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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Dicembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 29

Comunicazioni del Sindaco su "Tagli trasporto pubblico".
Interventi

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla richiesta di comunicazioni del Sindaco da parte del Consigliere Marco
Grimaldi. Il tema è legato al trasporto pubblico della Città e ai conseguenti tagli a
livello Regionale.
La parola, per la risposta, al Sindaco.

SINDACO
Prendo la parola in assenza dell'Assessore Lubatti, che oggi è fuori per un impegno
istituzionale.
Credo che la questione vada affrontata tenendo conto di due riferimenti. Il primo è
che noi veniamo da anni nei quali si è proceduto, per ragioni che attengono alle
politiche di bilancio nazionale, alla riduzione del Fondo Nazionale per il Trasporto
Locale.
In questi anni noi, ovviamente, abbiamo sofferto di questo taglio, perché i tagli che il
Fondo Nazionale ha subito si sono riverberati in una riduzione dei trasferimenti alle
diverse Regioni, e le diverse Regioni hanno trasferito quel taglio nella distribuzione
delle risorse ad Enti Locali o a società di trasporto beneficiario.
Colgo questo passaggio per un inciso che vorrei illustrare per affinità di materia.
Nella Legge di Stabilità c'è un articolo 15 - su cui richiamo l'attenzione di tutti i
Consiglieri -, assolutamente surreale e paradossale (ho avuto già modo di spiegarlo
più volte nei colloqui con il Governo in queste settimane), in cui si stabilisce, per
sollecitare e facilitare l'equilibrio finanziario delle società partecipate, che gli Enti
Locali azionisti di società partecipate debbano costituire, dal 2014, un fondo di
riserva, da utilizzare laddove si producano degli squilibri di Bilancio da parte della
società stessa.
Ora, a parte che questa norma è opinabile su tanti piani, in primo luogo sul piano del
diritto civile, perché il regime della società è già regolato dal Codice Civile, che
prevede che le società, in quanto tali, debbano costituire Fondi di riserva, ma non
voglio aprire questa discussione. Però vorrei far notare il carattere surreale di questo
articolo alla luce di quello che è accaduto, o può accadere, con il Trasporto Pubblico
Locale.
Lo Stato riduce i Fondi trasferiti alla Regione, la quale trasferisce i fondi devoluti
alle società di Trasporto Pubblico Locale. Per effetto di queste riduzioni di fondi, le
società vanno in passivo e il Comune deve costituire un fondo di riserva. Ora, capite
che c'è qualcosa che non funziona in una vicenda di questa natura. Lo dico per
evidenziare che siamo spesso di fronte ad una legislazione che è paradossale.
È importante tenere presente questo aspetto, perché se l'articolo 15 passerà così, nel
Bilancio del 2014, tutti i Comuni italiani che hanno delle società partecipate, saranno
gravati di un onere aggiuntivo per la costituzione di questi fondi di riserva.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Anche pesante.
Chiusa questa parentesi, per cui ci battiamo per cercare di cambiare questo articolo, il
fatto che in questi anni si siano trasferiti i fondi ha già avuto una conseguenza. Come
abbiamo discusso in precedenti Consigli Comunali, abbiamo dovuto mettere in
campo dei processi di riorganizzazione del servizio, per un verso; per un altro verso,
abbiamo dovuto introdurre degli adeguamenti tariffari che riducessero il più possibile
le conseguenze della riduzione delle risorse.
Per il 2014, nella programmazione triennale (2013, 2014 e 2015) stabilita l'anno
scorso, sono previste ulteriori riduzioni al Fondo nazionale dei trasporti, che si
traducono naturalmente anche per la Regione Piemonte, che ha annunciato di voler
trasferire sui destinatari dei Fondi stessi, nella misura del 9% di riduzione rispetto ai
Fondi già tagliati nell'anno precedente.
Io dico chiaramente che questo tipo di riduzione è assolutamente insostenibile se si
vuole mantenere il servizio di cui attualmente i cittadini beneficiano, perché noi
abbiamo già subito tagli negli anni scorsi, che abbiamo, in qualche modo, contenuti
nelle conseguenze, procedendo a misure di riorganizzazione, ma un taglio del 9%
ulteriore delle risorse disponibili rischia di compromettere la possibilità di garantire il
servizio così come è stato garantito.
Questa è la ragione per cui abbiamo rappresentato l'insostenibilità di questo taglio
sia al Governo, in sede di discussione alla Conferenza Stato-Regioni, che la scorsa
settimana è stata dedicata a questo tema, su cui sia l'ANCI che le Regioni hanno
espresso parere negativo alle misure che il Governo propone; sia in sede di relazione
tra la nostra Città e la Regione.
Quindi chiediamo che, sia nelle decisioni di carattere nazionale, che di carattere
Regionale, si provveda in direzione diversa da quella fin qui annunciata.
Naturalmente intendiamo batterci in tutte le sedi perché questo taglio non abbia
quella dimensione che sarebbe negativa per il servizio che eroghiamo ai cittadini.
Sappiamo tutti, tra l'altro, che in questi anni di crisi economica l'utilizzo dei mezzi
pubblici è cresciuto, quindi la domanda è in crescita rispetto agli anni precedenti.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Come abbiamo stabilito in Conferenza dei Capigruppo, ogni Gruppo ha due minuti di
tempo a disposizione per intervenire.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Abbiamo appreso questa notizia la scorsa settimana dall'Assessore Lubatti. Credo
che questi 12 milioni di Euro in più di tagli che vanno sottratti ai 148 milioni di Euro
erogati quest'anno, sono l'ennesima dimostrazione di una insostenibilità del sistema
del Trasporto Pubblico Locale.
In questo momento, se guardate i dati, sia nazionali che regionali, nel trasporto
pubblico c'è un aumento drastico delle richieste, tra l'altro negli ultimi dieci
chilometri dal posto di lavoro. Quindi stiamo parlando di pendolari, ma soprattutto di
pullman e di tragitto urbano e per un pezzo anche extraurbano. Se pensiamo in
termini di chilometri, stiamo parlando di 11 milioni di chilometri portati via in poco
più di due anni. Cioè stiamo parlando di un taglio che porterebbe dal 52,7, se
vogliamo considerare solo gli ultimi due anni, ad un taglio che arriva a 41 milioni di
passaggi.
Se ragioniamo anche in termini pluriennali, perché il 9% rispetto all'anno prima
sembra poco, vuol dire un taglio del 24%.
Sindaco, condivido tutte le parole rivolte al Governo. Devo dire la verità, è un po'
difficile trattare questa vicenda, anche rispetto al tema che stiamo ponendo anche
della ricerca dei partner industriali. E lo dico proprio perché noi vogliamo un sistema
integrato, vogliamo cercare dei partner industriali pubblici, nel nostro caso, come
chiediamo da anni, proprio per integrare il trasporto su gomma e su ferro.
Io credo che i Comuni italiani debbano, su questo, battere un colpo. È inaccettabile -
come diceva il Sindaco - che ci siano dei passaggi sulla Legge di Stabilità che fanno
ricadere di nuovo sui Comuni i drastici tagli che sono ipotizzati al TPL; dall'altra,
però, chiedo che non ci siano più ambiguità nel rapporto anche con la Regione.
Io credo che anche le Regioni, se vogliono mettersi dalla parte giusta di questa
strada, debbano anche loro interloquire con il Governo ed evitare che succedano cose
come l'anno scorso, perché su questo invece la vedo diversamente. Non vorrei che
poi succedesse quello che è successo con il Governo Monti, cioè sono stati
reintegrati i fondi e poi le Regioni non hanno dato quello che dovevano agli Enti
Locali.
Se su questa vicenda non vogliamo una dialettica fra centrodestra e centrosinistra in
termini di posizionamenti diversi, allora si chieda lo stesso tipo di investimento e si
eviti questo ulteriore taglio del 9%, che, come avrete capito, questa volta non porterà
a qualche passaggio in meno e a qualche fermata in meno, ma a un drastico
ridimensionamento del servizio per tutti.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola, al quale chiedo di rispettare i due
minuti. Nell'intervento precedente ho fatto uno strappo alla regola solo perché era il
presentatore della richiesta di comunicazioni.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Prima di arrivare al punto, vorrei fare una premessa. Anche se ci saranno dei tagli,
non si può pensare che automaticamente questo significa meno chilometri di
trasporto pubblico, meno servizi, eccetera. Nel senso che GTT ha ampi margini di
recupero di efficienza interna: dagli sprechi, dal personale in eccesso, non il
personale operativo, ma la dirigenza, i funzionari, eccetera, come denunciato dalle
stesse Organizzazioni Sindacali, che già dal mese di maggio hanno presentato una
lista di interventi che si potrebbero adottare all'interno di GTT per risparmiare decine
di milioni di Euro, che forse permetterebbero addirittura di non dover vendere i
parcheggi.
Per cui, comunque, un'operazione di efficientamento di quel genere in GTT forse
andrebbe fatta.
Però, detto questo, non si può accettare che dal livello centrale si continui all'infinito
a tagliare i fondi per il Trasporto Pubblico Locale, e credo che su questo ci voglia
una posizione netta. Tra l'altro, forse approfittando del fatto che al Governo ci sono
centrodestra e centrosinistra praticamente ancora insieme, credo che tutti potrebbero
far capire ai propri Partiti a Roma che non è il caso di procedere ad ulteriori tagli,
perché il trasporto pubblico al momento è una necessità vitale di sopravvivenza non
soltanto per la città, in termini ambientali e di sostenibilità della mobilità, ma proprio
in termini di sopravvivenza dei cittadini, che senza un Trasporto Pubblico Locale non
riescono più ad andare a lavorare, non riescono più ad andare a scuola, perché non
possono più permettersi lo spostamento in auto.
Quindi, di fronte alla crisi, diventa veramente una misura di equità sociale
fondamentale quella di garantire il trasporto pubblico, che attualmente ha già grossi
problemi di sovraffollamento, per cui ci sono intere linee sulle quali al mattino non si
riesce praticamente a salire, dove, se salta una corsa, succede il pandemonio perché
non ci stanno più le persone, oppure le persone sono costrette ad aspettare mezz'ora
e, magari, ad arrivare mezz'ora in ritardo al lavoro o a scuola.
Per cui, non so se valutare anche un'azione formale del Consiglio Comunale, però
senz'altro, a livello politico, spero che il Sindaco si faccia promotore di una voce
unitaria di tutti dicendo: "Tagliate dove volete, ma smettete di tagliare il trasporto
pubblico, perché siamo arrivati veramente ad un livello in cui il servizio non si può
più comprimere ed è diventato un servizio essenziale che non si può più tagliare".
Grazie.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Grazie a lei, anche per il rispetto dei tempi.
Non ho altri Consiglieri iscritti a parlare.
La parola, per la replica, al Sindaco.

SINDACO
Si tratta di riprendere un tema che ha evocato il Consigliere Grimaldi, cioè il tema
del rapporto con la Regione. Ovviamente, per un verso, noi dobbiamo esprimere una
valutazione molto severa relativamente a decisioni nazionali di un'ulteriore riduzione
del fondo e, in quelle sedi - come ho già detto -, rendere esplicito l'assoluto dissenso
che i Comuni italiani, compreso il nostro, hanno di fronte a questo orientamento, e
quindi avanzare la richiesta di rivederlo.
Ovviamente, io ho già posto la stessa questione nei confronti della Regione (tra
l'altro, in questi giorni ho avuto modo di porla anche al Presidente Cota), cioè da una
riduzione del fondo nazionale non consegue automaticamente che lo stesso tipo di
riduzione debba avvenire proporzionalmente in tutte le Regioni nella distribuzione
delle risorse. Tra l'altro, tenuto conto che negli anni scorsi la nostra Regione ha
tagliato di più di altre Regioni italiane, io ho posto al Presidente Cota la necessità
che, quale che sia la decisione nazionale - che contestiamo e che cercheremo di
cambiare -, la conseguenza non sia il semplice ribaltamento automatico di quel taglio
sulla nostra realtà. Questa è una posizione che io continuerò a mantenere.

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