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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201304980/002, presentata in data 21 ottobre 2013, avente per oggetto: "Assetto societario SMAT - Deliberazioni di iniziativa consiliare n. 29158/2013 e di iniziativa popolare n. 29273/2013 votate dal Consiglio Provinciale il 23 luglio 2013" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Qui non so se riusciamo a stare nei cinque minuti, perché la risposta è molto complessa, probabilmente non doveva neanche essere… LEVI Marta (Vicepresidente) Scusate, se la risposta è così complessa che ci occorre mezz'ora di tempo di discussione; io darei all'Assessore i cinque minuti canonici e poi la vediamo in Commissione; oppure valutiamo subito di vederla, con il Consigliere Bertola, di calendarizzarla in Commissione per non fare due volte un pezzo della discussione. Cosa dice, Consigliere Bertola? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, Assessori e Consiglieri, sono le 11.45, come sapete, noi abbiamo due ore per trattare le interpellanze, ne abbiamo ancora un certo numero, io all'Assessore Tedesco… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La parola all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Una parte di queste risposte l'ho già anticipata in Commissione quando mi è stato chiesto quanto la Città aveva risposto in assemblea dei soci. Sul punto n. 4, cioè il riscatto delle azioni SMAT, quindi quali e quante risorse siano disponibili da parte del Comune di Torino, posso dire che il Comune è impegnato all'acquisto periodico da FCT che è la Finanziaria del Comune di Torino, di azioni SMAT per un importo, cioè 2.300.000,00 Euro, che è corrispondente al valore delle rate in scadenza del finanziamento che venne contratto da FCT per la chiusura della liquidazione AAM. Per il punto n. 5, cioè l'opportunità di riferire in Consiglio Comunale in merito a qualunque decisione, è molto semplice rispondere, perché ogni decisione inerente la partecipazione del Comune di Torino in SMAT, che non sia già contenuta in atti fondamentali del Consiglio Comunale, dovrà necessariamente e in maniera inderogabile essere sottoposta all'attenzione del Consiglio Comunale stesso per le deliberazioni di competenza, trattandosi di decisioni che investono la quota di partecipazione in SMAT e le modificazioni statutarie. In particolare, un nuovo assetto societario derivante dall'uscita di alcuni soci, per esempio FCT, per esempio CDU, Provincia di Torino, eccetera, necessita di un'attenta valutazione ed è scontato che ogni decisione in merito alla partecipazione in SMAT, dovrà essere affrontata dal Consiglio Comunale, perché del Consiglio Comunale è la competenza. Quello che è accaduto in assemblea SMAT, è unicamente l'illustrazione della proposta della Provincia, senza alcuna decisione in merito per il semplice fatto che gli organi che in quel momento rappresentavano la Città, non avevano i poteri del Consiglio Comunale per poter prendere alcun tipo di decisione. Il punto n. 6, farsi comunque portatori delle esigenze democratiche che siano i Consigli Comunali e non i Sindaci ad esprimersi con un voto nel merito del futuro assetto societario, valgono le considerazioni del punto precedente. Cioè il Sindaco in quel caso può riportare una decisione, che è stata assunta in seno al Consiglio Comunale, quindi rimangono le considerazioni fatte precedentemente. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Io ringrazio l'Assessore per questa risposta. I primi punti che forse erano più dettagliati, più nel merito anche su alcune questioni interpretative, sia dei fatti sia della scelta della Provincia, possiamo approfondirli magari in Commissione con calma. Devo dire, purtroppo effettivamente questo tema l'abbiamo trattato già a puntate, nel senso che noi abbiamo inizialmente chiesto di poterne parlare prima come comunicazione in Aula, poi è stata trasformata in una comunicazione alla Conferenza dei Capigruppo che poi è stata rinviata due o tre volte, per cui si è trascinata per un po' di tempo, quindi ad un certo punto noi abbiamo anche presentato l'interpellanza, poi le cose si sono incrociate. Però devo dire che, secondo me, è giusto che poi anche questa discussione arrivi in sede di Sala Rossa, di Consiglio Comunale davanti alla Città, perché il tema è relativo a questa convocazione dell'assemblea SMAT con all'ordine del giorno la deliberazione della Provincia in merito e atti conseguenti, con il dubbio di cosa potessero essere questi atti conseguenti chiaramente. Per cui, se volesse dire l'avvio di una procedura, secondo quanto indicato dalla deliberazione della Provincia, che è una deliberazione che a noi preoccupa molto, e non solo noi, tanto è vero che l'interpellanza è stata fatta in collaborazione con i Comitati referendari dell'acqua, perché prevedeva una serie di operazioni che potenzialmente possono dare il via o alla privatizzazione, o comunque ad una ulteriore perdita di controllo da parte del pubblico, dei cittadini sul futuro di SMAT e quindi del servizio idrico integrato. Per questo, urgentemente, perché la cosa è venuta fuori pochi giorni prima dell'assemblea, io ho cercato di capire quali fossero le intenzioni dell'Amministrazione, cosa stesse per succedere, vigilando un po' su cosa stava succedendo. Però, diciamo, capito che in quell'assemblea che poi nel frattempo si è svolta - in realtà c'è stata solo l'illustrazione - non sono state prese decisioni, quindi atti conseguenti non ne sono stati fatti, però si è avviata comunque una discussione, e poi abbiamo anche appreso dai riscontri dell'assemblea sulla possibile uscita di una serie di soci da SMAT, su un cambiamento delle regole interne dello Statuto, eccetera, quindi comunque su una serie di cambiamenti che possono andare ad incidere in maniera significativa sulla governance di SMAT, e quindi anche sulle garanzie rispetto alla sua proprietà pubblica, crediamo che la questione vada approfondita, anche in virtù del fatto che resta pendente qui in carico alla Sala Rossa la vicenda della deliberazione di iniziativa popolare che abbiamo approvato con numerose modifiche, che abbiamo portato in Commissione per l'attuazione, di cui in Commissione ci è stato detto che in realtà, nonostante una serie di cose, nonostante il fatto che le altre Città abbiano attuato, abbiano fatto quello che tutte le altre Città hanno fatto non va bene, non è vero, non funziona e quindi al momento mi risulta siamo bloccati nell'attuazione della deliberazione del Consiglio Comunale, perché non ne ho più sentito parlare, e la scelta della Provincia invece va in un'altra direzione. A questo punto credo che sia anche veramente una questione di tirare di nuovo le fila e quindi arrivare a chiarirci. Infatti le prime domande dell'interpellanza chiedono - se volete un po' provocatoriamente - se l'Amministrazione sia a conoscenza del fatto che in realtà tutto quello che i nostri Uffici continuano a dire che non si può fare, le altre Città l'hanno fatto. L'hanno fatto, completato legalmente, eccetera. E che invece alcune delle scelte che sono ipotizzate nella deliberazione della Provincia, di fatto potrebbero portare una quota significativa di SMAT in mano alle banche, potrebbero di fatto avviare un meccanismo, per cui alla fine non lo so, poi ne discuteremo in Commissione. Per cui, a questo punto direi possiamo comunque rimandare la discussione in una prossima Commissione Consiliare e discutiamo poi lì i dettagli di questa vicenda. LEVI Marta (Vicepresidente) Io credo di sì, che valga la pena tutta questa discussione, peraltro fatta non più tardi di, credo, quindici giorni fa anche in Conferenza dei Capigruppo, valga la pena di riaffrontarla in Commissione. Ricordo che avevamo chiesto all'Assessore di mandarci il famoso documento della Provincia. La parola all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) È vero, io avrei dovuto mandare la deliberazione della Provincia, ma lo farò entro oggi. Però vorrei escludere già una cosa, affrontiamo tecnicamente in Commissione la questione di alcune trasformazioni in azienda speciale, perché lì bisogna fare chiarezza. Ma la deliberazione della Provincia non insinuava la cessione di quote da parte di soggetti riconducibili ai Comuni a favore di altri soggetti sconosciuti, ma per esempio ipotizzava la cessione di quote di FCT e il riacquisto da parte del Comune. La cessione di quote, quelle del CDU, e l'acquisto da parte del Comune di Settimo. Quindi vorrei tranquillizzare. Il senso è quello di andare sempre più verso la proprietà totale da parte dei Comuni. Poi ci sono alcune cose, su cui sono sicura che non saremo d'accordo, però volevo escludere l'ingresso di capitali privati o quasi nel futuro assetto di SMAT. Poi, riassumo, anche per la Sala Rossa, il percorso che c'eravamo detti in Capigruppo, quindi mando la deliberazione della Provincia ai Consiglieri, dopodiché possiamo affrontare in preventiva, però direi in Commissione, non in Aula, perché è una preventiva, quelle che potrebbero essere le modifiche allo Statuto di SMAT, prima che vengano mandate agli altri Comuni e approvate dagli altri Comuni. Ovviamente la Città di Torino credo che in questo possa ben farlo per prima. Possiamo stabilire, calendarizzare una Commissione, non appena però avremo noi il quadro di quelle che sono le possibili modifiche e le affrontiamo in Commissione. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. Possiamo tornare… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In Commissione, sì, d'accordo, ma l'interpellanza che vogliamo rinviare in Commissione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va beh, allora rinviamo l'interpellanza in Commissione per i primi tre punti, per cui non è stata data, per questioni di tempo, questa mattina la risposta. |