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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Settembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni del Sindaco su "Cittą della salute".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Iniziamo con le comunicazioni del Sindaco.
In Conferenza dei Capigruppo, abbiamo stabilito di trattare gli argomenti in ordine,
come iscritti sull'ordine dei lavori.
Quindi, cominciamo con la prima richiesta di comunicazioni, presentata dai Consiglieri
Centillo e Carretta, avente per oggetto: "Città della Salute", a cui risponde il
Vicesindaco Tisi.
Prego, Vicesindaco.

TISI Elide (Vicesindaco)
Questo è un tema estremamente delicato e anche molto importante, perché naturalmente
tocca la vita di moltissime persone e la salute è certamente uno dei temi centrali e,
benché la programmazione sanitaria, l'individuazione e la realizzazione degli interventi
di edilizia sanitaria siano competenza specifica delle Regioni, e quindi in questo caso
della Regione Piemonte, certamente la Città ha seguito, per quelle che sono
evidentemente le proprie competenze e possibilità, non soltanto nel merito la vicenda
Città della Salute, ma vorrei dire, attraverso la Conferenza Sanitaria, tutto quanto attiene
una riconversione e una modificazione della rete ospedaliera cittadina che sappiamo
essere contenuta all'interno del Piano Socio-Sanitario e che è ancora in fase di
realizzazione.
Ci sono stati anche dei confronti molto serrati con la Regione, penso per l'appunto a
quello sul Piano Socio-Sanitario, che già individuava una serie di percorsi, ma anche, ad
esempio - e lo cito -, il percorso del Valdese, che peraltro è ancora in fase di attuazione,
come pure l'Amedeo di Savoia, il Maria Adelaide, l'Oftalmico e tutti gli altri elementi
di criticità.
Nello specifico, il progetto Città della Salute ha visto nell'ultimo triennio la
partecipazione della Città insieme a Regione, Università e Azienda ospedaliera Città
della Salute protagonisti nella stipula di un Protocollo d'Intesa nell'agosto 2010.
Successivamente, l'approvazione di un masterplan da parte della Giunta Regionale nel
febbraio 2012 e una preventiva espressione di parere, che credo ricorderanno anche
molti Consiglieri, perché era stato oggetto anche di molti approfondimenti sia in
Commissioni Urbanistica sia nella IV Commissione, nel dicembre 2011.
Dopo questo atto, sono seguiti molti solleciti da parte della Città, al fine di riconvocare,
da parte della Regione, il Tavolo di lavoro che era stato costituito e previsto proprio per
condividere la progettazione.
Questo è stato messo in atto quanto più si avevano notizie e informazioni piuttosto
preoccupanti nel merito dei finanziamenti e della riduzione dei fondi stanziati a livello
nazionale per realizzare i progetti Città della Salute nelle Città italiane.
Sappiamo anche di perplessità, che sono state espresse dall'Università e dalla Direzione
di Molinette in varie occasioni, sulla fattibilità economica e certamente anche sulla
necessità di individuare delle funzioni a forte valenza territoriale, proprio andando nella
direzione di connotare Molinette come hub.
Noi abbiamo più volte richiamato anche la necessità che, malgrado le molte difficoltà,
sicuramente, dal punto di vista economico-finanziario della Regione, non si
abbandonasse il progetto Città della Salute, proprio perché è stato considerato un
progetto strategico per la Città e non soltanto come risposta ad un bisogno di cura, ma
anche come un luogo di ricerca, di studio e anche come volano e motore di sviluppo, in
particolare proprio di sviluppo in un ambito sanitario.
Sappiamo anche di preoccupazioni espresse da parte della Direzione generale di
Molinette nel merito della possibilità di garantire le manutenzioni necessarie a seguito
della contrazione delle risorse disponibili e conosciamo anche - questo ci è stato
comunicato dalla Direzione in tempi più recenti - l'intenzione di attivare comunque
risorse altre, a prescindere da quelle del Ministero (e qui, probabilmente, sarà
interessante anche capire se da parte del Ministero potranno esserci diversi sviluppi),
atte a finanziare quantomeno le necessità più impellenti e più urgenti, quali ad esempio
la torre chirurgica.
Da parte della Città, pur senza abbandonare il progetto strategico, abbiamo dato non
solo ampia disponibilità a rivedere insieme la progettualità, compresa una definizione di
priorità e una ridefinizione di quelle che sono le tempistiche e gli obiettivi, ma,
certamente, vista anche la tematica e la necessità di tutelare la salute dei cittadini di
Torino, e non solo (perché sappiamo come Molinette e Città della Salute abbiano una
portata ben più alta e altra), di dare il nostro impegno anche nella direzione di un Tavolo
che sia finalizzato allo sblocco dei fondi, che sappiamo essere ancora bloccati al
Ministero per l'Edilizia sanitaria.
In ultimo, vorrei ricordare, proprio nel mese di luglio, un'ulteriore sollecitazione,
peraltro concomitante con la vicenda del Valdese.
Noi abbiamo, anche nelle nostre comunicazioni, tenuto spesso congiunto il tema del
Valdese con quello di Città della Salute, perché abbiamo sempre sostenuto che una
possibile soluzione della vicenda Valdese andava proprio ritrovata all'interno e nella
chiave di una ridefinizione non solo della rete ospedaliera cittadina, ma anche
nell'ambito di Città della Salute. Conoscendo le debolezze strutturali di questo
complesso, pensiamo che sicuramente il Valdese avrebbe potuto essere e può essere
sicuramente uno strumento anche a supporto del raggiungimento dell'obiettivo di Città
della Salute.
Naturalmente, oggi riprenderemo queste sollecitazioni e questo dialogo, confermando,
non solo in questa sede, ma anche alla Regione, la nostra disponibilità ad un lavoro
congiunto anche alla luce delle preoccupanti segnalazioni che sono arrivate in questi
giorni.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Ricordo che il tempo per intervenire è di cinque minuti a Gruppo.
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Io condivido molto l'intervento che ha fatto il Vicesindaco. Mi sento di dire, però, che
siamo arrivati ad un punto di non ritorno per ciò che riguarda l'allarme lanciato dai
medici e dai professionisti delle Molinette, che, in molte altre situazioni, hanno
interloquito con la Città, che ha una competenza limitata in questo campo, ma che
certamente in questi anni si è spesa e ha tenuto rapporti e ha preso posizioni, secondo
me, molto coerenti rispetto alla linea, che è quella di non lasciare che le strutture vadano
verso il progressivo decadimento e, però, di non lavorare soltanto perché si possa
raggiungere un miglioramento semplicemente delle strutture. Il progetto della Città è un
progetto molto più ampio, che riguarda l'assistenza, la ricerca, la sanità, l'economia.
Quindi, credo che non dobbiamo abbandonare quel tipo di idea, ma non possiamo
pensare che l'allarme giunto dall'ospedale Molinette sia una cosa da archiviare dopo
una breve discussione in Aula.
Diceva bene l'Assessore Tisi, quando ricordava che la Città ha tenuto legata la
questione del Valdese con quella della Città della Salute, perché è incredibile avere a
poca distanza un ospedale pressoché vuoto, con quattro sale operatorie nuove non
funzionanti. Quindi, se è vero che non si possono fare interventi di cardiochirurgia al
Valdese, io credo che una serie di cose si potrebbe vedere di farle all'interno della rete
cittadina e sicuramente all'interno dell'ospedale Valdese.
Credo che potremmo approfondire in Commissione i due aspetti, sia quello urbanistico
sia quello sanitario, invitando i vertici regionali, aziendali e, ovviamente, i
rappresentanti dei professionisti, ma la cosa che mi sento di dire è: non lasciamo che sia
la Magistratura esclusivamente ad intervenire su questo settore, perché mi pare evidente
che quella sia la direzione, perché si è raggiunto ormai un livello di rischio per ciò che
riguarda la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Io credo che ci sia una responsabilità
politica e che la Città, come ha fatto negli anni passati, debba continuare ad assumere
una posizione chiara e anche ad assumersi delle responsabilità che vanno nella direzione
di non trascurare quello che è uno dei settori più importanti dal punto di vista
economico e anche dal punto di vista qualitativo, perché le prestazioni di eccellenza che
vengono erogate in quella struttura non possono convivere con una situazione di
degrado ambientale e strutturale come quella che abbiamo evidenziato.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Non essendoci altre richieste di intervento, dichiariamo conclusa la prima
comunicazione sul tema Città della Salute.

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