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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Avendo la presenza dell'Assessore Lubatti, procediamo, come da ordine del giorno, con le comunicazioni, a firma del Consigliere Tronzano, in merito ai lavori di corso Moncalieri, considerando la prevista modifica al sedime dello stesso corso nel tratto tra Ponte Isabella e Moncalieri. Questa modifica, secondo il proponente, sarebbe in contrasto con i principi e le logiche che regolano la mobilità pubblica e privata, contenuti nel Piano Urbano del Traffico. La parola all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Proverò a mantenere l'impegno di rispettare i tempi per le comunicazioni. Su questo tema abbiamo già avuto modo di approfondire la progettualità che abbiamo intenzione di realizzare su quel tratto di strada con altri Consiglieri e con vari strumenti, dall'interpellanza all'interrogazione scritta. Per quanto riguarda questo intervento, voglio intanto sottolineare due elementi. Il primo: siamo di fronte ad una informazione non esatta, che è stata riportata anche sugli organi di stampa, ossia noi non stiamo lavorando nel tratto di strada interessato dall'autovelox di corso Moncalieri. Lo dico, perché i due temi che sono ancora del tutto paralleli, hanno comportato, per una deduzione che però non corrisponde al vero, un'informazione del fatto che queste opere di messa in sicurezza del tratto di corso Moncalieri fossero collegate, anzi, addirittura propedeutiche alla riaccensione dell'autovelox di corso Moncalieri. L'autovelox di corso Moncalieri ha una sua storia; in questo momento, abbiamo una relazione aperta con la Prefettura per comprendere quali siano le modifiche alla viabilità da apportare a quel tratto di strada per eventualmente andare a riaccenderlo, ma nulla c'entra rispetto al percorso del cantiere invece di cui parliamo quest'oggi. Questo è un primo elemento che mi sembrava importante sottolineare. Il secondo elemento, invece, riguarda gli interventi che sono oggetto dell'intervento e, in particolare, stiamo parlando di sei attraversamenti pedonali che riguardano i numeri civici 195, 215, 287, 318, 337 e 440 di corso Moncalieri. Stiamo parlando dell'ultimo tratto di corso Moncalieri, andando verso il confine del nostro Comune. Anche qui, un'informazione che forse è utile dare al Consiglio Comunale, e che ho avuto modo di dare già in sede di interpellanza e agli organi di stampa che mi hanno interrogato sul tema, è che stiamo parlando di un restringimento della carreggiata con un conseguente restringimento delle corsie, di tratti nei quali già il Codice della Strada prevede lo scorrimento ad una corsia per ogni senso di marcia. Quindi, non stiamo andando a limitare la capacità di deflusso di quel determinato tratto di strada, ma stiamo piuttosto andando a mettere in sicurezza i passaggi pedonali che insistono su quell'area del corso e, in particolare, che sono di fronte ai numeri civici che prima ho citato. La corsia per ogni senso di marcia rimarrà comunque una corsia più ampia rispetto a quella tradizionale; stiamo parlando di una corsia di 4,20 metri, e verranno costruite anche delle banchine salvagente al centro della carreggiata che permetteranno all'utente "debole", tra virgolette, ossia al pedone, di attraversare in maniera più sicura ed eventualmente di stazionare al centro della carreggiata, nel momento in cui la corsia dell'altro senso di marcia, non ancora attraversato, dovesse essere occupata da vetture, che, in quel caso, segnalo, non avessero intenzione di rispettare il Codice della Strada e quindi di dare la precedenza ai pedoni, perché il passaggio pedonale, in quel luogo, è attivo a tutti gli effetti. In particolare, segnalo ancora che questi interventi sono figli di un finanziamento Regionale, hanno un ammontare complessivo di 700.000,00 Euro e hanno un titolo molto chiaro che rileggo a beneficio del verbale: "Interventi di telecontrollo, monitoraggio, informazione e dissuasione dei comportamenti a rischio sulla direttrice di attraversamento della città". In particolare, questo è stato il finanziamento che ci ha permesso anche l'installazione dell'autovelox di corso Moncalieri. Poi, dirò una parola in chiusura rispetto all'efficacia di quell'intervento. Alcuni risparmi significativi, che sono stimabili in circa 160.000,00 Euro rispetto al quadro economico del progetto complessivo, oggi sono ancora disponibili. Quindi, abbiamo concordato con la Regione che questi 160.000,00 Euro potessero essere spesi, in particolare, per - rileggo citando testualmente - "la dissuasione dei comportamenti a rischio su una direttrice di attraversamento della città" e la Regione ha dato l'okay per l'utilizzo di questi fondi a beneficio della sicurezza stradale. Aggiungo ancora un elemento. Rispetto al tratto che è oggetto degli interventi a carico della Regione Piemonte, di fatto, perché queste risorse sono state messe a disposizione della Città e delle Città dalla Regione Piemonte, la ricaduta è stata immediata e particolarmente interessante. Quindi, segnalo che i soldi già spesi hanno portato, cito soltanto la punta dell'iceberg (nel 2001, abbiamo avuto 71 incidenti in quel tratto di strada, di cui 2 mortali) nel 2010, 23 incidenti, dei quali nessuno mortale, per fortuna, nessun ferito con prognosi riservata e nessun ferito grave; soltanto 3 feriti lievi, 11 feriti lievissimi e 9 con solo danni materiali. Questo ci fa pensare, quindi, che l'intervento che stiamo mettendo in campo è utile proprio per andare a continuare a garantire la sicurezza degli utenti in quel tratto di strada, senza andarne a limitare la capacità dei flussi, perché - come ho detto - stiamo parlando di un tratto di strada che è già a una corsia. È evidente che il collegamento tra l'informazione del fatto che questo cantiere era utile per la riaccensione dell'autovelox, abbia portato immediatamente anche l'opinione pubblica - lo sottolineo - erroneamente, a pensare che corso Moncalieri diventasse a una corsia sola. Ciò non succederà, perché l'intervento che noi stiamo prevedendo è già nel tratto in cui il Codice della Strada prevede una corsia soltanto. Concludo con una riflessione un po' più generale, ma che forse può essere utile mettere a disposizione del Consiglio Comunale. In questo senso, la Città ha messo in campo un piano sulla sicurezza stradale che ha avuto come primo risultato il monitoraggio dei 100 passaggi pedonali più pericolosi della città. Su alcuni di questi siamo già intervenuti, c'è un ordine di priorità che ci siamo dati in collaborazione con le Circoscrizioni, per arrivare a degli interventi utili alla messa in sicurezza della viabilità e soprattutto dei pedoni e anche dei ciclisti all'interno della nostra città, per evitare che la convivenza tra i vari mezzi, che non vanno però, in qualche caso, a rispettare il Codice della Strada, potesse portare a dei problemi di sicurezza e anche a degli incidenti in qualche caso mortali. Quindi, questi interventi vanno nella direzione proprio di mettere in sicurezza sei passaggi pedonali che erano segnalati come particolarmente delicati e particolarmente pericolosi. Ho preparato per il Consigliere che ha richiesto le comunicazioni (ma la metto a disposizione ovviamente della Presidenza del Consiglio Comunale, a beneficio di tutti i Consiglieri Comunali) una documentazione - nello specifico, delle statistiche -, dove si vede quali siano i benefici dell'intervento che è già stato effettuato e quindi si presume che anche gli interventi successivi andranno ancora a limitare il numero dei feriti e il numero dei morti in quella parte di strada della città. Metterò a disposizione anche della Presidenza la planimetria esatta del progetto, in maniera tale che quello che ho provato a descrivere in maniera un po' sommaria, possa essere ancora più chiaro per i Consiglieri e per le persone eventualmente che possono esserne interessate. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Ci teniamo a tornare sull'argomento, in quanto credo che questo sia uno dei lavori sui quali la cittadinanza potrebbe avere, una volta eseguito, gravi problemi ad interpretarlo positivamente. Allora, volevamo ancora una volta far riflettere questa Amministrazione, perché crediamo sia opportuno approfondire, anche se do atto all'Assessore di averlo già fatto con la Circoscrizione 8, anche attraverso il posizionamento di new jersey, mi dicevano, o qualcosa del genere. Questo approfondimento, in ogni caso, non toglie i dubbi che abbiamo. Innanzitutto, è chiaro, per noi, che il lavoro non riguardi il restringimento ad una sola corsia del tratto di corso Moncalieri, dove c'è l'autovelox (e questo, per fortuna, l'abbiamo appurato immediatamente e bene ha fatto l'Assessore a dirlo pubblicamente alla stampa), però, riteniamo che, nonostante tutto, partendo dal Ponte Isabella e verso Moncalieri, sia chiaro che occorra valutare una questione, a nostro giudizio, importante. A fronte di una modesta - a nostro giudizio naturalmente, Assessore - messa in sicurezza rispetto all'attuale situazione per quanto riguarda i pedoni, assisteremo - sempre a nostro giudizio, Assessore - ad una modificazione del traffico molto sostenuta. E questo su che cosa rischia di incidere? Sul Piano Urbano del Traffico, sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Ovvero, noi mettiamo in evidenza due aspetti: il primo è quello di un traffico veicolare praticamente stressato, soprattutto nelle ore di punta, quindi parlo della mattina e della sera, nel momento in cui le persone escono dalla città, e della mattina, naturalmente, quando entrano; il secondo aspetto è quello sulla salute pubblica. Il fatto di restringere - ripeto -, con un minimo impatto sulla sicurezza per i pedoni rispetto a quella attuale, perché quel passaggio è già ad una corsia, comporta il rischio di intasare il traffico e conseguentemente aumentare notevolmente, e direi in maniera molto più pericolosa, rispetto all'aspetto della sicurezza dei pedoni, l'impatto sulla salute pubblica a seguito dell'aumento del traffico e dello stazionamento delle auto che in colonna dovrebbero non poter più procedere, con il già risicato scorrimento attuale. Pertanto, Assessore, visto che i lavori partiranno in primavera del prossimo anno, le chiederemmo se fosse ancora possibile su questo fare delle valutazioni, perché noi siamo fortemente preoccupati per un'arteria importante, come quella di cui parliamo, che rischierebbe veramente di mettere a repentaglio la salute, soprattutto, dei cittadini residenti e anche dei negozi di vicinato che lì oggettivamente lavorano tutti i giorni, conseguentemente all'aumento dell'inquinamento ambientale. Chiederei, quindi, se fosse possibile ancora approfondire, Assessore (se già non fossero state prese tutte le decisioni, e mi pare che le procedure non siano ancora iniziate del tutto, ma ci sia soltanto l'intenzione politica in questo senso), e quindi se fosse possibile nuovamente rivalutare. Da lei vorremmo una risposta, perché questa nostra convinzione vorremmo vederla smentita, ma concretamente anche con i flussi di traffico che si creerebbero a seguito di questo intervento. Non ci bastano, lo diciamo con molta serenità d'animo, le rassicurazioni, né degli Uffici né sue, in questo senso, perché vorremmo vedere dei dati. Il tema è molto sentito anche dai nostri Consiglieri di Circoscrizione, ha visto le polemiche che sono nate, e pertanto su questo, veramente Assessore, le chiederemmo un ulteriore approfondimento in Commissione, se lei fosse d'accordo, con dati specifici sui flussi di traffico. Siamo convinti che la salute pubblica in questo senso sia superiore rispetto al piccolo vantaggio alla sicurezza pedonale che già oggi comunque tutto sommato è garantita, essendo quella porzione di territorio già ad una sola corsia. Quindi, danni sulla salute maggiori rispetto a benefici sulla sicurezza dei pedoni. Su questo, visto che una deliberazione di questo genere, visto che procedure di questo genere potrebbero essere facilmente impugnate al TAR, le chiederemmo un ulteriore approfondimento in Commissione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Hanno chiesto di intervenire nell'ordine i Consiglieri Berthier, Liardo e Ricca. La parola al Consigliere Berthier. BERTHIER Ferdinando Ci sono alcuni dati da considerare. Innanzitutto, se ho capito bene, nel 2001 ci sono stati circa 60 incidenti con 2 morti; nel 2010, 23 incidenti senza danni irreparabili. Quindi, viene da sé che ultimamente il volume di traffico, anche per il fatto che vi sono molti più esercizi commerciali in zona, abbia subito un rallentamento come anche la velocità delle automobili. Le dico sinceramente che io percorro quella strada minimo due volte al giorno, una ad andare e una a tornare, se non di più, e le garantisco che il traffico è veramente caotico; basterebbe fare un sopralluogo. Ho la planimetria, mi sono documentato ampiamente. I marciapiedi sono abbastanza larghi: "abbastanza" vuol dire che sono molto larghi, non sono stretti, se uno poi vuole rifarli, perché sono dissestati, è un conto, ma che si debbano allargare o fare dei "nasi" sugli angoli, veramente mi sembra una spesa assolutamente inutile. Innanzitutto, basta andare a vedere: 4,40 metri di larghezza di una carreggiata non sono così tanti, tanto più che dobbiamo considerare le auto parcheggiate. Inoltre, quando le auto sono parcheggiate, tutti i mezzi pubblici, come le avevo già detto anche stamattina o di servizio, non parcheggiano. Lo stesso pullman sulle quattro pensiline in questione (quattro o sei fermate, adesso non mi ricordo), nove volte su dieci non accosta alla fermata, ma rimane in mezzo alla carreggiata. Quindi, quel metro o metro e mezzo che avanza, per poter sorpassare i mezzi pubblici, è minimale per non rimanere completamente fermi su quella strada. Non solo, ma, per quanto riguarda l'abitabilità, il tratto che va dall'incrocio di piazza Zara all'incrocio per Cavoretto, è veramente un delirio di parcheggio. Non ci si muove assolutamente. Poi, grazie a Dio, dopo il semaforo per Cavoretto c'è un po' di respiro e lì defluisce vagamente il traffico. Per cui, fare dei restringimenti, non ha assolutamente senso, anche perché dopo (andando poi verso il 440), non c'è questa quantità enorme di gente che passeggia, che cammina o che ha bisogno di attraversare. Ciò per due motivi: perché dall'altra parte non c'è proprio niente. Anzi, forse, era lì da rivedere il marciapiede che è impraticabile anche da un nano, perché ci sono fronde di alberi, siepi. Nessuno può percorrere quel tratto. Quindi, non capisco chi, per la sicurezza del pedone, dovrebbe avere il bisogno di attraversare in quel tratto, salvo la sera dove c'è una gelateria megagalattica e allora parcheggiano di tutto e di più. Ma se no non vi è quella necessità. L'altra questione è rappresentata dal fatto che ci sono sei fermate di autobus in prossimità di quegli incroci, dove è prevista solo la rimozione di uno, e quindi probabilmente lo spostamento indietro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, ma sto parlando anch'io. Sto facendo l'intervento. Scusi, Consigliere Sbriglio. Per cui, non capisco neanche il fatto di come si riesca a mettere insieme la fermata del pullman, lo spartitraffico, le macchine parcheggiate, ci mettiamo le ali per passare, oppure rimaniamo lì tutti con il motore acceso ad aspettare che si sblocchi tutta la situazione. Quindi, quello che è importante, è - come ha già detto anche il mio collega - forse bisognerebbe che in Commissione veniste un po' più preparati per vedere effettivamente qual è la situazione. Passateci un giorno intero, penso che non sia il massimo, ma verificate com'è la situazione su quel corso. Infine, forse, si poteva spendere un po' meno dei 161.000,00 Euro previsti, mettendo semplicemente - se pensate che andare a 40, a 35 chilometri all'ora sia una velocità eccessiva - dei dissuasori che potessero eventualmente rallentare la corsa. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Assessore, non me ne voglia, ma mi sembra un po' la rievocazione - non dico storica, perché è recente - del tunnel di corso Grosseto. Sono lavori completamente diversi, di entità diversa, però inizio a preoccuparmi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi fa piacere, Presidente, che si metta a ridere, quando un Consigliere disturba un altro Consigliere. Complimenti, Presidente! FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Le chiedo scusa, era una considerazione fuori luogo. Prego. LIARDO Enzo Mettetevi a scherzare assieme! Dicevo, appunto, che bisogna iniziare a preoccuparsi, quando Enti come la Regione o lo Stato iniziano a finanziare il Comune, perché qui ci troviamo veramente di fronte ad una situazione analoga. Diceva bene il Consigliere Berthier, che conosce bene quel tratto di strada, come tanti torinesi, perché lo percorrono continuamente o perché l'hanno percorso un paio di volte e l'hanno voluto evitare in determinati orari. Qualche amico mi ha telefonato e mi ha fatto questa affermazione: ma sono pazzi? Quel tratto di via è già veramente problematico, c'è un intasamento così notevole che verrebbe la voglia di dire: bene, con i soldi che ci danno, costruiamo un tunnel, così li facciamo passare sotto e rimane in superficie una corsia. Adesso sto parlando per estremi. Però, lì andare a restringere, andare a toccare qualcosa, è veramente assurdo. Mi verrebbe da dire: mettiamo un altro autovelox 600 metri più avanti e il problema è risolto. Tutti andrebbero piano e non ci sarebbero più, come succede oggi, - 600 metri indietro - problemi; anche una formica riuscirebbe ad attraversare senza essere schiacciata, perché in quel tratto di via andrebbero tutti piano. Allora, dico, restringimenti delle carreggiate portano veramente ad un ulteriore intasamento, ad un ulteriore imbuto. Perciò, veramente, bisognerebbe riflettere su questo eventuale investimento. Poi, mi fa piacere che il Comune abbia voglia, sui finanziamenti che gli vengono fatti, di creare delle opportunità di lavoro. Questo lo posso anche capire. Però, Assessore, creiamole in zone, in situazioni dove veramente c'è bisogno di intervenire. Anche i dati che lei ha fornito, vanno nella direzione in cui quel tratto di via, per fortuna (a parte gli incidenti, ma relativamente a quelli, se andiamo a puntare su corsi critici, su incroci critici, vediamo che l'incidenza è molto elevata)... Non per questo, però, bisogna restringere tutte le carreggiate, perché veramente poi c'è un effetto anche per quanto riguarda l'inquinamento che è peggiore, perché voi sapete che quando si creano delle code notevoli, automaticamente le concentrazioni di smog aumentano. Ritengo, quindi, veramente (ma non perché lo dice Enzo Liardo, ma perché sono stato invitato a far ciò soprattutto dalle persone che conoscono la situazione) di invitare a rivedere questo tipo di intervento. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Credo che uno dei metodi più efficaci per eliminare il traffico da quella zona di Torino e per garantire lo scorrimento veloce da nord a sud di quella parte di città, e soprattutto che non ci siano incidenti, sia la Tangenziale est; ovvero ritengo che occorra spostare il traffico da Torino e metterlo esattamente come è successo con l'altro pezzo di tangenziale, per poter permettere a Torino di essere una città, soprattutto in quella zona, più vivibile. Capisco che oggi questo non sia il tema all'ordine del giorno, ma mi piacerebbe poterne parlare, dato che abbiamo un Sindaco che parla quasi anche da Presidente della Città Metropolitana, quindi sarebbe bello poter iniziare ad affrontare anche un argomento di questo tipo. Per l'Assessore, però, ho una domanda chiara, perché sappiamo che molte volte sono stati fatti i giochi delle tre carte, soprattutto con gli autovelox. Questo autovelox non verrà acceso, però, Assessore, volevo capire se questo significa che verrà spostato da qualche altra parte, quindi se quelle che erano le entrate previste da quell'autovelox verranno spostate in un'altra zona della città e, se sì, dove; ossia, volevo sapere se c'è questo tipo di previsione. Anch'io mi unisco, insieme al Capogruppo Tronzano, nel chiedere al Presidente della Commissione competente Carretta e a lei, Assessore, la disponibilità per poter andare in Commissione e analizzare la viabilità della strada in termini un po' più tecnici (sicuramente ne stiamo dibattendo in termini politici), per capire quelli che saranno gli impatti reali sulla zona. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Innanzitutto, parto dalla fine, rispondendo al Consigliere Ricca. Come ho citato durante l'esposizione, quell'autovelox, quel controllo automatico della velocità è stato finanziato da una deliberazione della Giunta Regionale che ha per titolo "Interventi di telecontrollo, monitoraggio informazione e dissuasione dei comportamenti a rischio sulle direttrici di attraversamento della città". Abbiamo consultato la Regione Piemonte per capire se era d'accordo a modificare eventualmente la collocazione - quindi, per capirci, anche la destinazione dei fondi - perché se nasce vincolato su corso Moncalieri, ovviamente dobbiamo avere l'okay della stazione appaltante in questo senso; la Regione, però, in questo caso, non ci ha accordato la possibilità di spostarlo su altra area, ossia, ci ha detto che quell'autovelox è stato pensato per la messa in sicurezza di quel tratto di corso Moncalieri. Quindi, spostare l'impianto, sarebbe snaturare la natura del finanziamento. Se riuscite, quindi, piuttosto a relazionarvi con la Prefettura (che, come ho detto all'inizio, è stato l'Ente che ci ha tolto l'autorizzazione di utilizzare l'autovelox in quella determinata via), per capire quali sono le modifiche viabili, noi possiamo eventualmente autorizzare. Invece, la stessa Regione ci ha dato l'okay per l'utilizzo dei finanziamenti residui su quel corso per la messa in sicurezza. Per quanto riguarda la seconda risposta alle osservazioni che arrivavano dai Consiglieri, c'è la mia totale disponibilità a fare un ragionamento in Commissione per un'analisi delle questioni. Dico questo al Consigliere Liardo che, come me, ha quotidianamente rapporti con i cittadini. Anche il sottoscritto è stato raggiunto da enne telefonate, e-mail, segnalazioni di preoccupazione sul restringimento a una corsia di corso Moncalieri. Posso dire, però, quasi fuori verbale, che noi abbiamo tratto in inganno l'opinione pubblica con un'informazione distorta che è uscita anche dal nostro Assessorato; evidentemente, c'è stato qualche problema di comunicazione sul fatto che noi restringessimo un tratto di via che era a due corsie e che andava a una corsia. Oggi, noi parliamo di tratti di vie che sono da Codice della Strada già a una corsia e interveniamo dove il tratto di corso Moncalieri è già a una corsia. Quindi, questo è il tema, ossia dobbiamo concentrare l'attenzione sulla valutazione - che, ci mancherebbe, è legittima dei Consiglieri - di un intervento della Città rispetto, ahimè, non alla situazione descritta sui giornali, ma a quella che metto a disposizione anche dei Consiglieri per capire come la situazione esistente vada ad essere messa in sicurezza. Rivolgo un'ultima battuta al Consigliere Berthier, confermando comunque la mia disponibilità. Per quanto riguarda la messa in sicurezza di passaggi pedonali in altre zone della città, abbiamo visto come ciò sia ancora più efficace e ancora più importante nelle zone ad alto scorrimento e a bassa frequentazione dei passaggi pedonali, perché sono quelli i passaggi pedonali più pericolosi, in quanto l'automobilista non si aspetta un'alta frequentazione di quel passaggio pedonale e il pedone in quel caso comunque si sente sicuro del fatto che ci sia l'attraversamento pedonale. Quindi, il combinato disposto tra questi due elementi mette in forte rischio l'attraversamento pedonale. Questi sei interventi della messa in sicurezza dei passaggi pedonali vanno esattamente nella direzione di intervenire su situazioni che per noi sono considerabili ad alto rischio. Detto questo, però, do anche un'informazione al Consigliere Tronzano. Noi siamo in fase di gara, quindi siamo a valle di una decisione politica, ma comunque ancora in tempo per fare un'analisi con la Commissione sul da farsi. Facciamo un'analisi dei flussi e, a costo di fare un sopralluogo, come veniva detto, andando insieme come Commissione (ne ho parlato prima con il Presidente della Commissione competente Carretta che si è dato totalmente disponibile), troveremo insieme l'assoluta sostenibilità di quell'opera, rispondendo a quelle che sono le legittime preoccupazioni dei cittadini che però fanno riferimento ad un'informazione che non è totalmente corretta. Rimango, quindi, a disposizione della Presidenza della Commissione per l'approfondimento che si richiede di dover fare. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Vista la disponibilità dell'Assessore a ritornare e la disponibilità del Presidente della Commissione a far ritornare questo argomento in Commissione Consiliare, prendiamo atto dell'opportunità di fare ciò entro i termini e i tempi concordati e previsti, affinché l'argomento possa essere ulteriormente approfondito, ringraziando, credo, da parte del proponente, il Consigliere Tronzano, l'Assessore per questo. Dichiaro conclusa la comunicazione. Quindi, l'argomento verrà ulteriormente approfondito in Commissione. |