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LEVI Marta (Vicepresidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 201400983/002, presentata in data 28 febbraio 2014, avente per oggetto: "Torino Jazz Festival 2014" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Mi limito a rispondere, spero in maniera esaustiva, ai quesiti posti dagli interpellanti. Va evidenziato che il primo comunicato relativo ad alcuni degli ospiti principali che saranno a Torino nell'ambito della terza edizione del Torino Jazz Festival, dal 25 aprile prossimo al 1° maggio, è stato da noi inviato agli organi di stampa il 7 febbraio, quindi 77 giorni prima dell'evento. Abbiamo deciso di intraprendere appena possibile questa prima azione di comunicazione, forti di due presupposti. Il primo, perché riteniamo, grazie anche al lavoro del direttore artistico, di aver predisposto un ottimo cartellone musicale, con nomi di assoluta importanza. Il secondo presupposto è che abbiamo inteso farlo non appena abbiamo avuto una ragionevole certezza della possibilità concreta di effettuare questa terza edizione del Festival Jazz di Torino. Possibilità concreta che mi dà anche l'opportunità di rispondere alla seconda domanda, perché il Torino Jazz Festival deve necessariamente fondarsi sempre di più sull'apporto di finanziamenti da parte di soggetti privati. Piacerebbe anche a me essere in grado di annunciare, magari al termine di un'edizione, i contenuti dell'edizione successiva. C'è il piccolo particolare che dovendo trovare e formalizzare accordi di partnership che consentano di coprire i costi, questo è il delicato meccanismo con cui si organizza anche questa manifestazione. Tant'è vero che il Torino Jazz (adesso do dei numeri per ora ancora non definitivi all'Euro, perché stiamo definendo alcuni particolari) anche quest'anno costerà circa 840.000,00 Euro, in termini di costi generali, completamente pagati con contributi da soggetti privati. Mentre la parte di finanziamento che impegna la Pubblica Amministrazione è prevista, come da deliberazione da me portata in Giunta, e coerentemente con l'edizione dell'anno passato, di circa 200.000,00 Euro di comunicazione e look, relativi alla manifestazione; di cui 137.000,00 Euro da spesa corrente. Il resto della somma, fino ad arrivare ai circa 200.000,00 Euro, deriva invece, per l'ennesima volta, dai residui attivi di sponsorizzazioni degli anni precedenti. In merito agli sponsor di questa edizione, sono riconfermati IREN e Intesa Sanpaolo. Quest'anno abbiamo, inoltre, due importanti acquisizioni a livello di sponsor: Terna e Poste Italiane. Avremo anche uno sponsor dal punto di vista della comunicazione, che sarà Radio Rai. Nella costruzione dell'evento (rispondo al quesito numero 5) lavora, come sempre, tutto il personale della Fondazione. Inoltre, diversi Uffici del Comune fanno la propria parte, dalla promozione al turismo, passando per l'Ufficio Stampa e così via. È difficile fare un elenco preciso, anche delle molteplici collaborazioni esterne del Festival. Come in ogni grande evento, c'è un direttore artistico, un responsabile organizzativo, un direttore di produzione, fino ad arrivare al personale tecnico delle aziende che lavorano nei festival, gli artisti e così via. Si potrà essere, ovviamente, più precisi in fase di consuntivo dell'evento medesimo. Nell'organizzazione del Torino Jazz Festival (domanda numero 6) sono state coinvolte, fin dalle prime fasi della programmazione, le principali strutture didattiche presenti in città. In primo luogo, il Conservatorio Giuseppe Verdi, con il coordinamento di Emanuele Cisi, docente di sassofono. Presso il medesimo Conservatorio, dal 26 al 30 aprile del 2014, si terrà un workshop giornaliero con gli insegnanti della prestigiosissima Juilliard School of Music di New York, una delle più grandi istituzioni di cultura musicale al mondo. Gli insegnanti parteciperanno alle masterclass della Juilliard e del Conservatorio e apriranno poi la giornata del 1° maggio con una produzione originale, al termine di questi laboratori. Le scuole di jazz private sono state coinvolte dall'inizio. Sono state chiamate a partecipare ARCOTE Jazz Torino e la Jazz School. Dopo i primi contatti, la collaborazione con la Jazz School è terminata; invece è rimasta attiva la collaborazione con ARCOTE, che gestirà, tra l'altro, buona parte degli appuntamenti dell'anteprima del Jazz Festival. Per i corsi di formazione musicale della Città di Torino è stato coinvolto un gruppo di docenti di jazz, che offriranno un concerto anche durante la sezione dedicata al Fringe del Festival. Il Laboratorio Multimediale Guido Quazza, dell'Università degli Studi di Torino, con il docente Nello Rassu, sarà coinvolto nelle riprese degli eventi, nella documentazione e nella gestione del mediacenter. Per il progetto legato al Polo delle Arti, si è deciso di continuare la collaborazione con Ars Captiva Groove 2014. I ragazzi del Liceo Artistico Buniva di Pinerolo e del Liceo Artistico Cottini, prepareranno una performance in collaborazione con il musicista jazz all'interno della Fondazione Merz. Nell'organizzazione sono state coinvolte dall'inizio alcune realtà istituzionali, che già avevano collaborato alle precedenti e fortunate edizioni. A queste si sono aggiunte, anche quest'anno, le Biblioteche Civiche, per due incontri di presentazione dei libri a intervento musicale; il Dipartimento Educativo della Fondazione Merz; il Museo del Cinema, per la rassegna dedicata ai documentari del jazz; il Circolo dei Lettori, con una serie di incontri e presentazioni di libri; verrà, inoltre, aperta una collaborazione con realtà didattiche per i piccoli. Tra gli altri, il sassofonista Diego Borotti e l'Associazione Centro Didattico Musicale Italiana di Moncalieri; il Museo Diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà, per il jazz della Liberazione del 25 aprile 2014. L'Istoreto, Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della società contemporanea; l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza; la Film Commission di Torino, le Circoscrizioni 7 e 8 per le anteprime. Sono state inoltre coinvolte l'Associazione GTT, l'Associazione I Tranvieri e la Città, l'Associazione Torinese Tram Storici, Moncalieri Jazz, per il tram del Torino Jazz Festival; l'Associazione Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario; Moncalieri Jazz, con i concerti didattici; il Comune di Chivasso. Come si può vedere, una manifestazione che trae linfa per buona parte della costruzione di questo importante appuntamento anche dal rapporto con tutte le istituzioni culturali della città. Per quanto riguarda la domanda al punto 7, la biglietteria per i pochi - per la verità - concerti a pagamento previsti nel cartellone, sarà aperta dal 12 aprile. Questo in relazione anche al necessario contenimento del costo per attrezzare una biglietteria. Peraltro, come si sa, i concerti a pagamento, novità di quest'anno, sono previsti nella fascia delle ore 18.00 e si terranno all'Auditorium della Rai, nella sala del Conservatorio. Un concerto si terrà al Teatro Vittoria. Quindi con un numero di posti purtroppo abbastanza esiguo, non essendo disponibile, per motivi legati ad altra programmazione, altro spazio chiuso più importante. Per questo motivo, riteniamo che aprendo comunque la biglietteria il 12 aprile non ci saranno problemi per riempire, come ci auguriamo, queste sale durante questi appuntamenti. Al punto 8 dell'interpellanza viene chiesto qual è il contributo che abbiamo trovato con gli sponsor del Festival per la sezione del Fringe. Il contributo complessivo, trovato da parte della Fondazione della Cultura per sostenere questa parte del Festival, è di 140.000,00 Euro. Come sempre, l'Associazione Music Art Performance, che fin dalla prima edizione ci aveva sottoposto il progetto del Fringe, è l'organizzatore della parte del Fringe, che è soggetta in termini artistici a un coordinamento strettissimo con Stefano Zenni, assicurato anche dal coordinatore del Fringe, che è il professor Di Castri. Questa parte del Festival, come è sempre avvenuto, tenterà di offrire la possibilità, a partire dalle ore 23.00 di ogni sera, finito il concerto in piazza Castello, di poter compiere un'esplorazione in tantissimi locali, tutti concentrati lungo il fiume, perché come dice lo stesso termine Fringe, siamo al limitare del fiume Po. Proprio per questo motivo, il progetto, fin dalla prima edizione, ci è stato sottoposto da questa Associazione e noi l'abbiamo ritenuto un progetto assolutamente valido. Con loro c'è questo rapporto di collaborazione che serve a completare ulteriormente il ricchissimo programma di quest'anno. Vorrei sottolineare, in particolare, il progetto relativo al Tram del Jazz. Si tratta di un progetto di collaborazione che prende il via quest'anno e mi auguro sia coronato anch'esso da successo. Noi offriremo, in quasi tutte le Circoscrizioni di Torino, durante le giornate del Festival, la possibilità, in determinati posti ben individuati, di poter godere anche di una programmazione di concerti dal vivo, a bordo di un tram che è stato strutturato in maniera tale da diventare un palco movente. Questo è un altro modo per cercare di sviluppare sempre di più quest'attenzione, durante questo periodo, alla musica jazz nella nostra città, coinvolgendo anche il resto della città, al di là dell'inevitabile luogo storico che, come sempre, è compreso tra piazza Castello, piazza Valdo Fusi, piazza Vittorio, via Po, come cuore della manifestazione. Credo che questo sia un'ulteriore attenzione dovuta al coinvolgimento anche di tutte le nostre Circoscrizioni. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Ringrazio l'Assessore per le risposte. Tra l'altro, so che c'è stata una Commissione in cui avete discusso di questo tema. Io, purtroppo, non ho potuto essere presente; magari alcune di tali questioni sono state affrontate in Commissione. Quindi ringrazio l'Assessore di averle ripetute oggi in Aula. Senza entrare nel merito dell'opportunità o meno del Jazz Festival (che non è una questione di oggi, anche perché sarei noiosa a ripetermi e l'Assessore, probabilmente, sarebbe noioso nella sua versione, avendo visioni diverse sul tema), quello che mi preoccupava, più che altro, su tale questione era innanzitutto (e su questo mi ritengo soddisfatta della risposta dell'Assessore) il maggiore coinvolgimento del territorio cittadino, al di fuori del centro. Questa è una discussione che abbiamo fatto anche negli scorsi anni, anche perché siamo alla terza edizione. Mi sembra che questo sia stato recepito e quindi lo colgo positivamente. Quello che, invece, mi lascia sempre un po' perplessa è che, nonostante siamo alla terza edizione, nonostante per l'organizzazione di questo evento utilizziate la Fondazione Attività Culturali, nata teoricamente (come l'Assessore ha più volte detto) per essere più veloce, più flessibile e più efficace nell'organizzazione degli eventi, mi sembra che siamo sempre in ritardo. L'Assessore ha detto che il comunicato del Festival è partito 77 giorni prima dell'inizio dell'evento, però i dettagli, ad oggi, non sono ancora tutti definiti. Essendo la terza edizione, essendoci, tra l'altro, un ente organizzatore esterno che dovrebbe essere più flessibile, mi sembra che siamo sempre a rincorrere l'evento. Questo è un po' un peccato, perché se uno degli obietti (come ha detto più volte l'Assessore in Aula quando si è dibattuto sull'opportunità o meno di questo evento) è il turismo, quindi il ritorno sul territorio, prima parte la comunicazione, meglio è. Certo, non un anno prima, ma 77 giorni prima è molto a ridosso dell'evento. Questa situazione, forse, si può capire il primo e il secondo anno, ma quando si arriva alla terza edizione e si vede un po' sempre lo stesso film, con in più un ente esterno che dovrebbe occuparsi di questo e che dovrebbe essere nato anche per rendere il più flessibile possibile il processo, qualche dubbio me lo pongo. Chiedo all'Assessore la cortesia, visto che ha letto un lungo elenco di nomi di associazioni e di enti coinvolti, di consegnarci l'elenco scritto, anche perché gli anni scorsi c'erano state parecchie polemiche sull'esclusione di alcuni enti. È vero che nell'interpellanza si chiede l'elenco dei soggetti coinvolti, ma soprattutto (e su questo devo dire che non ho avuto una grande risposta, ma magari ci sarà modo di dibattere successivamente) si chiede qual è la modalità con cui il Comune, o la Fondazione, si è attivato per raccogliere le eventuali associazioni interessate a partecipare all'evento. L'Assessore, giustamente, ha preparato un elenco delle associazioni coinvolte, perché era chiesto dall'interpellanza. Sulla modalità non ho ben capito che cosa ha fatto la Fondazione per le Attività Culturali per capire quali fossero i soggetti interessati: se si è basata sul rapporto degli anni precedenti, se ha fatto una sorta di manifestazione di interessi e ha lanciato pubblicamente le intenzioni sui progetti, per capire chi volesse collaborare. Questa modalità non l'ho capita dalla risposta dell'Assessore. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |