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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Possiamo aprire le comunicazioni del Sindaco, con la richiesta di comunicazioni urgenti a firma del Consigliere Liardo, relativamente a quanto accaduto nel giardinetto di piazza Toti. La parola all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Allora, innanzitutto il fatto. Come avrete appreso, anche da alcuni organi di stampa, nel pomeriggio di sabato 8 marzo, in piazza Toti, un grosso tiglio di 70 centimetri di diametro e con un'altezza di 18 metri improvvisamente si schiantava sull'area giochi, colpendo quattro ragazzini, uno dei quali riportava gravi ferite. Fortunatamente, il ragazzo è fuori pericolo e, a seguito di un intervento d'urgenza, si sta riprendendo. Da un primo esame, l'albero presentava una grave degradazione dei tessuti legnosi nella zona del colletto, che è la zona di intersezione tra il fusto e la radice a livello del terreno; grave degradazione che ne ha determinato lo schianto. La Procura della Repubblica, come avrete letto, ha aperto un'inchiesta per verificare l'accaduto ed accertare eventuali responsabilità. L'albero, insieme agli altri sei tigli che caratterizzano piazza Toti, rientrava nelle aree sottoposte a controllo di stabilità, che la Città ormai da 15 anni affida con gara pubblica europea riservata a società di dottori agronomi e forestali, con particolare esperienza in monitoraggio degli alberi. Il capitolato di gara, in coerenza a standard internazionalmente riconosciuti, prevede che nell'analisi debba essere applicata la tecnica del VTA (Visual Tree Assessment). Il VTA è una tecnica di monitoraggio degli alberi, ampiamente utilizzata in tutta Europa, che comporta un'attenta analisi visiva dell'albero alla ricerca di difetti o sintomi di degradazione del legno ed eventuali ulteriori approfondimenti strumentali vengono svolti dal professionista, attraverso, naturalmente, un'attività di monitoraggio di indagine di dettaglio crescente, a seconda, naturalmente, dello stato di salute della pianta. In ogni caso, l'analisi si conclude sempre con l'attribuzione dell'albero ad una classe di rischio, che viene chiamata classe di propensione al cedimento; le classi sono cinque e a ciascuna di esse corrisponde un rischio crescente, a partire dalla classe A, fino alla classe C-D, che comporta la necessità di un intervento di consolidamento; infine, la classe D, che comporta l'abbattimento dell'albero. Al tiglio di piazza Toti era stata attribuita, a dicembre 2011, la classe B, con un ricontrollo programmato a tre anni e quindi entro dicembre 2014. Al tiglio di piazza Toti è stata attribuita la classe B; leggo la definizione della Società Italiana di Arboricoltura: "Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell'indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell'albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. L'eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico". È l'occasione utile per ribadire, ancora una volta, come è già stato fatto in alcune Commissioni Consiliari, che cosa fa la Città nell'attività di monitoraggio degli alberi. Su 110.000 alberi siti in viali, parchi e giardini della Città di Torino, mediamente sono monitorati dalle società appaltatrici circa 30.000 alberi all'anno. In dettaglio, nel 2011 sono stati controllati 42.189 alberi; indicativamente 665 piante classificate C-D o D, su cui si è dovuto intervenire; nel 2012 sono stati controllati 27.891 alberi, di cui 549 con un'analisi di tipo fitopatologica; 936 piante in classe C- D o D hanno necessitato di un intervento di abbattimento. Nel 2013 sono stati controllati 31.197 alberi; 1.081 piante in classe C-D o D sono state oggetto di abbattimento. Anche in relazione a quanto è emerso su alcuni organi di stampa, in particolare relativamente alle risorse che la Città garantisce per questo tipo di attività sul monitoraggio di stabilità delle piante, è bene precisare che la Città ha garantito, fino al 2013, stanziamenti e finanziamenti costanti. Circa 400.000 Euro all'anno per il monitoraggio, mentre per la manutenzione delle alberate, che è conseguente all'attività di monitoraggio, 770.000 Euro all'anno, che consentono, in particolare, la messa in sicurezza delle piante classificate C-D, gli abbattimenti delle classi D, la rimozione dei rami secchi e l'abbattimento delle piante morte. Per quanto riguarda le potature dei grandi viali, fino al 2013 esse erano oggetto di interventi specifici per un importo medio di 500.000 Euro all'anno. Quali sono, quindi, le azioni che l'Amministrazione, anche a fronte di quanto è accaduto - e sottolineo, ancora una volta, che essendo in corso una valutazione da parte degli organi competenti, in questo momento ci riserviamo di non esprimere giudizi rispetto alle responsabilità -, ritiene necessario fare? Abbiamo immaginato, di concerto con il Sindaco, tre azioni. La prima: innanzitutto un'azione di salvaguardia. A breve, nelle prossime ore, sarà commissionato un nuovo controllo di stabilità; naturalmente, a seguito di quanto accaduto, questo verrà affidato ad una società di professionisti terza, rispetto al precedente monitoratore, con l'obbligo di effettuare, oltre l'analisi visiva, anche lo scollettamento, cioè la rimozione della terra addossata al colletto e l'approfondimento strumentale, considerata la presenza nel giardino di piazza Toti di funghi agenti di carie del legno. Questo avverrà da subito nella piazza in cui è accaduto il fatto. È nostra intenzione estendere questo tipo di attività di controllo ulteriore di stabilità alle altre piante, sempre monitorate dalla stessa azienda. In secondo luogo, abbiamo previsto un piano straordinario di controlli sulle piante presenti nelle aree gioco e nei cortili scolastici, naturalmente mi riferisco alle scuole di competenza comunale. Quindi, già nei prossimi giorni è intenzione di questa Amministrazione prevedere e commissionare un nuovo controllo di stabilità per i più di 5.000 alberi presenti nelle 284 aree gioco e a questi si aggiungeranno, naturalmente, i controlli per gli alberi presenti nei cortili scolastici. Infine, abbiamo valutato di anticipare i controlli su tutte le piante con verifica in prossima scadenza. Quindi, l'obiettivo comunicato agli Uffici competenti è quello di anticipare tutte le verifiche già programmate, naturalmente, dai nostri Uffici nei prossimi mesi, in modo tale che anche le piante con una classificazione di rischio bassa possano essere, fin da subito, oggetto di un approfondimento e di un monitoraggio utile ad anticipare eventuali ulteriori compromissioni ed utile, naturalmente, ad evitare ulteriori cedimenti. Come ho già detto, per l'albero schiantato in piazza Toti è in corso un'indagine della Procura della Repubblica che accerterà le eventuali responsabilità. Comunico, ancora una volta, che il tiglio caduto è stato sottoposto, nel periodo 2006- 2013, ad analisi di stabilità, con il metodo che ho illustrato precedentemente, quattro volte; l'ultima di questa valutazione, come ho già detto, ha avuto un'attribuzione di classe B. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Io veramente rimango abbastanza basito, sul fatto, tutte le volte... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, Sindaco, tutte le volte. Se ci fossimo trovati di fronte ad una tromba d'aria, ovviamente, la caduta dell'albero poteva essere una conseguenza, ma non mi risulta che nella giornata in cui è avvenuto il fatto ci fosse una tromba d'aria. Quella si chiama solo ed esclusivamente trascuratezza. Stiamo parlando della capitale della cultura, come dice lei, Smart City, creare una città che abbia... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, se vogliamo andare avanti, andiamo avanti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Faccia come vuole. Me ne faccio una ragione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non è questione di miserabili. Meno male che è andata così, Sindaco, poteva andare anche in maniera diversa. Stiamo parlando della capitale della cultura, come la definisce lei, a ogni piè sospinto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). 120.000 alberi. Ci sono delle priorità, Sindaco. E una di queste si chiama sicurezza nei confronti dei cittadini. Va bene? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Posso continuare, Sindaco? Se non le interessa, può tranquillamente tapparsi le orecchie o uscire, faccia lei. Vorrei finire l'intervento, se me lo concede. Grazie. Quello che vorrei rimarcare è che il fatto è avvenuto in una giornata proprio a ciel sereno, mi viene proprio da usare questo termine. A ciel sereno è successa una cosa del genere. Io vorrei capire la programmazione che l'Assessore. Ovviamente, rispetto al suo operato, non c'è nulla di personale, ma adesso si ricorre ai ripari? Magari, si trovano dei finanziamenti che molte volte questa Città non ha per situazioni così importanti. Ha fatto un piano programmatico che, secondo me, è dettato dall'emergenza dettata da quanto è successo. Perciò, bisognerebbe sicuramente curare e fare una manutenzione adeguata su altre situazioni che possano creare pericolo per i cittadini. Io non voglio assolutamente fare sciacallaggio, però, per fortuna, siamo qui a raccontare questo fatto. La cosa importante è che, da notizie che mi giungono, questo bambino sta migliorando e sta meglio. Quella è la cosa più importante. Però, io vorrei che questa Città programmasse gli interventi relativi alle situazioni di pericolo non quando accadono i fatti, ma sistematicamente. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Sono d'accordo con il Sindaco, con quello che diceva fuori verbale, che bisogna evitare di strumentalizzare questi eventi. È anche vero, però, che non c'è stata alcuna tromba d'aria e questo fatto è inquietante in questo senso, cioè che in un giorno di sole un albero si sia schiantato senza nessun motivo apparente dettato dall'esterno, ma, appunto, per una sua malattia. In questo senso, però, Sindaco, varrebbe la pena prendersi due appunti, se ha voglia. Noi l'altro giorno in Commissione abbiamo fatto un'analisi sui costi di manutenzione delle nostre illuminazioni. Per intenderci, come ci aveva richiesto il Consigliere Curto, abbiamo rivisto quel contratto di servizio del 1996, che ci porta a dire - se ha voglia di prendersi due appunti, Sindaco - che su 100.000 pali della luce, noi spendiamo, più o meno, per la manutenzione ordinaria, quindi che prevede l'analisi statica di quei pali della luce, o il cambiamento di una lampadina, più o meno 12.000.000 di Euro l'anno. Per intenderci, se lo moltiplica per tre, noi chiediamo anche alla società, se ci sono problemi, comunque, di cambiare tutto il parco. Più o meno, una lampadina poi cambiata ci costa sui 300 Euro in tre anni; 100 Euro è il costo di gestione di quel palo l'anno. Per il monitoraggio dei 100.000 alberi, come diceva giustamente lei, Assessore, noi spendiamo, invece, 400.000 Euro, più o meno 4,00 Euro ad albero. Adesso, possiamo ragionare su una società, ma lo dico a partire dalla nostra cultura politica, che spende 100 Euro all'anno per controllare se quei pali della luce stanno bene e ne spende solo 4 per un albero? Questa discussione andrebbe ampliata. Se è per questo, spendiamo così poco per un piatto di pasta, sapendo che lavoro c'è dietro, e spendiamo - fidatevi - molto di più per una telefonata che non ha nessun costo del lavoro dietro, imparagonabile rispetto a quel piatto di pasta. Però, non vi sto parlando solo di modello di sviluppo. Vi sto dicendo che, oggettivamente, siamo davanti a delle scelte che abbiamo fatto e che non vanno mai prese alla leggera. Il Consigliere Liardo era presente in Commissione Ambiente quando abbiamo parlato di queste difficoltà che abbiamo, oggettivamente, non solo nel monitoraggio, ma, se andate a leggerle, prima di stupirci di nuovo, le abbiamo anche nella messa in sicurezza e nella potatura. Questo è un dato oggettivo. In più, noi, Sindaco, nel 2010 avevamo chiesto di avviare una strategia nuova, cioè di chiedere a tutti i grandi produttori di eventi culturali, fieristici, convegnistici, a tutte le grandi aziende che in questo territorio non fanno la loro impronta ambientale, cioè che non fanno alcuna attività di rendicontazione ambientale, di iniziare a farla. Da allora, dalla Sindone, fino ad oggi, domandavamo di chiedere a tutti quelli che richiedevano un patrocinio, o un contributo a titolo oneroso, di fare quell'impronta ambientale, di abbattere il loro tipo di gestione con un'analisi attenta del loro bilancio ambientale e, se possibile, di neutralizzare quelle emissioni con attività di riforestazione nella città a chilometro zero. E, qualora non fosse stato possibile, dando contributi per la manutenzione ordinaria del nostro verde. Sa cos'è successo dal 2010 ad oggi, Sindaco? Nessuno, a parte "Terra Madre" e la Sindone allora, ha più fatto quel bilancio ambientale. Nessun Assessore alla Cultura e allo Sport ha chiesto quei soldi a quei grandi gestori di eventi. Possiamo trovare delle risorse ulteriori per pagare il nostro verde? Lo possiamo fare tra qualche ora, votando, per esempio, l'ecotassa per i bus turistici, dove si ripete quell'impegnativa che chiedevamo qualche anno fa. Questo per dire che per quella manutenzione dobbiamo trovare le risorse. Dobbiamo chiederci se sia stato un errore umano (è possibile, lo valuterà, come diceva l'Assessore, la Procura), ma anche noi dobbiamo capire se... Guardi, lei ha detto una cosa molto semplice, cioè che dal 2006 al 2011 ci sono stati quattro controlli. Sta di fatto che dall'appalto nuovo, dal 2010 ad oggi, ce n'è stato uno. Non escludo che, qualora in questi due anni ci fosse stato un controllo, magari quel controllo avrebbe potuto dirci che la malattia è stata accelerata. Almeno questo dubbio me lo tengo e vorrei, assieme a voi, non solo trovare quei 100.000 Euro di risorse in più, ma magari anche quei modi di far contribuire i tanti privati alla gestione di quella cosa, che forse - e ritorno alla luce - è meno impattante di una luce, perché degli alberi non se ne capiscono le funzioni, ma se tutti noi qui respiriamo è anche grazie a quegli oggetti un po' strani, che cambiano la natura, ma cambiano anche la vita umana ogni giorno. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Io penso che qui in Aula - l'ha detto anche l'Assessore Lavolta e l'ha detto il Sindaco anche tramite stampa e condivido - siamo rimasti tutti colpiti da ciò che è accaduto sabato scorso ad alcuni ragazzi, proprio perché, poi, quando si tratta di bambini probabilmente colpisce di più, che giocavano nei giardini pubblici della nostra città, quindi una cosa che abbiamo vissuto tutti da vicino. Però, io in prima persona devo dire che molto spesso l'emotività non deve essere il traino delle scelte politiche. E non sto dicendo che questo è stato oggi, rispetto a quello che ci è stato detto dall'Assessore Lavolta sugli interventi che verranno fatti nei prossimi giorni. Però, penso che noi, come amministratori abbiamo il dovere di superare l'emozione del momento e di andare oltre, affinché questi episodi, ovviamente - e anche qui condivido quanto è stato detto - non si ripetano più e soprattutto affinché siano accertate le responsabilità. Si comprenda, quindi, cosa è andato storto, o se la vicenda possa essere ricondotta ad un qualcosa di totalmente imprevedibile. Io su questo qualche dubbio ce l'ho, però evidentemente è solo un dubbio. Questo passaggio di comprensione è fondamentale per correggere eventuali problemi nelle procedure esistenti, se di problemi stiamo parlando. Ovviamente, parlo sempre in dubitativo. Quindi abbiamo il dovere - e qui anche noi Consiglieri, secondo me, dovremmo svolgere la nostra parte - di essere rigorosi nell'analisi e di raccogliere ogni informazione che gli Uffici ci possono fornire, prima di elaborare un nostro giudizio su quanto è accaduto. Però, Assessore - e io qui mi rivolgo a lei per come ha gestito la vicenda in questi due giorni - mi sento di dire, che in qualche modo, a mio avviso, nuovamente, la vicenda e, in particolare, i suoi comunicati stampa e le informazioni che ha dato sono stati gestiti quantomeno con superficialità. E non è la prima volta che glielo dico. Io, davvero, comprendo totalmente la voglia di tranquillizzare e di confortare i nostri cittadini ed è giusto - ci mancherebbe - che lo si faccia. Però, in certi momenti, in particolare, per chi, come lei, ha un ruolo evidentemente di governo e di particolare importanza, bisogna avere forse un po' più di pazienza e cercare di approfondire e fare grande attenzione a ciò che si dichiara, caro Assessore. Lo dico perché, a mio avviso, lei ha fatto delle dichiarazioni alla stampa ed alla cittadinanza, che suscitano, quantomeno, dei grandi dubbi in termini di credibilità, visto, poi, quello che è emerso in particolare ieri e oggi sui giornali. Le responsabilità penali e civili dell'accaduto verranno assegnate nelle sedi giudiziarie preposte e facilmente credo che lei non sarà coinvolto. L'Assessore non ha, infatti, un ruolo tecnico tale da potergli attribuire queste responsabilità dirette. Poi, ovviamente, non valuterò io, ma mi sembra che si possa già dire. Nondimeno, però, caro Assessore, lei ha delle grandi responsabilità politiche, come dicevo prima, che per lei devono essere ben più gravose delle altre. Io, come ho detto prima, vedo nuovamente superficialità nella gestione di questa vicenda. Noi abbiamo bisogno di un amministratore che, in casi particolari come questo, sappia quello che dice quando comunica con gli organi di stampa e con i cittadini, di un amministratore che si informi, che conosca bene le procedure e che comunichi con gli Uffici. Secondo me, lei ha dimostrato, ancora una volta, con il suo comunicato (che ho appreso, ovviamente, dai giornali) che non è in grado di svolgere con competenza il ruolo che ricopre. Come può dichiarare, infatti, che il rapporto del dicembre 2011 non riportava la presenza di danni gravi? Quando, invece, la cavità sembra fosse stata segnalata già in una relazione e, addirittura, oggi leggiamo di tecnici che dicono che quell'albero era chiaramente da abbattere. Inoltre, non so se lei si renda conto - io da esterna, sinceramente, sono stata molto colpita da queste sue dichiarazioni -; lei ha detto testualmente, almeno così è stato riportato dagli organi di stampa, che bisogna intensificare i controlli su coloro che sono incaricati a monitorare la situazione. Assessore, che cosa vuol dire? Io le pongo la domanda e spero che mi possa ribattere. Cosa vuol dire? Che la Città non si deve fidare del soggetto esterno che ha la responsabilità di eseguire il lavoro a nome della Città? Vuol dire questo? Capisce che, se così fosse, allora, io mi chiedo come possiamo avere, noi Consiglieri e cittadini, fiducia in chi dovrebbe eseguire questo compito. Allora, io le chiedo che cosa vuol dire quella dichiarazione. Ci sono già dei casi precedenti per cui lei ha il dubbio che chi sta svolgendo il ruolo per noi non lo stia facendo correttamente? Perché, per dire una cosa simile l'Assessore - poi, magari, non intendeva quello che ha detto, però così è stato riportato dai giornali - qualche elemento dovrà pur avercelo, perché mi chiedo, altrimenti, che ruolo esercitiamo noi, come Città, quando appaltiamo un servizio esterno e poi dichiariamo che, di fatto - perché questo era implicito -, non ci fidiamo del lavoro che svolge il soggetto esterno per noi? Quindi, io penso che, innanzitutto, per quanto riguarda i prossimi interventi, ben venga e forse, mi permetto di dire, come diceva anche il Consigliere Grimaldi, qualcosa lo si poteva anticipare. Mi aspetto, evidentemente, che il Consiglio svolga il suo ruolo e si possa relazionare con gli Uffici per capire meglio come sia andata. Mi aspetto anche da lei, Assessore, per il futuro, anche rispetto a quello che è successo in passato - e non voglio qui, ovviamente, riaprire certe polemiche -, che le sue dichiarazioni siano sì confortanti, ma quantomeno realistiche e che non si pongano dei dubbi che, poi, evidentemente, come è successo in questo caso, dal mio punto di vista, facciano sorgere delle perplessità nei cittadini, che poi non si possano neanche più fidare di chi esegue i lavori per la Città. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Vorrei ricordare un attimo a tutti i Colleghi che non si fanno i processi in Consiglio Comunale. È un fatto grave, perché c'è un ferito grave; ovviamente, ci sono più feriti, ma ce n'è uno grave, a cui va tutto il nostro augurio di guarigione e le notizie che arrivano dal Regina Margherita sono rassicuranti e ci confortano ed è importante che non ci sia una sequela tragica oltre a quello che è accaduto. Dopodiché, è caduto un albero e non è il primo che cade. Questo è caduto a ciel sereno e, chiaramente, ha colpito tutti. È un albero che, apparentemente, per quanto riguarda i frequentatori del giardino e per chi passava, non aveva grossi problemi, perché l'aspetto esterno era tale per cui nessuno aveva fatto segnalazioni, come altre volte capita. Io ricordo, però, ai Colleghi che in Consiglio Comunale - tra la prima e la seconda tornata amministrativa, sono uno tra i più anziani - abbiamo più spesso discusso su abbattimenti di alberi che venivano contestati, perché non malati, con perizie, controparti, eccetera, piuttosto che di alberi che cadevano, o che sono caduti poche volte. Quindi, non vorrei che, a seconda del momento, a corrente alternata, si seguisse un po' la questione. È vero, oggi l'ultima notizia è che probabilmente la segnalazione del 2011, quella che poneva l'albero in classe B, aveva delle pulci e che, forse, viene riferito dai giornali e dai siti web, c'era una cavità. Cosa questo comporti non lo so. Io ho fatto il ginecologo e quando parlo come medico spesso vengo contestato perché devo fare il politico e non il tecnico. A maggior ragione non faccio l'agronomo, non mi metto qui a discutere e nemmeno mi chiedo ogni quanto venga potato un tiglio. Perché è chiaro che, se il tiglio fosse stato potato in questi ultimi due anni, probabilmente l'addetto alla potatura avrebbe potuto segnalare qualcos'altro. E non so nemmeno se lo screening una volta ogni tre anni sia sufficiente o no. Io credo che su questo, il Comune di Torino, che ha, per tradizione, un ottimo dipartimento - lo chiamo così - per quanto riguarda il Verde pubblico e le alberate, che ci è invidiato da moltissimi, perché è sempre stato condotto con estrema professionalità, abbia tutte le competenze per poterci dire se l'attuale screening sia sufficiente o se sia necessario accorciarlo. Tenendo presente, però - lo dico al Consigliere Grimaldi -, che questo vuol dire soldi che bisogna trovare, sapendo che li togli da qualche altra parte. L'idea che troviamo qualcuno che ci dà i soldi per questo, per quest'altro, eccetera, è sicuramente affascinante, ma non è così immediata. Se noi riteniamo che dobbiamo aumentare i controlli sugli alberi e aumentare gli abbattimenti... Ve lo dice uno che da Capogruppo dei Verdi - e ancora adesso lo farebbe - si è legato a un albero in questa città. Per cui, non è un discorso sul fatto che io voglia buttare giù gli alberi, però ho anche visto che negli anni gli alberi crescono. Gli alberi storici sono una cosa, peraltro nelle alberate storiche di Torino abbiamo abbattuto parecchi alberi per motivi proprio di necessità, ma gli alberi sono ricresciuti. Molti tipi sono cresciuti abbastanza in fretta, in 15-20 anni, e hanno stupito molti. Ecco perché io inviterei tutti quanti a rinnovare i nostri migliori auguri di guarigione al bambino colpito e agli altri feriti, e a chiedere all'Assessore una verifica - questo possiamo chiederlo - se gli attuali strumenti di controllo e di screening delle alberate siano sufficienti. Forse, l'unico suggerimento che mi permetto di dare - mi pare che anche il Consigliere Liardo l'abbia detto tra le righe e anche i Consiglieri Grimaldi ed Appendino - è che è vero che abbiamo 100.000 alberi, però non hanno tutti la stessa valenza ed è chiaro che, probabilmente, gli alberi vicino alle aree bimbi, o nei giardini più frequentati, hanno necessità di avere un controllo maggiore. Probabilmente è già così, lo dico facendo ammenda, perché non è che ho istruito la pratica, probabilmente è già così, ma è intuitivo che dovrebbero avere un controllo maggiore rispetto agli alberi che magari fanno parte della boscaglia, o di altre parti, eccetera. Io che solitamente sono critico e, sicuramente, non ho mai lesinato le critiche all'Assessore Lavolta, credo che questa volta dovremmo sospendere il giudizio. Non è colpa sua se l'albero è caduto, o colpa del modo con cui lui ha gestito l'Assessorato. Credo che sia capitata una disgrazia. Poteva essere prevedibile, sì, in certe circostanze. L'augurio è che non si ripeta e che si faccia di tutto affinché questo non si ripeta. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Anch'io mi unisco, chiaramente, agli auguri di pronta guarigione per i feriti, perché è successo un incidente e io voglio pensare che sia tale. È capitato, poteva capitare. Probabilmente - spero di no - ricapiterà, però, nel momento in cui, da oggi a un tempo "ics", dovesse ricapitare, a questo punto, ci sarà un'oggettiva colpa di chi lo gestisce, in quanto adesso - ripeto - uno è un incidente, ma, se dovesse ricapitare, non è più un incidente. Quindi, invito l'Assessore a fare in modo che questi incidenti, almeno da qui ai prossimi 50 anni, non si verifichino più. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Molto è stato detto, forse anche troppo. Io, però, volevo sollevare un ragionamento. Quando si è diffusa la notizia di questa disgrazia, io, purtroppo, ho fatto con me una scommessa prima di scoprire i dettagli; ovvero, ho scommesso con me stesso che verosimilmente doveva trattarsi di un albero situato in un punto verde periferico e non dei principali giardini del centro della città. Purtroppo, ho avuto parzialmente ragione. È vero che non è nell'estrema periferia e non è neanche poi nei punti più frequentati, o aulici, della nostra città. Questo perché - magari non c'entrerà con il caso in sé, ma ho ritenuto utile condividere questa riflessione con l'Aula - esiste, nella mortificazione che un reale decentramento vivo dovrebbe rivestire nell'Amministrazione di una Città come Torino, che non vive effettivamente solo del suo centro, ma vive anche nei giardini (perché, grazie a Dio, anche nei quartieri non centrali i bambini vanno a giocare nei giardini), vive anche di tutti i riflessi di vita quotidiana delle periferie, un decentramento che ha portato, negli ultimi anni, ad azzerare, in certi casi, i fondi stanziati da ogni Circoscrizione per le aree verdi. Io credo che sia un po' espressione di una disattenzione che nelle esigenze di Bilancio va a colpire quelle voci, che vengono ritenute, a torto, soggettivamente quasi un orpello e di cui, spesso, non si va a verificare e considerare la reale importanza, o meglio, poi, la reale importanza si sottolinea solo quando si verificano tragedie di questo tipo. Chiaramente, la sollecitazione è fare in modo che le stesse attenzioni, nel riprogrammare controlli di questo tipo, riguardino veramente non solo la vetrina che si è creata dalle Olimpiadi in poi - nel senso buono e cattivo del termine - nel centro cittadino, ma indistintamente su tutta la città. Perché quando il Consigliere Viale dice che è meglio creare una specie di gerarchia - sempre che non sia già così - di controlli rispetto all'incidenza del potenziale pericolo che ricopre rispetto alla frequentazione delle diverse aree verdi, non ha torto. Quindi, mi sento di dire che, se non è un protocollo già adottato - sarebbe il caso di approfondirlo -, prevediamolo, senza dare all'albero (e voglio raccogliere un po' la provocazione del Consigliere Grimaldi, anche se non fa parte della mia cultura) la funzione solo estetica dell'albero; non mi seduce neanche la visione spirituale filosofica, mi fermerei a quella pragmatica, cioè che, oggettivamente, se un albero sta in piedi in un punto verde della città, come della periferia, può cadere in testa a un bambino del centro e della periferia. L'idea è quella di privilegiare quelli che possono verosimilmente cadere in testa a qualche cittadino, oppure no. Quindi, in realtà, se non esiste questo protocollo, sarebbe il caso di verificarlo, per dare, quantomeno pragmaticamente, un livello di tutela più alto rispetto a quello attuale offerto ai nostri concittadini torinesi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Io credo che sia stato detto quasi tutto. Io penso e condivido il pensiero che sarebbe sbagliato partire da questo episodio per giudicare la politica di cura dei nostri ambienti verdi. Dall'altra parte, davanti a un fatto così grave, non si possono che aprire almeno delle riflessioni. Io penso che ce ne siano due, in particolare, che devono essere sottolineate, rispetto alle quali non ho capito fino in fondo quale sia la posizione dell'Amministrazione, e volevo dirlo all'Assessore. La prima. Neanch'io sono un esperto di botanica, però mi è capitato di occuparmi di manutenzione del verde pubblico in un Comune molto più piccolo di Torino e bisogna dire che le malattie degli alberi - almeno quelle note - hanno un decorso che supera decisamente il periodo decorso dall'ultimo controllo di quella pianta. Per cui, può essere un fatto di casualità o un cosiddetto "errore umano", però io penso che noi abbiamo il dovere di verificare, prima che lo faccia la Procura di Torino - o almeno contemporaneamente -, nell'interesse dei nostri cittadini, se quell'errore umano sia un errore isolato o piuttosto un errore diffuso. Perché, se si trattasse di un errore diffuso, chiaramente, ci sarebbe un rischio moltiplicabile e quindi avremmo, purtroppo, delle pregiudiziali sulla veridicità delle schede rispetto alle piante che noi abbiamo. Questo è sicuramente l'elemento di maggiore preoccupazione. Mi sembra di capire che, almeno questa volta, siamo in grado di rendicontare le manutenzioni e il contratto che noi facciamo, cioè sappiamo esattamente cosa viene fatto e abbiamo delle schede, pezzo per pezzo. Lo dico perché, rispetto alla cosa che ricordava il Consigliere Grimaldi prima, cioè la manutenzione ordinaria dell'illuminazione pubblica, io non trovo grave solo il costo, ma trovo tanto grave come il costo il fatto che l'Amministrazione non sia in grado di sapere quali siano gli interventi di manutenzione ordinaria che IREN fa sulla nostra illuminazione pubblica. Ma questo è oggetto di una discussione a parte. Io mi auguro che, invece, sul verde... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non c'entra moltissimo, però a me interesserebbe capire qual è la rendicontazione della manutenzione che viene fatta. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non ho detto questo. Verifichiamo che le azioni di manutenzione siano effettive e non siano soltanto oggetto di un contratto che ci liberi, probabilmente, dalla responsabilità di controllare, ma che, in realtà, poi ci metta nelle condizioni in cui le manutenzioni non siano poi effettive. L'altra questione che ritengo sia particolarmente significativa è, ovviamente, quella delle risorse. A tale riguardo, invece, io penso che bisognerebbe andare in aiuto dell'Assessore competente e, più in generale, di quelle che sono le politiche della Città. La verità è che, con il restringersi delle risorse, noi ci troviamo sempre più in difficoltà, perché rischiamo di comprimere delle spese che ci sembrano procrastinabili nel futuro e nel tempo, e poi, invece, ci rendiamo conto che queste spese sono legatissime alla vita della nostra città. Allora, io credo che andrebbe fatta una riflessione più in generale sul piano delle manutenzioni. Parto sempre dall'illuminazione, signor Sindaco. Quando abbiamo affrontato l'argomento dell'illuminazione pubblica, abbiamo scoperto che per anni la Città ha trasferito sul Conto Capitale la manutenzione ordinaria, quindi ha fatto pagare alle generazioni che verranno la manutenzione che andava fatta anno per anno. Oggi, invece, ci troviamo nella condizione opposta, cioè noi, per difficoltà di Bilancio, allontaniamo manutenzioni che dovremmo fare, perché siamo in difficoltà. Allora forse, da questo punto di vista, varrebbe la pena fare un ragionamento anche sulle manutenzioni, perché è chiaro che il Piano straordinario di controlli che voi avete individuato, signor Sindaco, rappresenta un investimento per la nostra Città, quindi varrebbe la pena valutare se non sia possibile - almeno questo sì - sottrarlo alla spesa corrente, per individuarlo, invece, nel capitolo degli investimenti. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Intervengo rapidamente soltanto per chiedere all'Assessore, ma più che altro al Presidente, se sia possibile discutere in Commissione la questione delle manutenzioni, perché io non vorrei porre enfasi diversa fra l'albero che cade e la buca nella strada o nel marciapiede, che comunque ha provocato, anche lì, una morte e più di un infortunio. Quindi, se il Presidente è d'accordo, io chiederei una calendarizzazione della discussione di un Piano manutenzione strade, marciapiedi e alberi della città, in modo che anche i Consiglieri possano ragionare su questo tema ed evitare di chiedere al Presidente del Consiglio Renzi che ci rivitalizzi un albero invece di una scuola. Quindi, io vorrei provare a ragionare su questa cosa, perché credo sia assolutamente importante. Poi volevo chiedere all'Assessore se nella replica può dire come stanno i ragazzi, perché io ufficialmente non ho ancora saputo niente, se non voci interne all'Aula. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Sindaco. SINDACO Ringrazio l'Assessore e tutti coloro che hanno preso la parola. Naturalmente, si tratta di un episodio che ha addolorato tutti, perché sono state messe a rischio l'incolumità e la vita di un ragazzo, e altri due ragazzi hanno rischiato come Mattia. Quindi, è evidente che si tratta di un episodio che ha colpito tutti e che ci deve indurre - come ci ha indotto immediatamente - a capire non solo le dinamiche dell'incidente, ma anche a verificare lo stato dei controlli che noi facciamo sul nostro patrimonio arboreo e che cosa si può fare per essere ancora più sicuri. Quindi, parto dal fatto che c'è un sentimento di comune responsabilità. Proprio per questo, però, io chiederei di essere razionali. Dire che in una città che ha 110.000 alberi, un albero cade perché c'è l'incuria della Giunta, francamente mi pare un modo non razionale di affrontare le questioni, perché le cifre dimostrano il contrario: se nel 2011, come ha detto l'Assessore, noi abbiamo fatto 42.000 controlli, nel 2012 ne abbiamo fatti 28.000 e nel 2013 ne abbiamo fatti 32.000, fate la somma, fa 102.000 alberi. Negli ultimi due anni, dal 2011 al 2013, è stata messa in essere un'attività di controllo su tutto il patrimonio arboreo della città, peraltro, non con personale del Comune, ma con persone che sono dotate della competenza e della professionalità per farlo. Questo controllo viene fatto sulla base di una classificazione sullo stato degli alberi, che è adottata anche dalla nostra Città, quindi non è sottoposta a una discrezione dell'Amministrazione. Come è stato spiegato bene dall'Assessore, ci sono cinque tipi di classificazione: a partire dalla terza classificazione, si è maggiormente a rischio. In ogni caso, chi certifica, nella certificazione determina ogni volta anche il tempo entro cui bisogna nuovamente fare il controllo e quali sono, dunque, i tempi che si ritiene siano di vita dell'albero medesimo. Ora, nel caso in questione, chi ha certificato nel 2011 ha detto che lo stato di questo albero andava riverificato entro il dicembre 2014; non ha detto che andava verificato nel 2012, nel 2013 e neanche ai primi mesi del 2014. Quindi, quest'anno noi avremmo verificato quell'albero come tutti gli alberi per i quali gli esperti hanno detto che deve essere fatta la certificazione nel 2014. Per questo dico che richiamare un'incuria è privo di senso, perché ci si è attenuti rigorosamente a quelle che sono state le indicazioni dei soggetti che sono chiamati a certificare e si presume che, essendo dei soggetti che fanno quello per professione, abbiano più competenza di chi quella professione non fa. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto, ma allora questo è il problema, non è l'incuria dell'Amministrazione. Tant'è vero... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tanto è vero, Consigliere Liardo, che c'è un comunicato stampa di qualche minuto fa - glielo leggo - che dice che: "C'è un indagato per la caduta dell'albero che sabato pomeriggio ha ferito gravemente un ragazzino di 14 anni in un giardino pubblico… (...) Si tratta del responsabile della società privata incaricata di effettuare il controllo sul patrimonio arboreo della città. Nel 2011 la società, proprio su quell'albero aveva evidenziato la presenza di una cavità". Peraltro - e questa è una contraddizione e credo che sia per questo che c'è l'indagine -, registrando una cavità, aveva però detto che quell'albero avrebbe dovuto essere ricontrollato nel 2014; non ha tratto, dall'esistenza di una cavità, l'indicazione che dovesse essere abbattuto. In ogni caso, la stessa Magistratura, che indaga, ovviamente indaga su chi ha certificato in un certo modo e non sull'Amministrazione Comunale, che si è affidata, appunto, ad una certificazione di esperti, a dimostrazione che non è un problema di incuria di chi guida l'Amministrazione. Detto questo, anche solo la caduta di un albero ci deve preoccupare, su questo non c'è il minimo dubbio. E dobbiamo agire perché non abbiano a ripetersi episodi di questo genere. Da qui, le tre iniziative che ha richiamato l'Assessore Lavolta: innanzitutto è necessario rifare i controlli a tutti gli alberi che sono stati controllati dalla società che ci ha dato una certificazione inesatta, perché il legittimo sospetto è se abbia sbagliato la certificazione di uno o abbia sbagliato la certificazione anche di altri, e questo bisogna verificarlo. Quindi, mettiamo a verifica tutti i controlli fatti da quella società. In secondo luogo, mettiamo in campo un Piano straordinario di controlli secondo un ordine di priorità, e la prima priorità è mettere in sicurezza i ragazzi; quindi, in via di priorità, è necessario fare una verifica immediata di tutto il patrimonio arboreo che insiste laddove ci sono i parchi giochi e i giardini delle scuole, dove ci sono i bambini. Terza iniziativa: proprio sulla base della programmazione annua che si faceva, c'è già un Piano di controlli per il 2014, per gli alberi per i quali era previsto il controllo entro il 2014 ed entro il 2015; li anticipiamo, intensificando i controlli, in modo tale che ci mettiamo dalla parte della ragione. Naturalmente questo presuppone, come conseguenza, un incremento dello stanziamento finanziario per fare tutte queste cose, che sono straordinarie rispetto ai programmi ordinari. Come ha detto l'Assessore - anche questo l'ha detto per chiarezza -, registro che, in ogni caso, pur in un quadro di risorse sofferenti - come sappiamo -, in questi anni non sono state ridotte le risorse per questo tipo di attività: 440.000,00 Euro riferiti ai controlli e 770.000,00 Euro riferiti a iniziative e a interventi successivi ai controlli, pari a circa 1.200.000,00 Euro. Questa è stata la cifra che è stata costantemente stanziata, senza riduzioni da un Esercizio all'altro. Dopodiché, c'è un tema più generale che ha posto il Consigliere Tronzano, che io condivido ed è giusto discuterne, cioè il fatto che abbiamo bisogno di fare una verifica sullo stato manutentivo della città, perché non c'è dubbio che la riduzione di risorse che noi abbiamo avuto, ovvero la riduzione delle risorse globalmente messa a disposizione degli Enti Locali in questi anni - non solo nella nostra Città, ma un po' dappertutto -, ha fatto registrare una contrazione delle azioni di mantenimento. In un dibattito precedente io ho ricordato che quest'estate è successa una cosa curiosa, ma significativa: nel mese di agosto, quando i giornali hanno più spazio per certe cose e meno per altre - come sappiamo -, tutti i quotidiani italiani di tutte le città italiane hanno fatto ampio reportage sulle buche, registrando un dato vero, che in tutte le città italiane, in questi anni, la contrazione di risorse ha ridotto le azioni manutentive. Allora, in generale, io credo che, sulla manutenzione delle luci, sulla manutenzione delle strade, sulla manutenzione arborea, eccetera, ci sia la necessità di una verifica, anche perché io penso che nel Bilancio 2014, che stiamo predisponendo, dovremo tornare ad investire sulla manutenzione, colmando i minori investimenti che siamo stati obbligati a contenere negli Esercizi precedenti. Infine, nella gravità dell'incidente, per fortuna possiamo dire, in ogni caso, che non si è prodotto un esito ancora più drammatico, come sappiamo. Io sono stato stamattina in ospedale a visitare Mattia, ovviamente erano presenti anche i suoi genitori, ho parlato con i medici; l'evoluzione della condizione di Mattia migliora progressivamente; l'intervento chirurgico, cui è stato sottoposto l'altra notte per rimuovere l'ematoma, ha avuto un esito assolutamente positivo. Non ci sono conseguenze particolari, se non una lussazione alla clavicola, che anch'essa viene, ovviamente, curata. I medici prevedono che, per tranquillità di tutti, debba restare in ospedale, al Regina Margherita, ancora una settimana e nell'arco di sette giorni possa essere dimesso e possa tornare alla sua vita normale. Ovviamente, in ogni caso, l'Amministrazione si è messa a disposizione della famiglia per qualsiasi esigenza possa avere. Questo è tutto. Vi ringrazio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Quindi, queste comunicazioni sono concluse. |