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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2014-00983
"TORINO JAZZ FESTIVAL 2014" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI APPENDINO E BERTOLA IN DATA 28 FEBBRAIO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc.
201400983/002, presentata in data 28 febbraio 2014, avente per oggetto:

"Torino Jazz Festival 2014"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Mi limito a rispondere, spero in maniera esaustiva, ai quesiti posti dagli interpellanti.
Va evidenziato che il primo comunicato relativo ad alcuni degli ospiti principali che
saranno a Torino nell'ambito della terza edizione del Torino Jazz Festival, dal 25
aprile prossimo al 1° maggio, è stato da noi inviato agli organi di stampa il 7
febbraio, quindi 77 giorni prima dell'evento.
Abbiamo deciso di intraprendere appena possibile questa prima azione di
comunicazione, forti di due presupposti. Il primo, perché riteniamo, grazie anche al
lavoro del direttore artistico, di aver predisposto un ottimo cartellone musicale, con
nomi di assoluta importanza. Il secondo presupposto è che abbiamo inteso farlo non
appena abbiamo avuto una ragionevole certezza della possibilità concreta di
effettuare questa terza edizione del Festival Jazz di Torino. Possibilità concreta che
mi dà anche l'opportunità di rispondere alla seconda domanda, perché il Torino Jazz
Festival deve necessariamente fondarsi sempre di più sull'apporto di finanziamenti
da parte di soggetti privati.
Piacerebbe anche a me essere in grado di annunciare, magari al termine di
un'edizione, i contenuti dell'edizione successiva. C'è il piccolo particolare che
dovendo trovare e formalizzare accordi di partnership che consentano di coprire i
costi, questo è il delicato meccanismo con cui si organizza anche questa
manifestazione.
Tant'è vero che il Torino Jazz (adesso do dei numeri per ora ancora non definitivi
all'Euro, perché stiamo definendo alcuni particolari) anche quest'anno costerà circa
840.000,00 Euro, in termini di costi generali, completamente pagati con contributi da
soggetti privati. Mentre la parte di finanziamento che impegna la Pubblica
Amministrazione è prevista, come da deliberazione da me portata in Giunta, e
coerentemente con l'edizione dell'anno passato, di circa 200.000,00 Euro di
comunicazione e look, relativi alla manifestazione; di cui 137.000,00 Euro da spesa
corrente. Il resto della somma, fino ad arrivare ai circa 200.000,00 Euro, deriva
invece, per l'ennesima volta, dai residui attivi di sponsorizzazioni degli anni
precedenti.
In merito agli sponsor di questa edizione, sono riconfermati IREN e Intesa Sanpaolo.
Quest'anno abbiamo, inoltre, due importanti acquisizioni a livello di sponsor: Terna
e Poste Italiane. Avremo anche uno sponsor dal punto di vista della comunicazione,
che sarà Radio Rai.
Nella costruzione dell'evento (rispondo al quesito numero 5) lavora, come sempre,
tutto il personale della Fondazione. Inoltre, diversi Uffici del Comune fanno la
propria parte, dalla promozione al turismo, passando per l'Ufficio Stampa e così via.
È difficile fare un elenco preciso, anche delle molteplici collaborazioni esterne del
Festival.
Come in ogni grande evento, c'è un direttore artistico, un responsabile organizzativo,
un direttore di produzione, fino ad arrivare al personale tecnico delle aziende che
lavorano nei festival, gli artisti e così via. Si potrà essere, ovviamente, più precisi in
fase di consuntivo dell'evento medesimo.
Nell'organizzazione del Torino Jazz Festival (domanda numero 6) sono state
coinvolte, fin dalle prime fasi della programmazione, le principali strutture didattiche
presenti in città. In primo luogo, il Conservatorio Giuseppe Verdi, con il
coordinamento di Emanuele Cisi, docente di sassofono. Presso il medesimo
Conservatorio, dal 26 al 30 aprile del 2014, si terrà un workshop giornaliero con gli
insegnanti della prestigiosissima Juilliard School of Music di New York, una delle
più grandi istituzioni di cultura musicale al mondo. Gli insegnanti parteciperanno alle
masterclass della Juilliard e del Conservatorio e apriranno poi la giornata del 1°
maggio con una produzione originale, al termine di questi laboratori.
Le scuole di jazz private sono state coinvolte dall'inizio. Sono state chiamate a
partecipare ARCOTE Jazz Torino e la Jazz School. Dopo i primi contatti, la
collaborazione con la Jazz School è terminata; invece è rimasta attiva la
collaborazione con ARCOTE, che gestirà, tra l'altro, buona parte degli appuntamenti
dell'anteprima del Jazz Festival.
Per i corsi di formazione musicale della Città di Torino è stato coinvolto un gruppo
di docenti di jazz, che offriranno un concerto anche durante la sezione dedicata al
Fringe del Festival.
Il Laboratorio Multimediale Guido Quazza, dell'Università degli Studi di Torino,
con il docente Nello Rassu, sarà coinvolto nelle riprese degli eventi, nella
documentazione e nella gestione del mediacenter.
Per il progetto legato al Polo delle Arti, si è deciso di continuare la collaborazione
con Ars Captiva Groove 2014. I ragazzi del Liceo Artistico Buniva di Pinerolo e del
Liceo Artistico Cottini, prepareranno una performance in collaborazione con il
musicista jazz all'interno della Fondazione Merz.
Nell'organizzazione sono state coinvolte dall'inizio alcune realtà istituzionali, che
già avevano collaborato alle precedenti e fortunate edizioni. A queste si sono
aggiunte, anche quest'anno, le Biblioteche Civiche, per due incontri di presentazione
dei libri a intervento musicale; il Dipartimento Educativo della Fondazione Merz; il
Museo del Cinema, per la rassegna dedicata ai documentari del jazz; il Circolo dei
Lettori, con una serie di incontri e presentazioni di libri; verrà, inoltre, aperta una
collaborazione con realtà didattiche per i piccoli.
Tra gli altri, il sassofonista Diego Borotti e l'Associazione Centro Didattico Musicale
Italiana di Moncalieri; il Museo Diffuso della Resistenza, della deportazione, della
guerra, dei diritti e della libertà, per il jazz della Liberazione del 25 aprile 2014.
L'Istoreto, Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della società
contemporanea; l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza; la Film
Commission di Torino, le Circoscrizioni 7 e 8 per le anteprime.
Sono state inoltre coinvolte l'Associazione GTT, l'Associazione I Tranvieri e la
Città, l'Associazione Torinese Tram Storici, Moncalieri Jazz, per il tram del Torino
Jazz Festival; l'Associazione Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario;
Moncalieri Jazz, con i concerti didattici; il Comune di Chivasso.
Come si può vedere, una manifestazione che trae linfa per buona parte della
costruzione di questo importante appuntamento anche dal rapporto con tutte le
istituzioni culturali della città.
Per quanto riguarda la domanda al punto 7, la biglietteria per i pochi - per la verità -
concerti a pagamento previsti nel cartellone, sarà aperta dal 12 aprile. Questo in
relazione anche al necessario contenimento del costo per attrezzare una biglietteria.
Peraltro, come si sa, i concerti a pagamento, novità di quest'anno, sono previsti nella
fascia delle ore 18.00 e si terranno all'Auditorium della Rai, nella sala del
Conservatorio. Un concerto si terrà al Teatro Vittoria. Quindi con un numero di posti
purtroppo abbastanza esiguo, non essendo disponibile, per motivi legati ad altra
programmazione, altro spazio chiuso più importante.
Per questo motivo, riteniamo che aprendo comunque la biglietteria il 12 aprile non ci
saranno problemi per riempire, come ci auguriamo, queste sale durante questi
appuntamenti.
Al punto 8 dell'interpellanza viene chiesto qual è il contributo che abbiamo trovato
con gli sponsor del Festival per la sezione del Fringe. Il contributo complessivo,
trovato da parte della Fondazione della Cultura per sostenere questa parte del
Festival, è di 140.000,00 Euro. Come sempre, l'Associazione Music Art
Performance, che fin dalla prima edizione ci aveva sottoposto il progetto del Fringe,
è l'organizzatore della parte del Fringe, che è soggetta in termini artistici a un
coordinamento strettissimo con Stefano Zenni, assicurato anche dal coordinatore del
Fringe, che è il professor Di Castri. Questa parte del Festival, come è sempre
avvenuto, tenterà di offrire la possibilità, a partire dalle ore 23.00 di ogni sera, finito
il concerto in piazza Castello, di poter compiere un'esplorazione in tantissimi locali,
tutti concentrati lungo il fiume, perché come dice lo stesso termine Fringe, siamo al
limitare del fiume Po.
Proprio per questo motivo, il progetto, fin dalla prima edizione, ci è stato sottoposto
da questa Associazione e noi l'abbiamo ritenuto un progetto assolutamente valido.
Con loro c'è questo rapporto di collaborazione che serve a completare ulteriormente
il ricchissimo programma di quest'anno.
Vorrei sottolineare, in particolare, il progetto relativo al Tram del Jazz. Si tratta di un
progetto di collaborazione che prende il via quest'anno e mi auguro sia coronato
anch'esso da successo. Noi offriremo, in quasi tutte le Circoscrizioni di Torino,
durante le giornate del Festival, la possibilità, in determinati posti ben individuati, di
poter godere anche di una programmazione di concerti dal vivo, a bordo di un tram
che è stato strutturato in maniera tale da diventare un palco movente.
Questo è un altro modo per cercare di sviluppare sempre di più quest'attenzione,
durante questo periodo, alla musica jazz nella nostra città, coinvolgendo anche il
resto della città, al di là dell'inevitabile luogo storico che, come sempre, è compreso
tra piazza Castello, piazza Valdo Fusi, piazza Vittorio, via Po, come cuore della
manifestazione. Credo che questo sia un'ulteriore attenzione dovuta al
coinvolgimento anche di tutte le nostre Circoscrizioni.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Ringrazio l'Assessore per le risposte. Tra l'altro, so che c'è stata una Commissione
in cui avete discusso di questo tema. Io, purtroppo, non ho potuto essere presente;
magari alcune di tali questioni sono state affrontate in Commissione. Quindi
ringrazio l'Assessore di averle ripetute oggi in Aula.
Senza entrare nel merito dell'opportunità o meno del Jazz Festival (che non è una
questione di oggi, anche perché sarei noiosa a ripetermi e l'Assessore,
probabilmente, sarebbe noioso nella sua versione, avendo visioni diverse sul tema),
quello che mi preoccupava, più che altro, su tale questione era innanzitutto (e su
questo mi ritengo soddisfatta della risposta dell'Assessore) il maggiore
coinvolgimento del territorio cittadino, al di fuori del centro. Questa è una
discussione che abbiamo fatto anche negli scorsi anni, anche perché siamo alla terza
edizione. Mi sembra che questo sia stato recepito e quindi lo colgo positivamente.
Quello che, invece, mi lascia sempre un po' perplessa è che, nonostante siamo alla
terza edizione, nonostante per l'organizzazione di questo evento utilizziate la
Fondazione Attività Culturali, nata teoricamente (come l'Assessore ha più volte
detto) per essere più veloce, più flessibile e più efficace nell'organizzazione degli
eventi, mi sembra che siamo sempre in ritardo.
L'Assessore ha detto che il comunicato del Festival è partito 77 giorni prima
dell'inizio dell'evento, però i dettagli, ad oggi, non sono ancora tutti definiti.
Essendo la terza edizione, essendoci, tra l'altro, un ente organizzatore esterno che
dovrebbe essere più flessibile, mi sembra che siamo sempre a rincorrere l'evento.
Questo è un po' un peccato, perché se uno degli obietti (come ha detto più volte
l'Assessore in Aula quando si è dibattuto sull'opportunità o meno di questo evento) è
il turismo, quindi il ritorno sul territorio, prima parte la comunicazione, meglio è.
Certo, non un anno prima, ma 77 giorni prima è molto a ridosso dell'evento.
Questa situazione, forse, si può capire il primo e il secondo anno, ma quando si
arriva alla terza edizione e si vede un po' sempre lo stesso film, con in più un ente
esterno che dovrebbe occuparsi di questo e che dovrebbe essere nato anche per
rendere il più flessibile possibile il processo, qualche dubbio me lo pongo.
Chiedo all'Assessore la cortesia, visto che ha letto un lungo elenco di nomi di
associazioni e di enti coinvolti, di consegnarci l'elenco scritto, anche perché gli anni
scorsi c'erano state parecchie polemiche sull'esclusione di alcuni enti. È vero che
nell'interpellanza si chiede l'elenco dei soggetti coinvolti, ma soprattutto (e su questo
devo dire che non ho avuto una grande risposta, ma magari ci sarà modo di dibattere
successivamente) si chiede qual è la modalità con cui il Comune, o la Fondazione, si
è attivato per raccogliere le eventuali associazioni interessate a partecipare
all'evento.
L'Assessore, giustamente, ha preparato un elenco delle associazioni coinvolte,
perché era chiesto dall'interpellanza. Sulla modalità non ho ben capito che cosa ha
fatto la Fondazione per le Attività Culturali per capire quali fossero i soggetti
interessati: se si è basata sul rapporto degli anni precedenti, se ha fatto una sorta di
manifestazione di interessi e ha lanciato pubblicamente le intenzioni sui progetti, per
capire chi volesse collaborare. Questa modalità non l'ho capita dalla risposta
dell'Assessore.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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