Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc. 201205025/002, presentata in data 2 ottobre 2013, avente per oggetto: "La Regione Piemonte conceda la cannabis terapeutica ai malati e il Ministero della Sanità autorizzi la produzione di farmaci sintetici e naturali a base di cannabinoidi" LEVI Marta (Vicepresidente) Ricordo che a questa proposta di ordine del giorno è stato presentato un emendamento a firma dei Consiglieri Marrone e Ambrogio. Ricordo altresì i tempi di intervento: 5 minuti un presentatore, 5 minuti uno per Gruppo, gli altri del Gruppo 3 minuti. Prima sono stata tollerante, ora non lo sarò più. La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Viale. VIALE Silvio A parte la soddisfazione per l'esito della proposta di ordine del giorno precedente, sono doppiamente soddisfatto, perché è passata per pochissimo, quindi con una discussione aperta, che è indice di una capacità di riflettere che spesso è profonda. Ho sentito molti Consiglieri fare riferimento al loro figlio. Guardate, io sono tra i pochi che cerca sempre di evitarlo, ma, avendo una figlia adolescente, ho sempre detto che speravo si comportasse come sua madre e meno come suo padre. Sempre. Però, il giorno in cui dovesse avere esperienze che non dice a suo padre, vorrei che le avesse in una situazione di legalità piuttosto che non criminale. Di questo sono profondamente convinto da sempre. Allo stesso tempo, però, credo che questa proposta di ordine del giorno si liquidi in un attimo. Io spero che, il giorno in cui mia figlia - scusate se lo dico e chiedo scusa a mia figlia, ma, vista la facilità con cui i Consiglieri fanno riferimento ai propri... - fosse malata e avesse bisogno della cannabis come farmaco, questo Paese glielo possa dare. Oggi il problema non è il fatto che la cannabis sia vietata o meno. Faccio notare che la proposta di ordine del giorno approvata adesso, come quella di 17 anni fa, chiede che cambi qualcosa. Chi ha votato contro vuole che rimanga com'è adesso. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Benissimo, infatti, non venite poi a dirmi dei disastri ai Murazzi e dei disastri in tutte le altre cose. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Scusate, posso dire cosa voglio o devo chiedere il permesso, e mi faccio dire cosa poter dire? La seconda cosa che voglio dire è che oggi la cannabis è utilizzata dalla farmacopea internazionale, è prodotta in alcuni Stati ed è possibile in Italia. Io l'ho prescritta a dei malati che mi hanno chiesto di prescriverla, secondo le regole attuali del Governo italiano, che prevede poi l'importazione, tramite farmacia, dall'Olanda di alcuni prodotti lì prodotti. Questo per dire che è già legale. Quello che credo che sia sbagliato, che io ho dovuto farlo per cittadini italiani, prescritta in Piemonte, che la prendessero in altre Regioni, perché in Piemonte oggi non è possibile averla. Ecco perché io credo che bisogna distinguere la sostanza dal farmaco. Credo che nessuno vorrà mai vietare la morfina, perché l'eroina è anche uno stupefacente. Ecco perché la proposta di ordine del giorno chiede - e ringrazio la lunga fila di Consiglieri che l'hanno sottoscritta - di chiedere alla Regione Piemonte di fare quello che già altre Regioni hanno fatto e di aprire la strada alla possibilità di uso terapeutico dei derivati della cannabis, sia quelli naturali, sia quelli come cannabinoidi, eccetera. Per quanto riguarda gli emendamenti (io ne ho visto soltanto uno), in riferimento alla Regione Veneto, al di là della provocazione, perché è una Regione a governo leghista che ha approvato un ordine del giorno di questo tipo quasi all'unanimità, quindi la provocazione mi sembrava evidente da cogliere, il Veneto è l'unica Regione in cui, tramite una struttura militare, è possibile coltivare la canapa. Quindi è ovvio che oggi, siccome l'Esercito produce farmaci, la coltivazione in Italia di canapa e di cannabis ad uso terapeutico non può che partire da un circuito di quel tipo. Chiedere al Veneto di avere un progetto condiviso con la Regione Piemonte vuol dire che anche in Piemonte, sempre nell'ambito di quelle che sono le strutture autorizzate, possa essere coltivata ad uso terapeutico. Poi, la produzione e il confezionamento può essere fatto da ditte farmaceutiche o può essere fatto da quella che è la struttura farmaceutica militare, che adesso credo abbia sede in Pisa, da quelle parti, e produce parecchi farmaci, proprio perché ogni Paese cerca sempre di avere una riserva in proprio e di garantirsi farmaci in caso di necessità. Quindi, sottolineo la differenza tra la precedente proposta di ordine del giorno - e mi scuso per un minimo di polemica, mi sembrava però normale consuetudine in un consesso democratico, ed esprimo poi soddisfazione - e questa seconda proposta di ordine del giorno, che è completamente differente e riguarda una cosa molto specifica: la possibilità di utilizzare i derivati della cannabis, a scopo terapeutico, in una serie di malattie di cui non vi faccio l'elenco, ma fidatevi, sono parecchie e moltissimi piemontesi già lo fanno a proprie spese e con costi molte volte esorbitanti. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Centillo. Le ricordo che ha 3 minuti. CENTILLO Maria Lucia Intervengo sempre per sostenere la proposta, ricordando che, anche su altri farmaci, bloccare la possibilità di utilizzare un farmaco in una Regione o anche in un Paese ha significato un ritardo nell'ampliare la possibilità di dare delle cure. In questo caso, è particolarmente grave non poter utilizzare un farmaco così prezioso, così importante. Io mi sono anche molto stupita del fatto che in Regione nessuno abbia posto la questione, lo voglio lasciare a verbale, perché avevamo anche sensibilizzato il Consiglio Regionale in modo indiretto, avevamo sentito il responsabile della farmaceutica Regionale. Anche in questo caso, non è un approccio di tipo ideologico, tant'è che la Regione Veneto non appartiene ad una maggioranza di centrosinistra, quindi mi pare che lì l'approccio sia stato davvero un approccio scientifico. Proprio perché ci rivolgiamo a persone particolarmente fragili, come nei casi dei pazienti oncologici, che sono tra i possibili e potenziali utilizzatori di questa sostanza, io credo che un segnale da parte della Città di Torino possa essere particolarmente importante. LEVI Marta (Vicepresidente) Non ho altri Consiglieri iscritti a parlare, quindi possiamo procedere con la votazione. È stato presentato il seguente emendamento dal Consigliere Marrone: LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Molto semplicemente, visto che c'era una timida apertura alla deliberazione, sinceramente, come risposta politica (l'approvazione della scorsa proposta di ordine del giorno, ovviamente - lo annuncio già adesso -, per una questione culturale non potrà essere confermata rispetto alla votazione di questo provvedimento - io non so se tutti l'abbiano letto -), l'invito a realizzare le coltivazioni sperimentali di marijuana mi sembrava un po' fuori linea rispetto alla serietà che va ammessa, comunque, rispetto al tema dell'uso terapeutico. Per cui, questo è un emendamento che si approccia in modo propositivo, infatti è uno ed è circostanziato - diciamolo - nello stralciare queste due righe di invito, perché, a mio modo di vedere, toglie serietà a quello che è invece il tema dell'invito all'uso sperimentale. Per cui, sinceramente, io faccio questa proposta; per onestà intellettuale dico che, però, non mi porterà, in ogni caso, a votare positivamente la proposta di ordine del giorno. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Accolgo l'emendamento, che toglie "invita la Regione Piemonte a prendere contatti"... LEVI Marta (Vicepresidente) Consigliere Viale, siete 28 firmatari, facciamo prima a votarlo, credo. VIALE Silvio Sì, ma basta il primo per dire che... LEVI Marta (Vicepresidente) No, non credo. Non basta il primo. VIALE Silvio Posso dire...? LEVI Marta (Vicepresidente) No, non basta il primo. VIALE Silvio Posso dire cosa penso dell'emendamento? L'emendamento si può benissimo togliere, perché, nel momento in cui la Regione Piemonte - chiunque la governi - farà un progetto, dovrà dire: "Dove compro la marijuana?", e a quel punto dovrà rivolgersi alla Regione Veneto, e qualsiasi funzionario un po' intelligente o Assessore dirà: "Invece di pagargliela tanto, perché non diamo all'IPLA l'incarico di fare... e via dicendo?" Per cui è irrilevante. Se poi prevale il dire: "Votiamo contro l'emendamento" o : "Accogliamolo", è irrilevante rispetto all'approvazione della proposta di ordine del giorno. LEVI Marta (Vicepresidente) Vi segnalo che il parere del primo firmatario della proposta di ordine del giorno è favorevole. Chiedo a tutti di abbassare un po' il volume della voce, altrimenti non si riesce ad andare avanti. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento: presenti 28, favorevoli 22, astenuti 2, contrari 4. L'emendamento è approvato. LEVI Marta (Vicepresidente) Consiglieri, siamo in Consiglio Comunale e la seduta sta diventando ingestibile. Vi segnalo che c'è ancora un provvedimento, però non è possibile andare avanti così, ve l'ho già detto tante volte, fate la cortesia, abbiamo l'ultimo provvedimento, state in silenzio un secondo e finiamo! (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho ragione, ma mi sembra che non sia servito a nulla. Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di ordine del giorno così emendata: presenti 28, favorevoli 24, astenuti 1, contrari 3. La proposta di ordine del giorno è approvata. |