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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 31
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-04625
PROGRAMMA DELLE TRASFORMAZIONI URBANE 2013-2014. LINEE DI INDIRIZZO.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
I subemendamenti sono stati distribuiti, possiamo riprendere i lavori.
Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201304625/009, presentata dalla Giunta Comunale in data 8 ottobre 2013, avente per
oggetto:

"Programma delle trasformazioni urbane 2013-2014. Linee di indirizzo"

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi del subemendamento n. 0 all'emendamento n. 28, a firma del
Consigliere Bertola.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Colgo l'occasione per presentare il subemendamento, a cui è stato attribuito il
numero 0 - non so se questo sia un auspicio sul risultato della votazione -,
all'emendamento n. 28. Comunque, il senso è che, avendo riaperto - per fortuna - la
discussione sul testo della deliberazione all'ultimo momento, in realtà, in questo
emendamento n. 28, esplicitamente nei primi due paragrafi sugli strumenti di
condivisione e partecipazione alle scelte amministrative, avrei voluto inserire un
pochino più di precisione in merito a questo coinvolgimento e partecipazione.
Sostanzialmente, si ritorna all'elemento dell'urbanistica partecipata, che viene
sempre a parole ribadito dall'Amministrazione, ma quasi mai applicato. Per questo,
crediamo sia utile inserire nella deliberazione una garanzia, ovviamente non generica
o a parole, parlando degli interventi più significativi, quindi dobbiamo poi capire
quali sono, sul diritto di scelta dei cittadini, quindi che coinvolge i cittadini che
abitano intorno alle aree oggetto di trasformazione, o con un referendum o,
comunque, anche con una discussione pubblica aperta sull'intervento da fare e,
possibilmente, anche con il coinvolgimento nella regia dei cantieri, perché, alla fine,
spesso, i cantieri partono e i lavori generano disagio per chi ci abita intorno, quindi
per i cittadini, i commercianti, eccetera, i quali, però, non vengono mai coinvolti
nelle scelte. Quindi, noi crediamo che sia utile ribadire questo principio.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n.
0 all'emendamento n. 28:
contrari 23, favorevoli 4, astenuti 1.
Il subemendamento n. 0 all'emendamento n. 28 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi del subemendamento n. 1 all'emendamento n. 28, a firma del
Consigliere Marrone, che sostituisce a riga 10: "particolare rilievo avrà", con: "dovrà
essere adottato preferibilmente".
Il parere di regolarità tecnica è favorevole.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
La ringrazio, Presidente, per averlo letto. Io preferirei leggere il risultato, cioè come
verrebbe qualora venisse approvato. Verrebbe così: "Tra questi strumenti dovrà
essere adottato preferibilmente il concorso di progettazione". Quindi, la finalità è
quella di dare una specie di canale preferenziale allo strumento; quindi, diciamo che
è un rafforzativo. Questo è il senso del mio subemendamento.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n.
1 all'emendamento n. 28:
presenti 30, astenuti 1, favorevoli 6, contrari 23.
Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 28 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi del subemendamento n. 2 all'emendamento n. 28, a firma del
Consigliere Tronzano, che chiede di cancellare tutto l'ultimo paragrafo.
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Credo che, se l'Assessore avesse voglia di leggere questo subemendamento, non
potrebbe dare parere negativo, perché è un subemendamento che conferma la
progettualità e l'intendimento dei Consiglieri Levi e Grimaldi, ma, nella sostanza,
elimina un'aberrazione, a mio giudizio, della deliberazione, che è quella di obbligare
e di rendere necessario il ricorso a professionalità giovani e, soprattutto, di un
intervento a carico dei privati. Quindi, credo che su questo l'Assessore non possa
dare parere negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Comunque, garantire la partecipazione dei giovani professionisti non vuol dire
escludere la partecipazione dei non giovani professionisti. Sia solo chiaro il concetto.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è scritto così.
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n.
2 all'emendamento n. 28:
presenti 30, astenuti 1, favorevoli 7, contrari 22.
Il subemendamento n. 2 all'emendamento n. 28 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Berthier.

BERTHIER Ferdinando
Mi sono distratto un attimo. Sul subemendamento del Consigliere Tronzano il mio
voto è favorevole. Grazie.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Va bene, diamo atto a verbale.
Passiamo all'analisi del subemendamento n. 3 all'emendamento n. 28, a firma del
Consigliere Liardo, che toglie la parola "giovani"; pertanto, verrebbe: "ampia
partecipazione di professionisti".
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Ringrazio l'Aula per lo stupore manifestato, in quanto significa che è stata attenta
alla lettura del subemendamento (pensavo, invece, che quest'Aula ormai fosse
distratta, data l'ora).
Si tratta di un subemendamento che va ad eliminare una sorta di discriminazione nei
confronti dei meno giovani. Perciò, ritengo opportuno che questo subemendamento,
che riprende quello precedente del Consigliere Tronzano, abbia una sorte diversa.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n.
3 all'emendamento n. 28:
presenti 31, astenuti 1, favorevoli 7, contrari 23.
Il subemendamento n. 3 all'emendamento n. 28 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Il subemendamento n. 4 all'emendamento n. 28, presentato dal Consigliere Paolino,
recita:


LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è favorevole.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 4
all'emendamento n. 28:
presenti 25, astenuti 3, favorevoli 22, contrari nessuno.
Il subemendamento n. 4 all'emendamento n. 28 è approvato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Pertanto, decade il subemendamento n. 5, che sostituiva "necessariamente" con
"valuta volta per volta". Non c'è più il "necessariamente", il subemendamento a
firma del Consigliere Ricca è decaduto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
No, credo che si faccia mediamente così, prima si mette quello più radicale, poi si
mettono gli altri, altrimenti si rischia di fare delle votazioni inutili. Mi confortano in
questo gli Uffici.
L'emendamento n. 28, presentato dai Consiglieri Levi, Grimaldi, Onofri, Ventura e
Marrone, recita:


LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Il parere della Giunta è favorevole.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 28 così
subemendato:
presenti 24, astenuti 2, favorevoli 22, contrari nessuno.
L'emendamento n. 28 è approvato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Faccio i complimenti al Sindaco per la difesa della proposta di deliberazione (dovessi
mai averne bisogno, vorrei un avvocato così convincente). Comunque, espongo una
riflessione, mentre mi accingo poi a dire quello che sarà il mio parere nel voto. Non
che gli altri, chi ci chiama da fuori, pensino che quelli lì non capiscono niente, però si
dice che il diavolo ti accarezza quando vuole l'anima; noi siamo nella condizione di
avere i conti così in difficoltà da poterci concedere ad operazioni di questo tipo, tanto
che la politica che noi andiamo a fare per tutte quelle che saranno le trasformazioni
del futuro è chiaramente orientata anche a quelle che sono le esigenze di Bilancio.
Questo è un discorso che, purtroppo, siamo obbligati, anzi, siete obbligati a fare,
perché sono scelte puramente politiche. È per questo che io dico che, sì, c'è da essere
contenti ad andare a partecipare ai vari incontri internazionali per capire come
cambia la città, però siamo anche noi che decidiamo come far cambiare la città. Dal
mio punto di vista, questo è il modo sbagliato, ovvero di permettere ad investitori
privati di intervenire in questa maniera.
Poi, Sindaco, dico solo più una cosa sul motivo per cui prima ci trovavamo in
disaccordo. Sono d'accordo anch'io sul fatto che questo sia un piano a lungo termine,
anzi, lunghissimo termine, però qui c'è scritto "Trasformazioni urbane 2013-2014" e,
almeno, ci sarebbe dovuto essere il buongusto (non suo chiaramente, ma di chi ha
scritto la proposta di deliberazione) di non mettere una data nella trasformazioni
urbane così importanti, perché potremmo trovarci alla fine di quest'anno a chiedere,
in questa stessa sede, come mai queste trasformazioni urbane 2013-2014 non siano
avvenute, nonostante magari l'anno sia finito.
Questioni di dettaglio; i dettagli, però, sono molto importanti, soprattutto quando si
va a trattare cose di questo tipo. Ed è per questo e per i motivi che ho espresso prima,
ma anche per quelle che sono state argomentazioni che non mi hanno convinto, che il
mio voto sarà assolutamente negativo. Sono, però, assolutamente aperto, nel
momento in cui vorremmo affrontare un discorso di cambio di Piano Regolatore
della Città per cercare di immaginare come potrebbe essere la città da domani in
avanti, a qualsiasi tipo di discorso, di discussione e di dialogo propositivo nel merito,
perché credo che, ad oggi, abbiamo un Piano Regolatore vecchio, nato vecchio,
perché è nato concettualmente di dieci anni prima, e noi nel 2015 avremo un Piano
iniziato a pensare nel 1985.
È per questo che, se noi vogliamo fare un'operazione di lungimiranza urbanistica,
dovremo rimetterci lì e scrivere, in proiezione di come immaginiamo la città nei
prossimi vent'anni, come diceva lei prima, Sindaco, un Piano Regolatore adeguato
che vada in quella direzione, perché con queste linee urbanistiche, per quanto siano
belle, secondo me sono solo fantascienza.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Mi rivolgo direttamente al Sindaco, perché non ho capito alcune situazioni. In certi
momenti, ha rappresentato in quest'Aula una certa discontinuità rispetto alle
Amministrazioni precedenti e rispetto ad un percorso che le Amministrazioni
precedenti hanno effettuato in questa Città, però, stasera, mi sembra di aver capito
che le posizioni del Sindaco - non me ne voglia - siano un po' dettate dall'emotività
del momento politico.
In questo momento - per carità, è il mio pensiero, mi ero illuso in passato -, lei, per
ragioni puramente politiche, partitiche direi, guarda al passato dandogli anche un
plauso. Ha citato, addirittura, Lumiq. Sindaco, guardi che Lumiq è frutto di un
finanziamento grandissimo nel 2000, non stiamo parlando del 1800.
Se lei vuole rivedere una cosa fatta dalla stessa maggioranza nel 2000, questo è
estremamente grave. Poi, per carità, voi avete la maggioranza e voi gestite questa
Città. Tanti cittadini, le assicuro, Sindaco, non sono contenti di tutte le cose che
questa Città ha partorito a livello di infrastrutture, perché non hanno avuto delle
ricadute importanti sulla quotidianità del vivere dei cittadini. Perciò, voglio
consegnare a lei queste mie dichiarazioni. Lei, prima, citava le aree industriali
dismesse; sicuramente, sono state sostituite con cattedrali nel deserto.
Come Gruppo Nuovo Centrodestra, voteremo contrariamente a questa proposta di
deliberazione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Cercherò di essere breve e non ripeterò tutto quello che ho già detto e quindi tutta la
contrarietà a questa proposta di deliberazione e, in generale, alla politica urbanistica
di questa Città.
Però, ci tenevo ad aggiungere che, nonostante la nostra contrarietà di fondo alle
scelte politiche urbanistiche della Città, noi abbiamo comunque cercato di migliorare
questa deliberazione costruttivamente - almeno nei punti che ritenevamo ragionevoli
e accoglibili anche da parte della maggioranza -, legittimamente e pienamente
nell'interesse della Città.
Devo dire che, purtroppo, nessuno dei due è stato accolto, perché la nostra richiesta
di specificare meglio il fatto che questa deliberazione è soltanto un indirizzo che sarà
ancora da verificare, per quanto non ancora approvato, è stata respinta. Eppure, io lo
ribadisco, nel senso che, tra l'altro, molti degli interventi tuttora descritti in questa
proposta di deliberazione hanno diversi stadi di attuazione, ma alcuni sono
veramente più sulla carta che su altro; sono progetti fermi da anni, perché non si
trovano i fondi, non si trova l'investitore privato, addirittura alcuni con gli strumenti
urbanistici scaduti o mai portati a termine, o mai conclusi nel loro iter. Altri sono
ancora completamente da fare, quindi o sono a metà iter, o addirittura l'iter deve
ancora iniziare.
Quindi, se da una parte è giusto dare un po' un programma, è un po' ridicolo -
permettetemi - arrivare al 10 febbraio 2014 con una deliberazione intitolata
"Programma 2013-2014", però questo può anche corrispondere al fatto che dentro ci
sono sia degli interventi il cui iter è arrivato in fondo, sia degli interventi che devono
ancora partire. Però, comunque, alla fine, più si va avanti, più la sostanza di questa
deliberazione diventa tenue.
La seconda proposta che abbiamo fatto, sfruttando questa possibilità che si è aperta
all'ultimo di questi subemendamenti, è stata semplicemente quella di ribadire un
principio di partecipazione che dovrebbe essere alla base del rapporto tra la Città e i
cittadini. Io non concordo con quello che ho sentito dire fuori verbale, "allora a cosa
serve il Consiglio Comunale". Cioè, il Consiglio Comunale di una città di un milione
di abitanti, novecentomila, fa le linee di indirizzo generale, prende le decisioni,
contemperando gli interessi di tutta la città, e va benissimo, però, quando ti
costruiscono dieci nuovi palazzi proprio davanti a casa tua, creandoti un disagio per
degli anni, magari intervenendo pesantemente sulla vivibilità del quartiere e sulla
disponibilità di aree verdi o, comunque, non costruite che diventano aree costruite
densamente abitate, io credo che, in quel caso lì, comunque, chi abita vicino abbia un
diritto di intervento e di scelta.
Poi, possiamo sicuramente dire che non è solo chi abita davanti ad un intervento che
deve decidere, però che ci sia un coinvolgimento è vitale, perché, altrimenti, andiamo
avanti con quello che ormai succede sempre più di frequente, cioè che la Città arrivi
per promuovere un intervento, o suo o di un privato, eccetera, e immediatamente
nasca un comitato di protesta, magari giustamente, perché alcune volte c'è una
contrarietà di base quasi ideologica, altre volte è semplicemente la richiesta di
modificare tre cose banali, che potrebbero benissimo essere modificate, ma che la
Città non ha pensato prima, e quindi poi si crei una lotta di mesi, di anni, di comitati
e petizioni per una cosa che, forse, fosse stata affrontata prima discutendo con i
cittadini, si sarebbe potuta risolvere con soddisfazione generale di tutti. E ci spiace
che anche questa proposta sia stata bocciata.
Quindi, ovviamente noi continueremo il lavoro urbanistico. Credo che adesso
dovremo poi affrontare nel dettaglio tutte le singole operazioni; quindi, su quelle che
condivideremo, naturalmente daremo anche il nostro appoggio, ma già sappiamo che,
tendenzialmente, vista la qualità e quello che è successo in passato, difficilmente
potremo condividere le operazioni urbanistiche proposte. Quindi, ci diamo
appuntamento alle prossime deliberazioni che arriveranno nella Commissione
competente, però, per quanto riguarda il momento attuale, il nostro voto sarà
negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
presenti 32, astenuti 1, favorevoli 23, contrari 8.
La proposta di deliberazione è approvata.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Il Consigliere Carretta mette a verbale la
sua votazione favorevole alla proposta di deliberazione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
presenti 32, astenuti 1, favorevoli 23, contrari 8.
L'immediata eseguibilità è concessa.

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