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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303020/002, presentata in data 25 giugno 2013, avente per oggetto: "Zona libero scambio ex cimitero San Pietro in Vincoli". LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Curti. CURTI Ilda (Assessore) Intanto, è necessario fare una premessa, che informa anche tutto il resto dei quesiti posti dall'interpellanza. Le aree di libero scambio non rientrano nella normativa del commercio, ma sono disciplinate da Regolamento Comunale n. 316. Quindi, non si tratta di attività che rientrano nella normativa relativa alle aree mercatali, ma hanno un Regolamento specifico. Per quanto riguarda l'interpellanza, si precisano i seguenti articoli: "Articolo 3 - Rapporti con le Associazioni. Comma 1: la Città, per l'attività di organizzazione e gestione della manifestazione - di libero scambio -, promuove rapporti di collaborazione con Associazioni senza fini di lucro che hanno nell'oggetto sociale la valorizzazione dei rapporti sociali e delle tradizioni culturali dell'area del Balon. Comma 2: i rapporti tra l'associazione di cui al comma 1 e la Città sono definiti in un'apposita convenzione". "Articolo 4 - Attribuzione degli spazi. Comma 1: l'area destinata all'attività di scambio o vendita di oggetti usati è delimitata come segue: Canale Molassi nel tratto tra via Andreis e strada del Fortino. Comma 2: le suddette aree possono essere modificate in via sperimentale con apposito provvedimento della Giunta Comunale, da sottoporre all'esame del Consiglio al termine della fase sperimentale". Quindi, per quanto riguarda i punti 1), 2) e 3), non si è ritenuto di chiedere un'autorizzazione alla Sovrintendenza, in quanto si tratta di un uso temporaneo del chiostro in un rapporto tra soggetti privati nell'ambito di quanto previsto dal disciplinare di concessione allegato alla deliberazione del 12 maggio 2009 n. mecc. 092424/45, in cui all'articolo 2 del disciplinare sulla destinazione dell'immobile e le finalità, per quanto riguarda quindi l'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, si precisa che non sarà consentita nessun'altra destinazione d'uso dell'immobile, se non con il consenso delle parti stipulanti, e le associazioni non possono cedere ad altri, né in tutto né in parte, il godimento dell'immobile, salvo i casi disciplinati dalla presente convenzione. All'articolo 4 del disciplinare, quando si parla della gestione dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, si precisa che le associazioni non potranno cedere il godimento continuativo dell'immobile oggetto del presente disciplinare, mentre potranno avvalersi della collaborazione di terzi per la realizzazione delle attività previste per il perseguimento delle finalità associative in attuazione del progetto presentato alla Città. Quindi, premesso tutto questo, le associazioni concessionarie dell'immobile (ACTI Teatri Indipendenti, il Mutamento Zona Castalia ed il Laboratorio Permanente della ricerca sull'arte dell'attore) hanno scritto alla Città il 24 maggio 2013 proponendo la messa a disposizione del chiostro dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli come area di libero scambio ai sensi del Regolamento n. 316 e del disciplinare di concessione per un periodo di sperimentazione di tre mesi; nella lettera si descrivono le motivazioni e la proposta di un progetto che unisce gli aspetti economico-sociali con quelli culturali. Si cita dalla lettera: "Superando le non poche difficoltà che tale scelta impone, siamo consapevoli che accogliere le attività di libero scambio all'interno dell'ex cimitero rappresenti una delle azioni che concorrono alla riqualificazione sociale ed economica dell'intera zona. Così come previsto dall'atto che regola la concessione della struttura in cui operiamo, dove, per perseguire le finalità statutarie, possiamo elaborare azioni progettuali specifiche, avvalendoci anche della collaborazione di altri soggetti, dandone comunicazione alla Città, ribadiamo il valore sociale del dare ospitalità alle attività di libero scambio e siamo convinti che ciò debba essere congiunto ad un necessario rilancio culturale del luogo". Perché tutto questo si realizzi, ricordiamo che i due interventi (economico-sociale e culturale) dovranno logicamente viaggiare di pari passo. Le tre associazioni concessionarie, che già in questi anni hanno realizzato attività culturali e progetti in San Pietro in Vincoli, si rendono disponibili e si impegnano a portare avanti fattivamente questa attività straordinaria, cioè l'area di libero scambio all'interno del complesso settecentesco di San Pietro in Vincoli, unito ad un programma di tipo culturale. Questa è la lettera con la quale i concessionari danno informazioni alla Città sul fatto di avviare un progetto di ospitalità delle attività di libero scambio. Per quanto riguarda invece il tema del cambio di destinazione d'uso, premesso che l'attività di libero scambio non rientra nella normativa commerciale e quindi quella non diventa un'area mercatale, ma sta all'interno di un'iniziativa temporanea e sperimentale, l'area di San Pietro in Vincoli è inserita in un complesso di aree per servizi ed è destinata dal Piano Regolatore a servizi pubblici, aree per attrezzature di interesse comune (quindi, lettera A), aree per parcheggi (P), mercati e centri commerciali pubblici (AM), aree per l'istruzione pubblica, eccetera. È soggetta ai dispositivi dell'articolo 3.7 e dell'articolo n. 19 delle NUEA del P.R.G. vigente. Se volete vi leggo - ma lo considererei letto - l'articolo n. 19 delle NUEA; in ogni caso, l'area è ricompresa nella ZUSA, cioè nella Zona Urbana Storico Ambientale, e tra gli ambiti di riqualificazione dello spazio pubblico. All'interno di quest'area complessiva è posto l'edificio dell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, che è riconosciuto dal P.R.G. come edificio di particolare interesse storico e classificato come edificio di pregio. Le aree per servizi pubblici alle lettere A e AM sono tra di loro compatibili limitatamente ai casi di realizzazione di opere di competenza comunale o di aziende ed Enti Pubblici. C'è anche una parte relativa all'assetto idrogeomorfologico, che, se vuole, le illustro oppure le faccio avere la nota degli Uffici dell'Urbanistica; per quanto, però, premesso, in risposta ai quesiti dell'interpellanza di cui ai punti 1) e 3), nel caso in cui il mercato di libero scambio sia inteso come mercato pubblico, si rileva che l'insediamento di attività mercatali all'interno del chiostro è compatibile, in quanto all'interno dell'area oggetto dell'interpellanza è ammessa la destinazione mercatale. Non essendo, però, un'attività di tipo commerciale e mercatale, rientra nelle facoltà - che i concessionari hanno - di ospitare attività in collaborazione con altri soggetti. Per quanto riguarda, invece, gli ultimi quesiti dell'interpellanza, ad esempio "Quali siano i motivi dello spostamento dal parcheggio di San Pietro in Vincoli al chiostro interno della struttura ex cimitero", si è ritenuto, visto che l'area regolare del parcheggio di San Pietro in Vincoli era circondata da attività abusive, che fosse necessario intervenire per decongestionare l'area e per consentire l'uso proprio dell'area di parcheggio di San Pietro in Vincoli e, quindi, di poter dare, a chi regolarmente faceva attività di libero scambio all'interno del parcheggio di San Pietro in Vincoli, un altro luogo, che è quello più controllabile e gestibile all'interno del chiostro di San Pietro in Vincoli, che, a regime, potrà ospitare fino a 120 operatori. Per quanto riguarda la domanda: "Che cosa si intenda fare per ripristinare la legalità nel parcheggio di San Pietro", la risposta è del comandante Famigli; premetto, però, che sul tema dell'abusivismo e della relazione con il mercato formalizzato e con l'area di libero scambio ormai da mesi è attivo un Tavolo tecnico di coordinamento tra me, l'Assessore Tedesco, l'Assessore Lavolta, tutti i Servizi competenti, le Forze dell'Ordine e la Polizia di Stato, proprio perché quello è sicuramente un fenomeno che va gestito ed affrontato nella sua delicatezza e complessità. In riferimento però al quesito, a partire dall'8 marzo 2013 e fino alla fine di giugno (ma l'attività sta proseguendo, questa è semplicemente la risposta che è datata fine giugno), la Polizia Municipale ha attivato un servizio ininterrotto dalle ore 13.00 del venerdì alle ore 19.00 del sabato in zona San Pietro in Vincoli, nella parte di strada del Fortino, via Cirio e zone limitrofe, finalizzato ad evitare il posizionamento di venditori ambulanti abusivi. La modalità programmata di intervento è originata anche a seguito di valutazione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura ed ha previsto un intervento articolato per priorità, estendendo gradualmente la copertura della zona dall'area adiacente la caserma Cavalli di piazza Borgo Dora, servizio attuato dal 22 marzo alla fine di maggio. Questo ha determinato l'impiego di circa 700 unità della Polizia Municipale e sarà cura del Corpo e della Città garantire il proseguimento dei servizi in questione, al fine di arginare il fenomeno, cosa che sta succedendo, come è evidente tutti i weekend, tutti i sabati e anche lo scorso sabato. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Partirei dall'ultimo aspetto che ha citato l'Assessore, che ringrazio per la risposta, anche se sono oggettivamente impossibilitato a condividerla per tutta una serie di ragioni. L'ultima parte riguarda la risposta del comandante Famigli, che, se non ho capito male, dalle ore 13.00 alle ore 19.00 del sabato, per evitare il posizionamento dei venditori abusivi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dalle ore 13.00 del venerdì fino alle ore 19.00 del sabato - questo è importante - per evitare il posizionamento dei venditori abusivi. Purtroppo, la realtà non è quella e lo dico all'Assessore affinché lo possa riferire anche al comandante della Polizia Municipale. I venditori abusivi continuano a posizionarsi ovunque nella zona e continuano a destare grande disagio in tutti coloro che vendono in maniera regolare le cose al mercato e, conseguentemente, credo che oggettivamente sia una risposta per lavarsi un po' la coscienza o comunque per dare una risposta amministrativa. Nella realtà dei fatti questo non avviene e ne abbiamo discusso abbondantemente in Commissione. Pregherei il comandante Famigli di avere informazioni più puntuali e precise rispetto a quello che succede in quell'area, oppure a modificare la sua risposta, perché credo che proprio non sia nella realtà dei fatti. Tant'è che la Polizia Locale, secondo quanto dicono loro, nel momento in cui i cittadini lo chiedono e ci sono le esigenze di intervento, non può fare nulla e non può intervenire. Pertanto, credo che questa risposta sia oggettivamente un "insulto", tra virgolette, a chi opera in quella zona. Poi, per quanto riguarda il cimitero di San Pietro in Vincoli, spero e credo che non sia un'operazione da continuare, perché l'Assessore nella sua risposta dice che si tratta di un edificio di particolare interesse storico e di pregio, ma l'altro sabato c'erano circa venticinque operatori di libero scambio all'interno e io credo che quell'area sia una zona assolutamente da salvaguardare e da preservare. Non credo che in una città normale, come spero possa diventare Torino, aree come questa (San Pietro in Vincoli o Canale Molassi) siano adeguate al decoro ed alla dignità di una Città che vuole definirsi anche turistica. Pertanto, spero che questo esperimento finisca e, se domani dovesse arrivare in Consiglio Comunale (perché, come diceva l'Assessore, dopo la sperimentazione dovrebbe tornare in Consiglio Comunale per poter essere approvata), spero che questa sperimentazione non prosegua; se tutto sommato la risposta giustifica l'insediamento nel chiostro, credo che, dal punto di vista tecnico, oggettivamente non sia possibile pensare che in quella zona si possano effettuare operazioni di libero scambio, così come intese dalla realtà dei fatti (non nella filosofia o nella letteratura), perché li le azioni di libero scambio sono oggettivamente intollerabili e non credo che siano dignitose e decorose per una Città - lo ripeto - come Torino. Relativamente alle altre cose, non voglio dilungarmi, tanto non è determinante, se non per quanto riguarda il fatto che si spera che si chiudano in fretta le operazioni nel cimitero di San Pietro in Vincoli. Naturalmente, faccio una piccola postilla sul parcheggio di San Pietro in Vincoli, perché l'area definita legale è un'area che poi è strabordata ed ha costretto i cittadini a fare ricorso al TAR e mi pare che i cittadini abbiano avuto anche soddisfazione dallo stesso TAR rispetto alle loro istanze. Mi pare che, successivamente, la Giunta abbia fatto delle deliberazioni... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non c'è ancora una sentenza, ma comunque spero che arrivi e, in ogni caso, i cittadini hanno dovuto fare questo ricorso al TAR e credo che non sia adeguato, nell'ambito del rapporto di leale collaborazione che esiste tra cittadini ed Amministrazione, che i cittadini debbano difendersi nel loro diritto, che è quello di vivere dignitosamente la propria area e di poter parcheggiare in maniera libera e senza alcun tipo di preclusione dovuta a venditori abusivi che si posizionano a tutte le ore del giorno e della notte in quell'area. Pertanto credo che questo aspetto del ricorso al TAR sia un ulteriore segnale di quanto su quell'area siano fallite le volute operazioni politiche di integrazione attraverso l'utilizzo del libero scambio; oggettivamente sono fallite, possiamo dirlo con serenità. Quindi, per quanto riguarda questo ambito chiederei al Presidente di ragionare su questa interpellanza anche in Commissione, con l'Assessore alla Polizia Municipale e l'Assessore Curti (che ha risposto all'interpellanza), perché credo che questo debba essere uno degli argomenti di discussione di settembre, proprio per portare o provare a portare ad una soluzione una zona in cui, nonostante l'impegno delle Forze dell'Ordine, della Città e dell'Osservatorio per la Sicurezza Provinciale, non si è ancora arrivati ad una definizione precisa e puntuale di quello che è il rispetto dei diritti delle persone. Se il comandante Famigli dice che, dalle ore 13.00 del venerdì alle ore 19.00 del sabato, la Polizia Municipale è posizionata per evitare che i venditori abusivi si insedino su quella zona, credo che non sia così, perché la realtà dei fatti dimostra che il sabato questa situazione non si verifica. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola all'Assessore Curti. CURTI Ilda (Assessore) Non ho alcun problema, così come l'Assessore Tedesco, a mandarla in Commissione, però vorrei segnalare che giovedì, non di questa settimana ma della precedente, c'è stata un'audizione e il tema è stato affrontato a lungo in III e II Commissione. Quindi, se volete, rifacciamo un approfondimento, però pregherei, proprio perché la questione è molto complessa, di prevedere la presenza di tutti, perché l'abbiamo già affrontata e sicuramente la affronteremo a settembre. Passando la parola all'Assessore Tedesco, mi limito a sottolineare il fatto che gli abusivi ci sono a prescindere, non è la Città che li porta lì; ci sono, esistono. Pur condividendo il fatto che ci vogliano ordine, civiltà, decoro e rispetto delle regole, è un po' come pensare di vivere in Alaska ed essere contro la neve; nel senso che ci sono ed esistono perché ci sono situazioni di marginalità e di povertà che sono aumentate. Non è più soltanto ed esclusivamente un fenomeno che riguarda persone di origine non italiana, perché i numeri ci dimostrano sempre di più che ci sono persone italiane che fanno attività di libero scambio. Sicuramente non è un fenomeno facile, però stiamo cercando di governarlo proprio governandoli e non dicendo semplicemente che non possiamo farci niente. Quindi, pregherei... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Infatti, per più di dieci anni i numeri sono stati assolutamente controllabili e non c'era l'abusivismo intorno. Poi, però succede che i numeri aumentano e, quindi, il governo del fenomeno ha bisogno di interventi che non sono semplificabili e semplificanti. Quindi, torniamo ben volentieri in Commissione ad affrontare nuovamente il problema. LEVI Marta (Vicepresidente) Scusatemi, ben volentieri tutto, però mi corre l'obbligo di fare la solita parte. Questo tema, come afferma l'Assessore, è stato discusso in Commissione non più tardi di un paio di settimane fa. L'interpellanza segue il suo corso. Rispetto all'interpellanza, ripeto quello che dico sempre: ci sono punti dell'interpellanza a cui l'Assessore non ha risposto? Perché, altrimenti, l'interpellanza è discussa e, poi, nel lavoro delle Commissioni si fa quello che si ritiene, coinvolgendo i Presidenti di Commissione. Consigliere Tronzano, mi dica se ci sono dei punti dell'interpellanza a cui l'Assessore non ha risposto, perché, altrimenti, l'interpellanza è discussa. Naturalmente, poi un Consigliere si può dichiarare soddisfatto o meno della risposta ottenuta. La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea No, l'Assessore ha risposto puntualmente a tutte le domande e per me non è un problema considerarla discussa. Sicuramente, in settimana (mercoledì o giovedì) il Balon è oggetto di un'altra Commissione, pertanto ne ridiscuteremo in quella sede. Presidente, se ritiene che sia giusto considerarla discussa, per me va bene, ma, intanto, torneremo ed avremo gli strumenti, nel caso lo volessimo fare, per riproporre la discussione. LEVI Marta (Vicepresidente) Quello che tendo a fare è evitare che rimangano appese in aria (che sono in Aula o sono in Commissione). Mi sembra che la risposta attenesse a tutti i temi, ma poi, come dicevo, un Consigliere può non ritenersi soddisfatto della risposta. L'interpellanza è discussa. |