| Interventi |
FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 201304300/002, presentata in data 23 settembre 2013, avente per oggetto: "Piscina Pellerina lavori di ripristino a tempo indeterminato" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Gallo. GALLO Stefano (Assessore) Con riferimento all'interpellanza di cui all'oggetto, in particolare alle tre richieste, si precisano le seguenti cose. Intanto, questo impianto ha una valenza circoscrizionale, della Circoscrizione 4 (San Donato, Campidoglio e Parella). L'Amministrazione è a conoscenza della situazione in cui versa l'impianto attualmente, che è un impianto polivalente; poi darò i dettagli della sua composizione. Per quanto attiene alla mancata ultimazione dei lavori, bisogna far presente che inizialmente, con la deliberazione 16 aprile 2007, è stato approvato, su proposta della Circoscrizione, il rinnovo della concessione alla cooperativa ESL Nuoto Torino SCSD, per la durata di anni 15 e la suddivisione dei lavori in tre lotti con le clausole sotto riportate, che qui enuncio. L'articolo 2 della convenzione, sottoscritto in data 31 luglio 2007, ha previsto che il concessionario eseguisse lavori previsti dal progetto allegato alla deliberazione, divisi in tre lotti. Il lotto A: costruzione di un nuovo fabbricato a sede spogliatoi, servizi e palestre per la gestione dell'attività estiva e invernale delle piscine. Lotto B: copertura della vasca (15 x 18), in struttura mobile, per l'utilizzo invernale con struttura metallica e componenti scorrevoli, pannelli di chiusura e copertura in policarbonato. Lotto C: copertura della vasca principale (25 x 25), con la tipologia del lotto B di cui sopra. Inoltre è stato previsto che il lotto A e B sono da eseguire entro diciotto mesi dal rilascio della concessione edilizia, da richiedere entro due mesi dalla data di stipula del contratto. Il lotto C è da eseguire entro trentasei mesi dal rilascio della concessione edilizia, da richiedere entro due mesi dalla stipula del contratto. La scadenza della concessione è prevista il 29 aprile 2022. Successivamente, con nota del 9 marzo 2010, la società ESL Nuoto Torino ha nel frattempo richiesto di poter apportare modifiche agli interventi proposti in fase progettuale e previsti dall'articolo 2 della convenzione. In particolare, per il lotto A nessuna modifica; per il lotto B la modifica della profondità della vasca tuffi ed eliminazione del trampolino non conforme alle norme, costruzione di una vasca per disabili, attività infantile a fianco della vasca tuffi, dotata di attrezzature idonee all'utenza disabile; modifica della tipologia di copertura della vasca tuffi con struttura pressostatica, in variante a quanto precedentemente previsto, che era di struttura metallica, componenti scorrevoli in policarbonato, con richiesta di deroga, ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale n. 56/1977. Per il lotto C, modifica della tipologia di copertura della vasca grande con struttura pressostatica, in variante a quanto precedentemente previsto, che era una struttura metallica, componenti scorrevoli in policarbonato, con richiesta di deroga ai sensi dell'articolo 31 Legge Regionale n. 56/77. Inoltre, è stata chiesta una modifica al cronoprogramma a seguito di quanto su esposto: il 22 novembre 2010 il Consiglio Comunale ha deliberato, con il provvedimento 201004636/010, la modifica dell'articolo 2 della convenzione, sottoscritta in data 31 luglio 2007, in relazione alla tempistica dell'ultimazione dei lavori. E precisamente, il lotto A entro il 15 luglio 2011. La società non ha ancora concluso l'intervento, in quanto il nuovo edificio manca di serramenti, decorazioni e rivestimenti interni, oltre al completamento di parte degli impianti tecnologici. Il lotto B entro il termine massimo di diciotto mesi dal rilascio di permesso di costruire in variante a quanto prima autorizzato, da richiedere entro due mesi dalla data di approvazione della deliberazione. Il lotto C entro il termine massimo di trentasei mesi dal rilascio del permesso di costruire in variante a quanto prima autorizzato, da richiedere entro due mesi dalla data di approvazione della deliberazione. Il progetto di variante è stato presentato al Servizio Permessi Convenzionati dell'Edilizia privata al 25 luglio 2011 ed esaminato con parere favorevole dalla Commissione Igienico Edilizia. In particolare, l'intervento del lotto A, per l'importo di 749.878,21 Euro, è stato finanziato dall'Istituto di Credito Sportivo, previo rilascio della fideiussione da parte della Città. Per l'esecuzione delle opere di cui ai lotti B e C, il concessionario avrebbe dovuto richiedere una nuovo finanziamento all'Istituto di Credito Sportivo per l'importo di 1.400.000 Euro, condizionato al rilascio della fideiussione da parte della Città. Considerate le problematiche della Città al rilascio della fideiussione succitata, il concessionario ha definito l'intervento minimo necessario per rendere funzionali le opere già realizzate e quindi ha ritenuto indispensabile almeno il completamento delle opere di cui al lotto B, per rendere funzionali i già realizzati interventi relativi al lotto A. Ha pertanto proposto di realizzare almeno il lotto B per un costo presunto di 691.000 Euro, per il quale richiedeva formale rilascio di garanzia fideiussoria. Su tale proposta, il Servizio di Edilizia sportiva si è espresso positivamente in linea tecnica sulla congruità del preventivo di spesa, con nota n. 6219 del 2 maggio 2012. Successivamente ci sono state varie comunicazioni tra l'associazione, la Città e gli Assessorati competenti per materia; sono stati fatti alcuni incontri e sopralluoghi e in considerazione delle criticità e difficoltà da parte del Comune di concedere una fideiussione. Al momento la Città sta valutando quali sono le eventuali alternative per la risoluzione di questo problema: o la revoca della concessione all'associazione per il mancato completamento delle opere, con un nuovo bando per il completamento delle opere non completate, o una soluzione atta a consentire all'attuale concessionario di onorare l'impegno e di avere una struttura pienamente funzionante. In tal senso gli Uffici competenti dell'Edilizia sportiva, del Servizio Sport e del Patrimonio stanno valutando qual è la soluzione migliore per il pubblico interesse dell'Amministrazione. Per quanto riguarda alcuni aspetti più tecnici, sostanzialmente li abbiamo già analizzati in precedenza. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la risposta. A differenza di altre volte in cui l'ho interpellata, il tono della mia risposta non sarà accomodante, anche rispetto a quello che l'Assessore ha detto in Aula. Di fatto è dal 1991 che abbiamo rapporti con quella realtà. Dal 2007 inizia questa idea di cambiamento di progetto, ma è dal 1991 che la Città parla con questa cooperativa. Dal 2007 in poi iniziano a susseguirsi una serie di ipotesi di investimenti su quel territorio, dal punto di vista sportivo, che negli ultimi anni sono stati carenti, nella misura in cui tutta la politica dell'Amministrazione, su quella porzione di città, non ha fatto investimenti né dal punto di vista sportivo, né dal punto di vista dei servizi o di una maggiore qualità della vita. Quello che racconta l'Assessore in Aula (ringrazio l'Assessore perché potrò acquisire tutti i documenti, in modo tale da capire fino in fondo la portata della difficoltà) dice di fatto una cosa, che è dal 2007 che questa realtà prende in giro la Pubblica Amministrazione. È dal 2007 che questa realtà ha tre lotti da realizzare, che erano stati concordati con la Città, che prevedono la realizzazione di una piscina per i tuffi, utilizzabile anche d'inverno, in modo da far girare il più possibile quella struttura, e poi l'impianto della vasca per i tuffi. Cioè tutto quello che ha detto l'Assessore è assolutamente vero, però evidentemente dal 2007 ad oggi il rapporto con questa realtà è problematico. L'unica preoccupazione che ho è proprio legata a quella fideiussione che il Comune mette sulla realizzazione del punto A, quindi del primo lotto. Una fideiussione che, nel caso in cui togliamo la revoca, il Comune si deve accollare. Questi, ad oggi, non hanno ancora finito il lotto A. Allora io voglio capire qual è il problema. Cioè se questi soggetti, che dal 1991 hanno una concessione, sono in grado di fare e dire quello che vogliono, perché tanto questa Amministrazione è sempre stata accomodante con loro; oppure se ci sono stati dei problemi. Le modifiche descritte dall'Assessore sono assolutamente sacrosante, come l'accessibilità della vasca da parte dei disabili, ma è evidente che dal 2007 al 2013 questi soggetti hanno continuato a chiedere proroghe, la Circoscrizione gliene ha concessa un'altra, questa Amministrazione continua a permettere che esista la possibilità che qualcuno prenda una struttura pubblica e dica: "Realizzo le attività che riesco a fare, quelle che non voglio fare non le faccio, tanto l'Amministrazione, alla fine, mi lascia andare avanti tranquillamente così". Io non attribuisco assolutamente la responsabilità all'Assessore Gallo, questo lo dico a verbale, però c'è stato un modo di gestire il rapporto tra gli Enti che gestiscono lo sport che non può più andare avanti così. Noi abbiamo una Circoscrizione che si è espressa, abbiamo dei Consiglieri di Circoscrizione, abbiamo dei cittadini che aspettano dal 2007 che questa struttura possa vedere la luce. Oggi di fatto sappiamo che il lotto C non si vedrà mai. Ma nel 2007 gli abbiamo dato quella concessione che comprendeva il lotto A, il lotto B e il lotto C. Nello stesso tempo il lotto A è in ritardo, perché doveva essere consegnato a luglio 2011 e siamo alla fine del 2013. Io mi chiedo se un'Amministrazione possa accettare di essere presa in giro in questo modo. Inoltre mi viene detto che non riusciamo a controllare i rapporti con questa realtà. Nel caso in cui revocassimo la concessione, ci tocca accollarci 750.000 Euro di fideiussione. Quindi siamo pure ricattati dalle condizioni che decideranno loro. Mai più una cosa del genere. Mai più. Ovviamente sono soddisfatto della mole di dati che l'Assessore mi ha dato in Aula, ma nello stesso tempo questo è l'emblema di come si gestiscono i rapporti, si mettono soldi sul tavolo, noi diamo le fideiussioni, gli altri dicono che fanno le attività e poi non le fanno. Alla fine la risposta che la Città dà in Aula è che se revochiamo paghiamo, se no speriamo di abbassare ancora il capitolato, per riuscire a concludere l'opera, portando per mano questi soggetti, che sono anni che gestiscono quella struttura. Concludo e mi scuso anche per i toni, però, Assessore, dobbiamo iniziare a tutelarci per il futuro nei confronti di questi soggetti. Quindi sul lotto B e sul lotto C la prego di mettersi una mano sulla coscienza e non nel portafoglio della Città con le fideiussioni. Ma che si dica una parola forte, perché in questo momento abbiamo le mani legate, i cittadini non hanno il servizio e questi soggetti nel 2007 hanno ricevuto una concessione per realizzare una serie di interventi che nel 2013 non hanno ancora terminato. Io sono allibito dal fatto che se gli revochiamo la concessione possiamo avere un problema economico. Se è così, vuol dire che qualsiasi concessione che faremo in futuro, su investimenti di questo tipo, e il Credito Sportivo ci chiede la fideiussione, facciamo attenzione a chi affidiamo i lavori. Perché per fare un atto che dovrebbe essere sacrosanto, caro amico che ti occupi di attività sportiva, non sei capace di rispettare nulla di quello che firmi, non hai visione imprenditoriale, non hai visione manageriale, ti tolgo la revoca, ma togliendoti la revoca creo un danno al Comune. Poi bisogna capire se sia ravvisabile come un danno erariale da Corte dei Conti, ma questo non lo so. Su questo mi pare che la risposta dell'Assessore - mi rendo conto che l'Assessore legge quello che gli Uffici gli danno - dice: "Se revoco, ce l'ho addosso". Spero e mi auguro che questa persona realizzi un terzo, se va bene la metà, di quello che era stabilito nel 2007. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Gallo. GALLO Stefano (Assessore) Non voglio replicare, voglio solo indicare a verbale, anche perché sarà oggetto dell'interpellanza successiva, l'indirizzo politico di questa Amministrazione, che è stato espresso in un atto ufficiale, che tutto il Consiglio Comunale ha votato all'unanimità, tranne un'astensione, che concerne una nuova modalità di gestione degli impianti sportivi di questa città. Lo voglio lasciare a verbale, perché nel dicembre 2012 abbiamo approvato questa riforma; la stiamo applicando con delle deliberazioni di Giunta che arriveranno in Consiglio Comunale quando le Commissioni vorranno liberarle. Certamente abbiamo introdotto delle novità che tenderanno a eliminare situazioni come questa. Io non ho detto che la situazione si risolverà con un abbassamento della richiesta rispetto al capitolato. Non c'è nessun ricatto da parte del concessionario, anche questo lo voglio lasciare a verbale. Ho detto che invece ho dato pieno mandato a tutti gli Uffici della Direzione Sport, dell'Edilizia sportiva e della Direzione Generale di valutare qual è tra le due opzioni, che ho lasciato nella risposta all'interpellanza, quella che tutela meglio l'interesse pubblico di questa Città. Evidentemente è una situazione complicata, però non ho nessuna intenzione di voler fare nulla che sia contro l'interesse dell'Amministrazione. Questo lo voglio sicuramente sottolineare. Evidentemente quella riforma andrà a regime dopo un certo numero di anni di applicazione, ma l'indirizzo politico è assolutamente una nuova modalità di gestione degli impianti sportivi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'interpellanza è discussa. |