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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2014-00669
"MOVIDA, A VANCHIGLIA GLI STESSI ERRORI DI SAN SALVARIO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 10 FEBBTRAIO 2014.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400669/002, presentata in
data 10 febbraio 2014, avente per oggetto:

"Movida, a Vanchiglia gli stessi errori di San Salvario?"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Ho letto con molta attenzione l'interpellanza del Consigliere Magliano - che
ringrazio -, che ha un taglio, per molti versi, non condivisibile, ad iniziare proprio dal
titolo: "Movida, a Vanchiglia gli stessi errori di San Salvario?".
Io vorrei rammentare che cos'era San Salvario un po' di anni fa e che cos'è San
Salvario adesso, perché buttare sempre l'acqua sporca con il bambino non va bene e
non è il taglio che noi vogliamo dare alla nostra azione amministrativa.
La Città di Torino, ormai, da un po' di anni si è trasformata; è diventata, per fortuna,
una cosa diversa da come era, quando era appiattita sugli orari e sui turni FIAT, ed è
diventata una città con una presenza turistica di una certa rilevanza. Questa
trasformazione ha riguardato anche alcune aree, che sono diventate molto
frequentate.
Lei, giustamente, individua in quelle aree San Salvario, ma abbiamo anche il
Quadrilatero Romano e l'area di piazza Vittorio; sono tutte aree che sono state negli
anni riqualificate e i cui valori immobiliari sono enormemente cresciuti.
Ci sono, quindi, alcune circostanze che ci fanno dire che queste trasformazioni sono
positive, ma, come tutte le trasformazioni, si portano dietro qualche problema e
qualche difficoltà che lei ha individuato nella sua interpellanza.
Questo è uno degli argomenti che credo meriterebbe un approfondimento in sede di
Commissione, perché necessita di un inquadramento generale. Come il Consigliere
sa, il sottoscritto è persona disponibilissima ad accogliere eventuali suggerimenti di
strade da percorrere da qualunque parte essi arrivino, però è evidente che queste
strade debbano stare nell'ambito di un quadro normativo che ci consenta di fare delle
cose.
Il quadro normativo, come è noto all'interpellante, ha liberalizzato, per cui non è
possibile, in base alle normative vigenti, limitare le aperture, gli orari e fare tutta una
serie di cose, tant'è che noi ci siamo posti questo problema e abbiamo cercato di
affrontarlo. Non so se il Consigliere interpellante sia informato sul fatto che la Città
di Torino fa parte di un gruppo di lavoro composto dalle Amministrazioni delle Città
Metropolitane. Nell'ambito di questo gruppo di lavoro, abbiamo elaborato, quindi
con l'accordo di tutte le Città Metropolitane, una proposta di Legge che abbiamo
fatto pervenire al Presidente dell'ANCI (quindi, chiedendo all'ANCI di fare propria
questa proposta), per consentire ai Sindaci maggiori poteri in circostanze come
queste, perché quello della movida evidentemente non è un "problema", tra
virgolette, solo torinese, ma è un problema che riguarda tutte le grandi Città italiane,
quindi siamo partiti proprio dalla consapevolezza della mancanza di poteri in capo
alle Amministrazioni.
Tuttavia, la Città di Torino ha fatto uno sforzo nell'interpretare le norme e questo
sforzo ha portato ad una deliberazione che limitava le aperture inizialmente nelle tre
aree della movida torinese, Quadrilatero Romano, Vanchiglia e piazza Vittorio,
successivamente è stata modificata togliendo l'area relativa al Quadrilatero Romano,
perché non si riteneva più di tutelarla da questo punto di vista. Anzi, proprio dagli
imprenditori del luogo veniva la richiesta di consentire nuove aperture, perché,
evidentemente, questo favoriva maggiormente l'arrivo di persone. La deliberazione
che limita, invece, è ancora persistente, sia sull'area di San Salvario, sia sull'area di
piazza Vittorio. Però, è evidente che si tratta di una deliberazione che si giustifica e
che si può giustificare sulla base di una serie di motivazioni dovute all'attenzione e
all'afflusso massivo che si può creare in un'area, nella fattispecie nelle aree di cui
abbiamo parlato sino ad adesso.
Quindi, per entrare nel merito della questione Vanchiglia, ad oggi Vanchiglia non ci
risulta essere una delle aree critiche di questa città, dal punto di vista da lei segnalato,
tant'è che non risultano pervenute segnalazioni da parte delle competenti autorità,
Questura e Prefettura, che sono importanti, perché sono quegli argomenti che
vengono utilizzati per giustificare le limitazioni, perché un provvedimento come
quello limitativo deve essere fortemente motivato da ragioni, che possono trarre
origine proprio dalle segnalazioni di organi competenti come la Questura e la
Prefettura.
Ora, lei chiede la disponibilità ad un Tavolo e ad un confronto, anche se è sempre
complicato comporre i Tavoli, ma, nello stesso tempo, evidenzio che la creazione di
un Tavolo non risolve, cioè non so se affronta il problema, se si parte proprio dal
presupposto del quadro normativo.
Potrei rispondere con una battuta, un Tavolo non si nega a nessuno, noi, invece,
siamo abituati a fare i Tavoli nel momento in cui ci sono delle proposte, nel
momento in cui la Città è in grado di indicare una strada.
Dico solo questo, Presidente, e concludo. Una strada noi la stiamo studiando, che
però non riguarda solo Vanchiglia, ma riguarda la città.
Noi abbiamo iniziato un'interlocuzione con le Categorie per individuare nuove aree
di sviluppo, perché noi siamo convinti che, decentrando la movida, si consentirebbe
una vivibilità maggiore. Cioè, se noi individuassimo nuove aree, attraverso incentivi
di cui adesso le dirò, questo potrebbe determinare uno spostamento e quindi una
migliore distribuzione sulla città di tutte le persone che intendono legittimamente
divertirsi.
Qual è l'incentivo? Noi abbiamo uno strumento, che è quello dei parcheggi. Come il
Consigliere sa, l'apertura di nuovi locali determina un obbligo da parte dell'esercente
di pagare una somma equivalente al numero di parcheggi proporzionati alla
metratura del locale. Noi vorremmo utilizzare questo strumento per incentivare gli
imprenditori dicendo loro che, se aprono in tale via, la quantità di parcheggi viene
diminuita di un tot.
È un percorso che stiamo valutando e studiando, che passa, però, ovviamente, prima
attraverso l'individuazione di nuovi luoghi e, successivamente, con l'individuazione
delle quantità di incentivi che possiamo mettere in campo.
C'è ancora un minuto e volevo leggere la parte relativa alle sanzioni dell'anno 2013,
che riguardano tutta la città e, in dettaglio, la zona Vanchiglia: locali controllati 297,
di cui 10 in zona Vanchiglia; numero violazioni 431, di cui 19 in zona Vanchiglia;
notizie di reato 75, di cui due in zona Vanchiglia. Sanzioni accessorie: 13 sequestri
giudiziari, locali, impianti di diffusione sonora, cucine e alimenti; 27 segnalazioni
per superamento limiti sonori, di cui tre in zona Vanchiglia; 20 altri provvedimenti
del tipo inosservanza ordinanza vetro, contenimento rumori, revoca autorizzazioni in
deroga. Infatti, una delle cose recepite in maniera permanente, che prima veniva fatta
attraverso un provvedimento della Prefettura, è il divieto di asporto di bevande in
contenitori di vetro o lattine.
Do l'ultimo dato, nel 2013 nell'area di via Vanchiglia e zone limitrofe sono state
accertate 4.015 violazioni al Codice della Strada; 3.656 in orario diurno; 359 in
orario serale notturno. Nella sola via Vanchiglia, 682 violazioni.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Grazie, Assessore, ricordo che il tempo sarebbe esattamente la metà...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Poi vale la pena approfondire, quindi
lasciamo scorrere.
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta e gli chiedo se può fornirmi i dati - come faceva
l'Assessore Tedesco prima di lui - in modo tale da poterli poi fornire a chi mi ha
posto le segnalazioni.
Poi, Presidente, volevo solo che rimanesse a verbale che l'Assessore Curti mi aveva
detto che mi avrebbe lasciato la documentazione, ma è fuggita portandola con sé.
Detto questo, invece, volevo dire all'Assessore che è evidente che quanto noi oggi
segnaliamo qui è una preoccupazione e, devo dire la verità, qualche segnalazione era
già arrivata, come su piazza Santa Giulia. Certo che un po' mi dispiaccio quando,
alla fine, più che ragionare strategicamente, poi si mettono le toppe perché la
Questura e la Prefettura hanno iniziato a dire che lì c'è un problema (un problema
grosso come una casa, perché, altrimenti, non sarebbero andate 50 macchine della
Polizia a beccare gli spacciatori). E siccome il problema della politica non è quello di
rispondere quando, ormai, ci sono reati a gogo (perché quello è un problema di
ordine pubblico), il problema, secondo me, è di visione.
Se voi andate a guardare, negli ultimi due anni e mezzo, che tipologia di esercizi
commerciali sono nati nel quadrato di Vanchiglia - mi dispiace che, da questo punto
di vista, forse, i suoi Uffici non gliel'hanno fornito -, vi renderete conto, ma questo è
abbastanza banale, che siamo passati da esercizi che erogano servizi al cittadino
(normali soggetti con attività di vendita, artigiani, commercianti) a numerosissime
imprese o partite IVA che fanno ristorazione.
Se uno avesse studiato questo dato, si renderebbe conto che quanto sta capitando da
due anni e mezzo a questa parte - continuano ad aprirsi questo tipo di attività -
porterà a spostare lì un certo tipo di commercio. Riuscendo a capirlo prima, si
potrebbe evitare che succeda quanto è accaduto in San Salvario.
A me dispiace che lei abbia colto così il mio titolo, perché era solo per dire,
Assessore, visto che lei è una persona di visione - almeno così dicono - e visto che si
rende conto che si sta spostando un certo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
No, così dicono, e io sottoscrivo. Guardavo alcuni amici da altre parti... Al di là delle
battute, veramente Assessore, io dico che se i suoi Uffici facessero questo tipo di
mappatura, si renderebbe conto che lì stanno aprendo molte attività che vanno dalla
chupiteria, alla birreria (il panino, l'hamburger). Quindi, lì si sta spostando una certa
tipologia di commercio e, sicuramente - me lo auguro per chi sta facendo un
investimento con un mutuo, con i soldi di una vita, per un locale -, lì verranno, anche
attraverso la promozione, convogliate tutta una tipologia di persone, che andranno
quindi in Vanchiglia, che, grazie agli interventi in parte dei privati, che hanno
ristrutturato le proprie case, e in parte della Città, penso alla pedonalizzazione di
piazza Santa Giulia, è diventato veramente un quartiere molto bello. Quella piazza,
sotto alcuni aspetti, quando ci sono i dehors, ricorda un po' alcuni scorci di
Bruxelles. Quindi, è stata veramente una riqualificazione fatta bene.
Però, mi chiedo se la Città possa intervenire solo e soltanto quando iniziamo ad avere
i comitati di cittadini, la gente che non dorme più, i bambini con la nevrosi, gli
anziani che non ce la fanno più a vivere oppure se, leggendo lo spostamento della
tipologia del commercio, possa capire in precedenza che in un determinato luogo di
sicuro accadrà prima o poi. Perché poi non si tratta di un problema soltanto di piazza
Santa Giulia. Io sto vedendo che nelle vie - via Buniva, via Giulia di Barolo, via
degli Artisti - si sta creando tutta una serie di locali che aprono alle 18.00 e finiscono
alle 24.00. Visto che il piano pensato dall'Assessore Mangone insieme all'Assessore
Lubatti - mi pare - per San Salvario mira veramente a cercare di reprimere un
fenomeno e dargli un regolamento, se l'attenzione della Giunta fosse anche su quella
zona, vedendo che cosa sta nascendo in quella zona, forse potremmo costituire da
subito un soggetto; io so che è nato il Comitato "Vanchiglia c'è", che c'è una serie di
realtà; l'altro sabato ero lì, perché hanno fatto un carnevale, hanno provato a fare una
"Notte Bianca". Se coordinati, potremmo evitare di dare l'impressione ai cittadini
che lì si svilupperà il commercio in modo barbaro, che la Città è assente e,
soprattutto, invece, potremmo dare l'impostazione che noi siamo in grado, da subito,
di far vedere ai cittadini che alla prima chiamata un Vigile arriva, che la movida può
essere responsabile.
Mi dispiace, perché tanti sono della mia generazione e soffrono di problemi di
incontinenza, per cui non riescono ad arrivare ad un bagno, ma orinano un po' su
tutti i muri, e questo a San Salvario capita regolarmente; oppure altre persone non
hanno i recettori delle dosi di bevande che possono assumere e quindi magari si
trovano un po' in difficoltà, con le articolazioni che non tengono, e vomitano in
mezzo alla strada, procurando ulteriori costi per la Città.
Allora, visto che forse parte dei nostri giovani ha questi problemi - e saranno
problemi che poi affronteremo in termini sanitari tra 20-30 anni - la preoccupazione
che ho, Assessore, non è dire che lì c'è già un problema; lì il problema ci sarà, ma
non vorrei che questo problema non venisse affrontato, sapendo anche che questa è
una Città che è riuscita a fare il CLE, che è il nuovo Centro universitario, e invece
che pensare alla movida dall'altra parte del ponte, passando in mezzo ad un fiume -
che sarebbe stata una situazione bellissima -, ha pensato bene di non sviluppare lì la
movida.
Le do un consiglio: se lei oggi guarda la struttura universitaria delle materie
umanistiche, oltre Palazzo Nuovo e questa struttura, dove c'è Vanchiglia, dall'altra
parte del ponte c'è un quartiere che è veramente da riqualificare, per il quale spesso
sono state presentate delle interpellanze sugli zingari, sui Rom, perché lì si
accatastano delle cose, c'è la prostituzione, c'è un po' di tutto, un bel mix di cose; se
lì andassimo a fare il ragionamento che lei stava facendo sui parcheggi, sarebbe
veramente un'opportunità - penso alle Università europee che hanno dei fiumi, dei
piccoli tratti di acqua che le attraversano, come Gand e Bruges -, perché lì
creeremmo uno spazio di movida vero, serio, responsabile.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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