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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 38
MOZIONE 2013-02795
(MOZIONE N. 84/2013) "AZIONE URGENTE DEL COMUNE DI TORINO A SOSTEGNO DI IPLA S.P.A." PRESENTATA DAL CONSIGLIERE VIALE IN DATA 13 GIUGNO 2013.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201302795/002,
presentata in data 13 giugno 2013, avente per oggetto:

"Azione urgente del Comune di Torino a sostegno di IPLA S.p.A."

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Come noterete, la proposta fu fatta a giugno, tanto è vero che si cita, da allora
abbiamo ascoltato in Commissione l'Assessore Ghiglia...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Scusi, Consigliere Viale, devo rettificare la votazione precedente. Il Consigliere
Liardo ha erroneamente votato in modo favorevole.

LIARDO Enzo
Sì, dichiaro che il voto è contrario, solo che c'è un po' di caos in Aula.

VIALE Silvio
Solo un imbecille non cambia opinione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere Viale, per cortesia. Ho dovuto sospendere, ma non le ho chiesto il
commento.

VIALE Silvio
Riprendevo le frasi di poc'anzi dette dal Consigliere.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Prego, Consigliere Viale, se vuole illustrare la sua proposta di mozione.

VIALE Silvio
Volevo dire che la mozione è di giugno, tant'è vero che all'epoca si dice: "si
apprende che il neoassessore Agostino Ghiglia", quindi è ormai da un po' di tempo.
Ho chiesto che questo ordine del giorno venisse approvato, anche perché la Regione
ha approvato due ordini del giorno all'unanimità che, al di là del contenuto, vanno
nella direzione di trovare una soluzione.
Siccome attualmente la quasi totalità dei lavoratori dell'IPLA, che abbiamo audito in
Commissione un paio di volte, eccetera, della cui società il Comune di Torino ha una
piccola quota che non ha ricapitalizzato (comunque questo non lo esime dai propri
doveri) sono in cassa integrazione e la scadenza è fine anno. Quindi, un ordine del
giorno del Comune di Torino ha il doppio significato. Uno, di sostenere un'eventuale
soluzione che la Regione sta trovando. Due, sollecitare in qualche modo la nostra
Giunta e la nostra Commissione a rivedere un attimo la questione.
Peraltro, approvando l'ordine del giorno, mi auguro che la VI Commissione
riconvochi, riascolti in qualche modo l'Assessore Ghiglia per sapere se nel frattempo
siamo arrivati ad una soluzione. Mi aspetto quindi anche in questo Consiglio
l'unanimità, come è accaduto in Regione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non posso fare altro che essere solidale ai lavoratori, che in questo momento versano
in una difficoltà di futuro.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Brevissimo. Naturalmente diciamo anche qui, come dicevamo prima, una mozione di
solidarietà non si nega a nessuno, costa poco, però credo che effettivamente faccia un
po' riflettere come in Piemonte, a Torino ci riempiamo tanto la bocca di green
economy come… al futuro e poi quando c'è uno dei pochissimi Enti che già esiste e
che si occupa di queste cose, non riusciamo a trovargli una destinazione, una
funzionalità.
Per cui, spero anch'io che ci sia un voto all'unanimità e soprattutto che, al di là del
voto, si riesca a trovare una missione sostenibile per questo Ente, perché non può
comunque andare avanti all'infinito ad essere semplicemente un investimento a
perdere, ma deve diventare un motore di crescita, se veramente crediamo nella green
economy, dell'economia locale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere La Ganga.

LA GANGA Giuseppe
Il Consigliere Bertola poco fa ha detto che un documento di solidarietà non si nega a
nessuno, ovviamente. Qui si tratta non solo di un doveroso sostegno ai lavoratori, ma
di prendere atto che noi abbiamo un'azienda che era di eccellenza sul piano italiano,
e anche internazionale, che è stata lasciata via via decadere per colpa di un contesto
generale e anche per colpa di una certa mala gestione che ha privilegiato gli
amministrativi sui tecnici e i ricercatori, ma pur tuttavia resta un'eccellenza, e il
Comune di Torino non può lavarsene le mani, anche se è azionista molto minoritario.
Proprio non solo per sostenere i lavoratori, ma per sostenere una certa idea di Torino,
Città della ricerca, Città della green economy. Quindi vi sono tutte le ragioni per un
impegno serio e non solo di facciata.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Credo che dobbiamo muoverci con la giusta responsabilità. Purtroppo questo
Consiglio negli ultimi mesi ha avuto atteggiamenti un po' contrastanti con questa
vicenda, nel senso che credo che questi lavoratori non solo meritino un'occasione e
una speranza, ma credo che l'Istituto, in quanto tale, andrebbe ricollegato alla sua
tradizione e alle loro migliori ricerche.
Le possibilità sono tante, lo abbiamo esplorato, come Presidenti di Commissione,
insieme alla Regione, abbiamo convocato i vertici, ed è uno dei pochi casi in cui è
successo, abbiamo convocato gli Assessori competenti, eppure sembra che le
soluzioni non vengano fuori. Per prima i lavoratori hanno addirittura fatto un elenco
di possibilità e di attività che potrebbero svolgere in più anche chiedendo in qualche
modo un piccolo sforzo all'Amministrazione.
C'è in più, probabilmente, la richiesta e la necessità di collegare meglio alcune di
queste ricerche ai lavori dell'ARPA, di pensare, viste le missioni di questo Ente, a
quella che è la strategia più in generale dei Parchi, visto che, comunque, ricordiamo
che il tema centrale da cui tanta formazione è partita e tanta ricerca, è il tema delle
piante da legno, c'è tutto il tema della green economy, ci potrebbero essere tutti gli
sviluppi sulle smart city e su alcuni bandi europei. Ma in più, diciamo la verità, ci
sono anche le commesse pubbliche che gli Enti hanno dato in questi anni. Penso a
tutto il tema delle lotte alle zanzare, cioè tutta la ricerca che è stata fatta e tutti i soldi
che sono investiti. Pensate, la Città di Torino che ha 1 milione di abitanti,
oggettivamente spende pochissimo su questo tema.
Poi ci sono lavori più recenti. Uno di questi è stato molto contestato. Devo dire la
verità, non ho capito tutta la verve, anche negativa, nei confronti del lavoro
dell'IPLA. Credo che il lavoro che hanno fatto sul potere calorifero dei nostri rifiuti,
o il lavoro che hanno fatto di raccolta del materiale proprio dalla nostra differenziata
o dai mercati, credo sia un lavoro che, a detta di tutti, molto importante, non ce ne
siano così tanti in Italia.
Allora dico semplicemente che, oltre a dare un mandato generico per salvare questo
Ente, probabilmente bisognerebbe anche utilizzarlo meglio all'interno delle nostre
Partecipate. Avevamo fatto due ipotesi, intanto che TRM e AMIAT, anche grazie
all'entrata di IREN, attivino da subito delle convenzioni, con Esso per esempio, su
tutto il tema del potere calorifero dei rifiuti e anche sulla richiesta di avere un nuovo
quadro anche rispetto alla TARES che abbiamo discusso. Cioè, per esempio, un
nuovo lavoro aggiornato.
La seconda è tutta la parte più infrastrutturale della loro sede. Noi crediamo di essere
disponibili a rivedere anche la missione di quei luoghi e dall'altra, la parte più
divulgativa che loro già svolgono, che può essere connessa meglio anche con i nostri
Istituti.
Spero che la Giunta Regionale dia un segnale, un segnale semplicemente di non
voler disperdere questo patrimonio, c'è ancora la possibilità di far entrare altre
Regioni in tal senso anche nel consorzio, o comunque rivederlo, invece, in termini
più generali dentro altre strutture, come l'ARPA e altre Istituzioni che hanno svolto
da sempre funzioni di ricerca in campo ambientale. Per questo, spero, voteremo
favorevolmente ovviamente l'atto di indirizzo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione:
Presenti 30, favorevoli 30.
La proposta di mozione è approvata.

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