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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Marzo 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 25

Comunicazioni del Sindaco su "Crollo di un tiglio nel giardinetto di piazza Toti".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Possiamo aprire le comunicazioni del Sindaco, con la richiesta di comunicazioni
urgenti a firma del Consigliere Liardo, relativamente a quanto accaduto nel
giardinetto di piazza Toti.
La parola all'Assessore Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Assessore)
Allora, innanzitutto il fatto. Come avrete appreso, anche da alcuni organi di stampa,
nel pomeriggio di sabato 8 marzo, in piazza Toti, un grosso tiglio di 70 centimetri di
diametro e con un'altezza di 18 metri improvvisamente si schiantava sull'area giochi,
colpendo quattro ragazzini, uno dei quali riportava gravi ferite. Fortunatamente, il
ragazzo è fuori pericolo e, a seguito di un intervento d'urgenza, si sta riprendendo.
Da un primo esame, l'albero presentava una grave degradazione dei tessuti legnosi
nella zona del colletto, che è la zona di intersezione tra il fusto e la radice a livello
del terreno; grave degradazione che ne ha determinato lo schianto.
La Procura della Repubblica, come avrete letto, ha aperto un'inchiesta per verificare
l'accaduto ed accertare eventuali responsabilità.
L'albero, insieme agli altri sei tigli che caratterizzano piazza Toti, rientrava nelle
aree sottoposte a controllo di stabilità, che la Città ormai da 15 anni affida con gara
pubblica europea riservata a società di dottori agronomi e forestali, con particolare
esperienza in monitoraggio degli alberi.
Il capitolato di gara, in coerenza a standard internazionalmente riconosciuti, prevede
che nell'analisi debba essere applicata la tecnica del VTA (Visual Tree Assessment).
Il VTA è una tecnica di monitoraggio degli alberi, ampiamente utilizzata in tutta
Europa, che comporta un'attenta analisi visiva dell'albero alla ricerca di difetti o
sintomi di degradazione del legno ed eventuali ulteriori approfondimenti strumentali
vengono svolti dal professionista, attraverso, naturalmente, un'attività di
monitoraggio di indagine di dettaglio crescente, a seconda, naturalmente, dello stato
di salute della pianta.
In ogni caso, l'analisi si conclude sempre con l'attribuzione dell'albero ad una classe
di rischio, che viene chiamata classe di propensione al cedimento; le classi sono
cinque e a ciascuna di esse corrisponde un rischio crescente, a partire dalla classe A,
fino alla classe C-D, che comporta la necessità di un intervento di consolidamento;
infine, la classe D, che comporta l'abbattimento dell'albero.
Al tiglio di piazza Toti era stata attribuita, a dicembre 2011, la classe B, con un
ricontrollo programmato a tre anni e quindi entro dicembre 2014.
Al tiglio di piazza Toti è stata attribuita la classe B; leggo la definizione della Società
Italiana di Arboricoltura: "Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento
dell'indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo
visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il
fattore di sicurezza naturale dell'albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi
soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico
incaricato, comunque non superiore a tre anni. L'eventuale approfondimento
diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico".
È l'occasione utile per ribadire, ancora una volta, come è già stato fatto in alcune
Commissioni Consiliari, che cosa fa la Città nell'attività di monitoraggio degli alberi.
Su 110.000 alberi siti in viali, parchi e giardini della Città di Torino, mediamente
sono monitorati dalle società appaltatrici circa 30.000 alberi all'anno.
In dettaglio, nel 2011 sono stati controllati 42.189 alberi; indicativamente 665 piante
classificate C-D o D, su cui si è dovuto intervenire; nel 2012 sono stati controllati
27.891 alberi, di cui 549 con un'analisi di tipo fitopatologica; 936 piante in classe C-
D o D hanno necessitato di un intervento di abbattimento. Nel 2013 sono stati
controllati 31.197 alberi; 1.081 piante in classe C-D o D sono state oggetto di
abbattimento.
Anche in relazione a quanto è emerso su alcuni organi di stampa, in particolare
relativamente alle risorse che la Città garantisce per questo tipo di attività sul
monitoraggio di stabilità delle piante, è bene precisare che la Città ha garantito, fino
al 2013, stanziamenti e finanziamenti costanti. Circa 400.000 Euro all'anno per il
monitoraggio, mentre per la manutenzione delle alberate, che è conseguente
all'attività di monitoraggio, 770.000 Euro all'anno, che consentono, in particolare, la
messa in sicurezza delle piante classificate C-D, gli abbattimenti delle classi D, la
rimozione dei rami secchi e l'abbattimento delle piante morte.
Per quanto riguarda le potature dei grandi viali, fino al 2013 esse erano oggetto di
interventi specifici per un importo medio di 500.000 Euro all'anno.
Quali sono, quindi, le azioni che l'Amministrazione, anche a fronte di quanto è
accaduto - e sottolineo, ancora una volta, che essendo in corso una valutazione da
parte degli organi competenti, in questo momento ci riserviamo di non esprimere
giudizi rispetto alle responsabilità -, ritiene necessario fare? Abbiamo immaginato, di
concerto con il Sindaco, tre azioni. La prima: innanzitutto un'azione di salvaguardia.
A breve, nelle prossime ore, sarà commissionato un nuovo controllo di stabilità;
naturalmente, a seguito di quanto accaduto, questo verrà affidato ad una società di
professionisti terza, rispetto al precedente monitoratore, con l'obbligo di effettuare,
oltre l'analisi visiva, anche lo scollettamento, cioè la rimozione della terra addossata
al colletto e l'approfondimento strumentale, considerata la presenza nel giardino di
piazza Toti di funghi agenti di carie del legno.
Questo avverrà da subito nella piazza in cui è accaduto il fatto. È nostra intenzione
estendere questo tipo di attività di controllo ulteriore di stabilità alle altre piante,
sempre monitorate dalla stessa azienda.
In secondo luogo, abbiamo previsto un piano straordinario di controlli sulle piante
presenti nelle aree gioco e nei cortili scolastici, naturalmente mi riferisco alle scuole
di competenza comunale. Quindi, già nei prossimi giorni è intenzione di questa
Amministrazione prevedere e commissionare un nuovo controllo di stabilità per i più
di 5.000 alberi presenti nelle 284 aree gioco e a questi si aggiungeranno,
naturalmente, i controlli per gli alberi presenti nei cortili scolastici.
Infine, abbiamo valutato di anticipare i controlli su tutte le piante con verifica in
prossima scadenza.
Quindi, l'obiettivo comunicato agli Uffici competenti è quello di anticipare tutte le
verifiche già programmate, naturalmente, dai nostri Uffici nei prossimi mesi, in
modo tale che anche le piante con una classificazione di rischio bassa possano essere,
fin da subito, oggetto di un approfondimento e di un monitoraggio utile ad anticipare
eventuali ulteriori compromissioni ed utile, naturalmente, ad evitare ulteriori
cedimenti.
Come ho già detto, per l'albero schiantato in piazza Toti è in corso un'indagine della
Procura della Repubblica che accerterà le eventuali responsabilità.
Comunico, ancora una volta, che il tiglio caduto è stato sottoposto, nel periodo 2006-
2013, ad analisi di stabilità, con il metodo che ho illustrato precedentemente, quattro
volte; l'ultima di questa valutazione, come ho già detto, ha avuto un'attribuzione di
classe B.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Io veramente rimango abbastanza basito, sul fatto, tutte le volte... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Sì, Sindaco, tutte le volte. Se ci fossimo trovati di fronte ad
una tromba d'aria, ovviamente, la caduta dell'albero poteva essere una conseguenza,
ma non mi risulta che nella giornata in cui è avvenuto il fatto ci fosse una tromba
d'aria. Quella si chiama solo ed esclusivamente trascuratezza.
Stiamo parlando della capitale della cultura, come dice lei, Smart City, creare una
città che abbia... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, se vogliamo
andare avanti, andiamo avanti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Faccia
come vuole. Me ne faccio una ragione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
No, non è questione di miserabili. Meno male che è andata così, Sindaco, poteva
andare anche in maniera diversa. Stiamo parlando della capitale della cultura, come
la definisce lei, a ogni piè sospinto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
120.000 alberi. Ci sono delle priorità, Sindaco. E una di queste si chiama sicurezza
nei confronti dei cittadini. Va bene? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Posso continuare, Sindaco? Se non le interessa, può tranquillamente tapparsi le
orecchie o uscire, faccia lei. Vorrei finire l'intervento, se me lo concede. Grazie.
Quello che vorrei rimarcare è che il fatto è avvenuto in una giornata proprio a ciel
sereno, mi viene proprio da usare questo termine. A ciel sereno è successa una cosa
del genere.
Io vorrei capire la programmazione che l'Assessore. Ovviamente, rispetto al suo
operato, non c'è nulla di personale, ma adesso si ricorre ai ripari? Magari, si trovano
dei finanziamenti che molte volte questa Città non ha per situazioni così importanti.
Ha fatto un piano programmatico che, secondo me, è dettato dall'emergenza dettata
da quanto è successo.
Perciò, bisognerebbe sicuramente curare e fare una manutenzione adeguata su altre
situazioni che possano creare pericolo per i cittadini.
Io non voglio assolutamente fare sciacallaggio, però, per fortuna, siamo qui a
raccontare questo fatto. La cosa importante è che, da notizie che mi giungono, questo
bambino sta migliorando e sta meglio. Quella è la cosa più importante.
Però, io vorrei che questa Città programmasse gli interventi relativi alle situazioni di
pericolo non quando accadono i fatti, ma sistematicamente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Sono d'accordo con il Sindaco, con quello che diceva fuori verbale, che bisogna
evitare di strumentalizzare questi eventi. È anche vero, però, che non c'è stata alcuna
tromba d'aria e questo fatto è inquietante in questo senso, cioè che in un giorno di
sole un albero si sia schiantato senza nessun motivo apparente dettato dall'esterno,
ma, appunto, per una sua malattia.
In questo senso, però, Sindaco, varrebbe la pena prendersi due appunti, se ha voglia.
Noi l'altro giorno in Commissione abbiamo fatto un'analisi sui costi di manutenzione
delle nostre illuminazioni. Per intenderci, come ci aveva richiesto il Consigliere
Curto, abbiamo rivisto quel contratto di servizio del 1996, che ci porta a dire - se ha
voglia di prendersi due appunti, Sindaco - che su 100.000 pali della luce, noi
spendiamo, più o meno, per la manutenzione ordinaria, quindi che prevede l'analisi
statica di quei pali della luce, o il cambiamento di una lampadina, più o meno
12.000.000 di Euro l'anno. Per intenderci, se lo moltiplica per tre, noi chiediamo
anche alla società, se ci sono problemi, comunque, di cambiare tutto il parco. Più o
meno, una lampadina poi cambiata ci costa sui 300 Euro in tre anni; 100 Euro è il
costo di gestione di quel palo l'anno.
Per il monitoraggio dei 100.000 alberi, come diceva giustamente lei, Assessore, noi
spendiamo, invece, 400.000 Euro, più o meno 4,00 Euro ad albero.
Adesso, possiamo ragionare su una società, ma lo dico a partire dalla nostra cultura
politica, che spende 100 Euro all'anno per controllare se quei pali della luce stanno
bene e ne spende solo 4 per un albero?
Questa discussione andrebbe ampliata. Se è per questo, spendiamo così poco per un
piatto di pasta, sapendo che lavoro c'è dietro, e spendiamo - fidatevi - molto di più
per una telefonata che non ha nessun costo del lavoro dietro, imparagonabile rispetto
a quel piatto di pasta. Però, non vi sto parlando solo di modello di sviluppo. Vi sto
dicendo che, oggettivamente, siamo davanti a delle scelte che abbiamo fatto e che
non vanno mai prese alla leggera.
Il Consigliere Liardo era presente in Commissione Ambiente quando abbiamo
parlato di queste difficoltà che abbiamo, oggettivamente, non solo nel monitoraggio,
ma, se andate a leggerle, prima di stupirci di nuovo, le abbiamo anche nella messa in
sicurezza e nella potatura. Questo è un dato oggettivo.
In più, noi, Sindaco, nel 2010 avevamo chiesto di avviare una strategia nuova, cioè di
chiedere a tutti i grandi produttori di eventi culturali, fieristici, convegnistici, a tutte
le grandi aziende che in questo territorio non fanno la loro impronta ambientale, cioè
che non fanno alcuna attività di rendicontazione ambientale, di iniziare a farla. Da
allora, dalla Sindone, fino ad oggi, domandavamo di chiedere a tutti quelli che
richiedevano un patrocinio, o un contributo a titolo oneroso, di fare quell'impronta
ambientale, di abbattere il loro tipo di gestione con un'analisi attenta del loro
bilancio ambientale e, se possibile, di neutralizzare quelle emissioni con attività di
riforestazione nella città a chilometro zero. E, qualora non fosse stato possibile,
dando contributi per la manutenzione ordinaria del nostro verde.
Sa cos'è successo dal 2010 ad oggi, Sindaco? Nessuno, a parte "Terra Madre" e la
Sindone allora, ha più fatto quel bilancio ambientale. Nessun Assessore alla Cultura
e allo Sport ha chiesto quei soldi a quei grandi gestori di eventi.
Possiamo trovare delle risorse ulteriori per pagare il nostro verde? Lo possiamo fare
tra qualche ora, votando, per esempio, l'ecotassa per i bus turistici, dove si ripete
quell'impegnativa che chiedevamo qualche anno fa.
Questo per dire che per quella manutenzione dobbiamo trovare le risorse. Dobbiamo
chiederci se sia stato un errore umano (è possibile, lo valuterà, come diceva
l'Assessore, la Procura), ma anche noi dobbiamo capire se... Guardi, lei ha detto una
cosa molto semplice, cioè che dal 2006 al 2011 ci sono stati quattro controlli. Sta di
fatto che dall'appalto nuovo, dal 2010 ad oggi, ce n'è stato uno.
Non escludo che, qualora in questi due anni ci fosse stato un controllo, magari quel
controllo avrebbe potuto dirci che la malattia è stata accelerata.
Almeno questo dubbio me lo tengo e vorrei, assieme a voi, non solo trovare quei
100.000 Euro di risorse in più, ma magari anche quei modi di far contribuire i tanti
privati alla gestione di quella cosa, che forse - e ritorno alla luce - è meno impattante
di una luce, perché degli alberi non se ne capiscono le funzioni, ma se tutti noi qui
respiriamo è anche grazie a quegli oggetti un po' strani, che cambiano la natura, ma
cambiano anche la vita umana ogni giorno.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Io penso che qui in Aula - l'ha detto anche l'Assessore Lavolta e l'ha detto il Sindaco
anche tramite stampa e condivido - siamo rimasti tutti colpiti da ciò che è accaduto
sabato scorso ad alcuni ragazzi, proprio perché, poi, quando si tratta di bambini
probabilmente colpisce di più, che giocavano nei giardini pubblici della nostra città,
quindi una cosa che abbiamo vissuto tutti da vicino.
Però, io in prima persona devo dire che molto spesso l'emotività non deve essere il
traino delle scelte politiche. E non sto dicendo che questo è stato oggi, rispetto a
quello che ci è stato detto dall'Assessore Lavolta sugli interventi che verranno fatti
nei prossimi giorni. Però, penso che noi, come amministratori abbiamo il dovere di
superare l'emozione del momento e di andare oltre, affinché questi episodi,
ovviamente - e anche qui condivido quanto è stato detto - non si ripetano più e
soprattutto affinché siano accertate le responsabilità. Si comprenda, quindi, cosa è
andato storto, o se la vicenda possa essere ricondotta ad un qualcosa di totalmente
imprevedibile. Io su questo qualche dubbio ce l'ho, però evidentemente è solo un
dubbio.
Questo passaggio di comprensione è fondamentale per correggere eventuali problemi
nelle procedure esistenti, se di problemi stiamo parlando. Ovviamente, parlo sempre
in dubitativo.
Quindi abbiamo il dovere - e qui anche noi Consiglieri, secondo me, dovremmo
svolgere la nostra parte - di essere rigorosi nell'analisi e di raccogliere ogni
informazione che gli Uffici ci possono fornire, prima di elaborare un nostro giudizio
su quanto è accaduto.
Però, Assessore - e io qui mi rivolgo a lei per come ha gestito la vicenda in questi
due giorni - mi sento di dire, che in qualche modo, a mio avviso, nuovamente, la
vicenda e, in particolare, i suoi comunicati stampa e le informazioni che ha dato sono
stati gestiti quantomeno con superficialità. E non è la prima volta che glielo dico.
Io, davvero, comprendo totalmente la voglia di tranquillizzare e di confortare i nostri
cittadini ed è giusto - ci mancherebbe - che lo si faccia.
Però, in certi momenti, in particolare, per chi, come lei, ha un ruolo evidentemente di
governo e di particolare importanza, bisogna avere forse un po' più di pazienza e
cercare di approfondire e fare grande attenzione a ciò che si dichiara, caro Assessore.
Lo dico perché, a mio avviso, lei ha fatto delle dichiarazioni alla stampa ed alla
cittadinanza, che suscitano, quantomeno, dei grandi dubbi in termini di credibilità,
visto, poi, quello che è emerso in particolare ieri e oggi sui giornali.
Le responsabilità penali e civili dell'accaduto verranno assegnate nelle sedi
giudiziarie preposte e facilmente credo che lei non sarà coinvolto. L'Assessore non
ha, infatti, un ruolo tecnico tale da potergli attribuire queste responsabilità dirette.
Poi, ovviamente, non valuterò io, ma mi sembra che si possa già dire.
Nondimeno, però, caro Assessore, lei ha delle grandi responsabilità politiche, come
dicevo prima, che per lei devono essere ben più gravose delle altre. Io, come ho detto
prima, vedo nuovamente superficialità nella gestione di questa vicenda.
Noi abbiamo bisogno di un amministratore che, in casi particolari come questo,
sappia quello che dice quando comunica con gli organi di stampa e con i cittadini, di
un amministratore che si informi, che conosca bene le procedure e che comunichi
con gli Uffici.
Secondo me, lei ha dimostrato, ancora una volta, con il suo comunicato (che ho
appreso, ovviamente, dai giornali) che non è in grado di svolgere con competenza il
ruolo che ricopre. Come può dichiarare, infatti, che il rapporto del dicembre 2011
non riportava la presenza di danni gravi? Quando, invece, la cavità sembra fosse stata
segnalata già in una relazione e, addirittura, oggi leggiamo di tecnici che dicono che
quell'albero era chiaramente da abbattere.
Inoltre, non so se lei si renda conto - io da esterna, sinceramente, sono stata molto
colpita da queste sue dichiarazioni -; lei ha detto testualmente, almeno così è stato
riportato dagli organi di stampa, che bisogna intensificare i controlli su coloro che
sono incaricati a monitorare la situazione.
Assessore, che cosa vuol dire? Io le pongo la domanda e spero che mi possa ribattere.
Cosa vuol dire? Che la Città non si deve fidare del soggetto esterno che ha la
responsabilità di eseguire il lavoro a nome della Città? Vuol dire questo?
Capisce che, se così fosse, allora, io mi chiedo come possiamo avere, noi Consiglieri
e cittadini, fiducia in chi dovrebbe eseguire questo compito.
Allora, io le chiedo che cosa vuol dire quella dichiarazione. Ci sono già dei casi
precedenti per cui lei ha il dubbio che chi sta svolgendo il ruolo per noi non lo stia
facendo correttamente? Perché, per dire una cosa simile l'Assessore - poi, magari,
non intendeva quello che ha detto, però così è stato riportato dai giornali - qualche
elemento dovrà pur avercelo, perché mi chiedo, altrimenti, che ruolo esercitiamo noi,
come Città, quando appaltiamo un servizio esterno e poi dichiariamo che, di fatto -
perché questo era implicito -, non ci fidiamo del lavoro che svolge il soggetto esterno
per noi?
Quindi, io penso che, innanzitutto, per quanto riguarda i prossimi interventi, ben
venga e forse, mi permetto di dire, come diceva anche il Consigliere Grimaldi,
qualcosa lo si poteva anticipare. Mi aspetto, evidentemente, che il Consiglio svolga il
suo ruolo e si possa relazionare con gli Uffici per capire meglio come sia andata.
Mi aspetto anche da lei, Assessore, per il futuro, anche rispetto a quello che è
successo in passato - e non voglio qui, ovviamente, riaprire certe polemiche -, che le
sue dichiarazioni siano sì confortanti, ma quantomeno realistiche e che non si
pongano dei dubbi che, poi, evidentemente, come è successo in questo caso, dal mio
punto di vista, facciano sorgere delle perplessità nei cittadini, che poi non si possano
neanche più fidare di chi esegue i lavori per la Città.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Vorrei ricordare un attimo a tutti i Colleghi che non si fanno i processi in Consiglio
Comunale.
È un fatto grave, perché c'è un ferito grave; ovviamente, ci sono più feriti, ma ce n'è
uno grave, a cui va tutto il nostro augurio di guarigione e le notizie che arrivano dal
Regina Margherita sono rassicuranti e ci confortano ed è importante che non ci sia
una sequela tragica oltre a quello che è accaduto.
Dopodiché, è caduto un albero e non è il primo che cade. Questo è caduto a ciel
sereno e, chiaramente, ha colpito tutti. È un albero che, apparentemente, per quanto
riguarda i frequentatori del giardino e per chi passava, non aveva grossi problemi,
perché l'aspetto esterno era tale per cui nessuno aveva fatto segnalazioni, come altre
volte capita.
Io ricordo, però, ai Colleghi che in Consiglio Comunale - tra la prima e la seconda
tornata amministrativa, sono uno tra i più anziani - abbiamo più spesso discusso su
abbattimenti di alberi che venivano contestati, perché non malati, con perizie,
controparti, eccetera, piuttosto che di alberi che cadevano, o che sono caduti poche
volte. Quindi, non vorrei che, a seconda del momento, a corrente alternata, si
seguisse un po' la questione.
È vero, oggi l'ultima notizia è che probabilmente la segnalazione del 2011, quella
che poneva l'albero in classe B, aveva delle pulci e che, forse, viene riferito dai
giornali e dai siti web, c'era una cavità.
Cosa questo comporti non lo so. Io ho fatto il ginecologo e quando parlo come
medico spesso vengo contestato perché devo fare il politico e non il tecnico. A
maggior ragione non faccio l'agronomo, non mi metto qui a discutere e nemmeno mi
chiedo ogni quanto venga potato un tiglio. Perché è chiaro che, se il tiglio fosse stato
potato in questi ultimi due anni, probabilmente l'addetto alla potatura avrebbe potuto
segnalare qualcos'altro. E non so nemmeno se lo screening una volta ogni tre anni sia
sufficiente o no.
Io credo che su questo, il Comune di Torino, che ha, per tradizione, un ottimo
dipartimento - lo chiamo così - per quanto riguarda il Verde pubblico e le alberate,
che ci è invidiato da moltissimi, perché è sempre stato condotto con estrema
professionalità, abbia tutte le competenze per poterci dire se l'attuale screening sia
sufficiente o se sia necessario accorciarlo.
Tenendo presente, però - lo dico al Consigliere Grimaldi -, che questo vuol dire soldi
che bisogna trovare, sapendo che li togli da qualche altra parte. L'idea che troviamo
qualcuno che ci dà i soldi per questo, per quest'altro, eccetera, è sicuramente
affascinante, ma non è così immediata.
Se noi riteniamo che dobbiamo aumentare i controlli sugli alberi e aumentare gli
abbattimenti... Ve lo dice uno che da Capogruppo dei Verdi - e ancora adesso lo
farebbe - si è legato a un albero in questa città. Per cui, non è un discorso sul fatto
che io voglia buttare giù gli alberi, però ho anche visto che negli anni gli alberi
crescono. Gli alberi storici sono una cosa, peraltro nelle alberate storiche di Torino
abbiamo abbattuto parecchi alberi per motivi proprio di necessità, ma gli alberi sono
ricresciuti. Molti tipi sono cresciuti abbastanza in fretta, in 15-20 anni, e hanno
stupito molti.
Ecco perché io inviterei tutti quanti a rinnovare i nostri migliori auguri di guarigione
al bambino colpito e agli altri feriti, e a chiedere all'Assessore una verifica - questo
possiamo chiederlo - se gli attuali strumenti di controllo e di screening delle alberate
siano sufficienti. Forse, l'unico suggerimento che mi permetto di dare - mi pare che
anche il Consigliere Liardo l'abbia detto tra le righe e anche i Consiglieri Grimaldi
ed Appendino - è che è vero che abbiamo 100.000 alberi, però non hanno tutti la
stessa valenza ed è chiaro che, probabilmente, gli alberi vicino alle aree bimbi, o nei
giardini più frequentati, hanno necessità di avere un controllo maggiore.
Probabilmente è già così, lo dico facendo ammenda, perché non è che ho istruito la
pratica, probabilmente è già così, ma è intuitivo che dovrebbero avere un controllo
maggiore rispetto agli alberi che magari fanno parte della boscaglia, o di altre parti,
eccetera.
Io che solitamente sono critico e, sicuramente, non ho mai lesinato le critiche
all'Assessore Lavolta, credo che questa volta dovremmo sospendere il giudizio. Non
è colpa sua se l'albero è caduto, o colpa del modo con cui lui ha gestito
l'Assessorato.
Credo che sia capitata una disgrazia. Poteva essere prevedibile, sì, in certe
circostanze. L'augurio è che non si ripeta e che si faccia di tutto affinché questo non
si ripeta.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Anch'io mi unisco, chiaramente, agli auguri di pronta guarigione per i feriti, perché è
successo un incidente e io voglio pensare che sia tale. È capitato, poteva capitare.
Probabilmente - spero di no - ricapiterà, però, nel momento in cui, da oggi a un
tempo "ics", dovesse ricapitare, a questo punto, ci sarà un'oggettiva colpa di chi lo
gestisce, in quanto adesso - ripeto - uno è un incidente, ma, se dovesse ricapitare, non
è più un incidente.
Quindi, invito l'Assessore a fare in modo che questi incidenti, almeno da qui ai
prossimi 50 anni, non si verifichino più.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Molto è stato detto, forse anche troppo. Io, però, volevo sollevare un ragionamento.
Quando si è diffusa la notizia di questa disgrazia, io, purtroppo, ho fatto con me una
scommessa prima di scoprire i dettagli; ovvero, ho scommesso con me stesso che
verosimilmente doveva trattarsi di un albero situato in un punto verde periferico e
non dei principali giardini del centro della città.
Purtroppo, ho avuto parzialmente ragione. È vero che non è nell'estrema periferia e
non è neanche poi nei punti più frequentati, o aulici, della nostra città.
Questo perché - magari non c'entrerà con il caso in sé, ma ho ritenuto utile
condividere questa riflessione con l'Aula - esiste, nella mortificazione che un reale
decentramento vivo dovrebbe rivestire nell'Amministrazione di una Città come
Torino, che non vive effettivamente solo del suo centro, ma vive anche nei giardini
(perché, grazie a Dio, anche nei quartieri non centrali i bambini vanno a giocare nei
giardini), vive anche di tutti i riflessi di vita quotidiana delle periferie, un
decentramento che ha portato, negli ultimi anni, ad azzerare, in certi casi, i fondi
stanziati da ogni Circoscrizione per le aree verdi. Io credo che sia un po' espressione
di una disattenzione che nelle esigenze di Bilancio va a colpire quelle voci, che
vengono ritenute, a torto, soggettivamente quasi un orpello e di cui, spesso, non si va
a verificare e considerare la reale importanza, o meglio, poi, la reale importanza si
sottolinea solo quando si verificano tragedie di questo tipo.
Chiaramente, la sollecitazione è fare in modo che le stesse attenzioni, nel
riprogrammare controlli di questo tipo, riguardino veramente non solo la vetrina che
si è creata dalle Olimpiadi in poi - nel senso buono e cattivo del termine - nel centro
cittadino, ma indistintamente su tutta la città. Perché quando il Consigliere Viale dice
che è meglio creare una specie di gerarchia - sempre che non sia già così - di
controlli rispetto all'incidenza del potenziale pericolo che ricopre rispetto alla
frequentazione delle diverse aree verdi, non ha torto.
Quindi, mi sento di dire che, se non è un protocollo già adottato - sarebbe il caso di
approfondirlo -, prevediamolo, senza dare all'albero (e voglio raccogliere un po' la
provocazione del Consigliere Grimaldi, anche se non fa parte della mia cultura) la
funzione solo estetica dell'albero; non mi seduce neanche la visione spirituale
filosofica, mi fermerei a quella pragmatica, cioè che, oggettivamente, se un albero sta
in piedi in un punto verde della città, come della periferia, può cadere in testa a un
bambino del centro e della periferia. L'idea è quella di privilegiare quelli che
possono verosimilmente cadere in testa a qualche cittadino, oppure no.
Quindi, in realtà, se non esiste questo protocollo, sarebbe il caso di verificarlo, per
dare, quantomeno pragmaticamente, un livello di tutela più alto rispetto a quello
attuale offerto ai nostri concittadini torinesi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Io credo che sia stato detto quasi tutto. Io penso e condivido il pensiero che sarebbe
sbagliato partire da questo episodio per giudicare la politica di cura dei nostri
ambienti verdi.
Dall'altra parte, davanti a un fatto così grave, non si possono che aprire almeno delle
riflessioni. Io penso che ce ne siano due, in particolare, che devono essere
sottolineate, rispetto alle quali non ho capito fino in fondo quale sia la posizione
dell'Amministrazione, e volevo dirlo all'Assessore.
La prima. Neanch'io sono un esperto di botanica, però mi è capitato di occuparmi di
manutenzione del verde pubblico in un Comune molto più piccolo di Torino e
bisogna dire che le malattie degli alberi - almeno quelle note - hanno un decorso che
supera decisamente il periodo decorso dall'ultimo controllo di quella pianta.
Per cui, può essere un fatto di casualità o un cosiddetto "errore umano", però io
penso che noi abbiamo il dovere di verificare, prima che lo faccia la Procura di
Torino - o almeno contemporaneamente -, nell'interesse dei nostri cittadini, se
quell'errore umano sia un errore isolato o piuttosto un errore diffuso. Perché, se si
trattasse di un errore diffuso, chiaramente, ci sarebbe un rischio moltiplicabile e
quindi avremmo, purtroppo, delle pregiudiziali sulla veridicità delle schede rispetto
alle piante che noi abbiamo. Questo è sicuramente l'elemento di maggiore
preoccupazione.
Mi sembra di capire che, almeno questa volta, siamo in grado di rendicontare le
manutenzioni e il contratto che noi facciamo, cioè sappiamo esattamente cosa viene
fatto e abbiamo delle schede, pezzo per pezzo. Lo dico perché, rispetto alla cosa che
ricordava il Consigliere Grimaldi prima, cioè la manutenzione ordinaria
dell'illuminazione pubblica, io non trovo grave solo il costo, ma trovo tanto grave
come il costo il fatto che l'Amministrazione non sia in grado di sapere quali siano gli
interventi di manutenzione ordinaria che IREN fa sulla nostra illuminazione
pubblica. Ma questo è oggetto di una discussione a parte.
Io mi auguro che, invece, sul verde... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non
c'entra moltissimo, però a me interesserebbe capire qual è la rendicontazione della
manutenzione che viene fatta. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non ho
detto questo. Verifichiamo che le azioni di manutenzione siano effettive e non siano
soltanto oggetto di un contratto che ci liberi, probabilmente, dalla responsabilità di
controllare, ma che, in realtà, poi ci metta nelle condizioni in cui le manutenzioni non
siano poi effettive.
L'altra questione che ritengo sia particolarmente significativa è, ovviamente, quella
delle risorse. A tale riguardo, invece, io penso che bisognerebbe andare in aiuto
dell'Assessore competente e, più in generale, di quelle che sono le politiche della
Città.
La verità è che, con il restringersi delle risorse, noi ci troviamo sempre più in
difficoltà, perché rischiamo di comprimere delle spese che ci sembrano
procrastinabili nel futuro e nel tempo, e poi, invece, ci rendiamo conto che queste
spese sono legatissime alla vita della nostra città.
Allora, io credo che andrebbe fatta una riflessione più in generale sul piano delle
manutenzioni. Parto sempre dall'illuminazione, signor Sindaco. Quando abbiamo
affrontato l'argomento dell'illuminazione pubblica, abbiamo scoperto che per anni la
Città ha trasferito sul Conto Capitale la manutenzione ordinaria, quindi ha fatto
pagare alle generazioni che verranno la manutenzione che andava fatta anno per
anno.
Oggi, invece, ci troviamo nella condizione opposta, cioè noi, per difficoltà di
Bilancio, allontaniamo manutenzioni che dovremmo fare, perché siamo in difficoltà.
Allora forse, da questo punto di vista, varrebbe la pena fare un ragionamento anche
sulle manutenzioni, perché è chiaro che il Piano straordinario di controlli che voi
avete individuato, signor Sindaco, rappresenta un investimento per la nostra Città,
quindi varrebbe la pena valutare se non sia possibile - almeno questo sì - sottrarlo
alla spesa corrente, per individuarlo, invece, nel capitolo degli investimenti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Intervengo rapidamente soltanto per chiedere all'Assessore, ma più che altro al
Presidente, se sia possibile discutere in Commissione la questione delle
manutenzioni, perché io non vorrei porre enfasi diversa fra l'albero che cade e la
buca nella strada o nel marciapiede, che comunque ha provocato, anche lì, una morte
e più di un infortunio.
Quindi, se il Presidente è d'accordo, io chiederei una calendarizzazione della
discussione di un Piano manutenzione strade, marciapiedi e alberi della città, in
modo che anche i Consiglieri possano ragionare su questo tema ed evitare di chiedere
al Presidente del Consiglio Renzi che ci rivitalizzi un albero invece di una scuola.
Quindi, io vorrei provare a ragionare su questa cosa, perché credo sia assolutamente
importante.
Poi volevo chiedere all'Assessore se nella replica può dire come stanno i ragazzi,
perché io ufficialmente non ho ancora saputo niente, se non voci interne all'Aula.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Ringrazio l'Assessore e tutti coloro che hanno preso la parola.
Naturalmente, si tratta di un episodio che ha addolorato tutti, perché sono state messe
a rischio l'incolumità e la vita di un ragazzo, e altri due ragazzi hanno rischiato come
Mattia. Quindi, è evidente che si tratta di un episodio che ha colpito tutti e che ci
deve indurre - come ci ha indotto immediatamente - a capire non solo le dinamiche
dell'incidente, ma anche a verificare lo stato dei controlli che noi facciamo sul nostro
patrimonio arboreo e che cosa si può fare per essere ancora più sicuri.
Quindi, parto dal fatto che c'è un sentimento di comune responsabilità. Proprio per
questo, però, io chiederei di essere razionali. Dire che in una città che ha 110.000
alberi, un albero cade perché c'è l'incuria della Giunta, francamente mi pare un
modo non razionale di affrontare le questioni, perché le cifre dimostrano il contrario:
se nel 2011, come ha detto l'Assessore, noi abbiamo fatto 42.000 controlli, nel 2012
ne abbiamo fatti 28.000 e nel 2013 ne abbiamo fatti 32.000, fate la somma, fa
102.000 alberi.
Negli ultimi due anni, dal 2011 al 2013, è stata messa in essere un'attività di
controllo su tutto il patrimonio arboreo della città, peraltro, non con personale del
Comune, ma con persone che sono dotate della competenza e della professionalità
per farlo. Questo controllo viene fatto sulla base di una classificazione sullo stato
degli alberi, che è adottata anche dalla nostra Città, quindi non è sottoposta a una
discrezione dell'Amministrazione.
Come è stato spiegato bene dall'Assessore, ci sono cinque tipi di classificazione: a
partire dalla terza classificazione, si è maggiormente a rischio. In ogni caso, chi
certifica, nella certificazione determina ogni volta anche il tempo entro cui bisogna
nuovamente fare il controllo e quali sono, dunque, i tempi che si ritiene siano di vita
dell'albero medesimo.
Ora, nel caso in questione, chi ha certificato nel 2011 ha detto che lo stato di questo
albero andava riverificato entro il dicembre 2014; non ha detto che andava verificato
nel 2012, nel 2013 e neanche ai primi mesi del 2014.
Quindi, quest'anno noi avremmo verificato quell'albero come tutti gli alberi per i
quali gli esperti hanno detto che deve essere fatta la certificazione nel 2014.
Per questo dico che richiamare un'incuria è privo di senso, perché ci si è attenuti
rigorosamente a quelle che sono state le indicazioni dei soggetti che sono chiamati a
certificare e si presume che, essendo dei soggetti che fanno quello per professione,
abbiano più competenza di chi quella professione non fa. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Perfetto, ma allora questo è il problema, non è l'incuria
dell'Amministrazione. Tant'è vero... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tanto
è vero, Consigliere Liardo, che c'è un comunicato stampa di qualche minuto fa -
glielo leggo - che dice che: "C'è un indagato per la caduta dell'albero che sabato
pomeriggio ha ferito gravemente un ragazzino di 14 anni in un giardino pubblico…
(...) Si tratta del responsabile della società privata incaricata di effettuare il controllo
sul patrimonio arboreo della città. Nel 2011 la società, proprio su quell'albero aveva
evidenziato la presenza di una cavità". Peraltro - e questa è una contraddizione e
credo che sia per questo che c'è l'indagine -, registrando una cavità, aveva però detto
che quell'albero avrebbe dovuto essere ricontrollato nel 2014; non ha tratto,
dall'esistenza di una cavità, l'indicazione che dovesse essere abbattuto.
In ogni caso, la stessa Magistratura, che indaga, ovviamente indaga su chi ha
certificato in un certo modo e non sull'Amministrazione Comunale, che si è affidata,
appunto, ad una certificazione di esperti, a dimostrazione che non è un problema di
incuria di chi guida l'Amministrazione.
Detto questo, anche solo la caduta di un albero ci deve preoccupare, su questo non
c'è il minimo dubbio. E dobbiamo agire perché non abbiano a ripetersi episodi di
questo genere. Da qui, le tre iniziative che ha richiamato l'Assessore Lavolta:
innanzitutto è necessario rifare i controlli a tutti gli alberi che sono stati controllati
dalla società che ci ha dato una certificazione inesatta, perché il legittimo sospetto è
se abbia sbagliato la certificazione di uno o abbia sbagliato la certificazione anche di
altri, e questo bisogna verificarlo. Quindi, mettiamo a verifica tutti i controlli fatti da
quella società.
In secondo luogo, mettiamo in campo un Piano straordinario di controlli secondo un
ordine di priorità, e la prima priorità è mettere in sicurezza i ragazzi; quindi, in via di
priorità, è necessario fare una verifica immediata di tutto il patrimonio arboreo che
insiste laddove ci sono i parchi giochi e i giardini delle scuole, dove ci sono i
bambini.
Terza iniziativa: proprio sulla base della programmazione annua che si faceva, c'è
già un Piano di controlli per il 2014, per gli alberi per i quali era previsto il controllo
entro il 2014 ed entro il 2015; li anticipiamo, intensificando i controlli, in modo tale
che ci mettiamo dalla parte della ragione.
Naturalmente questo presuppone, come conseguenza, un incremento dello
stanziamento finanziario per fare tutte queste cose, che sono straordinarie rispetto ai
programmi ordinari.
Come ha detto l'Assessore - anche questo l'ha detto per chiarezza -, registro che, in
ogni caso, pur in un quadro di risorse sofferenti - come sappiamo -, in questi anni
non sono state ridotte le risorse per questo tipo di attività: 440.000,00 Euro riferiti ai
controlli e 770.000,00 Euro riferiti a iniziative e a interventi successivi ai controlli,
pari a circa 1.200.000,00 Euro. Questa è stata la cifra che è stata costantemente
stanziata, senza riduzioni da un Esercizio all'altro.
Dopodiché, c'è un tema più generale che ha posto il Consigliere Tronzano, che io
condivido ed è giusto discuterne, cioè il fatto che abbiamo bisogno di fare una
verifica sullo stato manutentivo della città, perché non c'è dubbio che la riduzione di
risorse che noi abbiamo avuto, ovvero la riduzione delle risorse globalmente messa a
disposizione degli Enti Locali in questi anni - non solo nella nostra Città, ma un po'
dappertutto -, ha fatto registrare una contrazione delle azioni di mantenimento.
In un dibattito precedente io ho ricordato che quest'estate è successa una cosa
curiosa, ma significativa: nel mese di agosto, quando i giornali hanno più spazio per
certe cose e meno per altre - come sappiamo -, tutti i quotidiani italiani di tutte le
città italiane hanno fatto ampio reportage sulle buche, registrando un dato vero, che
in tutte le città italiane, in questi anni, la contrazione di risorse ha ridotto le azioni
manutentive.
Allora, in generale, io credo che, sulla manutenzione delle luci, sulla manutenzione
delle strade, sulla manutenzione arborea, eccetera, ci sia la necessità di una verifica,
anche perché io penso che nel Bilancio 2014, che stiamo predisponendo, dovremo
tornare ad investire sulla manutenzione, colmando i minori investimenti che siamo
stati obbligati a contenere negli Esercizi precedenti.
Infine, nella gravità dell'incidente, per fortuna possiamo dire, in ogni caso, che non si
è prodotto un esito ancora più drammatico, come sappiamo. Io sono stato stamattina
in ospedale a visitare Mattia, ovviamente erano presenti anche i suoi genitori, ho
parlato con i medici; l'evoluzione della condizione di Mattia migliora
progressivamente; l'intervento chirurgico, cui è stato sottoposto l'altra notte per
rimuovere l'ematoma, ha avuto un esito assolutamente positivo. Non ci sono
conseguenze particolari, se non una lussazione alla clavicola, che anch'essa viene,
ovviamente, curata. I medici prevedono che, per tranquillità di tutti, debba restare in
ospedale, al Regina Margherita, ancora una settimana e nell'arco di sette giorni possa
essere dimesso e possa tornare alla sua vita normale.
Ovviamente, in ogni caso, l'Amministrazione si è messa a disposizione della
famiglia per qualsiasi esigenza possa avere. Questo è tutto. Vi ringrazio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Quindi, queste comunicazioni sono concluse.

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