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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Novembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2013-05273
(QUESTION TIME) "CASA GRAMSCI, DA GRAND HOTEL DI LUSSO AD ALVEARE DI MICROALLOGGI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MARRONE IN DATA 31 OTTOBRE 2013
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc. 201305273/002,
presentata in data 31 ottobre 2013, avente per oggetto:

"Casa Gramsci, da Grand Hotel di lusso ad alveare di microalloggi"

LEVI Marta (Vicepresidente)
Ricordo che il question time ha tre minuti per rispondere alla domanda l'Assessore, e
due minuti il Consigliere.
La parola, per la risposta, all'Assessore Lo Russo.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Penso che ci metterò 15 secondi.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Scusate, ma per il verbale è bene che legga almeno la domanda? Forse sì. "Alla luce,
considerato, interpella il Sindaco e l'Assessore competente al fine di sapere se siano a
conoscenza delle indiscrezioni in premessa, e qualora venissero confermati, quali siano
le ragioni e le motivazioni che hanno portato al cambio di destinazione d'uso di Casa
Gramsci e con quali benefici per la Città di Torino". Le indiscrezioni ovviamente: Casa
Gramsci da albergo starebbe per diventare un agglomerato di microalloggi.
La parola all'Assessore Lo Russo.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
In merito all'interpellanza del Consigliere Marrone, si precisa che all'Ufficio Edilizia
Privata, che ha la competenza in merito, non risulta ad oggi presentata alcuna istanza
edilizia volta a modificare la destinazione d'uso originale, albergo in tutto il fabbricato,
prevista dal permesso di costruire n. 183/2010 e dal bando di gara che ha dato origine
alla trasformazione.
A titolo cautelativo, si è preso comunque contatto con la proprietà ed il progettista, i
quali hanno confermato non esserci in previsione alcuna modifica, né della destinazione
d'uso, né delle modalità di utilizzo del fabbricato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Questa risposta mi coglie abbastanza di sorpresa, dal momento che in realtà addirittura a
mezzo stampa c'erano state alcune ammissioni, pur nel mantenere l'impostazione di
tipo recettivo, però nell'annunciare che invece i lavori stavano andando nella direzione
di realizzare un residence, e quindi delle unità che fossero comunque indipendenti tra di
loro.
Se questo venisse confermato, mi limito solo a ricordare che il bando di gara n.
110/2006, gara pubblica con la quale è stata assegnata ai vincitori la struttura, recitava
degli impegni molto precisi che mettevano nero su bianco la realizzazione di una
struttura alberghiera di categoria d'alta classe quattro stelle super, o cinque stelle, con la
realizzazione di un minimo di 120 stanze e in ogni caso la destinazione dovrebbe essere
mantenuta per 10 anni dal termine dei lavori.
Questo lo dico, perché in realtà continuano a susseguirsi indiscrezioni che vanno a
dipingere la realizzazione dei lavori come invece una definizione di alloggi, comunque
di locali che possano essere indipendenti gli uni dagli altri, e sappiamo benissimo quale
differenza passa tra una struttura alberghiera di lusso, quindi con stanze, e invece un
residence che ha tanti mini alloggi indipendenti. E questo pone anche delle
preoccupazioni, avendo già visto dei percorsi simili su altri grandi hotel della città di
Torino, che sia in realtà una previsione di realizzazione di struttura alberghiera o
comunque recettiva per poco tempo, e poi realizzazione e vendita di alloggi e quindi
una indiretta speculazione immobiliare.
Mi attengo chiaramente a quella che è la risposta - diciamo - rassicurante dell'Assessore
Lo Russo, cercherò poi con gli strumenti adatti di approfondire anche in Commissione
magari il tema.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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