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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201305051/009, presentata dalla Giunta Comunale in data 29 ottobre 2013, avente per oggetto: "Variante parziale n. 287 al P.R.G., ai sensi dell'articolo 17, comma 5 della L.U.R., concernente il Palazzo Bricherasio, compreso tra via Lagrange, via Teofilo Rossi e via Gobetti. Adozione." FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Comunico che in data 05/12/2013 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. Vi sono 2 emendamenti di Giunta e sono stati ritirati 44 emendamenti del Gruppo Lega Nord. La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Buonasera e ben trovati nel nuovo anno. La Variante che stiamo esaminando è la n. 287, che ha per oggetto una variazione di destinazione urbanistica del noto Palazzo Bricherasio, che è il palazzo che è intercluso tra la via Lagrange, via Teofilo Rossi e via Gobetti, di cui ho avuto modo di illustrare in Commissione Consiliare i contenuti salienti. Andrò, quindi, per sommi capi in Aula sulla illustrazione di questa deliberazione. La proposta di Variante urbanistica, che è nella fase di adozione, che quindi prevedrà un secondo passaggio in Sala Rossa nella seguente fase di approvazione, ha ad oggetto il cambio di destinazione d'uso del plesso edilizio da R4 a TE, ossia da residenziale a terziario. Come ben sanno i Consiglieri, negli anni, gli utilizzi di Palazzo Bricherasio sono sostanzialmente mutati. Attualmente, l'istante, cioè il soggetto che ha chiesto la Variante alla Città (che ne ha rilevato gli estremi di pubblico interesse e, pertanto, propone l'adozione al Consiglio), è la Banca Patrimoni Sella, che ha intenzione di insediare a Torino il centro direzionale dell'attività della banca patrimoniale, espandendo le attuali attività già collocate in quella porzione edilizia. Di fatto, questa espansione di attività e di insediamento - che, ovviamente, non possiamo fare altro che accogliere con grande soddisfazione dal punto di vista politico, perché è rilevante il fatto che un importante istituto di credito piemontese, che ha certamente valenza nazionale, decida di identificare in Torino la sua sede principale della Banca patrimoni e che, pertanto, preveda di valorizzare ulteriormente il suo insediamento storico in Città -, sulla base delle prescrizioni imposte dal Comando dei Vigili del Fuoco (che sull'ambito del progetto presentato ha reso noto una serie di prescrizioni), è incompatibile con limitati interventi previsti dalla destinazione ad uso residenziale del quarto piano. Pertanto, proprio per conservare il patrimonio storico architettonico, peraltro vincolato, del Palazzo Bricherasio, senza produrre alcun intervento di carattere edilizio di rilevante importanza, ma consentendo l'insediamento e quindi l'espansione dell'istituto bancario, si propone al Consiglio Comunale di adottare la Variante, prevedendo il cambio di destinazione d'uso dall'attuale destinazione, che è residenziale, a terziario. Quindi, colgo l'occasione innanzitutto per ringraziare il Gruppo della Lega Nord per aver ritirato gli emendamenti e quindi, in tal senso, andando incontro ad un'esigenza importante della Città, che è quella proprio di favorire il più possibile l'insediamento di attività produttive e finanziarie in città e di facilitare, per quanto di competenza e per quanto possibile, il fatto che Torino continui ad essere una città attrattore di investimenti e di persone che decidono di venire in città per insediare attività produttive o, come in questo caso, attività di carattere finanziario, che comunque generano radicamento e posti di lavoro. In ordine alla nuova normativa - e mi avvio a concludere, illustrando gli emendamenti - della Legge Urbanistica Regionale, la Legge n. 3, tutte le Varianti, anche quelle parziali, sono assoggettate alla Verifica di Assoggettabilità V.A.S. (scusate il bisticcio di parole), comprese - lo dico, mi si consenta, con un pizzico di polemica politica - in maniera un po' surreale, le Varianti che non hanno alcun intervento di carattere edilizio di particolare rilevanza, ma, come nel caso di specie, unicamente un cambio di destinazione d'uso da residenziale a terziario, senza alcuna modificazione significativa dei luoghi. Ma questa è l'Italia, che, se può semplificare le cose, lo fa. Tuttavia, ovviamente, la Città si adegua a questa normativa ed evidentemente ha espletato tutte le procedure inerenti la Verifica di Assoggettabilità a V.A.S., che è stata esclusa, con determinazione dirigenziale del competente Servizio Civico. Pertanto, l'emendamento n. 2 dà conto della procedura sulla non assoggettabilità a V.A.S., Valutazione Ambientale Strategica, mentre l'emendamento n. 1 recepisce nella deliberazione il parere favorevole espresso dal competente organo circoscrizionale Centro Crocetta. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Levi-Montalcini. LEVI-MONTALCINI Piera Non ero in Commissione, ma vorrei sapere a che punto è questa trasformazione, perché, da quello che mi risulta, è già stata trasformata ed è già utilizzata come uffici da quando la banca si è trasferita lì. Inoltre, visto che si parla di questo palazzo, ricordo il mio disappunto per quella che è stata la deliberazione di Giunta del 2011, con la quale si è avallato di mantenere il famoso diamante, che, invece - secondo quanto ci avevano fatto votare precedentemente -, doveva essere tolto, qualora Palazzo Bricherasio, inteso come polo museale, fosse andato via. Vorrei soltanto capire lo stato dell'arte, cioè se è già stato concesso l'uso a uffici con un permesso edilizio prima dell'approvazione della Variante. Vorrei quindi sapere cosa è stato previsto nella progettazione, nel caso in cui oggi questa Variante non fosse approvata, per tornare ad adibire il quarto piano ad alloggi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Alla domanda del Consigliere Levi-Montalcini rispondo che, come è previsto nella narrativa della proposta di deliberazione, Palazzo Bricherasio è attualmente sede della Banca Patrimoni e lo scopo della Variante è proprio quello della regolarizzazione, consentendo un ampliamento funzionale alle nuove e mutate prospettiche esigenze della banca e gli adeguamenti necessari all'interno del quarto piano, perché, come avrà modo di leggere nella narrativa, si fa una puntuale descrizione dello stato dei luoghi: "In continuità con tali interventi ed in coerenza con la scelta di insediare la principale sede dell'Istituto, la proprietà ha presentato un'ipotesi progettuale che prevede di destinare ad uffici anche i locali del quarto piano, attualmente destinati a residenza e per i quali non è oggi ammesso il cambio di destinazione d'uso. Tale scelta è anche supportata dall'impossibilità di mantenere insieme le funzioni residenziali con quelle degli uffici: le disposizioni del Comando dei Vigili del Fuoco infatti imporrebbero, a tale fine, compartimentazioni ed interventi edilizi di portata tale da modificare notevolmente i caratteri dell'edificio storico". Sarebbe utile aprire una discussione per capire se abbia senso passare con una deliberazione di Consiglio Comunale in questi casi, ma tant'è; in questo caso stiamo discutendo del cambio di destinazione d'uso per consentire un utilizzo legittimo del quarto piano, che, sulla base del progetto presentato, evidentemente non rende compatibile l'attuale destinazione residenziale con i servizi TE. Quindi, ovviamente rispondo in questi termini. Per quanto riguarda invece l'altra questione citata - peraltro, non solo in Sala Rossa - dal Consigliere Levi-Montalcini, ovviamente quello che posso dire è che tutti gli atti sono stati, da un punto di vista formale, assolutamente legittimi e che, da un punto di vista sostanziale, possono essere più o meno condivisi, ma ciascuno esprime il suo giudizio in ordine alla finale destinazione d'uso del pianoterra di Palazzo Bricherasio sulla base delle proprie valutazioni di carattere - se vogliamo - soggettive. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Vi ricordo che gli emendamenti dal n. 1 al n. 44 (esclusi i nn. 14 bis e 32 bis) sono ritirati. L'emendamento n. 14 bis, presentato dall'Assessore Lo Russo, recita: FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 14 bis: Presenti 24, favorevoli 24. L'emendamento n. 14 bis è approvato. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'emendamento n. 32 bis, presentato dall'Assessore Lo Russo, recita: FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 32 bis: Presenti 24, favorevoli 24. L'emendamento n. 32 bis è approvato. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: Presenti 24, astenuti 1, favorevoli 23. La proposta di deliberazione è approvata. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: Presenti 24, astenuti 1, favorevoli 23. L'immediata eseguibilità è concessa. |