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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2014-00479
"CANI SELVATICI IN LIBERT? NELLA CIRCOSCRIZIONE 6" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 28 GENNAIO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201400479/002, presentata in
data 28 gennaio 2014, avente per oggetto:

"Cani selvatici in libertà nella Circoscrizione 6"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Assessore)
Si tratta di un'interpellanza che merita qualche minuto in più, perché è necessario un
preambolo relativo ad un fenomeno importante che caratterizza l'area nord, che va
contestualizzato.
Nella nostra Città sono segnalati cani randagi nella zona nord, in un corridoio che va
dall'area dei cantieri Spina 3 fino alla zona del Villaretto. Si tratta di una fascia di
territorio caratterizzata da aree marginali poco frequentate, molto spesso
caratterizzate da cantieri, orti più o meno regolari, sponde di fiumi e così via.
Detto per inciso, in queste aree, proprio per la loro natura marginale, si è consolidata
la presenza di nomadi che hanno cani, che non vengono tenuti sotto controllo da
nessun punto di vista. I cani avvistati sono, con ogni probabilità, sempre gli stessi e
possono spostarsi facilmente lungo la fascia identificata. Il loro numero è molto
contenuto, sicuramente meno di una decina. Si tratta di animali schivi e scaltri, che
non sono facilmente avvicinabili, in effetti non sono documentate morsicature da
parte loro nei confronti di persone o animali.
A questo proposito, si segnala che nel corso del 2013 il Servizio Veterinario della
ASL TO1 ha ricevuto 424 segnalazioni ufficiali di morsicature da parte di cani, gatti,
scoiattoli a carico di persone e di animali da affezione, ma nessuna - ripeto, nessuna -
è imputabile a cani randagi.
Vengono alimentati da volontari e per questa ragione sono generalmente in buone
condizioni di salute e non sono attirati dalle esche poste nelle gabbie trappola, dato
che non sono affamati. Non sono ovviamente sterilizzati, quindi sono in grado di
riprodursi e le cucciolate sono generalmente sane.
Occorre segnalare, infine, che la presenza di cani randagi non è del tutto estirpabile,
finché sono a loro disposizione aree che possono fornire un rifugio, persone che
forniscono loro del cibo e naturalmente persone che li abbandonano.
Ci sono precisazioni che i miei uffici hanno voluto puntualizzare relative ad alcune
affermazioni, in particolare, contenute nel testo dell'interpellanza.
Innanzitutto, per quanto riguarda la situazione del cantiere tra via Cigna e via
Fossata, esso ha una recinzione precaria, effettivamente i cani eventualmente presenti
possono entrare e uscire. La Squadra Cattura del Canile Sanitario è intervenuta più
volte a seguito delle segnalazioni pervenute, in particolare sette, senza poter catturare
nessun animale adulto, perché questi si rifugiano nel cantiere.
Il responsabile della Squadra Cattura ha anche preso contatto con i residenti
segnalanti per essere avvisato tempestivamente della presenza dei cani. In
un'occasione sono stati catturati sette cuccioli.
Il Servizio Tutela Animali, con l'aiuto del gestore del canile e dei volontari cinofili,
segue attentamente la situazione ed interviene tutte le volte che è possibile catturare
almeno dei cuccioli, che - opportunamente sterilizzati, vaccinati e socializzati -
possono essere posti in adozione. Infatti, come rileva lo stesso Consigliere
interpellante e come è stato confermato da esperti cinofili, gli animali adulti
avrebbero necessità di un'area sufficientemente grande in cui essere ospitati, in
quanto difficilmente confinabili in spazi ristretti.
A margine, si segnala che il virgolettato attribuito al dottor Tecchiati nel testo
dell'interpellanza non è corretto. Nell'interpellanza, il virgolettato recita: "Stiamo
ragionando su una grande area cani dedicata a loro. Uno spazio di almeno un ettaro,
magari in via Germagnano, dove farli vivere. Dopo averli catturati e sterilizzati, una
cosa non facile". Non è corretto, perché quello corretto è il seguente: "Stiamo
ragionando su una grande area cani dedicata a loro", riportato da "La Stampa" il 28
luglio 2012, a pagina 53.
Per quanto riguarda il sopralluogo effettuato dalla VI Commissione Consiliare nel
luglio del 2013, gli Uffici precisano che non risulta che in tale occasione si sia entrati
nel dettaglio sul tipo di recinzione da installare eventualmente per confinare i cani
randagi nell'area indicata, né, tanto meno, si siano valutati preventivi di spesa. Il tipo
di recinzione citato dall'interpellante viene peraltro giudicato dal dottor Tecchiati
non adatto allo scopo.
Non è corretto affermare che non si siano presi provvedimenti relativamente alla
cattura ed alla destinazione degli animali. Come detto, la Squadra Cattura del canile
sanitario è intervenuta più volte a seguito delle segnalazioni ricevute sia in via
Fossata, che, recentemente, in via Ramazzini, catturando numerosi cuccioli.
Relativamente all'area in cui ricoverare gli animali, in effetti non è stata presa alcuna
decisione. Gli Uffici hanno condotto una sommaria analisi dei costi che porta ad una
spesa dell'ordine di 50.000,00 Euro per la recinzione e per i servizi necessari. I costi
per la bonifica ed il ripristino dell'area, nel caso si utilizzasse quella di via
Germagnano, non sono stati preventivati.
In ultimo, nel corso del 2013 nel canile sanitario sono entrati cinquecentotrentasei
cani; trecentotredici di questi sono stati catturati dalla Squadra Cattura; i rimanenti
sono stati consegnati da cittadini o da pubblici ufficiali a seguito di ritrovamenti,
sequestri, eccetera. Pertanto si ritiene che ENPA, in quanto aggiudicatario
dell'appalto in oggetto, abbia ottemperato pienamente a quanto previsto nel
capitolato.
Arriviamo, quindi, ai quesiti puntuali posti dal Consigliere. Innanzitutto, il
Consigliere chiede per quale motivo, nonostante oltre due anni di discussione, il
problema non sia ancora stato risolto; come detto, catturare animali che si muovono
in aree dense di possibili nascondigli richiede l'impiego di uomini e mezzi
paragonabile a quelli necessari per una battuta di caccia ad animali di media o grande
dimensione, ovvero dei tiratori per narcotizzare gli animali a distanza, dei battitori
che li spingano verso i tiratori ed un sistema di confinamento con reti per impedire
agli animali colpiti di nascondersi in luoghi non facilmente localizzabili. Inoltre,
prima di mettere in piedi un sistema che può impegnare molte persone e risorse
appartenenti ad Enti diversi per diversi giorni, è necessario avere chiaro dove si
possono collocare gli animali così catturati.
Come è evidente, per risolvere questo problema è necessario agire con modalità che
non sono di ordinaria amministrazione; quello che si fa con le risorse disponibili è
contenere il problema, monitorando la situazione e soprattutto, come ho già detto,
catturando i cuccioli.
Inoltre, il Consigliere chiede perché l'ENPA, pur essendovi obbligata dal contratto,
non abbia mai provveduto alla cattura di questi animali, se ciò sia avvenuto con il
beneplacito dell'Amministrazione e perché; ho già detto che l'ENPA (in qualità di
aggiudicatario del servizio di gestione dei canili e gattili municipali, del servizio di
cattura degli animali vaganti e di raccolta delle spoglie animali sul territorio
cittadino) ha provveduto, nel corso del 2013, alla cattura di trecentotredici cani.
Nell'area interessata, cioè quella da via Fossata al Villaretto, nel corso del 2013 e nel
gennaio 2014 sono stati catturati ventinove cuccioli e quattordici cani adulti.
Come ho spiegato, la cattura di tutti i cani presenti è difficoltosa e richiede mezzi
straordinari, non contemplati nel capitolato d'appalto; quello che si fa con i mezzi
ordinari è comunque sufficiente a contenere il problema nei limiti tollerabili.
Infine, il penultimo quesito è il seguente: "perché l'apposita area adiacente al canile
di via Germagnano, concepita per accogliere questi ed altri cani inselvatichiti
presenti sul territorio cittadino, non sia ancora stata realizzata, e se e quando
l'Amministrazione abbia intenzione di realizzarla, con quale spesa e a carico di chi";
l'area adiacente al canile di via Germagnano non è apposita e non è stata concepita
per accogliere questi, e altri, cani inselvatichiti. Si tratta di un'area interclusa che
potrebbe essere utilizzata per lo scopo in discorso una volta bonificata ed
opportunamente attrezzata, pur non avendo le dimensioni minime ottimali.
Realizzare una simile area richiede, come ho già detto, un investimento di almeno
50.000,00 Euro, che, al momento, non è ancora stato possibile preventivare.
Considerato che le risorse oggi disponibili consentono di contenere il problema in
limiti tollerabili per la sicurezza urbana e che non sono disponibili risorse aggiuntive,
al momento la priorità dell'intervento non è elevata.
L'ultimo quesito è il seguente: "se, come e quando l'Amministrazione intenda
attivarsi affinché gli animali in questione siano catturati e trasferiti in tale area o
comunque in un'area adatta alle loro caratteristiche e idonea ad ospitarli in
sicurezza"; come più volte accennato, l'Amministrazione è ben consapevole del
problema, che non si presenta di facile soluzione, monitora la situazione ed
interviene nella cattura dei cuccioli e degli adulti quando possibile, evitando che il
problema si aggravi ulteriormente.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio l'Assessore per questo lungo excursus su tutta la situazione generale dei
cani randagi. Verrei al punto, che è comunque legato alla presenza in quest'area (ben
individuata dal cantiere di piazza Ghirlandaio, via Fossata, eccetera) di animali che
sono contento di scoprire che non hanno mai morso nessuno, così come sono
contento che non sia mai stato denunciato formalmente alcun caso di incidente, però
sono animali comunque aggressivi e pericolosi, nel senso che sono selvatici e,
quindi, non sono domestici e non sono abituati alla presenza delle persone, che,
eventualmente, potrebbero incontrare.
Non è neanche così vero che quella è un'area così marginale, nel senso che è
sicuramente un'area interessata da grandi cantieri e trasformazioni urbanistiche, ma è
un'area densamente popolata, in quanto dall'altra parte (anche solo in via Cigna e, in
realtà, anche dentro quella zona che, poi, porta verso la Stazione Rebaudengo) ci
sono delle abitazioni, quindi ci sono persone che ci abitano e che, specialmente la
notte, si trovano questi animali sotto casa.
Nessuno pretende l'intervento degli elicotteri dell'Esercito per catturare questi cani
randagi (dalla descrizione sembrava che fosse un intervento di questo tipo), ma credo
che, cercando di coinvolgere quelli che gli danno da mangiare (affamandoli per un
paio di giorni e usando delle esche), si possano trovare dei metodi anche meno
cruenti; naturalmente, non sono un esperto e lascerei a loro la scelta del metodo.
Faccio però notare che, se siamo già andati lì sei o sette volte e ogni volta senza mai
riuscire a catturare niente, forse alla fine costa di meno organizzare un intervento
definitivo e risolvere il problema una volta per tutte, evitando di continuare ad andare
lì inutilmente.
È chiaro, e su questo concordo con l'Assessore, che l'intervento non serve se, poi,
non è pronta un'area dove ospitare questi animali; naturalmente, deve essere un'area
che sia confacente alle loro caratteristiche, perché giustamente, essendo selvatici, non
possono essere tenuti nelle gabbie del canile.
Francamente - non so se ero ubriaco o ho capito male quando abbiamo fatto questo
sopralluogo al canile l'estate scorsa -, mi ricordo che ci è stato detto chiaramente che
il progetto era quello di realizzare un'area recintata a fianco del canile in via
Germagnano per ospitare questi animali, perché si era coscienti del problema; quindi,
adesso mi fa un po' specie sentir dire che, in realtà, non c'era il progetto o il progetto
non era quello, perché mi sembra che stiamo tornando indietro invece che andare
avanti. Per carità, sicuramente ha anche fatto bene il dottor Tecchiati a precisare la
citazione, naturalmente non volevamo mettergli in bocca delle cose che non ha detto
e lui saprà esattamente che cosa ha detto, però ricordo che, all'epoca, in
Commissione Consiliare si è sentito parlare abbastanza nel dettaglio del progetto di
realizzare quest'area accanto al canile di via Germagnano. Onestamente, non ricordo
se, come abbiamo scritto nell'interpellanza, sia stato veramente detto che ci voleva
una rete con il jersey (a me sembra di ricordarlo, ma posso essermi sbagliato), però,
sostanzialmente, il punto è che questo progetto è sul tavolo ormai da un sacco di
tempo e, pur capendo che probabilmente non è una priorità per la Città di Torino in
una situazione del genere spendere questi soldi per fare un simile intervento, vorrei
comunque fare notare, come è scritto nell'interpellanza, che diamo una cifra
significativa all'ENPA, se ricordo bene 1.700.000,00 Euro, per tutta una serie di
obblighi che sono legati principalmente alla gestione del canile, ma fra questi c'è
anche l'obbligo della cattura degli animali selvatici, come precisato apposta nel
contratto, a spese dell'Associazione, quando è necessario coinvolgere altri.
Per carità, è vero che nel contratto non si prescrive che sia l'ENPA a realizzare
un'area, però, francamente, dal punto di vista economico forse si potrebbe trovare un
accordo con l'Associazione, non dico scaricando sulle loro spalle tutto il costo di
questa operazione, però, se un'Associazione si presenta ad una gara d'appalto, vince
l'appalto e riceve del denaro per svolgere un servizio pubblico, poi
l'Amministrazione dovrebbe comunque cercare di pretendere che il servizio venga
svolto in maniera efficiente e confacente all'accordo scritto che è stato preso.
Alla fine, quello che interessa la cittadinanza e chi abita in quella zona è di poter
uscire di casa senza correre il rischio di essere attaccati dagli animali e quel che
giustamente interessa gli animalisti è anche la tutela della salute di questi animali,
che comunque hanno diritto di vivere tranquillamente.
Va bene tutto, vediamo le priorità, i soldi, eccetera, però, dopo più di due anni che se
ne parla, sarebbe ora che l'Amministrazione facesse veramente qualcosa per
risolvere il problema.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza è discussa.

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