Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303996/002, presentata in data 2 settembre 2013, avente per oggetto: "Le stranezze e le mancanze dei biglietti BIP" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) I Consiglieri interpellanti chiedono quali siano i costi di fabbricazione dei nuovi carnet elettronici, di quale materiale siano fatti, per quale motivo la tessera nominativa BIP abbia una scadenza di quattro anni e non possa essere, invece, priva di scadenza. Le diverse domande trovano una risposta puntuale in una nota congiunta Agenzia/Azienda, che metterò a disposizione della Presidenza del Consiglio Comunale, affinché i Consiglieri interpellanti ne possano beneficiare. In particolare, vorrei solo dare due informazioni che mi sembra utile lasciare a verbale. Il "chip on paper" è composto da una pellicola di plastica dove sono alloggiati il circuito integrato e l'antenna, che sono racchiusi tra due sottili strati di carta e, come abbiamo più volte detto, questo tipo di prodotto va poi smaltito nei rifiuti indifferenziati, come a suo tempo indicato da AMIAT, perché la medesima procedura che abbiamo immaginato per la raccolta dei titoli e dei costi di separazione dei componenti, ovviamente, non era possibile. La durata dei quattro anni è il tempo medio di vita garantito dai fornitori per le smart card in sede di gara; quindi è stata una scelta più preventiva quella dei quattro anni, per verificare se dopo questi quattro anni, visto che è una annotazione tecnica che ci hanno dato i fornitori della carta, questa carta continuerà ad avere gli stessi livelli di performance, di qualità e di garanzia di servizio, vista la delicatezza delle informazioni che sono riportate su questa carta. Se le carte continueranno a funzionare correttamente, potremmo anche decidere, a quel punto, di prorogare la scadenza, o comunque, addirittura, prevederne la mancata sostituzione. Ci è sembrato meglio, a titolo cautelativo, dare un'indicazione di sostituzione, visto che i fornitori garantivano per quattro anni, ma non si sentivano di impegnarsi oltre i quattro anni, per verificare, a quel punto, lo stato di capacità della carta di rispondere ancora ai livelli di qualità che sono necessari. Quello che posso annunciare al Consiglio Comunale, come prospettiva che mi sembra interessante (così non mi fermo sulle singole informazioni di dettaglio, che però, come ho detto, metterò a disposizione), è la volontà di arrivare a quello che è il "credito trasporti", che è un grande disegno che si poggia sulle basi di un biglietto elettronico, ma che guarda molto oltre rispetto alla capacità di utilizzo dei vari metodi con i quali la cittadinanza risponde alla domanda di mobilità esistente. È un po' un borsellino della mobilità, direi, che dovrà essere sviluppato a livello regionale. Io sto lavorando affinché questo progetto sia fortemente intermodale, cioè che dentro questo credito dei trasporti ci sia l'utilizzo, sì, del mezzo pubblico, inteso, ovviamente, come TPL gomma, come ferro, ma anche come Servizio Ferroviario Metropolitano, quindi non soltanto la Metropolitana; sto lavorando, però, perché questo si allarghi ancora a uno sguardo più complessivo. Penso che questo credito trasporti, ad esempio, debba tener dentro il Car sharing, il Bike sharing, cioè tutto quello che è mobilità deve stare dentro un unico strumento. Fino a oggi questo non era possibile, perché gli strumenti tecnologici che avevamo a disposizione non permettevano l'intermodalità e la comunicazione tra strumenti. Il BIP diventa, invece, lo strumento sul quale far convergere questa strategia tariffaria, che credo verrà apprezzata dall'utenza finale. Lo dico perché l'annuncio che abbiamo fatto negli scorsi giorni della nascita del biglietto integrato è stato accolto con grande soddisfazione dall'utenza, sia un po' perché utilizzando i mezzi pubblici sento le cose che vengono dette dagli utenti, ma anche attraverso alcune comunicazioni che abbiamo ricevuto in Assessorato, che vanno proprio nella direzione di confermare questa necessità di semplificazione del panorama di strumenti a beneficio della mobilità. So che il Consigliere è particolarmente sensibile anche su questo tema, che ha più volte ripetuto in questa Sala. Spero, con questo progetto, di rispondere in maniera anche puntuale a questi suoi quesiti. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore per questa visione generale del credito trasporti, che è indubbiamente condivisa. Vorrei soltanto segnalare che è una bella idea, ma nel resto del mondo è già realtà da molti anni. L'esempio tipico che gli italiani conoscono facilmente è la western card di Londra, perché spesso si va a Londra; con questa carta, ormai da più di dieci anni, si può semplicemente avere un credito sulla carta, cominciare a girare; addirittura la carta capisce automaticamente quanti viaggi si sono fatti, per cui magari uno passa la prima volta e paga il biglietto singolo, passa la seconda volta e paga il biglietto singolo, quando arriva a un totale di biglietti singoli al giorno che equivale al costo del giornaliero, automaticamente la carta switcha e passa alla tariffa del giornaliero e di lì in poi non si paga più niente. Quindi, semplicemente andando in giro ti viene applicata automaticamente, ogni volta, la tariffa migliore, non solo per lo specifico viaggio, ma per tutti i viaggi che hai fatto nella giornata. Questo è solo un piccolo esempio di quello che si può fare con una tessera di questo genere e dovrebbe essere questo l'obiettivo del BIP, cioè dare a tutte le persone una tessera personale e non necessariamente nominativa, perché un conto è l'abbonamento, in cui c'è la foto, ma per la maggior parte degli usi dovrebbe essere semplicemente una tessera non nominativa, che si acquista nei punti vendita e può anche essere passata dall'uno all'altro per l'utilizzo in diversi momenti della giornata. Questa, purtroppo, non è ancora realtà. Addirittura, senza arrivare a quello che si vede nelle città asiatiche, dove addirittura con questa tessera non si paga solo il Car sharing e il Bike sharing, come si era detto (io ci aggiungerei anche i taxi, i parcheggi, come già avviene a Shanghai), ma addirittura a Hong Kong la tessera è di fatto una specie di carta di credito, per cui posso addirittura andare al supermercato, o alla rivendita della metropolitana, e comprare da bere, il pranzo, il giornale, eccetera. Per cui, il modello esiste già, è in funzione in diverse città e immagino che la Regione abbia fatto anche un'analisi di quello che esiste già in giro per il mondo in merito a queste tessere BIP; questa realtà non solo esiste, ma funziona ed è effettivamente una cosa molto comoda, che incentiva molto le persone a dotarsene e a utilizzare il mezzo pubblico. Per questo ha suscitato un po' di preoccupazione questa prima fase di BIP a Torino, perché di fatto quello che si è visto è che sono stati sostituiti i biglietti cartacei usa e getta con dei tesserini col chip, ma usa e getta. Per cui, è anche vero che adesso per il carnet da cinque, invece di fare cinque pezzettini di carta, c'è una sola tesserina. Però, di fatto, dopo che l'ho usata cinque volte la butto via. Tra l'altro, come ha detto l'Assessore, la butto via nel rifiuto indifferenziato; almeno la carta si riciclava, mentre questo BIP, oltre tutto, è completamente a perdere. Quindi, alla fine, invece di avere una sola tessera in tasca con cui faccio tutto, moltiplico la creazione di tessere, più complesse, perché hanno un chip e non sono solo un foglio di carta stampata, però di fatto, alla fine, continuo sempre a dover acquistare il biglietto, a usarlo e a buttarlo via. Quindi volevo delle rassicurazioni che questa fosse una cosa temporanea, per cominciare, ma che si avesse ben chiara la visione di dove si deve arrivare. Sarebbe bello, magari, in futuro, discutere anche proprio delle modalità di tariffazione, perché avendo una tessera che rimane in tasca per tutta la vita, tendenzialmente, si possono fare addirittura gli sconti sull'anno, per cui se io nell'anno ho già fatto cento viaggi nei mezzi pubblici, comincio a pagarli di meno. Quindi creare anche delle forme di utilizzo che siano a metà strada tra l'abbonamento e il semplice acquisto saltuario di un biglietto singolo, che servono comunque a incentivare anche gli utenti meno regolari, che quindi non hanno l'abbonamento, ma che comunque vogliono usare spesso il mezzo pubblico, a pagarlo sempre meno, incentivando l'uso della mobilità pubblica al posto della mobilità privata. Per ora ringrazio, aspetto di leggere la relazione per ulteriori dettagli e poi ne riparleremo senz'altro. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |