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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc. 201400639/002, presentata in data 6 febbraio 2014, avente per oggetto: "10 febbraio: quando sarà mantenuto l'impegno sulla cessione delle case popolari ai profughi giuliano-dalmati assegnatari?" LEVI Marta (Vicepresidente) A questa interpellanza avrebbe dovuto rispondere il Vicesindaco, che, però, è ammalato, pertanto la risposta è affidata all'Assessore Tedesco, che, ovviamente, leggerà la comunicazione che avrebbe dato il Vicesindaco. La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) L'attuale situazione circa la cessione degli alloggi popolari di proprietà diretta del Comune ai profughi giuliano-dalmati che hanno diritto, è questa: per quanto riguarda il quartiere via Pirano, via Parenzo, via Sansovino e corso Cincinnato, con deliberazione del Consiglio Comunale del 13 luglio 2010 e con determinazione dirigenziale dell'aprile 2012, è stata accertata la vendita agli aventi diritto di sedici alloggi costruiti appositamente per loro. Dopo aver adempiuto a tutti gli adempimenti amministrativi, gli Uffici della Città sono in attesa di avere, da parte dell'Associazione dei profughi istriani e dalmati che si era impegnata in tal senso, la trasmissione del Regolamento di condominio e le relazioni tecniche. Questo per poter procedere alla stipula dei contratti di compravendita. Sono stati effettuati verso queste Associazioni solleciti sia il 27 maggio 2013 che il 16 dicembre 2013. Quindi, se ho ben capito, qui in sostanza si è solamente in attesa della trasmissione di atti da parte delle Associazioni, per poter procedere ad una regolare stipula del contratto di compravendita. Per quanto riguarda, invece, il quartiere delle Vallette, quindi via dei Mughetti e via delle Primule, con deliberazione del Consiglio Comunale del 3 ottobre 2011 e poi con determinazione dirigenziale del 16 agosto 2012, del 17 ottobre 2012 e del 24 gennaio 2013, è stata accertata la vendita agli aventi diritto di cinquantadue alloggi costruiti sempre per i profughi. Per la stipulazione degli atti di compravendita, però, in questo caso sono emersi due tipi di problemi. Primo: la non chiara identificazione della proprietà dei terreni su cui insiste una parte dei fabbricati in oggetto, che sono stati costruiti per conto dell'Agenzia del Demanio. Questo è il primo problema. L'altro problema è la necessità di procedere al frazionamento delle aree, alla predisposizione dei Regolamenti di comprensorio e di condominio e alla stesura delle relazioni tecniche e all'elaborazione dell'attestazione di prestazione energetica da parte dell'ATC. Riguarda al primo problema, quindi la non chiara identificazione della proprietà dei terreni su cui insiste una parte dei fabbricati, la Città ha sollecitato più volte l'Agenzia del Demanio per individuare, perimetrare e, quindi, trasferire l'area, proprio per consentire la stipula dell'atto di compravendita. Dopo numerosi contatti e sollecitazioni, per la formulazione di un atto integrativo di trasferimento, quindi una sorta di atto provvisorio, che definisse la proprietà della porzione del terreno interessato e l'area pertinenziale all'edificio stesso, l'Agenzia del Demanio ha indicato il primo semestre 2014, quindi entro giugno, la data per questo atto integrativo di trasferimento. Per quanto riguarda, invece, il secondo problema, cioè il frazionamento, la predisposizione del Regolamento di comprensorio e di condominio e la stesura della relazione tecnica e dell'attestazione di prestazione energetica, con note del 18 aprile 2012 e del 5 novembre 2012, l'ATC è stata sollecitata e ha anche ricevuto dalla Città la cifra necessaria a fare queste relazioni e questi attestati. Ha comunicato di avere predisposto quanto richiesto. Quindi, non appena l'Agenzia del Demanio trasferirà gli atti integrativi di trasferimento delle aree, si potrà procedere alla calendarizzazione degli atti di compravendita. Presumibilmente entro l'anno. In ogni caso, l'Agenzia del Demanio ha detto, con lettera protocollata, che entro giugno farà questo atto integrativo, per cui entro l'anno si potrà procedere alla stipula. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio l'Assessore per la risposta, anche perché, nonostante non fosse possibile per il Vicesindaco essere presente qui oggi, io credo che fosse fondamentale per l'Amministrazione dare una risposta nella giornata di oggi ad un problema come questo, che è stato più volte portato all'attenzione delle varie Istituzioni dall'Associazione degli esuli istriano giuliano dalmati che vivono nella Città di Torino. Questo lo dico, perché nella giornata di oggi ricordiamo le migliaia di italiani che hanno perso la vita nelle Foibe, uccisi dai partigiani del maresciallo Tito nella Jugoslavia sul confine orientale dopo il secondo conflitto bellico mondiale, però ricordiamo anche le sofferenze delle centinaia di migliaia di italiani che sono stati costretti ad abbandonare quelle terre per evitare la stessa sorte. Il fatto che a Torino ci sia una comunità così numerosa e radicata, che si è davvero fenomenalmente integrata nel tessuto sociale e culturale torinese, dal punto di vista di un risarcimento morale verso quelle persone che hanno vissuto l'esilio e che, quindi, hanno dovuto abbandonare tutti i loro beni anche materiali in quelle terre, poter dare veramente seguito ad una Legge nazionale e regionale che ha deciso di dargli, a titolo di risarcimento morale, la casa popolare che gli era stata assegnata e che, quindi, costituisce, anche simbolicamente, il tramite dalla originaria patria del confine orientale all'attuale della città di Torino, credo che sia bene che il Comune di Torino si stia facendo parte attiva nell'impedire che questo messaggio positivo continui ad invischiarsi nelle lungaggini burocratiche delle triangolazioni tra le diverse Istituzioni interessate. Io, soprattutto, lo dico per poter stimolare il Comune, così come sta facendo, nel continuare nei confronti di ATC, che poi è l'Ente gestore principale, un'opera di sollecitazione, perché, parlando noi, poi, di famiglie e di persone che si sono trasferite qui ormai veramente da decenni, il timore - sarebbe una considerazione amara - è che il tempo e le conseguenze biologiche che il trascorrere del tempo porta con sé ci portino via addirittura queste persone a cui è stato, comunque, promesso e garantito un diritto, prima ancora che questo diritto poi si concretizzi. Quindi, il fatto che i testimoni diretti di quell'esilio non riescano ad avere in mano, anche solo simbolicamente, il titolo di proprietà di quelle case per colpa di lungaggini burocratiche, sarebbe davvero una conseguenza amara, che io credo sia doverosa cura di tutti, nelle varie Istituzioni, impedire che avvenga. Comunque, ringraziando per questo aggiornamento, chiedo, se è possibile, di rinviare il tema del question time ad un approfondimento in Commissione, per seguire l'iter delle future procedure di alienazione. LEVI Marta (Vicepresidente) Nulla osta. Direi, però, che l'interpellanza è discussa. Poi, le direi di chiedere al Presidente della II Commissione di poter affrontare il tema in quella sede... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In genere, l'argomento "casa" va in II, però... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). "ERP" va mediamente in II Commissione o, volendo, I più II Commissione (comunque, è presente in Aula il Presidente della I Commissione). |