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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201304783/002, presentata in data 11 ottobre 2013, avente per oggetto: "Studenti con disturbi specifici dell'apprendimento" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) Questa interpellanza pone un problema su cui è assolutamente utile fare una riflessione e riguarda gli studenti universitari con disturbo specifico di apprendimento. Anzi, mi scuso per non aver risposto tempestivamente, ma abbiamo dovuto acquisire dai due atenei tutte le informazioni utili. Devo dire che sono anche risposte soddisfacenti, sia per quanto riguarda ciò che attualmente fanno i due atenei per rispondere a questi studenti, o a studenti che chiedono di diventare tali, cioè di iscriversi - e quindi il tema dei test di ingresso, che dà origine all'interpellanza -, ma anche sotto il profilo della disponibilità degli atenei a lavorare insieme alla Città su questo tema e anche con le associazioni che ne abbiano interesse. Venendo al merito, per quanto riguarda il Politecnico, vediamo come, se gli immatricolati con disturbo specifico dell'apprendimento nell'anno 2011-2012 erano sei, sono diventati cinquantuno nell'anno 2013-2014. Metto poi a disposizione del Consigliere Magliano le risposte scritte pervenute sia dal Politecnico che dall'Università. Come il Consigliere sa, c'è una Legge specifica che presiede proprio al diritto ad accedere all'alta formazione per soggetti portatori di disturbi specifici dell'apprendimento, la Legge n. 170/2010, quindi probabilmente registro anche come questa non sia una delle tante Leggi che prevedono diritti in astratto, a cui però non conseguono risultati concreti, tant'è che proprio a partire dall'entrata in vigore di quella Legge e delle sue previsioni, il numero degli immatricolati e di coloro che sono regolarmente iscritti negli anni è andato ad aumentare, proprio a partire dall'entrata in vigore della Legge che è del 2010. Noi vediamo dal 2011-2012 a quest'anno sostanzialmente moltiplicati per quattro gli immatricolati al Politecnico. Sul sito del Politecnico c'è una pagina web, che può essere consultata, dedicata proprio agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento, in particolare per la dislessia, dove sono individuati tutti gli interventi che il Politecnico svolge a favore di questi studenti, che possono essere sintetizzati con sostegno alle future matricole proprio per il sostenimento del test d'ingresso, adottando le misure compensative rispetto ai punteggi, e così via, interventi di tutorato mirati a fornire informazioni e consigli, anche un metodo di studio; momenti di confronto con i docenti dei corsi frequentati dal singolo studente dislessico. E poi, c'è un servizio, proprio all'interno dell'Ufficio orientamento tutorato e counseling, assistenza disabili, dove si va a fare un'assistenza individualizzata. Quanto invece all'Università di Torino, contesto accademico che ha dato origine all'interpellanza del Consigliere Magliano, in particolare per quanto riguarda i test di accesso per le professioni sanitarie, l'Università ha fatto un grande lavoro. Innanzitutto, il Rettore ci ha manifestato la sua disponibilità ad istituire un tavolo interistituzionale con la Città, l'Ufficio scolastico territoriale, la Regione, le associazioni rappresentative. Esistono delle misure e l'Università le ha messe in atto, anche ai sensi della Legge del 2010, però bisogna monitorare l'efficacia di queste misure e dei processi di sostegno in vista di una Torino Città universitaria inclusiva. L'Associazione Italiana Dislessia ha già lavorato con il Senato Accademico e nella seduta del 6 giugno 2011 ha deliberato l'apertura di uno sportello interno dedicato proprio agli studenti con DSA, che ha un referente nel professor Cardano, ordinario di metodologia della ricerca sociale, in qualità di esperto. Per quanto riguarda i test d'ingresso, dall'anno 2011-2012 l'ateneo ha reso operanti le disposizioni di Legge, in particolare il riconoscimento di tempo aggiuntivo pari al 30%; ha attivato degli appositi servizi a favore degli studenti interessati, quindi tutoraggio durante le attività didattiche, consulenza individuale, informativa proprio sui test di ingresso, funzione di potenziamento metacognitivo delle abilità di studio ed altro. In particolare, nel 2011 l'Università ha presentato, in partenariato con il Politecnico di Torino e l'Università di Roma Tre del Foro Italico, un progetto specifico per gli studenti con DSA, che è stato selezionato dal MIUR e che prevede un orientamento nei confronti di questi studenti già negli istituti secondari di secondo grado, proprio per agevolare il passaggio all'alta formazione. In particolare, anche un orientamento in cui il tutor segue questi studenti come figura di accompagnamento, in particolare ai test d'ingresso, il progetto si chiama "Orientamento e continuità in Università". C'è anche un intervento di supporto individualizzato per gli studenti con DSA o con disabilità che si iscrivono annualmente ai test d'ingresso, dove è presente un tavolo tecnico, di cui è responsabile il professor Albera, professore di otorinolaringoiatria, incaricato di esaminare le relazioni diagnostiche degli studenti per le valutazioni individualizzate nel merito. Per quanto riguarda il test di accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie di quest'anno, a cui fa riferimento l'interpellanza del Consigliere Magliano, il Rettore ci scrive che, diversamente da quanto indicato nell'interpellanza, si sono presentati ventotto studenti con DSA; sei dei quali hanno superato positivamente il test. Ci sono stati anche altri incontri successivi presso l'ateneo, dove periodicamente si incontra il tavolo tecnico del progetto citato prima, quindi c'è la possibilità di integrarlo, se lo riteniamo, anche con la presenza della Città. In particolare, però, per quanto riguarda una delle proposte che venivano portate dall'interpellanza, cioè quella di usare pc durante il test, al momento - ci scrive il Rettore - questa strada non può essere utilizzata, perché le prove arrivano dal MIUR in formato cartaceo e non elettronico, quindi non possono essere trattate localmente. C'è una delegata del Rettore, la professoressa Pavone, che fa parte di quel coordinamento nazionale dei delegati dei Rettori per la disabilità. Il Rettore si impegna attraverso la sua delegata a segnalare al Ministero l'opportunità di provvedere ad una predisposizione dei test anche in formato elettronico, in modo da consentire quanto richiesto dall'interpellanza. Poi, c'è un altro progetto di ricerca. Si tratta di una risposta molto ricca ed articolata, che ci dà la possibilità, intanto, di essere sicuri che gli studenti con DSA siano garantiti nell'accesso ai nostri atenei e, dall'altra parte, anche in prospettiva, di raccogliere i contributi positivi di interesse e di attenzione verso questo tema - quali quelli contenuti nell'interpellanza del Consigliere - e, anzi, magari, proprio a partire da un lavoro comune, potremmo entrare nel tavolo tecnico e partecipare alla progettazione, portando quelli che credo siano i giusti contributi di idee delle associazioni, che, in particolare, sono portatori di interesse di questa categoria di studenti. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore e si tratta di un ringraziamento non formale, anche perché è una delega stiracchiatissima quella che, di fatto, ho messo addosso all'Assessore, nel senso che, evidentemente, non è un tema precipuo del suo Assessorato; allo stesso modo, la ringrazio anche per il fatto che abbiamo aspettato un po' di tempo, ma almeno la risposta era complessa. Quello che dirò evidentemente non è imputabile all'Assessore e non è imputabile all'Amministrazione. Mi rendo però conto che il Politecnico e l'Università ci rispondono in questo modo e mi pare che quello che stanno facendo dal punto di vista dell'accompagnamento dopo il test sia qualcosa di interessante, ma in questo, da tempo, la nostra Città e le nostre Università (l'Università e Politecnico) si sono portate avanti. Mi preme però dire che, al di là dell'errore numerico - trentuno o ventotto - rispetto a quel test, è vero che la Legge prevede il 30% in più di tempo e l'utilizzo di calcolatrici, così come prevede anche la presenza di un tutor o di un sintetizzatore vocale, che non erano presenti a quel test. Evidentemente, c'è questo problema cartaceo piuttosto che multimediale, per cui il sintetizzatore può riprodurre quello che è multimediale, però mi rendo conto - mi pare che, forse, ci sia anche un ricorso da questo punto di vista di qualche famiglia che si è vista negare questo diritto - che l'Università, visto che le arrivano le prove cartacee, abbia un problema. È chiaro, però, che, se c'è una Legge nazionale, l'Università deve poter far rispettare anche quell'opportunità, perché la Legge prevede quattro ausili per chi prova a fare questo test. La risposta dell'Assessore ha dentro tanto futuro ed alcuni stralci di presente, perché è vero che esistono questi sportelli; rimango comunque perplesso dal fatto che in quella sede lì ed in quella possibilità lì di esame non si rispettino tutti gli ausili che si possono dare. Mi rendo conto che ci sono dei problemi veri dal punto di vista di come vengono sviluppate le prove e mi rendo conto che la risposta del nostro Rettore ci dà anche gli elementi per creare la possibilità di un lavoro sul futuro, per cui mi auguro che la Città, nella persona dell'Assessore Pellerino, aderisca a questo tavolo e si porti l'Università alla consapevolezza che il problema è come entrano alla luce dei test, non come li accompagniamo dopo, perché per quello ci sono tanti sportelli e ci sono tanti servizi. Naturalmente, non è detto che, fatto lo sportello, si sia risolto il problema, però c'è una sensibilità. A me preoccupa che, nella fase di accesso, non vengano consentite tutte le strumentazioni a questi ragazzi con DSA, perché la Legge ne prevede più di quelle che l'Università ha messo a disposizione. Se, dal punto di vista multimediale, non avevamo le tracce, un tutor poteva essere messo a fianco di questi ventotto ragazzi (ventotto o trentuno, quanti erano). Quindi, prendo buona nota e recepisco la documentazione. Mi auguro che si possa trovare una soluzione sia nel tavolo, ma soprattutto in scelte più operative; cioè, se non c'è la possibilità di avere subito dal Ministero la formulazione web del test, si metta a fianco di questi ragazzi un tutor. D'altronde, se ventotto ragazzi hanno il 30% di tempo in più, uno può destinare quattro o cinque tutor; mi pare che l'Università abbia nominato un certo numero di professori per queste materie, quindi vuol dire che c'è l'interesse. Detto questo, mi auguro che questo aspetto cambi e, per quello che invece è il futuro, mi pare che l'Università ed il Politecnico si siano attrezzati e si stiano attrezzando per fare in modo che, dal prossimo anno accademico - mi auguro -, un ragazzo che vive il problema della DSA possa invece giocarsi tutte le chance che hanno gli altri ragazzi. Ribadisco che ringrazio l'Assessore, anche perché ha affrontato una materia che era difficile pensare che potesse riguardare il suo Assessorato, ma la sua sensibilità sul tema universitario è ben nota all'Aula ed al Consiglio. Quindi, acquisisco la documentazione; l'unica nota che vorrei fare è che mi auguro che questo tavolo ridia da subito quelle chance in più - il sintetizzatore vocale o, piuttosto, un tutor - che aiutino questi ragazzi a poter fare questi test. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'interpellanza è discussa. |