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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Settembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni del Sindaco su: "Intenzioni annunciate tramite mezzi stampa su dismissioni dell'80% di Gtt".
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione della seconda richiesta di comunicazione al Sindaco.
La parola all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Credo sia utile ripercorrere lo stato dell'arte. A luglio dell'anno scorso il Consiglio
Comunale ha approvato le linee di indirizzo per lo svolgimento di una procedura a
evidenza pubblica, che vendesse il 49% del capitale sociale di GTT. Quella procedura si
è conclusa senza esito a novembre, esattamente come la procedura negoziata d'urgenza,
che si concluse senza esito a gennaio, anche perché la Città aveva ritenuto non congrua
l'unica offerta pervenuta.
A questo punto, il Consiglio Comunale, con una mozione di giugno del 2013, la n. 39,
ravvisa la necessità di avviare una nuova gara, che tenga conto del mutato contesto
economico industriale nel settore del trasporto pubblico locale e delle condizioni
societarie di GTT.
Sulla base di tutto un programma articolato di dismissioni da parte di GTT, inoltre, tale
mozione impegnava il Sindaco e la Giunta a fare una serie di azioni che enumero
brevemente: autorizzare lo scorporo e la cessione del ramo parcheggi di GTT;
autorizzare lo scorporo del patrimonio di GTT ritenuto strategico (per esempio depositi,
fibra ottica, eccetera); procedere alla predisposizione degli atti necessari alla vendita di
quote di partecipazione di GTT per un valore del 49%, attraverso un'adeguata
procedura ad evidenza pubblica. La mozione diceva questo.
Si trattava di un complesso di operazioni societarie che interessavano il trasporto
pubblico locale, il ramo parcheggi, il patrimonio immobiliare e altri asset di GTT, come,
per esempio, la fibra ottica.
A seguito di quella mozione, la Holding di Torino, la FCT, ha affidato, tramite una
procedura ad evidenza pubblica, ad una nota società di advisory, l'incarico di svolgere
un'indagine di mercato, proprio per verificare l'appetibilità di un'operazione di vendita
di un pacchetto azionario di GTT e anche le principali condizioni di governance.
Ad oggi, quindi, in esito a quell'indagine di mercato esperita allora, è risultato che
un'acquisizione della partecipazione di una quotazione di minoranza di GTT, come è
stato indicato dal Consiglio, non è ritenuta di alcun interesse per i gruppi sondati.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). A luglio si è affidato l'incarico alla società di
advisory.
La vendita di un pacchetto di minoranza, quindi, è risultata di nessun interesse per i
gruppi che sono stati sondati. Al contrario, invece, c'è una maggiore attesa per la
collocazione di una quota maggioritaria di GTT.
Non dimentichiamo che tutto questo accade in un quadro nazionale molto preoccupante,
perché il 41% delle società di trasporto pubblico locale ha i conti in rosso. Il trend è in
continua ascesa, anche perché nel 2010 tutte le società di trasporto pubblico locale
d'Italia hanno perso oltre mezzo miliardo di finanziamenti. Questo è il punto in cui
siamo.
Attualmente, in esecuzione anche della mozione di indirizzo di giugno, le necessarie
operazioni societarie sono in corso di perfezionamento, proprio per adempiere al dettato
di quella mozione, come ad esempio lo scorporo del ramo parcheggi. Non sono stati
predisposti atti deliberativi che, in ogni caso, dovranno essere discussi e analizzati da
Commissioni e dal Consiglio. Allo stato attuale, quindi, stiamo ragionando su quelle che
sono le linee emerse dall'indagine di mercato di luglio e non in base a manifestazioni di
interesse che, in questo momento, sarebbero tecnicamente irricevibili. L'interesse
ricevuto, quindi, è quello registrato dalla società di advisor a luglio.
Attualmente, la società GTT sta predisponendo tutti gli atti necessari per lo scorporo del
ramo d'azienda parcheggi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ringrazio nuovamente l'Assessore, perché, tutte le volte, si assume coraggiosamente
l'onere di rispondere a questioni che le competono per delega, ma che politicamente,
purtroppo, la vedono lontana, perché, chiaramente, questa è una di quelle discussioni
che, poi, va fatta con il Sindaco che decide autonomamente, a quanto vediamo, che cosa
fare e, soprattutto, come fare.
Leggendo tra le righe, perché poi, fortunatamente, ci siamo abituati al linguaggio di
questa Giunta, leggiamo che è stata fatta una proposta, abbiamo messo in vendita il
49%, così com'era la linea di indirizzo, ma il 49% non lo vuole nessuno, quindi per
forza dovremmo vendere più del 49%, perché l'Assessore Passoni, più volte, ci ha detto
che servono i soldi. Quindi, dovremo correre per vendere più del 49% di GTT.
Chiaramente, GTT viene venduta - quel 49% che avete provato a mettere in vendita -,
senza la parte che monetariamente conta, quella dei parcheggi, quindi neanche provando
a fare un'operazione diversa o cercando di mantenere, almeno in parte, quello che era
stato il mandato del Consiglio Comunale l'anno scorso, quando abbiamo approvato il
cambio di Statuto.
Qui, dovete, però, mettervi d'accordo, perché, da una parte vi è il fatto che cercate di
nascondere che, comunque, GTT sarà venduta all'80% (spacchettando parcheggi,
immobili e fibra ottica, superando abbondantemente la quota dell'80% e arrivando quasi
al 90%, e la Città, a questo punto, si vedrà privata al 90% di quella che è oggi la società
che detiene totalmente, se andiamo a considerare i parcheggi che saranno venduti al
100%, gli immobili che saranno venduti al 100% e la fibra ottica che sarà venduta al
100%) e dall'altra vi sono le esigenze di bilancio, perché oggi le esigenze di bilancio ci
dicono che dobbiamo monetizzare il più possibile, fare cassa il più possibile.
Mettetevi d'accordo, perché siamo a ottobre, mancano tre mesi, il Bilancio dovrà essere
chiuso nel giro di un mese e mezzo e, probabilmente, dovete iniziare a dire realmente,
almeno in questa sede, perché sui giornali leggiamo quotidianamente le vostre ipotesi,
quello che volete fare.
Facciamolo in fretta, perché la Città non ha bisogno di un'altra uscita dal Patto di
Stabilità; la Città e i lavoratori hanno bisogno di certezze. Non dimentichiamoci che
dietro una sigla, GTT, c'è un mondo di persone che lavora e che ha bisogno di sapere
quello che ne sarà del suo futuro. Abbiate almeno un pizzico di coerenza; quando
pubblicamente, anche in questa sede, fate delle affermazioni (parliamo di orgoglio, di
quote pubbliche, di bene comune), mantenetele o cercate di fare dei ragionamenti che
vadano in quella direzione, se è questa la vostra volontà.
Chiaramente, il Sindaco non c'è e, come al solito, questo sarà un appello che cadrà nel
vuoto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Rispondo a caldo, perché, con nostra grande sorpresa, abbiamo avuto qui, in Aula,
nuove informazioni. Non abbiamo capito quanto queste informazioni siano vere e le
stesse si accavallano con quelle che riceviamo nelle riunioni di maggioranza.
Nonostante questo privilegio di poter avere diversi canali informativi, Assessore, però, a
noi non risulta (non so se sia titolata lei a dircelo o se lo sia il Sindaco, faremo la
controprova, vi telefoneremo...) che non ci sia nessuno interessato al 49%.
Assessore, non stiamo vendendo la macchina di famiglia; stiamo vendendo l'Azienda
dei Trasporti Municipali. Quando si vende l'Azienda dei Trasporti Municipali, alcune
procedure si fanno con un minimo di evidenza pubblica, perché così si capisce se è vero
o meno quello che si dice.
A noi non risulta che non ci sia nessuno interessato al 49%. Possiamo parlare di
trattativa privilegiata, di concorso competitivo, di quello che si vuole, ma non esiste che
se, invece, ci sono dei gruppi industriali interessati al 49%, noi diciamo che non lo sono,
perché se no viene il dubbio che si stia turbando, più di quanto è già turbato, il mercato.
Premesso che non temo le turbative di mercato, perché non temo il mercato, su cui,
invece, spesso, ci sono passioni e pruriti diversi, devo dire, però, che questa proprio non
me l'aspettavo.
Una cosa è dire che i soggetti che abbiamo interpellato preferirebbero una vendita
diversa, ma a noi risulta, Assessore, come ha detto il Sindaco (lo dico a verbale, poi mi
piacerebbe che ce lo dicesse il Sindaco) che almeno un gruppo industriale sia interessato
al 49%. Eviterei di fare i giochi da buco della serratura, questi li lascio ad altri. Ma,
davanti a questa situazione, non capisco.
Vorremmo chiarezza. C'è una scelta politica che porta alla cessione dell'80%?
Avremmo preferito parlarne per consapevolezza di causa e noi vi avremmo detto
serenamente quello che stiamo dicendo a tutti quelli che ci chiedono, ossia che non
siamo d'accordo.
C'è qualcuno interessato ad acquistare il 49%? Bene, si vada avanti con un indirizzo
votato da questo Consiglio che è vincolante per la vostra Giunta, Assessore. Lo dico a
lei che da poco se ne occupa e mi spiace, però, a qualcuno lo devo pur dire, se no mi
rivolgo a una sedia vuota.
Voglio soltanto far notare - e su questo, invece, non transigo e non transige il Gruppo di
Sinistra Ecologia e Libertà, ma credo nessuno all'interno di questo Consiglio Comunale
- che esistono indirizzi votati da quest'Aula e che, quindi, se si ha intenzione di
cambiare quegli indirizzi (evitando, tutte le volte, di rivolgersi alle necessità meteoriche,
a cause di forza maggiore e a necessità dell'ultimo minuto, ma assumendosi, una santa
volta, una decisione politica), occorre tornare in quest'Aula e cambiare gli indirizzi
parlando chiaro, non - per favore - fra i corridoi e sui giornali, perché questo turba il
mercato, la nostra serenità, quella dei cittadini che dovremmo rappresentare e dei circa
5000 lavoratori di un'azienda che - lo voglio ricordare - è una nostra azienda ed è un
patrimonio pubblico di questa Città.
Poi, può darsi che abbia capito male io, ma in quella frase che dice: "Non c'è nessuno
interessato al 49% di GTT" c'è un fatto che, secondo noi, è nuovo, che non avevamo
mai audito e che, se fosse, sarebbe inedito e, a nostro parere, anche molto grave.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Il Consigliere Curto, in parte, mi ha anticipato, perché, anch'io, oggi, ho letto i giornali
(io non partecipo alle riunioni di maggioranza, evidentemente) e il fatto che non ci fosse
alcun soggetto assolutamente interessato ad acquisire il 49%, anche per me, cade dal
cielo. Mi sembra anche quasi assurda questa discussione, perché, allora, diventa una
discussione totalmente diversa, facendo finta che non sia mai accaduto quello che è
successo quando abbiamo votato (avevamo espresso voto contrario, ma quella mozione
è stata votata dall'Aula) e quindi si debba decidere se vendere tutto o non vendere
niente. Questo, allora, è un altro discorso.
Siccome rimango dell'idea che sia possibile, probabilmente, vendere soltanto il 49%, mi
riallaccio a quanto è emerso oggi dai giornali, in particolare, da un'intervista, che ho
letto con interesse, rilasciata dal Consigliere La Ganga, nella quale si esprime una
posizione che mi auguro non sia dell'intera maggioranza. Non so se tutti avete avuto
modo di leggerla, ma sembrava quasi che il Consigliere La Ganga facesse da portavoce,
nonché ideologo, del Sindaco che, anche se non è presente, mi auguro smentirà.
Sono d'accordo con lei, ha ragione o, meglio, ha ragione solo in parte, perché se è pur
vero, come dice lei, che l'ideologia non c'entra, perché evidentemente l'ideologia non
c'entra, si tratta, comunque, di politica e questa è fatta di valori e di priorità nelle scelte
dei cittadini.
Sul tema dei servizi pubblici locali c'è stato un chiaro pronunciamento che non devo
neanche ricordare all'Aula, poiché conosciamo tutti. Che cosa, invece, condivido e su
che cosa lei ha ragione? Basta fare pochi conti di bilancio per capire che
quest'operazione di GTT, quindi ipotizzando un 49%, non salverà affatto il Welfare;
non lo salverà. È un Settore in cui abbiamo assistito a tagli continui. Non lo salverà. Se
lo salverà, lo potrà salvare per un anno, un anno e mezzo, due, ma è evidente che
quest'operazione di vendita non è la risposta che ci possiamo aspettare. Non è così che
si salva il Settore del Welfare. È una soluzione, una pezza di brevissimo termine.
Non è ideologia, sono d'accordo con lei, Consigliere, ma è buonsenso il fatto di capire
che la posizione di vendere il 49% o, meglio, la sua, dell'80% di GTT (che mi auguro -
ribadisco - non sia espressione di tutta la maggioranza), non è una soluzione; è una non
soluzione che non giustifica questa scelta che per noi è inaspettata. Come ha detto
l'Assessore Tedesco e ha ribadito il Consigliere Curto, l'11 giugno, questo Consiglio
Comunale si è espresso in modo netto, ossia ha votato - io non ho votato - per cedere il
49% e il limite del 49% è stato fissato proprio per mantenere, seppure in modo
depotenziato - io non lo condivido, io sono per non vendere nulla -, il controllo pubblico
di un servizio essenziale, come ha detto il Consigliere Curto prima di me.
Sono contenta che oggi discutiamo, anche se siamo in assenza del Sindaco, perché
vorrei ricordare delle parole chiave che ha detto il Sindaco in Aula, durante quella
discussione: "Decidiamo di vendere il 49% - queste sono parole del Sindaco a verbale -,
naturalmente, se vendessimo di più, la capacità di realizzo sarebbe più alta, su questo
non c'è il minimo dubbio ed è una valutazione che certamente è giusto evocare.
Dopodiché, c'è un pronunciamento maggioritario di questo Consiglio Comunale che
ritiene che, in questa fase, si debba cedere il 49% e io ne prendo atto, il che non esclude
che, in sede di dialogo competitivo, non si possa decidere un'altra cosa - che è quello
che sta avvenendo oggi -, che non sarebbe possibile, ma si possa verificare se
effettivamente la cessione di quote superiori consentirebbe un introito maggiore.
Dopodiché, voglio puntualizzare, qualora questo emergesse, che sarà mia responsabilità
e della Giunta portare queste valutazioni all'esame del Consiglio Comunale che
deciderà se confermare la vendita del 49%, indipendentemente da quello che gli può
essere offerto, con una vendita maggiore, oppure esaminerà anche le possibilità che ci
sono con una vendita maggiore e deciderà sovranamente il Consiglio, perché è vero che
il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini, ma ci sono delle decisioni che il Sindaco
da solo non può prendere. Quindi, il Consiglio Comunale si assumerà la responsabilità
di fare la scelta che riterrà e il Sindaco, naturalmente, ne prenderà atto". Queste sono
parole del Sindaco.
Quindi, per una volta, cari colleghi - e mi rivolgo, soprattutto, alla maggioranza -
concordo con il Sindaco, la decisione spetta a quest'Aula, spetta a noi Consiglieri che
siamo stati eletti e non è vero che siamo costretti a questa decisione, perché dobbiamo
scegliere tra il 49% e l'80% per salvare il Welfare. Non è vero, io non lo condivido.
Oggi - e faccio un ultimo appello -, non posso non tornare a pensare a quando molti di
noi (e sono sicura che anche tra i banchi di maggioranza molti di voi erano in piazza)
erano lì a esultare per un risultato storico, quello dei risultati referendari, Consigliere
Cassiani, che dicevano molto chiaramente: "No alla privatizzazione dei servizi pubblici
essenziali".
Il Sindaco, a suo tempo, ha detto parole nette, quindi io richiamo la vostra, la nostra
responsabilità non solo a rispettare l'esito referendario, nei confronti di quei 27 milioni
di persone, ma, a rispettare e a dare effettivamente atto a ciò che ci ha detto il Sindaco,
perché è una scelta di questo Consiglio. Faccio appello, quindi, soprattutto, alla
maggioranza: rispettate la scelta che abbiamo preso, rispettate quello che è stato il
valore di quel referendum e fate sentire la vostra voce.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Intervengo soltanto per precisare al Consigliere Curto e al Consigliere Appendino
quello che ho detto, ossia che l'acquisizione della partecipazione di una quota di
minoranza di GTT non è ritenuta di interesse dei gruppi. C'è, invece, una maggiore
attesa per la cessione... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non ho detto che
non c'è nessuno, ho detto che non è di interesse... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Allora, possiamo dirla più chiaramente...
Un soggetto, che è lo stesso che aveva partecipato alla gara, sarebbe disposto anche,
eventualmente, all'acquisizione di una quota di minoranza. Certamente, questo non vuol
dire che sarebbe una gara che riscuote molto interesse, quando uno solo di "enne"
soggetti interpellati dice che sarebbe disposto a partecipare a una vendita del 49%.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Se al Consigliere Curto non risulta, vuol dire che l'operazione del Sindaco di
allargamento della maggioranza ha funzionato, lui è già fuori dalla maggioranza e
quindi si ritenga all'opposizione, perché io credo, visti i giornali e viste le questioni
emerse nel dibattito mediatico, che l'intenzione della maggioranza sia molto chiara.
Ribadisco le parole del Consigliere Appendino, perché ricordo benissimo il Sindaco
dire: "Torneremo in Aula perché nulla osta - adesso la faccio breve - la vendita fino
all'80%".
Per quanto riguarda il secondo aspetto, avevamo detto, fin dall'inizio, che avremmo
dovuto vendere tutto insieme e anche oltre l'80%. C'è una mozione a nostra firma,
approvata dal Consiglio Comunale, da tutti, che dice chiaramente che si potrà vendere
anche fino all'80%. Poi, ce n'è un'altra, di segno completamente opposto, approvata dal
Consiglio Comunale, in questo caso, dalla maggioranza, che invece dice di rimanere al
49%.
Sicuramente, l'intenzione di questo Consiglio, l'abbiamo sempre detto (nel caso in cui
si possa esprimere in maniera serena e libera, rispetto ai condizionamenti di
maggioranza) è, quella di vendere anche oltre l'80%. Questo per me è molto chiaro e
assodato.
Pertanto, sulla questione del dialogo competitivo, noi diciamo all'Assessore di andare
avanti serenamente. Se le questioni dell'80% emergessero, penso che la maggioranza
sarà autosufficiente per votare un provvedimento fino all'80%, ma il nostro voto
sicuramente non mancherà per una ragione molto semplice - Consigliere Appendino -
ideale e legittima, da parte nostra, ovvero perché il capitalismo municipale ha fallito.
Questo l'abbiamo sempre detto, l'abbiamo visto e l'abbiamo ripetuto 100 volte:
all'interno di tutte le questioni che riguardano i servizi pubblici a rilevanza economica il
capitalismo municipale ha fallito.
Pertanto, occorre scegliere con ponderatezza, con serietà, con calma e con moderazione
una strada diversa che porti anche GTT ad essere finalmente patrimonio non soltanto
pubblico, ma in maggioranza privato, perché, all'interno delle nostre convinzioni,
pensiamo che, a fronte di una diminuzione degli investimenti fatti dal pubblico e a causa
della carenza di risorse, si possano pianificare operazioni industriali di investimento, di
miglioramento dei trasporti e di salvaguardia dell'occupazione, molto meglio attraverso
l'ingresso di privati.
È chiaro, e sottolineo questo a beneficio dei Consiglieri, dell'Assessore e del Sindaco
(che non c'è, ma a cui, sicuramente, sarà riferito), che noi dobbiamo, a tutti i costi, far
capire alla maggioranza, in questo caso, che i treni sono cosa diversa dal trasporto
pubblico locale. Non è detto che chi gestisca treni sappia farlo in maniera altrettanto
adeguata nel trasporto pubblico locale. Quindi questo, nel dialogo competitivo, secondo
me, è da tenere in considerazione.
Vorrei porre un'ultima domanda all'Assessore, ossia vorrei sapere se i parcheggi
saranno venduti o meno. L'Assessore Passoni ha detto che se non vendiamo i parcheggi
entro breve tempo, siamo di nuovo fuori dal Patto di Stabilità. Questo, a nostro giudizio,
non sarebbe accettabile, perché un anno di purgatorio (come hanno scritto
intelligentemente alcuni organi di stampa, quando uscimmo) l'abbiamo già fatto e non è
più accettabile. Pertanto, vogliamo sapere se vendiamo questi parcheggi, perché è
assolutamente indispensabile. Vogliamo sapere se l'amministratore delegato,
neonominato, è all'altezza di questo compito, se sta facendo le sue valutazioni, se ha
fatto le procedure necessarie per poter mettere in sicurezza i conti di questo Comune
che, ancora una volta, sono borderline e, ancora una volta, forse, necessiteranno di un
dibattito che coinvolga anche l'opposizione, perché siamo ancora qui a discutere, ancora
una volta, del fatto che è possibile un'uscita dal Patto di Stabilità.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ambrogio.

AMBROGIO Paola
Nell'intervento dell'Assessore, mi sarei aspettata di sentir parlare di strategia, di
progettualità, rispetto alla decisione di passare da un 49% ad un 80% di vendita, perché
se no la domanda sorge spontanea: per quale ragione noi, a luglio, ci siamo trovati ad
approvare una mozione (noi non abbiamo espresso un voto favorevole, comunque è
stata approvata in quest'Aula), motivata, ovviamente, dalla Giunta e dalla maggioranza,
anche da chi oggi è più perplesso (e mi riferisco, ovviamente, a SEL, che comunque,
rispetto a quella mozione, in cui si parlava del 49%, ha dato il proprio consenso). Mi
chiedo quale sia la strategia, quale sia il progetto di questa Giunta e di questa
maggioranza che oggi ci parla, invece, di vendita dell'80%.
Ripetiamo da mesi, forse anche da anni, che questa decisione di svendere, di smembrare
GTT nei vari passaggi e nelle varie deliberazioni che sono state approvate in
quest'Aula, è frutto unicamente di una questione economica e non, come ha detto poco
fa l'Assessore, di un mutato contesto sociale, di una situazione aziendale modificata di
GTT.
Noi l'abbiamo detto anche brutalmente: qui si tratta di fare cassa, di recuperare 80
milioni di Euro che, da qualche parte, devono uscire.
Oggi, l'Assessore, nella sua brevissima relazione, ha parlato, invece, di qualcosa di
differente, di mutazione di un contesto sociale, come se questa fosse la motivazione per
cui oggi, dai banchi della Giunta, si propone, si vocifera di passare dal 49% all'80%.
Visto che non dobbiamo trovarci, ogni mese, ad approvare deliberazioni che, in qualche
modo, vanno a modificare la precedente, dai banchi della maggioranza ci deve essere
una certa correttezza nel venire a proporre una strategia e un progetto politico, non solo
per questo Consiglio, quindi per tutti i Consiglieri, ma per tutti i torinesi.
Mi aspetto che questo sia fatto nel più breve tempo possibile. Mi auguro, comunque,
che questa decisione sia rivista, ma di ciò dubito, visto che, da questo dialogo
competitivo, sembra che l'interesse a una vendita unicamente del 49% non ci sia, anche
se con il 49% abbiamo già perso la governance (ossia il Comune già non la manteneva),
abbiamo pensato di smembrare il settore dei parcheggi e non so che cosa dobbiamo fare
ancora a questa azienda.
Chiedo all'Assessore, prima di proporci una vendita dell'80%, di arrivare qui con un
progetto politico ben preciso e di esporlo in quest'Aula.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Assisto a questo dibattito in maniera un po' perplessa. È un dibattito davvero surreale.
Viene ripetuto, in tre interventi, che il dibattito è monco perché manca il Sindaco. Ciò
viene detto da Consiglieri, i cui Gruppi, un'ora prima, hanno chiesto che si discutesse di
queste comunicazioni anche in assenza del Sindaco, nonostante la maggioranza avesse
suggerito di discutere in un altro momento, proprio perché il Sindaco non c'era.
Consigliere Ricca, si metta d'accordo con se stesso. Consigliere Appendino, si metta
d'accordo con il Consigliere Bertola, perché delle due, l'una: o si discute quando c'è il
Sindaco, come noi abbiamo proposto, quindi si fa un discorso un po' più completo e più
approfondito, oppure ci si accontenta della discussione di oggi.
Per quanto riguarda la questione cara al Consigliere Tronzano sul fallimento del
capitalismo municipale, inviterei il Consigliere a rileggere una pubblicazione di questo
Consiglio Comunale, in cui si parla della figura di Galileo Ferraris, insigne scienziato di
questa Città, che, tra le altre cose, dai banchi di questa Sala, propose e realizzò
un'azienda per produrre energia elettrica, in funzione dello sviluppo industriale di
questa Città, e pretese che fosse pubblica. Questo avvenne a inizio Novecento, quindi
non è una nostra scoperta, di oggi. Si è immaginato, in più di 100 anni, che le aziende
municipalizzate e con un controllo del Comune potessero offrire dei servizi a tutta la
Città ed evitare storture o diseguaglianze.
Il fatto di ideologizzare delle percentuali mi sembra sbagliato. Vorremmo poterci
concentrare su tariffe, su servizi e sui lavoratori e vorremmo che il ragionamento fosse
su questo.
Il fatto che il Consigliere Appendino abbia ricordato delle parole del Sindaco fa bene a
tutti, perché noi siamo fermi a quelle parole e pensiamo che il Sindaco e la Giunta
rispettino la parola data in Consiglio, quando abbiamo votato una mozione di indirizzo
molto chiara che dice queste cose e alle quali noi ci atterremo.
Al momento, quindi, per noi, non ci sono fatti nuovi; ci sono delle aziende che stanno
facendo delle offerte e ci sono dei soggetti incaricati a valutare queste offerte. Se ci
saranno dei cambiamenti di indirizzo, si ritornerà in Consiglio, ci saranno delle
valutazioni che ci porteranno a stabilire se sarà conveniente e interessante per la Città
cambiare idea, o meno, perché, altrimenti, rimarremo fermi al 49%.
Poi, se qualcuno vuole fare della strumentalità politica, per provare a dividere una
maggioranza che sta lavorando insieme, per cercare di affrontare i problemi, beh,
ognuno è libero di farlo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
L'asimmetria informativa è una condizione in cui un'informazione non è condivisa
integralmente fra gli individui facenti parte di un processo democratico o di un processo
economico.
Per evitare questo tipo di dubbio, ossia che ci sia un'asimmetria informativa fra tutto
quello che sanno maggioranza, opposizione, Giunta e GTT abbiamo chiesto che la
Giunta presenti un tracciato, una forma scritta di quella che è stata anche parte di questa
discussione e di questo dialogo competitivo. Per questo, credevamo che fosse utile
rinviare a una discussione con il Sindaco il senso di tante cose qui dette, ossia tutta
l'impegnativa fatta sulla parte sindacale, sulla parte della tutela dei lavoratori e tutta la
discussione fatta sulle clausole di governance che abbiamo discusso qualche mese fa.
Per evitare che si crei un vulnus democratico, se un indirizzo politico è stato dato (e un
indirizzo politico - ha ragione il Consigliere Appendino - si può sempre dare, ce l'hanno
ricordato i Consiglieri Cuntrò, La Ganga e ce l'ha ricordato lei), tutto ripassa da qui, ma
prima di cambiare idea, un'idea, soprattutto se è un atto di indirizzo del Consiglio
Comunale, deve essere rispettata, valutata ed espletata fino alla fine, come il caso di una
trattativa in cui si chiedeva di andare a vedere quel 49%.
Se fosse vero che nessun soggetto è disponibile ad acquisire il 49%, allora quel tipo di
indirizzo ha fallito. Finché questa frase non viene detta, credo che ci sia una legittimità
da parte di qualsiasi Consigliere Comunale, ma dico di più, di qualsiasi cittadino
dell'Italia e dell'Unione Europea a vedere quali sono le vere carte. Questo è l'oggetto di
fondo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Assessore, non si irriti, non c'è stata una dispercezione, abbiamo ascoltato bene le sue
parole. Un conto è dirci che non ci sono soggetti interessati, un conto è dire che la
stragrande parte è interessata ad altro, un conto è omettere il fatto che ce ne sia uno che
è interessato sia a una formula che all'altra.
Ci siamo capiti. L'importante è che non si parli né di asimmetria informativa né di un
tentativo di cambiare l'oggetto della discussione.
Siamo qui - e lo ribadisco al Consigliere Tronzano - non per decidere se stiamo bene in
maggioranza o se stiamo bene fuori, ma per capire se gli indirizzi che ci siamo dati tutti
insieme hanno ancora senso. Credo di sì e credo che questa discussione forse sia meglio
rimandarla a un altro momento.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per fatto personale, al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Siccome il Consigliere Paolino mi ha citato con nome e cognome, tra l'altro su
questioni di cui non ho parlato, preciso per il verbale, innanzitutto, che invito il
Consigliere ad ascoltare gli interventi, perché ho esordito dicendo che sono ben contenta
di fare la discussione in assenza del Sindaco, poiché la stessa era di competenza del
Consiglio Comunale.
Nulla a che vedere, quindi, con quello che poi ha detto lei.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Consigliere Paolino, lei scomoda Galileo Ferraris nel momento in cui si parla di
fallimento del capitalismo municipale. Parla dei primi del Novecento. Io, invece, parlo
dell'anno scorso, perché, dai dati che ha fornito "Il Sole-24 Ore" di sabato, emerge che,
secondo il Bilancio dello scorso anno, soltanto il 26% delle società partecipate dagli
Enti Locali ha chiuso in utile, il 56% in perdita e per il restante 18%, invece, non sono
disponibili neppure i bilanci.
Vorrei partire da questo e lo dico perché cerco di essere onesto intellettualmente e
perché credo che tutti i Partiti, nel preludio della campagna elettorale, rilancino sempre i
soliti temi: contenimento dei costi, sinergia, efficienza, qualità del servizio, produttività,
investimenti e autonomia della politica. A mio modo di vedere, però, sono parole
proprie di un vocabolario delle imprese private che trovano sempre meno spazio in
quelle che sono le governance delle società partecipate dagli Enti Locali.
Non integrerò quanto detto dal mio capogruppo, però, Assessore Tedesco, io l'ho
ascoltata bene e lei, secondo me, oggi - come le è stato ricordato - ha la possibilità di
dimostrare grande coraggio e di ripresentarsi a quest'Aula con nuove linee di indirizzo.
Visto che qui il tema della possibilità che cambi una maggioranza all'interno del
Consiglio Comunale appassiona molto, la invito a guardare - e lo dica al suo Sindaco,
almeno per quanto riguarda questo provvedimento - ai banchi alla sua destra, perché,
può stare certa che il Popolo della Libertà la sosterrà nella vendita dell'80% dell'asset
patrimoniale.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, possiamo considerare conclusa la
discussione di queste comunicazioni.
Faccio soltanto presente che è stata più volte ribadita l'assenza del Sindaco, della quale
si sapeva già venerdì. In Conferenza dei Capigruppo, abbiamo accordato il dibattito di
queste due comunicazioni, che è avvenuto, non differentemente da quanto era già stato
comunicato ai Consiglieri.

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