimenti e bevande ai soci, che è stata presentata il 28 novembre 2013 e che è decaduta il 20 febbraio 2014, a seguito di provvedimento di divieto per carenza dei requisiti. Poi ricevo anche un'altra reportistica molto corposa dal Settore Commercio, che darò al Vicepresidente. Come Polizia Municipale possiamo dire più o meno le stesse cose, perché i provvedimenti amministrativi che porta a compimento il Commercio derivano da segnalazioni proprio di Polizia Municipale; però in questo momento posso dire quello che abbiamo fatto noi. Evidentemente non è abbastanza e, come già sottolineato nel Consiglio aperto che si è tenuto la scorsa settimana, da dieci giorni in San Salvario abbiamo istituito un servizio di pattugliamento a piedi di circa 18 agenti di Polizia Municipale, con compiti di varia natura, quindi compiti di Polizia Amministrativa, di sicurezza urbana in generale e di sicurezza stradale. Al momento questo servizio viene effettuato entro la mezzanotte circa; stiamo valutando di modularlo in maniera da poterlo far iniziare più tardi e finire evidentemente più tardi. In ogni caso, entro la mezzanotte, già sin d'ora a questo servizio viene accompagnato immediatamente dopo un servizio stradale di controlli anti-alcol, esattamente nella zona della movida. Devo dire che da quando viene effettuato questo servizio, effettivamente - e lo dico con rammarico, perché così non dovrebbe essere - i numeri di sanzioni e di provvedimenti presi sono molto alti. Per quanto riguarda, invece, questo servizio di pattugliamento a piedi, è una novità in Italia, è un pattugliamento notturno e in divisa, sottolineo in divisa. È una cosa questa che di solito non viene fatta, se non in accompagnamento anche alle altre forze di Polizia; in questo caso, invece, lo stiamo facendo da soli. È una prima risposta alle pressanti richieste da parte della cittadinanza, è un esperimento che terremo in piedi fino a giugno, ci siamo però dati appuntamento con i Comitati dei residenti per cercare di capire se funziona, se è da variare l'orario ed i possibili miglioramenti da apportare. Per tutto il resto, come è già stato ampiamente ripetuto nel Consiglio aperto, è chiaro che non possiamo tout court chiudere un locale, a meno che non ci siano violazioni e gravi reati accertati anche dalla Magistratura. Quello che possiamo fare è elevare sanzioni, riscontrare le violazioni e iniziare un procedimento amministrativo, che però per sua natura non è immediato, anche perché bisogna dare ai sanzionati il tempo di ricorrere. Quindi, ahimè, in questi casi non riusciamo a rispondere con immediatezza alle richieste della cittadinanza. Spesso ci dicono: "Abbiamo chiamato la Polizia Municipale, abbiamo chiamato la Polizia, abbiamo chiamato i Carabinieri, ma non è arrivato nessuno"; con l'introduzione di questo pattuglione a piedi speriamo di rispondere in parte alle richieste della cittadinanza. Chiaramente è un esperimento che potremo valutare con il tempo, ci siamo dati un limite fino a giugno, però ci possono già essere degli approfondimenti tra un paio di mesi. VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Innanzitutto ringrazio l'Assessore per le risposte e acquisirò la documentazione, anche perché mi pare molto più corposa e vasta rispetto a quanto, giustamente, poteva dire in Aula, per i tempi concessici da Regolamento. L'unica preoccupazione che vedo, alla luce di quanto detto, riguarda il locale "Free go" che continua nel 2013 e 2014 a commettere lo stesso tipo di illeciti amministrativi, diciamo così, e da questo punto di vista però non riesco a capire come mai continuano a farlo e la reiterazione non sfoci poi anche in una sanzione amministrativa, partendo dal 2013, arrivando sul 2014, che blocchi completamente questa attività. Nella mia interpellanza chiedevo - ma forse sarà presente all'interno della sua documentazione - chi ha permesso a questo locale di ampliarsi all'interno del cortile, perché il "Free go" si è sviluppato dentro il cortile; infatti, se si entra in questo locale e si va nel cortile ci sono tutta una serie di attività. La mia preoccupazione era, innanzitutto, amministrativa: chi si è preso la responsabilità di permettere che questi soggetti ampliassero l'attività dentro il cortile di un'abitazione? Cioè, chi ha firmato l'atto? Inoltre, elevando una sanzione che, magari, come termine della sua attuazione ha una serie di giorni, è poi possibile tornare due o tre giorni dopo a vedere se questi continuano a somministrare cibarie e bevande nella parte che è stata sanzionata? Vorrei inoltre sapere se la parte del locale per la quale sono stati sanzionati, come ha detto l'Assessore, è stata chiusa. Cioè è stata sigillata o possono ancora utilizzare quello spazio? E poi, nello stesso tempo, mi rendo conto, Assessore, essendo presente al Consiglio della Circoscrizione 8, che di fatto non è stato semplice, perché è stata la raffigurazione plastica del fatto che ci sono cittadini che non si sentono assolutamente tutelati, né rappresentati dall'attuale Giunta, tranne per il fatto che lei sia riuscita con questa ipotesi di pattuglia a piedi a dare quantomeno una risposta. Vorrei, inoltre, sapere se questi 18 Vigili in divisa presenti nel quartiere, lo sono a livello di deterrente o possono essere operativi entrando subito nei locali, elevando subito sanzioni, facendo un certo tipo di attività anche sul posto, o sono, per esempio, dotati delle attrezzature per rilevare lo sforamento dei limiti. Cioè sono dotati del potere effettivo di dire: "State somministrando in vetro, questo locale adesso si chiude. Qui siamo evidentemente sopra i decibel, questo locale si chiude"? Chiaro che non si chiude, sto estremizzando, ma si fa subito un verbale. Cioè voglio capire se mandiamo 18 persone allo sbaraglio, sperando che nessuno gli salti addosso, o sono effettivamente in grado di essere non solo un deterrente, ma soggetti che intervengono già sul luogo. Detto questo, però, Presidente, non posso dirmi soddisfatto, ma solo perché l'Assessore non mi può leggere ventiquattro pagine di relazione che le ha mandato il Settore Commercio, quindi non è responsabilità dell'Assessore. L'unica cosa che mi piacerebbe avere è questa documentazione e, nello stesso tempo, però verificare come è possibile che dentro un cortile in questo periodo - e San Salvario è un problema da diversi anni - si dia l'autorizzazione ad aprire un locale. Forse non ho capito bene, ma mi ha detto che lo "Zip" è un'associazione: se fosse veramente un circolo privato, per entrare sarebbe necessaria una tessera. Se è una APS, vuol dire che chiunque va lì a prendersi una bevanda, deve essere socio e se loro somministrano a chi non è socio, è dieci volte più grave, perché vuol dire che l'attestazione della qualificazione di circolo viene completamente elusa, non è circolo, quindi si tratta di attività profit, pesantemente profit. Essendo un circolo privato con una DIA per somministrazione, chi verifica che vengano somministrate le bevande solo ai soci? Perché, per come è fatto il locale, ritengo che sia impossibile verificare se uno abbia la tessera dello "Zip". Allora, anche da questo punto di vista, mi chiedo se qualcuno stia segnalando la situazione all'Agenzia delle Entrate, perché la natura giuridica del no profit ha un senso se uno lo è veramente, se fa attività con i suoi soci; se invece non sono soci, a quel punto l'attività si trasforma di sicuro in un'attività profit con un altro tipo di tassazione. Mi chiedo se stiano eludendo la Legge Tributaria sul trattamento profit o no profit. Chi lo verifica? Nel caso si verificasse che hanno somministrato a uno che non è socio, chi fa l'esposto all'Agenzia delle Entrate? Questi sono tutti temi aperti, mi rendo conto che c'è un problema di controllo del territorio, e quindi la ringrazio per questi 18 uomini e donne Vigili della nostra Città che vanno in quella zona; nello stesso tempo, però, vorrei veramente capire come si riesca ad autorizzare questo numero di locali, e questo riguarda la Legge nazionale sulle liberalizzazioni. Si tratta più di un tema politico, ma mi chiedo come si possa permettere che in ogni angolo sbuchi qualche locale, se ci sono le autorizzazioni, se possono farlo, chi va a controllare e dà l'autorizzazione per fare un locale dentro un cortile, in un momento come questo. E concludo con una nota un po' polemica: nel momento in cui inchiodiamo tutti i decreti-sviluppo, inchiodiamo tutte le varianti, nessuno si prende la responsabilità di firmare nulla sull'urbanistica, qua invece pare che, quando aprono i locali, firmiamo a go-go; questo mi lascia un po' perplesso. VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) La parola all'Assessore Tedesco, per una breve replica. TEDESCO Giuliana (Assessore) Una replica veloce per alcune precisazioni. Capisco che il Vicepresidente Magliano dovesse semplificare alcune cose, ma noi, in conseguenza delle violazioni che riscontriamo, non abbiamo nessuna possibilità di sospendere una licenza. L'Amministrazione può sospendere l'attività, non la licenza, per cui bisogna avere commesso dei reati, questi non sono reati, sono violazioni amministrative. Poi, mentre leggevo queste venti pagine di relazione, in effetti vedo che per quanto riguarda lo "Zip", che è un circolo, è stato disposto a febbraio di quest'anno il divieto di prosecuzione dell'attività di somministrazione, ma subito dopo è stata ripresentata una nuova SCIA, una nuova segnalazione di inizio attività, per cui il 17 marzo è stata richiesta alla Polizia Municipale la verifica dei requisiti dichiarati a sostegno di questa SCIA. Quindi siamo in corso di verifica della veridicità di quanto dichiarato. Inoltre, volevo specificare che la pattuglia ovviamente ha incarichi operativi, anche se speriamo che serva come deterrente anche a prevenire l'insorgere di determinate situazioni, però, ricollegandomi a quanto si diceva prima, non abbiamo la possibilità. I rilievi fonometrici sono stati effettuati più volte: non le ho letto i numeri, ma abbiamo certificato ventisette segnalazioni per il superamento dei limiti sonori, ma forse non è ancora chiaro che la certificazione del superamento non produce immediatamente un risultato, perché c'è un avvio del procedimento e poi ci sono i tempi per fare ricorso. Per questo motivo spesso rimane al cittadino la sensazione amara - ma, ahimè, questa è la realtà, sono le Leggi, sono i Regolamenti - che alle azioni e alle certificazioni di violazione non segua immediatamente una reazione, però i provvedimenti amministrativi hanno questo decorso. Diverso è invece se la Questura, o chi per essa, certificasse, per esempio, nel caso dell'articolo 100, la presenza di spacciatori, eccetera, di fronte ad un locale, la chiusura potrebbe essere immediata; ma si tratta di azioni diverse. VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) Vicepresidente, mi deve semplicemente dire come vuole che proseguiamo su questa interpellanza. MAGLIANO Silvio Mi auguro che all'interno dei documenti ci sia scritto chi ha autorizzato l'ampliamento del locale dentro un cortile, dove ci sono tutti i caseggiati, c'è una normativa sulla insonorizzazione: voglio sapere il nome del funzionario. Abbiamo detto che questa pattuglia sta lì sino a mezzanotte. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per ora, sì. Il problema è che i cittadini non dormono fino alle 3.00 o alle 4.00 del mattino. Allora, voglio capire se è un problema di risorse e il Consiglio Comunale voti sul bilancio maggiori risorse, ma fino a mezzanotte, in teoria fino alle 23.00 la gente può fare rumore, quindi stiamo coprendo per un'ora. Mi rendo conto che è già un inizio di risposta, Assessore - gliene ho dato atto a verbale - però la gente non dorme fino alle 2.00, le 3.00 di notte. Allora, da questo punto di vista, esaminerò la documentazione, poi evidentemente, Presidente, non sono soddisfatto, perché nella mia interpellanza c'erano quattro domande, di cui tre sul Commercio e una sui Vigili, e in Aula è presente solo l'Assessore con delega ai Vigili; dopodiché mi rifarò ad interrogazioni scritte, ad interpellanze o a qualcos'altro. Però non mi sento soddisfatto, per cui diamo pure per discussa l'interpellanza. Le sarei grato se la volesse mandare in Commissione, perché almeno, oltre quanto è già stato raccontato nel Consiglio Circoscrizionale aperto, viene raccontato anche in Commissione, per capire cosa facciamo su San Salvario e - come ho detto la volta scorsa - cosa stiamo facendo perché Vanchiglia non diventi la "San Salvario bis", poiché in quella zona si stanno spostando tutte le partite IVA che vogliono fare somministrazione di generi alimentari e alcolici, onde evitare il problema tra tre anni, magari possiamo partire adesso con soluzioni ottimali. Quindi non mi sento soddisfatto, se la mandiamo in Commissione, i due Assessori competenti ci racconteranno qual è l'impatto che potrà avere sulla movida l'iniziativa presa dall'Assessore che, secondo me, è ottima. VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) La parola all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Sono d'accordo e avevo manifestato la mia disponibilità già in altre occasioni, però anche se non è nelle mie competenze, sul punto precedente, i locali aprono, ahimè, con una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), quindi le verifiche sono a posteriori. Sulle verifiche a posteriori, in effetti quanto dichiarato non era… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Però questi sono procedimenti codificati, su cui non so se sia possibile intervenire, ma solo perché non ho la competenza, né per quanto riguarda l'Edilizia privata, né l'Urbanistica, né il Commercio, però i locali possono aprire semplicemente con una dichiarazione, dopodiché vengono fatte tutte le verifiche. In questo caso sono state fatte, è stata revocata l'autorizzazione, è stata fatta una nuova richiesta e siamo in corso di verifica dei requisiti. VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente) A questo punto, porterei l'interpellanza in III Commissione, come richiesto dal Consigliere Magliano, con la presenza dell'Assessore Mangone… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). III più I? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma posso convocare lo stesso l'Assessore Tedesco in III Commissione, quindi non c'è bisogno di metterla congiunta con la I. L'interpellanza è discussa per l'Aula. |