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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 30
MOZIONE 2013-02433
"ORGANIZZAZIONI SEGRETE ED INCARICHI PUBBLICI: FACCIAMO TRASPARENZA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE CASSIANI IN DATA 28 MAGGIO 2013. #CG# - DECADUTA PER FINE MANDATO -
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della proposta di mozione n. mecc. 201302433/002, presentata
dal Consigliere Cassiani in data 28 maggio 2013, avente per oggetto:

"Organizzazioni segrete ed incarichi pubblici: facciamo trasparenza".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Su questo tema c'è stato un approfondito confronto con i vertici della Presidenza del
Consiglio Comunale, in particolare con il Vicepresidente Levi e con l'Assessore
Passoni, e ringrazio anche il Consigliere Marrone, perché, grazie al suo intervento,
abbiamo verificato che l'ultima deliberazione, la n. mecc. 201307429/002, "Obblighi
di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo e dei titolari di cariche
direttive in enti vigilati e/o partecipati", ha disciplinato la vicenda.
Secondo me, a questo punto potrebbe essere una soluzione sospendere in Aula la
mozione, perché c'è l'intenzione da parte di alcuni Consiglieri, tra cui anche i
firmatari e presentatori della mozione, di ragionare sull'eventualità di presentare una
deliberazione di iniziativa consiliare, poiché l'articolo 14, a mio parere, non è
particolarmente pregnante rispetto alle sanzioni e all'obbligo di comunicazione.
Poi, per quanto riguarda questa vicenda, capisco che il nuovo testo recita in questo
modo, cioè l'obbligo da parte dei Consiglieri, e anche dei nominati, di comunicare in
modo evidente tutte le associazioni di cui fanno parte. Il testo è esattamente questo:
"I soggetti di cui al presente articolo dovranno altresì comunicare le associazioni a
cui sono iscritti e a cui hanno erogato donazioni durante il proprio mandato". Questo
va benissimo.
È possibile fare un ragionamento sulla sanzione stabilita da questo articolo, perché
ritengo che 500,00 Euro come minimo edittale non sia particolarmente pregnante.
Trattandosi di una dichiarazione importante, che non solo coinvolge i Consiglieri
Comunali, ma anche i nominati, forse dovremmo verificare, come Consiglio
Comunale, se è possibile introdurre delle sanzioni un po' più pregnanti, perché
500,00 Euro mi pare oggi come oggi una sanzione non particolarmente significativa
rispetto al tipo di omissione o di mancanza di comunicazione, prevista tra l'altro da
una deliberazione che il Consiglio Comunale ha approvato recentemente.
Quindi, per quanto mi riguarda, la firma sulla mozione rimane ferma e chiedo la sua
sospensione, proprio per verificare con i firmatari se è possibile trasformare questa
mozione in una deliberazione, approfondendo la vicenda delle sanzioni, oppure
lasciare le cose così come stanno, facendo una nuova rettifica del testo approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Presidente, per evitare di sembrare una banda di ubriachi, cerchiamo di capire di cosa
stiamo parlando e qual è la situazione attuale.
La situazione attuale è che non c'è nessun obbligo di dichiarare le associazioni e non
so nemmeno se c'è nell'ultima deliberazione firmata dall'Assessore Passoni. Quindi
se pensiamo che ci sia l'obbligo di rendere note le associazioni, non solo non è così,
ma gran parte di noi sono in flagranza di violazione, perché se uno guarda il sito del
Comune di Torino dove ci sono le associazioni, fa in fretta a vedere quelle che ha
dichiarato e quelle che a naso mancano.
Tutta questa vicenda è nata anche da una deliberazione di iniziativa popolare con una
raccolta di firme, di cui ero uno dei promotori, presentata alcuni anni fa, il Consiglio
Comunale di allora accettò la questione, ma la pose non come obbligo, ma se il
Consigliere acconsentiva.
Sono d'accordo sul fatto che diventi un obbligo e siano inserite delle sanzioni,
purché questo sia chiaro e purché gli stessi obblighi che vogliamo per i nominati,
siano validi anche per i Consiglieri e per gli Assessori.
Non possiamo pensare di avere un rigore duro nei confronti dei nominati o di chi
vuole prestare la sua opera per la Città in qualche ente ed autoassolverci e non farlo
per Consiglieri e Assessori. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No,
Consigliere Marrone, non è previsto!
Si continua a dire che è previsto, quando non è così vero; chiedo quindi che l'Ufficio
di Presidenza, il Presidente e i Vicepresidenti, coadiuvati dagli Uffici, in qualche
modo ci forniscano una nota sullo stato dell'arte in questo Consiglio Comunale.
Voglio sapere se in questo momento sono inadempiente o no nella misura in cui ho
dichiarato alcune associazioni e mi sono dimenticato di altre, perché in questo
momento non mi risulta che ci sia un obbligo di comunicare tutte le associazioni,
compresi i sindacati, partiti politici e via dicendo.
Quindi vorrei che prima di affrontare la discussione, per non essere il Consiglio
Comunale di Pulcinella, ci sia una nota scritta da parte del Presidente, dell'Ufficio di
Presidenza sullo stato dell'arte in questo Consiglio Comunale, altrimenti veramente
facciamo delle cose tanto per farle, sapendo che finiscono in Cartesio il giorno dopo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Rispondo al Consigliere Viale, ma in realtà anche al Consigliere Cassiani, che in
realtà basterebbe essere consapevoli di quello che votiamo. Cioè non servirebbe poi
molto altro, non servono informative, non servono riunioni extra della Conferenza
dei Capigruppo, non servono questi vertici straordinari che sto vedendo anche in
questo momento intorno al povero Sindaco Fassino, non servirebbe nulla di tutto ciò.
Basterebbe leggere quello che si vota ed essere consapevoli, visto che ciò di cui sto
parlando, è stato votato all'unanimità. Ovvero, circa un mese fa, quando l'Assessore
Passoni ha portato la deliberazione "Obblighi di trasparenza dei nominati e degli
eletti", aveva inserito un emendamento, tra l'altro di sua spontanea volontà come
Giunta, che inseriva esattamente l'oggetto di questa impegnativa. Personalmente,
volendo andare oltre, avevo proposto un subemendamento che aggiungeva l'obbligo
di informazione all'istituzione rispetto alle associazioni a cui si è iscritti, anche
l'obbligo di rendere conto delle associazioni a cui il nominato/eletto aveva effettuato
donazioni nell'arco del mandato che, detto tra noi, è molto pervasiva.
Me ne potevo dichiarare completamente soddisfatto, perché tra l'altro parlando di
nominati, andava eventualmente anche a dare conto, in un'ottica di lobbismo
trasparente, a quali enti, magari fondazioni o associazioni, vicine a qualche politico o
partito, l'eventuale nominato, magari per ringraziamento, per gratitudine, poteva
avere poi erogato delle donazioni.
Ora, che poi il Consigliere Cassiani abbia scoperto successivamente questa votazione
già avvenuta in deliberazione, sinceramente mi lascia un po' a bocca aperta.
Per cui, mi limito a dire che in Conferenza dei Capigruppo si era già verificato che la
mozione era un atto inidoneo perché è di competenza consiliare. L'impegnativa è già
stata oggetto di una votazione di approvazione all'unanimità. Se poi il Consigliere
Cassiani apre un ragionamento sulle sanzioni, può essere interessante oppure no, ma
dovrebbe essere portato con un analogo strumento, e io, Presidente, guardo lei per un
richiamo alla procedura corretta. Ovvero se si vuole andare a rivedere le sanzioni,
sono pronto anche a mettermici, però la procedura prevede di presentare una
proposta di deliberazione che vada a modificare l'articolo che parla delle sanzioni.
Per cui, in realtà, facciamo le cose come si deve, cioè già oggi ci siamo fatti
abbastanza figure, magari cerchiamo di non abbassare ulteriormente il livello della
seduta. Se il tema è questo, non è un obbligo di trasparenza, perché l'obbligo di
trasparenza è già diventato vincolante per tutti noi.
Per rispondere al Consigliere Viale, ovviamente lo è diventato un mese fa, quindi
non mi stupisce che non sia ancora diventato operativo, penso che lo diventerà
dall'anno prossimo, quando ci faranno le richieste di comunicazioni l'anno prossimo;
però, visto che è già operativo e vigente in deliberazione, se invece il tema è rivedere
le sanzioni, bisogna fare una proposta di deliberazione diversa, nuova sul tema, non
sull'obbligo di comunicazione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Vorrei chiedere ai firmatari e all'Aula di chiarirmi meglio l'oggetto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Se la ascoltano. Scusate!

GRIMALDI Marco
Non ho capito bene, ma se è una loggia massonica… Posso, Consigliere Cassiani?
Solo per capirci, se uno è iscritto ad un'associazione, ed è trasparente, legale, questa
associazione deve dichiararla. Per intenderci, io ho detto di essere iscritto all'ARCI e
all'ANPI e lo devo dichiarare nel registro dell'anagrafe degli eletti. Se fai parte di
una loggia massonica non paragonabile ad un'associazione, perché è segreta come
dice lei, è proprio fuori dalla legge. Quindi è solo per capire di cosa stiamo parlando,
solo per capire se invece lei sta dicendo un'altra cosa, perché altrimenti rischiamo di
mettere assieme cose che sembrano diverse.
Avrei votato volentieri l'atto del Consigliere Cassiani, però me lo deve spiegare.
Quindi qual è il principio? Perché altrimenti rischiamo di mettere cose che insieme
non vanno.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consiglieri, comprendo che probabilmente l'argomento desti necessità di confronto,
se preferite, sospendiamo anche i lavori, ma se vogliamo continuare, chiedo a chi
deve confrontarsi, di farlo fuori dall'Aula.
Consigliere Grimaldi, lei ha espresso alcune questioni da affrontare con il
proponente, adesso gli do la parola, poi cerchiamo di concludere il dibattito su questa
mozione.
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Innanzitutto dobbiamo chiarirci sul significato delle parole e anche della volontà dei
firmatari. Do atto del fatto che, quando insieme al Consigliere Marrone scrivemmo e
depositammo questa mozione, ancora non era intervenuta la modifica di cui abbiamo
parlato recentemente, cioè il testo che ho letto prima in Aula. La modifica è:
"Obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo e di titolari di
cariche direttive in enti vigilati e/o partecipati". Questa nuova introduzione,
sostanzialmente, soddisfa i criteri della nostra mozione, tranne un punto che ho
chiesto di approfondire, che riguarda le sanzioni.
Discutevamo un attimo fa con alcuni Colleghi, tra cui il Sindaco, rispetto alle
sanzioni, che possono essere per la revoca o per la verifica da parte di chi ha omesso
di dire, tra virgolette, la "verità", qualsiasi essa sia l'associazione, eventualmente una
presa di posizione da parte del Consiglio Comunale, nel caso in cui fosse una nomina
di Consiglio Comunale, o da parte del Sindaco, qualora fosse una nomina del
Sindaco.
Ad esempio, per capirci, se ometto di comunicare un'associazione alla quale sono
iscritto e questa associazione è, in qualche modo, anche attraverso il mio voto,
depositaria di finanziamenti o di contributi da parte del Consiglio Comunale o della
Giunta Comunale, credo che sia una cosa che possiamo valutare.
Quindi ritengo che si possa partire da una sanzione pecuniaria, che voglio capire
bene, poi questo me lo spiegherà meglio l'Assessore Passoni, come posso fare a
pretendere, fino alla sanzione più grave che, secondo me, è la revoca. Cioè non mi
hai raccontato chi eri e che cosa hai fatto nella vita e quali sono le associazioni,
perché c'è la trasparenza, e adesso cosa faccio come Consiglio Comunale? Chiedo la
tua revoca, su questo credo che si debba incentrare il dibattito.
Se poi, invece, riteniamo che qualsiasi omissione sia fatta in buona fede, allora non
facciamo neanche le deliberazioni e neanche emettiamo le sanzioni, perché chiunque
può dichiarare qualsiasi cosa a pena di nullità; se è a pena di nullità o di revoca della
sua nomina, chiedo che questo venga spiegato.
Visto che c'è una sanzione economica, vorrei che l'Assessore Passoni ci spiegasse
tecnicamente come fare a pretendere dal nominato il pagamento di una somma,
qualora egli abbia, in modo non del tutto vero, o falso, o parziale, dichiarato a quali
associazioni fa parte; questo potrebbe essere sicuramente utile al dibattito.
Comunque, tecnicamente la mozione è sospesa e nella verifica successiva con gli
altri firmatari verificheremo se ritirarla, presentare una deliberazione, oppure se
andare ad una votazione successiva.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Va bene. Prendo atto che la mozione è sospesa, però è anche discussa.
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Presidente, solo per capire di non fare una cosa che finisce lì, che sarebbe ridicola,
insisto per avere questa nota, perché ad esempio il Consigliere Grimaldi non ha
dichiarato di essere iscritto a SEL. Si è dimenticato? Rinnega? Perché un partito è
un'associazione privata, se si ha la tessera, bisogna dichiararlo. Io ho messo il PD, ho
messo i Radicali, ho messo persino i sindacati.
Dopodiché vedo, ad esempio, che il Presidente del Consiglio ha dichiarato
l'organizzazione nazionale assaggiatori di vino, l'associazione nazionale Carabinieri
in congedo - mi inchino -, il Museo Pietro Micca e Torino 1706. Io non so se lei ha
una vita sociale così scarsa e non è iscritto ad altre associazioni, però ad esempio,
secondo me, l'iscrizione agli ordini professionali è da mettere, perché se vogliamo
davvero avere una radiografia di chi nominiamo, e lo facciamo in funzione dei
nominati, a maggior ragione dobbiamo dare la radiografia di noi stessi.
Vedo che questa dichiarazione è stata fatta un po' da tutti alla carlona, allora prima di
affrontare la materia, per affrontarla una volta per tutte, chiedo di avere una nota
ufficiale della Presidenza che dica qual è lo stato dell'arte e cosa bisogna fare;
dopodiché affrontiamo la mozione del Consigliere Cassiani, che è sospesa in Aula,
ma non discussa, perché mi pare che l'argomento si presti proprio ad interpretazioni
varie.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Intervengo, per la verità, con un certo imbarazzo nella discussione, perché non ho
esattamente colto il senso e il fine di questa discussione. Da cosa mi è parso di
capire, c'è una mozione presentata dal Consigliere Cassiani, che invoca una Legge
superata da una più recente, la n. 33 che abbiamo richiamato nel Regolamento sulla
trasparenza, cita una circostanza di sentenze di Consiglio di Stato e conclude dicendo
che occorrerebbe inserire, nella dichiarazione patrimoniale da sottoscrivere ogni
anno da parte dei Consiglieri Comunali e membri di Giunta, la dichiarazione di
appartenere o non appartenere ad associazioni segrete e/o logge massoniche così
come previsto dalla Legge n. 17 del 25 gennaio 1982, e che lo stesso debba valere
per i candidati ad incarichi conferiti fiduciariamente dal Sindaco e dalla Giunta.
Terrei solo a precisare che l'obbligo sulla trasparenza di cui alla deliberazione non è
una iniziativa della Giunta Comunale, è un Regolamento statale che è stato circa tre
mesi in Conferenza dei Capigruppo, per cui francamente adesso sentirsi imputare il
fatto di non aver indicato all'interno qualcosa è imbarazzante, perché per quanto mi
riguarda potevamo scrivere anche di dichiarare il colore delle unghie che avrei messo
il giorno dopo o il colore delle mutande, perché francamente c'è un limite anche al
decoro e alla decenza.
Quello che sto dicendo è diverso, qui si richiede di inserire nella dichiarazione
l'appartenenza o meno ad associazioni segrete e/o logge massoniche ai candidati ad
incarichi conferiti fiduciariamente dal Sindaco. Se questo è l'intendimento, di cui
non entro nel merito della portata, il Consiglio, o meglio, la parte proponente vada
avanti con la mozione o proponga una modifica al Regolamento che abbiamo votato
poc'anzi, perché non c'è altra strada.
Diverso è se il senso era applicare la Legge al Regolamento, cioè una dichiarazione
resa spontaneamente e non obbligatoria, come si dice alla lett. i) dell'articolo 9 del
Regolamento: "Dichiarano le associazioni a cui è iscritto previo consenso
dell'interessato".
Con il conforto della Conferenza dei Capigruppo e la richiesta del Consigliere
Marrone, abbiamo esteso lo stesso provvedimento anche ai nominandi e ai nominati
nelle società partecipate nell'interesse pubblico.
Se la locuzione da Regolamento non è ritenuta sufficiente, la si modifichi; se è
sufficiente, in quanto si ritiene che non sia possibile essere iscritti ad associazioni
segrete o loggia massonica non compresa nell'attuale dettame dell'articolo 9, allora
si modifichi. Perché se l'associazione è segreta, ma è legittima, è compresa
nell'articolo 9. Se l'associazione segreta non è compresa, in quanto illegittima, forse
non si deve essere iscritti, a prescindere dall'averlo dichiarato o meno.
Delle due l'una, altrimenti la discussione assume carattere di surrealità e anche un
po' di demagogia, per dire la parola corretta. Per cui, se non ritenete sufficiente
l'articolo 9, scrivete nel Regolamento Comunale che dichiara di essere iscritto ad
associazioni segrete - mi sembra francamente bizzarro, ma per carità di Dio! -, se
invece è un'associazione che rientra nella sua locuzione generale, l'articolo 9 già
contiene questa facoltà.
Se, invece, è un'associazione che non prevede obblighi leciti, credo che il problema
non sia la dichiarazione, ma il fatto di essere aderenti a qualche organizzazione
segreta che persegue finalità non lecite e, pertanto, la trasparenza regolamentare non
cambia il quadro delle cose.
Dopodiché, la Giunta su questo tema è neutrale, perché credo che il Regolamento
comprenda la locuzione più ampia possibile, cioè l'associazione in quanto tale. Se,
diversamente, è necessario modificarlo, il Consiglio agisca. Il Regolamento non è
della Giunta, ma del Consiglio Comunale, pertanto possiamo provvedere in
qualunque momento, ma chiaritevi semplicemente sull'intento di questa eventuale
modificazione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non è previsto il dibattito di replica, comunque concedo… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Abbia pazienza, Consigliere, non è previsto. Comprendo anche la
necessità di approfondire, forse sarebbe stato… Scusate! (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, lei ha già parlato, Consigliere.
È stato previsto un dibattito in Conferenza dei Capigruppo per ben due volte, peraltro
era presente anche l'Assessore in una delle due occasioni, quindi credo che sia stato
compiutamente dibattuto in sede di presentazione e di preparazione. Se questo non
andasse bene, è evidente che i Capigruppo poi sono referenti per i Gruppi.
In via del tutto straordinaria concedo due micro interventi - perché, forse, volevano
chiudere questa riflessione -, poi possiamo sospendere, come ha chiesto il
Consigliere, oppure procedere con la votazione.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Intervengo solo per il verbale. Ovviamente, il Consigliere Viale scherzava quando ha
detto che non sono iscritto a SEL, nel senso che, come sapete, il modulo (l'ho
guardato), intanto, è del 2013, è facoltativo e parla di associazioni.
Voglio solo dire che mi sembra semplicemente surreale come siamo riusciti a passare
- Consigliere Viale, mi ascolti - da un oggetto che parlava di organizzazioni segrete
ed incarichi pubblici al fatto che ognuno di noi, adesso, deve giustificarsi -
nonostante fosse una cosa facoltativa - perché non si è ricordato se è iscritto o no
all'AICS, posto che sono iscritto all'ARCI e all'ANPI e l'ho anche scritto.
Quindi, voglio solo dire che va benissimo se vogliamo discutere dell'articolo n. 10,
dati relativi agli Enti Pubblici vigilati; se vogliamo parlare di organizzazioni in
qualche modo segrete, facciamolo e credo che ce ne sarebbe da discutere, ma se,
invece, stiamo parlando di altre cose, di cui adesso non comprendo bene l'oggetto
finale, forse va semplicemente chiarita questa vicenda.
Se, comunque, vogliamo arrivare a dire che ognuno di noi deve dichiarare
esattamente a quali associazioni è iscritto, pena in qualche modo delle sanzioni,
discutiamone, perché, verso i propri cittadini, credo che spetti ad ognuno di noi dire
che cosa ha fatto, a che cosa aderisce e chi sostiene, così come con i finanziamenti
delle nostre campagne elettorali.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Secondo me, la questione è stata efficacemente riassunta dall'Assessore Passoni.
L'obbligo c'è già.
Ho capito che è facoltativo nell'ottica in cui può essere rifiutato il consenso in
generale, ma non che uno può scegliere quali dire e quali no, perché, ovviamente,
questo non avrebbe senso. Io ho capito così e così l'avevo anche intuito
dall'interpretazione dell'Assessorato e degli Uffici.
Detto questo, ammetto che il dibattito ha avuto un'utilità, perché, rispetto alla
comunicazione che ci è pervenuta dal Sindaco sulla volontà annunciata di nomina del
dottor Montagnese a capo di FCT (che non è proprio una robetta, perché è la holding
delle nostre municipalizzate), approfitto - e in questo chiedo attenzione al Presidente
- dell'opportunità del dibattito per chiedere formalmente di verificare l'avvenuta
applicazione di questo Regolamento (che è già vigente) anche al dottor Montagnese,
in quanto, guardando il curriculum depositato (quindi, nella sua formulazione di
candidatura), non risulta nulla rispetto alla comunicazione delle associazioni.
Presidente, visto che la nomina non è ancora stata ratificata dal Sindaco e visto che la
comunicazione è avvenuta per Regolamento alla Conferenza dei Capigruppo, la
invito a chiedere al Sindaco se questo Regolamento sia stato applicato o meno per
quanto riguarda il dottor Montagnese; se ciò non è avvenuto, non credo che possa
avvenire una nomina contra Regolamento.
Quindi, prima si applica il Regolamento e si chiede al dottor Montagnese a che cosa
è iscritto e a quali associazioni ha erogato delle donazioni durante il mandato in
SAGAT - se non erro -, altrimenti è evidente che dovrà dire che non dà il consenso a
queste informazioni. La richiamo però a vigilare sull'applicazione di questo
Regolamento, visto che già è vigente, prima che il dottor Montagnese venga
nominato in FCT.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Lo farò per quanto riguarda questa nomina, come su eventuali altre nomine; come ha
chiesto il Consigliere Viale, cerchiamo di verificare nella sua complessità quanto sta
avvenendo ad oggi, cioè la fotografia attuale della situazione.
Consigliere Cassiani, quali sono le sue intenzioni? Intende far votare questa proposta
di mozione?
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Per quanto mi riguarda, accolgo quella che è la richiesta del Consigliere Marrone;
dico soltanto all'Assessore che la nostra proposta di mozione è stata presentata il 28
maggio 2013, quindi circa un anno fa, mentre la proposta di deliberazione che la
supera è ovviamente di qualche mese fa, per cui è evidente che non potevamo
sapere... Quindi, la sospenderei in attesa di capire se, da parte del Consiglio
Comunale, c'è la volontà di inserire qualche norma diversa sulla revoca e sulle
sanzioni; diversamente, credo che la nuova deliberazione sia sufficiente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'Assessore si è spiegato nel merito.
La parola, per una replica, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Solo per ragionevolezza: se la proposta di mozione interessata è del mese di maggio
del 2013, sorprende che il Consigliere Cassiani non si sia accorto che, nel frattempo,
in Consiglio abbiamo votato un intero Regolamento che aveva per oggetto questa
materia.
Quindi, forse la riflessione su come doveva convergere la proposta di mozione nel
Regolamento andava posta quando il Regolamento era in Aula o in Conferenza dei
Capigruppo, perché è stato iscritto per dei mesi e - lo ribadisco - con il più alto
disinteresse per la discussione. Questa è la prima considerazione.
Relativamente alla seconda considerazione, Consigliere Cassiani, in punta di Diritto,
come si fa a sanzionare non un obbligo, ma una facoltà? Se c'è la previsione del
consenso dell'interessato, come si fa ad istituire una sanzione se è sotto consenso?
Faccio un esempio: il Consigliere Pinco non dice che dà il consenso e, quindi, non
dichiara le associazioni, mentre il Consigliere Pallo dà il consenso. Chi sanzioniamo?
Quello che dà il consenso, ma non le indica tutte, o quello che…? Me lo spiega.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, legga bene le fattispecie, perché le
sanzioni non sono riferite al caso delle comunicazioni facoltative, perché, se uno
potesse passare con il rosso, non sarebbe sanzionato quando passa con il rosso. Sono
stato chiaro? Si viene sanzionati quando si passa con il rosso, perché è vietato
passare con il rosso. Su questo punto tra obbligo e facoltà c'è una distinzione
fondamentale nel Diritto.
Chiudendo il discorso - credo che la questione si sia trascinata eccessivamente a
lungo -, il concetto è che, se deve diventare un obbligo, si può applicare una
sanzione, ma se il Regolamento attuale - che il Consiglio ha votato e su cui c'è stata
una lunghissima discussione - prevede questa facoltà di comunicazione previo
consenso è evidente che non è applicabile alcun istituto di sanzione se non si rilascia
il consenso.
Aggiungerei, ad adiuvandum, che non vorrei neanche che passasse l'idea che chi non
esprime il consenso abbia qualcosa da nascondere, perché questa concezione
punibile, di punibilità e francamente del retropensiero è fastidiosa, da caccia alle
streghe ed anche inaccettabile; è una facoltà e mi sembra corretto che resti tale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico al Consiglio Comunale che questa proposta di mozione è sospesa.

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