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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201302608/002, presentata in data 5 giugno 2013, avente per oggetto: "Acqua alta alla Falchera. Quali le soluzioni?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Ringrazio, intanto, anche per l'opportunità di tornare in Sala Rossa con questo punto particolarmente delicato. Il tema dell'acqua alta in zona Falchera è un tema conosciuto dalla Città, che è stato anche discusso in più occasioni in quest'Aula e che ha visto un'accelerazione da parte dell'azione della Città. A tal proposito, devo considerare anche positiva la collaborazione avvenuta con la Regione Piemonte, in particolare con l'Assessorato all'Ambiente, perché su questo tema è nato poi un Tavolo tecnico che ha dato il via ad una progettazione per eventuali soluzioni al problema. Anche gli interventi che sono stati messi in campo nel quartiere e che ad oggi vedono, di fatto, risolti i problemi della cittadinanza che abita in via Tanaro e nelle vie limitrofe sono stati co-finanziati dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, in particolare dall'Assessorato all'Ambiente. Ad oggi, siamo in una fase di monitoraggio. C'è la consapevolezza, da parte dell'Amministrazione, sia comunale che regionale, che siamo di fronte ad una soluzione temporanea del problema, perché i tre pozzi che sono stati costruiti nelle vie (di cui uno attualmente è attivo, per il secondo abbiamo incontrato una tipologia di terreno che non dava soluzioni puntuali quanto il primo e il terzo è in fase di monitoraggio) si trovano, di fatto, sulla seconda falda e hanno un'azione generalmente intorno ai 200 metri dal pozzo, a meno che non riescano, in effetti, ad abbassare il piano della falda e, quindi, a risolvere il problema. Ad oggi, questi pozzi vengono attivati automaticamente con alcune sonde che rilevano l'altezza della falda e quindi la vicinanza dell'acqua ai garage, alle cantine e ai vani ascensori delle case che sono interessate. Stiamo lavorando, sostanzialmente, su due azioni; la prima, come dicevo, è quella del monitoraggio del problema. Ci aspettiamo, essendo stato un inverno particolarmente importante dal punto di vista delle nevicate, comunque un ritorno ad un innalzamento importante della falda nella primavera e nell'estate. Siamo, però, anche molto attenti a quello che è il problema della gestione definitiva, perché, mentre c'è la consapevolezza del fatto che questi pozzi non possono essere la soluzione definitiva, vogliamo dare una soluzione definitiva alla gestione di questi pozzi. Ho già interessato l'Assessore Lavolta, che si è attivato in ATO Acqua, affinché i lavori per la costruzione dei canali di scarico dell'acqua derivante dal pompaggio di questi pozzi possano prevedere che questo avvenga direttamente in un punto a valle rispetto alla falda e, quindi, che non vada a contribuire nuovamente all'innalzamento della falda. In seconda battuta, anche dal punto di vista dell'energia elettrica, che ci sia una gestione completa e un'assicurazione completa da parte del Servizio Idrico Integrato e, in particolare, di SMAT. Ho sentito l'Amministratore Delegato di SMAT la scorsa settimana, che mi ha assicurato che le procedure stanno andando avanti e, quindi, mi sento di poter dire che il tema di via Adige, in particolare del civico 20, e di via Tanaro, in particolare del civico 15, potrà essere ancora affrontato sostanzialmente nella primavera e nell'estate, con la stessa soluzione definitiva del problema che abbiamo visto lo scorso anno, immaginando che bisognerà poi iniziare un percorso di progettazione definitiva di ampia scala. A questo punto, però, la Città di Torino non può più essere l'attore protagonista del tema, visto e considerato che parliamo di un'area per l'80% fuori dal confine del Comune di Torino - ma questo potrebbe essere il meno -, ma di un'area che si aggira intorno ai 25 chilometri di raggio, quindi si parla di un'area molto ampia. Detto questo, l'azione di monitoraggio continuerà. La prossima settimana avremo un nuovo incontro pubblico nella Circoscrizione con i Comitati, che sono stati comunque particolarmente attenti e anche - direi - utili al monitoraggio della situazione; la Circoscrizione competente, come potete immaginare, è co-protagonista con noi della vicenda, perché, comunque, mantiene i contatti con i cittadini e con le Associazioni del quartiere, affinché ci sia una costante collaborazione e un punto di vista anche territoriale del problema. Se il Vicepresidente è d'accordo, dato che questo è un tema che non vedremo risolto prima della fine del mandato, io non riporterei l'interpellanza in Commissione, perché, altrimenti, la porteremmo in Commissione tutte le volte, ma possiamo darci appuntamento con il Consigliere Ambrogio a fine primavera, inizio estate, per rifare il punto della situazione in Aula, in maniera tale da tenere informata direttamente la Sala Rossa. Però, la mia, ovviamente, è solo una proposta. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola Ringrazio l'Assessore per la risposta. Mi sembra una procedura che può trovare assolutamente il mio favore. Direi che sarebbe importante comprendere, oltre alla fase di monitoraggio, anche quali possano essere le proposte di intervento definitivo. Mi rendo conto che gli ambiti interessati vadano oltre il Comune di Torino, però sarebbe anche interessante capire se ci siano già delle proposte di soluzione più definitive in atto, che possano essere vagliate anche dallo stesso Assessore. Poi, per carità, procediamo con gli interventi di monitoraggio. Io, intanto, chiedo se sia possibile avere copia magari scritta di quanto ha riportato. Magari, ci risentiamo in primavera per capire gli interventi anche rispetto a quei numeri civici di cui abbiamo parlato e se in questo caso si sia arrivati ad una soluzione almeno prima dell'estate. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. L'unica cosa che avrei da dire è che, senza dover andare in Commissione tutte le settimane, però, magari, quando ci saranno un po' di informazioni complessive e di elementi complessivi, forse si potrebbe anche pensare di fare un passaggio in Commissione. |