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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Proseguiamo con le comunicazioni, ossia con la seconda comunicazione che era stata richiesta dal Consigliere Greco Lucchina, in relazione all'aver appreso dai quotidiani locali la notizia che il Salone dell'Auto si svolgerà alla Fiera di Rho nel dicembre 2014, per la quale anche il Sindaco aveva chiesto di poter intervenire. La parola al Sindaco. SINDACO Su questo tema, che negli ultimi giorni ha richiamato l'attenzione delle cronache, è bene che ci sia un'informazione corretta, cosa che è necessaria, stante una versione piuttosto caricaturale e infedele che il dottor Cazzola ha ritenuto di trasmettere ai giornali. Faccio una premessa. Ripetutamente, nel corso degli anni ritorna nel dibattito della nostra Città l'eventualità di rieditare lo svolgimento del Salone dell'Auto a Torino che, come sappiamo tutti, è stato per lungo periodo uno dei principali eventi della nostra Città, nelle fasi, in particolare, in cui l'industria automobilistica italiana era uno dei protagonisti del mercato mondiale di quel settore. Ogni qualvolta questo tema è stato evocato, io come Sindaco mi sono premurato di verificare se l'evocazione fosse puramente un auspicio o ci fossero delle condizioni di praticabilità e, ogni volta che sono andato ad un approfondimento, ho dovuto riscontrare che i soggetti più direttamente interessati ritenevano, e continuano a ritenere, questa ipotesi una ipotesi, allo stato, di difficile praticabilità, perché il mercato automobilistico sta spostando i suoi epicentri, non è più il mercato europeo, il mercato strategico è costituito dai mercati emergenti, tanto è vero che il numero dei Saloni internazionali dell'Auto che si svolgevano in Europa, si è drasticamente ridotto sostanzialmente a tre (Parigi, Francoforte e Ginevra) e invece nuove iniziative di questo genere vengono affermandosi sui mercati emergenti, in particolare nel mercato asiatico e sudamericano. Questa è la cornice di riferimento. Quando nelle settimane scorse questa ipotesi è stata nuovamente evocata in termini più concreti dall'annuncio del dottor Cazzola di voler svolgere un Salone dell'Auto (che negli ultimi giorni sta assumendo anche denominazioni diverse) a Milano nel 2014, naturalmente mi sono fatto premura di contattare il dottor Cazzola per manifestargli una cosa che, il Sindaco di Torino, ma che chiunque fosse Sindaco avrebbe fatto, ossia che se riteneva di dover organizzare il Salone dell'Auto, la città di Torino era pronta ad ospitarlo, stante che l'auto sta nell'identità di questa città molto più che in quella di qualsiasi altra città italiana e certamente più di quanto non stia nell'identità di Milano che può rivendicare altri tratti nella sua identità. Si è trattato di una telefonata molto tranquilla, in cui non vi è stato alcun particolare tono accorato (mi pare che il tema lo richiedesse, si usano toni accorati per questioni di maggiore rilievo) e neanche una forma di pressione, ma invece una manifestazione di disponibilità. Il dottor Cazzola ha ritenuto di dirmi che prendeva atto di questa mia disponibilità, ma che la cosa era molto difficile, perché l'unico spazio che avrebbe potuto ospitare un evento di questo genere, era il Lingotto il quale è gestito, però, da concorrenti, dal punto di vista dell'attività professionale del dottor Cazzola, e che questo rappresentava per lui un ostacolo, ovviamente quello di organizzare un evento di questo genere ospite di uno che è direttamente concorrente sul mercato degli eventi fieristici, ma che comunque avrebbe riflettuto sulla questione. Così la cosa è terminata. Nel corso della telefonata mi sono permesso anche di dire una cosa, che mi pare anche questa semplice, ossia ho chiesto, di fronte al fatto che lui mi confermava la volontà di realizzare il Salone nel dicembre del 2014 a Milano, se avesse già contattato i costruttori per avere degli affidamenti e, con qualche stupore e sconcerto, la risposta è stata che non aveva ancora contattato nessuno e che avrebbe a quel punto adesso cominciato a contattarli. Registro che annunciare che si svolgerà un Salone, addirittura indicandone la data precisa, dicembre 2014, senza aver parlato con neanche un costruttore, è quanto meno un modo curioso, se non dire avventato, di proporre la questione. Comunque, è una questione che non riguarda noi, ma il dottor Cazzola. Questo è quanto è nelle mie conoscenze. Dopodiché, nei giorni scorsi c'è stata anche una presa di posizione della Fiat, che l'azienda ha preso del tutto autonomamente, che ha confermato in realtà quello che, l'ho detto prima, a me nel passato era già stato detto, ossia che non si ritiene ci siano condizioni oggi per un Salone ulteriore in Europa, oltre a quello di Francoforte, di Parigi e di Ginevra. In questo caso, ho comunque fatto sapere alla Direzione Fiat e, in particolare, ai suoi massimi dirigenti, che qualora invece ci fosse un avviso diverso, noi naturalmente - come ho detto al dottor Cazzola - siamo interessati a che il Salone si faccia a Torino e confermiamo questa disponibilità. Questo è quanto, staremo a vedere gli eventi. Ovviamente, ribadisco che la Città, qualora questo evento davvero si concretizzasse, avrebbe tutto l'interesse a farlo qui, ma non è nella disponibilità della Città decidere una cosa di questo genere, dipende dalle decisioni di altri attori. Noi non possiamo che dire che siamo pronti a fare tutto quello che è necessario e possibile, qualora ci fossero le condizioni per farlo. Se però ci siano queste condizioni, questo non dipende dalla nostra volontà. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo Volevo, non formalmente, ringraziare anche la Conferenza dei Capigruppo, perché inizialmente venerdì si era deciso di non concedere le comunicazioni su questo tema, mentre stamattina ho appreso dai suoi Uffici, Sindaco, che era sua intenzione comunicare e quindi la ringrazio di questo. Sono anch'io fra quelli che sostiene che troppo si è detto su questa vicenda, assolutamente. Ricostruendo la vicenda dal mio punto di vista, appresa la notizia, apparsa, mi pare, sul giornale di qualche giorno fa, dell'ipotesi di questo nuovo Salone dell'Auto, mi ero semplicemente premurato di prepararle un ordine del giorno - non era una richiesta di comunicazioni - in cui facevo valutazioni che mi sono sentito ripetere da lei stesso, ossia che Torino più di ogni altra città evidentemente ha questa vocazione. Mi ero molto appassionato durante il suo intervento di rilancio della fase 2 sulla pluralità di vocazioni e le avevo chiesto precisamente di non abbandonare quella che è una vocazione storica per noi, che è quella evidentemente dell'industria meccanica, dell'industria automobilistica e quindi di un rilancio di un settore che a Torino è tanto caro. In maniera molto semplice, poi, avendo appreso dai giornali della telefonata con il dottor Cazzola e quindi del fatto che lei scongiurasse tutta questa situazione, mi sono semplicemente premurato di chiedere che cosa ne pensava il Sindaco di Torino rispetto a questa vicenda, perché nell'impegnativa del mio ordine del giorno c'era scritta una cosa molto precisa, che era quella di adoperarsi per creare un tavolo di lavoro istituzionale insieme alla Regione Piemonte, alle imprese locali e alle Fondazioni bancarie, affinché fossero concentrate le risorse e gli sforzi per realizzare un investimento così importante per lo sviluppo della nostra città. Il mio intento, quindi, era semplicemente quello di porre la giusta attenzione nei confronti di un Salone dell'Auto che avrebbe potuto avere delle ricadute importanti anche in termini turistici nei confronti di questa città. Ringrazio il Sindaco, perché ho visto in lei la disponibilità e soprattutto ho apprezzato il fatto che sia evidentemente sulle mie stesse posizioni. Sulla presa di posizione, evidentemente sul diniego di Fiat, probabilmente l'unica cosa che bisogna fare è registrare ormai quelli che sono i rapporti della stessa Fiat con la nostra Amministrazione Comunale, perché il disinteresse è ormai evidente, costante e si manifesta ogni giorno. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Approfitto di questo dibattito, ringraziando il Sindaco per le comunicazioni che ha concesso, per lasciare a verbale un'idea che comunque non è sicuramente rivoluzionaria e neanche innovativa, immagino, ma che, secondo me, può essere utile. Invece che il Salone dell'Auto, Sindaco, proviamo ad ipotizzare un Salone dell'Automotive, ossia tutto quello che ruota attorno all'auto, perché credo sia lì il nostro know-how migliore, credo sia lì il numero di aziende più importanti. Pertanto, approfitto di questa breve parentesi che mi è concessa in questo dibattito per parlare al Sindaco del Salone dell'Automotive, perché a mio giudizio potrebbe essere quella una chiave di volta diversa rispetto a quello che è sempre stato il Salone classico dell'Auto che oggettivamente ormai ha perso appeal e anche potenzialità vere, in quanto la crisi del settore è evidente, e lo dico anche all'Assessore Lavolta. Per quanto riguarda, invece, il Salone dell'Automotive, il settore della componentistica, in quel settore siamo fortissimi. Allora, proviamo, Assessore e Sindaco, ad ipotizzare quello. Forse lì potrebbe starci una chiave di volta interessante. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una breve replica, al Sindaco. SINDACO Intervengo brevemente per dire al Consigliere Greco Lucchina e al Consigliere Tronzano che naturalmente la Città è interessata a promuovere in ogni modo il suo settore automotive, sia per ciò che attiene al produttore finale, sia per ciò che attiene ai produttori di componenti e stiamo verificando la possibilità di mettere in campo delle iniziative in questa direzione insieme alla Camera di Commercio e all'Unione Industriale. Nella misura in cui si creino le condizioni, che sono soprattutto condizioni di sostenibilità finanziaria per questi eventi, la Città è assolutamente pronta a sostenerli e anche a farsene parte diligente, diciamo, per promuoverli. |