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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303241/002, presentata in data 5 luglio 2013, avente per oggetto: "Parere della Corte dei Conti sulle linee d'indirizzo per la costituzione della 'Fondazione Torino Piemonte Musei' e modifica allo Statuto della 'Fondazione Torino Musei' ai sensi articolo 6 commi 2 e 5 della Legge 122/2010" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) In merito alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 347 del 17 giugno 2013, si fa notare come lo scopo principale di quanto approvato dall'organo Consiliare, non sia la costituzione di una nuova Fondazione, bensì la trasformazione di Enti e Fondazioni già esistenti. È infatti detto testualmente nell'allegato, che fa parte integrante e sostanziale della deliberazione: "Le parti convengono sulla necessità di far confluire, con le modalità tecnico-giuridiche meno onerose, nella 'Fondazione': 1) la Fondazione Torino Musei comprendente le strutture indicate al precedente punto 1; 2) l'Associazione Culturale Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea; 3) l'Associazione Torino Città Capitale Europea". Lo spirito della normativa e della norma è ampiamente rispettato, non trattandosi, si ripete, di costituzione di un nuovo soggetto giuridico, ma della mera trasformazione di uno già esistente. Anzi, ancor di più, trattasi di una razionalizzazione di Enti già esistenti che, infatti, nel confluire, vedranno modificare alcune delle loro caratteristiche, anche in termini di piena autonomia come oggi è. Il richiamo allo spirito di razionalizzazione, quindi, previsto dall'ex articolo 9 della Legge n. 135/2012 è pienamente soddisfatto. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Avendo redatto questa interpellanza in modo preventivo nella fase di stallo tra la deliberazione approvata del Consiglio e l'atto che sarà di fusione, da cui nascerà il soggetto, ho forti perplessità. Avevo già forti perplessità prima, leggendo l'articolo 9 citato, che dice chiaramente che "È fatto divieto agli Enti Locali - come citava anche l'Assessore - di istituire enti, agenzie e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica, che esercitino una o più funzioni fondamentali e funzioni amministrative loro conferite ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione". Avevo, quindi, già dei dubbi e quando ho letto la sentenza, cui faccio riferimento nell'interpellanza, della Regione Toscana, in cui si fa riferimento diretto anche alle Fondazioni che riguardano gli Enti culturali, i dubbi mi sono aumentati, perché, Assessore, capisco che il senso sia di trasformare un qualcosa di esistente con uno scopo di razionalizzazione (se quello sarà, poi si discuterà nel merito, ma adesso non voglio assolutamente discutere dal punto di vista politico della vicenda), però, ci sarà un atto notarile, ci sarà una compagine societaria che modifica e sarà costituito un Ente, in sostanza, nuovo. Penso che, a fronte delle sentenze che sono state emanate dalla Regione Toscana, che ho citato nell'interpellanza e a fronte di quanto dice anche la Lombardia (che ha chiaramente espresso anche una sentenza, mi sembra la n. 25, sul tema degli Enti culturali e delle Fondazioni culturali), un'Amministrazione prudente, a mio avviso, visto che ci sono i tempi (perché ci vorranno mesi prima che vedremo lo Statuto e la fusione), un parere dovrebbe chiederlo. Dico questo non per fare polemica, perché se avessi voluto far ciò in modo polemico, l'avrei fatto ex post a Statuto, con un esposto e avrei posto la questione. Dico questo ex ante, perché mi preoccupo e, tra l'altro, la sua descrizione, ossia la risposta molto scarna non mi convince, perché la Corte dei Conti è molto netta e perché di fatto è un atto formale di costituzione di un Ente nuovo il quale, per quanto sia figlio di trasformazione societaria, è un Ente nuovo. In questo contesto, faccia lei, ma mi sembra che lei non abbia assolutamente intenzione di approfondire la materia e di verificare quali sono (anche perché nella sua risposta non ne ha fatto riferimento) le altre sentenze già emanate da altre Corti dei Conti. Per quanto riguarda il nostro caso specifico, lei non ha intenzione di muoversi. Per carità, ognuno agisca come vuole. Io vedrò che cosa fare, però la sua risposta non mi sembra soddisfacente dal punto di vista politico e tecnico. Leggendo, come ho fatto, le 5 pagine della sentenza della Regione Toscana, qualche dubbio me lo sarei posto. Poi, ben venga, se lei è sicuro così, vedrò come agire di conseguenza. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |