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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Novembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2013-04300
"PISCINA PELLERINA LAVORI DI RIPRISTINO A TEMPO INDETERMINATO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 23 SETTEMBRE 2013.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc.
201304300/002, presentata in data 23 settembre 2013, avente per oggetto:

"Piscina Pellerina lavori di ripristino a tempo indeterminato"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Gallo.

GALLO Stefano (Assessore)
Con riferimento all'interpellanza di cui all'oggetto, in particolare alle tre richieste, si
precisano le seguenti cose.
Intanto, questo impianto ha una valenza circoscrizionale, della Circoscrizione 4 (San
Donato, Campidoglio e Parella). L'Amministrazione è a conoscenza della situazione
in cui versa l'impianto attualmente, che è un impianto polivalente; poi darò i dettagli
della sua composizione.
Per quanto attiene alla mancata ultimazione dei lavori, bisogna far presente che
inizialmente, con la deliberazione 16 aprile 2007, è stato approvato, su proposta della
Circoscrizione, il rinnovo della concessione alla cooperativa ESL Nuoto Torino
SCSD, per la durata di anni 15 e la suddivisione dei lavori in tre lotti con le clausole
sotto riportate, che qui enuncio.
L'articolo 2 della convenzione, sottoscritto in data 31 luglio 2007, ha previsto che il
concessionario eseguisse lavori previsti dal progetto allegato alla deliberazione,
divisi in tre lotti. Il lotto A: costruzione di un nuovo fabbricato a sede spogliatoi,
servizi e palestre per la gestione dell'attività estiva e invernale delle piscine. Lotto B:
copertura della vasca (15 x 18), in struttura mobile, per l'utilizzo invernale con
struttura metallica e componenti scorrevoli, pannelli di chiusura e copertura in
policarbonato. Lotto C: copertura della vasca principale (25 x 25), con la tipologia
del lotto B di cui sopra.
Inoltre è stato previsto che il lotto A e B sono da eseguire entro diciotto mesi dal
rilascio della concessione edilizia, da richiedere entro due mesi dalla data di stipula
del contratto. Il lotto C è da eseguire entro trentasei mesi dal rilascio della
concessione edilizia, da richiedere entro due mesi dalla stipula del contratto. La
scadenza della concessione è prevista il 29 aprile 2022.
Successivamente, con nota del 9 marzo 2010, la società ESL Nuoto Torino ha nel
frattempo richiesto di poter apportare modifiche agli interventi proposti in fase
progettuale e previsti dall'articolo 2 della convenzione. In particolare, per il lotto A
nessuna modifica; per il lotto B la modifica della profondità della vasca tuffi ed
eliminazione del trampolino non conforme alle norme, costruzione di una vasca per
disabili, attività infantile a fianco della vasca tuffi, dotata di attrezzature idonee
all'utenza disabile; modifica della tipologia di copertura della vasca tuffi con
struttura pressostatica, in variante a quanto precedentemente previsto, che era di
struttura metallica, componenti scorrevoli in policarbonato, con richiesta di deroga,
ai sensi dell'articolo 41 della Legge Regionale n. 56/1977. Per il lotto C, modifica
della tipologia di copertura della vasca grande con struttura pressostatica, in variante
a quanto precedentemente previsto, che era una struttura metallica, componenti
scorrevoli in policarbonato, con richiesta di deroga ai sensi dell'articolo 31 Legge
Regionale n. 56/77.
Inoltre, è stata chiesta una modifica al cronoprogramma a seguito di quanto su
esposto: il 22 novembre 2010 il Consiglio Comunale ha deliberato, con il
provvedimento 201004636/010, la modifica dell'articolo 2 della convenzione,
sottoscritta in data 31 luglio 2007, in relazione alla tempistica dell'ultimazione dei
lavori. E precisamente, il lotto A entro il 15 luglio 2011. La società non ha ancora
concluso l'intervento, in quanto il nuovo edificio manca di serramenti, decorazioni e
rivestimenti interni, oltre al completamento di parte degli impianti tecnologici.
Il lotto B entro il termine massimo di diciotto mesi dal rilascio di permesso di
costruire in variante a quanto prima autorizzato, da richiedere entro due mesi dalla
data di approvazione della deliberazione.
Il lotto C entro il termine massimo di trentasei mesi dal rilascio del permesso di
costruire in variante a quanto prima autorizzato, da richiedere entro due mesi dalla
data di approvazione della deliberazione.
Il progetto di variante è stato presentato al Servizio Permessi Convenzionati
dell'Edilizia privata al 25 luglio 2011 ed esaminato con parere favorevole dalla
Commissione Igienico Edilizia. In particolare, l'intervento del lotto A, per l'importo
di 749.878,21 Euro, è stato finanziato dall'Istituto di Credito Sportivo, previo rilascio
della fideiussione da parte della Città. Per l'esecuzione delle opere di cui ai lotti B e
C, il concessionario avrebbe dovuto richiedere una nuovo finanziamento all'Istituto
di Credito Sportivo per l'importo di 1.400.000 Euro, condizionato al rilascio della
fideiussione da parte della Città.
Considerate le problematiche della Città al rilascio della fideiussione succitata, il
concessionario ha definito l'intervento minimo necessario per rendere funzionali le
opere già realizzate e quindi ha ritenuto indispensabile almeno il completamento
delle opere di cui al lotto B, per rendere funzionali i già realizzati interventi relativi
al lotto A. Ha pertanto proposto di realizzare almeno il lotto B per un costo presunto
di 691.000 Euro, per il quale richiedeva formale rilascio di garanzia fideiussoria.
Su tale proposta, il Servizio di Edilizia sportiva si è espresso positivamente in linea
tecnica sulla congruità del preventivo di spesa, con nota n. 6219 del 2 maggio 2012.
Successivamente ci sono state varie comunicazioni tra l'associazione, la Città e gli
Assessorati competenti per materia; sono stati fatti alcuni incontri e sopralluoghi e in
considerazione delle criticità e difficoltà da parte del Comune di concedere una
fideiussione.
Al momento la Città sta valutando quali sono le eventuali alternative per la
risoluzione di questo problema: o la revoca della concessione all'associazione per il
mancato completamento delle opere, con un nuovo bando per il completamento delle
opere non completate, o una soluzione atta a consentire all'attuale concessionario di
onorare l'impegno e di avere una struttura pienamente funzionante.
In tal senso gli Uffici competenti dell'Edilizia sportiva, del Servizio Sport e del
Patrimonio stanno valutando qual è la soluzione migliore per il pubblico interesse
dell'Amministrazione.
Per quanto riguarda alcuni aspetti più tecnici, sostanzialmente li abbiamo già
analizzati in precedenza.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. A differenza di altre volte in cui l'ho
interpellata, il tono della mia risposta non sarà accomodante, anche rispetto a quello
che l'Assessore ha detto in Aula. Di fatto è dal 1991 che abbiamo rapporti con quella
realtà. Dal 2007 inizia questa idea di cambiamento di progetto, ma è dal 1991 che la
Città parla con questa cooperativa. Dal 2007 in poi iniziano a susseguirsi una serie di
ipotesi di investimenti su quel territorio, dal punto di vista sportivo, che negli ultimi
anni sono stati carenti, nella misura in cui tutta la politica dell'Amministrazione, su
quella porzione di città, non ha fatto investimenti né dal punto di vista sportivo, né
dal punto di vista dei servizi o di una maggiore qualità della vita.
Quello che racconta l'Assessore in Aula (ringrazio l'Assessore perché potrò
acquisire tutti i documenti, in modo tale da capire fino in fondo la portata della
difficoltà) dice di fatto una cosa, che è dal 2007 che questa realtà prende in giro la
Pubblica Amministrazione. È dal 2007 che questa realtà ha tre lotti da realizzare, che
erano stati concordati con la Città, che prevedono la realizzazione di una piscina per i
tuffi, utilizzabile anche d'inverno, in modo da far girare il più possibile quella
struttura, e poi l'impianto della vasca per i tuffi. Cioè tutto quello che ha detto
l'Assessore è assolutamente vero, però evidentemente dal 2007 ad oggi il rapporto
con questa realtà è problematico.
L'unica preoccupazione che ho è proprio legata a quella fideiussione che il Comune
mette sulla realizzazione del punto A, quindi del primo lotto. Una fideiussione che,
nel caso in cui togliamo la revoca, il Comune si deve accollare. Questi, ad oggi, non
hanno ancora finito il lotto A. Allora io voglio capire qual è il problema. Cioè se
questi soggetti, che dal 1991 hanno una concessione, sono in grado di fare e dire
quello che vogliono, perché tanto questa Amministrazione è sempre stata
accomodante con loro; oppure se ci sono stati dei problemi.
Le modifiche descritte dall'Assessore sono assolutamente sacrosante, come
l'accessibilità della vasca da parte dei disabili, ma è evidente che dal 2007 al 2013
questi soggetti hanno continuato a chiedere proroghe, la Circoscrizione gliene ha
concessa un'altra, questa Amministrazione continua a permettere che esista la
possibilità che qualcuno prenda una struttura pubblica e dica: "Realizzo le attività
che riesco a fare, quelle che non voglio fare non le faccio, tanto l'Amministrazione,
alla fine, mi lascia andare avanti tranquillamente così".
Io non attribuisco assolutamente la responsabilità all'Assessore Gallo, questo lo dico
a verbale, però c'è stato un modo di gestire il rapporto tra gli Enti che gestiscono lo
sport che non può più andare avanti così.
Noi abbiamo una Circoscrizione che si è espressa, abbiamo dei Consiglieri di
Circoscrizione, abbiamo dei cittadini che aspettano dal 2007 che questa struttura
possa vedere la luce. Oggi di fatto sappiamo che il lotto C non si vedrà mai. Ma nel
2007 gli abbiamo dato quella concessione che comprendeva il lotto A, il lotto B e il
lotto C. Nello stesso tempo il lotto A è in ritardo, perché doveva essere consegnato a
luglio 2011 e siamo alla fine del 2013. Io mi chiedo se un'Amministrazione possa
accettare di essere presa in giro in questo modo.
Inoltre mi viene detto che non riusciamo a controllare i rapporti con questa realtà.
Nel caso in cui revocassimo la concessione, ci tocca accollarci 750.000 Euro di
fideiussione. Quindi siamo pure ricattati dalle condizioni che decideranno loro. Mai
più una cosa del genere. Mai più.
Ovviamente sono soddisfatto della mole di dati che l'Assessore mi ha dato in Aula,
ma nello stesso tempo questo è l'emblema di come si gestiscono i rapporti, si
mettono soldi sul tavolo, noi diamo le fideiussioni, gli altri dicono che fanno le
attività e poi non le fanno. Alla fine la risposta che la Città dà in Aula è che se
revochiamo paghiamo, se no speriamo di abbassare ancora il capitolato, per riuscire a
concludere l'opera, portando per mano questi soggetti, che sono anni che gestiscono
quella struttura.
Concludo e mi scuso anche per i toni, però, Assessore, dobbiamo iniziare a tutelarci
per il futuro nei confronti di questi soggetti. Quindi sul lotto B e sul lotto C la prego
di mettersi una mano sulla coscienza e non nel portafoglio della Città con le
fideiussioni. Ma che si dica una parola forte, perché in questo momento abbiamo le
mani legate, i cittadini non hanno il servizio e questi soggetti nel 2007 hanno
ricevuto una concessione per realizzare una serie di interventi che nel 2013 non
hanno ancora terminato. Io sono allibito dal fatto che se gli revochiamo la
concessione possiamo avere un problema economico.
Se è così, vuol dire che qualsiasi concessione che faremo in futuro, su investimenti di
questo tipo, e il Credito Sportivo ci chiede la fideiussione, facciamo attenzione a chi
affidiamo i lavori. Perché per fare un atto che dovrebbe essere sacrosanto, caro amico
che ti occupi di attività sportiva, non sei capace di rispettare nulla di quello che firmi,
non hai visione imprenditoriale, non hai visione manageriale, ti tolgo la revoca, ma
togliendoti la revoca creo un danno al Comune. Poi bisogna capire se sia ravvisabile
come un danno erariale da Corte dei Conti, ma questo non lo so.
Su questo mi pare che la risposta dell'Assessore - mi rendo conto che l'Assessore
legge quello che gli Uffici gli danno - dice: "Se revoco, ce l'ho addosso". Spero e mi
auguro che questa persona realizzi un terzo, se va bene la metà, di quello che era
stabilito nel 2007.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Gallo.

GALLO Stefano (Assessore)
Non voglio replicare, voglio solo indicare a verbale, anche perché sarà oggetto
dell'interpellanza successiva, l'indirizzo politico di questa Amministrazione, che è
stato espresso in un atto ufficiale, che tutto il Consiglio Comunale ha votato
all'unanimità, tranne un'astensione, che concerne una nuova modalità di gestione
degli impianti sportivi di questa città. Lo voglio lasciare a verbale, perché nel
dicembre 2012 abbiamo approvato questa riforma; la stiamo applicando con delle
deliberazioni di Giunta che arriveranno in Consiglio Comunale quando le
Commissioni vorranno liberarle. Certamente abbiamo introdotto delle novità che
tenderanno a eliminare situazioni come questa.
Io non ho detto che la situazione si risolverà con un abbassamento della richiesta
rispetto al capitolato. Non c'è nessun ricatto da parte del concessionario, anche
questo lo voglio lasciare a verbale. Ho detto che invece ho dato pieno mandato a tutti
gli Uffici della Direzione Sport, dell'Edilizia sportiva e della Direzione Generale di
valutare qual è tra le due opzioni, che ho lasciato nella risposta all'interpellanza,
quella che tutela meglio l'interesse pubblico di questa Città.
Evidentemente è una situazione complicata, però non ho nessuna intenzione di voler
fare nulla che sia contro l'interesse dell'Amministrazione. Questo lo voglio
sicuramente sottolineare. Evidentemente quella riforma andrà a regime dopo un certo
numero di anni di applicazione, ma l'indirizzo politico è assolutamente una nuova
modalità di gestione degli impianti sportivi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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