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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Abbiamo il Vicesindaco, che è disponibile a dare comunicazioni su quanto accaduto questa mattina in uno stabile di edilizia popolare residenziale. La parola al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Come credo abbiate avuto notizia, alle prime ore di questa mattina si è verificata un'esplosione in un appartamento in strada della Verna n. 20, in particolare nella scala dei coinvolti interni nn. 7 e 9. Fin da subito c'è stata la presenza della Polizia Municipale, della Polizia di Stato, della Croce Rossa. Naturalmente, sono stati da subito presenti i Vigili del Fuoco, oltre che gli Uffici Tecnici di ATC, della Città e del CIT. Si tratta di uno stabile di CIT, in gestione fin dal 1999 ad ATC. Nel corso della giornata la Polizia Scientifica ha fatto tutti i rilievi e ha individuato una serie di ipotesi, che ancora non sono state confermate, nel merito della causa di questo scoppio. Sono state ricoverate in ospedale 16 persone; di queste, però, alcune sono state dimesse tempestivamente. Rimangono due persone che hanno avuto un codice rosso e quindi hanno una prognosi riservata; in particolare, uno è proprio il signore che si trovava all'interno dell'alloggio che è esploso e l'altra persona è la mamma dei due bambini che questa mattina sono stati più volte richiamati anche dagli organi di stampa, che, viceversa, sono ancora in osservazione all'ospedale Regina Margherita, ma sulle cui condizioni sembra non ci siano particolari preoccupazioni, anche se si mantiene il livello di osservazione. C'è un altro signore ancora sotto controllo per sospetta inalazione di fumo. Io ho sentito e siamo in contatto con le Direzioni Sanitarie degli ospedali Gradenigo, CTO, Giovanni Bosco e Regina Margherita, dove sono state ricoverate le persone, e fin da questa mattina si è fatta una ricognizione all'interno delle nostre strutture di accoglienza housing, ma anche di strutture alberghiere, per trovare una soluzione e per poter dare ospitalità ai nuclei familiari che questa sera non potranno rientrare all'interno delle loro case. In particolare, saranno interessati tutti i nuclei che abitano nella scala n. 7 (e sono 24 nuclei), più due nuclei della scala n. 9, in particolare i due alloggi al secondo piano contigui all'alloggio nel quale si è verificato lo scoppio. C'è stata tutta una serie di sopralluoghi tecnici, che hanno appurato che, ad eccezione di questi due alloggi, al n. 9 c'era la possibilità di rientrare, mentre all'interno n. 7 la Polizia Scientifica deve ancora finire i rilievi e i danni sono piuttosto significativi, in particolare, ai piani secondo e terzo. Si sta provvedendo alla messa in sicurezza delle parti comuni e, con gradualità, in questi giorni si provvederà a mettere in sicurezza anche gli alloggi che sono stati danneggiati. Si confida, comunque, che nelle prossime giornate ci possa essere un rientro almeno di alcuni nuclei familiari. Io penso che questa comunicazione al Consiglio fosse doverosa, perché sicuramente questa è stata una situazione particolarmente grave, che andrà naturalmente approfondita dagli organi competenti, ma credo che abbia molto colpito tutta la nostra città. Da questo punto di vista, credo che anche l'offrire disponibilità ad accogliere questi nuclei e dare anche la possibilità, tra l'altro, di uno spazio diurno a cura della Circoscrizione, che fin da questo pomeriggio è stato messo a disposizione delle persone, possa essere anche un segnale che questa situazione ha molto coinvolto tutti i vari soggetti della Città e, soprattutto, ha dimostrato anche una tempestività di intervento. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Ringrazio il Vicesindaco. Non credo ci siano argomentazioni da aggiungere. Ringrazio, anzi, per la comunicazione fatta, a titolo di chiarezza, anche per i lavori dei Consiglieri. |