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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2013-03129
"COINCIDENZE TRA BUS, METRO E TRENI ALLA NUOVA PORTA SUSA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 1 LUGLIO 2013. DISCUSSA IN II CCP IL 13/11/2013.
Interventi

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303129/002, presentata dai
Consiglieri Bertola ed Appendino in data 1° luglio 2013, avente per oggetto:

"Coincidenze tra bus, metro e treni alla nuova Porta Susa".

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Questo è un tema particolarmente corposo e complicato da affrontare in una breve
risposta sottoforma di question time e nel tempo dedicato alle interpellanze.
La previsione per l'infrastrutturazione tramviaria su corso Bolzano oggi non è ancora
oggetto di un progetto specifico dell'Amministrazione, perché, per quanto riguarda il
punto di interscambio di Porta Susa, c'è, da parte dell'Agenzia per la Mobilità (che è
il vero punto pianificatore della mobilità metropolitana), una valutazione in corso su
alcuni progetti per capire come e dove andare ad istituire un vero e proprio terminal
di interscambio, sia sotto richiesta e pressione dell'Amministrazione del Comune di
Torino, ma devo testimoniare anche una pressione e una richiesta da parte dei
Comuni interessati dell'Area metropolitana, che, di conseguenza, sono collegati con
quella zona della città tramite le tante Linee in gestione di GTT, ma penso anche alle
Linee Cavourese, di Sadem o di altri operatori privati, che, insieme all'Agenzia e alla
Provincia di Torino, collegano il centro della città con le aree dell'Area
metropolitana.
Per quanto riguarda corso Bolzano nello specifico, non c'è una progettazione
definitiva; potrebbe essere utile, però, capire, insieme all'Agenzia, facendo un
approfondimento in una Commissione specifica con i suoi tecnici, lo stato di
avanzamento del ragionamento sui futuri capolinea che vengono previsti a Porta
Susa. Quindi, non solo dovremmo creare delle coincidenze (come viene chiesto
all'interno dell'interpellanza, che pone - come dicevo - un tema assolutamente
condivisibile), ma anche capire come interpretare Porta Susa come un vero punto di
interscambio tra le varie modalità. Quindi, oltre alla modalità pubblica, penso anche
a quella semipubblica, ad esempio allo sviluppo del Car sharing o allo sviluppo del
Bike sharing all'interno della stazione dell'area di Porta Susa.
Su questo, il nodo vero, però, è tutto di natura politica e di natura strategica, cioè o
noi interpretiamo il nodo di Porta Susa come un punto di interscambio al quale far
arrivare tutte le modalità di collegamento alla città, oppure Porta Susa diventa un
grande punto di interscambio con la mobilità ferroviaria, cioè con l'alta velocità e
con tutte le Linee del servizio ferroviario metropolitano, che, come abbiamo detto
qualche ora fa, vedono in Porta Susa e nel Passante uno dei punti più delicati e più
importanti della mobilità torinese, ma come punto di interscambio con le zone
dell'Area metropolitana ci attestiamo invece a piazza Caio Mario, a Fermi, a Stura,
cioè nelle zone più in periferia della città.
Allora, su questo noi abbiamo interrogato l'Agenzia e ci aspettiamo una puntuale
risposta con alcune ipotesi che io illustrerei, come dicevo, Presidente, in una
Commissione specifica con i tecnici dell'Agenzia, per scegliere insieme se e quali
Linee continuare a far arrivare a Porta Susa; ad esempio, per quanto riguarda quelle
che oggi arrivano in corso Vittorio, tanto per capirci, al termine di corso Inghilterra,
quali di queste Linee sono ancora strategiche da portare a Porta Susa e quali di
queste, invece, portiamo in piazza Caio Mario? Ad esempio, i pullman che arrivano
da Pinerolo per un interscambio con la Linea 4. Quali di quelleLineeche arrivano
dalla zona Nord (da Settimo and company) portiamo ancora in corso Inghilterra e
quali di queste, invece, attestiamo a Stura con un punto di interscambio vero?
Quindi, da questo punto di vista, stiamo preparando con Agenzia un piano
particolarmente interessante.
Invece, per quanto riguarda la sistemazione dell'area, nello specifico dal lato corso
Bolzano e dal lato del viale della Spina, voglio segnalare che, con l'apertura del
parcheggio interrato per auto e taxi, che avverrà entro la fine del 2013, si potrà
rivedere tutta la sistemazione della sosta anche delle fermate di bus e questo
consentirà di razionalizzare anche l'uso dello spazio al meglio per migliorare il
cadenzamento delle fermate GTT.
Anche su questo l'Agenzia ha un ragionamento in corso con GTT e con le altre
aziende e operatori del settore, proprio per fare efficienza sull'interscambio non
soltanto fisico, che abbiamo affrontato nella prima parte della risposta, ma anche un
interscambio vero, cioè una cadenzialità vera di corrispondenza tra le Linee su
gomma e le Linee su ferro.
Presidente, se è d'accordo, non so se è meglio chiudere l'interpellanza e poi mandare
in Commissione un punto specifico o se lasciarla aperta, facendola diventare il centro
dell'attenzione di quella Commissione. Questo lo rimetto, ovviamente, alla
valutazione del Presidente e del Consigliere interpellante.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio anche per il discorso di alto livello. Paradossalmente, questa interpellanza
nasce invece da un problema minimo, talmente minimo che mi sono chiesto se
valesse la pena fare un'interpellanza; poi, avendo l'occasione di allargare il discorso,
ho deciso che ne valeva la pena, anche perché mi sembra un problema sintomatico di
come non andrebbero gestite le programmazioni dei trasporti in generale in Italia.
Abbiamo realizzato la stazione, abbiamo recentemente completato l'apertura sul lato
di corso Bolzano; l'unica Linea di autobus, in attesa che si completino tutti questi
grandi ragionamenti, che serve corso Bolzano è la Linea 57, che è stata prolungata
apposta su corso Matteotti e corso Bolzano.
Il problema segnalato nell'interpellanza è che si è deciso di prolungare la Linea per
servire la Stazione, dopodiché la Linea passa davanti all'ingresso principale della
Stazione (dove c'è anche la fermata della Metro, quello più vicino al futuro
grattacielo, al Tribunale, a corso Vittorio, al Politecnico, insomma l'ingresso
principale, almeno per chi deve andare nella zona verso Sud), ma non si ferma lì.
Cioè, fa la prima fermata 300 metri prima, che è prima ancora dell'incrocio su corso
Matteotti e prima ancora dell'incrocio con corso Vinzaglio, e la fermata successiva la
fa a metà di corso Bolzano, praticamente davanti all'Agenzia delle Entrate.
Quindi, ci si domanda il perché. Nel senso che non è un grave problema, cioè ci sono
due minuti a piedi per ritornare indietro dalla fermata e arrivare davanti all'ingresso
principale da cui si può scendere per andare alla Metro, piuttosto che andare ad
attraversare, eccetera. Però, perché, nel momento in cui apposta portiamo una Linea
lì davanti, non la facciamo fermare davanti all'ingresso? Se guardiamo le
interconnessioni all'estero tra i diversi modi di trasporto, sono studiate per
minimizzare assolutamente i tempi di spostamento a piedi, per cui i pullman fermano
esattamente davanti alla porta dove c'è la scala mobile che ti porta ai treni, alla
Metropolitana, eccetera, e viceversa.
Quindi, mi sono chiesto se ci fosse un problema specifico per cui non si poteva fare
la fermata proprio in quel punto. Visto che sono trent'anni che ragioniamo sul
Passante ferroviario, che lavoriamo, che pensiamo alla nuova Stazione in quella
posizione e visto che abbiamo rifatto corso Bolzano completamente, almeno nella
parte del lato della Stazione, proprio perché era dentro il cantiere (quindi, l'abbiamo
pure appena costruito nuovo), forse si poteva anche pensare di mettere la fermata
esattamente nel posto più comodo e non andarla a mettere 300 metri più in là, a metà
della Stazione.
Oltre tutto, tra l'altro, forse per punizione per aver presentato questa interpellanza, mi
è successo la settimana scorsa di arrivare lì con il 57, scendere ad una fermata mentre
c'era il diluvio universale, quindi correre, tornare indietro, attraversare la strada e poi
trovarmi davanti l'unico ingresso della Stazione completamente sbarrato, con una
serranda giù, perché probabilmente quello deve essere ancora finito, non lo so.
Quindi, bisogna percorrere un altro pezzo ancora, prima di entrare al coperto nella
Stazione, perché l'unico ingresso messo davanti a questa fermata del pullman è
chiuso.
È tutto l'insieme che sa di mancanza di programmazione e di studio. Sa un po' di
casuale: dobbiamo mettere la fermata, la mettiamo dove capita. Quindi, veramente, ci
si chiede come mai, con tutte le diverse Autorità, Enti e Società (GTT, Agenzia per
la Mobilità, InfraTo, Comune, Trenitalia, RFI) che lavorano a quest'opera, non si
riesca a concepire una cosa che funzioni bene.
Poi, da qui, naturalmente, nasce la discussione più generale del fatto che, nonostante
siano trent'anni che sappiamo che dobbiamo aprire la Stazione in quel punto, non
sappiamo come servire la Stazione principale di Torino con i mezzi pubblici, per cui
la gente adesso torna fino a piazza XVIII Dicembre, principalmente. Peraltro, vedo
anche abbastanza difficile, onestamente, spostare il punto di interscambio rispetto a
piazza XVIII Dicembre, perché, comunque, Torino è fatta così, cioè da Ovest si va in
centro da via Cernaia. Quindi, sarà difficile pensare di spostare tutto quello che
adesso passa da piazza XVIII Dicembre fino a corso Matteotti e farlo tornare
indietro; sarebbe un grosso investimento e peggiorerebbe probabilmente anche i
tempi di percorrenza, perché dovrebbe fare un giro più lungo.
Forse, abbiamo spostato noi la Stazione nel punto non ottimale, ma questa è un'altra
decisione presa trent'anni fa, quindi, ormai, non possiamo fare altro che gestirla.
Quindi, io rimanderei sicuramente l'interpellanza in Commissione, in modo che,
magari, riusciamo anche a capire se tutti questi altri progetti (negli anni ne sono
venuti fuori vari, ad esempio i binari del tram da mettere in corso Bolzano) si fanno o
non si fanno, eccetera, magari analizzandoli con un po' di occhio realistico, quindi
piuttosto che dire: "Aspettiamo di mettere i binari su corso Bolzano" e poi sappiamo
che, tanto, l'anno prossimo non ci sono i soldi e che non lo faremo nei prossimi dieci
anni, vediamo di trovare una soluzione provvisoria che funzioni.
Però, credo che sia abbastanza urgente riflettere su questa cosa, perché, al momento,
per arrivare o andare via da Porta Susa, bisogna comunque percorrere un discreto
pezzo a piedi o fino a piazza XVIII Dicembre o fino a quest'altra fermata, in quanto
il servizio di collegamento dei mezzi pubblici con la Stazione è ancora decisamente
molto carente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è rinviata in Commissione.

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