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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Dicembre 2013 ore 15,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni del Presidente su "Ordine dei lavori".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Prima di iniziare l'introduzione, dal momento che ne discuteremo insieme e il
Vicesindaco è pronto ad illustrare la proposta di deliberazione, chiedo a qualcuno
della minoranza di intervenire per prendere atto di quanto da loro stabilito e deciso.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Durante la Conferenza dei Capigruppo, che è seguita alla protesta improvvisata dal
sottoscritto e da altri Consiglieri di minoranza, si è pervenuti a una mediazione che
noi riteniamo soddisfacente. Mi riservo poi di entrare magari più nel merito, anche
per una consecutio di lavori d'Aula più sensata, dopo l'esposizione dell'Assessore e
dopo il dibattito. Però, per noi era fondamentale ribadire la necessità che, nelle
vicende amministrative susseguenti all'approvazione di questa deliberazione, non ci
sia alcuna forma di discriminazione nei confronti di qualunque categoria e, in
particolare, tenendo conto dei tanti italiani e stranieri già da tempo radicati nel nostro
territorio, che già sono in lunghissime graduatorie di attesa, per tutelare queste
categorie dal rischio di un ingresso a piè pari di tutti i profughi neo-residenti, davanti
a tutti quelli che già stanno aspettando. Il fatto di recepire una soluzione di mozione
che impegni la Giunta Comunale a lavorare di concerto con quella Regionale, per
impedire che avvengano discriminazioni di questo tipo, ci ha consentito di ritenerci
soddisfatti e quindi annunciamo il ritiro dell'ostruzionismo, perché crediamo che sia
una grande vittoria culturale e politica delle opposizioni.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intanto volevo andare un attimo indietro. Io penso che gli spiacevoli avvenimenti
siano stati dettati anche dal fatto che non abbiamo avuto la possibilità di confrontarci,
cosa che invece abbiamo fatto anche con l'apporto del signor Sindaco, che ha
determinato poi una comunione di intenti tra il Sindaco e la minoranza.
Di conseguenza, presentiamo questo emendamento, a firma di tutta l'opposizione, e
ovviamente, rispetto all'accoglimento di questo emendamento, ritireremo
l'ostruzionismo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Prendiamo atto che vengono, quindi, ritirati anche i suoi emendamenti.

LIARDO Enzo
Un attimo solo, Presidente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Relativamente agli emendamenti vi sono altri interventi?
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Giusto per un attimo di ordine in una seduta abbastanza confusa, dove vedo che il
centrodestra si incatena per stare insieme, altrimenti non riuscirebbe, si può leggere
l'emendamento, per capire qual è? Perché altrimenti parliamo del sesso degli angeli.
Ho sentito due Colleghi far riferimento a un emendamento che sarebbe stato accolto
da tutti su suggerimento del Sindaco; mi piacerebbe che fosse letto ufficialmente il
testo, altrimenti parliamo di intenzioni. Anche perché, se ho ben capito,
l'ostruzionismo è sospeso, non è ritirato. Gli emendamenti son tuttora...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non mi sembra che sia stato detto:
"Abbiamo ritirato l'ostruzionismo". Non mi sembra.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ci innestiamo in una strada pericolosa. Non ci deve essere...
Prego, Consigliere Marrone, per un chiarimento. Io ho qui un emendamento e una
mozione di accompagnamento, Consigliere Viale, che è legittimo, ma, di fronte a
questa proposta, chi è intervenuto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Se il testo è quello che ho letto, io propongo un subemendamento. Lo dico con molta
franchezza ai Colleghi, gioco a carte scoperte. Lo voterò da solo, però io decido...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Cambia il testo, dipende cosa cambia e
quindi non è che c'è una sacralità del testo. Il testo deve avere un senso anche nelle
cose che facciamo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Sindaco.

SINDACO
Mi pare che la questione, se la depuriamo dai giochi strumentali, sia questa: il nostro
Paese si è aperto - non è la prima volta, c'è una lunga tradizione in questo senso -
all'accoglimento di profughi e rifugiati.
Naturalmente, l'arrivo di profughi e di rifugiati, che negli ultimi anni è stato più
intenso, espone - lo sappiamo sempre, questo è un dato obiettivo, c'è sempre e non è
imputabile alla responsabilità di qualcuno - sempre al rischio di conflittualità o di
discriminazione, perché è evidente che chi arriva nel nostro Paese e riceve uno status
di rifugiato o di profugo, deve vedere tutelata la sua condizione e questo dà luogo ad
alcuni diritti, e c'è il rischio che questi diritti vengano percepiti dai cittadini italiani
come discriminatori o, comunque, di favore rispetto a persone che vengono da altri
Paesi.
D'altra parte, se un Paese si apre a principi di accoglienza e di umanità, significa che
riteniamo che le persone che noi accogliamo e ospitiamo debbano essere sostenute,
accolte e debbano essere a loro riconosciuti dei diritti.
L'ordine del giorno, nella versione finale, dice essenzialmente questo: "Considerato
che il nostro Paese si è aperto all'accoglienza di profughi e rifugiati e di coloro che
sono vittime di crisi umanitarie; considerato che l'afflusso di queste persone può
determinare una situazione nella quale è opportuno agire, per evitare ogni forma di
discriminazione o ogni forma di conflittualità, chiede alla Giunta Regionale una
rivisitazione dei criteri di accoglienza, in particolare per ciò che riguarda la
concessione di case popolari, individuando regole che evitino ogni forma di
discriminazione, sia nei confronti dei cittadini italiani, sia nei confronti di stranieri
che sono regolarmente residenti da tempo nella nostra città, sia nei confronti di
profughi e di rifugiati". È un ordine del giorno che dice: "Rimettiamoci a un tavolo e
discutiamo su come evitare che si possa produrre o una discriminazione nei confronti
di profughi e rifugiati, o una percezione, da parte dei cittadini italiani, di una
condizione di miglior favore nei confronti di profughi e rifugiati".
Mi sembra che sia di buonsenso dire questo. Non credo che sia impossibile trovare
un punto d'intesa su una formulazione che dice: "Affrontiamo il problema e vediamo
come fare in modo che nessuno sia discriminato", anche perché c'è un articolo 3
della Costituzione che dice che in Italia tutte le "persone" - dice la Costituzione, non
tutti i "cittadini" - devono essere trattate secondo criteri di uguaglianza. E noi
lavoriamo affinché sia così.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Grazie, signor Sindaco. Io condivido completamente l'intervento del Sindaco ed è
proprio per questo che chiedo che dall'emendamento venga cassata l'ultima riga,
perché una volta che noi diciamo: "...di garantire equità e parità di trattamento,
evitando ogni forma di discriminazione", punto, la frase successiva non è soltanto
ridondante, è sbagliata. Perché cosa diciamo? Sia nei confronti di cittadini italiani e
di stranieri regolari, punto, perché i rifugiati e i profughi non sono irregolari, sono
stranieri regolari. Quindi, contrapporre rifugiati e profughi agli stranieri regolari e ai
cittadini italiani... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Quindi, io direi che non
modifica assolutamente lo spirito della mediazione e credo soddisfi anche il
centrodestra se dopo "ogni forma di discriminazione", punto, rimane la questione.
Tenendo presente che a me fa piacere che il centrodestra chieda a noi di chiedere alla
loro maggioranza in Regione di fare una cosa giusta, sono contentissimo. Però,
peccato che non ci sia il Consigliere Coppola, se no potevamo già chiederlo
direttamente a lui qui oggi.
Quindi, io propongo quello e, se non è accolto unanimemente, mi dispiace, ma,
siccome le parole hanno un significato, presento un subemendamento, che non
allunga assolutamente i tempi, non è ostruzionismo, ma è solo una questione di
chiarezza del testo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Viale, inizi a scrivere il subemendamento. Grazie.
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
La versione che il Consigliere Viale ha a sue mani non è quella definitiva. Già è stata
accolta questa sua obiezione e sono state tolte tutte le congiunzioni. Quindi
sostanzialmente non c'è contrapposizione, ma vengono elencate tutte le categorie
presenti sul Regolamento. Quindi la frase diventa: "evitando ogni forma di
discriminazione nei confronti dei cittadini italiani, di stranieri regolari, dei rifugiati e
profughi", che sono le tre categorie presenti nel Regolamento.
Quindi mettendo "sia" e anche "verso altri", vorrebbe aumentare la discriminazione,
come ha sottolineato, o comunque la differenza. Quindi quell'obiezione è già stata
accolta nell'ultima versione. Quindi invito il Consigliere Viale a non presentare il
subemendamento o, comunque, a non subordinarlo con il proseguimento della
discussione.
Colgo l'occasione per intervenire brevemente a commento di quello che è successo
nella giornata di oggi. Noi abbiamo una maggioranza che vuole approvare entro oggi
una importante deliberazione, che fa fare un passo avanti a questa Città e la pone
nelle condizioni di poter essere coerente che quello che è il suo pensiero, il suoi
modo di essere: una Città che accoglie e che si fa carico dei problemi.
Ci troviamo con una mozione presentata da me insieme al Consigliere Genisio, ma
frutto di un lavoro fatto con tutti i Consiglieri di maggioranza nella giornata di oggi,
che rimane e che affronta un problema diverso, anzi un po' più specifico rispetto a
quello del Consigliere Marrone. C'è una mediazione sulla mozione del Consigliere
Marrone e a fronte di questa mediazione, con un testo scritto insieme al Sindaco e da
tutti i Capigruppo di maggioranza e di opposizione, viene ritirato l'ostruzionismo.
Io, a questo punto, concentrerei i lavori sulla discussione del merito e sulla fase di
votazione. Ma voglio dire una cosa: quello a cui stiamo assistendo è quello che si
voleva evitare, portando una discussione di merito in una sede che non deve
affrontare il merito.
Quindi invito i Capigruppo, da questo punto di vista, a utilizzare, nel corso del
Consiglio, la Conferenza dei Capigruppo esclusivamente per le questioni che
riguardano l'organizzazione dei lavori, perché per quanto riguarda il merito, io
capisco che l'opposizione è talmente parcellizzata che permette praticamente a tutti i
Consiglieri di partecipare anche alla Conferenza dei Capigruppo. Per noi, non è così.
Noi abbiamo necessità di coinvolgere tutti i Consiglieri. Quindi quando c'è la
discussione in Commissione possiamo approfondire; quando si arriva in Aula, si
approfondisce il merito in Aula.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Informo che è stato presentato un subemendamento dal Consigliere Viale. Io
proporrei all'Aula di cominciare la discussione della deliberazione.
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Volevo solo dire al Sindaco che nella Costituzione si parla di cittadini e di straniero.
Quindi sono significati importanti, che dobbiamo tenere in considerazione, perché la
Costituzione è la nostra Legge.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Allora, prima di dare la parola all'Assessore Tisi per l'illustrazione della proposta di
deliberazione, vorrei capire se gli emendamenti sono ritirati oppure no.

MARRONE Maurizio
Il testo dell'emendamento è stato concordato anche con una portata simbolica, dal
mio punto di vista, molto impegnativa, perché ognuno di noi mettendo il nome, ci
mette la faccia, anche sottoscritto dai Capigruppo della minoranza e vedo anche dal
Capogruppo Paolino, quindi evidentemente c'è anche una volontà di condivisione
annunciata.
Io mi auguro che poi venga confermata in sede di votazione, perché a me già sembra
poco seria la presentazione di subemendamenti da parte dei Consiglieri del PD.
Volendosi fidare di questa versione definitiva concordata rispetto alla non
discriminazione, da questo punto di vista ritiriamo gli emendamenti e accettiamo di
procedere alla discussione sul merito, alla quale di sicuro non ci sottraiamo, anzi.

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