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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201305131/002, presentata in data 25 ottobre 2013, avente per oggetto: "Pulizia delle aree di libero scambio in zona Porta Palazzo" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Anche qui il Consigliere interpellante mi consente di raccontare, riferire rispetto a quanto accaduto negli ultimi tempi relativamente alle aree di libero scambio di Porta Palazzo, in particolare alla relativa pulizia rispetto alla quale attività, il Consiglio sa, è stato pubblicato un bando, n. 80/2013, ad opera dell'Assessore Curti, rispetto al quale però riferirò successivamente. Innanzitutto la responsabilità della pulizia dell'area autorizzata è, secondo gli atti di concessione degli spazi, in capo al soggetto organizzatore, mentre il lavoro è stato svolto effettivamente da AMIAT. Per quanto riguarda la pulizia, a seguito degli eventi del sabato organizzati dall'associazione "Vivi Balon" presso il Canale dei Molassi e San Pietro in Vincoli, i relativi costi sostenuti dalla Città, non sono determinabili in maniera puntuale, in quanto gli interventi vengono effettuati nell'ambito dell'appalto generale di pulizia dei mercati Porta Palazzo e Balon, Borgo Dora. E sono pertanto ricompresi negli importi complessivi del servizio. Unica eccezione è costituita dalla pulizia degli spazi in San Pietro in Vincoli, occupati in maniera abusiva, che ha comportato una spesa per la Città da sabato 30 marzo 2013, data di inizio di una presenza rilevante di abusivi, a sabato 27 luglio 2013, di importo pari a 2.736,00 Euro più IVA. In merito alla pulizia, a seguito degli eventi organizzati dall'associazione "Bazar Project" - quindi stiamo parlando dell'attività della domenica e dei festivi presso l'area ortofrutta del mercato di Porta Palazzo - la prima fase di sperimentazione, quella che è durata fino all'aprile del 2012, non ha comportato costi aggiuntivi per la Città e i maggiori oneri di servizio sono stati assorbiti dalle imprese che effettuano le pulizie dell'area nei normali giorni di mercato. Dal mese di aprile 2012 e fino a giugno dello stesso anno, i costi sono stati invece sostenuti dalla Città per un ammontare di Euro 9.240,00 più IVA. Da luglio 2012 a fine settembre 2013 AMIAT ha infine provveduto ad addebitare all'associazione "Bazar Project" i costi generali della pulizia delle aree assegnate e alla Città quelli generati dalla pulizia delle aree occupate in maniera abusiva, fatturando rispettivamente Euro 53.760,00 più IVA all'associazione "Bazar Project", e Euro 16.177,00 più IVA alla Città di Torino. AMIAT, tra l'altro, sottolinea che alla luce delle modalità di gestione del mercato, sia quello autorizzato sia quello abusivo, e della conseguente esecuzione del servizio che consistono nella mera pulizia dell'area con la raccolta di materiale vario abbandonato a terra, fino ad ora è stata prevista come attività di differenziazione del rifiuto il reperimento di materiale pericoloso, quale ad esempio RAE, quindi rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici, e batteria d'auto. Il bando, come dicevo in precedenza, n. 80/2013 che lo stesso interpellante ha citato, che però è andato deserto, per cui gli Uffici dell'Assessore Curti stanno procedendo ad indirne un altro, prevede tra i requisiti elencati all'articolo 4, in particolare alla lettera j), che il soggetto concessionario dovrà gestire il servizio relativo all'attività di libero scambio nelle aree di piazza della Repubblica e canale Molassi, redigendo un protocollo per la raccolta rifiuti e controllando il rispetto da parte degli operatori di quanto previsto all'articolo 33 del Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, il n. 280 della Città di Torino. L'articolo in questione espressamente richiamato nel bando disciplina le attività di gestione dei rifiuti urbani nei mercati rionali, prescrivendo in particolare nei tre commi, il primo, il secondo e il terzo, rispettivamente che: "devono essere assicurate forma di conferimento e raccolta che consentano il più elevato grado di raccolta differenziata compatibile con la logistica di ogni singolo mercato", al comma 2 che: "gli operatori devono deporre i rifiuti prodotti durante l'esercizio della loro attività man mano che si producono, secondo le modalità individuate dal gestore del servizio per ciascun mercato preventivamente concordate con il Comune e gli operatori, secondo i principi generali di cui al comma 1 alle disposizioni contenute nell'ordinanza dei Regolamenti Comunali relative ai mercati rionali" e al terzo comma che: "al termine dell'attività di vendita, gli operatori dei mercati devono accuratamente spazzare l'area in concessione e lo spazio circostante sino ad una distanza non inferiore a due metri, e conferire rifiuti generali secondo le modalità di cui al comma precedente". Il bando, a questo proposito, stabiliva esplicitamente all'articolo 11 che i partecipanti sono tenuti al rispetto di quanto previsto all'articolo 33 del Regolamento Comunale n. 280 e che il concessionario è tenuto al controllo e procederà alle verifiche, consegnando alla fine dell'attività l'area sgombera dai rifiuti ad addetto dell'azienda che constaterà l'avvenuta pulizia. Nel caso in cui all'atto della consegna l'area in questione dovesse essere oggetto di attività di igiene del suolo diversa da quella di ordinaria pulizia, così come stabilito nel protocollo di cui all'articolo 4 alla lettera j), tali attività saranno ad esclusivo carico del concessionario. Quindi, in sintesi, per riepilogare, si è cercato di sanare una situazione promiscua che in alcuni casi, non nascondo, è stata anche di difficile interpretazione da parte degli Uffici e anche nella gestione della relazione con l'azienda AMIAT, così come si evince da una differente fatturazione nel corso, ad esempio, dell'anno 2012. Si è cercato di sanare questa ambiguità e questa difficoltà anche di gestione di un'attività che è tutt'altro che semplice anche da gestire, attraverso questo bando che recepisce le indicazioni che ho testé letto. Grazie. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Questa interpellanza nasce dalla perplessità relativa al fatto che il bando nuovo era andato deserto, per cui, a questo punto, ci siamo chiesti quali sono i giri economici di questa vicenda, in particolare se - come abbiamo discusso a lungo in generale per i mercati - la Città deve applicare tariffe molto elevate della raccolta rifiuti e comunque i mercatali si lamentano che sono alte, insomma c'è una difficoltà di sostenibilità economica della raccolta rifiuti nei mercati in generale, anche per questo mercato di libero scambio volevamo capire com'era la situazione, quindi se alla fine per magari fare un valore economico di pochi Euro per ognuno di quelli che rendono, si arrivasse a spendere delle cifre insostenibili. In effetti, la situazione abbiamo capito che è complicata, perché a prima vista il bando, come forse non so se l'ha ricordato, comunque il bando prevedeva 175.000,00 Euro aggiuntivi, questa volta che le associazioni avrebbero incassato oltre agli 8,00 Euro a banco a giornata proprio per aiutarli a coprire i costi della pulizia. Però effettivamente se i costi della pulizia, come risulta, sono stati di 50.000,00 Euro soltanto per uno dei due mercati per un anno, quindi proiettati su un triennio su due mercati, sono 300.000,00 Euro, effettivamente si capisce come queste associazioni abbiano lasciato andare deserto il bando. Anche se, devo dire che in teoria l'incasso di 8,00 Euro a banco dovrebbe essere ampiamente sufficiente, perché se calcoliamo che sono, mi sembra, 300-400 banchi comunque in questa situazione, fa comunque un incasso di 150.000,00 Euro all'anno, a naso, per ciascuno di questi mercati. Quindi in realtà la risorsa economica ci sarebbe e, a questo punto, aspettiamo di vedere il nuovo bando come sarà, per capire se poi in realtà, cioè se veramente, come sostengono le associazioni che 175.000,00 Euro non sono sufficienti per coprire i costi aggiuntivi della pulizia, eccetera, oppure se semplicemente le associazioni stanno tirando sul prezzo, detto proprio tra noi. Per cui, dato che anch'io ho questa sensazione, che le associazioni stiano tirando sul prezzo in maniera ingiustificata, a questo punto, abbiamo fatto l'interpellanza proprio per poterci fare un'opinione in merito. E devo dire che concordo che, secondo me, forse anzi era fin troppo dargli altri 175.000,00 Euro rispetto all'incasso, perché naturalmente noi stiamo parlando sempre della parte autorizzata, nel senso che ovviamente la parte abusiva è un altro discorso che non riguarda in realtà le due associazioni, che poi in realtà sono più o meno la stessa, perché le persone poi sono le stesse delle due associazioni, e riguarda in realtà ovviamente la Città e la sua incapacità di controllare un fenomeno di abusivismo diffuso, che tra l'altro danneggia poi tutti i commercianti regolari e anche semplicemente chi abita lì e non riesce più a rientrare in casa. Per cui, quello è un altro discorso e lì bisognerebbe riuscire in qualche modo ad intervenire e garantire la praticabilità dell'area. Però, tornando ai mercati di libero scambio ufficiali, effettivamente credo che ci sia sotto anche un problema banalmente di aspirazioni economiche delle due associazioni, se volete legittime, perché comunque in questa società nessuno fa niente per niente, magari si potrebbe evitare di presentare questa iniziativa come la grande prova di solidarietà della Città per i poveri, eccetera, quando poi in realtà girano degli utili dell'ordine di 100.000,00 Euro l'anno, se non sono queste, giù di lì, perché tra l'altro le persone che partecipano a gestire il mercato, dovrebbero essere volontari, poi non so se sono i volontari del genere che ricevono una retribuzione, perché poi in Italia ormai il volontariato di fatto diventa un lavoro magari inquadrato senza dover pagare tutte le tasse, eccetera, sul lavoro, ma è comunque un lavoro, quindi anche lì forse sarebbe il caso che, specialmente nel bando futuro, si mettessero anche delle verifiche sulle forme con cui sono inquadrate queste persone, delle garanzie per i diritti di chi ci va a lavorare e dall'altra parte per evitare che queste forme di retribuzione permettano alla fine di non dover versare tutti gli oneri e svolgere tutte le pratiche che giustamente la Legge prevede per le forme di lavoro anche occasionale. Quindi credo che per ora, forse, possiamo chiudere qui la questione, ma io me la terrei per quanto sarà emesso il nuovo bando, per cui a questo punto magari in Commissione Commercio vedremo di riverificare la situazione economica. Quanto ovviamente all'auspicio che poi l'immondizia oltre ad essere raccolta, venga anche differenziata, mi fa piacere che nel bando ci sia un'indicazione in tal senso, però anche qui bisognerà capire poi se siamo in grado di farla rispettare, anche poi vista l'eterogeneità del materiale che viene messo in vendita e spesso magari viene poi buttato, se non viene venduto, comunque rimane lì. Per cui, credo che su questi mercati di libero scambio ci sia da buttare un occhio e cercare di controllare il giro dei soldi e controllare che poi non diventi anche una forma tutto sommato di raccolta, spostamento di immondizie e successivo abbandono delle immondizie in giro con ulteriore inquinamento. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'interpellanza è discussa. |