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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Ottobre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2013-03229
FONDAZIONE PER LA CULTURA - MODIFICHE DI STATUTO PER LA FIGURA DEL SEGRETARIO GENERALE.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Riapriamo la seduta pubblica, riprendendo l'esame della proposta di deliberazione n.
mecc. 201303229/002, presentata dai Consiglieri Curto, Sbriglio e Grimaldi in data
, avente per oggetto:

"Fondazione per la Cultura Onlus - Modifiche di Statuto per la figura del Segretario
Generale".

LEVI Marta (Vicepresidente)
Ringrazio il Consigliere Marrone per aver chiesto la secretazione dell'intervento.
Rileggeremo attentamente i verbali. Non mi sembra che fosse da secretare, nel senso
che non c'erano giudizi personali, eccetera, sulla persona in questione.
Tutti fatti noti, come ha anche detto il Consigliere Marrone.
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Userò il mio poco tempo per illustrare gli emendamenti che ho presentato e dire come la
penso sul dibattito e su questa proposta di deliberazione.
Partiamo per punti. Condivido in grande parte questa deliberazione; ho presentato
alcuni emendamenti, che illustrerò, spiegando che cosa andremo a modificare in questa
deliberazione. Credo che sia giusto che le deliberazioni si occupino in modo generale ed
astratto (come il Consigliere Marrone dovrebbe sapere meglio di me, visto che è fresco
di studi) del futuro di un'Amministrazione, non del passato.
Quindi, tutte le deliberazioni dovrebbero, in qualche modo, non avere un nome e
cognome a cui si riferiscono. Per me si parla del Segretario Generale della Fondazione.
In questo caso, oggi, è la dottoressa Angela La Rotella; domani, fra tre anni, potrà
essere un'altra persona, per cui io sono poco interessato a questa vicenda, perché a
verbale di questo Consiglio Comunale e di decine di Commissioni e di discussioni c'è
come la penso. Come la penso? Io condivido quella scelta, la rifarei e credo che abbia
fatto bene il Sindaco e il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione a fare quella
scelta, perché credo che, in questo momento storico, sia ed è la persona più adatta a
svolgere quel ruolo. Probabilmente - lo dissi e lo ripeto -, avrei fatto un'evidenza
pubblica, per verificare se ci fossero, nell'ambito dell'Amministrazione, altre persone.
Ma, ad oggi, a quanto mi consta, per quanto mi riguarda, quella è la persona...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). È un'opinione, Consigliere Appendino, lo so
che a lei non piace, ma sono coerente con quello che già dissi. Avrei fatto quella scelta,
perché quel tipo di curriculum, quella storia professionale e quel tipo di esperienza la
rendevano la persona più adatta a svolgere quel ruolo. Mi assumo la responsabilità di
quello che dico e non chiedo nessuna secretazione, perché già all'epoca lo dissi e lo dico
adesso, in Commissione e in Consiglio.
Detto questo, Consigliere Appendino e Consigliere Marrone, se utilizziamo una
persona, una figura o un ruolo per fare battaglia politica, per mettere in difficoltà la
maggioranza, per aprire spaccature, per dire che bisogna sfiduciare l'Assessore, è tutto
lecito, ma sono tutte sciocchezze. Qui non si sta sfiduciando nessuno, si sta facendo un
ragionamento politico serio su una questione che riguarda lo Statuto di una Fondazione.
Ben venga la deliberazione dei Consiglieri Grimaldi, Sbriglio e Curto, che ringrazio;
anch'io credo che sia bene per il futuro procedere con un'evidenza pubblica.
Detto ciò, rivendico politicamente la scelta fatta da questa Amministrazione, che ritengo
sia stata fatta, secondo me, avvedutamente e in estrema trasparenza; in quelle
condizioni, con quel tipo di personale politico ed amministrativo che avevamo
all'interno dell'Amministrazione e per una serie di questioni, ritengo che abbiamo fatto
bene.
Detto questo, l'avrei fatto con il metodo che tutti oggi ci stiamo dando, cioè un metodo
di trasparenza maggiore, per cui nessuno di voi avrebbe potuto dire alcunché, perché ci
sarebbero stati curricula depositati all'interno dell'Amministrazione e il Sindaco, come
il Regolamento e la Legge prescrivono, avrebbe scelto la persona che, dal punto di vista
delle competenze e della fiducia, gli assicurava maggiori garanzie.
Comincio a presentare gli emendamenti. Alcuni sono di carattere tecnico e sostituiscono
soltanto la parola Onlus con Torino, perché, ovviamente, la Fondazione non è ancora
stata riconosciuta come Onlus, quindi, per quanto mi riguarda, credo sia giusto e bene
che sia scritto Fondazione per la Cultura Torino, anziché Onlus, che ancora è un termine
non utilizzabile prima del riconoscimento.
Faccio poi riferimento a questo Segretario Generale, che non è un Segretario Generale
particolare. Siccome in tutte le nostre Fondazioni c'è un'evidenza pubblica, tra
virgolette, secondo quelle che sono le regole dell'Amministrazione, anche di carattere
selettivo, non ci devono essere dei concorsi ad hoc per quella figura. Come c'è stata la
selezione per il Direttore Generale, City Manager del Comune, così come per ruoli
apicali è stata fatta una selezione secondo i curricula, credo che questo debba valere per
tutti. Non si sceglie il Direttore Generale, City Manager con un metodo e, invece, il
Segretario della Fondazione facendogli fare concorsi di diritto penale. A me sembra un
assurdo. Credo che l'Amministrazione debba darsi un metodo e questo metodo debba
continuare.
Per concludere, per il direttivo della Fondazione ho espunto una parte che riguarda le
valutazioni sulle modalità con le quali è stata scelta la persona in questione, perché mi
pare che sia una vicenda che non aiuta assolutamente ad andare avanti.
Per rispondere al Consigliere Appendino, se vogliamo fare il dibattito politico, torniamo
al punto zero. La proposta di deliberazione è stata approvata dopo un dibattito
lunghissimo in Commissione e in Consiglio, non ritorniamo sopra. Questa deliberazione
di iniziativa consiliare vuole modificare giustamente alcuni aspetti di quella procedura;
lo faremo per la prossima scelta. Non facciamo le deliberazioni ad hoc né per qualcuno,
ma neanche contro qualcuno, perché qui non si vogliono fare né le deliberazioni per
individuare qualcuno, ma neanche contro qualcuno, perché - attenzione -
l'emendamento a firma del Consigliere Marrone, che chiederò alla maggioranza di
votare compattamente in modo negativo, è un emendamento ad personam; siccome noi
dobbiamo occuparci dell'Amministrazione della Città e non di massacrare, umiliare,
offendere o, in qualche modo, cacciare qualcuno, è un emendamento che non ci sta.
Per il futuro, seguiremo quanto i Colleghi hanno giustamente indicato e quanto noi
abbiamo ribadito più di una volta in quest'Aula. C'è stata una selezione di candidature
anche all'interno dell'Amministrazione secondo i curricula, così come viene fatto in
tantissime altre occasioni, e verrà scelta la persona che il Consiglio d'Amministrazione
della Fondazione, il Sindaco, l'Assessore e chi ne fa parte riterranno in grado,
assumendosi una responsabilità politica, perché non c'è un funzionario che lo sceglie,
ma è il Consiglio d'Amministrazione, guidato dal Sindaco, che si assume la
responsabilità politica prevista dalla Legge e che si assume una responsabilità anche
fiduciaria, per cui risponde di chi sceglie.
Credo che la politica debba scegliere e assumersi la responsabilità, perché affidare
sempre e soltanto a tecnicismi quelle scelte che devono diventare di esclusiva caratura
politica credo che sia un modo per scappare dalle proprie responsabilità.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per fatto personale, al Consigliere Appendino.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Quello è un fatto politico.
Non confondiamo i fatti personali, però, con le valutazioni politiche.

APPENDINO Chiara
Presidente, non sono solita chiedere la parola per fatto personale, quindi le assicuro che
se l'ho fatto è perché mi sono sentita chiamata in causa, essendo stati citati nome e
cognome.
Visto che qui mi è stato detto che io volevo fare solo polemica politica, vorrei precisare
che non è assolutamente l'oggetto, perché, tra l'altro, la deliberazione non l'ho
presentata io; avessi voluto fare polemica, l'avrei presentata io.
Io ho semplicemente detto - e quindi è coerente come detto dal Consigliere Marrone -
che qui si tratta di salvaguardare tre principi cardine, che sono: la meritocrazia,
l'accessibilità e la trasparenza. Non è stato fatto in passato dall'Assessore.
Dire che non è stato fatto e dire che questa è una pezza non è fare polemica strumentale,
vuol dire voler tutelare l'interesse pubblico - sono contenta che sia rientrato il
Consigliere Cassiani - e chiedere, con l'emendamento Marrone, che la cosa sia
retroattiva non è fare un intervento contro una persona, ma è per tutelare i tre principi
che ho appena citato, Consigliere Cassiani. Perché, altrimenti, caro Consigliere, state
semplicemente mettendo una pezza politica su una cosa che, oggettivamente, è già stata
fatta.
Quindi, forse, un atto di coraggio in più da parte vostra ci vorrebbe, invece di dire che
siamo noi che vogliamo strumentalizzare politicamente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Io non voglio dilungarmi e mi scuso perché sono arrivato in ritardo, quindi non ho
sentito tutto il dibattito, ma immagino come si sia posto questo dibattito.
Abbiamo discusso tanto di questa vicenda. Credo di essere stato uno di quelli che
maggiormente riteneva o aveva addirittura dei dubbi sulla costituzione di questa
Fondazione, perché ritenevo che comunque si potesse procedere diversamente in house.
Ricordo, signor Presidente, che avevo proposto ben 14 emendamenti. Non li avevo
depositati per correttezza, perché, facendo parte di questa maggioranza, avevo chiesto
che venissero presi in considerazione.
Questi 14 emendamenti erano stati recepiti, anche se in maniera - direi - molto blanda,
però uno degli aspetti fondamentali era proprio questo, cioè il massimo della
trasparenza. E, per non avere il benché minimo sospetto che questa Fondazione venisse
costituita, sapendo già chi poi doveva andare a rivestire alcuni ruoli, si erano poste delle
basi importanti.
Purtroppo queste basi importanti sono state disattese. Io adesso ho sentito l'intervento
del Consigliere Cassiani: sicuramente, in qualità di Presidente della Commissione, ha
dato un'interpretazione difensiva dell'operato, ed è giusto che sia così, però credo anche
che lui interiormente sia convinto che forse qualche forzatura sia stata fatta. È stata
fatta, perché noi, a fronte di quello che è successo, con tutto il rispetto per la persona
che andava a rivestire quel ruolo - io l'ho detto più volte, persona degna di stima, con
delle capacità importanti, con una professionalità importante -, però, procedendo in
questo modo, non possiamo sicuramente avere la certezza che quella sia stata la scelta
migliore che l'Amministrazione potesse fare prima di procedere, e che, pur in un
rapporto fiduciario, fosse la persona comunque più adatta per quel ruolo, perché, se noi
avessimo fatto una procedura diversa e la scelta fosse poi ricaduta su quella persona,
probabilmente ci saremmo convinti maggiormente.
Questo non è accaduto. Secondo me va anche a discapito di quella persona, perché, se
noi avessimo fatto queste procedure prima, avremmo comunque dato maggiore forza a
chi andava a rivestire quel ruolo. Invece, procedendo in questo modo, probabilmente
diamo anche qualche elemento e, in un certo senso, massacriamo l'operato di chi ha
competenza.
Non siamo nemmeno sicuri che quella sia la cifra più adatta: magari è uno stipendio
troppo alto, magari è uno stipendio troppo basso, però, non entrando nella concorrenza,
noi non lo possiamo sapere.
Quindi, siamo andati a far ricadere una scelta - in Sicilia usano un termine - "a
mucciuni", che crea poi delle... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ha Internet
davanti, quindi può andare a cercare il significato. Non mi distragga, Consigliere.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Possiamo proseguire la discussione a verbale? Grazie.

SBRIGLIO Giuseppe
Presidente, io sono cofirmatario e devo dire che la mia proposta era più forte, perché
andava a chiedere quello che stanno chiedendo i Consiglieri, cioè che si azzerasse.
Forse i Consiglieri che hanno presentato oggi questa proposta di deliberazione non
l'hanno fatto, anche perché sono stati sollevati dei dubbi tecnico-giuridici, perché poi,
una volta che si sottoscrivono dei contratti, magari l'Amministrazione potrebbe anche
doverne rispondere, quindi aprendo dei contenziosi o comunque facendo costare ancora
di più la cosa.
Io credo che questa proposta di deliberazione sia la risposta politica, che sicuramente
non va a sanare una sorta di vizio di natura non tecnico-giuridica, ma politica, che era
quella in cui un'Amministrazione, dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione
chiedevano delle cose; c'è stato un dibattito lungo, queste cose sono state disattese e
adesso rimane un vulnus che questa deliberazione potrà solo sanare nel futuro, ma
lascerà questi tre anni con il sospetto che forse, prima di procedere alla presentazione di
questa deliberazione, si sapeva già dove sarebbe andata a cadere la nomina dei vertici
apicali.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Discutiamo di una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma dei
Consiglieri Curto, Sbriglio e Grimaldi, cioè la minoranza della maggioranza consiliare.
Gli interventi del Consigliere Appendino e del Consigliere Marrone avrebbero dovuto
indurre i tre firmatari ad avere maggiore coraggio, perché qui non è minimamente
messo in discussione il punto n. 1 della deliberazione, cioè quello che non si proceda
più in alcun caso a nomine di tipo fiduciario da parte di questa Amministrazione
Comunale, ma - mi spiace che non sia presente in Aula il Consigliere Cassiani - l'unico
punto ad personam è il famoso punto n. 2, che rimanda tutta la discussione fra tre anni.
Allora, più coraggio, cari firmatari! Più coraggio nel recepire un emendamento, quello
del Consigliere Marrone, che ci riporta saldamente al giorno d'oggi, a quella che è la
realtà delle cose, cioè di rendere questo provvedimento in vigore da subito.
Presidente, io non metterò mai in discussione una cosa prevista da quest'Aula, che è la
discrezionalità da parte del Presidente, però mi associo - e lo faccio formalmente - alla
richiesta di votazione segreta per l'emendamento del Consigliere Marrone, perché
secondo me ci saranno molte sorprese.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Caro Consigliere Greco Lucchina, non è che si procede alla votazione segreta
sull'emendamento perché così ci sono le sorprese o non ci sono le sorprese, se ci sono...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Un attimo. Lei ha parlato dell'emendamento
del Consigliere Marrone: se ci sono le condizioni per votarlo in termini segreti, si
procede a votazione segreta, altrimenti no. Ma non dipende dalla mia discrezionalità.
Il punto non è l'emendamento del Consigliere Marrone, che non ha alcuna ragione per
essere votato a scrutinio segreto. Il punto è il subemendamento presentato nei termini
dal Consigliere Ricca, che invece ha tutte le caratteristiche per essere votato a scrutinio
segreto. Il subemendamento del Consigliere Ricca a breve vi verrà distribuito.
Segnalo che il fatto di votare con votazione segreta un emendamento, non mette al
riparo i presentatori dell'emendamento da eventuali querele, ma questi sono fatti dei
presentatori dell'emendamento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È stato
recepito, perché è stato presentato nei termini.
Consiglieri Sbriglio e Cassiani, mentre noi facciamo la riunione di Consiglio, voi fate
altro? Grazie.
Ci sono altri Consiglieri che chiedono la parola? (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Ha appena finito. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, le
dichiarazioni di voto ci sono.
La parola al Consigliere Sbriglio, per finire l'intervento precedente.

SBRIGLIO Giuseppe
Vorrei solo portare a conoscenza dell'Aula che l'aspetto della retroattività di questo
provvedimento, legato alla nomina e alla cancellazione di questa nomina, per tutto il
dibattito che c'era stato, uno degli aspetti sollevati era il fatto che comunque fosse
illegittima la possibilità di azzerare, di fatto, questa nomina e procedere ex novo.
Adesso c'è un fatto nuovo, Presidente. Io vedo che sull'emendamento del Consigliere
Marrone il testo dice: "Dovrà essere avviata immediatamente, dopo l'approvazione
della presente modifica statutaria, e terminata tempestivamente". Io vedo che ci sono i
pareri favorevoli, ci sono i pareri di regolarità tecnica favorevoli.
Io la pongo come riflessione. Io chiedo anche al Segretario Generale: se questo non
comporta maggiori oneri per l'Amministrazione e questo non ci espone a dei
contenziosi, visto che c'è un parere di regolarità tecnica, a questo punto l'Aula può
essere sovrana e, con maggior serenità, può votare un provvedimento che, di fatto, sana
una forzatura che in tutto l'iter di discussione ci era stata presentata come una
deliberazione che portava alla massima trasparenza, anche con procedure di evidenza
pubblica, su qualunque nomina, anche quella dei dirigenti e dei vertici apicali.
Quindi, se io sono sereno con questo parere di regolarità tecnica, io invito l'Aula ad una
riflessione, invito la maggioranza ad una riflessione, affinché si possa ripartire e il tema
possa essere anche approfondito.
Io sollevo la questione perché è intenzione di tutti. Anche lei, Consigliere Cassiani, ne
abbiamo discusso tanto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È chiaro che, quando
ho fatto pervenire tutti degli emendamenti, l'intenzione era quella di trovare un bando e
di consentire a tutte le professionalità presenti sul territorio torinese, cittadino, anche
estero, di poter essere loro stesse dei direttori o segretari generali o qual è la qualifica.
Adesso a me rimane un dubbio, Presidente, perché, a fronte di questo parere di
regolarità tecnica, non mi tornano alcune cose.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Scusi, Consigliere Sbriglio, mi consente un attimo? A proposito di legalità, Consigliere
Cassiani, a me viene veramente molto complicato riuscire a seguire i lavori del
Consiglio, se lei parla da lì al Vicesegretario Generale. Allora, per favore, mi faccia la
cortesia di parlare altrove e non in mezzo alla discussione del Consiglio Comunale, dal
momento che forse questa vicenda può interessare tutti i Consiglieri, sempre ammesso
che qualcuno riesca a capire qualcosa in questo casino.
Consigliere Sbriglio, ha finito l'intervento? Continua a parlare con un altro Consigliere
o pensa di concludere?

SBRIGLIO Giuseppe
No, il mio dubbio rimane, perché il parere di regolarità tecnica su che cosa è stato dato?

LEVI Marta (Vicepresidente)
Benissimo, ho capito. Nonostante il Consigliere Cassiani, ho capito.
Senta, io non so cosa dirle, io registro...

SBRIGLIO Giuseppe
Cioè, se passasse con questo emendamento, gli effetti ex nunc, ex tunc che ripercussioni
hanno sull'Amministrazione? Poi ci esponiamo a delle responsabilità nei confronti di
questa persona? Perché, se non ci esponiamo ad alcuna responsabilità, io credo che tutta
l'Aula, all'unanimità, potrebbe votarlo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non è detto, perché, dagli interventi che ho precedentemente ascoltato, mi sembra che
non tutta l'Aula sia d'accordo a votare questo emendamento, a prescindere dai pareri.
Segnalo che - e chiederei all'Assessore Braccialarghe -, visto e considerato che è stato
presentato un subemendamento, noi avremmo bisogno di sapere qual è il parere tecnico
sul subemendamento, quindi se è possibile far venire in Consiglio... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). È già qui. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non
sospendo niente, possiamo proseguire. Segretario, noi possiamo proseguire? Sì.
Io ho ancora iscritti a parlare, che hanno chiesto di intervenire, il Consigliere Grimaldi,
che intende replicare, avendo presentato la proposta di deliberazione, l'Assessore
Braccialarghe, che avrebbe piacere di intervenire su questa deliberazione, e il
Consigliere Marrone sull'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Sapendo che il Gruppo Lega Nord ha presentato un subemendamento al mio
emendamento, e l'ho anche visto, volevo annunciare all'Aula che lo recepisco e quindi
può essere considerato integrato. Grazie.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Perfetto, grazie. Il subemendamento del Gruppo Lega Nord all'emendamento del
Consigliere Marrone è considerato integrato.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Mi dispiace che il centrodestra non abbia raccolto il nostro appello. Noi abbiamo già
fatto questa discussione tanti mesi fa, l'abbiamo fatta due volte, forse non avete
ascoltato l'illustrazione o non avete letto la deliberazione.
La deliberazione raccoglieva proprio una discussione, che era stata fatta durante
l'approvazione della deliberazione il 12 novembre 2012. Credevamo che quei principi
di trasparenza e di evidenza pubblica, raccontati, raccolti e messi esplicitamente nella
deliberazione avrebbero trovato un riscontro immediato anche nella selezione pubblica
del Segretario Generale.
Mi dispiace, però, Presidente che non ci sia attenzione. C'è molta attenzione per creare
lo scandalo, poi non c'è abbastanza attenzione per ascoltarsi fra Consiglieri.
Dicevo che pensavamo che quel principio, ben chiaro nello Statuto, sarebbe stato
raccolto dal Consiglio d'Amministrazione. Ci siamo detti - lo dice un pezzo della
deliberazione - che il Consiglio Direttivo della Fondazione, così come è emerso nel
dibattito del 13 maggio, quindi sei mesi dopo, non ha raccolto quello che per noi era un
principio generale...
Però, Presidente, se non c'è silenzio, credo che non si possa intervenire.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Lei ha ragione, mi scusi.
Per cortesia, Consiglieri, consentiamo al Consigliere Grimaldi di parlare. Grazie.
La prima volta che la vedo parlare, però, la sbatto fuori dall'Aula.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
La invito a rivedere le sue parole, Presidente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non ci penso neanche, Consigliere!

GRIMALDI Marco
Dicevo che questo spirito viene ben raccolto in una deliberazione, che dice esattamente
che l'Amministrazione, in questo caso il Consiglio Direttivo della Fondazione, si è
assunto la responsabilità di interpretare l'articolo 15 in una maniera non estensiva, cioè
per quanto riguarda i principi che noi avevamo detto di trasparenza, pubblicità e di
massima garanzia di evidenza pubblica, nel caso del Segretario Generale si è
interpretato solo il primo punto, che dice che può essere nominato dal Consiglio
Direttivo tra persone di comprovata fiducia.
Proprio per questo motivo, riteniamo assai sbagliato il subemendamento del Consiglieri,
che di fatto mette la discussione su un piano che non è il nostro: non è sulla valutazione
dell'attuale Segretario Generale, se abbia svolto bene il suo lavoro, se avesse i requisiti
o meno. No, perché quel Consiglio Direttivo si è assunto un'altra responsabilità e noi
non è che mettiamo in discussione di nuovo una discussione che abbiamo già fatto.
Abbiamo già detto che, secondo noi, il Consiglio Direttivo ha fatto male a fare quel tipo
di scelta, perché un'evidenza pubblica avrebbe garantito a tutti una grande serenità in
questa fase, non solo politica, in questa fase generale del Paese.
E noi crediamo che in tutte le Fondazioni bisognerà fare così. E speriamo che basti
questa Fondazione, non tanto per rivedere questa Fondazione, ma in generale tutte le
Fondazioni della Città di Torino.
Ed è per questo che noi la scadenza la mettiamo alla fine del contratto del suddetto
Segretario Generale, perché pensiamo che una deliberazione come questa, che deve
diventare di principio non solo per questa Fondazione, ma per tutte le Fondazioni, non
sia né a favore, né contro l'attuale Segretario Generale, ma sia da stimolo al Direttivo,
perché quei principi, di cui avevamo già discusso durante la trattazione della
Fondazione per la Cultura, diventino dei principi che l'Amministrazione vuole sempre
usare, anche a tutela delle professionalità che per questo Comune hanno svolto il loro
massimo impegno.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Sono inorridito nel leggere questo subemendamento. Mi auguro che il buonsenso, la
legalità, i Regolamenti, lo Statuto della Città lo ritengano non solo vergognosamente
inaccettabile, ma anche inaccettabile dal punto di vista della discussione.
Per cui, chiedo, preliminarmente a qualsiasi mio intervento, che venga dichiarata la
inammissibilità di questo emendamento. Qualora fosse dichiarato ammissibile,
interverrò. Diversamente, forse mi taccio, perché è meglio. Perché, in realtà, questo ha
dei rilievi di una gravità che esula dalla vicenda che stiamo discutendo, perché è una
gravità penale.
Qui stiamo dicendo che la vicenda, riguardante la nomina di un dirigente di una
Fondazione, riguarda il procedimento giudiziario in corso, che sta riguardando il
concorso che l'ha vista nominata dirigente? A parte l'italiano, non l'ha nominata
nessuno, perché al massimo il concorso l'avrebbe vinto e non sarebbe stata nominata,
ma l'avrebbe superato. A parte le considerazioni di carattere linguistico, che,
provenendo dal Gruppo Lega Nord, mi paiono assolutamente... va beh, quindi questo è
il livello, ma è vergognoso che in quest'Aula si facciano dei processi ed è vergognoso
che arrivino da parte di quelle forze politiche che in Parlamento urlano alla democrazia,
alla legalità, al garantismo e poi qui invece fanno i processi pubblici, tra l'altro anche in
maniera molto scadente, dal punto di vista giuridico.
Quindi, quando il Segretario Generale ci dirà qualcosa su questo emendamento,
potremo dire la nostra parola.
Poi, siccome non si sta parlando di una persona, ma del Segretario Generale della
Fondazione, chiedo al Presidente che venga immediatamente riposta quell'urna
nell'armadio che la conteneva, perché qui stiamo votando una deliberazione, non stiamo
decidendo della sorte di nessuno, né giudiziaria, né amministrativa.
Poi, la maggioranza, l'opposizione, il Consiglio, si esprimano come vogliono
sull'emendamento del Consigliere Marrone, che è legittimo dal punto di vista
amministrativo, ma secondo me è politicamente inaccettabile. Io voterò contro, mi
auguro lo faccia tutto il Consiglio Comunale, sicuramente la maggioranza, ma non deve
diventare una vicenda nella quale noi qui facciamo i plotoni di esecuzione ad personam,
perché veramente io sono un po' orripilato a stare in un posto dove si prendono le
persone e gli si fa il processo pubblico, senza neanche il giudizio di una difesa, che
dovrebbe essere assolutamente garantita a tutti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Segnalo, però, che il subemendamento presentato dai Consiglieri Ricca e Carbonero, a
cui stava facendo riferimento il Consigliere Cassiani, è stato accettato, in quanto
presentato sostanzialmente entro i termini in cui si potevano presentare i
subemendamenti. Nel merito io non posso decidere se un emendamento... Io posso
decidere se...
Allora, segnalo inoltre che ha chiesto ancora di intervenire l'Assessore Braccialarghe.
Finita la discussione, sospenderemo cinque minuti i lavori del Consiglio, in modo che
sul subemendamento presentato dal Consigliere Ricca... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Sto rispondendo a lei, Consigliere Cassiani. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, sto rispondendo a lei.
Allora, al termine della discussione, faremo una sospensione di cinque minuti, per dare
modo al Segretario, al Vicesegretario e al Direttore Garbarini di poter esprimere il
parere tecnico sul subemendamento.
A questo proposito, perché sia chiaro a tutti, segnalo che il Consigliere Marrone ha fatto
suo il subemendamento presentato dal Consigliere Ricca, pertanto si tratta di un unico
emendamento.
Come ho già richiamato prima, è evidente che, se l'emendamento sarà alla fine così
formulato, non potrà che essere votato a scrutinio segreto. Come ho già richiamato
prima, ciò non esimerà da eventuali conseguenze o querele o quello che sarà, da parte di
chi ha presentato l'emendamento.
La parola, per fatto personale, al Consigliere Carbonero. (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). No, cari Consiglieri, io l'intervento l'ho ascoltato e immaginavo che il
Consigliere Carbonero chiedesse la parola per fatto personale. Però, voi non potete
farmi questa scena se non ascoltate.
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Grazie, Presidente. È attenta e sul pezzo, come sempre.
Intervengo intanto per dire al Consigliere Cassiani che è un onore pensare di essere
considerati anche degli ignoranti da soggetti che difendono l'indifendibile, come fa lui.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei si esprima per se stesso, poi se è
un'opinione comune magari lo chiediamo a tutti gli altri. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Infatti, grazie Consigliere Genisio, anche lei la elevo a persona
intelligente. Invece è un attimino basica...

LEVI Marta (Vicepresidente)
No, Consigliere, perché poi mi chiede il fatto personale.

CARBONERO Roberto
No, credo di no. L'ho ringraziata perché si eleva e si distingue dal basso indifendibile
espresso dal Consigliere Cassiani.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Appunto, può bastare, grazie.

CARBONERO Roberto
Avrei soltanto una domanda, che pongo a me stesso, ma che chiedo anche a tutti gli altri
Consiglieri: come mai questo fervore nel difendere l'indifendibile da parte del
Consigliere Cassiani? Ognuno rifletta come voglia.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Io vorrei cogliere l'auspicio che è stato formulato nell'intervento del Consigliere
Grimaldi in apertura, cioè cercare di ragionare in maniera costruttiva, come credo si
debba fare, senza riaprire una polemica che è già stata effettuata in quest'Aula rispetto
al lunghissimo iter di approvazione dello Statuto.
Ciò non mi esime di dire, anche a seguito del dibattito, che lo Statuto è lì, è leggibile da
parte di tutti e lo Statuto all'articolo n. 15 regolamenta - credo in maniera assolutamente
precisa - la facoltà, da parte del Consiglio Direttivo della Fondazione, e non
dell'Assessore Braccialarghe, che pure ne fa parte (ma lì siamo in un contesto diverso),
di poter selezionare "direttamente", tra virgolette, come è stato fatto, il Segretario
Generale.
Voglio ricordare, dal punto di vista tecnico - come ho avuto modo di riferire in Aula -,
che sempre il Consiglio Direttivo, sulla base dello Statuto, ha conferito questo incarico
per un triennio. Lo Statuto dice "eventualmente rinnovabile", ma il mandato è per un
triennio.
Voglio ricordare inoltre che, sulla base di questo meccanismo, è stato costruito un
rapporto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato, con l'espresso vincolo, ratificato
presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro, di essere connesso strettamente all'incarico di
Segretario Generale.
Quindi, dal punto di vista giuridico e formale, l'attuale Segretario Generale scadrà al
termine dei primi tre anni. Il Consiglio Direttivo, a quel punto, dovrà decidere secondo
Statuto, vecchio o normato a seguito della discussione di oggi: potrà confermare, previa
selezione, se passa la deliberazione, previo bando, o nominare altro Segretario Generale;
in quel caso, il rapporto di lavoro con la dottoressa La Rotella cesserà nel momento in
cui non vi sarà coincidenza con l'incarico di Segretario Generale.
Questo a norma di Legge, con tanto di accordo dell'Ufficio Provinciale del Lavoro, che
regolamenta questo rapporto.
Io credo che questo elemento sia fondamentale anche per motivare - come colgo
l'occasione per fare -, ovviamente, il voto contrario della Giunta all'emendamento
presentato dal Consigliere Marrone, perché quell'emendamento cagionerebbe
sicuramente una lesione del diritto contrattuale insorto con la dottoressa La Rotella, così
come ho cercato di descriverlo, esponendo sicuramente la Fondazione ad un problema
di risarcimento del danno, visto che il contratto sarebbe anticipatamente ritenuto nullo,
decaduto rispetto al periodo previsto dallo Statuto.
Con la stessa logica e solo al fine di evitare, in maniera costruttiva, un'assurda
contrapposizione, quando, vorrei ricordare - me la cavo con una battuta - io credo che la
nascita di questa Fondazione abbia garantito criteri di trasparenza e di correttezza, anche
amministrativa, ben superiori a quelli che precedentemente si sono registrati nello stesso
settore, io credo che, da questo punto di vista, costruttivamente, così come avrò modo di
dire, ritengo accettabili, invece, gli emendamenti proposti da parte del Consigliere
Cassiani, sperando che questo porti ad un'identità di veduta e ci consenta di far lavorare
bene questa Fondazione, nell'interesse - ripeto - né dell'Assessore, né della Giunta, ma
spero e penso della Città e del Consiglio, che qui è rappresentato.

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