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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Novembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 30

Comunicazioni del Consigliere Grimaldi su "Fatto personale".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ringrazio per la pazienza e do la parola al Consigliere Grimaldi per fatto personale, così
come ha richiesto prima.
La parola, per fatto personale, al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Avrei preferito parlare per fatto personale alla fine di quell'interlocuzione. Devo dire la
verità, non essendoci neanche il Consigliere Tronzano che, a titolo privato, mi ha fatto
le sue scuse, mi dispiace solo per un dato, e lo dico anche a lei Presidente. Vorrei che in
qualche modo, il problema non sia di accettare o no le scuse, io lo dico sinceramente,
posto che la parola nazista non equivale alla parola antidemocratico ed antiliberale e chi
è stato nazista, si è in qualche modo ricoperto dei crimini peggiori che sono stati fatti
all'umanità. Io le dico, però, Presidente, qualora risuccedesse, di evitare che ci siano
ripetizioni, che vengano ripetute una parola ed un insulto sei volte. Io credo che alla
prima parola si debbano in qualche modo interrompere e, se le persone che non si
rendono conto della gravità delle parole dette, le ripetono, devono essere in qualche
modo invitate a smetterla e ad uscire dall'Aula.
Questo non è avvenuto, a me dispiace, non credo che tutti gli insulti valgano lo stesso,
ed è per questo che ho voluto intervenire, perché per me non è come una litigata fra
bambini, ma quell'insulto per me è il più grave che si possa fare ad un uomo. Ognuno
ha le sue storie, ognuno ha le sue famiglie, io so solo - e lo ripeto per tutti quelli che
pensano che dire le parole comunista e nazista sia la stessa cosa - come se fossimo in
una scuola, io ve lo dico, sinceramente non sono la stessa cosa, tant'è vero che in una
c'è il caso dell'apologia addirittura, ed è un reato, e in qualche modo mi offende,
soprattutto in un Paese come questo, non capire che non tutto si può ammettere, anche
nelle discussioni democratiche, perché in qualche modo il rispetto delle Istituzioni e
degli avversari passa anche dal non delegittimarli.
A nessuno di voi è stato dato dello xenofobo, del razzista o dell'omofobo oggi, a
nessuno di voi è stato dato questo tipo di insulto. Abbiamo discusso pacificamene e, nel
mio caso, non ho neanche alzato i toni. Questa cosa grave, quindi, mi dispiace che sia
successa in quest'Aula.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
In Conferenza dei Capigruppo abbiamo stabilito unanimemente che non si parlerà più in
questi termini. Invito i Consiglieri a proseguire nel prossimo futuro il mantenimento di
quest'accordo.
Non ho altri iscritti a parlare per fatti personali… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Lo so, però Consigliere Liardo, c'era questa comunicazione…

LIARDO Enzo
No, allora lei non vuole più lavorare, Presidente. Non può fare due pesi e due misure. Io
ho rinunciato ad un intervento che era iscritto...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Bene, e non lo fa adesso.

LIARDO Enzo
…all'ordine del giorno. Lei non l'ha fatto fare. Io non l'ho fatto per una responsabilità
nei confronti del Consiglio…

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Le chiedo di chiedere la parola. Non può parlare adesso.

LIARDO Enzo
Adesso vorrei parlare.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Le chiedo di chiedermi la parola e di giustificarne la richiesta.

LIARDO Enzo
Lei non mi ha fatto parlare, ha dato la possibilità al Consigliere Grimaldi, perché di
maggioranza…

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Abbia pazienza, mi faccia parlare, e le chiedo di sospendere...

LIARDO Enzo
No, io la pazienza la perdo, perché lei non può usare due pesi e due misure in questo
Consiglio, perché gli insulti ci sono stati da tutte e due le parti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non l'ho stabilito io, Consigliere Liardo. L'ha stabilito la Conferenza dei Capigruppo.
Il Consiglio è chiuso.

LIARDO Enzo
Continuo a parlare da solo, Consigliere Viale. Continuo a parlare da solo, andate pure
via, non mi interessa. Voglio intervenire per fatto personale!

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per fatto personale, al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Io, intanto, al posto del Consigliere Grimaldi, non avrei parlato in assenza
dell'interessato, proprio per una questione di correttezza… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Consigliere Grimaldi, le chiedo di riflettere, perché è veramente una
cosa scorretta parlare di persone che non sono presenti.
Presidente, voglio però sottolineare un aspetto. La prego, Consigliere Carbonero, non
voglio rifare polemica, voglio dire però una cosa, che gli insulti sono stati anche da
parte del Vicepresidente, Levi Marta, per la quale io ho veramente ammirazione. Non lo
nascondo, perché conduce bene anche i lavori dell'Aula. Anche lei però, ha usato delle
espressioni che non fanno parte del suo linguaggio, le è scappato, allora se rispetto ci
dev'essere, ci dev'essere per tutti; sia chi siede a destra e chi a sinistra di questo
Consiglio Comunale.
Se meritava, quindi, di essere ripreso un atteggiamento, ma non posso farlo io perché
non è presente, da parte del Consigliere Tronzano, devono essere ripresi tutti gli
atteggiamenti che sono scorretti all'interno di questo Consiglio Comunale. Le dico che
io non ho voluto neanche intervenire, anche se avevo il diritto di intervenire, perché
avevo prenotato appunto per l'intervento.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La ringrazio anche per la pacatezza del suo intervento.
A questo punto, mi tocca dare la parola a chi è stata richiamata in causa e lo faccio
volentieri.
La parola al Consigliere Levi.

LEVI Marta
Chiedo scusa, non vado a parlare dai miei banchi, perché se no ci metto troppo tempo,
io chiedo scusa… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non c'è problema. Volete
che vada là? Okay.
Io chiedo scusa all'Aula per avere utilizzato un linguaggio non consono a questo luogo.

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