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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2013-04431
"ILLUMINAZIONE PUBBLICA DAL MERCURIO AL SODIO" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA SCANDEREBECH IN DATA 27 SETTEMBRE 2013.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201304431/002, presentata in
data 27 settembre 2013, avente per oggetto:

"Illuminazione pubblica dal mercurio al sodio"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Informo, prima di dare la parola all'Assessore Lavolta, che l'Assessore Gallo non
sarà presente, così come l'Assessore Mangone, e che l'ultima interpellanza n. mecc.
201305164/002, a firma del Consigliere Berthier, non verrà trattata per richiesta
dell'Assessore, per mancanza di informazioni sufficienti.
La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Assessore)
Anticipo che sarà una risposta un po' lunga, perché tanti sono i punti che ha voluto
sottolineare l'interpellante, il Consigliere Scanderebech, relativamente
all'illuminazione pubblica. In particolare, il Consigliere chiede lumi rispetto alla
progressiva sostituzione delle lampade a mercurio versus lampade al sodio.
Prima di entrare nel merito delle risposte, occorre premettere che la Città di Torino,
tra le prime in Italia, aveva avviato già nei primi anni del Duemila un corposo
programma di sostituzione delle circa 35.000 lampade ancora al mercurio
scarsamente efficienti e con i ben noti problemi ambientali.
Per capire la convenienza dell'intervento, sono sufficienti solo due dati. Il primo, che
al posto di una lampada al mercurio da 250 watt, si installa una lampada al sodio da
150 watt, con un risparmio ovvio immediato di 100 watt. Il flusso luminoso emesso,
quindi semplicemente la quantità di luce emessa, passa da 14.200 lumen delle
lampade a mercurio a 17.600 delle lampade a sodio.
Sinteticamente, a piano ultimato, quindi fine 2013, il risparmio complessivo della
Città, a valle della sostituzione delle 33.000 lampade a mercurio, è pari a circa 2.820
kilowatt che, valorizzati all'attuale prezzo medio dell'energia elettrica, porta ad un
risparmio di oltre 2 milioni di Euro all'anno.
Se prendiamo solo in considerazione l'ultima tranche del programma, cioè le 7.000
lampade, il risparmio sarà di circa 427.000,00 Euro all'anno. Pertanto la Città sarà in
grado di ripagarsi l'intervento con il risparmio sulla bolletta elettrica dopo meno di
quattro anni dall'effettuazione, successivamente conseguirà risparmi per oltre
400.000,00 Euro all'anno. Quindi al termine, alla sostituzione di queste 7.000
lampade, noi avremo immediatamente ripagato l'intervento ed un risparmio
successivamente di almeno, a costo dell'energia invariato, di almeno 400.000,00
Euro annui.
Per quanto attiene il colore della luce, lo stesso è regolamentato dal PRIC, che è il
Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale, che è stato tra l'altro approvato da
questo Consiglio Comunale il 16 gennaio 2012.
Entro nel merito delle risposte e cercherò di farlo in modo puntuale. La prima, se
siano effettivamente 7.000 o più gli apparecchi che verranno cambiati. Gli
apparecchi sostituiti al termine del corrente anno saranno per la precisione 6.766. In
particolare, il progetto definitivo presentato dall'Amministrazione Comunale a
settembre 2010, approvato dalla Città di Torino con determina dirigenziale n. 548 in
data 7 dicembre 2010, prevedeva la sostituzione di circa 6.940 apparecchi di
illuminazione e relative lampade.
Il successivo piano operativo dettagliato, elaborato da IRIDE Servizi, prima di dare
inizio all'acquisto degli apparecchi di illuminazione e la loro successiva
installazione, ne prevedeva 6.766, in quanto nel tempo intercorso tra la presentazione
del progetto definitivo e la sua esecuzione, 174 apparecchi di illuminazione erano già
stati commutati o rinnovati.
La seconda domanda dell'interpellante chiede se sia possibile avere l'elenco delle
strade in cui sta avvenendo tale sostituzione. Assolutamente sì, sono disponibili gli
elenchi delle vie interessate. Mi sono permesso di riprodurre sinteticamente un
elenco che posso dare all'interpellante.
Come sia possibile - chiede l'interpellante - che dopo segnalazioni, ancora non siano
stati riparati gli apparecchi non funzionanti e che invece funzionavano prima
dell'intervento con lampade al mercurio? A IRIDE Servizi non risultano casi
eclatanti. Per poter rispondere, è necessario conoscere il dettaglio dei guasti
segnalati. In merito, si evidenzia che il numero di lampade spente, è sempre inferiore
allo 0,4% previsto dalla convenzione in essere, e si attesta mediamente allo 0,3, dato
assolutamente tra i migliori delle principali Città italiane. Lo dico io, non lo faccio
dire a IRIDE Servizi.
Quarta domanda, se l'Amministrazione sia in grado di monitorare e quantificare il
numero complessivo degli apparecchi d'illuminazione in Città, e se corrisponda al
vero che gli stessi non verranno riparati a causa di scarsità di fondi a disposizione.
Gli apparecchi d'illuminazione sono tutti codificati e pertanto la Città è
assolutamente in grado di monitorare e conoscere il numero di punti luce esistenti sul
territorio cittadino che oggi, a titolo informativo, ammontano a 98.040.
Per quanto attiene la manutenzione ordinaria (sostituzione di lampade bruciate,
pulizie, eccetera), la stessa viene garantita dal contratto di servizio con IRIDE Servizi
e regolata da un'apposita convenzione, che stabilisce anche i tempi di intervento. Gli
unici interventi posticipati in funzione della minore disponibilità di fondi sono i
rinnovi degli impianti.
Quinto punto, quali siano i vantaggi di questo intervento dell'Amministrazione.
Penso di averlo ampiamente detto, ma - come ho già detto in premessa - sono
significativi sia i risparmi in termini di energia elettrica e il miglioramento della
qualità dell'illuminazione. Nello specifico, la potenza installata prima dell'intervento
di sostituzione era di circa 1.763 kilowatt ed il flusso luminoso emesso era di circa
82.454 kilolumen - il lumen è la luminosità per intenderci - con un'efficienza
luminosa pari a circa 46,8 lumen per watt. Mentre alla fine dell'intervento la potenza
installata sarà pari a circa 1.165 kilowatt, quindi meno potenza, ma il flusso luminoso
sarà di circa 112.000 kilolumen a fronte degli 82.000 di prima. Con efficienza
luminosa pari a 96,2 lumen per watt. Quindi, per intenderci, per semplicità, passiamo
da 46,8 lumen per watt a 96,2 lumen per watt. Quindi più del doppio della luminosità
con un consumo elettrico, dicevo, decisamente inferiore.
Quali siano i costi complessivi di tale intervento. Il progetto approvato
dall'Amministrazione Comunale prevedeva un costo complessivo per la sostituzione
di circa 7.000 apparecchi di 1.800.000,00 Euro, IVA compresa. A fronte dei riscontri
conseguiti in sede di gara per la fornitura e installazione di corpi illuminanti, il costo
finale sarà di circa 1.400.000,00 Euro, IVA compresa.
Entro quanto tempo verranno sostituite le luci della Città chiede l'interpellante. Il
programma di sostituzione dei 6.766 apparecchi si concluderà entro la fine del
corrente anno.
Ancora, con quali parametri siano state scelte alcune strade piuttosto che altre per
questi cambiamenti. Gli unici criteri adottati per l'individuazione delle strade, sono
stati la presenza delle lampade a mercurio, gli apparecchi d'illuminazione di tipo
stradale, il sistema di alimentazione in serie.
Infine, se l'Amministrazione ritenga logico che siano i privati a sobbarcarsi
aggiuntive spese per tutelare la loro sicurezza dopo questi insensati interventi. La
percezione da parte dei cittadini del fattore sicurezza è un parametro decisamente
soggettivo, la Città non può attivarsi sulla base delle opinioni che vengono espresse
da alcuni cittadini, ma deve, nell'interesse generale, adottare soluzioni che
permettano di ottenere un livello di sicurezza oggettivamente riconosciuto, valido,
puntando nel contempo a massimizzare i risparmi, sia energetici che economici.
Come innanzi ricordato, la Città, per adeguarsi a queste esigenze, ha approvato nel
gennaio 2012 il Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale (PRIC), redatto dai
tecnici competenti, che, recependo normative nazionali, stabilisce valori
illuminotecnici basati sulle varie tipologie di vie, in base a parametri ufficialmente
riconosciuti, vedi l'importanza della via, i flussi di traffico, la larghezza dei sedimi
stradali, la posizione centrale o periferica, eccetera.
Come si evince da quanto su esposto, gli interventi effettuati sugli impianti di
illuminazione pubblica, ancorché oggetto di alcune critiche, sono tutt'altro che
insensati e oggettivamente il livello di illuminazione sul sedime stradale è - come ho
cercato di spiegare - ampiamente maggiore di quello precedente l'intervento.
Mi scusi, Presidente, se sono stato troppo lungo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non è colpa sua, ma siccome ne abbiamo tantissime questa mattina, sarebbe il caso
di stare nei tempi.
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Assessore, le spiego che cosa mi ha spinto a presentare questa interpellanza. Mi ha
spinto il fatto che alcuni residenti, e io non ho problemi anche a dirle dove, di corso
Giovanni Lanza stanno intraprendendo una raccolta di firme, perché trovano questo
intervento della Città insensato, secondo la loro logica.
Le spiego per quale ragione. Lei dice bene quando aumenta l'illuminazione, sì, sul
sedime stradale, solo ed esclusivamente sul sedime stradale. Allora facciamo un
ragionamento su questo argomento, perché lei, Assessore, se mi dice: va bene,
aumenta l'illuminazione sul sedime stradale e tutto attorno che cos'è? Terra di
nessuno? Invece le lampade precedenti erano in grado di illuminare, quelle a
mercurio, erano in grado di illuminare anche tutto ciò che c'era attorno.
Le faccio un esempio concreto. Stiamo parlando anche di un campus universitario, il
campus universitario si deve dotare a sua volta, dopo anni che è sempre stato così,
improvvisamente gli cambiamo le luci, mettiamo delle luci, per carità che ci fanno
risparmiare, che sono migliori, tutto quanto, meno male, per fortuna, però gli
piazziamo delle luci nuove che non garantiscono sicurezza e illuminazione per i
ragazzi e gli studenti che si recano dentro il sedime universitario.
Io, sinceramente, colgo che ci sia un'idea un po' insensata, bisognava pensare non
solo al sedime stradale, ma a tutto il resto. Alla fine, i contribuenti sono quelli che
abitano nelle residenze e nelle abitazioni e nelle sedi universitarie e quant'altro. Può
far sorridere, Assessore, ma io la faccio sorridere ancora di più, perché sempre alcuni
residenti, infervorati da questi interventi, hanno supplicato più e più volte interventi
per ripristinare illuminazioni che precedentemente funzionavano e che non stanno
più funzionando, e mi è stato raccontato, attraverso i nostri call-center, numeri
telefonici del Comune, che se non c'erano almeno cinque o sei postazioni all'interno
del corso, non si sarebbe intervenuti.
Le segnalazioni sono continuate, mi sono fatta parte attiva anch'io di queste
segnalazioni, finalmente sono arrivati a fare degli interventi. Hanno scavato una
settimana, hanno riscavato una settimana successiva, hanno riscavato dopo tre
settimane, di nuovo, sempre negli stessi lampioni, morale della favola, Assessore,
glielo dico col sorriso, sono stata testimone di persone che si arrampicavano per
vedere i lampioni e raccoglievano le bacche degli alberi davanti.
Allora capisce, ma glielo dico perché c'è da fare un ragionamento serio. Se noi
diamo in subappalto a delle persone, che poi non sono in grado di realizzare i
desideri dei nostri cittadini, non sono in grado di ripristinare una situazione che
funzionava bene, e arrivano a fare delle cose simili con gente che è anche arrabbiata
sul territorio, e sono andata a verificare io in prima persona che cosa stava
succedendo, dobbiamo fare un ragionamento, dobbiamo capire anche a chi
subaffittiamo questi appalti, se sono delle persone che sono in grado veramente
risolvere il problema, o cercano di andare e poi non sono però in grado, non hanno le
competenze di risolvere il problema. Perché non penso che per sistemare una luce,
bisogna andare per tre settimane a scavare, e per tre settimane, dopo tre settimane
non funziona ancora.
Detto ciò, per concludere - Presidente, non voglio essere troppo lunga -, io ringrazio
l'Assessore per averci dato lumi su questa iniziativa, lo ringrazio per il fatto che
grazie a questa iniziativa la Città risparmierà 2 milioni di Euro e che ci saranno 6.766
apparecchi nuovi e quant'altro, però mi preme sottolineare un fattore rilevante.
Siamo sicuri che queste nuove installazioni siano migliori sulla percezione della
sicurezza rispetto ad altre vecchie? Siamo sicuri che magari non possiamo
sperimentare un'illuminazione, che non illumini solo il sedime stradale, ma come
prevedeva l'illuminazione vecchia, sia anche in grado di avere un'illuminazione
attorno? Cosa dobbiamo dire noi ai cittadini che si lamentano del fatto che c'è buio
pesto nelle loro abitazioni, quando invece prima, grazie all'illuminazione nostra
pubblica, potevano vedere e non avevano problemi, e faccio l'esempio sempre di un
collegio universitario che si deve dotare adesso di luci proprie, dopo anni che invece
non ne aveva bisogno, per dare più sicurezza ai suoi studenti?
Questo io penso che sia un problema che la Città debba affrontare e debba capire se
questa percezione sia solo una percezione che hanno alcuni cittadini o sia la
percezione vasta.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
L'Assessore mi ha lasciato un elenco per il Consigliere Scanderebech, se lo desidera.

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