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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Iniziamo con le comunicazioni del Sindaco. In Conferenza dei Capigruppo, abbiamo stabilito di trattare gli argomenti in ordine, come iscritti sull'ordine dei lavori. Quindi, cominciamo con la prima richiesta di comunicazioni, presentata dai Consiglieri Centillo e Carretta, avente per oggetto: "Città della Salute", a cui risponde il Vicesindaco Tisi. Prego, Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Questo è un tema estremamente delicato e anche molto importante, perché naturalmente tocca la vita di moltissime persone e la salute è certamente uno dei temi centrali e, benché la programmazione sanitaria, l'individuazione e la realizzazione degli interventi di edilizia sanitaria siano competenza specifica delle Regioni, e quindi in questo caso della Regione Piemonte, certamente la Città ha seguito, per quelle che sono evidentemente le proprie competenze e possibilità, non soltanto nel merito la vicenda Città della Salute, ma vorrei dire, attraverso la Conferenza Sanitaria, tutto quanto attiene una riconversione e una modificazione della rete ospedaliera cittadina che sappiamo essere contenuta all'interno del Piano Socio-Sanitario e che è ancora in fase di realizzazione. Ci sono stati anche dei confronti molto serrati con la Regione, penso per l'appunto a quello sul Piano Socio-Sanitario, che già individuava una serie di percorsi, ma anche, ad esempio - e lo cito -, il percorso del Valdese, che peraltro è ancora in fase di attuazione, come pure l'Amedeo di Savoia, il Maria Adelaide, l'Oftalmico e tutti gli altri elementi di criticità. Nello specifico, il progetto Città della Salute ha visto nell'ultimo triennio la partecipazione della Città insieme a Regione, Università e Azienda ospedaliera Città della Salute protagonisti nella stipula di un Protocollo d'Intesa nell'agosto 2010. Successivamente, l'approvazione di un masterplan da parte della Giunta Regionale nel febbraio 2012 e una preventiva espressione di parere, che credo ricorderanno anche molti Consiglieri, perché era stato oggetto anche di molti approfondimenti sia in Commissioni Urbanistica sia nella IV Commissione, nel dicembre 2011. Dopo questo atto, sono seguiti molti solleciti da parte della Città, al fine di riconvocare, da parte della Regione, il Tavolo di lavoro che era stato costituito e previsto proprio per condividere la progettazione. Questo è stato messo in atto quanto più si avevano notizie e informazioni piuttosto preoccupanti nel merito dei finanziamenti e della riduzione dei fondi stanziati a livello nazionale per realizzare i progetti Città della Salute nelle Città italiane. Sappiamo anche di perplessità, che sono state espresse dall'Università e dalla Direzione di Molinette in varie occasioni, sulla fattibilità economica e certamente anche sulla necessità di individuare delle funzioni a forte valenza territoriale, proprio andando nella direzione di connotare Molinette come hub. Noi abbiamo più volte richiamato anche la necessità che, malgrado le molte difficoltà, sicuramente, dal punto di vista economico-finanziario della Regione, non si abbandonasse il progetto Città della Salute, proprio perché è stato considerato un progetto strategico per la Città e non soltanto come risposta ad un bisogno di cura, ma anche come un luogo di ricerca, di studio e anche come volano e motore di sviluppo, in particolare proprio di sviluppo in un ambito sanitario. Sappiamo anche di preoccupazioni espresse da parte della Direzione generale di Molinette nel merito della possibilità di garantire le manutenzioni necessarie a seguito della contrazione delle risorse disponibili e conosciamo anche - questo ci è stato comunicato dalla Direzione in tempi più recenti - l'intenzione di attivare comunque risorse altre, a prescindere da quelle del Ministero (e qui, probabilmente, sarà interessante anche capire se da parte del Ministero potranno esserci diversi sviluppi), atte a finanziare quantomeno le necessità più impellenti e più urgenti, quali ad esempio la torre chirurgica. Da parte della Città, pur senza abbandonare il progetto strategico, abbiamo dato non solo ampia disponibilità a rivedere insieme la progettualità, compresa una definizione di priorità e una ridefinizione di quelle che sono le tempistiche e gli obiettivi, ma, certamente, vista anche la tematica e la necessità di tutelare la salute dei cittadini di Torino, e non solo (perché sappiamo come Molinette e Città della Salute abbiano una portata ben più alta e altra), di dare il nostro impegno anche nella direzione di un Tavolo che sia finalizzato allo sblocco dei fondi, che sappiamo essere ancora bloccati al Ministero per l'Edilizia sanitaria. In ultimo, vorrei ricordare, proprio nel mese di luglio, un'ulteriore sollecitazione, peraltro concomitante con la vicenda del Valdese. Noi abbiamo, anche nelle nostre comunicazioni, tenuto spesso congiunto il tema del Valdese con quello di Città della Salute, perché abbiamo sempre sostenuto che una possibile soluzione della vicenda Valdese andava proprio ritrovata all'interno e nella chiave di una ridefinizione non solo della rete ospedaliera cittadina, ma anche nell'ambito di Città della Salute. Conoscendo le debolezze strutturali di questo complesso, pensiamo che sicuramente il Valdese avrebbe potuto essere e può essere sicuramente uno strumento anche a supporto del raggiungimento dell'obiettivo di Città della Salute. Naturalmente, oggi riprenderemo queste sollecitazioni e questo dialogo, confermando, non solo in questa sede, ma anche alla Regione, la nostra disponibilità ad un lavoro congiunto anche alla luce delle preoccupanti segnalazioni che sono arrivate in questi giorni. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Ricordo che il tempo per intervenire è di cinque minuti a Gruppo. La parola al Consigliere Centillo. CENTILLO Maria Lucia Io condivido molto l'intervento che ha fatto il Vicesindaco. Mi sento di dire, però, che siamo arrivati ad un punto di non ritorno per ciò che riguarda l'allarme lanciato dai medici e dai professionisti delle Molinette, che, in molte altre situazioni, hanno interloquito con la Città, che ha una competenza limitata in questo campo, ma che certamente in questi anni si è spesa e ha tenuto rapporti e ha preso posizioni, secondo me, molto coerenti rispetto alla linea, che è quella di non lasciare che le strutture vadano verso il progressivo decadimento e, però, di non lavorare soltanto perché si possa raggiungere un miglioramento semplicemente delle strutture. Il progetto della Città è un progetto molto più ampio, che riguarda l'assistenza, la ricerca, la sanità, l'economia. Quindi, credo che non dobbiamo abbandonare quel tipo di idea, ma non possiamo pensare che l'allarme giunto dall'ospedale Molinette sia una cosa da archiviare dopo una breve discussione in Aula. Diceva bene l'Assessore Tisi, quando ricordava che la Città ha tenuto legata la questione del Valdese con quella della Città della Salute, perché è incredibile avere a poca distanza un ospedale pressoché vuoto, con quattro sale operatorie nuove non funzionanti. Quindi, se è vero che non si possono fare interventi di cardiochirurgia al Valdese, io credo che una serie di cose si potrebbe vedere di farle all'interno della rete cittadina e sicuramente all'interno dell'ospedale Valdese. Credo che potremmo approfondire in Commissione i due aspetti, sia quello urbanistico sia quello sanitario, invitando i vertici regionali, aziendali e, ovviamente, i rappresentanti dei professionisti, ma la cosa che mi sento di dire è: non lasciamo che sia la Magistratura esclusivamente ad intervenire su questo settore, perché mi pare evidente che quella sia la direzione, perché si è raggiunto ormai un livello di rischio per ciò che riguarda la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Io credo che ci sia una responsabilità politica e che la Città, come ha fatto negli anni passati, debba continuare ad assumere una posizione chiara e anche ad assumersi delle responsabilità che vanno nella direzione di non trascurare quello che è uno dei settori più importanti dal punto di vista economico e anche dal punto di vista qualitativo, perché le prestazioni di eccellenza che vengono erogate in quella struttura non possono convivere con una situazione di degrado ambientale e strutturale come quella che abbiamo evidenziato. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Non essendoci altre richieste di intervento, dichiariamo conclusa la prima comunicazione sul tema Città della Salute. |