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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 5 Settembre 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 22

Comunicazioni del Presidente su "Missione Ekaterinburg".
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
È stata presentata da parte del Consigliere Viale una richiesta di comunicazioni
relativamente alla mia missione a Ekaterinburg in Russia e a come ho rappresentato
alle autorità russe con cui sono venuto a contatto la posizione di critica del Consiglio
Comunale rispetto alle Leggi russe sulla propaganda omosessuale. Relativamente
all'argomento, benché non sia pertinente, come da Regolamento, ad una
comunicazione (in quanto non si tratta di un fatto di attualità e di urgenza), ritengo
comunque di doverle risponderle.
La missione è stata compiuta a cavallo del giorno di Ferragosto, su richiesta del
Sindaco, in una città specifica, Ekaterinburg (a circa tremila chilometri di distanza
dalla città che lei cita e che è oggetto dell'iniziativa politica approvata dal Consiglio
Comunale di Torino), per festeggiare i duecentonovanta anni della fondazione della
città stessa, che con la Città di Torino ha un rapporto molto lontano, partito nel 1998,
attraverso un accordo di collaborazione e di partenariato che è proseguito con tre
Sindaci e che prosegue con delle attività di natura culturale ed anche economica.
Non sfuggirà che i collegamenti aerei che Torino ha con la Russia, anche attraverso
altre nazioni, quali la Turchia, oggi permettono di raggiungere quella città molto
comodamente.
Non ultima, vi è la richiesta di questa città, nella partecipazione insieme a noi e alla
Città di Genova (che era rappresentata da tre amministratori), di continuare a vivere
ed a promuovere le attività di collaborazione tra le Istituzioni. Per ora, queste hanno
portato la stessa Città di Genova ad avere, in termini di percentuale di turismo, un
terzo di visitatori provenienti dalla Russia, per cui si è accresciuta molto; la Città di
Torino auspica che accada altrettanto. Quindi, è per questo motivo che è stato chiesto
di poter rappresentare la Città ed il Sindaco in quel periodo.
In merito alla sua richiesta specifica di sospensione di ogni iniziativa con San
Pietroburgo, essendo quella missione dedicata ad un'altra città, non mi è stato
possibile manifestare e far presente questa posizione del Consiglio Comunale ai
vertici di una Città che nulla ha a che vedere con San Pietroburgo. Spero di aver
risposto alle richieste del Consigliere Viale.
La parola al Consigliere Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Vorrei esprimere a verbale il mio rammarico per l'occasione mancata. In un periodo
in cui si è dibattuto in tutto il mondo della posizione della Russia e della violazione
dei diritti umani in Russia rispetto alla violazione di un'interpretazione che vede
prevalere i valori tradizionali sui diritti umani e, quindi, si pensa che nei confronti
delle persone omosessuali si possa avere un atteggiamento come quello che è
previsto dalla Legge e come si esprime anche, abbiamo saputo, attraverso video che
sono diffusi con pestaggi e con situazioni di derisione, che certamente in parte
vengono prodotti anche nel nostro Paese, penso davvero, Presidente, che, al di là di
non aver saputo che lei andava in quella circostanza, per quella che è stata una
posizione così forte del Consiglio Comunale, anche se non c'entrava direttamente
San Pietroburgo, lei avrebbe dovuto rappresentare la volontà della Città esprimendo
comunque un profondo dissenso su quella modalità: o esprimendo direttamente il
dissenso o provando a portare una concezione dei diritti che certamente non è quella
che è stata diffusa in Russia.
Così come si è fatto con le Olimpiadi, con i giochi sportivi del mese di agosto e come
si potrà fare in tante altre circostanze, credo che per la Città questa sua visita, per
quello che riguarda questo aspetto, sia stata un'occasione mancata e me ne
rammarico profondamente, anche rispetto alle cose che qui ha detto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Sono felice che lei sia andato a Ekaterinburg, che è una città più grande di Torino,
perché, detta così, sembrerebbe un villaggio in Siberia o chissà dove, mentre, in
realtà, è una grande città, poco nota...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ha un milione e mezzo di abitanti.

VIALE Silvio
Dopodiché, la mia richiesta era molto precisa e lo dico a lei affinché lo intendano gli
Assessori, il Sindaco e tutti: la mozione del Consiglio Comunale prendeva spunto
dalla Legge approvata a San Pietroburgo, la cosiddetta Legge contro la propaganda
omosessuale verso i minori (alla quale fanno il paio altre Leggi proposte alla Duma
per togliere i diritti parentelari ai gay ed altre vessazioni), che, nel frattempo, è stata
approvata dal Parlamento russo. Capisco che lei non ne fosse informato e non è un
obbligo essere informati, pazienza! Ognuno si occupa delle cose che ritiene
opportuno e legge le pagine dei giornali che preferisce, però la situazione di San
Pietroburgo si è allargata a tutta la Russia. Quindi, do per scontato che la posizione
espressa dal Consiglio Comunale di Torino (se ricordo bene, con ventisette voti
favorevoli e sette contrari e, quindi, è una maggioranza ampia, che è andata oltre la
maggioranza tecnica del Consiglio) sia nei confronti di quella che è la Russia.
Peraltro, come è già stato sottolineato dal Consigliere Centillo, per una quindicina di
giorni in occasione dei Campionati mondiali di atletica abbiamo avuto costantemente
l'attenzione sulla questione degli omosessuali in Unione Sovietica e tutto fa pensare
che ci sarà la stessa attenzione anche in occasione delle Olimpiadi di Sochi. Anche in
occasione del G20, che comincerà in questi giorni, il Presidente Obama ha posto la
questione degli omosessuali e dei gay come un punto non del G20, ma della sua
iniziativa politica, e, indipendentemente dal resto, ha avuto un incontro con le
associazioni LGBT.
Credo che sia un peccato per il passato, mi unisco a quanto già detto dal Consigliere
Centillo, perché rappresenta un'opportunità persa, ma lo spirito di quella mozione
non era interrompere le iniziative con la Russia (abbiamo visto che, dopo la mostra di
Palazzo Madama, ci saranno altre iniziative) e, poi, non interrompiamo i rapporti
nemmeno con l'Arabia Saudita, che ha una posizione nei confronti delle donne che è
chiaramente vomitevole, però è necessario far presente in ogni occasione la
posizione di dissenso del Consiglio Comunale di Torino e della Città di Torino.
Lascio a lei, o a chi di dovere, decidere come farlo nel modo più opportuno; magari,
se andassimo io, il Consigliere Centillo, il Consigliere Nomis o altri, ci faremmo
arrestare e passeremmo ventiquattro ore confinati in albergo, mentre altri
consegnerebbero la mozione o segnalerebbero il punto; questo non mi riguarda.
Credo però che la posizione della Città di Torino, che spero sia seguita da altre Città
(so che l'hanno fatto Milano e Venezia e spero che lo faccia anche Genova), non sia
di rompere, perché i boicottaggi servono a poco, ma di far presente. Per questo
motivo in questo momento le do il beneficio del dubbio e della non conoscenza,
perché, giustamente, le notizie che arrivano dalla Russia non sono sempre sulle
prime pagine dei giornali, per cui alcuni non le conoscono. Detto in modo molto
esplicito, ieri io, il Presidente Genisio ed il Presidente Centillo abbiamo avuto la
fortuna di avere un incontro con l'associazione Certi Diritti ed abbiamo ricevuto
delle informazioni aggiuntive sulle iniziative internazionali e nazionali che stanno
per essere prese. Teniamo presente che la Russia è un grande Paese; se si trattasse di
un piccolo Paese che se la prende con gli omosessuali, sicuramente sarebbe
imperdonabile, ma avrebbe un riscontro mondiale diverso, mentre il fatto che si tratti
della Russia ha delle conseguenze, perché, ad esempio, anche in Kazakistan stanno
approvando Leggi simili e vi è un patto di azione tra alcune potenze dell'ex Unione
Sovietica, che oggi gravitano attorno alla Russia, che va nella stessa direzione.
Ringrazio il Presidente per l'attenzione che mi ha dato con questa sua risposta; altri
Consiglieri (ad esempio, il Consigliere Sbriglio) mi hanno telefonato dicendo che
anche loro hanno sollevato o intendevano sollevare la questione. Penso che il suo
comportamento sia stato corretto, ma credo che in futuro, in occasione di altre
eventuali visite, lei debba ricordarsi, come tutti gli Assessori ed i rappresentanti della
Città, di far presente questa posizione e rappresentarla. La mozione dice solo di
rappresentarla, poi, se uno fa il "pistino", è vero che è indicata San Pietroburgo, ma
basta rifare la stessa mozione aggiungendo la Russia ed è la stessa cosa; io sono
sempre per guardare la sostanza e non fermarmi.
Ne approfitto per dire che, oggi, questa è la mia postazione puramente per ragioni
tecniche, in quanto il Consigliere La Ganga, avendo un problema, ha preso il mio
posto e soffro a stare tra i Consiglieri Cuntrò e La Ganga (ovviamente, senza
riferimenti personali), per cui preferisco stare qui.
Approfitto del fatto che ho la parola per dire al Presidente che, visto che ho i moduli,
chiedo l'autorizzazione formale, poi lo farò lo stesso, per raccogliere le firme dei
Consiglieri che vogliono sottoscrivere i dodici referendum; naturalmente, ognuno
può sottoscrivere quelli che vuole. Visto che siamo qui ed ho la delega per
autenticare, posso farlo durante i lavori del Consiglio. Questo invito è rivolto anche
ai funzionari del Comune ed ai giornalisti, se ritengono di voler firmare per i
referendum.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Le è concesso, purché venga fatto con lo spirito che anima i referendum e,
possibilmente, non in Aula.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Vorrei associarmi pienamente alle considerazioni dei Consiglieri Centillo e Viale e
vorrei aggiungere che, forse, ci vorrebbe una riflessione, visto che questa è una città
che si è dotata anche di un Consigliere diplomatico e che si vanta di avere un'attività
internazionale piuttosto marcata, su un possibile collegamento tra l'organizzazione
da parte del Sindaco e poi da lei, come delegato dal Sindaco, di queste missioni e le
politiche del Consiglio Comunale e le posizioni che il Consiglio Comunale prende.
Effettivamente, se abbiamo costruito questo ambaradan, che ha anche un certo costo,
forse bisognerebbe fare in modo che funzioni.
Inoltre, credo anche che andrebbe fatta qualche considerazione sul costo di queste
attività internazionali, perché non si tratta certamente di costi notevoli, però, nel
momento in cui il Comune è in una situazione drammatica e - come abbiamo letto
oggi - si appresta a chiedere di nuovo un aumento dei costi delle mense alle famiglie,
forse bisognerebbe valutare se anche questo tipo di attività valga la spesa, ancorché
piccola, o, visto che poi finisce per creare addirittura delle polemiche, se non sarebbe
meglio lasciare perdere.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Genisio.

GENISIO Domenica
Intervengo in qualità di Presidente della Commissione Pari Opportunità per
sottolineare - e, ieri, diversi Colleghi erano presenti ai lavori della Commissione -
che abbiamo assunto unanimemente l'impegno di continuare a monitorare la
situazione e a ragionare su quello che avverrà in Russia durante i Giochi Olimpici
Invernali, in modo che la nostra Città, che comunque è riconosciuta anche a livello
internazionale come la Città dei diritti, non veda vanificato, per una pura questione di
comunicazione, tutto il lavoro che è stato fatto.
Abbiamo programmato degli incontri anche con il nostro Ambasciatore, proprio per
capire come vengono trasmessi ufficialmente gli atti negli altri Paesi; l'incontro
probabilmente avverrà nel mese di settembre, ma potrà slittare per impegni...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tramite l'Ambasciatore Giordano - noi lo
chiamiamo così - anche con l'Ambasciatore russo; per fare in modo che gli atti
dell'Amministrazione Comunale, che impegnano il Sindaco e la Giunta ma sono atti
di Consiglio, non vengano vanificati nel tempo, continueremo a monitorare ed a
portare avanti questo problema dei diritti umani.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Approfitto degli spunti che sono emersi durante questo dibattito per raccogliere
l'invito, non tanto per le occasioni perse, quanto per ribadire che Torino è la Città dei
diritti, baluardo di diritti importanti, e in quest'ottica faccio presente che tra i miei
incontri vi è stata anche l'occasione di ricordarlo.
Vorrei sottolineare che in quel momento non mi è sembrato opportuno specificare
della mozione approvata dal Consiglio Comunale, ma, in ogni caso, accolgo l'invito
a farlo nelle sedi e nei modi opportuni; vorrei però far presente al Consigliere Bertola
che la funzione del nostro Consigliere diplomatico è diversa dalla funzione di un
rappresentante delle Istituzioni, ma certamente questa città, che mi auguro avrà
sempre più rapporti con la nostra, potrà venire a conoscenza delle nostre grandi ed
importanti vittorie ottenute nel campo dei diritti civili.
Dichiaro concluse queste comunicazioni.

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