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MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303129/002, presentata dai Consiglieri Bertola ed Appendino in data 1° luglio 2013, avente per oggetto: "Coincidenze tra bus, metro e treni alla nuova Porta Susa". MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Questo è un tema particolarmente corposo e complicato da affrontare in una breve risposta sottoforma di question time e nel tempo dedicato alle interpellanze. La previsione per l'infrastrutturazione tramviaria su corso Bolzano oggi non è ancora oggetto di un progetto specifico dell'Amministrazione, perché, per quanto riguarda il punto di interscambio di Porta Susa, c'è, da parte dell'Agenzia per la Mobilità (che è il vero punto pianificatore della mobilità metropolitana), una valutazione in corso su alcuni progetti per capire come e dove andare ad istituire un vero e proprio terminal di interscambio, sia sotto richiesta e pressione dell'Amministrazione del Comune di Torino, ma devo testimoniare anche una pressione e una richiesta da parte dei Comuni interessati dell'Area metropolitana, che, di conseguenza, sono collegati con quella zona della città tramite le tante Linee in gestione di GTT, ma penso anche alle Linee Cavourese, di Sadem o di altri operatori privati, che, insieme all'Agenzia e alla Provincia di Torino, collegano il centro della città con le aree dell'Area metropolitana. Per quanto riguarda corso Bolzano nello specifico, non c'è una progettazione definitiva; potrebbe essere utile, però, capire, insieme all'Agenzia, facendo un approfondimento in una Commissione specifica con i suoi tecnici, lo stato di avanzamento del ragionamento sui futuri capolinea che vengono previsti a Porta Susa. Quindi, non solo dovremmo creare delle coincidenze (come viene chiesto all'interno dell'interpellanza, che pone - come dicevo - un tema assolutamente condivisibile), ma anche capire come interpretare Porta Susa come un vero punto di interscambio tra le varie modalità. Quindi, oltre alla modalità pubblica, penso anche a quella semipubblica, ad esempio allo sviluppo del Car sharing o allo sviluppo del Bike sharing all'interno della stazione dell'area di Porta Susa. Su questo, il nodo vero, però, è tutto di natura politica e di natura strategica, cioè o noi interpretiamo il nodo di Porta Susa come un punto di interscambio al quale far arrivare tutte le modalità di collegamento alla città, oppure Porta Susa diventa un grande punto di interscambio con la mobilità ferroviaria, cioè con l'alta velocità e con tutte le Linee del servizio ferroviario metropolitano, che, come abbiamo detto qualche ora fa, vedono in Porta Susa e nel Passante uno dei punti più delicati e più importanti della mobilità torinese, ma come punto di interscambio con le zone dell'Area metropolitana ci attestiamo invece a piazza Caio Mario, a Fermi, a Stura, cioè nelle zone più in periferia della città. Allora, su questo noi abbiamo interrogato l'Agenzia e ci aspettiamo una puntuale risposta con alcune ipotesi che io illustrerei, come dicevo, Presidente, in una Commissione specifica con i tecnici dell'Agenzia, per scegliere insieme se e quali Linee continuare a far arrivare a Porta Susa; ad esempio, per quanto riguarda quelle che oggi arrivano in corso Vittorio, tanto per capirci, al termine di corso Inghilterra, quali di queste Linee sono ancora strategiche da portare a Porta Susa e quali di queste, invece, portiamo in piazza Caio Mario? Ad esempio, i pullman che arrivano da Pinerolo per un interscambio con la Linea 4. Quali di quelleLineeche arrivano dalla zona Nord (da Settimo and company) portiamo ancora in corso Inghilterra e quali di queste, invece, attestiamo a Stura con un punto di interscambio vero? Quindi, da questo punto di vista, stiamo preparando con Agenzia un piano particolarmente interessante. Invece, per quanto riguarda la sistemazione dell'area, nello specifico dal lato corso Bolzano e dal lato del viale della Spina, voglio segnalare che, con l'apertura del parcheggio interrato per auto e taxi, che avverrà entro la fine del 2013, si potrà rivedere tutta la sistemazione della sosta anche delle fermate di bus e questo consentirà di razionalizzare anche l'uso dello spazio al meglio per migliorare il cadenzamento delle fermate GTT. Anche su questo l'Agenzia ha un ragionamento in corso con GTT e con le altre aziende e operatori del settore, proprio per fare efficienza sull'interscambio non soltanto fisico, che abbiamo affrontato nella prima parte della risposta, ma anche un interscambio vero, cioè una cadenzialità vera di corrispondenza tra le Linee su gomma e le Linee su ferro. Presidente, se è d'accordo, non so se è meglio chiudere l'interpellanza e poi mandare in Commissione un punto specifico o se lasciarla aperta, facendola diventare il centro dell'attenzione di quella Commissione. Questo lo rimetto, ovviamente, alla valutazione del Presidente e del Consigliere interpellante. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio anche per il discorso di alto livello. Paradossalmente, questa interpellanza nasce invece da un problema minimo, talmente minimo che mi sono chiesto se valesse la pena fare un'interpellanza; poi, avendo l'occasione di allargare il discorso, ho deciso che ne valeva la pena, anche perché mi sembra un problema sintomatico di come non andrebbero gestite le programmazioni dei trasporti in generale in Italia. Abbiamo realizzato la stazione, abbiamo recentemente completato l'apertura sul lato di corso Bolzano; l'unica Linea di autobus, in attesa che si completino tutti questi grandi ragionamenti, che serve corso Bolzano è la Linea 57, che è stata prolungata apposta su corso Matteotti e corso Bolzano. Il problema segnalato nell'interpellanza è che si è deciso di prolungare la Linea per servire la Stazione, dopodiché la Linea passa davanti all'ingresso principale della Stazione (dove c'è anche la fermata della Metro, quello più vicino al futuro grattacielo, al Tribunale, a corso Vittorio, al Politecnico, insomma l'ingresso principale, almeno per chi deve andare nella zona verso Sud), ma non si ferma lì. Cioè, fa la prima fermata 300 metri prima, che è prima ancora dell'incrocio su corso Matteotti e prima ancora dell'incrocio con corso Vinzaglio, e la fermata successiva la fa a metà di corso Bolzano, praticamente davanti all'Agenzia delle Entrate. Quindi, ci si domanda il perché. Nel senso che non è un grave problema, cioè ci sono due minuti a piedi per ritornare indietro dalla fermata e arrivare davanti all'ingresso principale da cui si può scendere per andare alla Metro, piuttosto che andare ad attraversare, eccetera. Però, perché, nel momento in cui apposta portiamo una Linea lì davanti, non la facciamo fermare davanti all'ingresso? Se guardiamo le interconnessioni all'estero tra i diversi modi di trasporto, sono studiate per minimizzare assolutamente i tempi di spostamento a piedi, per cui i pullman fermano esattamente davanti alla porta dove c'è la scala mobile che ti porta ai treni, alla Metropolitana, eccetera, e viceversa. Quindi, mi sono chiesto se ci fosse un problema specifico per cui non si poteva fare la fermata proprio in quel punto. Visto che sono trent'anni che ragioniamo sul Passante ferroviario, che lavoriamo, che pensiamo alla nuova Stazione in quella posizione e visto che abbiamo rifatto corso Bolzano completamente, almeno nella parte del lato della Stazione, proprio perché era dentro il cantiere (quindi, l'abbiamo pure appena costruito nuovo), forse si poteva anche pensare di mettere la fermata esattamente nel posto più comodo e non andarla a mettere 300 metri più in là, a metà della Stazione. Oltre tutto, tra l'altro, forse per punizione per aver presentato questa interpellanza, mi è successo la settimana scorsa di arrivare lì con il 57, scendere ad una fermata mentre c'era il diluvio universale, quindi correre, tornare indietro, attraversare la strada e poi trovarmi davanti l'unico ingresso della Stazione completamente sbarrato, con una serranda giù, perché probabilmente quello deve essere ancora finito, non lo so. Quindi, bisogna percorrere un altro pezzo ancora, prima di entrare al coperto nella Stazione, perché l'unico ingresso messo davanti a questa fermata del pullman è chiuso. È tutto l'insieme che sa di mancanza di programmazione e di studio. Sa un po' di casuale: dobbiamo mettere la fermata, la mettiamo dove capita. Quindi, veramente, ci si chiede come mai, con tutte le diverse Autorità, Enti e Società (GTT, Agenzia per la Mobilità, InfraTo, Comune, Trenitalia, RFI) che lavorano a quest'opera, non si riesca a concepire una cosa che funzioni bene. Poi, da qui, naturalmente, nasce la discussione più generale del fatto che, nonostante siano trent'anni che sappiamo che dobbiamo aprire la Stazione in quel punto, non sappiamo come servire la Stazione principale di Torino con i mezzi pubblici, per cui la gente adesso torna fino a piazza XVIII Dicembre, principalmente. Peraltro, vedo anche abbastanza difficile, onestamente, spostare il punto di interscambio rispetto a piazza XVIII Dicembre, perché, comunque, Torino è fatta così, cioè da Ovest si va in centro da via Cernaia. Quindi, sarà difficile pensare di spostare tutto quello che adesso passa da piazza XVIII Dicembre fino a corso Matteotti e farlo tornare indietro; sarebbe un grosso investimento e peggiorerebbe probabilmente anche i tempi di percorrenza, perché dovrebbe fare un giro più lungo. Forse, abbiamo spostato noi la Stazione nel punto non ottimale, ma questa è un'altra decisione presa trent'anni fa, quindi, ormai, non possiamo fare altro che gestirla. Quindi, io rimanderei sicuramente l'interpellanza in Commissione, in modo che, magari, riusciamo anche a capire se tutti questi altri progetti (negli anni ne sono venuti fuori vari, ad esempio i binari del tram da mettere in corso Bolzano) si fanno o non si fanno, eccetera, magari analizzandoli con un po' di occhio realistico, quindi piuttosto che dire: "Aspettiamo di mettere i binari su corso Bolzano" e poi sappiamo che, tanto, l'anno prossimo non ci sono i soldi e che non lo faremo nei prossimi dieci anni, vediamo di trovare una soluzione provvisoria che funzioni. Però, credo che sia abbastanza urgente riflettere su questa cosa, perché, al momento, per arrivare o andare via da Porta Susa, bisogna comunque percorrere un discreto pezzo a piedi o fino a piazza XVIII Dicembre o fino a quest'altra fermata, in quanto il servizio di collegamento dei mezzi pubblici con la Stazione è ancora decisamente molto carente. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è rinviata in Commissione. |