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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2013-04783
"STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 11 OTTOBRE 2013.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201304783/002, presentata in
data 11 ottobre 2013, avente per oggetto:

"Studenti con disturbi specifici dell'apprendimento"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Questa interpellanza pone un problema su cui è assolutamente utile fare una
riflessione e riguarda gli studenti universitari con disturbo specifico di
apprendimento. Anzi, mi scuso per non aver risposto tempestivamente, ma abbiamo
dovuto acquisire dai due atenei tutte le informazioni utili.
Devo dire che sono anche risposte soddisfacenti, sia per quanto riguarda ciò che
attualmente fanno i due atenei per rispondere a questi studenti, o a studenti che
chiedono di diventare tali, cioè di iscriversi - e quindi il tema dei test di ingresso, che
dà origine all'interpellanza -, ma anche sotto il profilo della disponibilità degli atenei
a lavorare insieme alla Città su questo tema e anche con le associazioni che ne
abbiano interesse.
Venendo al merito, per quanto riguarda il Politecnico, vediamo come, se gli
immatricolati con disturbo specifico dell'apprendimento nell'anno 2011-2012 erano
sei, sono diventati cinquantuno nell'anno 2013-2014. Metto poi a disposizione del
Consigliere Magliano le risposte scritte pervenute sia dal Politecnico che
dall'Università.
Come il Consigliere sa, c'è una Legge specifica che presiede proprio al diritto ad
accedere all'alta formazione per soggetti portatori di disturbi specifici
dell'apprendimento, la Legge n. 170/2010, quindi probabilmente registro anche come
questa non sia una delle tante Leggi che prevedono diritti in astratto, a cui però non
conseguono risultati concreti, tant'è che proprio a partire dall'entrata in vigore di
quella Legge e delle sue previsioni, il numero degli immatricolati e di coloro che
sono regolarmente iscritti negli anni è andato ad aumentare, proprio a partire
dall'entrata in vigore della Legge che è del 2010. Noi vediamo dal 2011-2012 a
quest'anno sostanzialmente moltiplicati per quattro gli immatricolati al Politecnico.
Sul sito del Politecnico c'è una pagina web, che può essere consultata, dedicata
proprio agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento, in particolare per la
dislessia, dove sono individuati tutti gli interventi che il Politecnico svolge a favore
di questi studenti, che possono essere sintetizzati con sostegno alle future matricole
proprio per il sostenimento del test d'ingresso, adottando le misure compensative
rispetto ai punteggi, e così via, interventi di tutorato mirati a fornire informazioni e
consigli, anche un metodo di studio; momenti di confronto con i docenti dei corsi
frequentati dal singolo studente dislessico. E poi, c'è un servizio, proprio all'interno
dell'Ufficio orientamento tutorato e counseling, assistenza disabili, dove si va a fare
un'assistenza individualizzata.
Quanto invece all'Università di Torino, contesto accademico che ha dato origine
all'interpellanza del Consigliere Magliano, in particolare per quanto riguarda i test di
accesso per le professioni sanitarie, l'Università ha fatto un grande lavoro.
Innanzitutto, il Rettore ci ha manifestato la sua disponibilità ad istituire un tavolo
interistituzionale con la Città, l'Ufficio scolastico territoriale, la Regione, le
associazioni rappresentative. Esistono delle misure e l'Università le ha messe in atto,
anche ai sensi della Legge del 2010, però bisogna monitorare l'efficacia di queste
misure e dei processi di sostegno in vista di una Torino Città universitaria inclusiva.
L'Associazione Italiana Dislessia ha già lavorato con il Senato Accademico e nella
seduta del 6 giugno 2011 ha deliberato l'apertura di uno sportello interno dedicato
proprio agli studenti con DSA, che ha un referente nel professor Cardano, ordinario
di metodologia della ricerca sociale, in qualità di esperto.
Per quanto riguarda i test d'ingresso, dall'anno 2011-2012 l'ateneo ha reso operanti
le disposizioni di Legge, in particolare il riconoscimento di tempo aggiuntivo pari al
30%; ha attivato degli appositi servizi a favore degli studenti interessati, quindi
tutoraggio durante le attività didattiche, consulenza individuale, informativa proprio
sui test di ingresso, funzione di potenziamento metacognitivo delle abilità di studio
ed altro.
In particolare, nel 2011 l'Università ha presentato, in partenariato con il Politecnico
di Torino e l'Università di Roma Tre del Foro Italico, un progetto specifico per gli
studenti con DSA, che è stato selezionato dal MIUR e che prevede un orientamento
nei confronti di questi studenti già negli istituti secondari di secondo grado, proprio
per agevolare il passaggio all'alta formazione. In particolare, anche un orientamento
in cui il tutor segue questi studenti come figura di accompagnamento, in particolare
ai test d'ingresso, il progetto si chiama "Orientamento e continuità in Università".
C'è anche un intervento di supporto individualizzato per gli studenti con DSA o con
disabilità che si iscrivono annualmente ai test d'ingresso, dove è presente un tavolo
tecnico, di cui è responsabile il professor Albera, professore di otorinolaringoiatria,
incaricato di esaminare le relazioni diagnostiche degli studenti per le valutazioni
individualizzate nel merito.
Per quanto riguarda il test di accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie di
quest'anno, a cui fa riferimento l'interpellanza del Consigliere Magliano, il Rettore ci
scrive che, diversamente da quanto indicato nell'interpellanza, si sono presentati
ventotto studenti con DSA; sei dei quali hanno superato positivamente il test.
Ci sono stati anche altri incontri successivi presso l'ateneo, dove periodicamente si
incontra il tavolo tecnico del progetto citato prima, quindi c'è la possibilità di
integrarlo, se lo riteniamo, anche con la presenza della Città.
In particolare, però, per quanto riguarda una delle proposte che venivano portate
dall'interpellanza, cioè quella di usare pc durante il test, al momento - ci scrive il
Rettore - questa strada non può essere utilizzata, perché le prove arrivano dal MIUR
in formato cartaceo e non elettronico, quindi non possono essere trattate localmente.
C'è una delegata del Rettore, la professoressa Pavone, che fa parte di quel
coordinamento nazionale dei delegati dei Rettori per la disabilità. Il Rettore si
impegna attraverso la sua delegata a segnalare al Ministero l'opportunità di
provvedere ad una predisposizione dei test anche in formato elettronico, in modo da
consentire quanto richiesto dall'interpellanza.
Poi, c'è un altro progetto di ricerca.
Si tratta di una risposta molto ricca ed articolata, che ci dà la possibilità, intanto, di
essere sicuri che gli studenti con DSA siano garantiti nell'accesso ai nostri atenei e,
dall'altra parte, anche in prospettiva, di raccogliere i contributi positivi di interesse e
di attenzione verso questo tema - quali quelli contenuti nell'interpellanza del
Consigliere - e, anzi, magari, proprio a partire da un lavoro comune, potremmo
entrare nel tavolo tecnico e partecipare alla progettazione, portando quelli che credo
siano i giusti contributi di idee delle associazioni, che, in particolare, sono portatori
di interesse di questa categoria di studenti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore e si tratta di un ringraziamento non formale, anche perché è
una delega stiracchiatissima quella che, di fatto, ho messo addosso all'Assessore, nel
senso che, evidentemente, non è un tema precipuo del suo Assessorato; allo stesso
modo, la ringrazio anche per il fatto che abbiamo aspettato un po' di tempo, ma
almeno la risposta era complessa. Quello che dirò evidentemente non è imputabile
all'Assessore e non è imputabile all'Amministrazione.
Mi rendo però conto che il Politecnico e l'Università ci rispondono in questo modo e
mi pare che quello che stanno facendo dal punto di vista dell'accompagnamento
dopo il test sia qualcosa di interessante, ma in questo, da tempo, la nostra Città e le
nostre Università (l'Università e Politecnico) si sono portate avanti.
Mi preme però dire che, al di là dell'errore numerico - trentuno o ventotto - rispetto a
quel test, è vero che la Legge prevede il 30% in più di tempo e l'utilizzo di
calcolatrici, così come prevede anche la presenza di un tutor o di un sintetizzatore
vocale, che non erano presenti a quel test.
Evidentemente, c'è questo problema cartaceo piuttosto che multimediale, per cui il
sintetizzatore può riprodurre quello che è multimediale, però mi rendo conto - mi
pare che, forse, ci sia anche un ricorso da questo punto di vista di qualche famiglia
che si è vista negare questo diritto - che l'Università, visto che le arrivano le prove
cartacee, abbia un problema. È chiaro, però, che, se c'è una Legge nazionale,
l'Università deve poter far rispettare anche quell'opportunità, perché la Legge
prevede quattro ausili per chi prova a fare questo test.
La risposta dell'Assessore ha dentro tanto futuro ed alcuni stralci di presente, perché
è vero che esistono questi sportelli; rimango comunque perplesso dal fatto che in
quella sede lì ed in quella possibilità lì di esame non si rispettino tutti gli ausili che si
possono dare.
Mi rendo conto che ci sono dei problemi veri dal punto di vista di come vengono
sviluppate le prove e mi rendo conto che la risposta del nostro Rettore ci dà anche gli
elementi per creare la possibilità di un lavoro sul futuro, per cui mi auguro che la
Città, nella persona dell'Assessore Pellerino, aderisca a questo tavolo e si porti
l'Università alla consapevolezza che il problema è come entrano alla luce dei test,
non come li accompagniamo dopo, perché per quello ci sono tanti sportelli e ci sono
tanti servizi. Naturalmente, non è detto che, fatto lo sportello, si sia risolto il
problema, però c'è una sensibilità.
A me preoccupa che, nella fase di accesso, non vengano consentite tutte le
strumentazioni a questi ragazzi con DSA, perché la Legge ne prevede più di quelle
che l'Università ha messo a disposizione. Se, dal punto di vista multimediale, non
avevamo le tracce, un tutor poteva essere messo a fianco di questi ventotto ragazzi
(ventotto o trentuno, quanti erano).
Quindi, prendo buona nota e recepisco la documentazione. Mi auguro che si possa
trovare una soluzione sia nel tavolo, ma soprattutto in scelte più operative; cioè, se
non c'è la possibilità di avere subito dal Ministero la formulazione web del test, si
metta a fianco di questi ragazzi un tutor. D'altronde, se ventotto ragazzi hanno il
30% di tempo in più, uno può destinare quattro o cinque tutor; mi pare che
l'Università abbia nominato un certo numero di professori per queste materie, quindi
vuol dire che c'è l'interesse.
Detto questo, mi auguro che questo aspetto cambi e, per quello che invece è il futuro,
mi pare che l'Università ed il Politecnico si siano attrezzati e si stiano attrezzando
per fare in modo che, dal prossimo anno accademico - mi auguro -, un ragazzo che
vive il problema della DSA possa invece giocarsi tutte le chance che hanno gli altri
ragazzi.
Ribadisco che ringrazio l'Assessore, anche perché ha affrontato una materia che era
difficile pensare che potesse riguardare il suo Assessorato, ma la sua sensibilità sul
tema universitario è ben nota all'Aula ed al Consiglio.
Quindi, acquisisco la documentazione; l'unica nota che vorrei fare è che mi auguro
che questo tavolo ridia da subito quelle chance in più - il sintetizzatore vocale o,
piuttosto, un tutor - che aiutino questi ragazzi a poter fare questi test.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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