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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Settembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2013-03996
"LE STRANEZZE E LE MANCANZE DEI BIGLIETTI BIP" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 2 SETTEMBRE 2013.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303996/002, presentata in
data 2 settembre 2013, avente per oggetto:

"Le stranezze e le mancanze dei biglietti BIP"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
I Consiglieri interpellanti chiedono quali siano i costi di fabbricazione dei nuovi
carnet elettronici, di quale materiale siano fatti, per quale motivo la tessera
nominativa BIP abbia una scadenza di quattro anni e non possa essere, invece, priva
di scadenza. Le diverse domande trovano una risposta puntuale in una nota congiunta
Agenzia/Azienda, che metterò a disposizione della Presidenza del Consiglio
Comunale, affinché i Consiglieri interpellanti ne possano beneficiare.
In particolare, vorrei solo dare due informazioni che mi sembra utile lasciare a
verbale. Il "chip on paper" è composto da una pellicola di plastica dove sono
alloggiati il circuito integrato e l'antenna, che sono racchiusi tra due sottili strati di
carta e, come abbiamo più volte detto, questo tipo di prodotto va poi smaltito nei
rifiuti indifferenziati, come a suo tempo indicato da AMIAT, perché la medesima
procedura che abbiamo immaginato per la raccolta dei titoli e dei costi di separazione
dei componenti, ovviamente, non era possibile.
La durata dei quattro anni è il tempo medio di vita garantito dai fornitori per le smart
card in sede di gara; quindi è stata una scelta più preventiva quella dei quattro anni,
per verificare se dopo questi quattro anni, visto che è una annotazione tecnica che ci
hanno dato i fornitori della carta, questa carta continuerà ad avere gli stessi livelli di
performance, di qualità e di garanzia di servizio, vista la delicatezza delle
informazioni che sono riportate su questa carta. Se le carte continueranno a
funzionare correttamente, potremmo anche decidere, a quel punto, di prorogare la
scadenza, o comunque, addirittura, prevederne la mancata sostituzione.
Ci è sembrato meglio, a titolo cautelativo, dare un'indicazione di sostituzione, visto
che i fornitori garantivano per quattro anni, ma non si sentivano di impegnarsi oltre i
quattro anni, per verificare, a quel punto, lo stato di capacità della carta di rispondere
ancora ai livelli di qualità che sono necessari.
Quello che posso annunciare al Consiglio Comunale, come prospettiva che mi
sembra interessante (così non mi fermo sulle singole informazioni di dettaglio, che
però, come ho detto, metterò a disposizione), è la volontà di arrivare a quello che è il
"credito trasporti", che è un grande disegno che si poggia sulle basi di un biglietto
elettronico, ma che guarda molto oltre rispetto alla capacità di utilizzo dei vari
metodi con i quali la cittadinanza risponde alla domanda di mobilità esistente. È un
po' un borsellino della mobilità, direi, che dovrà essere sviluppato a livello regionale.
Io sto lavorando affinché questo progetto sia fortemente intermodale, cioè che dentro
questo credito dei trasporti ci sia l'utilizzo, sì, del mezzo pubblico, inteso,
ovviamente, come TPL gomma, come ferro, ma anche come Servizio Ferroviario
Metropolitano, quindi non soltanto la Metropolitana; sto lavorando, però, perché
questo si allarghi ancora a uno sguardo più complessivo. Penso che questo credito
trasporti, ad esempio, debba tener dentro il Car sharing, il Bike sharing, cioè tutto
quello che è mobilità deve stare dentro un unico strumento.
Fino a oggi questo non era possibile, perché gli strumenti tecnologici che avevamo a
disposizione non permettevano l'intermodalità e la comunicazione tra strumenti. Il
BIP diventa, invece, lo strumento sul quale far convergere questa strategia tariffaria,
che credo verrà apprezzata dall'utenza finale.
Lo dico perché l'annuncio che abbiamo fatto negli scorsi giorni della nascita del
biglietto integrato è stato accolto con grande soddisfazione dall'utenza, sia un po'
perché utilizzando i mezzi pubblici sento le cose che vengono dette dagli utenti, ma
anche attraverso alcune comunicazioni che abbiamo ricevuto in Assessorato, che
vanno proprio nella direzione di confermare questa necessità di semplificazione del
panorama di strumenti a beneficio della mobilità.
So che il Consigliere è particolarmente sensibile anche su questo tema, che ha più
volte ripetuto in questa Sala. Spero, con questo progetto, di rispondere in maniera
anche puntuale a questi suoi quesiti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio l'Assessore per questa visione generale del credito trasporti, che è
indubbiamente condivisa. Vorrei soltanto segnalare che è una bella idea, ma nel resto
del mondo è già realtà da molti anni. L'esempio tipico che gli italiani conoscono
facilmente è la western card di Londra, perché spesso si va a Londra; con questa
carta, ormai da più di dieci anni, si può semplicemente avere un credito sulla carta,
cominciare a girare; addirittura la carta capisce automaticamente quanti viaggi si
sono fatti, per cui magari uno passa la prima volta e paga il biglietto singolo, passa la
seconda volta e paga il biglietto singolo, quando arriva a un totale di biglietti singoli
al giorno che equivale al costo del giornaliero, automaticamente la carta switcha e
passa alla tariffa del giornaliero e di lì in poi non si paga più niente. Quindi,
semplicemente andando in giro ti viene applicata automaticamente, ogni volta, la
tariffa migliore, non solo per lo specifico viaggio, ma per tutti i viaggi che hai fatto
nella giornata.
Questo è solo un piccolo esempio di quello che si può fare con una tessera di questo
genere e dovrebbe essere questo l'obiettivo del BIP, cioè dare a tutte le persone una
tessera personale e non necessariamente nominativa, perché un conto è
l'abbonamento, in cui c'è la foto, ma per la maggior parte degli usi dovrebbe essere
semplicemente una tessera non nominativa, che si acquista nei punti vendita e può
anche essere passata dall'uno all'altro per l'utilizzo in diversi momenti della
giornata.
Questa, purtroppo, non è ancora realtà. Addirittura, senza arrivare a quello che si
vede nelle città asiatiche, dove addirittura con questa tessera non si paga solo il Car
sharing e il Bike sharing, come si era detto (io ci aggiungerei anche i taxi, i
parcheggi, come già avviene a Shanghai), ma addirittura a Hong Kong la tessera è di
fatto una specie di carta di credito, per cui posso addirittura andare al supermercato,
o alla rivendita della metropolitana, e comprare da bere, il pranzo, il giornale,
eccetera.
Per cui, il modello esiste già, è in funzione in diverse città e immagino che la
Regione abbia fatto anche un'analisi di quello che esiste già in giro per il mondo in
merito a queste tessere BIP; questa realtà non solo esiste, ma funziona ed è
effettivamente una cosa molto comoda, che incentiva molto le persone a dotarsene e
a utilizzare il mezzo pubblico.
Per questo ha suscitato un po' di preoccupazione questa prima fase di BIP a Torino,
perché di fatto quello che si è visto è che sono stati sostituiti i biglietti cartacei usa e
getta con dei tesserini col chip, ma usa e getta. Per cui, è anche vero che adesso per il
carnet da cinque, invece di fare cinque pezzettini di carta, c'è una sola tesserina.
Però, di fatto, dopo che l'ho usata cinque volte la butto via. Tra l'altro, come ha detto
l'Assessore, la butto via nel rifiuto indifferenziato; almeno la carta si riciclava,
mentre questo BIP, oltre tutto, è completamente a perdere. Quindi, alla fine, invece
di avere una sola tessera in tasca con cui faccio tutto, moltiplico la creazione di
tessere, più complesse, perché hanno un chip e non sono solo un foglio di carta
stampata, però di fatto, alla fine, continuo sempre a dover acquistare il biglietto, a
usarlo e a buttarlo via.
Quindi volevo delle rassicurazioni che questa fosse una cosa temporanea, per
cominciare, ma che si avesse ben chiara la visione di dove si deve arrivare.
Sarebbe bello, magari, in futuro, discutere anche proprio delle modalità di
tariffazione, perché avendo una tessera che rimane in tasca per tutta la vita,
tendenzialmente, si possono fare addirittura gli sconti sull'anno, per cui se io
nell'anno ho già fatto cento viaggi nei mezzi pubblici, comincio a pagarli di meno.
Quindi creare anche delle forme di utilizzo che siano a metà strada tra l'abbonamento
e il semplice acquisto saltuario di un biglietto singolo, che servono comunque a
incentivare anche gli utenti meno regolari, che quindi non hanno l'abbonamento, ma
che comunque vogliono usare spesso il mezzo pubblico, a pagarlo sempre meno,
incentivando l'uso della mobilità pubblica al posto della mobilità privata.
Per ora ringrazio, aspetto di leggere la relazione per ulteriori dettagli e poi ne
riparleremo senz'altro.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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