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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2013-02043
"CAP10100 CIRCOSCRIZIONE 8: AMMESSA LA COMPENSAZIONE TRA CONTRIBUTI DA EROGARE E CANONI DI CONCESSIONE NON RISCOSSI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAGLIANO E RICCA IN DATA 6 MAGGIO 2013.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201302043/002, presentata dai
Consiglieri Magliano e Ricca in data 6 maggio 2013, avente per oggetto:

"CAP10100 Circoscrizione 8: ammessa la compensazione tra contributi da erogare
e canoni di concessione non riscossi?".

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
Rispondo a questa interpellanza in virtù del fatto che mercoledì ho ricevuto le
deleghe alle politiche giovanili e, quindi, ho chiesto agli Uffici di rispondere
all'interpellanza; naturalmente, non avendo seguito la vicenda, non posso che avere
fiducia nella risposta dei tecnici (come sempre, d'altronde, perché ho sempre fiducia
nella risposta dei tecnici). In ogni caso, mi scuso se, in realtà, non ho ancora avuto
modo di entrare nel merito.
Per quanto riguarda il primo punto, il secondo punto ed il sesto punto, la morosità
ascrivibile all'Associazione Teatrale Orfeo, che è stata oggetto di incontri e di
comunicazioni ufficiali con gli Uffici della Circoscrizione 8, è conseguente a
problematiche di cassa e non di competenza; si tratta di questioni a loro volta
derivanti dai ritardi nei pagamenti di importi liquidati da parte di Enti Pubblici e
privati, tra cui la Città di Torino (è l'annoso problema del ritardo nei pagamenti e
nelle liquidazioni agli enti di terzo settore o ai soggetti culturali).
Senza indugiare in digressioni sulle responsabilità a monte di tutto ciò (sui famosi
ritardi con cui lo Stato centrale eroga i trasferimenti), occorre segnalare che, nel
corso del 2012, sono stati pagati dalla Città 16.281,00 Euro, relativi a prestazioni di
servizi effettuati dall'Associazione Teatrale Orfeo, con tempi compresi tra i 165 ed i
180 giorni dall'emissione delle relative fatture.
La verifica in merito alla sussistenza in seno all'Associazione di un'equilibrata
situazione di bilancio di competenza ha invece avuto esiti positivi; quindi, ha
consentito di accertare uno squilibrio riferito unicamente alla cassa, rendendo così
ineludibili le responsabilità in tal senso della Città e di altri Enti anche partecipanti
(come la FAM, che è l'ente organizzatore del Festival MITO SettembreMusica).
Diveniva così discutibile un'eventuale procedura di revoca della concessione a fronte
di canoni non pagati inferiori ai crediti vantati dall'Associazione nei confronti della
Città.
In virtù delle presenti considerazioni sarebbe stato altrettanto discutibile procedere
all'escussione della fideiussione, visto che il tema del bilancio di cassa è dovuto
anche al ritardo dei pagamenti dovuti da parte delle Amministrazioni pubbliche.
D'altra parte, la natura del centro di protagonismo giovanile CAP10100, che ospita
attività culturali aggregative e prive di fini di lucro, rendeva moralmente doverosa
un'attività di verifica e di individuazione di soluzioni agli eventuali problemi
emergenti.
Per questi motivi non si ritiene che la momentanea situazione di morosità, che
peraltro è stata circoscritta alla sola Circoscrizione 8 e della quale il Servizio
Politiche Giovanili è stato reso edotto solo recentemente, avrebbe dovuto impedire al
Servizio Politiche Giovanili di erogare un contributo pari a 5.000,00 Euro per
l'iniziativa "In scena o fuori dal palco", nell'ambito del Piano Locale Giovani
Provinciale, che è stato interamente finanziato dalla Provincia di Torino.
Per quanto riguarda i punti 3), 4) e 5) non è avvenuta alcuna compensazione tra i
contributi per l'attività dell'Associazione ed i debiti pregressi che essa aveva nei
confronti della Circoscrizione 8. Infatti, il citato contributo, pari a 5.000,00 Euro per
l'iniziativa "In scena o fuori dal palco", è stato completamente erogato in favore
dell'Associazione e da essa completamente e correttamente rendicontato al Servizio
Politiche Giovanili senza che avvenisse alcuna compensazione.
Si segnala che non sussiste alcun contributo pari a 11.000,00 Euro derivante dalla
determina dirigenziale n. 05590/50, la quale invece affida all'Associazione Teatrale
Orfeo la realizzazione di attività formative ed aggregative in favore dei giovani.
Questa prestazione è correttamente avvenuta ed in ragione di ciò è stata dunque
emessa relativa fattura da parte dell'Associazione. Questa fattura, con una modalità
simile alla cessione di crediti da parte di un creditore a favore di un ulteriore
creditore a monte, può essere compensata saldando quanto dovuto dall'Associazione
alla Circoscrizione 8, ottenendo così un risparmio in termini di tempi e di pratiche,
grazie all'identità interna all'Amministrazione cittadina di debitore del Servizio
Politiche Giovanili e di creditore a monte della Circoscrizione 8. Quindi, una fattura
è stata pagata direttamente alla Circoscrizione 8.
Quindi, non sussiste alcun progetto realizzato con un contributo ridotto, né
dell'83,5%, né in misura inferiore; è stato completamente erogato un contributo per
un progetto che è stato realizzato e rendicontato, mentre può essere oggetto di
compensazione il pagamento di una fattura per un servizio già prestato.
Per quanto riguarda il punto 7), nell'ottica di un'attenta vigilanza, in nome dei
principi che sono stati richiamati dall'interpellanza, si valuteranno le situazioni di
mancato rispetto delle condizioni dei capitolati di concessione intervenendo laddove
necessario e, al contempo, tenendo conto dei casi in cui il mancato rispetto delle
condizioni dipenda da un'analoga condotta della Pubblica Amministrazione, in
ragione dei vincoli normativi o dei ritardi dei trasferimenti erariali.
In ogni caso, al momento l'Associazione Teatrale Orfeo, che gestisce il CAP10100, è
in regola con i pagamenti, avendo già provveduto a pagare il canone trimestrale di
aprile, maggio e giugno 2013; quindi, al momento non sussistono morosità nei
confronti della Città.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore. È chiaro che, avendo ricevuto la delega mercoledì, non si
poteva... Però, in primo luogo, sarà mia cura trasferirle una memoria, anche perché,
se lei dice giustamente di prendere atto di quanto dicono gli Uffici, secondo me gli
Uffici stanno dicendo delle cose gravissime. Ho una memoria di quaranta pagine
preparata dai Consiglieri di quella Circoscrizione su come è andata effettivamente la
questione e vorrei consegnargliela in modo tale che l'Assessore abbia modo anche di
sentire e vedere gli atti che, di fatto, sono stati prodotti in questa memoria.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, abbiamo un Regolamento che di fatto dice
che, se non vengono pagate due rate trimestrali del canone di concessione, dobbiamo
togliere l'immobile all'Associazione. Visto che, ormai, sarà un anno che abbiamo
scoperto che in questa città c'è gente che ha delle concessioni e non paga gli affitti,
in questo caso noi diciamo che è anche colpa del Comune, perché, competenza o
cassa, mi scusi l'Assessore, non ho capito se siamo noi a doverci preoccupare se sia
sostenibile la gestione del non profit. Noi siamo in ritardo a pagare, ma questi
dovrebbero pagare e, quindi, gli diciamo: "Potete anche essere morosi, pagate
quando noi vi pagheremo"; a mio parere questo è gravissimo, perché non esiste da
nessuna parte che un'Associazione stia in piedi solo con il nostro contributo. Quindi,
c'è un canone di locazione, però poi gli facciamo fare un progetto e, a questo punto,
con i soldi del progetto sarebbero in grado di pagare il canone di locazione e io vedo
una linearità anche nelle cifre: 5.000,00 Euro e 11.000,00 Euro e parliamo di
11.800,00 Euro di canone e 14.665,70 Euro.
Sono allibito dal fatto che abbiamo qualcuno che non paga e, in questo caso, è colpa
nostra perché paghiamo a 180 giorni? Sono destinatari solo di soldi da parte del
Comune di Torino? Perché se una realtà non profit che fa attività culturali è
destinataria di soldi soltanto da parte del Comune di Torino, poi gli diciamo: "Visto
che vi paghiamo in ritardo, potete non pagarci l'affitto?". Non hanno altri interventi
da parte di privati? Non hanno interventi da parte della Regione? Cioè, se gli Enti
Pubblici non pagano, gli diciamo che possono non pagare il canone?
Per carità, Assessore, prendo atto dell'impossibilità di approfondire il tema, visto che
non l'ha seguito, ma ho aspettato per tre mesi che il Sindaco venisse qui a discuterne
(in quanto era sua la delega); sarà comunque mia cura fornirle dettagliatamente tutto
quello che è capitato. Ne avevamo già discusso in Aula, dove il Presidente della
Circoscrizione diceva: "Guai al Consiglio Comunale se si permette di dire come noi
diamo i contributi", ma si tratta di un'Associazione che all'interno di questo sistema
riceve un contributo per fare un progetto, che poi, di fatto, stravolge completamente
e, su trenta giovani di quel progetto, solo otto erano della Circoscrizione 8 e gli altri
venivano addirittura dalla provincia, mentre nelle finalità del progetto c'era scritto
che serviva per i giovani disagiati del quartiere.
Non penso che, dopo un'interpellanza così, piena di particolari, si possa dire che i
dati non siano esatti. Questi non hanno pagato l'affitto per mesi e noi ci diamo la
colpa visto che siamo in ritardo a pagarli, per cui sono abilitati a rimanere lì e a non
pagare l'affitto.
Come risposta mi sembra un po' strana: o non si rispetta una regola, o non si rispetta
l'altra. Sono preoccupato perché, a questo punto, adesso abbiamo sanato tutto (visto
che aspetto una risposta da tre mesi) e l'Associazione è in ordine; magari siamo
riusciti a dargli il contributo per fare i progetti e su questo, Assessore, vorrei che se
ne discutesse anche in Commissione o, comunque, si procedesse ad un
approfondimento, oltre a fornirle la nota, perché, altrimenti - e mi scuso per la
polemica -, ci sono delle associazioni di serie A e delle associazioni di serie B. Ci
sono delle associazioni che, se non pagano, le mandiamo fuori con lettere minatorie
ed altre associazioni con cui ci scusiamo perché è colpa nostra che siamo in ritardo
nel dare i soldi e che, quindi, possono tranquillamente non pagare l'affitto. Questo
non lo accetto.
Prendendo atto della buona fede dell'Assessore (su questo non discuto), quello che è
capitato evidenzia che ci sono due pesi e due misure, perché voglio vedere se ci
comportiamo così con tutti gli altri settori e, quando siamo in ritardo nel dare i
contributi, lasciamo all'interno degli immobili le associazioni.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
È evidente che, occupandomi di questa vicenda da tre giorni, non sono in grado di
replicare nel merito. Colgo la disponibilità a fornire gli atti, ma gli atti sono pubblici,
quindi sono in possesso dell'Amministrazione, così come della Circoscrizione. Sono
comunque disponibile a riprenderla eventualmente in Commissione.
Detto questo, vorrei limitarmi a segnalare il problema dei flussi di cassa del terzo
settore (credo che lei, venendo da quel mondo, sappia benissimo di che cosa stiamo
parlando); infatti, c'è un tema che sta ai flussi di cassa ed ai ritardi di pagamento
come fornitori di servizi. L'essere fornitore di servizi, quindi emettere fattura su cui
c'è il ritardo del pagamento, è diverso dal ricevere un contributo per progetti.
Sarebbe improprio ricevere un contributo per un progetto e con queste risorse non
fare il progetto per cui si è ricevuto il contributo, ma distoglierlo per coprire il
pagamento di altro non previsto dal progetto.
Quindi, affrontiamo pure la questione in Commissione. Credo che questo tema, che è
quello dei flussi di cassa e del terzo settore in generale, che eroga servizi a partire da
gennaio e che viene pagato a 165 o a 180 giorni, non essendoci una Legge, mentre
relativamente alle imprese il pagamento delle fatture ai sub-fornitori ed ai fornitori a
180 giorni è previsto dalla Legge, per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni
non è così. Questo è sicuramente un tema che sta a cuore a tutti noi, anche al
Consigliere Magliano, perché il terzo settore eroga servizi e copre, secondo i principi
di sussidiarietà, anche attività, quindi è comprensibile il fatto che gli enormi ritardi
del pagamento (non soltanto, come si dice qui, del Comune di Torino, ma anche di
altri soggetti) abbiano determinato per un periodo il non pagamento della morosità
(peraltro, adesso è sanata e si ricevono pagamenti regolari).
In ogni caso, discutiamone in Commissione, in modo tale che io possa entrare anche
più nel merito degli atti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Se rinviamo l'interpellanza in Commissione, rinviamo anche la discussione.
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sono grato all'Assessore quando dice di portarla in Commissione. Se vuole, invece,
possiamo considerarla - Presidente, questo però lo decida lei - sospesa in Aula per un
aggiornamento a settembre, così lei avrà gli ulteriori dati. Spesso abuso della bontà
del Presidente ad inviare i temi in Commissione e, quindi, non vorrei farlo, ma, se
l'Assessore lo ritiene ed il Presidente me lo concede, la terrei sospesa in Aula.
Chiedo se sia possibile mantenerla sospesa in Aula, alla luce di quello che ha detto;
ne riparleremo a settembre, durante il primo Consiglio utile, così nel frattempo le
avrò fornito la documentazione di cui le parlavo e lei avrà avuto modo di
approfondire la pratica. L'unica cosa che vorrei sottolineare è che c'era un
Regolamento da attendere e questo Regolamento non è stato atteso.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Comunico al Consiglio Comunale che, come richiesto dal Consigliere Magliano,
questa interpellanza rimane sospesa in Aula. Se sarò io a presiedere, a settembre però
non la invieremo in Commissione, ma la considereremo discussa. Il Consigliere potrà
essere soddisfatto o meno, ma non la ricalendarizziamo in Aula per poi inviarla in
Commissione.

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