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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201304431/002, presentata in data 27 settembre 2013, avente per oggetto: "Illuminazione pubblica dal mercurio al sodio" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Informo, prima di dare la parola all'Assessore Lavolta, che l'Assessore Gallo non sarà presente, così come l'Assessore Mangone, e che l'ultima interpellanza n. mecc. 201305164/002, a firma del Consigliere Berthier, non verrà trattata per richiesta dell'Assessore, per mancanza di informazioni sufficienti. La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Anticipo che sarà una risposta un po' lunga, perché tanti sono i punti che ha voluto sottolineare l'interpellante, il Consigliere Scanderebech, relativamente all'illuminazione pubblica. In particolare, il Consigliere chiede lumi rispetto alla progressiva sostituzione delle lampade a mercurio versus lampade al sodio. Prima di entrare nel merito delle risposte, occorre premettere che la Città di Torino, tra le prime in Italia, aveva avviato già nei primi anni del Duemila un corposo programma di sostituzione delle circa 35.000 lampade ancora al mercurio scarsamente efficienti e con i ben noti problemi ambientali. Per capire la convenienza dell'intervento, sono sufficienti solo due dati. Il primo, che al posto di una lampada al mercurio da 250 watt, si installa una lampada al sodio da 150 watt, con un risparmio ovvio immediato di 100 watt. Il flusso luminoso emesso, quindi semplicemente la quantità di luce emessa, passa da 14.200 lumen delle lampade a mercurio a 17.600 delle lampade a sodio. Sinteticamente, a piano ultimato, quindi fine 2013, il risparmio complessivo della Città, a valle della sostituzione delle 33.000 lampade a mercurio, è pari a circa 2.820 kilowatt che, valorizzati all'attuale prezzo medio dell'energia elettrica, porta ad un risparmio di oltre 2 milioni di Euro all'anno. Se prendiamo solo in considerazione l'ultima tranche del programma, cioè le 7.000 lampade, il risparmio sarà di circa 427.000,00 Euro all'anno. Pertanto la Città sarà in grado di ripagarsi l'intervento con il risparmio sulla bolletta elettrica dopo meno di quattro anni dall'effettuazione, successivamente conseguirà risparmi per oltre 400.000,00 Euro all'anno. Quindi al termine, alla sostituzione di queste 7.000 lampade, noi avremo immediatamente ripagato l'intervento ed un risparmio successivamente di almeno, a costo dell'energia invariato, di almeno 400.000,00 Euro annui. Per quanto attiene il colore della luce, lo stesso è regolamentato dal PRIC, che è il Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale, che è stato tra l'altro approvato da questo Consiglio Comunale il 16 gennaio 2012. Entro nel merito delle risposte e cercherò di farlo in modo puntuale. La prima, se siano effettivamente 7.000 o più gli apparecchi che verranno cambiati. Gli apparecchi sostituiti al termine del corrente anno saranno per la precisione 6.766. In particolare, il progetto definitivo presentato dall'Amministrazione Comunale a settembre 2010, approvato dalla Città di Torino con determina dirigenziale n. 548 in data 7 dicembre 2010, prevedeva la sostituzione di circa 6.940 apparecchi di illuminazione e relative lampade. Il successivo piano operativo dettagliato, elaborato da IRIDE Servizi, prima di dare inizio all'acquisto degli apparecchi di illuminazione e la loro successiva installazione, ne prevedeva 6.766, in quanto nel tempo intercorso tra la presentazione del progetto definitivo e la sua esecuzione, 174 apparecchi di illuminazione erano già stati commutati o rinnovati. La seconda domanda dell'interpellante chiede se sia possibile avere l'elenco delle strade in cui sta avvenendo tale sostituzione. Assolutamente sì, sono disponibili gli elenchi delle vie interessate. Mi sono permesso di riprodurre sinteticamente un elenco che posso dare all'interpellante. Come sia possibile - chiede l'interpellante - che dopo segnalazioni, ancora non siano stati riparati gli apparecchi non funzionanti e che invece funzionavano prima dell'intervento con lampade al mercurio? A IRIDE Servizi non risultano casi eclatanti. Per poter rispondere, è necessario conoscere il dettaglio dei guasti segnalati. In merito, si evidenzia che il numero di lampade spente, è sempre inferiore allo 0,4% previsto dalla convenzione in essere, e si attesta mediamente allo 0,3, dato assolutamente tra i migliori delle principali Città italiane. Lo dico io, non lo faccio dire a IRIDE Servizi. Quarta domanda, se l'Amministrazione sia in grado di monitorare e quantificare il numero complessivo degli apparecchi d'illuminazione in Città, e se corrisponda al vero che gli stessi non verranno riparati a causa di scarsità di fondi a disposizione. Gli apparecchi d'illuminazione sono tutti codificati e pertanto la Città è assolutamente in grado di monitorare e conoscere il numero di punti luce esistenti sul territorio cittadino che oggi, a titolo informativo, ammontano a 98.040. Per quanto attiene la manutenzione ordinaria (sostituzione di lampade bruciate, pulizie, eccetera), la stessa viene garantita dal contratto di servizio con IRIDE Servizi e regolata da un'apposita convenzione, che stabilisce anche i tempi di intervento. Gli unici interventi posticipati in funzione della minore disponibilità di fondi sono i rinnovi degli impianti. Quinto punto, quali siano i vantaggi di questo intervento dell'Amministrazione. Penso di averlo ampiamente detto, ma - come ho già detto in premessa - sono significativi sia i risparmi in termini di energia elettrica e il miglioramento della qualità dell'illuminazione. Nello specifico, la potenza installata prima dell'intervento di sostituzione era di circa 1.763 kilowatt ed il flusso luminoso emesso era di circa 82.454 kilolumen - il lumen è la luminosità per intenderci - con un'efficienza luminosa pari a circa 46,8 lumen per watt. Mentre alla fine dell'intervento la potenza installata sarà pari a circa 1.165 kilowatt, quindi meno potenza, ma il flusso luminoso sarà di circa 112.000 kilolumen a fronte degli 82.000 di prima. Con efficienza luminosa pari a 96,2 lumen per watt. Quindi, per intenderci, per semplicità, passiamo da 46,8 lumen per watt a 96,2 lumen per watt. Quindi più del doppio della luminosità con un consumo elettrico, dicevo, decisamente inferiore. Quali siano i costi complessivi di tale intervento. Il progetto approvato dall'Amministrazione Comunale prevedeva un costo complessivo per la sostituzione di circa 7.000 apparecchi di 1.800.000,00 Euro, IVA compresa. A fronte dei riscontri conseguiti in sede di gara per la fornitura e installazione di corpi illuminanti, il costo finale sarà di circa 1.400.000,00 Euro, IVA compresa. Entro quanto tempo verranno sostituite le luci della Città chiede l'interpellante. Il programma di sostituzione dei 6.766 apparecchi si concluderà entro la fine del corrente anno. Ancora, con quali parametri siano state scelte alcune strade piuttosto che altre per questi cambiamenti. Gli unici criteri adottati per l'individuazione delle strade, sono stati la presenza delle lampade a mercurio, gli apparecchi d'illuminazione di tipo stradale, il sistema di alimentazione in serie. Infine, se l'Amministrazione ritenga logico che siano i privati a sobbarcarsi aggiuntive spese per tutelare la loro sicurezza dopo questi insensati interventi. La percezione da parte dei cittadini del fattore sicurezza è un parametro decisamente soggettivo, la Città non può attivarsi sulla base delle opinioni che vengono espresse da alcuni cittadini, ma deve, nell'interesse generale, adottare soluzioni che permettano di ottenere un livello di sicurezza oggettivamente riconosciuto, valido, puntando nel contempo a massimizzare i risparmi, sia energetici che economici. Come innanzi ricordato, la Città, per adeguarsi a queste esigenze, ha approvato nel gennaio 2012 il Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale (PRIC), redatto dai tecnici competenti, che, recependo normative nazionali, stabilisce valori illuminotecnici basati sulle varie tipologie di vie, in base a parametri ufficialmente riconosciuti, vedi l'importanza della via, i flussi di traffico, la larghezza dei sedimi stradali, la posizione centrale o periferica, eccetera. Come si evince da quanto su esposto, gli interventi effettuati sugli impianti di illuminazione pubblica, ancorché oggetto di alcune critiche, sono tutt'altro che insensati e oggettivamente il livello di illuminazione sul sedime stradale è - come ho cercato di spiegare - ampiamente maggiore di quello precedente l'intervento. Mi scusi, Presidente, se sono stato troppo lungo. LEVI Marta (Vicepresidente) Non è colpa sua, ma siccome ne abbiamo tantissime questa mattina, sarebbe il caso di stare nei tempi. La parola al Consigliere Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Assessore, le spiego che cosa mi ha spinto a presentare questa interpellanza. Mi ha spinto il fatto che alcuni residenti, e io non ho problemi anche a dirle dove, di corso Giovanni Lanza stanno intraprendendo una raccolta di firme, perché trovano questo intervento della Città insensato, secondo la loro logica. Le spiego per quale ragione. Lei dice bene quando aumenta l'illuminazione, sì, sul sedime stradale, solo ed esclusivamente sul sedime stradale. Allora facciamo un ragionamento su questo argomento, perché lei, Assessore, se mi dice: va bene, aumenta l'illuminazione sul sedime stradale e tutto attorno che cos'è? Terra di nessuno? Invece le lampade precedenti erano in grado di illuminare, quelle a mercurio, erano in grado di illuminare anche tutto ciò che c'era attorno. Le faccio un esempio concreto. Stiamo parlando anche di un campus universitario, il campus universitario si deve dotare a sua volta, dopo anni che è sempre stato così, improvvisamente gli cambiamo le luci, mettiamo delle luci, per carità che ci fanno risparmiare, che sono migliori, tutto quanto, meno male, per fortuna, però gli piazziamo delle luci nuove che non garantiscono sicurezza e illuminazione per i ragazzi e gli studenti che si recano dentro il sedime universitario. Io, sinceramente, colgo che ci sia un'idea un po' insensata, bisognava pensare non solo al sedime stradale, ma a tutto il resto. Alla fine, i contribuenti sono quelli che abitano nelle residenze e nelle abitazioni e nelle sedi universitarie e quant'altro. Può far sorridere, Assessore, ma io la faccio sorridere ancora di più, perché sempre alcuni residenti, infervorati da questi interventi, hanno supplicato più e più volte interventi per ripristinare illuminazioni che precedentemente funzionavano e che non stanno più funzionando, e mi è stato raccontato, attraverso i nostri call-center, numeri telefonici del Comune, che se non c'erano almeno cinque o sei postazioni all'interno del corso, non si sarebbe intervenuti. Le segnalazioni sono continuate, mi sono fatta parte attiva anch'io di queste segnalazioni, finalmente sono arrivati a fare degli interventi. Hanno scavato una settimana, hanno riscavato una settimana successiva, hanno riscavato dopo tre settimane, di nuovo, sempre negli stessi lampioni, morale della favola, Assessore, glielo dico col sorriso, sono stata testimone di persone che si arrampicavano per vedere i lampioni e raccoglievano le bacche degli alberi davanti. Allora capisce, ma glielo dico perché c'è da fare un ragionamento serio. Se noi diamo in subappalto a delle persone, che poi non sono in grado di realizzare i desideri dei nostri cittadini, non sono in grado di ripristinare una situazione che funzionava bene, e arrivano a fare delle cose simili con gente che è anche arrabbiata sul territorio, e sono andata a verificare io in prima persona che cosa stava succedendo, dobbiamo fare un ragionamento, dobbiamo capire anche a chi subaffittiamo questi appalti, se sono delle persone che sono in grado veramente risolvere il problema, o cercano di andare e poi non sono però in grado, non hanno le competenze di risolvere il problema. Perché non penso che per sistemare una luce, bisogna andare per tre settimane a scavare, e per tre settimane, dopo tre settimane non funziona ancora. Detto ciò, per concludere - Presidente, non voglio essere troppo lunga -, io ringrazio l'Assessore per averci dato lumi su questa iniziativa, lo ringrazio per il fatto che grazie a questa iniziativa la Città risparmierà 2 milioni di Euro e che ci saranno 6.766 apparecchi nuovi e quant'altro, però mi preme sottolineare un fattore rilevante. Siamo sicuri che queste nuove installazioni siano migliori sulla percezione della sicurezza rispetto ad altre vecchie? Siamo sicuri che magari non possiamo sperimentare un'illuminazione, che non illumini solo il sedime stradale, ma come prevedeva l'illuminazione vecchia, sia anche in grado di avere un'illuminazione attorno? Cosa dobbiamo dire noi ai cittadini che si lamentano del fatto che c'è buio pesto nelle loro abitazioni, quando invece prima, grazie all'illuminazione nostra pubblica, potevano vedere e non avevano problemi, e faccio l'esempio sempre di un collegio universitario che si deve dotare adesso di luci proprie, dopo anni che invece non ne aveva bisogno, per dare più sicurezza ai suoi studenti? Questo io penso che sia un problema che la Città debba affrontare e debba capire se questa percezione sia solo una percezione che hanno alcuni cittadini o sia la percezione vasta. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. L'Assessore mi ha lasciato un elenco per il Consigliere Scanderebech, se lo desidera. |