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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2013-03020
"ZONA LIBERO SCAMBIO EX CIMITERO SAN PIETRO IN VINCOLI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE TRONZANO IN DATA 25 GIUGNO 2013.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303020/002, presentata in
data 25 giugno 2013, avente per oggetto:

"Zona libero scambio ex cimitero San Pietro in Vincoli".

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
Intanto, è necessario fare una premessa, che informa anche tutto il resto dei quesiti
posti dall'interpellanza. Le aree di libero scambio non rientrano nella normativa del
commercio, ma sono disciplinate da Regolamento Comunale n. 316. Quindi, non si
tratta di attività che rientrano nella normativa relativa alle aree mercatali, ma hanno
un Regolamento specifico.
Per quanto riguarda l'interpellanza, si precisano i seguenti articoli: "Articolo 3 -
Rapporti con le Associazioni. Comma 1: la Città, per l'attività di organizzazione e
gestione della manifestazione - di libero scambio -, promuove rapporti di
collaborazione con Associazioni senza fini di lucro che hanno nell'oggetto sociale la
valorizzazione dei rapporti sociali e delle tradizioni culturali dell'area del Balon.
Comma 2: i rapporti tra l'associazione di cui al comma 1 e la Città sono definiti in
un'apposita convenzione".
"Articolo 4 - Attribuzione degli spazi. Comma 1: l'area destinata all'attività di
scambio o vendita di oggetti usati è delimitata come segue: Canale Molassi nel tratto
tra via Andreis e strada del Fortino. Comma 2: le suddette aree possono essere
modificate in via sperimentale con apposito provvedimento della Giunta Comunale,
da sottoporre all'esame del Consiglio al termine della fase sperimentale".
Quindi, per quanto riguarda i punti 1), 2) e 3), non si è ritenuto di chiedere
un'autorizzazione alla Sovrintendenza, in quanto si tratta di un uso temporaneo del
chiostro in un rapporto tra soggetti privati nell'ambito di quanto previsto dal
disciplinare di concessione allegato alla deliberazione del 12 maggio 2009 n. mecc.
092424/45, in cui all'articolo 2 del disciplinare sulla destinazione dell'immobile e le
finalità, per quanto riguarda quindi l'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, si precisa
che non sarà consentita nessun'altra destinazione d'uso dell'immobile, se non con il
consenso delle parti stipulanti, e le associazioni non possono cedere ad altri, né in
tutto né in parte, il godimento dell'immobile, salvo i casi disciplinati dalla presente
convenzione.
All'articolo 4 del disciplinare, quando si parla della gestione dell'ex cimitero di San
Pietro in Vincoli, si precisa che le associazioni non potranno cedere il godimento
continuativo dell'immobile oggetto del presente disciplinare, mentre potranno
avvalersi della collaborazione di terzi per la realizzazione delle attività previste per il
perseguimento delle finalità associative in attuazione del progetto presentato alla
Città.
Quindi, premesso tutto questo, le associazioni concessionarie dell'immobile (ACTI
Teatri Indipendenti, il Mutamento Zona Castalia ed il Laboratorio Permanente della
ricerca sull'arte dell'attore) hanno scritto alla Città il 24 maggio 2013 proponendo la
messa a disposizione del chiostro dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli come area
di libero scambio ai sensi del Regolamento n. 316 e del disciplinare di concessione
per un periodo di sperimentazione di tre mesi; nella lettera si descrivono le
motivazioni e la proposta di un progetto che unisce gli aspetti economico-sociali con
quelli culturali.
Si cita dalla lettera: "Superando le non poche difficoltà che tale scelta impone, siamo
consapevoli che accogliere le attività di libero scambio all'interno dell'ex cimitero
rappresenti una delle azioni che concorrono alla riqualificazione sociale ed
economica dell'intera zona. Così come previsto dall'atto che regola la concessione
della struttura in cui operiamo, dove, per perseguire le finalità statutarie, possiamo
elaborare azioni progettuali specifiche, avvalendoci anche della collaborazione di
altri soggetti, dandone comunicazione alla Città, ribadiamo il valore sociale del dare
ospitalità alle attività di libero scambio e siamo convinti che ciò debba essere
congiunto ad un necessario rilancio culturale del luogo".
Perché tutto questo si realizzi, ricordiamo che i due interventi (economico-sociale e
culturale) dovranno logicamente viaggiare di pari passo. Le tre associazioni
concessionarie, che già in questi anni hanno realizzato attività culturali e progetti in
San Pietro in Vincoli, si rendono disponibili e si impegnano a portare avanti
fattivamente questa attività straordinaria, cioè l'area di libero scambio all'interno del
complesso settecentesco di San Pietro in Vincoli, unito ad un programma di tipo
culturale. Questa è la lettera con la quale i concessionari danno informazioni alla
Città sul fatto di avviare un progetto di ospitalità delle attività di libero scambio.
Per quanto riguarda invece il tema del cambio di destinazione d'uso, premesso che
l'attività di libero scambio non rientra nella normativa commerciale e quindi quella
non diventa un'area mercatale, ma sta all'interno di un'iniziativa temporanea e
sperimentale, l'area di San Pietro in Vincoli è inserita in un complesso di aree per
servizi ed è destinata dal Piano Regolatore a servizi pubblici, aree per attrezzature di
interesse comune (quindi, lettera A), aree per parcheggi (P), mercati e centri
commerciali pubblici (AM), aree per l'istruzione pubblica, eccetera. È soggetta ai
dispositivi dell'articolo 3.7 e dell'articolo n. 19 delle NUEA del P.R.G. vigente.
Se volete vi leggo - ma lo considererei letto - l'articolo n. 19 delle NUEA; in ogni
caso, l'area è ricompresa nella ZUSA, cioè nella Zona Urbana Storico Ambientale, e
tra gli ambiti di riqualificazione dello spazio pubblico. All'interno di quest'area
complessiva è posto l'edificio dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, che è
riconosciuto dal P.R.G. come edificio di particolare interesse storico e classificato
come edificio di pregio.
Le aree per servizi pubblici alle lettere A e AM sono tra di loro compatibili
limitatamente ai casi di realizzazione di opere di competenza comunale o di aziende
ed Enti Pubblici.
C'è anche una parte relativa all'assetto idrogeomorfologico, che, se vuole, le illustro
oppure le faccio avere la nota degli Uffici dell'Urbanistica; per quanto, però,
premesso, in risposta ai quesiti dell'interpellanza di cui ai punti 1) e 3), nel caso in
cui il mercato di libero scambio sia inteso come mercato pubblico, si rileva che
l'insediamento di attività mercatali all'interno del chiostro è compatibile, in quanto
all'interno dell'area oggetto dell'interpellanza è ammessa la destinazione mercatale.
Non essendo, però, un'attività di tipo commerciale e mercatale, rientra nelle facoltà -
che i concessionari hanno - di ospitare attività in collaborazione con altri soggetti.
Per quanto riguarda, invece, gli ultimi quesiti dell'interpellanza, ad esempio "Quali
siano i motivi dello spostamento dal parcheggio di San Pietro in Vincoli al chiostro
interno della struttura ex cimitero", si è ritenuto, visto che l'area regolare del
parcheggio di San Pietro in Vincoli era circondata da attività abusive, che fosse
necessario intervenire per decongestionare l'area e per consentire l'uso proprio
dell'area di parcheggio di San Pietro in Vincoli e, quindi, di poter dare, a chi
regolarmente faceva attività di libero scambio all'interno del parcheggio di San
Pietro in Vincoli, un altro luogo, che è quello più controllabile e gestibile all'interno
del chiostro di San Pietro in Vincoli, che, a regime, potrà ospitare fino a 120
operatori.
Per quanto riguarda la domanda: "Che cosa si intenda fare per ripristinare la legalità
nel parcheggio di San Pietro", la risposta è del comandante Famigli; premetto, però,
che sul tema dell'abusivismo e della relazione con il mercato formalizzato e con
l'area di libero scambio ormai da mesi è attivo un Tavolo tecnico di coordinamento
tra me, l'Assessore Tedesco, l'Assessore Lavolta, tutti i Servizi competenti, le Forze
dell'Ordine e la Polizia di Stato, proprio perché quello è sicuramente un fenomeno
che va gestito ed affrontato nella sua delicatezza e complessità. In riferimento però al
quesito, a partire dall'8 marzo 2013 e fino alla fine di giugno (ma l'attività sta
proseguendo, questa è semplicemente la risposta che è datata fine giugno), la Polizia
Municipale ha attivato un servizio ininterrotto dalle ore 13.00 del venerdì alle ore
19.00 del sabato in zona San Pietro in Vincoli, nella parte di strada del Fortino, via
Cirio e zone limitrofe, finalizzato ad evitare il posizionamento di venditori ambulanti
abusivi.
La modalità programmata di intervento è originata anche a seguito di valutazione del
Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura ed ha previsto un
intervento articolato per priorità, estendendo gradualmente la copertura della zona
dall'area adiacente la caserma Cavalli di piazza Borgo Dora, servizio attuato dal 22
marzo alla fine di maggio. Questo ha determinato l'impiego di circa 700 unità della
Polizia Municipale e sarà cura del Corpo e della Città garantire il proseguimento dei
servizi in questione, al fine di arginare il fenomeno, cosa che sta succedendo, come è
evidente tutti i weekend, tutti i sabati e anche lo scorso sabato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Partirei dall'ultimo aspetto che ha citato l'Assessore, che ringrazio per la risposta,
anche se sono oggettivamente impossibilitato a condividerla per tutta una serie di
ragioni.
L'ultima parte riguarda la risposta del comandante Famigli, che, se non ho capito
male, dalle ore 13.00 alle ore 19.00 del sabato, per evitare il posizionamento dei
venditori abusivi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dalle ore 13.00 del
venerdì fino alle ore 19.00 del sabato - questo è importante - per evitare il
posizionamento dei venditori abusivi. Purtroppo, la realtà non è quella e lo dico
all'Assessore affinché lo possa riferire anche al comandante della Polizia
Municipale. I venditori abusivi continuano a posizionarsi ovunque nella zona e
continuano a destare grande disagio in tutti coloro che vendono in maniera regolare
le cose al mercato e, conseguentemente, credo che oggettivamente sia una risposta
per lavarsi un po' la coscienza o comunque per dare una risposta amministrativa.
Nella realtà dei fatti questo non avviene e ne abbiamo discusso abbondantemente in
Commissione.
Pregherei il comandante Famigli di avere informazioni più puntuali e precise rispetto
a quello che succede in quell'area, oppure a modificare la sua risposta, perché credo
che proprio non sia nella realtà dei fatti. Tant'è che la Polizia Locale, secondo quanto
dicono loro, nel momento in cui i cittadini lo chiedono e ci sono le esigenze di
intervento, non può fare nulla e non può intervenire. Pertanto, credo che questa
risposta sia oggettivamente un "insulto", tra virgolette, a chi opera in quella zona.
Poi, per quanto riguarda il cimitero di San Pietro in Vincoli, spero e credo che non
sia un'operazione da continuare, perché l'Assessore nella sua risposta dice che si
tratta di un edificio di particolare interesse storico e di pregio, ma l'altro sabato
c'erano circa venticinque operatori di libero scambio all'interno e io credo che
quell'area sia una zona assolutamente da salvaguardare e da preservare. Non credo
che in una città normale, come spero possa diventare Torino, aree come questa (San
Pietro in Vincoli o Canale Molassi) siano adeguate al decoro ed alla dignità di una
Città che vuole definirsi anche turistica.
Pertanto, spero che questo esperimento finisca e, se domani dovesse arrivare in
Consiglio Comunale (perché, come diceva l'Assessore, dopo la sperimentazione
dovrebbe tornare in Consiglio Comunale per poter essere approvata), spero che
questa sperimentazione non prosegua; se tutto sommato la risposta giustifica
l'insediamento nel chiostro, credo che, dal punto di vista tecnico, oggettivamente non
sia possibile pensare che in quella zona si possano effettuare operazioni di libero
scambio, così come intese dalla realtà dei fatti (non nella filosofia o nella letteratura),
perché li le azioni di libero scambio sono oggettivamente intollerabili e non credo
che siano dignitose e decorose per una Città - lo ripeto - come Torino.
Relativamente alle altre cose, non voglio dilungarmi, tanto non è determinante, se
non per quanto riguarda il fatto che si spera che si chiudano in fretta le operazioni nel
cimitero di San Pietro in Vincoli. Naturalmente, faccio una piccola postilla sul
parcheggio di San Pietro in Vincoli, perché l'area definita legale è un'area che poi è
strabordata ed ha costretto i cittadini a fare ricorso al TAR e mi pare che i cittadini
abbiano avuto anche soddisfazione dallo stesso TAR rispetto alle loro istanze.
Mi pare che, successivamente, la Giunta abbia fatto delle deliberazioni...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non c'è ancora una sentenza, ma
comunque spero che arrivi e, in ogni caso, i cittadini hanno dovuto fare questo
ricorso al TAR e credo che non sia adeguato, nell'ambito del rapporto di leale
collaborazione che esiste tra cittadini ed Amministrazione, che i cittadini debbano
difendersi nel loro diritto, che è quello di vivere dignitosamente la propria area e di
poter parcheggiare in maniera libera e senza alcun tipo di preclusione dovuta a
venditori abusivi che si posizionano a tutte le ore del giorno e della notte in
quell'area. Pertanto credo che questo aspetto del ricorso al TAR sia un ulteriore
segnale di quanto su quell'area siano fallite le volute operazioni politiche di
integrazione attraverso l'utilizzo del libero scambio; oggettivamente sono fallite,
possiamo dirlo con serenità.
Quindi, per quanto riguarda questo ambito chiederei al Presidente di ragionare su
questa interpellanza anche in Commissione, con l'Assessore alla Polizia Municipale
e l'Assessore Curti (che ha risposto all'interpellanza), perché credo che questo debba
essere uno degli argomenti di discussione di settembre, proprio per portare o provare
a portare ad una soluzione una zona in cui, nonostante l'impegno delle Forze
dell'Ordine, della Città e dell'Osservatorio per la Sicurezza Provinciale, non si è
ancora arrivati ad una definizione precisa e puntuale di quello che è il rispetto dei
diritti delle persone.
Se il comandante Famigli dice che, dalle ore 13.00 del venerdì alle ore 19.00 del
sabato, la Polizia Municipale è posizionata per evitare che i venditori abusivi si
insedino su quella zona, credo che non sia così, perché la realtà dei fatti dimostra che
il sabato questa situazione non si verifica.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
Non ho alcun problema, così come l'Assessore Tedesco, a mandarla in
Commissione, però vorrei segnalare che giovedì, non di questa settimana ma della
precedente, c'è stata un'audizione e il tema è stato affrontato a lungo in III e II
Commissione. Quindi, se volete, rifacciamo un approfondimento, però pregherei,
proprio perché la questione è molto complessa, di prevedere la presenza di tutti,
perché l'abbiamo già affrontata e sicuramente la affronteremo a settembre.
Passando la parola all'Assessore Tedesco, mi limito a sottolineare il fatto che gli
abusivi ci sono a prescindere, non è la Città che li porta lì; ci sono, esistono. Pur
condividendo il fatto che ci vogliano ordine, civiltà, decoro e rispetto delle regole, è
un po' come pensare di vivere in Alaska ed essere contro la neve; nel senso che ci
sono ed esistono perché ci sono situazioni di marginalità e di povertà che sono
aumentate. Non è più soltanto ed esclusivamente un fenomeno che riguarda persone
di origine non italiana, perché i numeri ci dimostrano sempre di più che ci sono
persone italiane che fanno attività di libero scambio. Sicuramente non è un fenomeno
facile, però stiamo cercando di governarlo proprio governandoli e non dicendo
semplicemente che non possiamo farci niente.
Quindi, pregherei... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Infatti, per più di dieci
anni i numeri sono stati assolutamente controllabili e non c'era l'abusivismo intorno.
Poi, però succede che i numeri aumentano e, quindi, il governo del fenomeno ha
bisogno di interventi che non sono semplificabili e semplificanti. Quindi, torniamo
ben volentieri in Commissione ad affrontare nuovamente il problema.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Scusatemi, ben volentieri tutto, però mi corre l'obbligo di fare la solita parte. Questo
tema, come afferma l'Assessore, è stato discusso in Commissione non più tardi di un
paio di settimane fa. L'interpellanza segue il suo corso.
Rispetto all'interpellanza, ripeto quello che dico sempre: ci sono punti
dell'interpellanza a cui l'Assessore non ha risposto? Perché, altrimenti,
l'interpellanza è discussa e, poi, nel lavoro delle Commissioni si fa quello che si
ritiene, coinvolgendo i Presidenti di Commissione.
Consigliere Tronzano, mi dica se ci sono dei punti dell'interpellanza a cui
l'Assessore non ha risposto, perché, altrimenti, l'interpellanza è discussa.
Naturalmente, poi un Consigliere si può dichiarare soddisfatto o meno della risposta
ottenuta.
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
No, l'Assessore ha risposto puntualmente a tutte le domande e per me non è un
problema considerarla discussa. Sicuramente, in settimana (mercoledì o giovedì) il
Balon è oggetto di un'altra Commissione, pertanto ne ridiscuteremo in quella sede.
Presidente, se ritiene che sia giusto considerarla discussa, per me va bene, ma,
intanto, torneremo ed avremo gli strumenti, nel caso lo volessimo fare, per riproporre
la discussione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Quello che tendo a fare è evitare che rimangano appese in aria (che sono in Aula o
sono in Commissione). Mi sembra che la risposta attenesse a tutti i temi, ma poi,
come dicevo, un Consigliere può non ritenersi soddisfatto della risposta.
L'interpellanza è discussa.

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