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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2014-01211
(QUESTION TIME) "STRISCE BLU - TEMPO SCADUTO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RICCA E CARBONERO IN DATA 13 MARZO 2014.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc.
201401211/002, presentata in data 13 marzo 2014, avente per oggetto:

"Strisce blu - Tempo scaduto"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
So di non avere moltissimo tempo a disposizione e la questione è molto lunga;
cercherò, quindi, di sintetizzare.
Sulla questione esposta nel question time si sono espressi in molti: nel 2003 si è
espresso il Ministero degli Interni, che ha confermato l'orientamento da noi seguito
e, quindi, il nostro riferimento normativo; nel 2010 si è espresso il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, che invece ha espresso un parere difforme, perché, per
quel che riguarda la sosta a pagamento, ha ritenuto applicabili solo le rivalse
civilistiche. Nel 2011, invece, è intervenuta una Cassazione, che, nel richiamare una
sentenza precedente e analoga del 2008, ha ribadito la punibilità della fattispecie in
questione ai sensi del Codice della Strada; per giunta, questa Cassazione non ha
neanche escluso implicitamente la sanzione più grave dell'articolo n. 157, che ha
ovviamente una cifra maggiore.
Si fa presente che, però, la nota del Ministero dell'Interno, anche se è datata - perché
risale al 2003 -, ad oggi costituisce l'unico atto noto di direttiva vincolante
indirizzata agli Organi di Polizia Stradale ai sensi dell'articolo 11, comma 3, del
Codice della Strada. Il successivo parere del 2010 del Ministero dei Trasporti - a
prescindere dalla presunta incompetenza sugli aspetti sanzionatori dei servizi di
Polizia Stradale, perché non è competente il Ministero delle Infrastrutture - muove,
però, da un equivoco sull'assoggettamento al pagamento della sosta, che non è
ritenuto atto di regolamentazione della sosta stessa e quindi non costituisce i
presupposti per l'applicazione della sanzione.
Questo è il quadro in cui si è mosso il Ministero delle Infrastrutture.
La sentenza della Cassazione, che è più recente - del 2011 -, smentisce questo parere
del Ministero dei Trasporti e riconosce la piena punibilità della fattispecie in
questione.
Noi abbiamo fatto una ricerca sommaria negli archivi dell'Ufficio Contenzioso e, per
il momento, non abbiamo riscontrato alcuna causa di specie.
Quindi, in questo momento non è giustificato mutare l'orientamento in atto, che da
tempo è ritenuto legittimo. Ciò nonostante, però, noi abbiamo in ogni caso
predisposto un nuovo quesito al Ministero dell'Interno, in cui richiediamo di
confermare o meno la nostra nota del 2003; quindi, chiediamo se ci sia un altro
eventuale orientamento sanzionatorio e, nel contempo, continuiamo a monitorare il
contenzioso giuridico amministrativo sulla questione, per rilevare e capire come
comportarci in presenza di casistiche di questo genere, che al momento non ci sono.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Dato che mediaticamente si è aperta una
discussione di questo tipo a livello nazionale e anche tra la cittadinanza c'è il
pensiero che una notizia così, della portata di questo tipo, possa mettere in difficoltà,
anche soltanto per capire come funziona, mi auguro che il parere che noi chiediamo
sia fatto in tempi stretti.
Facciamo in modo di informare la cittadinanza che si paga, perché in questi giorni ho
già sentito qualcuno che diceva: "No, tanto ormai la notizia dice che non possono
pagare, quindi facciamo ricorso", quindi già tanti stanno ragionando pensando di fare
ricorso. Io capisco che il ricorso, comunque, poi abbia delle procedure e possa essere
accolto o meno, però noi dobbiamo metterci nella condizione in cui i torinesi oggi
sappiano cosa succede della sosta a pagamento, anche perché poi ci troveremmo in
una situazione anche di disagio amministrativo se si sapesse che una procedura può
essere fatta in un modo, può essere fatta in un altro, ma non andassimo ad informarli.
Quindi, se riuscissimo, non con delle iniziative proprie, ma in termini istituzionali, a
far sì che l'Amministrazione si adoperi a pubblicizzare immediatamente o comunque
a rendere pubblico il fatto che la sosta si paga, se no avviene la sanzione
amministrativa - che, se non sbaglio, è di 25 Euro per lo sforo del pagamento della
sosta -, andremmo a fare un servizio civico.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Dal momento che non vi sono altre interpellanze, concedo all'Assessore di
intervenire ancora in replica.
La parola all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
In realtà, questa è già un'occasione pubblica utile per poter spiegare, tramite giornali,
eccetera, quanto stiamo facendo e cosa bisogna fare.
Volevo solo aggiungere una precisazione sul pagamento della sosta: è vero che in
questo momento, per il prolungamento della sosta, la sanzione è di 25 Euro, ma
colgo l'occasione per ricordare che, se si paga entro i cinque giorni, lo sconto è del
30%, quindi la sanzione diventa di 17,50 Euro. È un'informazione di servizio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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