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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201304931/002, presentata in data 18 ottobre 2013, avente per oggetto: "Via Borgaro" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Questa proposta di mozione nasce dal fatto che… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se c'è una prosecuzione del dibattito precedente, magari dovrebbero andare a discuterne fuori. Come dicevo, questa proposta di mozione nasce da un fatto molto preciso: tantissimi cittadini - e, poi, sono andato a verificare di persona - si sono lamentati che quel tratto di via Borgaro citato all'interno del provvedimento è abbastanza lungo e non viene interrotto da impianti semaforici; di conseguenza, lì le vetture arrivano ad altissima velocità. Il problema principale nasce dal fatto che tra i due semafori in questione ci sono una farmacia ed alcune attività; è già stata investita una persona e, quindi, vi è l'esigenza di cercare di rallentare in qualche modo il traffico in quell'area. Ribadisco che si tratta di una questione di sicurezza e nient'altro. Altri punti in quella via sono regolamentati da impianti semaforici, perciò non raggiungono velocità pericolose come nel tratto indicato nella proposta di mozione. Di conseguenza, varrebbe la pena di valutare l'inserimento, come dice la proposta di mozione, di alcuni dissuasori - possibilmente fatti, non quelli applicati - con il rialzo in cemento e muratura che non fanno neanche rumore e comunque hanno sicuramente una migliore rilevanza rispetto a quelli in plastica che vengono applicati al manto stradale. Per evitare che in quel tratto possano succedere episodi gravi, dopo aver fatto una valutazione attenta di quell'area, ribadisco che sarebbe opportuno inserire questi dissuasori (non so come definirli diversamente), affinché non si possano raggiungere le velocità citate. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele La Commissione ha discusso ed analizzato questo provvedimento; non faccio parte della Commissione, quindi non entro nel merito, anzi, non ho ragione di dubitare che i fatti siano esattamente come dice il Consigliere Liardo e che ci sia necessità di questo intervento. Il problema è più complessivo e riguarda l'organizzazione del Consiglio Comunale e che cosa vuole essere il Consiglio Comunale. Se il Consiglio Comunale vuole essere la sommatoria dei lavori delle Circoscrizioni e, anzi, sostituirsi alle Circoscrizioni, questo è uno strumento; ciascuno di noi rappresenta una porzione di territorio e fa del sindacalismo territoriale, per essere magnanimi, perché qui siamo al sindacalismo di strada. Penso che, nei 10 anni di attività in Circoscrizione, nel nostro quartiere ci siamo misurati parecchie volte sulla necessità di mettere dei dossi e penso che in corso Peschiera o in via Braccini ci siano situazioni assolutamente identiche a quelle di via Borgaro. In via Braccini c'è l'accesso ad un importante giardino, ci sono petizioni da parte dei cittadini per la posa dei dossi, il tratto è molto lungo, perché va da via Malta fino a corso Mediterraneo, non è interrotto da semafori e gli autoveicoli passano a velocità abbastanza sostenute. Il problema di corso Peschiera è ancora più pesante, nel senso che ci sono dei tratti nella sua parte terminale che non hanno semafori per molti chilometri e, addirittura, abbiamo avuto un incidente mortale. Il problema è questo: se vogliamo trasformare il Consiglio Comunale in un luogo dove portiamo ciascun singolo provvedimento, da quella che è una discussione che deve essere generale sulle necessità e sullo stabilire quali sono le priorità manutentive di intervento, questo diventa il luogo - non uso il termine "marchette" - del sindacalismo di strada; credo che questo ruolo debba svolgerlo il Consiglio di Circoscrizione. Credo che il Consiglio Comunale abbia un altro compito: quello di ragionare, sulla base delle risorse assegnate, con l'Assessore competente su quelle che sono le priorità. L'esigenza è garantire la sicurezza di tutti i cittadini, non solo dei cittadini di via Borgaro, perché, per combinazione, sono quelli con i quali mi rapporto di più, o di via Braccini, perché sono quelli con i quali ho un rapporto di maggiore vicinanza e di relazione anche consensuale; dobbiamo chiarirci su questo. Invito il Consigliere Liardo a ritirare questa proposta di mozione; chiedo, insieme al Consigliere Liardo, una discussione più complessiva su come la Città garantisce la sicurezza delle strade ed il loro attraversamento sicuro; tutte le cose che lui ha chiesto per una piccola porzione della città, bisogna chiederle per tutta la città e, poi, stabilire insieme, poiché non abbiamo le risorse per mettere dossi in ogni angolo, quali sono le priorità in base ai flussi di traffico ed all'accessibilità. Ci sono dei progetti anche nell'ambito di Smart City che, se venissero finanziati dal MIUR che è in ritardo nel pagamento, ci darebbero la tecnologia necessaria anche per guardare con puntualità le segnalazioni che arrivano rispetto ad esigenze di questo tipo. Oggi siamo in grado di stabilire quali sono le vie più trafficate e quelle che hanno in prossimità scuole e giardini e siamo in grado di mappare al meglio le residenze per anziani, i centri d'incontro e quant'altro. Allora, andiamo a stabilire dove dobbiamo intervenire prima, ma non scegliendo la mia via o quella che conosco di più per dargli priorità sulle altre. Questo è un atteggiamento che va benissimo in Circoscrizione (perché è la Circoscrizione che stabilisce le priorità), ma non va bene in un Consiglio Comunale. Vorrei cercare di tenere fuori dalla porta di questa Sala quelle che sono le aspettative di ogni singola via. Invito davvero calorosamente il Consigliere Liardo a ritirare questa proposta di mozione, altrimenti ci vedremo costretti a respingerla, non per respingere il problema o per negare questo problema, perché c'è in via Borgaro, ma il problema analogo a via Borgaro c'è in molte altre vie di questa città. Noi chiediamo al Capogruppo del Nuovo Centrodestra di affrontare, insieme all'Assessore, nel luogo deputato a farlo, la Commissione, il problema della messa in sicurezza delle strade cittadine, non di occuparci di una singola via. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Dell'Utri. DELL'UTRI Michele Mi domando se sia più lecito che in questo Consiglio entrino i grandi temi internazionali (dalla Crimea a Fukushima, alla guerra in Iraq) o la buca in Circoscrizione. La mia risposta è logica, a fronte della nostra posizione rispetto al mondo: secondo me, è più sensata la buca in Circoscrizione rispetto ai grandi temi mondiali, dove non incidiamo per nulla. Per carità, concordo con quanto detto dal Consigliere Paolino che non si può, di volta in volta, portare delle istanze minimali, tuttavia ritengo che abbiano più liceità di entrare in questo Consiglio le istanze minimali del territorio che rappresentiamo rispetto ai grandi temi morali ed effettivi su cui non incidiamo assolutamente e su cui, invece, sovente perdiamo un sacco di tempo in questa Sala, senza alcun interesse da parte nostra e tanto meno dei cittadini torinesi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una replica, al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Vorrei rispondere al Consigliere Paolino, visto che è stato estremamente puntuale nel quasi accusarmi (ha anche usato un termine, "marchettificio", o una cosa del genere); dico solo che, in questo momento, è una situazione di estrema pericolosità, perché, altrimenti, sono perfettamente d'accordo con lei che non possiamo portare in Consiglio Comunale tutta una serie di situazioni. Il passaggio anche attraverso l'iter della Circoscrizione, come il Consigliere Paolino sa benissimo, ha comunque dei tempi lunghi e, poi, deve anche raffrontarsi e riferire al centro, mentre, in questo caso, vi è una situazione di estrema pericolosità riconosciuta. Glielo assicuro, perché l'ho vista; io non abito in via Borgaro e non me l'ha segnalata il signor Rossi, ma c'è stata tutta una serie di persone che ha detto che lì qualcosa ci scappa e sottolineo che, tra l'altro, ad acuire il problema c'è anche la presenza di una farmacia e lei sa benissimo che l'attraversamento pedonale è diretto. Consigliere Paolino, la vita di una persona ha un'importanza fondamentale, perciò ripeto che non solo non ritirerò questa proposta di mozione, ma chiedo che venga posta in votazione. Le assicuro che non presenterò proposte di mozione ad ogni piè sospinto riguardanti determinate vie, è solo uno stato accertato di estrema pericolosità; secondo me, la risposta deve venire proprio da questo Consiglio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La replica è già conclusa, doveva intervenire prima. La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio La invito a prendere nota di questo diritto di replica del proponente, che non mi ha mai concesso in altre occasioni. Nel senso che mi fa piacere che… FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) È sufficiente che legga il Regolamento. Lei doveva intervenire prima, quindi io le ho consentito di intervenire; se poi non fa polemica, la ringrazio. Prego, Consigliere Viale. VIALE Silvio Non sto contestando, anzi, stavo sostenendo questa interpretazione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Consigliere, le ripeto che la replica viene dopo gli interventi, quindi la invito a contenere il suo intervento relativamente al fatto che avrebbe dovuto farlo prima. Prego, Consigliere Viale. VIALE Silvio Non prevedevo che ci fosse la replica. Il punto è che invito il Consigliere Liardo a non dire che farà solo questa, perché i punti pericolosi nella città di Torino sono almeno 500 e, allora, bisogna fare tutte le altre proposte di mozione. In secondo luogo, vorrei far notare che in passato, quando è stata affrontata la questione della sicurezza stradale sulle strisce pedonali anche in occasione di episodi gravi con decessi, la soluzione è stata togliere le strisce pedonali ed invitare i pedoni ad attraversare in posti più attrezzati più avanti. Lo dico perché, altrimenti, a seconda della cosa e del momento, ogni volta rischiamo di trovare soluzioni estemporanee. Pur dicendo: "Torino a 30 all'ora", via Borgaro rimane a 50 chilometri orari, perché ha diritto di precedenza. Andando a 50 chilometri orari, non c'è alcun dosso che frena e questo non esime chiunque attraversi la strada sulle strisce pedonali dal guardare prima di attraversare, perché, purtroppo, molto spesso c'è l'abitudine dei pedoni e di alcuni ciclisti di buttarsi, pensando di avere la precedenza; dopodiché non è così. Credo che, in questo momento, la soluzione dei dossi sia sbagliata. Dopodiché va benissimo, il Consigliere Liardo metta sul dosso "dosso Liardo": troverà qualche pedone che gli dirà: "Bravo!", ma troverà anche molti, che magari passano in automobile, che lo manderanno a stendere. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Al di là dei punti di vista, mi preme riflettere sulla facoltà del Consigliere Comunale. Come il Consigliere Comunale, anche il cittadino ha la stessa facoltà nei diritti di tribuna e nelle petizioni. La settimana scorsa mi è capitata una questione molto similare per un tratto di territorio che i cittadini hanno proposto e che analizzerete in Commissione, quindi credo che faccia parte della possibilità e della facoltà di ogni Consigliere evidenziare le criticità anche puntuali della nostra città. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 34, astenuti 7, favorevoli 10, contrari 17. La proposta di mozione è respinta. |