| Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303010/002, presentata in data 25 giugno 2013, avente per oggetto: "Pedonalizzazioni sperimentali: vanno, vengono, restano?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Il Consigliere sa che c'è stato un lungo lavoro di verifica, con le Circoscrizioni e con la Commissione competente, delle aree disponibili della Città nelle quali iniziare un ragionamento di pedonalizzazione definitiva. Voglio sottolineare che il ragionamento è iniziato con tutte le Circoscrizioni, proprio perché, anche nel programma elettorale - con il quale ci siamo presentati alle ultime elezioni amministrative - si sottolineava come ci fosse la necessità di studiare un piano cittadino e che non fosse soltanto necessario interrogarsi, dividersi e discutere sulla pedonalizzazione di via Roma o di via Po. Si è iniziato, quindi, come dicevo, un ragionamento ampio e condiviso con i singoli territori. L'elenco delle vie che le Circoscrizioni hanno proposto è un elenco importante, oggetto anche di una deliberazione specifica, con la quale, come il Consigliere ricorderà, è stato condiviso anche nella Commissione competente. Si tratta di vie nelle quali si è deciso di partire con una sorta di sperimentazione e quindi non tanto con una Festa di via o un approccio tradizionale, ma con una vera e propria pedonalizzazione di 48 ore, andando poi a verificare i risultati e il livello di apprezzamento, non soltanto delle Associazioni dei commercianti dei singoli territori, ma anche e soprattutto dei territori interessati, intesi come Circoscrizioni, ma anche dei Comitati cittadini che spesso nascono in queste occasioni. Su alcune di queste vie sono già state effettuate le sperimentazioni. Ne cito alcune. Il Consigliere avrà, poi, naturalmente a sua disposizione il testo della deliberazione e di una breve nota che abbiamo preparato nelle scorse settimane. In via di Nanni, in largo Saluzzo, in via Monferrato, in via Chiesa della Salute, in corso De Gasperi, in via Garessio, ad esempio, sono già state fatte alcune sperimentazioni specifiche. Alcune di queste hanno dato davvero buoni risultati; cito la migliore, via Monferrato, ossia quella che, probabilmente, ha dato soddisfazione più ampia di condivisione sul singolo territorio. Altre hanno creato dibattito sui giornali e nel territorio. Ci sono i comitati a favore e i comitati contro, e cito corso De Gasperi, tanto per non ricordare i due punti forse più lontani tra loro. Le altre che ho citato sono invece sperimentazioni che sono andate abbastanza bene; stiamo verificando con le Circoscrizioni su quali di queste continuare e andare verso una sperimentazione definitiva e cito, ad esempio, piazza Foroni, largo Saluzzo e via Chiesa della Salute. La Circoscrizione ha avuto una prima fase nella quale ha chiesto l'intervento e una seconda fase nella quale ci ha chiesto il rallentamento per la sostituzione di una via che ci ha proposto negli scorsi giorni. C'è, quindi, un ragionamento in corso e un lavoro anche particolarmente prezioso. È evidente che, se si vuole ragionare davvero di un piano di pedonalizzazioni definitivo, c'è bisogno di una fase di condivisione importante con il territorio e visto e considerato che quando parliamo di pedonalizzazioni non vogliamo parlare di ordinanze dove si va a sostituire qualche posto auto con un divieto di sosta (cosa che abbiamo fatto in tante aree, ma che oggi volontariamente non cito, perché non si tratta di sperimentazione e non si tratta di processi di pedonalizzazione), faccio un esempio: via Montebello è una via per la quale, qualche settimana fa, abbiamo deliberato in Giunta e per la quale credo sia pronta proprio questa mattina l'ordinanza definitiva di pedonalizzazione. Essendo un tratto molto breve, però, non sprecherei il termine pedonalizzazione per ordinanze di quel genere. Il percorso, quindi, come dicevo, è lanciato; c'è la volontà di proseguire, per rispondere alla domanda dell'oggetto dell'interpellanza e quindi tra i tre, ossia tra "vanno, vengono, restano", direi che restano, ossia che si continua. Si valuterà, però, con la Commissione competente, nelle prime sedute di settembre, un po' un meccanismo ad imbuto, ossia siamo partiti da 41 aree in valutazione, siamo arrivati ad una ventina di aree in deliberazione; abbiamo deciso di partire con una sperimentazione in una decina di aree; 6 di queste sono già state effettuate, effettueremo le altre 4 nel mese di settembre e poi, insieme alla Commissione competente, decideremo su quali di queste proseguire e su quali di queste, invece, è ancora necessario un approfondimento. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore anche per l'inquadramento e il discorso generale sulla situazione delle pedonalizzazioni, che per ora mi sembra un po' una montagna che ha partorito un topolino, nel senso che già le aree erano state progressivamente ridotte, poi in alcune, tra cui quelle citate nell'interpellanza, ci sono stati una serie di problemi. A noi interessa capire, però, più puntualmente, rispetto alle 3 aree citate nell'interpellanza, perché è successo quello che è successo. In particolare, quindi, sull'area di via Garessio, dove peraltro non ci sono stati particolari problemi, non abbiamo capito chi ha chiesto questa pedonalizzazione, nel senso che, durante la discussione preventiva in Commissione, ci è stato detto che c'era stata ampia consultazione nei territori e in Circoscrizione e che, anzi, erano tutte aree che erano state sollecitate o dalle Circoscrizioni o dagli abitanti o dai commercianti, eccetera. Chiedendo in giro, anche a livello di Circoscrizione, nessuno ha capito chi abbia voluto quest'area di via Garessio. Mi ricordo che in Commissione disse che addirittura erano venuti da lei dei cittadini a parlare e a chiedere quest'area; vorremmo, quindi, capire da dove venga questa idea di via Garessio, se dalla Circoscrizione, da un comitato, da un gruppo, perché tra tutte le aree è parsa forse quella un po' più strana, per la sua natura, da giustificare. Sull'area di via Chiesa della Salute, invece, ci siamo chiesti come mai vi sia stata questa marcia indietro, nel senso che la pedonalizzazione non si è fatta e neanche la sperimentazione. Anche in questo caso, siamo arrivati in Commissione dove ci è stato detto che la Circoscrizione era favorevole, i commercianti erano d'accordo, che c'era stata la consultazione, eccetera; dopodiché, si arriva sul territorio, comincia anche solo a girare la voce che saranno messi i cartelli la settimana seguente per pedonalizzare e partono le proteste dei commercianti, vengono messi cartelli dappertutto e vengono fatte raccolte di firme, finché la Giunta fa marcia indietro. Per capire questo meccanismo, ci piacerebbe sapere come ciò sia stato possibile. All'inizio, infatti, ci viene detto che c'è l'accordo della Circoscrizione, poi si va sul campo per realizzare tale accordo, ma improvvisamente non c'è più questo accordo, anzi c'è la resistenza. La terza area è stata quella di largo Saluzzo. Anche qui (come raccontato da chi vi abita), il mattino del sabato sono arrivati i Vigili con i cartelli di divieto messi un po' timidamente all'inizio, poi sono venuti a fine mattinata del sabato e li hanno tolti e la pedonalizzazione non c'è stata. Largo Saluzzo, quindi, è rimasto come è normalmente, ossia pedonalizzato sui bordi delle esedre, ma la pedonalizzazione completa prevista non è avvenuta. Quindi, anche qui vorremmo capire qual è il motivo e perché si è fatta questa marcia indietro addirittura il sabato mattina. Qualche cosa è successo, per cui, alla fine, la pedonalizzazione sperimentale non si è fatta e si è preferito soprassedere. Anche in questo caso si sarebbe potuto decidere un po' prima, nel senso che chi si aspettava di andare lì e di trovare la zona pedonalizzata, compresi gli abitanti, poi non ha capito nulla, perché non si è compreso se l'avrebbero fatto o meno. In questi casi bisognerebbe anche capire come gestire il flusso informativo e decisionale, in modo che poi i cittadini non siano sorpresi dai cambiamenti di rotta all'ultimo momento. Quindi, capiti questi tre casi, poi la domanda era se, dopo questo ciclo di pedonalizzazioni, ci sia stata una qualche forma di analisi del risultato, cioè se c'è stato uno studio o un feedback. Anche questa questione l'avevamo già sollevata in Commissione; non chiedo di fare un questionario a chi passa di lì (anche se, secondo me, sarebbe stata comunque una buona cosa), ma vorrei capire se c'è stata un'analisi di qualche genere con la Circoscrizione, con i commercianti o con qualcuno, chiedendo se fossero soddisfatti o meno e se fosse necessario cambiare o migliorare qualcosa. In altre parole, vorrei sapere che tipo di procedimento è stato messo in piedi dall'Amministrazione per avere delle conclusioni, perché ha senso fare un esperimento se, poi, c'è un qualcosa per valutare se ha funzionato o meno, in maniera più oggettiva del brusio generale. Vorremmo capire se l'Amministrazione ha messo in atto o vuole mettere in atto qualche cosa per arrivare, anche nei confronti del Consiglio Comunale, ad un rapporto sui risultati e sul gradimento effettivo in ogni zona di questo esperimento. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la replica, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Mi permetto di dare qualche risposta nel dettaglio, ripromettendomi di fare poi in Commissione un'analisi approfondita di tutte le sperimentazioni. Per quanto riguarda via Garessio, la Circoscrizione, nella persona del coordinatore Miano, ci ha poi fatto avere l'indicazione di procedere con la sperimentazione su via Garessio e quindi si è deciso di partire da lì. A proposito di via Chiesa della Salute, come dicevo la Circoscrizione prima ci ha dato l'indicazione di procedere con la sperimentazione, si è preparato tutto e, poi, è arrivata una nota a firma del Presidente che ci chiedeva di soprassedere e che annunciava che ci avrebbe fatto avere la sostituzione a breve. Avevo ricevuto un mandato molto netto da parte della Commissione di condividere con il territorio e davanti ad una nota ufficiale del Presidente ci siamo fermati. Relativamente a largo Saluzzo è successo questo: l'ordinanza era di "conferma", tra virgolette, della pedonalizzazione dell'esistente, cioè sulle esedre laterali; si è scelto di non procedere con l'interruzione dei flussi viari proprio perché dallo studio fatto emergeva una problematica di carico eccessivo sulle vie laterali. Voglio però sottolineare che nello studio di revisione della mobilità del quartiere c'è anche l'opzione della pedonalizzazione definitiva di quella piazza e, sapendo che il Consigliere ha particolarmente a cuore il tema, dovremo poi verificare insieme come e quando procedere da questo punto di vista. L'ultimo elemento riguarda il modo in cui si valutano i dati. Per ogni singola area stiamo verificando quali sono i ritorni dei singoli territori e inserirei anche questo nella valutazione che faremo a settembre in Commissione per capire insieme su quali di queste questioni tornare. Quindi, la fase di valutazione dei risultati è in corso e aspettiamo settembre per la sperimentazione delle aree che sono oggetto di deliberazione, ma che non abbiamo ancora sperimentato (perché ce ne sono quattro che sono in questa condizione), e poi verificheremo insieme com'è andata. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza discussa. |