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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-00576
COMPLETAMENTO DEL CAVALCAFERROVIA CORSO ROMANIA - FALCHERA. APPROVAZIONE VARIANTE N. 285, PIANO D'ESPROPRIO E PROGETTO DEFINITIVO. IMPORTO EURO 4.700.000,00 (IVA COMPRESA). FINANZIAMENTO CON CONTRIBUTO STATALE.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
201400576/034, presentata dalla Giunta Comunale in data 4 febbraio 2014, avente
per oggetto:

"Completamento del cavalcaferrovia corso Romania-Falchera. Approvazione
Variante n. 285, Piano d'esproprio e progetto definitivo. Importo Euro 4.700.000,00
(IVA compresa). Finanziamento con contributo statale".

e della proposta di mozione n. mecc. 201400911/002, presentata dai Consiglieri
Bertola ed Appendino in data 24 febbraio 2014, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201400576/034): 'Completamento del
cavalcaferrovia corso Romania - Falchera'".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico che in data 12/2/2014 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
La deliberazione che proponiamo oggi al Consiglio Comunale rappresenta un punto
importante come soluzione di una questione che i cittadini della zona nord della Città
conoscono bene: il completamento del cavalcaferrovia di corso Romania-Falchera, in
particolare è l'approvazione della Variante n. 285, del piano d'esproprio e
l'approvazione del progetto definitivo per un importo totale pari a 4.700.000,00
Euro.
Si tratta di una deliberazione particolarmente importante, perché è un'opera sentita
dalla cittadinanza, già nella deliberazione del 15 marzo 2005 si parlava di
quest'opera, si approvava con un progetto preliminare la realizzazione del
cavalcaferrovia, che di fatto sul territorio della Città è meglio conosciuto come il
secondo accesso di Falchera.
Successivamente, si è sviluppata la progettazione definitiva ed esecutiva, ma a partire
dal 2006, per le note vicende che riguardano gli Enti Locali e la finanza locale nel
suo complesso non era stato possibile portare a termine la parte di cavalcaferrovia
ancora da realizzare, mentre la società RFI aveva, con una specifica convenzione, già
realizzato la parte al di sopra della ferrovia.
Quindi ad oggi siamo in presenza di un'infrastruttura che è totalmente da completare,
costruita negli anni della realizzazione del polo ferroviario di Stura, e che oggi vede
una soluzione in questa deliberazione.
La soluzione è possibile grazie all'approvazione, nel febbraio del 2013, del Fondo
per l'attuazione del Piano nazionale per le Città, meglio conosciuto come "Piano
Città", per un importo complessivo di 224 milioni di Euro su tutte le Città d'Italia, un
importo decisamente interessante, anche dal punto di vista infrastrutturale, e che il
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha poi destinato con 94 milioni di Euro, con
destinazione vincolata alla coesione territoriale delle zone franche urbane, di cui
11.090.000,00 Euro sono stati assegnati, secondo uno specifico bando, al Comune di
Torino.
Il Comune di Torino all'interno di questi 11.090.000,00 Euro ha presentato un
insieme di interventi da effettuare sul territorio, tra i quali anche la realizzazione del
cavalcaferrovia della Falchera, del secondo accesso, e ad oggi siamo ad approvare il
documento che ci permette, da un lato, di ridefinire il progetto definitivo, cioè la
parte più hardware della deliberazione; dall'altro, mettere in atto la Variante n. 285 e
il relativo piano di esproprio necessario per la realizzazione delle opere
complementari al secondo accesso. Motivo per cui sulla deliberazione, oltre alla mia
firma, c'è anche quella dell'Assessore Lo Russo, che si scusa per non essere
presente, ma mi ha chiesto ovviamente di rappresentarlo per poter illustrare il
documento all'Aula e richiederne l'approvazione.
Come sapete, davanti a queste tipologie di percorsi amministrativi è possibile
raccogliere le osservazioni che arrivano dai vari soggetti. Sono state avanzate due
osservazioni, una dal Comitato Cittadini per la Falchera, l'altra dalla Provincia di
Torino, entrambe controdedotte e sono stati spiegati i vari elementi definiti da parte
dei soggetti proponenti, che non sono sufficientemente chiari.
In particolare, ne voglio sottolineare uno per i cittadini della Falchera ed uno per la
Provincia.
Per quanto riguarda i cittadini della Falchera, con i quali abbiamo approfondito i vari
temi in sede di Commissione presieduta dal Consigliere Carretta, abbiamo avuto
modo di confermare come, nel caso in cui non ci fossero le condizioni per arrivare
alla fine del percorso della Variante, quindi il recupero dei relativi oneri per la
realizzazione delle opere di connessione alla viabilità esistente, la Città si impegna,
tramite l'utilizzo dei ribassi di gara, per garantire una piena fruibilità, anche
eventualmente con le risorse della Manutenzione Ordinaria e della Manutenzione
Straordinaria.
Questo è stato chiesto anche attraverso una mozione da parte dei Consiglieri Bertola
e Appendino, di specificare come la Città si metta a disposizione dell'opera nel suo
complesso. Preannuncio che il parere nei confronti di questa mozione è quindi
favorevole, perché è quanto si è già detto in Commissione.
Nella deliberazione si citano soltanto i ribassi di gara, perché è il testo di
controdeduzione all'osservazione che era stata avanzata nell'iter amministrativo.
La seconda osservazione, che penso sia utile ricordare, è quella della Provincia di
Torino, che, da un lato, ha chiesto maggiori specifiche tecniche rispetto alle Varianti
proposte al Consiglio Comunale; dall'altro, ha formulato un parere favorevole per il
reale rispetto del piano territoriale di coordinamento, che è il documento di
programmazione del nostro territorio provinciale sui temi urbanistici.
Con la deliberazione attuale, quindi, andiamo ad approvare il progetto definitivo
dell'opera illustrato in sede di Commissione, ricordando che questa è un'opera già
inserita al codice 2792 nel programma triennale delle opere pubbliche della Città di
Torino; andiamo ad approvare il piano particellare di esproprio che, come ricordavo,
è necessario per poter realizzare appieno i progetti di interconnessione con la
viabilità ordinaria già presente in quell'area; e rinviamo ad una successiva
determinazione la parte dell'impegno di spesa per il pagamento di questi oneri
relativi al piano particellare di esproprio e, di fatto, a prendere atto che, come
Amministrazione, si è puntualmente controdedotto nei tempi previsti dalla normativa
per ogni singolo punto sul quale abbiamo ricevuto delle osservazioni.
Questa deliberazione va all'attenzione del Consiglio Comunale non soltanto per il
progetto definitivo, che poteva essere approvato come atto di Giunta, ma per la
Variante e per il Piano d'esproprio che consegue e che è necessario per la
realizzazione dell'opera.
Questa opera è già stata presentata sul territorio, ha visto il parere favorevole della
Circoscrizione, abbiamo avuto una seduta pubblica anche sul territorio, dove
abbiamo avuto modo anche di ascoltare, da un lato, le preoccupazioni per la fase in
cantiere, per la piena fruibilità dell'opera una volta che sarà realizzata, dall'altro,
però, l'apprezzamento da parte della Città e dei cittadini presenti, perché dal 2005 in
avanti non si era più parlato del secondo accesso di Falchera, invece oggi, grazie a
queste risorse nazionali, si riesce a trovare una soluzione al problema.
Mi permetto ancora di rubare un minuto all'Aula per sottolineare come c'è la
necessità di andare ad una revisione complessiva della mobilità di quella zona,
sfruttando quel punto della Città anche per un'interconnessione con le lunghe
percorrenze, con il trasporto extraurbano e con il Servizio Ferroviario Metropolitano,
che vede un punto determinante nella stazione adiacente all'opera di cui stiamo
parlando.
Anche qui le opere non sono ancora comprese nel finanziamento di cui stiamo
parlando, quindi nei 4.700.000,00 Euro che otterremo dal Piano Città, ma la Variante
che andiamo ad approvare, di fatto, tiene conto già delle esigenze di
interconnessione, di interscambio ai margini della Città, figlia di una visione della
mobilità cittadina che in tante occasioni abbiamo avuto modo di discutere anche in
sede di Commissione, che vede all'esterno della Città, non più nei terminal in centro
Città i punti di riferimento, i punti di interscambio tra le diverse modalità, magari tra
l'auto privata o, ancora meglio, tra il mezzo pubblico a lunga percorrenza e i mezzi
del trasporto pubblico urbano, leggasi il Servizio Ferroviario Metropolitano per
arrivare a Porta Susa, o la Linea 4, essendo quello un punto di interscambio
importante.
Credo che da quest'opera conseguirà anche un rinnovato utilizzo del parcheggio di
Stura, il parcheggio GTT, conosciuto dalla Commissione (se non ricordo male, era
anche stata in sopralluogo presso la stazione e presso il parcheggio), perché, di fatto,
questa costruzione di un Movicentro, cioè di un punto di riferimento per la mobilità
torinese nella zona Stura, permetterà di rimettere in pieno utilizzo ed utilizzare tutte
le potenzialità di un'infrastruttura che, ad oggi, è presente e che, invece, di fatto è
ancora sottoutilizzata.
Quindi, per i motivi che ho provato a raccontare brevemente in Aula, ma che
avevamo già avuto modo di approfondire in sede di Commissione, chiedo al
Consiglio di approvare la proposta di deliberazione in oggetto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Questa Variante e questo progetto si inseriscono in un quadro di prospettati interventi
edilizi ed urbanistici che il Movimento 5 Stelle non appoggia, anzi, a cui è
decisamente contrario. Sia per quanto riguarda la parte a Nord del Piano Città (la
realizzazione del PEC Falchera), che per la parte prospettata su corso Romania, sono
interventi di cui non vediamo l'esigenza e che andranno comunque ad intaccare
terreni ancora vergini, cioè alcuni dei pochi prati che abbiamo ancora in questa Città.
Purtroppo, devo dire che questo è vero anche per questa opera, nel senso che le
rampe del cavalcavia vanno ad insistere su terreni che attualmente sono agricoli o,
comunque, non sono ancora rovinati, utilizzati o cementificati. Bisogna, però, anche
dire che, effettivamente, il quartiere della Falchera è piuttosto isolato, quindi la
possibilità di un secondo accesso stradale può comunque avere un senso.
L'altro problema è che - ovviamente, questo però si fa con quello che c'è -, rispetto
ai progetti originari di secondo accesso al quartiere della Falchera, questa è una
versione molto ridotta, low-cost, per poter stare nei fondi che lo Stato ci ha messo a
disposizione, e, quindi, avrà alcuni elementi un po' problematici proprio dal punto di
vista viabile. Praticamente, questa rampa scavalcherà la ferrovia, poi si scenderà su
una specie di tornante, si tornerà indietro e si passerà sotto l'autostrada, e poi qui ci
sarà l'ultimo problema, che è quello sollevato anche dai cittadini della Falchera,
perché, se poi non parte la Variante n. 288 e quindi la realizzazione degli interventi
edilizi nella zona più vicina alla Falchera, sostanzialmente la nostra strada finirà nel
nulla sotto l'autostrada, dove adesso c'è una specie di viottolo parallelo
all'autostrada in cui passa a malapena una macchina per volta, sporco ed utilizzato
come discarica abusiva.
Da qui nasce la nostra proposta di mozione, nel senso che l'Amministrazione aveva
già detto in Commissione che potrà utilizzare gli eventuali ribassi di gara, come è
scritto nelle controdeduzioni, per realizzare la parte mancante di infrastruttura
viabile, se non partisse l'altro intervento edilizio.
Con la nostra proposta di mozione noi vorremmo andare un po' oltre e, quindi,
prendere un impegno in questo senso, perché realizzare una nuova e bellissima strada
di accesso alla Falchera, che non arriva alla Falchera, ma che rimane a metà, magari
per dieci anni, ci sembra veramente uno spreco di questi 5 milioni di Euro che stiamo
spendendo. L'idea della nostra proposta di mozione è di impegnare
l'Amministrazione, con i soldi del ribasso di gara o anche con i soldi della
manutenzione ordinaria, a mettere perlomeno in sicurezza, ad allargare, a ripulire e a
rendere praticabile la strada che esiste già lungo l'autostrada e che arriva fino a via
delle Querce e a via degli Ulivi e poi, nel caso in cui si decida invece di aprire un
nuovo collegamento stradale verso via Adige, via Sant'Elia e quella parte del
quartiere della Falchera, che vi sia anche un investimento per regolare e calmierare il
traffico. Infatti, a quel punto si andrebbe a portare tutto il traffico che arriva da
questo nuovo secondo accesso e che è diretto al resto della Falchera dentro una serie
di vie attualmente residenziali; tra l'altro, si tratta delle stesse vie già tristemente
afflitte dal fenomeno dell'acqua alta nelle cantine e che, quindi, già hanno sofferto
parecchio.
Quindi, chiediamo che, perlomeno, si adottino gli opportuni interventi di
calmierazione della circolazione per evitare che queste strade diventino una pista di
attraversamento per il traffico che deve andare nel resto del quartiere della Falchera.
Di conseguenza, speriamo che la nostra proposta di mozione possa essere accolta.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Ero già intervenuta quando si è parlato di questo cavalcavia in fase di adozione e di
approvazione della Variante e ripeterò quello che ho detto, perché mi sembra che in
quelle occasioni non fosse presente l'Assessore Lubatti, ma soltanto l'Assessore Lo
Russo.
Va bene che oggi l'Assessore Lo Russo si giustifichi, ma mi stupisce che, trattando
questa zona, si parli sempre a compartimenti stagni, senza cercare di capire invece
che cosa vorremo fare. L'altra volta avevo detto - e lo ripeto - che, durante la
Commissione, era stato lasciato aperto uno spiraglio per valutare delle modifiche al
progetto attuale nel caso in cui fosse proposta una Variante di Piano Regolatore; cioè
la Commissione ha espresso una seria, non dico avversità, ma perplessità sul fatto
che terreni, che oggi sono campi coltivati, vengano utilizzati per costruire delle
abitazioni e che non si pensi invece di spostare corso Romania, in modo da non avere
delle case che siano poste tra corso Romania davanti e la ferrovia dietro, cioè il
massimo del disagio e della abitabilità in condizioni non favorevoli.
Spero che potremo affrontare questo discorso prima che tutto parta, perché, ormai,
siamo abituati ad avere delle proposte di deliberazione che arrivano, le votiamo,
sembra che se ne debba ridiscutere per delle variazioni e poi… ci troviamo i bandi
per i parcheggi pertinenziali. Cioè, il Consiglio Comunale vota con l'idea che poi si
riaffronterà il problema e, invece, poi si trova tutto fatto, tutto approvato e con gli
Uffici che hanno mandato avanti il tutto.
Chiedo che si interrompa questo modo di lavorare e che, d'ora in poi, prima di
portare avanti i progetti fino alla fase definitiva, se ne discuta, anche per poter
eventualmente variare quelle che sono le ipotesi fatte dagli Uffici.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Dichiaro concluso il dibattito congiunto.

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