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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2014-01139
"FONDAZIONE TORINO MUSEI, MAO E FONDAZIONE PER LA CULTURA: UN NUOVO BUSINESS SOLO PER ALCUNI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI APPENDINO E BERTOLA IN DATA 10 MARZO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401139/002, presentata in
data 10 marzo 2014, avente per oggetto:

"Fondazione Torino Musei, MAO e Fondazione per la Cultura: un nuovo business
solo per alcuni?"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Ho una nota della Fondazione Torino Musei di cinque pagine; se la leggo, vado oltre
i cinque minuti, se ne faccio la sintesi, rischio di saltare qualcosa.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non vorrei essere stata io a causare l'equivoco precedente: una cosa è provare a
sintetizzare una risposta; una cosa è dare la risposta. Mi rendo conto che in questo
caso ci sono otto punti, forse è complicato.
Cominci e vediamo dove andiamo a finire.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Cercherò, anche qui, di sintetizzare la nota che mi ha mandato la dottoressa Asproni,
Presidente della Fondazione Torino Musei. Ovviamente, anche in questo caso, sono
pronto a lasciare agli atti la nota.
Questa nota, sostanzialmente, conferma che vi è stato l'accordo tra la Fondazione
Torino Musei e il Museo per la Cultura di Lugano; spiega, in maniera credo
abbastanza esaustiva, perché si è immaginato di arrivare a questo rapporto di
collaborazione, che sostanzialmente ha i seguenti obiettivi: il primo di intraprendere,
nel medio termine, un piano comune di esposizioni temporanee, in grado di portare a
un più alto livello qualitativo, e si prevede e si spera con benefici produttivi
significativi, l'attività dei due musei; il secondo è quello di poter, insieme,
intraprendere anche un modello di diversa programmazione gestionale, cercando di
mettere a fattor comune, ovviamente, anche tutte le esperienze significative effettuate
finora dalle due istituzioni museali.
L'accordo tra le due Fondazioni è fortemente innovativo.
Leggo testualmente un passo della nota. "Il suo oggetto, infatti, estende la
tradizionale collaborazione fra i musei, dalla condivisione dei programmi, alla
condivisione di un modello di gestione. Si tratta, inoltre, di un accordo che lega fra
loro le organizzazioni appartenenti a Stati diversi, con legislazioni e contesti di
applicazione specifici. All'interno di questo, ulteriori vantaggi sono previsti dalla
crescita della visibilità internazionale dei due musei, lo scambio di competenze
(strumenti e politiche incluse) e capacità contrattuali, ovviamente, nei confronti di
fornitori terzi e partner, dovuti all'aumentata capacità di relazione.
Viene confermato che il compenso previsto e concordato, comprensivo di tutte le
spese, è di 66.000,00 Euro ed è dovuto per lo svolgimento di tutti i compiti descritti
negli articoli nn. 4, 5 e 6 dell'accordo di programma. Questa collaborazione avviene
direttamente, impegnando in prima persona il direttore del Museo Civico di Lugano e
non altre persone.
Questo tipo di accordo è compreso dal 1° febbraio e, se non vado errato, dura tre
anni, dal 2015 al 2017; ovviamente, in relazione all'avvio di questa esperienza, si è
provveduto a trasferire la responsabilità della direzione del MAO alla dottoressa
Pagella, già direttrice di Palazzo Madama; quindi, il direttore del MAO ad interim è
la dottoressa Pagella. Questo tipo di collaborazione si attiva direttamente con il
succitato direttore del Museo di Lugano ed ha questo tipo di obiettivo.
Ho finito la mia sintesi rispetto al documento della Presidente della Fondazione
Torino Musei; più volte nell'interpellanza vengono citate alcune indicazioni e
richieste relative all'attività più propria del signor Antonio Scuderi, che, come già
riferito in questa sede, è invece titolare di un contratto di consulenza con la
Fondazione per la Cultura. Si tratta di un contratto di consulenza che ha seguito l'iter
previsto in questi casi: abbiamo fatto un bando interno, abbiamo poi proceduto ad un
bando esterno, per un rapporto di natura autonoma, non un rapporto di natura
subordinata, prevedendo, come in questi casi, a norma del Codice Civile, che lo
stesso collaboratore non abbia un rapporto di esclusiva con la Fondazione, ma un
rapporto di collaborazione e possa continuare a svolgere ed a intraprendere la sua
opera professionale per conto di altri soggetti.
Ovviamente, tendo ad escludere qualsiasi coinvolgimento da parte del dottor Scuderi
nella citata e richiamata attività con il Museo di Lugano, sia da parte della
Fondazione Torino Musei, come esplicitamente riportato nella nota della dottoressa
Asproni, sia da parte della Fondazione per la Cultura, che nulla ha a che vedere con
questo rapporto con il Museo di Lugano.
Per quanto riguarda la natura del rapporto a cui si fa riferimento con il dottor Scuderi
e la sua attività, il dottor Scuderi svolge questa attività e la svolgerà almeno per un
primo anno, così dice il contratto, salvo eventuali e futuri rinnovi; è un'attività che
riguarda tutte le manifestazioni promosse e seguite da parte della Fondazione per la
Cultura, non in modo specifico il solo Jazz Festival o il solo Festival Mozart, ma
l'insieme delle attività per le quali la Fondazione non solo ha una responsabilità di
ordine esecutivo, ma ha anche la responsabilità, come dicevo già nell'interpellanza
precedente, di riportare a casa, se è possibile, i maggiori contributi privati possibili.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Ringrazio l'Assessore. Non sono assolutamente soddisfatta della risposta, perché mi
sono sentita presa in giro - lo dico seriamente - quando ho letto il comunicato stampa
della città e oggi, in Aula, mi sento ancora più presa in giro.
Parto dal comunicato stampa della Città di Lugano, perché se non fossi andata sul
sito della Città di Lugano, non avrei saputo che diamo 66.000,00 Euro all'anno, in
quanto voi non l'avete riportato.
La Città di Lugano dice: "Affermare ulteriormente il profilo e la rilevanza
internazionale del MCL e delle attività culturali della Città di Lugano; poter lavorare
su progetti di dimensione molto più ampia e comunque maggiormente in grado di
attirare l'interesse di partner industriali, di finanziatori e di sponsor; accrescere i
proventi di prestazioni di servizio. L'accordo con il MAO porterà ogni anno nelle
casse del MCL 66.000,00 Euro".
Sinceramente, prima di entrare nel merito dei rapporti tra le due società, mi chiedo se
l'Assessore non si renda conto che stiamo paragonando la Fondazione Torino Musei
con il Museo di Lugano. Almeno dal mio punto di vista - forse perché per quanto
riguarda la Fondazione Torino Musei ho una considerazione più alta e positiva
dell'Assessore -, mi sembra incredibile che si possa pensare che la Fondazione
Torino Musei non sia in grado di fare questo da sola; mi sembra impensabile che la
Fondazione Torino Musei non abbia le risorse per poter fare una certificazione di
qualità ISO9001 senza andare a dare una consulenza a Lugano. Assessore, mi sembra
impensabile - glielo dico sinceramente - che la Fondazione Torino Musei ed il MAO
non siano in grado di fare una pianificazione di medio e lungo termine in modo
indipendente.
Razionalmente, non riesco a darmi una spiegazione, se non che la Fondazione Torino
Musei sia una scatola vuota e che non sia in grado di fare nulla, perché questa
situazione è assurda. Tra l'altro, quando ho guardato su TorinoClick (forse uno dei
pochi posti in cui si è parlato di questa iniziativa in seguito alla conferenza stampa
che è stata fatta) ho scoperto che non solo - almeno secondo l'Assessore - come
Fondazione Torino Musei non siamo in grado di operare autonomamente su certe
cose, ma che, addirittura, diamo 66.000,00 Euro ad un museo in Svizzera; Assessore,
sono rimasta veramente allibita e mi lascia ancora più perplessa la naturalezza con
cui oggi lei risponde.
Anzitutto, io rimango della mia idea: potevamo fare tranquillamente tutta una serie di
cose internamente. Non riesco ancora a capire a che pro versiamo i 66.000,00 Euro:
per fare sinergie di che genere? E, allora, perché noi dobbiamo pagare loro? Quale
tipo di sinergie?
Diciamola tutta: in realtà, è una consulenza per l'ISO9001, perché è l'unica cosa che,
oggettivamente, rimane lì, che forse noi assumiamo da loro, mentre loro non
prendono nulla da noi; in realtà, le sinergie si fanno da entrambe le parti ed il
discorso delle mostre, eccetera, si fa da entrambe le parti. Allora, perché noi
dobbiamo pagare 66.000,00 Euro all'anno? Tra l'altro, in un momento - e
l'Assessore lo sa meglio di me - in cui i soldi non ci sono; teoricamente, voi state
andando avanti su questa superfondazione, non si sa che cosa succederà e non si sa
che cosa faremo, ma si è deciso di fare un contratto di tre anni, sulla base del quale
noi ci impegniamo, fino al 2017 - se non erro -, a dare 66.000,00 Euro.
Sono allibita e già questo dovrebbe essere sufficiente, ma, poi, che cosa succede? Si
scopre, per caso, che non solo viene imbastita tutta questa operazione, che dal mio
punto di vista e anche culturale non ha alcun senso, ma, addirittura, che il Museo di
Lugano, come ha detto anche l'Assessore, di fatto ha dato una consulenza ad una
società... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ho capito.
L'Assessore non ha risposto alla domanda se lo sapeva o meno, ma, visto che è
scritto nell'interpellanza, vorrei capire se l'Assessore sapeva che il Museo di Lugano
aveva contrattualizzato… È necessario entrare nei particolari: il Museo di Lugano ha
dato una consulenza ad un soggetto, la società è di un certo Scuderi, che conosciamo
tutti bene, nata il 13 dicembre; quindi, a gennaio il Museo di Lugano dà la
consulenza e, a febbraio, noi, tramite la Fondazione Torino Musei e tramite il MAO,
facciamo una consulenza con il Museo di Lugano.
È vero, Assessore, che sono due enti distinti: la Fondazione per le Attività Culturali è
un ente e la Fondazione Torino Musei è un altro ente, però non prendiamoci in giro;
chi c'è nella Fondazione per le Attività Culturali? Chi è il Presidente? Il Sindaco. Chi
è nel consiglio? Lei, Assessore. Chi c'è nella Fondazione Torino Musei? Lei. Chi
nomina la dottoressa Asproni? Il Sindaco. Quindi, non giriamoci intorno e dica
almeno che è inopportuno. Mi auguro che lei non sapesse che c'era un contratto e
che c'era un rapporto tra Scuderi ed il Museo di Lugano. Ogni tanto mi chiedo se
sono io che sono in un mondo parallelo, oppure è lei, oppure, evidentemente,
abbiamo due visioni diverse del mondo. Questa vicenda è per me totalmente
inaccettabile e mi auguro veramente che lei non sapesse.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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