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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2014-00668
"FIUMI E PRECIPITAZIONI PIOVOSE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 10 FEBBRAIO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400668/002, presentata in
data 10 febbraio 2014, avente per oggetto:

"Fiumi e precipitazioni piovose"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Il Consigliere interpella l'Amministrazione per sapere quali siano le azioni che
vengono messe in campo per anticipare, ovviamente, quelle che sono le
precipitazioni piovose e anche le condizioni che la Città deve affrontare nel momento
in cui queste precipitazioni piovose avvengono; l'interpellante chiede, inoltre, quale
sia la periodicità con la quale la Città, tramite il personale competente, va a verificare
la situazione dei fiumi, i loro argini, gli alberi e quali siano le condizioni degli stessi.
Come ultimo punto, viene richiesto quali sono i percorsi interrati di fiumi e torrenti
in città, quali possono essere le azioni per rimuovere la copertura dell'alveo sulla
Dora e quali sono gli altri corsi d'acqua che hanno le stesse situazioni.
Anche qui andiamo, magari, punto per punto, partendo da questi ultimi, che sono
forse i più semplici.
Il Settore Ponti e Vie d'Acqua, che è diretto dall'ingegner Marengo, ha dato qualche
risposta puntuale. Partiamo dalla fine.
Per quanto riguarda il tratto della Dora Riparia - che ha le caratteristiche che
vengono riprese nell'interpellanza -, si fa presente che è l'unico tratto di fiume
cittadino che è, di fatto, intubato e quindi nelle condizioni che venivano descritte.
Sono intubati tutti i tratti terminali dei rivi della collina, corrispondenti alle zone
pedecollinari urbanizzate, e soltanto alcuni tratti, leggermente più a monte, rispetto
all'ultima parte del lato della sponda orografica destra del fiume Po.
Quindi, di fatto, soltanto quel fiume è in quelle condizioni, tranne qualche eccezione
di rivi collinari.
Per quanto riguarda il quarto punto, i lavori di rimozione delle strutture di copertura
della Dora Riparia, nel tratto compreso tra il ponte di via Livorno e il ponte di corso
Principe Oddone, non possono ancora essere attivati semplicemente perché siamo in
attesa del nullaosta idraulico da parte del Magistrato del Po, dell'AIPO.
Stiamo concordando con l'AIPO anche il rilascio di questo parere, che deve essere
controautorizzato dalla Provincia e da enne elementi che sovraintendono a questi
temi. Entro la fine del mese di marzo speriamo di avere un po' più chiaro il
cronoprogramma e quindi di proseguire e di partire il prima possibile con i lavori.
Per quanto riguarda, invece, il terzo punto, nell'ambito delle attività di soccorso, il
servizio di Protezione Civile, al fine di assicurare la prima assistenza alle popolazioni
colpite dagli eventi, per contribuire al superamento dell'emergenza, secondo le
indicazioni contenute nel Piano di Emergenza, si coordina con gli Organi
istituzionali competenti per la realizzazione delle iniziative necessarie e urgenti per
rimuovere gli ostacoli e la ripresa delle normali condizioni di vita.
Considerate che questa è una frase puntuale, che ripercorre un po' le cose già
successe, anche durante questa tornata amministrativa, quando abbiamo avuto
situazioni di crisi, di criticità.
Aggiungo un elemento a quanto già detto in questa risposta. È stato direttamente il
Prefetto, che, convocando le Unità di Crisi e il Tavolo di Coordinamento di tutti gli
Enti preposti alla gestione della crisi, andava un po' a coordinare gli interventi.
Devo testimoniare una grande disponibilità e anche un'altissima professionalità da
parte di questi volontari, che hanno accompagnato le popolazioni interessate. Penso
allo sgombero del Fioccardo, l'ultimo intervento che ci ha visti protagonisti: tutto è
stato svolto in piena notte, con grande puntualità, con grande precisione e dietro un
programma prestabilito, che si è poi denotato particolarmente efficace, anche dal
punto di vista della soluzione.
Per quanto riguarda il secondo punto dell'interpellanza, il Servizio Ponti e Vie
d'Acqua è, di fatto, il referente per la sorveglianza e gli interventi che vengono
realizzati sulle tratte fluviali cittadine sono, di fatto, coordinati ed eseguiti da questo
Settore; si tratta di interventi specifici, spesso finanziati direttamente dalla Città, non
c'è co-finanziamento né della Provincia, né della Regione.
L'ultimo intervento importante che c'è stato, è stato proprio a valle di una piena, che
aveva poi rilasciato sugli argini - ma, in particolare, sulle arcate di alcuni fiumi -
detriti importanti, che rischiavano di costruire una diga naturale al normale deflusso
dell'acqua; in questa situazione la Città era poi intervenuta, tant'è che ad oggi non ci
sono più da segnalare altre situazioni critiche, da questo punto di vista, perché
puntualmente rimosse.
Abbiamo di nuovo sforato un po' i tempi.
Per quanto riguarda il primo punto - che forse è quello più corposo, dal punto di vista
della risposta -, la Città ha una relazione quotidiana con l'Autorità di Bacino del
Fiume Po, che - come sa il Consigliere - è un organismo che è costituito sia dallo
Stato (che fa da Ente di coordinamento), sia da tutte le Regioni interessate
dall'attraversamento del Po; sui singoli bacini idrografici, invece, c'è la piena
collaborazione con gli Enti di riferimento e con gli Enti Locali in particolare (i
Comuni e, dove serve, la Provincia), per l'attività di Area Vasta.
L'Agenzia Interregionale per il fiume Po - in questo caso l'AIPO -, oltre ad eseguire
questi interventi previsti negli strumenti di pianificazione (quindi c'è un programma
che viene approvato annualmente, con un tot di finanziamenti che vengono previsti
dallo Stato annualmente per gli interventi), riveste un ruolo di coordinamento e, direi,
autorizzatorio rispetto agli interventi che gli Enti Locali, invece, intendono fare
direttamente.
Farei l'esempio della grande piena dell'ottobre del 2000: dopo quell'intervento, la
Città aveva predisposto un Piano di interventi che ancora oggi stiamo realizzando, di
anno in anno, mettendo le opere nel Triennale, finanziando una quota parte nel
singolo anno, che sono attività non di emergenza, come quelle che ho descritto in
precedenza, ma sono attività definitive di manutenzione straordinaria degli argini, in
maniera tale che l'AIPO possa avere, da un lato, lo sguardo sull'insieme del fiume,
ma, nello stesso tempo, autorizzi gli Enti Locali, di anno in anno, su quelle che sono
le priorità da realizzare.
In tutto questo, svolge un ruolo particolarmente importante la Conferenza di Servizi,
coordinata dalla Regione Piemonte, che viene convocata in via straordinaria quando
ci sono elementi particolari, altrimenti viene convocata periodicamente e vede la
Città di Torino protagonista, ovviamente per la parte di competenza, con la
partecipazione del Settore che mi ha anche aiutato a dare queste risposte.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Quindi, di fatto, abbiamo solo un pezzo della
Dora Riparia che è interrato e, da quello che lei ha detto, stiamo aspettando
l'autorizzazione perché anche questo tratto di questo fiume possa venire alla luce e,
quindi, non creare l'effetto bomba d'acqua. Questo è il primo dato.
Ci tenevo particolarmente a presentare questa interpellanza, anche perché mi pare
importante poter avere la tranquillità di sapere che abbiamo un servizio che si occupa
regolarmente di evitare che si creino dighe naturali, oppure che si otturino, a seguito
di interventi, di piogge, piuttosto che di eventi climatici di una certa portata.
L'unica cosa che non mi è chiara - magari mi può lasciare la nota - è capire se,
invece, il tratto in cui in questo momento la Dora è al chiuso viene, in qualche modo,
monitorato. Cioè, ciò che è all'aperto è facilmente scandagliabile, invece ciò che è
all'interno di questi tunnel, di fatto, non è scandagliabile, quindi non sappiamo cosa
ci sia all'interno e questo potrebbe creare dei problemi non banali, dal punto di vista
della gestione di un eventuale evento climatico un po' importante.
Tuttavia, dalle sue risposte - almeno se le cose stanno così -, da questo punto di vista
c'è un controllo serio ed efficace che penso e mi auguro non sia solo a valle,
Assessore, perché spesso la prevenzione è quella che, in qualche modo, garantisce di
non dover poi contare, purtroppo, a volte, dispersi e abitazioni sfollate, piuttosto che
infrastrutture che vengono danneggiate.
Lei ha parlato spesso di interventi a valle, citando anche alcuni interventi di pochi
mesi fa; mi auguro che a monte vi sia un controllo serio ed efficace anche di ciò che
non si vede, perché, ad esempio, quello che capitò a Genova, capitò solo perché non
erano stati in grado di guardare all'interno di tutte le strutture che, di fatto,
raccoglievano gli affluenti che poi sarebbero finiti in mare e all'interno di questi
tunnel si erano create delle dighe naturali.
Per cui, su questo non so se la risposta mi sia giunta dall'Assessore, l'unica cosa che
ho capito è che l'AIPO, il nostro Settore e tutti gli Enti che hanno a che fare con il Po
- partendo dallo Stato, il Magistrato per il Po e più Enti - un monitoraggio lo fanno.
Io mi auguro, Assessore, che magari questa interpellanza sia oltre la possibilità di
avere... (INTERVENTO FUORI MICROFONO) ...anche una modalità con la quale
noi riusciamo, da questo punto di vista, a rispondere all'esigenza del prima, che
spesso sembra che non accada nulla, invece poi fa trovare la Città e la Protezione
Civile pronte e non necessitanti di intervenire in modo netto, perché con le
infrastrutture siamo riusciti a contenere il tutto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'Assessore può dare il testo della risposta al Consigliere? Benissimo.
L'interpellanza è discussa.

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