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MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) La IAR ha un contratto di agenzia con IREN Mercato per la promozione di contratti di gas ed energia elettrica sul mercato libero. L'attività di IAR, così come quella delle altre agenzie porta a porta che hanno rapporti con IREN Mercato, è tutta completamente svolta nell'ambito dei dettami stabiliti in materia dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che norma sia l'attività del porta a porta, sia l'attività del teleselling per la promozione dei contratti energetici. IREN Mercato, proprio per tutelare il cliente, oltre a mettere in atto tutte le verifiche sull'operato delle agenzie, ha implementato nel proprio sistema di controllo anche dei meccanismi di contatto diretto con il cliente, meccanismi che sono più stringenti rispetto a quanto previsto nelle deliberazioni che sono emanate dall'Autorità stessa, e che mirano proprio ad accertare la reale volontà del cliente di attivare o meno un nuovo contratto. Ad esempio, nel caso in cui un cliente desideri recedere dal contratto firmato, IREN Mercato, a differenza dei principali competitor, accetta il ripensamento anche oltre quelli che sono i termini previsti dalla Legge, che sono dieci giorni, proprio per rispettare, alla fine del percorso, i desiderata reali del cliente. IREN Mercato allontana, poi, i singoli agenti rispetto a cui sia stato verificato un comportamento non corretto nei confronti del cliente. Questo allontanamento non può subire dei ripensamenti, è permanente. Nella black list attualmente sono presenti anche venditori che in passato hanno collaborato per la IAR. Questo è quanto ricevuto dall'azienda. Dopo la lettura dell'articolo uscito ieri, per quanto sia chiaro che sono necessarie ulteriori verifiche, proprio per capire se ci troviamo in presenza di un fenomeno e, se sì, quali ne siano le reali dimensioni, oppure se ci troviamo in presenza di un caso sporadico, io stessa mi sono attivata per ricevere informazioni e chiarimenti dall'azienda. Pur consapevole dello scarso preavviso che c'era per reperire dati e per approfondire la questione, io voglio dire molto chiaramente, in tutta sincerità, che non considero concluso il mio compito di verifica, proprio perché al momento non ritengo esaustive le informazioni ricevute dall'azienda. Quindi, mi faccio carico di riferire i chiarimenti che mi verranno forniti dall'azienda - non appena ciò accadrà - nelle sedi che i Consiglieri riterranno più opportune (quindi in Consiglio o in Commissione): innanzitutto la data e la durata della stipula del contratto, il numero dei venditori di IAR, o ex venditori di IAR, presenti nella black list, i controlli fatti su IAR e sui venditori, per capire se il comportamento scorretto - se verificato - sia solo attribuibile ai singoli (che, di conseguenza, finiranno poi in black list), e quali azioni sono previste dal contratto nei confronti delle aziende che non formano adeguatamente, oppure non controllano adeguatamente, i loro venditori. Quindi, al momento io ho riferito quanto era il mio possesso. Poi i Consiglieri mi diranno in quale sede potrò proseguire con i necessari approfondimenti. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Ricordo all'Aula che su questo tema sono previsti cinque minuti per Gruppo. Hanno chiesto di intervenire i Consiglieri Curto, Berthier e Bertola. Vi sono altri? Solo per organizzare i lavori dell'Aula. No, perfetto. La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Ringrazio l'Assessore per la celerità della risposta, ma considero i fatti emersi, o meglio, i fatti fatti emergere da "La Stampa", di una gravità inaudita. Quindi, chiedo ai Consiglieri un po' di attenzione, perché mi rendo conto che si potrebbe considerare questa notizia - quindi anche questa risposta - come uno dei fatti di cui quest'Aula si occupa. Pensare che dei rappresentanti di un'azienda controllata dalla Città di Torino tentino deliberatamente di truffare i cittadini torinesi, in particolare i più fragili, quindi quelli con meno conoscenze, i più anziani, io credo che, in particolare in questo momento, cioè in un momento di crisi economica, di difficoltà per le famiglie, sia di una gravità enorme. Quindi, penso che quest'Aula e l'Amministrazione debbano immediatamente intervenire. Assessore, anche se lei lo ha già detto, seppur con parole più felpate delle mie, trovo la nota presentataci da IREN una vergogna che va immediatamente rigettata, perché non all'altezza di un'azienda pubblica che noi controlliamo. Mi spiace che in questo momento il Sindaco non sia in Aula, perché abbiamo lungamente discusso con lui del domino societario che riguardava IREN. A rappresentarci nel Consiglio d'Amministrazione abbiamo, per scelta del Sindaco, l'ex Vicesindaco di questa Città, ed è intollerabile che questa sia la risposta che viene data ai cittadini torinesi. Non si tratta di porre qualche venditore sulla black list. Quello che è stato denunciato dalla stampa è un'attenzione sistematica alla truffa da parte di un rappresentante di IREN sul nostro territorio. Quindi, Assessore, si tratta di sospendere immediatamente il contratto in essere con la IAR. Tutto il resto non è accettabile, perché, se è vero che in questo momento vengono truffati dei cittadini torinesi - e la denuncia ci sembra chiara -, questo va interrotto immediatamente e, visto che abbiamo il potere e la possibilità di farlo, io penso che debba essere sporta regolare denuncia all'Autorità Giudiziaria; inoltre, considerando le competenze di Polizia Giudiziaria che hanno le nostre forze di Polizia Municipale, penso che debba essere immediatamente avviata un'indagine per capire se sia vero, nei casi trattati, che sono accaduti i fatti descritti da "La Stampa". Nel tempo che rimane, Assessore, voglio ancora ricordare che due anni fa, attraverso un'interpellanza, sottolineammo al Vicesindaco Dealessandri un fatto altrettanto grave che avviene sulla nostra città a carico di IREN, e non soltanto di IREN, anche delle altre aziende erogatrici: Assessore, vengono fatturati i pregressi, quindi il gas mai fatturato, prima di tutto spesso in un'unica soluzione, mandando e rischiando di mandare sul lastrico le famiglie più deboli di Torino, ma soprattutto, Assessore - e la cosa è più grave, perché dimostra come queste aziende siano forti con i deboli e deboli con i forti -, le fatture vengono emesse al 22% di IVA. Adesso, Assessore, mi spieghi, se io sono un utente che ha sempre regolarmente pagato le bollette, ed è l'azienda che è morosa, o meglio, è in ritardo nei miei confronti nei controlli sul mio consumo, per quale ragione io debba pagare il differenziale di IVA che l'azienda non è stata in grado di accertare, e invece non debba pagare l'azienda, e in questo caso IREN, che è un'azienda a controllo pubblico. E anche qui vorrei la presenza del Sindaco Fassino, perché anche questa è una truffa legalizzata da parte di un'azienda da noi controllata. Quindi, Assessore, la prego di occuparsi di questo oggi, di segnarsi con un asterisco quanto le sto dicendo, e di verificarlo, perché è estremamente grave, perché il 2% probabilmente per una famiglia possidente è poco, ma per una famiglia in difficoltà è molto. Soprattutto, il 2% sulla cubatura complessiva degli arretrati è moltissimo, ed è inaccettabile che, per colpa di inadempienza e incapacità gestionali da parte delle aziende, questo venga scaricato sull'utenza finale. Infine, Assessore, le chiedo la sospensione immediata del contratto; chiedo immediatamente una convocazione della Commissione competente, a cui l'azienda deve presentarsi e non lavarsi le mani con una nota come questa; chiedo l'apertura di un'inchiesta, Assessore, perché è necessario, e, infine, chiedo all'Assessore, di fare una valutazione rispetto al rapporto con IREN più in generale. Io vorrei - e questo è un tema che apriremo nelle prossime settimane - che ci si confrontasse su quello che è stato un periodo particolare del rapporto con IREN, un periodo in cui noi abbiamo messo nella pancia di quell'azienda contratti di fornitura e di acquisto, da parte di questo Ente, quarantennali, che sono poi stati quotati in Borsa; in particolare mi riferisco alle forniture per la Città di Torino. Forse è arrivato il momento di chiedersi se quei contratti di fornitura elettrica, di manutenzione elettrica e di riscaldamento siano effettivamente convenienti per questa Città e per questa Amministrazione, perché sono convinto che noi abbiamo il dovere, prima di tutto, di tutelare i nostri cittadini e poi, e solo poi, di tutelare le nostre aziende, ancorché aziende da noi controllate. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Nell'ordine, in questo momento, sono iscritti a parlare i Consiglieri Berthier, Bertola e Altamura in conclusione. Vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire? La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Mi sembra abbastanza singolare il fatto che si debba dire preventivamente quanti interventi ci sono. Con questo non voglio contestarla, ma sul fatto che magari all'interno del dibattito possano esserci delle situazioni, in cui una persona può essere stimolata... MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La ringrazio, Consigliere. Prenderò nota e verrò a lezione da lei su come si gestisce un'Aula. LIARDO Enzo Grazie. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Berthier. BERTHIER Ferdinando Faccio una premessa: quanto dico, lo dico a ragion veduta, perché è il mio lavoro, io vendo energia elettrica e gas alle aziende e faccio parte di un'azienda molto importante che si preoccupa di istruire, fare dei corsi approfonditi, anno per anno, ai propri venditori. Questo fenomeno che abbiamo letto a mezzo stampa... Però mi piacerebbe che ascoltasse anche il Consigliere Curto, perché sto parlando dello stesso argomento. Va bene, aspetto. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La prego di continuare. BERTHIER Ferdinando Vorrei far notare al Consigliere Curto che questo fenomeno, che lo ha così scandalizzato, va avanti da anni. Sono anni che soprattutto IREN - ma lo fa comunque anche ENEL Energia - fa contratti sibillini, e li fa sempre usando agenzie incaricate. Fino all'anno scorso e l'anno precedente facevano contratti via telefono con lo stesso sistema: l'utente non capiva bene che cosa gli si chiedeva, gli si faceva una forzatura in un momento per dare una risposta sì, che veniva registrata e quella veniva considerata quasi come fosse una firma, e quindi un consenso a fare un cambio di profilo tariffario. Per questi motivi sono già stati multati, TERNA fa un controllo supremo su queste cose, e più di una volta questa società, la grande società che abbiamo qui, ha avuto delle multe pesantissime per questo. Adesso hanno cambiato sistema, hanno aggirato l'ostacolo: il sistema è mandare in giro ragazzi giovani, senza istruzione, senza conoscenza del prodotto, e addirittura agli utenti viene prospettato un tariffario a prezzo fisso, mentre è un prezzo indicizzato. Questo perché il prezzo indicizzato, da sempre, è sempre più basso rispetto al prezzo fisso; quindi, vedendo un prezzo basso indicizzato, presumendo che sia fisso, il cliente firma. L'altra anomalia è che, se c'è la possibilità del recesso entro dieci giorni, l'utente, prima che riceva la nuova bolletta con il nuovo profilo tariffario, passano come minimo due mesi, quindi è evidente che non è valido il recesso entro dieci giorni, salvo che chi ha firmato si faccia un consulto, si confronti con qualcun altro della famiglia e si accorga che forse c'è qualcosa che non va. Se no, dato che, guarda caso, l'utenza che casca in questi inganni è sempre un'utenza di pensionati o di persone che comunque non è avvezza a questo tipo di contratti, nove volte su dieci il contratto va avanti e quindi poi, per poter recedere da un contratto ufficiale, devono passare tre mesi. Quindi, prima che ricevo la bolletta passano due mesi; prima di capire che c'è qualcosa che non funziona, magari aspetto un'altra bolletta, e quindi passano quattro mesi; e prima che io possa recedere e diventi effettivo il recesso, passano altri tre mesi. Quindi, passano sette-otto mesi prima che l'utente possa togliersi da questa azione alquanto illegale. C'è anche un'altra cosa che è molto importante, che può essere sicuramente utile sapere: IREN nelle tre fasce orarie sgarra di otto ore nella seconda fascia, cioè per Legge la seconda fascia finisce al sabato a mezzogiorno, IREN invece fa andare la seconda fascia fino alle 22.00 del sabato. Questa è un'altra cosa che io avevo già notato e avevo anche già rilevato con i dirigenti stessi di IREN, ma mi hanno guardato come se fossi stato un cercopiteco, e non certo preso in considerazione per quello che dicevo io, che la cosa era anomala. Quindi, io credo che, al di là delle agenzie che hanno l'incarico di fare un certo tipo di servizio, sicuramente bisogna andare a riguardare e a cercare tutti gli errori che IREN sta facendo non soltanto in questo momento, ma che continua a fare da anni e anni, a scapito del cittadino. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Io ho iscritti a parlare il Consigliere Bertola, a cui lascio subito la parola, e il Consigliere Altamura. Vi sono altri Consiglieri che vogliono intervenire? Solo per organizzare i lavori. No. La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Anch'io ieri ho visto questo articolo e ho fatto un salto sulla sedia, tant'è vero che ho scritto immediatamente un'interpellanza, protocollata oggi, per cui ci rivedremo senz'altro in Aula nel giro di un paio di settimane, proprio perché, ovviamente capisco che in un giorno, per di più domenica, non sia facile, però comunque le risposte fornite oggi non sono sufficienti. Credo che sia necessario, in particolare, capire quanto sia estesa questa rete di forniture - quindi quante sono le società che girano per Torino e mandano la gente per Torino ad agire in questo modo -, e anche avere qualche indicatore per capirne il funzionamento vero e proprio, perché basta capire quanti contratti sono stati sottoscritti e quanti sono stati contestati o disdetti nei dieci giorni dal diritto di recesso, o comunque contestati nei mesi successivi, per capire anche l'entità di questo fenomeno, perché, se veramente - come immagino si tenterà di dire - quello riportato dal giornale è un caso assolutamente straordinario di una persona, allora andremo a vedere che ce ne sono magari dieci, venti, cento contestati in un anno. Se cominciamo a scoprire che magari la metà dei contratti firmati in questo modo vengono contestati, mi sembra evidente che c'è un comportamento innanzitutto di vero e proprio raggiro, perché quello che è stato raccontato nell'articolo è un vero e proprio raggiro, ma comunque tollerato, nel senso che alla fine, se i numeri sono questi (e un'azienda come IREN ovviamente ha conoscenza della quantità dei contratti che vengono contestati successivamente), vuol dire che IREN ha perfettamente notizia di quello che succede e, nonostante questo, continua ad andare avanti in questo modo. Ci sono anche altre cose che vorremmo che IREN spiegasse, tra cui il fatto che, come comunicato sulle bollette, l'anno scorso il suo mix energetico è peggiorato in maniera significativa, in termini di sostenibilità; cioè, invece di avere più energie rinnovabili e meno energie fossili, è successo esattamente l'opposto, quindi c'è stato un forte aumento della quantità di energia prodotta da fonti fossili e una forte diminuzione di quella prodotta da fonti rinnovabili, e addirittura si è triplicata quella che arriva dal nucleare. Comunque, per questo ci vedremo in sede di interpellanza. Però io vorrei anche aggiungere che capisco l'indignazione del Consigliere Curto, che condivido, ma spero che questa possa essere l'occasione, nella maggioranza, per una riflessione sul modello generale con cui sono gestite le aziende municipalizzate ed ex municipalizzate, perché comunque questa maggioranza è andata avanti negli anni proseguendo nella direzione di aziendalizzare - vogliamo dire così? -, privatizzare. Si è sempre sostenuto che, per avere una gestione efficiente, bisogna progressivamente togliere queste aziende dal controllo diretto delle Istituzioni pubbliche e trasformarle in aziende private, come IREN: IREN è pubblica quando ci sono da pagare i debiti, perché i soci principali sono pubblici, ma è privata quando noi chiediamo di capire qualcosa sulla sua gestione e ci viene risposto che, essendo un'azienda quotata in Borsa, neanche i Consiglieri Comunali possono più sapere che cosa succede e avere copia dei contratti o informazioni su quello che accade al suo interno. Quindi, questi sono i risultati di questo meccanismo. Per cui, se si continua a dire che queste aziende devono essere gestite come il privato - direi il peggior privato, perché forse ci sono molti privati che sicuramente non adottano questo genere di pratiche -, poi il risultato è che queste cose si scaricano sui cittadini. Quindi, capisco l'indignazione, ma forse ci vorrebbe un esame di coscienza, bisognerebbe fare una riflessione per capire che forse tutta questa enfasi e questa lode della privatizzazione totale - tanto poi, oltretutto, è una privatizzazione finta, perché di fatto i manager sono sempre quelli nominati dalla politica e vicini ai partiti -, sicuramente, non migliora le cose per i cittadini, anzi, li rende vittime di questo tipo di comportamenti. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Io colgo favorevolmente la proposta che viene fatta dal Consigliere Curto, ma soprattutto chiedo, anche a nome della maggioranza, con cui ho cercato brevemente di confrontarmi, di non accelerare in conclusioni - fra l'altro parlando di contratti in essere - che evidentemente, vista la complessità della materia e vista anche la governance di IREN, che è stata conclusa come percorso l'anno scorso, ci mettano davanti ad attivare immediatamente almeno due posizioni che questo Consiglio Comunale, con l'accordo della Giunta, può immediatamente attivare. La prima è far partire immediatamente, con la richiesta ad IREN, un percorso immediato interno alla società per attivare una Commissione, un'indagine interna rispetto a quello che è avvenuto, che hanno riportato i giornali e che il Consigliere Curto nel suo intervento ha delineato in modo chiaro. La seconda questione, Consigliere Bertola, mi vede assolutamente d'accordo nell'affrontare una discussione generale, però, per non incorrere nell'errore poi di finire a fare demagogia rispetto a politiche di dismissione di quote patrimoniali delle nostre società, credo sia necessario non mettere tutto nello stesso calderone ed affrontare immediatamente la vicenda - credo che il Presidente Carbonero sarà d'accordo con me, spero che lo sia anche la minoranza - anche con l'audizione, necessaria e obbligatoria, nella Commissione Controllo di Gestione congiunta con la I Commissione. Io credo che i due elementi ci permetteranno, innanzitutto, di recepire quali sono i fatti che sono avvenuti, al di là delle corrette informazioni che sono state date dagli organi di stampa, di avere degli elementi oggettivi per poter valutare come intervenire, prima ancora di chiedere qualunque tipo di sospensione di qualunque tipo di contratto alla Giunta, e, soprattutto, di poter intervenire anche successivamente, quando sarà ovviamente arrivato il momento di audire IREN, con il percorso - che io chiederei venisse attivato subito - di indagine interna, perché l'elemento oggettivo che in questo momento ci manca è qual è la valutazione che viene fatta dalla società. Questo per identificare chiaramente le responsabilità, ma non mettere in un unico calderone responsabilità che non possono essere condivise da tutti, pur rendendomi conto e condividendo con la maggioranza questa osservazione, che è stata fatta da alcuni dei Consiglieri della minoranza, che la questione è particolarmente delicata e, se risultasse comprovata, ci metterebbe ovviamente di fronte alla necessità di intervenire. Quindi, io chiedo che la Giunta, da questo punto di vista, in parallelo all'azione del Consiglio Comunale delle due Commissioni, che attiveranno un percorso già nella prossima settimana, attivi lo stesso percorso - che il Sindaco mi ha dato disponibilità ad attivare immediatamente - di un percorso interno alla società, che ovviamente, da un'indagine, ci dia gli elementi oggettivi necessari per non trarre conclusioni sbagliate e per non arrivare a decisioni che non sarebbero suffragate da fatti oggettivi. Quindi, questa è una proposta che faccio a nome della maggioranza. Mi auguro che il Consigliere Carbonero condivida con me la valutazione, così come il Consigliere Bertola, rispetto a quello che ha chiesto, sempre con la disponibilità di questa maggioranza a confrontarsi anche sulle dinamiche più generali, sia di governance, sia di piani industriali, sia per tutto quello che è stato il lavoro di questi ultimi ventiquattro mesi rispetto alle dismissioni di quote delle nostre partecipazioni. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Vi sono altri interventi? Consigliere Liardo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sull'ordine dei lavori? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La parola all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Vorrei soltanto ribadire quanto ho detto nel mio intervento iniziale. Ovviamente, bene l'inizio di questo percorso. Io stessa ho chiesto all'azienda di avviare questa sorta di indagine interna in ordine a data e durata della stipula del contratto, numero dei venditori che sono presenti nella black list, numero delle agenzie che lavorano per IREN Mercato su questo tema, controlli fatti su IAR e sulle altre agenzie e sui venditori, per capire proprio se questo comportamento scorretto possa essere attribuito ai singoli o se invece sia frutto di un fenomeno un po' più ampio, e poi quali azioni sono previste dal contratto in ordine ai mancati controlli o alla mancata formazione, da parte di queste società, nei confronti dei loro venditori. Non appena, personalmente, avrò questi dati - ma poi anche la Commissione, se lo ritiene - io verrò a riferirli in Commissione. Ovviamente, qualora invece il Consiglio individuasse un altro percorso, io sono ben disponibile a seguirlo. |