Interventi |
FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201304249/002, presentata dai Consiglieri Carretta, Centillo, Genisio, Ventura, Alunno, Onofri e La Ganga in data 19 settembre 2013, avente per oggetto: "Azioni contro le deliberazioni n. 14/2013 e n. 85/2013 della Giunta della Regione Piemonte 'Interventi per la revisione del percorso di presa in carico della persona anziana non autosufficiente'". FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) A questa proposta di mozione sono stati presentati degli emendamenti di Commissione Consiliare e un subemendamento presentato dal Consigliere Centillo, che assumerei direttamente nella mozione. Per questa proposta di mozione si è concordato un tempo di intervento, a parte la proponente, un proponente, chi la presenta, di due minuti per Gruppo. La parola al Consigliere Centillo. CENTILLO Maria Lucia La faccio molto breve. Questa proposta di mozione, primo firmatario è il Collega Mimmo Carretta, è stata presentata il 19 settembre 2013 e si rivolge alla nostra Giunta, affinché prenda in considerazione ogni forma che vada a tutelare la Città e le persone che usufruiscono dei servizi socio-assistenziali nei confronti di due deliberazioni che la Regione Piemonte ha adottato, che sono la deliberazione n. 14 e la deliberazione n. 85. In realtà, io parlo già del testo coordinato, in un primo momento l'atto prevedeva soltanto la richiesta di azioni contro la deliberazione n. 14. In parte la deliberazione n. 85 ha avuto da parte della Regione una sospensiva per ciò che riguarda una parte dei pazienti contemplati, c'è un emendamento di Commissione - come dicevo - integrato già nel testo che si trova in Aula, e un subemendamento che ho presentato successivamente, dove aggiungo il termine "appropriato" relativamente alle procedure previste per la verifica nelle Commissioni di valutazione. Cosa chiediamo? Chiediamo che si adotti ogni azione necessaria, compreso l'eventuale ricorso al TAR, ad adiuvandum, perché ci sono già depositati dei ricorsi nei confronti di queste due deliberazioni, per ottenere l'annullamento a tutela dei diritti dei cittadini e del sistema occupazionale, perché in applicazione di questi due atti, per la Città, per ciò che riguarda i non abbienti, ci sarebbe un sovraccarico economico notevole, lo stesso sovraccarico ovviamente a livello individuale riguarderebbe le famiglie delle persone abbienti, e ci potrebbero essere anche ricadute sul sistema occupazionale, perché di fatto viene ridotta la quantità di assistenza erogata dal servizio. Quindi noi auspichiamo, ringrazio il Vicesindaco Tisi che è presente in Aula, con la quale avevamo già in precedenza, anche prima della mozione, discusso in Commissione con delle comunicazioni che lo stesso Vicesindaco aveva voluto portare all'attenzione della Commissione, i tempi sono veramente stretti, perché il 16 novembre scadono i termini per il ricorso, ed è per questo motivo che abbiamo sollecitato questa votazione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Io avevo chiesto un approfondimento con la presenza dell'Assessore Tisi proprio per conoscere la sua opinione su questo tema, perché mi sembra la rottura di un rapporto di leale collaborazione fra i due Enti. Tutto sommato si può dire tutto dell'Assessore Cavallera, ma meno che non sia dialogante, costruttivo, preciso e attento nei rapporti molto di più rispetto al precedente Assessore, che sicuramente delle tensioni in più le aveva create. Per cui, chiederei all'Assessore Tisi una sua valutazione verbale. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Io, in realtà, riprendo alcune cose che già ho detto in Commissione nel merito di queste due deliberazioni, che in realtà ricadono sulla stessa tipologia di persone che hanno caratteristiche di non autosufficienza, seppur in modo molto diverso. La D.G.R. n. 14 di fatto è stata emanata in ottemperanza, o meglio, in risposta ad una disposizione del TAR nel merito delle liste d'attesa; ha generato però una curiosa situazione, che è quella di alzare di fatto l'asticella per la definizione della non autosufficienza e quindi persone che pur avendo delle situazioni di alti punteggi, dal punto di vista della valutazione sanitaria, si sono trovate a non rientrare più formalmente in una condizione di non autosufficienza. Viceversa, la deliberazione n. 85 fondamentalmente modifica due cose, uno il sistema tariffario, spostando dal 54-57% di quota delle rette delle residenze per anziani in carico alla sanità, al 50%. Quindi caricando dal quattro al 7%, a seconda della gravità, quindi purtroppo in questo caso più si è gravi e maggiore è il carico, sulle famiglie o alternativamente, laddove le famiglie sono incapienti, o meglio, le persone, sulle Amministrazioni locali. Il dialogo con la Regione c'è stato, ci sono state una serie non soltanto di confronti verbali, ma anche di lettere. Nella fattispecie, con una lettera del 10 luglio dell'ANCI che io ho firmato, in qualità di Vicepresidente, venivano proprio richieste puntualmente le modifiche alla D.G.R. n. 14, su cui c'è stato anche un impegno dell'Assessore Cavallera a provvedere a queste modifiche. Sulla n. 85 c'è stata, invece, una lettera successiva dell'inizio di settembre, nella quale si chiedeva di estendere la sospensiva già prevista su alcune tipologie di strutture esclusivamente per i malati di Alzheimer, anche sulle restanti patologie e tipologie, in particolare i più gravi. Ad oggi, però, noi non abbiamo avuto riscontro a queste lettere, al di là di dichiarazioni politiche di volontà di voler trovare delle soluzioni. Io credo che tra Istituzioni il primo dovere sia quello di trovare soluzioni per le vie politiche e questo costituisce anche la premessa della lettera del luglio del 2013, e spero davvero che ci sia ancora lo spazio per trovare una soluzione politica e perché queste deliberazioni vengano modificate, così come è stato chiesto dall'ANCI. È evidente che in assenza di riscontro, e naturalmente con i tempi previsti e anche sulla base degli indirizzi che emergeranno da questo Consiglio, si valuteranno tutte le altre strade possibili, comprese quelle giudiziarie, là dove la possibilità di dialogo politico e di confronto non riesca a trovare una strada. Io ho già detto in Commissione - e chiudo - che sulla n. 14 non c'è la possibilità di un ricorso diretto, ma eventualmente solo di un adiuvandum. Sulla n. 85 sono in corso gli approfondimenti per capire quale potrebbe essere la strada più opportuna. Io ribadisco comunque e auspico che ci sia ancora da parte della Regione questa possibilità di risolvere il problema di queste due deliberazioni, che hanno un'incidenza pesantissima sui cittadini e sulle Amministrazioni locali per le vie politiche. Se non ci sarà però questa possibilità, credo che gli indirizzi che vorrà prendere questo Consiglio, io li ottempererò. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Grazie Assessore per la sua onestà intellettuale, per le sue attenzioni istituzionali. Capogruppo Paolino, chiederei se potesse un attimo rimanere, perché la proposta che faccio come Capogruppo del PdL in questo caso, con l'Assessore in Regione di riferimento, al PD è quella di soprassedere fino a che non ci siano risposte politiche definitive su questo tema. L'Assessore, almeno da quello che ho ascoltato, ha giustamente aperto al ricorso al TAR, ma ha altrettanto auspicato, Capogruppo Paolino, che ci sia da parte della Regione un dialogo costruttivo e un'incisività maggiore rispetto a quella di oggi. Io credo che se volessimo fare un buon servigio a tutta la nostra comunità, a prescindere dalla parte politica a cui apparteniamo, sarebbe bene sospendere momentaneamente questo voto sulla mozione, dopodiché votarla nel momento in cui l'Assessore Tisi non avrà - noi naturalmente voteremo contro comunque - le risposte politiche che si aspetta. Io, almeno per quanto ne sappia, sono certo che, mi pare sulla n. 85, cioè quella che porta al 57% la copertura da parte dell'utente, ci sia l'intenzione assoluta di scendere, se non già si è manifestata, addirittura tornando al 50%; mi pareva addirittura che fossimo già tornati al 50%, Presidente, però non è così ancora, come dice l'Assessore Tisi, ci credo, però l'intenzione politica da me sentita in prima persona, è sicuramente quella di attivarsi su questo. Sulla n. 14 - come dice l'Assessore - non c'è lo spazio per il ricorso che sarebbe volontà della maggioranza di questo Consiglio fare, pertanto io credo che sia giusto, Presidente, Capogruppo Paolino, sospendere fino ad una risposta politica chiara e inequivocabile. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per un'integrazione, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Solo una brevissima integrazione per precisare. Le nostre richieste, in particolare sulla n. 14, sono di luglio. Noi ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro formale. Lo voglio precisare, perché diciamo che, ripeto, al di là delle dichiarazioni assolutamente di disponibilità, però non si sono stati riscontri formali e questo naturalmente è un problema. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Brevissimo. Credo che già la replica del Vicesindaco Tisi abbia già chiarito come stanno le cose, però volevo rasserenare il Capogruppo Tronzano. Noi approviamo la mozione. Il ricorso è eventuale, nel momento in cui se ne rende la necessità; è certo che se arriva un riscontro formale, lo spirito della mozione diventa superato, ma in questo momento noi dobbiamo sollecitare un intervento formale, e soprattutto dare il segno di una volontà del Consiglio Comunale che, secondo noi, favorisce addirittura l'incontro tra le parti. Siamo in attesa di un riscontro. Già la modifica predisposta in Commissione, va in questa direzione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Sì. PAOLINO Michele Quindi invito a votare la mozione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Io ho assistito al dibattito e non dubito assolutamente delle buone intenzioni dei proponenti, però credo onestamente che il Consiglio Comunale, il Comune di Torino e chi lo amministra dopo le decisioni che ha preso sul trasporto dei disabili e sui requisiti di nostra competenza per l'accesso, poi in fondo a prestazioni simili se non alle stesse, non abbia la verginità necessaria per andare troppo a sindacare sui tagli che ha fatto anche la Regione, per cui il nostro voto sarà di astensione. Mi sembra che questo rischi di diventare veramente un po' un gioco delle parti tra Comune e Regione che alla fine non porta a molto. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Io credo che le intenzioni di Tronzano fossero del tutto - e l'ha premesso - assolutamente rivolte alla buona amministrazione e non alle parti politiche. Credo anch'io che un intervento incisivo, come comunque già sta avvenendo, affinché si possa superare questa impasse, ce lo si voglia mettere tutti, quindi anch'io invito a voler evitare la sottoscrizione di questa mozione, ma proprio solo per far sì che si riesca per la prima volta veramente, una cosa che ho già rinfacciato più volte, e non si voglia per forza mettere la bandierina politica, si voglia superare una questione che credo riguardi tutti i cittadini e di nessun colore politico. Quindi, è vero, era di luglio, è anche vero, sappiamo benissimo, che la politica fa delle vacanze molto lunghe, nostro malgrado, quindi malgrado chi magari ha voglia anche di farle molto più corte, ma non ci riesce, quindi siamo in ritardo ipoteticamente di un mese, un mese e mezzo. Io credo che ci sia la possibilità di coprire questo gap, però a voi la decisione. Del resto, siete poi voi che votate e decidete. Condivido anche l'intervento del Consigliere Bertola, dove in effetti anche noi nel nostro piccolo una parte l'abbiamo fatta. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Faccio osservare che è stata discussa comunque ad ottobre in Commissione, quindi non è lontano il periodo della discussione. La parola al Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico Gli interventi che mi hanno preceduto, hanno già sottolineato quello che è il motivo di questa nostra mozione. Sicuramente ce n'è uno che non ci riguarda, che è quello di mettere una bandierina politica. È chiaro che è un intervento straordinario quello che è stato fatto dalla Regione, i tagli, l'intervento che sta facendo, è una misura straordinaria, così come abbiamo concepito come straordinaria anche la risposta che si deve dare. Le interlocuzioni ci sono state fino ad oggi. Nel momento in cui ci dovesse arrivare una risposta positiva, così come auspichiamo, da parte della Regione, è naturale che la mozione non avrà più senso e non avrà più senso portare avanti misure come dei ricorsi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola In merito a quest'ultimo intervento, non è solo che si tratti di misure straordinarie, è che la Regione è obbligata a muoversi in questo modo, nel senso che esiste un piano di rientro, e il Ministero delle Finanze sulla base di questo piano obbliga comunque la Regione ad applicare questi finanziamenti rispetto ai LEA, che devono essere 50 e 50. Se in tempi passati la Regione è riuscita invece a finanziare maggiormente i servizi essenziali, e quindi il 60/40 come è stato in passato, oggi non è più in grado e mi sembra ci sia una sentenza di maggio di quest'anno, che comunque stabilisca che non può e non si può procedere diversamente da queste percentuali di finanziamento, altrimenti andrebbe poi a subire anche dei tagli nella quota che rispettivamente viene destinata a ciascuna Regione italiana. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea La risposta del Capogruppo Paolino non mi convince per una semplice ragione. Se il ragionamento è politico… aspetto il Capogruppo Paolino. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Sì, vi chiedo solo un istante. Prego, Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Le motivazioni del Capogruppo Paolino - dicevo - non mi convincono per la semplice ragione, Presidente, che il ragionamento è squisitamente politico. Se il ragionamento è squisitamente politico, come a me pare sia, lo strumento necessario sarebbe un ordine del giorno, in quanto ci si rivolge ad un Ente non proprio, quindi non del Comune, ma un Ente esterno al Comune, e pertanto l'impegno politico che sia l'Assessore, sia la maggioranza vogliono chiedere all'Assessore Cavallera è un impegno politico. Pertanto: uno, lo strumento che è quello della mozione, non mi convince. Il secondo ragionamento è che se noi pensiamo che il Bilancio del Comune di Torino lo votiamo a novembre - il Bilancio Preventivo - non penso che un ragionamento fatto sull'immediata e "cattiva" azione nostra nei confronti della Regione abbia un senso istituzionale logico e anche rispettoso del rapporto di leale collaborazione. Terzo. Il ragionamento del Consigliere Bertola mi convince, perché sui disabili non ci siamo comportati in maniera eccellente, quindi non siamo sufficientemente vergini per fare un ricorso. Poi, lo dico all'Assessore, ma l'Assessore lo sa, lo dico ai Consiglieri e lo dico al Presidente, noi stiamo discutendo il Patto della salute al tavolo nazionale, dove c'è il Presidente del Consiglio al tavolo, Enrico Letta. Quindi stiamo discutendo in questo momento su questa questione. In più, ultimo ma non ultimo, abbiamo firmato un piano di rientro, Assessore, di 2 miliardi della Regione, però con la garanzia, e credo lei lo sappia, ma penso proprio di sì, di rispettare il livello di LEA nazionali, ovvero di rimanere all'interno di quel famoso 50% sulla n. 85. Quindi a fronte di tutte queste situazioni un intervento con una mozione, Consigliere Paolino, è esclusivamente un fatto politico, che volete vendervi ancora una volta, attraverso la Presidente Centillo, come una captatio benevolentiae verso un settore che sembra essere massacrato dalla Regione, ma che così non è, perché sappiamo tutti quello che la sanità oggi attraversa non solo in Piemonte. Se volessimo poi arrivare ad altri ragionamenti, mi dispiacerebbe, perché oggettivamente siamo tutti nella stessa barca, ci siamo sempre comportati in maniera istituzionalmente impeccabile nel rapporto maggioranza/opposizione, quindi credo che da parte vostra un'azione di questo genere sarebbe oggettivamente un vulnus che si apre e che personalmente non gradisco per nulla e anzi, cercherò di ribattere in qualche altra occasione, dove il nostro rapporto non sarà più così corretto come è stato fino ad oggi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Una brevissima replica. Mi dispiace quest'ultima parte. Comprendo e condivido, comprendo, anzi le motivazioni che spingono alle considerazioni del Capogruppo Tronzano. Non voglio entrare in una questione di contrapposizione in altri Enti, che non mi compete, mi dispiacerebbe che fosse considerata l'approvazione di questa mozione non come l'assegnazione di una esigenza e di un'emergenza, ma come un vulnus che inquina i rapporti tra maggioranza e opposizione che ci sono in quest'Aula. Non a caso noi ci apprestiamo a fare ventisei votazioni adesso al Bilancio, di cui alcune su emendamenti di merito presentati dal Consigliere Tronzano e da altri Consiglieri, quindi c'è la disponibilità da parte della maggioranza di entrare nel merito sempre. Questa è una mozione, perché impegna l'Assessore Tisi, non impegna altri. Quindi l'abbiamo pensata in questo modo, proprio per non creare un clima di contrapposizione, ma un rapporto tra il Consiglio e la propria Giunta. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Sarò rapidissimo. Quando mi si sfida l'unico neurone, poi un po' il nervoso mi monta. Il discorso è questo, considerato che l'Assessore Tisi è la persona credo, comunque tra le persone più trasparenti in assoluto di questa Giunta, dove ha una sola parola, ha un solo modo di essere, ha un solo modo di fare, non ha sicuramente bisogno della vostra mozione. La mia grande paura, invece, conoscendo la poca trasparenza dell'insieme della politica - ve la regalo così - è quella che si fa la mozione, di sicuro poi questa cosa, a prescindere in qualche modo passerà con la storia del cinquanta%, e voi sareste capaci poi a quel punto di vendervela, come siete voi che, grazie alla vostra mozione, siete riusciti a…. Dato che vi conosco benissimo, ripeto, invito, conoscendo proprio la trasparenza e la lealtà dell'Assessore Tisi, a sospendere momentaneamente questa mozione, a darci modo di lavorare ancora qualche giorno per poter comunque far sì che tutto rientri esattamente come tutti vogliamo; come tutti, in primis voi e anche noi e tutta l'Italia e tutto il mondo intero vuole, dopodiché la cosa si appiana in questo modo. La mozione è uno strumento che voi in questo momento non volete usare per spingere, ma per usarlo, lo ripeto ancora una volta, come bandiera, nel momento in cui poi avverrà quanto ci stiamo dicendo, voi direte: ci siamo riusciti, perché abbiamo fatto una mozione e abbiamo costretto. Quindi sia ben chiaro, è questo il passaggio chiave. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Genisio. GENISIO Domenica Io comprendo le motivazioni dei Consiglieri, dei Capigruppo, comprendo un po' meno quelle del Consigliere Bertola, perché non vedo stretti nessi tra le due azioni. A me sembrava che avessimo tutti compreso che a livello nazionale si richiamano le Regioni al rispetto, all'osservanza dei LEA, che sono Legge dello Stato, mentre - lo dico per il Consigliere Capogruppo Bertola - il servizio, i buoni taxi o la mobilità non è LEA. Quindi non credo si possano mettere sullo stesso piano, perché già è una materia molto complessa per tutti quanti, se poi intrecciamo degli argomenti che fra di loro non possono essere confrontati, io lo dico solo per chiarezza. Però una riflessione veloce. È giusto che l'atto sia concretizzato in una mozione, perché è un atto del Consiglio che indirizza, chiede alla Giunta di seguire un determinato percorso, quindi non potremmo mai fare un ordine del giorno. Noi abbiamo invitato l'Amministrazione Regionale sia in Commissione, sia - come ha già detto molto chiaramente il Vicesindaco Tisi - a prendere, ad adottare degli adempimenti che andassero in una direzione diversa. Poi, vuoi per i tempi nazionali, vuoi per tutta una serie di circostanze più o meno sfavorevoli, ci troviamo adesso a vedere ridimensionata la prestazione di domiciliarità che credo sia uno degli elementi che molto ci deve preoccupare come cittadini di Torino, perché tutti conosciamo quanto sia complesso poter seguire un proprio paziente anziano a domicilio, senza che ci siano gli interventi e le risorse necessarie. La domiciliarità stava dentro i criteri del LEA. Non era una domiciliarità nelle percentuali e nella misura esagerata, perché c'erano tante risorse. Oggi il rischio che corriamo, anzi, quasi la certezza, ma siccome nulla è definito, è che prestazioni che erano sanitarie corrisposte dalla Sanità al cittadino, non all'Amministrazione Comunale di Torino, così non saranno più riconosciute. La materia è complessa, è complessa per tutti, se poi ne vogliamo fare una questione politica di confronto e di confronto più acceso, ci sta tutto, però non cerchiamo di nasconderci qual è l'entità del problema. Che l'Amministrazione Comunale deliberi il Bilancio a fine ottobre, è una situazione eccezionale, così come l'Amministrazione Regionale, io non critico la Regione perché ha approvato il Bilancio da poco, non faccio accuse velleitarie all'Amministrazione Regionale sulla Sanità prendo, tolgo, metto, disfo. Assolutamente no. Chiedo all'Amministrazione, abbiamo chiesto all'Amministrazione Regionale di pronunciarsi a luglio su servizi essenziali, se venivano finanziati o meno. Non entro neanche nel merito di altri finanziamenti che la Giunta sta portando avanti, non la voglio fare questa polemica, perché non mi presto all'ostruzionismo, però chiedo che si comprenda il perché si cerchi di tutelare il più possibile le persone non autosufficienti, che rischieranno di non avere più le prestazioni a rilievo sanitario che il Servizio Sanitario Regionale fino adesso ha garantito. Quindi l'Assessore è invitata a valutare le opportunità di adire ad alcune iniziative, tra le quali anche il ricorso al TAR, perché è l'unica arma che ci può essere utile per rimettere in discussione - come abbiamo fatto in passato - delle scelte della Regione, che avevamo considerato negative non per le casse del Comune, ma per la salute dei cittadini. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Ancora delle informazioni che possono essere utili nella valutazione da parte del PD su questa mozione. Lunedì in Giunta, Assessore, sono stati approvati 117 milioni tutti in capo alla Direzione dei Servizi Sociali. Io credo che realmente l'approvazione di questa mozione significherebbe, dal punto di vista politico, un irrigidimento da parte nostra, e su questo non ci sono dubbi, ma sarebbe anche un errore. Un errore politico strategico, perché non ha nessun senso in questo momento difendere delle cose che sono indifendibili, perché il Capogruppo Paolino quando dice che dobbiamo votare questa mozione, perché è un modo per sollecitare, dice una cosa nella quale non crede neanche lui. Allora, io chiederei, vista questa valutazione, Assessore, un suo ripensamento o cercare di incidere sulla sua maggioranza per attendere ancora un attimo, fare due parole su quello che sta succedendo e poi, se vorrete entro questo mese o al massimo la prossima settimana, che è il 4 novembre, potrete votare questa mozione. Lo dico anche al signor Sindaco che è arrivato, che credo sia giusto, signor Sindaco, che lei, in qualità di Presidente dell'ANCI, ma a parte quello, come Sindaco di questa Città voglia mantenere un corretto rapporto di leale collaborazione con la Regione. La Regione lunedì ha stanziato 117 milioni a favore dei Servizi Sociali, la sua maggioranza vuole approvare oggi una mozione che prevede un ricorso al TAR contro due deliberazioni della Regione, la n. 14 e la n. 58, che sono esclusivamente di tenore politico. Io le chiedo un ripensamento, un'attesa, una valutazione della deliberazione che ha approvato la Giunta Regionale l'altro giorno, e poi eventualmente il 4 novembre se così non fosse, come io dico, voterà la sua mozione la sua maggioranza. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'Assessore Tisi… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è stata fatta una richiesta sostanzialmente di sospendere la votazione di questo provvedimento, probabilmente questo ha necessità di una risposta. La parola al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) L'ho già detto in apertura. È chiaro che questo Consiglio deve dare gli indirizzi, dopodiché se la Giunta Comunale voleva fare un ricorso e non avesse pensato che ci fosse una priorità nell'affrontare le questioni per via politica, lo avremmo già potuto fare. Quello che però ho detto, e ribadisco, è che credo sia dovere di una Istituzione tentare tutte le vie politiche. La dimostrazione è che ancora venerdì è stata mandata un'ulteriore lettera all'Assessore Cavallera, in cui sollecitiamo il riscontro a queste nostre richieste. È evidente - e l'ho detto - che la scelta della via giudiziaria è l'ultima ratio, quando non è più possibile andare per via politiche. Per cui, la mozione che è stata presentata, da quello che mi pare, dà un indirizzo, se questo Consiglio Comunale lo riterrà, dopodiché è chiaro che da parte mia continuerò nei giorni che ci rimangono - e non sono tantissimi - a perseguire tutte le vie politiche che sono previste, perché davvero io non credo che la soluzione dei rapporti tra Istituzioni possa avvenire solo per vie giudiziarie. Dopodiché il riferimento ai 117 milioni che faceva il Consigliere Tronzano, era la posta che era stata prevista nel Bilancio di Previsione della Regione, di cui una parte decisa in sede di Consiglio, e peraltro anche su questo si sta trattando, perché ancora non c'è il riparto e anche qui stiamo cercando di capire quali sono le quote anche per la Città di Torino di riparto, perché al di là dell'importo complessivo, nel mese di novembre non sappiamo ancora esattamente come saranno ripartite sui territori le risorse. Quindi diciamo che il dialogo è assolutamente necessario. Io auspico che continui ad esserci, dopodiché, ripeto, questo Consiglio però se ritiene di dare questo indirizzo, io ottempererò; mi pare che lasci anche però mandato alla possibilità di valutare la tipologia nel momento in cui ci sia anche un diverso segnale, o comunque un riscontro che è quello che auspico. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Faccio presente che dopo la votazione vi sarà l'appello nominale per la seduta delle 18.00. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: Presenti 36, astenuti 7, favorevoli 21, contrari 8. La proposta di mozione è approvata. |