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Estratto dal verbale della seduta di Venerdì 28 Giugno 2013 ore 09,00
Paragrafo n. 4
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-02947
ESTATE 2013 - GRANDI CONCERTI PRESSO LO STADIO OLIMPICO. DEROGA AL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DALL'INQUINAMENTO ACUSTICO.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201302947/126, presentata dalla Giunta Comunale in data 21 giugno 2013, avente
per oggetto:

"Estate 2013 - Grandi concerti presso lo Stadio Olimpico. Deroga al Regolamento
Comunale per la tutela dall'inquinamento acustico"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Comunico che in data 27/06/2013 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
È stata convocata questa seduta straordinaria di Consiglio in riferimento alla
necessità di trattare e votare questa deliberazione. Per la stessa, ieri pomeriggio, è stata
convocata una Commissione congiunta che ha sortito anche due emendamenti i
quali, contrariamente a quanto era stato richiesto e concordato in Conferenza dei
Capigruppo, non sono firmati da me, bensì dagli Assessori, perché sono stati
protocollati soltanto questa mattina e vi sono stati distribuiti in Aula.
Gli Assessori possono illustrare il provvedimento.
La parola all'Assessore Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Assessore)
Sarò breve perché si sono susseguite, negli ultimi giorni, diverse Commissioni
Consiliari e la Conferenza dei Capigruppo, ossia tutte sedute utili ad approfondire un
provvedimento che, in realtà, è molto semplice.
Come i Consiglieri sanno, in data 21 maggio 2013, questa Giunta ha approvato
l'accoglimento delle richieste, per l'assegnazione dello Stadio Olimpico, da parte
delle società Setup Live S.r.l. e Vivo Concerti S.p.A., approvando contestualmente
specifici schemi di convenzione che riportavano diritti e obblighi intercorrenti tra
Città e soggetti organizzatori degli eventi, ivi compresi i benefici economici per la
Città conseguenti al piano tariffario.
Questo calendario, come i Consiglieri sanno, prevede, per il periodo giugno-
settembre, un importante carico di eventi nel sito dello Stadio Olimpico e, in
particolare, eventi di richiamo nazionale e internazionale: quattro serate Vasco Rossi,
che si sono già svolte; due serate i Muse; una serata Jovanotti; per complessivi 7
giorni nel periodo che intercorre dal 9 giugno al 16 luglio, oltre alle relative prove.
Come i Consiglieri sanno, il Consiglio Comunale, nel marzo del 2006, aveva
approvato il Regolamento per la tutela dell'inquinamento acustico e questo
Regolamento, tra l'altro, prevede che le attività di spettacolo, quali i concerti,
possano essere oggetto di autorizzazioni comunali a derogare i limiti vigenti per le
sorgenti sonore, anche in siti diversi da quelli individuati dall'allegato che venne
approvato contestualmente al Regolamento.
In particolare, l'articolo 15 del Regolamento citato, al comma 4, dispone che - cito
testualmente -: \"I limiti di cui ai precedenti commi possono essere elevati fino a 80
decibel su 30 minuti per un massimo di 5 giorni per ogni sito, anche non consecutivi,
nell'arco dell'anno solare, previa - questo è l'elemento importante - deliberazione di
Giunta Comunale che esprima parere favorevole sulla base di documentate
motivazioni di carattere artistico e socioculturale o comunque di interesse pubblico\".
Sulla base di questa disposizione, la Giunta Comunale ha approvato le deroghe che il
Regolamento consente nella misura di 5 per il concerto di Vasco Rossi che si è già
svolto; successivamente, quindi in data 17 giugno, il legale rappresentante di Vivo
Concerti S.p.A. (quindi, qualche giorno fa) ha chiesto di essere autorizzato al
superamento dei limiti vigenti per le sorgenti sonore per il concerto dei Muse. Per
questo motivo la Giunta Comunale ha richiesto il coinvolgimento del Consiglio
Comunale, per poter procedere ad una deroga ulteriore, per cui riteniamo opportuno,
per il solo sito Stadio Olimpico e per il solo anno 2013, quindi per la sola
programmazione citata in premessa, di derogare alle disposizioni di cui all'articolo
15.
Nel frattempo, così come richiesto da alcuni Consiglieri Comunali, abbiamo
provveduto ad un coinvolgimento dell'ARPA (Agenzia Regionale per l'Ambiente
del Piemonte), chiedendo alla stessa delucidazioni rispetto all'impatto di questi
ulteriori decibel sul sito dello Stadio. La prescrizione, che, tra l'altro, è oggetto anche
di un emendamento specifico dell'ARPA, è quella - naturalmente - di limitare
l'orario degli spettacoli e i concerti entro le ore 24.00 e di adottare adeguate forme di
comunicazione e pubblicità preventive, ma devo dire che il dibattito, anche mediatico
di questi giorni, ne ha favorito la comunicazione. Nel corso degli ultimi giorni, sia in
sede di Conferenza dei Capigruppo, ma soprattutto nelle Commissioni Consiliari,
grazie al contributo di tutte le forze politiche dell'Aula, si è provveduto a
immaginare modifiche puntuali a questa proposta di deliberazione Consiliare che, in
realtà, spostano la responsabilità, ossia ritrasferiscono la responsabilità di ulteriori
deroghe alla Giunta.
Questo è il senso principale degli emendamenti. Insieme a questo, oltre al
recepimento delle osservazioni dell'ARPA, il dibattito importante delle Commissioni
Consiliari e della Conferenza dei Capigruppo ha portato anche, però, a verificare la
necessità di avviare un iter di modifica del Regolamento n. 318, utile a verificare
come, sostanzialmente, questo nuovo carico di eventi (che noi ci auguriamo non sia
solo straordinario per quest'anno, ma possa rientrare all'interno di una ordinarietà
nella programmazione culturale della Città), possa essere riconosciuto anche da un
rinnovato Regolamento e, pertanto, da un appropriato dibattito che coinvolga le
Commissioni Consiliari competenti e l'intero Consiglio Comunale.
Per cui, ci siamo preoccupati di recepire alcune osservazioni e abbiamo provato a
concordare gli emendamenti di cui spero vi sia stata data copia. Nel corso dell'ultima
Commissione Consiliare, in particolare quella della giornata di ieri, tra l'altro, si è
provveduto anche ad evidenziare come la necessità di provvedere a una verifica ed
eventualmente a una conseguente modifica del Regolamento Comunale, possa essere
anche caratterizzata dalla ridefinizione dei siti di interesse per lo svolgimento di
ulteriori manifestazioni di carattere musicale.
Pertanto, la deliberazione, così come è stata presentata al Consiglio Comunale,
verrebbe modificata con questi emendamenti e io ringrazio le forze politiche, i
Capigruppo e i membri delle Commissioni Consiliari competenti per il contributo
che hanno dato e soprattutto per l'approvazione, se lo vorranno, della deliberazione
che consentirà, già questa sera, lo svolgimento regolare, così come richiesto dagli
organizzatori, del concerto dei Muse e successivamente le altre manifestazioni già
programmate.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Userò dei decibel per non superare, per l'ennesima volta, i limiti di tolleranza.
Volevo soltanto dire che questa deliberazione è da ripresentare, all'inizio di gennaio,
tale e quale per il 2014, perché se noi pensiamo che il problema sia risolto in modo
estemporaneo, va bene, ma c'è un problema strutturale che non può non permettere
ai Consiglieri Comunali di riflettere, perché altrimenti in questa Città vietiamo
qualunque cosa.
Se noi riteniamo che per un concerto di 2 ore la soglia di 80 decibel, che può dare
fastidi, sia non tollerabile e crei un problema per la salute e quindi necessiti di un
provvedimento, soglie di 110, 120 decibel, durante le manifestazioni, impongono
un'ordinanza del Sindaco di sospensione immediata.
Noi non possiamo pensare di usare metri di misura completamente differenti. Stasera
e domani sera, quelli che andranno al concerto saranno esposti, i più vicini in
particolare, a soglie di 120-130 decibel, sopra i 100 di sicuro, che possono portare
fastidio, dolore, nausea, vomito. Se noi prendiamo sul serio questi argomenti,
dovremmo vietare certi tipi di esposizione.
La stessa cosa vale per le partite allo stadio: normalmente, in una partita all'interno
dello stadio si superano i 100 decibel in più occasioni (non solo durante l'annuncio
dei giocatori, ma anche nel corso della partita); così come per i matrimoni o in
qualunque altro luogo in cui si ritiene che la soglia dei 72 o 80 decibel non debba
essere superata.
O riteniamo che la città debba diventare un mortorio, o troviamo un sistema valido di
tolleranza per fare in modo di ospitare le manifestazioni. Una cosa è l'esposizione
acuta a decibel molto elevati, mentre un'altra cosa è l'esposizione temporanea - per
alcune ore o decine di minuti - ad alcuni decibel. Di conseguenza, l'anno prossimo,
quando faremo i fuochi d'artificio, dovremo tenere la gente ad almeno cinquecento
metri di distanza, perché, da molto vicino, i fuochi d'artificio hanno soglie altissime
(150-160 decibel), addirittura superiori ai colpi di pistola; chiaramente, più lontani
bisogna abbassarsi un po'.
Se prendiamo sul serio la questione dei decibel durante le manifestazioni, chiediamo
un parere alle ASL competenti e, se l'ASL dirà che c'è una soglia di rischio,
vieteremo le manifestazioni. Torino sarà la prima città mortorio del mondo, stabilirà
un record e, probabilmente, porterà fortuna in futuro, ma questo non può essere.
Quindi, credo che sia nostro interesse ospitare i concerti in questa città; non è che
Vasco Rossi, i Muse e Jovanotti ci fanno un favore a venire a Torino.
Scusatemi, ho un'ultima considerazione e la devo ricordare in quest'Aula: se non ci
fosse stato un ostruzionismo vincente dodici anni fa, in quella zona avremmo avuto
lo stadio Filadelfia che avrebbe potuto ospitare i concerti. Chi è il "deficiente", tra
virgolette (scusate il termine, ma è una domanda retorica), o lo sprovveduto che
costruisce uno stadio privato - mettiamo la Juventus - con 30-40.000 posti e, poi,
rifiuta i potenziali clienti? Dice: "Solo i Testimoni di Geova, che pregano in silenzio;
gli altri invece no". Non esiste; ad un certo punto, questa città stava per fare tre stadi,
di cui due in quella zona. Adesso, quando faranno il nuovo Filadelfia, mi auguro
(oltre a sperare nel riscatto della squadra del Torino, così il derby sarà garantito quasi
sempre) che questo ospiti anche concerti ed altre attività, perché è legittimo ed è
normale. Chi è contrario a fare i concerti al Filadelfia, lo dico alla Circoscrizione ed
ai palazzi lì attorno, lo dica adesso, non che adesso va ai cortei ed applaude dicendo:
"Viva il Filadelfia" e domani, al primo rumore un po' più alto (compresi quello dei
tifosi), comincerà a presentare petizioni e a cambiare idea.
Sono stufo di un atteggiamento (che, ormai, è diffuso tra la gente, tra i giornalisti, tra
chi scrive e tra i politici) per cui si cambia opinione a seconda della giacchetta e della
cravatta o a seconda di chi parla. Credo che la Città debba mantenere un
atteggiamento di coerenza.
La prima scelta - e chiudo il mio intervento - che il Consiglio Comunale deve fare è
decidere se vogliamo i concerti ed i grandi eventi a Torino; non li vogliamo
all'Olimpico? Benissimo. Inventiamoci un'altra zona, li diamo tutti in appalto alla
Juventus, tanto lì c'è Venaria, che, al massimo, protesterà. Non mi parlate dell'Arena
Rock o di altre invenzioni surrogate, perché non possiamo pensare che Torino non
possa ospitare grandi eventi (compresa piazza San Carlo). Mi viene in mente quando
Vattimo protestò insieme ad altri per delle iniziative in centro e tutti dissero:
"Trasferiamole in periferia", una volta trasferite in periferia (magari per rivalutarle),
protestano quelli della periferia e non si capisce il motivo per cui il Vattimo che abita
alle Vallette debba essere contento di avere il rumore ed il Vattimo che abita in
piazza Castello no.
Usiamo un criterio, modifichiamo il Regolamento e pensiamo a lungo, perché -
scusate la chiusura, ma, ormai, è consueta - il Regolamento del 2006 è una cagata
pazzesca, come "La corazzata Potemkin".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Abbia pazienza, le ho appena inviato una lettera, Consigliere Viale. La prego di
essere rispettoso di quest'Aula; se non si sente di esserlo, la invito ad uscire.

VIALE Silvio
Presidente, per fatto personale...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
No, abbia pazienza!

VIALE Silvio
Presidente, o applica il Regolamento o non mi invita ad uscire perché ho detto
"cagata" (che fa parte del linguaggio italiano e non è un'offesa); non è colpa mia se
si ritiene offeso e se lei, per motivi politici, nel 2006 c'era ed ha approvato quel
Regolamento del cavolo!

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Al di là dello streaming e delle registrazioni, sono dell'idea che, se i cittadini
avessero veramente contezza di come avvengono le sedute in Aula, pagherebbero il
biglietto non per andare a vedere i Muse, ma per assistere al Consiglio Comunale e,
soprattutto, per vedere clown come il Consigliere Viale (che, peraltro, si sta anche
adeguando a livello di divisa al ruolo che, evidentemente, si sta ritagliando in Sala
Rossa).
Per entrare nel merito, in realtà non cambio tema, perché non si può non partire da
una considerazione sullo scarsissimo livello di serietà che questa maggioranza ha già
dimostrato e sta dimostrando sull'argomento. Stiamo partecipando ad una seduta
straordinaria del Consiglio Comunale perché la Giunta ha sbagliato e questo ce lo
dobbiamo dire; evidentemente, c'è stato - come ha già ammesso la Giunta nelle
Commissioni precedenti - un errore di valutazione e di calcolo rispetto al numero
degli sforamenti. Questo è qualcosa che può avvenire, nell'iter amministrativo non è
necessariamente uno scandalo, nella misura in cui, magari, è anche sintomo della
maggiore attrattività di grandi eventi musicali che la Città sta progressivamente
avendo.
Qual è il vero problema? La completa incapacità che, neanche tanto dalla Giunta, ma
dai banchi del Consiglio questa maggioranza ha saputo dimostrare nel gestire la
situazione, a fronte di una deliberazione che, oggettivamente, dava (vuoi per la fretta,
vuoi magari per la necessità di dare subito delle risposte concrete agli organizzatori)
impropriamente delle indicazioni dei soggetti organizzatori e addirittura di chi
neanche aveva formalizzato la richiesta di ottenere lo sforamento dei decibel.
Di fronte al compito a cui sono chiamati i Consiglieri Comunali (cioè dare un
contributo anche emendativo rispetto ad una proposta che arriva dalla Giunta), nella
migliore delle ipotesi, da questa maggioranza ho visto il silenzio, nella peggiore,
l'isterismo e la fretta e, nel resto dei casi, l'assenza.
Vorrei veramente limitarmi a ricordare che nell'affrontare un percorso - che
l'opposizione ha raccolto con maturità - di confronto nel merito per cercare di
trasformare una deliberazione in qualche cosa che fosse consona ai compiti di
quest'Aula (cioè, secondo il Regolamento, dare una valutazione sui criteri di
sforamento e, quindi, andare a dire che, se effettivamente all'Olimpico sono
programmati più eventi e c'è maggiore richiesta, bisogna consentire più sforamenti),
invece che cosa è avvenuto? Siamo in tempi di urgenza nella convocazione e questa
maggioranza non riesce neanche a garantire il numero legale? Il dibattito si apre con
questi show indecenti del Consigliere Viale, che continuano a ripetersi?
Nel merito mi limito a dire che posso ritenermi soddisfatto, perché bisogna anche
dare valore, poi, al conseguimento degli obiettivi dell'iter che la Giunta ha scelto di
condividere, all'approfondimento nelle Commissioni e anche al recepimento delle
modifiche richieste (sia nel dispositivo, che nella narrativa). Intendiamoci:
nonostante rimanga un rattoppo, diventa un rattoppo sostenibile e non più un mostro
da Procura, come, invece, mi ero permesso di segnalare nelle iniziali sedute della
Conferenza dei Capigruppo.
Intanto, vorrei ricordare ancora un paio di elementi, soprattutto per il dibattito futuro
in vista della riforma del Regolamento stesso. Il parere è stato richiesto, un po'
tardivamente, all'ARPA, anche perché stiamo parlando di sforamento dei decibel ed
è chiaro che il riferimento è la tutela della quiete e della salute dei cittadini (per
quanto, evidentemente, al Consigliere Viale tutto ciò non importi, probabilmente
perché non ci abita vicino); l'ARPA fornisce delle risposte che, comunque,
dobbiamo tenere in considerazione, perché aggiunge che il livello sonoro massimo
previsto, cioè 80 decibel, è riferito presumibilmente alla facciata dei ricettori più
esposti e, però, costituisce un valore decisamente elevato, che potrebbe essere causa
di alcune segnalazioni di disturbo. Naturalmente, questo non significa che bisogna
vietare i concerti o rinunciare a delle grandi occasioni per la città, però chiedo di
raccogliere l'invito dell'ARPA, che, appunto, ci sollecita a valutare con attenzione la
reale necessità di adottare tale soglia limite.
Questo lo dico perché prima di consentire a Vasco Rossi, che di sicuro ha portato un
grande afflusso di persone e quindi anche di risorse e di indotto turistico alla Città,
cinque sforamenti (addirittura non solo per le date aperte al pubblico, ma anche per le
prove e per i concerti ristretti per i fan più accaniti e quant'altro), forse per il futuro
sarebbe il caso di fare una valutazione complessiva, anche tenendo conto di questi
rilievi ambientali e sonori.
Concludendo, mi limito a ritornare (punto dal quale sono partito) sulla scarsa serietà
che la maggioranza sta dimostrando. Abbiamo accettato di confrontarci nel corso di
una calendarizzazione straordinaria, siamo qui dalle 9.00 del mattino, eppure tra i
banchi della maggioranza ci sono tante assenze e, sinceramente, mi permetto di
dubitare sulla loro reale giustificazione. Anche perché se - come è successo - sui
giornali si agita per una settimana il dramma della perdita di chance e di grandi
occasioni imprenditoriali e di sviluppo turistico per la Città, allora poi uno il sedere
lo deve portare in Consiglio quando viene convocato e non deve, invece, andare
sempre a piatire il contributo del numero legale dall'opposizione, che, per quanto mi
riguarda e riguarda il Gruppo di Fratelli d'Italia, oggi non arriverà, perché non ve lo
meritate.
C'è già stato un incontro tra maggioranza ed opposizione per evitare una figuraccia
ed accettare un iter straordinario di approfondimento, ma, evidentemente, voi non
siete neanche all'altezza di questo iter di approfondimento, perché non riuscite a
garantire - pur avendo nei numeri la maggioranza - la presenza in Aula dei vostri
Consiglieri.
Sinceramente, posso annunciare che dovreste già leccarvi le dita e ringraziare che la
minoranza abbia rinunciato ad una linea di opposizione ostruzionistica, ma che
addirittura dobbiate fare affidamento su questa stampella e su questo soccorso
azzurro del numero legale da parte dei banchi dell'opposizione è, secondo me,
veramente un elemento indecente, che merita di rilevare, da tutti i punti di vista
(soprattutto politico ed amministrativo), tutte le manchevolezze di questa
maggioranza, evidentemente troppo concentrata a guardarsi l'ombelico sul rimpasto
di Giunta, piuttosto che dare seguito e peso alle vicende amministrative fondamentali
per la Città.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Prima di concedere la parola agli altri Consiglieri, vorrei far notare che
nell'emendamento n. 2, all'ultima riga, vi è un errore materiale; viene citata una
mozione approvata in Consiglio Comunale con una data sbagliata (non è il 21, ma il
18 gennaio 2010). Per indicare la mozione correttamente suggerisco agli Uffici di
integrarla con "mecc. 200907300", in modo tale che non sia in discussione il
contenuto di quella mozione.
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Quanto amiamo questa Città come opposizione? Tantissimo. Adesso è emerso un
errore materiale all'ultimo secondo. In ogni caso, amiamo la nostra Città e su questo
abbiamo basato la nostra attenzione nel corso del dibattito, pertanto agiremo con
responsabilità.
Abbiamo cercato di sottolineare - come diceva giustamente il Capogruppo Marrone
prima - che la Giunta, con la sua maggioranza, ha comunque commesso degli errori
di sottovalutazione e, conseguentemente, si è assunta anche, correttamente e con
onestà intellettuale, la negativa responsabilità di questa proposta di deliberazione
arrivata all'ultimo secondo all'attenzione del Consiglio Comunale.
Questo per noi è un dato oggettivo, che non possiamo sottacere e che dobbiamo
mettere in evidenza, ma che non deve farci fermare rispetto ad un percorso, invece,
molto più importante, che ha una doppia valenza: la valenza a favore dei cittadini e la
valenza a favore della vocazione internazionale della nostra città.
Questi sono i due pilastri sui quali l'opposizione o, perlomeno, il PdL si è battuto in
questi pochi giorni di dibattito.
Noi siamo sempre stati a favore dei concerti; mai abbiamo detto no ai concerti e non
so neanche perché alcuni organi di stampa abbiano messo in evidenza che il
centrodestra cittadino, compresi i Fratelli d'Italia e la Lega Nord, mettesse in dubbio
la realizzazione dei concerti stessi. Nessuno ha mai citato questo e nessuno si è mai
permesso di dire che i concerti non si dovessero realizzare, almeno io non l'ho
sentito in Capigruppo. Sicuramente abbiamo sottolineato, sia con Fratelli d'Italia sia
con il PdL, due aspetti; il primo, che ha già citato il Capogruppo Marrone, e il
secondo è quello che sto citando io in questo momento, cioè il fatto che i concerti si
devono svolgere, ma che, al tempo stesso, è necessario iniziare una discussione sul
Regolamento datato 2006 affinché subisca delle modifiche, perché oggettivamente,
come ha detto lo stesso Assessore Lavolta, è datato. La Città ha subito delle
modificazioni sostanziali in questi sei-sette anni e, conseguentemente, il
Regolamento è assolutamente prioritario.
Pertanto, bene accogliamo l'emendamento n. 2, ancorché modificato il 18 gennaio
invece che il 21, perché credo che sia il fulcro vero sul quale la nostra attività di
Consiglieri Comunali debba basarsi nei prossimi mesi.
Al contrario di quanto dice il Consigliere Viale, cioè che nel 2014 questa
deliberazione dovrà essere ripresentata, credo invece che questa deliberazione non
sarà ripresentata, perché avremo un nuovo Regolamento. Questa è la nostra sfida,
perché i cittadini fuori non possono più aspettare.
Allora, questo Regolamento dovrà tenere in considerazione della vocazione
internazionale della città, ma dovrà tenere anche in considerazione il diritto al riposo
che i cittadini oggettivamente meritano e necessitano. Pertanto, la discussione sarà
sicuramente importante.
Sottolineo ancora un aspetto, che riguarda il parere dell'ARPA. L'ARPA chiede,
anzi suggerisce, di limitare l'orario degli spettacoli e concerti entro le ore 24.00.
Questo mi sembra un passaggio epocale, perché finalmente ci allinea con il resto
dell'Europa.
Non so se sia vero o meno, ma ho letto - non so dire se sia una fonte certa, comunque
l'articolo che ho letto mi sembrava assolutamente autorevole - che Bruce Springsteen
alle ore 23.00 è stato interrotto, cioè alle ore 23.00, a Wembley, gli hanno staccato la
corrente, perché doveva chiudere il concerto.
Quindi, quanto sottolinea l'ARPA, relativamente alle ore 24.00, è oggettivamente un
fatto fondamentale, di cui dovremo tenere conto nel Regolamento e che, sicuramente,
ci allineerà al resto dell'Europa.
Infine, Presidente, Assessori, Consiglieri di maggioranza, come Gruppo del PdL,
abbiamo deciso di garantire questa mattina il numero legale. Quindi, noi
parteciperemo a tutte le votazioni. Naturalmente, il nostro voto sulla deliberazione
complessiva sarà di astensione per tutta una serie di questioni; ciò non significa un
pregiudizio contro questa proposta di deliberazione, ma è soltanto una presa d'atto,
che per noi è l'astensione. Abbiamo messo insieme le cose, cercando di bilanciare,
ed è chiaro che un voto favorevole, rispetto a tutto il percorso che c'è stato così
d'urgenza, non ci stava del tutto. Secondo me, è sicuramente importante sottolineare
come l'opposizione, in questo caso il PdL, manterrà il numero legale per far andare
avanti questo Consiglio e farlo eventualmente concludere in mattinata; al tempo
stesso, crediamo di aver dato dei suggerimenti corretti, che sono stati anche condivisi
dalla Giunta e che credo saranno propedeutici, finalmente, ad aiutare i cittadini ad
avere quel meritato diritto al riposo che essi stanno cercando ormai da tempo.
Quindi, bene le modifiche ottenute all'interno della deliberazione; bene il fatto che si
svolgano i concerti. Adesso al lavoro, nei prossimi cinque mesi, per cercare di
modificare questo Regolamento del 2006.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Credo che ci sia stata molta - forse troppa - attenzione mediatica su questa vicenda.
Con molti Consiglieri Comunali, sia di maggioranza che di opposizione, da tempo
chiediamo una riflessione più generale, che, in qualche modo, dovrà essere fatta nella
Città per individuare i siti più idonei ad ospitare grandi eventi culturali,
convegnistici, sportivi e quant'altro.
Forse, abbiamo sottovalutato questo aspetto. È un aspetto che abbiamo affrontato con
un Assessore che non è qui presente, l'Assessore Braccialarghe, relativamente al
fatto che da tempo la Città non ha più ripensato i grandi luoghi che dovranno ospitare
questi eventi. Di fatto, lo stadio Olimpico è rimasto - in questo ha ragione
l'Assessore Gallo - forse l'unica vera alternativa ai palazzetti di questa città.
Non dobbiamo ritornare al tema dell'Arena Rock, però, come sapete, c'è stato anche
un fallimento pubblico - che dobbiamo ammettere - di una struttura che non è mai
decollata e che doveva essere pensata, tra l'altro, per questo tipo di finalità.
Ci sono alcuni parchi della città che non hanno più quelle funzioni; penso alla
Pellerina, che, però, fino a qualche anno fa, ha ospitato eventi, ovviamente quelli
senza biglietto, perché, oggettivamente, i parchi non sono infrastrutturati per fare
altri tipi di eventi. Questa discussione, se l'avessimo anticipata, ci avrebbe portato a
rivedere, in termini logistici, ambientali e, a quel punto, anche per quanto riguarda
l'impatto acustico, quelle che sono le poche sedi rimaste. Penso alle piazze auliche
della città, che spesso vengono utilizzate per grandi eventi e che hanno, certo, la
facilitazione di essere in punti - come dice spesso l'Assessore Lavolta -
infrastrutturati già dal punto di vista ambientale. Penso ai mezzi pubblici, alla
capacità di AMIAT sulla raccolta rifiuti, una conoscenza sistemica del centro della
città.
Perché vi faccio questa premessa? Perché è chiaro, io sono felice che insieme alla
Conferenza dei Capigruppo siamo riusciti a trovare un punto di accordo, che è quello
di dare mandato alla Commissione che presiedo di avviare l'iter di modifica del
Regolamento n. 318, a partire dal comma 15. Credo che sia giusto e legittimo e,
come ci diceva l'Assessore Gallo, speriamo che quella di quest'anno non sia
un'eccezione, nel senso che, negli scorsi anni, non si è ravvisato il problema di
derogare alle cinque deroghe, cioè della doppia deroga, in quanto lo stadio Olimpico
non è mai stato richiesto per così tante date.
Devo dire, però, anche in risposta ad alcuni interventi, tra cui quello del Consigliere
Marrone, che la Città ha saputo della richiesta della deroga qualche settimana fa. La
dico, però, anche al contrario e non lo dico tanto per l'Assessore Lavolta, quanto per
l'Assessore Gallo, è anche vero che, per quanto la richiesta di deroga sia stata fatta
nelle ultime settimane, degli ultimi trenta concerti fatti allo stadio, tutti hanno avuto
una deroga perché, come sapete, 73 decibel non sono, in qualche modo, idonei. Basta
dire che il buon Consigliere Viale sfiorava più o meno i 100 a pochi metri di
distanza.
Allora, che cosa voglio dire? Certo, potevamo pensarci prima a rivedere quel
Regolamento. Potevamo arrivare non all'ultimo giorno, a qualche ora dall'inizio del
concerto dei Muse, per dirci che, oggettivamente, la richiesta di prelazione di sette-
otto date dello Stadio ci avrebbero automaticamente portato fuori dal Regolamento.
Credo che, forse, sia stato questo l'errore più politico.
Dopodiché, dagli errori politici si prendono delle lezioni. Credo che la lezione che
abbiamo imparato non sia tanto solo il fatto che quel Regolamento non fosse
aggiornato ai tempi o ai luoghi, ma che la Città avesse bisogno di un design più
sistemico nell'organizzare i grandi eventi. Altrimenti, spesso sembra che la
responsabilità ricada solo sull'Assessore che, in quel momento, è competente. Penso,
in questo caso, alle deroghe acustiche all'Assessore Lavolta. Non è così; ognuno di
noi si deve far carico del fatto che attrarre eventi complessi porta a delle risposte
complesse, e le risposte complesse devono venire dal Consiglio, ma soprattutto
devono essere, in qualche modo, sostenute dalla Giunta di questa Città.
È per questo che sono felice - e ringrazio il Consigliere Piera Levi-Montalcini - che,
proprio sul tema del design sistemico, riproduciamo e rimettiamo in una
deliberazione del Consiglio Comunale il tema delle emissioni, dell'impronta
ambientale e quella che, di fatto, era la mozione del 2010.
Prendo spunto da questa riflessione, anticipando il Consigliere Ventura (che riferirà
su altri temi, cioè quello delle compensazioni e della restituzione sociale dei
territori), per dire che questi grandi eventi, certo, provocano e generano delle
opportunità, ma possono anche provocare alcuni disagi. Per questo, noi dobbiamo,
intanto, fare un appello ai privati e al pubblico, che organizzano questi eventi,
affinché inizino a fare questa rendicontazione ambientale e sociale. Molti l'hanno
fatto in Europa. I primi, tra l'altro, sono nati qui in questa città. Penso alla grande
discussione che il Salone del Gusto e Terra Madre hanno lanciato qualche anno fa,
proprio in accordo con la Città di Torino. Credo che la riduzione di quella impronta
ambientale passi certamente dal tema acustico, ma passi anche da tantissime altre
scelte che gli eventi possono, più o meno, promuovere.
La mozione, che partiva dal 2010, addirittura partiva da un tema anche aulico o,
addirittura, sensibile, come ad esempio quello di rendere più ecocompatibile la
Sindone. Quella discussione ci ha portato a ragionare su una possibile ecotassa da
aggiungere a tutti i pullman che arrivavano alla città.
Il Consigliere Ventura vi parlerà di altri oggetti di discussione; io, invece, vi lancio
questo messaggio: pensate che questa non possa essere anche un'opportunità per
rilanciare alcuni luoghi dove quei pullman devono arrivare o per rilanciare alcuni
mezzi pubblici che possono mettersi a sistema con questo tipo di logistica avanzata?
Penso che quella tassa ambientale non sia solo una tassa, in realtà, agli imprenditori;
è un modo per dire che, se alcune conseguenze ambientali non si affrontano prima,
poi, alla fine, rimane la compensazione. Ma l'obiettivo non è compensare, l'obiettivo
è ridurre l'impronta ambientale, cioè ridurre la possibilità che questi grandi eventi
rechino dei danni all'ambiente e alle persone.
Per questo, secondo me, questa discussione, per quanto nata male, è finita meglio di
quanto potessimo immaginare. Anzi, credo che sia servita a questo Consiglio
Comunale per riragionare non solo sui grandi eventi, ma, in qualche modo, anche
sulla vocazione della città stessa.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Se siamo qui oggi, onestamente, è per l'approssimazione dimostrata da parte
dell'Amministrazione Comunale, che ha concesso lo Stadio per fare un evento di
questa portata, come appunto il concerto dei Muse, non pensando che, come in tutti i
quaranta concerti precedenti, ci sarebbe voluta, probabilmente, questa deroga e non
accorgendosi che la cosa era impedita dal Regolamento. Il che dimostra, appunto,
che probabilmente le modalità che ha la Città attualmente di regolamentare questo
genere di problemi sono del tutto inapplicabili, perché non ha nessun senso avere un
Regolamento che fissa dei limiti, sia di numero che di emissioni, per i concerti allo
stadio Olimpico, che poi devono, per forza, essere derogati nel numero e anche nelle
emissioni stesse, perché altrimenti non si riescono a fare i concerti.
Allora, che senso ha introdurre questa regolamentazione, se tanto tutti i concerti poi
sono in deroga?
A questo punto, ben venga l'idea di rivedere il Regolamento, scrivendo qualcosa di
più applicabile, dato che noi condividiamo che questi concerti sono una grande
occasione di promozione per la città. Quindi hanno comunque un valore culturale,
anche se popolare, secondo alcuni, ma anche un valore economico, turistico e anche
di aggregazione sociale per i giovani e anche meno giovani, a seconda dell'artista, di
questa città.
Per cui, assolutamente, credo che la Città abbia già perso troppo tempo. Forse,
semmai, la politica cittadina ha fatto veramente una brutta figura con la città, perché
se parliamo con qualcuno per strada e gli diciamo che abbiamo concesso lo stadio
per fare il concerto, ma in realtà ci voleva una deroga e, quindi, stiamo discutendo -
la mattina prima del concerto - per fare la deliberazione, affinché il concerto possa
svolgersi, la gente ci dice che potevate pensarci quando è stata chiesta
l'autorizzazione per il concerto. Quindi, sicuramente c'è da fare anche una riflessione
in questa direzione.
L'altra cosa che appare un po' assurda, onestamente, è che ci sia stato tutto questo
clamore per il fatto che si facciano più di cinque concerti, se ne facciano magari
sette, otto, dieci in un anno, allo stadio Olimpico, quando c'è mezza città, decine di
migliaia di persone, che convive per tre, quattro mesi di fila, tutte le sere, con i disco-
pub, le attività di intrattenimento, i locali, eccetera, che hanno emissioni comparabili,
almeno se percepite per chi ci abita sopra, che vanno avanti tutte le sere, per tre mesi
di fila, fino alle tre, quattro, cinque di mattina. Per cui, chiaramente, diventa anche un
po' ridicolo.
Comprendiamo pienamente le lamentele di chi abita vicino allo stadio Olimpico,
anche se, secondo me, più che il rumore lì il problema è di organizzazione generale,
di viabilità, di gestione dell'afflusso e del deflusso delle persone. Forse si dovrebbe
investire un po' di più sul trasporto pubblico per arrivare allo stadio non
necessariamente con l'auto; bisognerebbe capire dove vanno le auto, perché avete
realizzato uno stadio in mezzo al quartiere senza fare i parcheggi, dicendo che ci
saranno, probabilmente, dei servizi di Park and Ride, che poi di fatto non funzionano
e nessuno usa.
Per cui, anche su questa vicenda sicuramente dobbiamo fare qualcosa. Quindi, ben
venga anche l'idea delle compensazioni con una parte del ricavato di questi concerti,
con la ricaduta sul Quartiere, probabilmente concentrate sulla mobilità e sulla
gestione dell'afflusso e del deflusso delle persone.
Però, detto questo, credo che il rapporto tra il disturbo arrecato alle persone e alla
Città e i benefici, di questi concerti, sia infinitamente superiore rispetto a tutto il
resto, che viene tranquillamente autorizzato da questa Città, per mesi, con deroghe a
tappeto, che portano il limite per l'emissione della musica da due giorni a settimana a
sette giorni a settimana, da mezzanotte alle quattro di mattina. Quindi, deroghe che
permettono di fare praticamente quello che si vuole.
Per questo motivo, noi ringraziamo l'Assessore Lavolta e anche l'Assessore Gallo,
che ieri erano in Commissione, per aver scritto esplicitamente questa cosa come da
noi richiesto. Nel senso che ieri, in Commissione, in questo impegno che era stato
concordato per rivedere il Regolamento, abbiamo voluto che fosse scritto
esplicitamente che la revisione del Regolamento non è - come c'era scritto - solo per
garantire la possibilità di svolgere concerti, ma anche per rivedere più in generale le
emissioni di tutti i locali notturni per l'intrattenimento della città. Senza voler
spegnere la Città, perché nessuno vuole tornare a una città morta, in cui non si può
uscire la sera e tutti sono chiusi in casa; però, cercando di trovare una soluzione,
specialmente per le attività che si svolgono nel bel mezzo di quartieri residenziali,
che permetta una convivenza civile tra l'attività che genera rumore e chi abita vicino
a questi locali.
Credo che questo sia il vero impegno e forse il risultato più positivo della giornata di
oggi, al di là della deroga doverosa per permettere lo svolgimento del concerto dei
Muse. Ma mi auguro che si apra finalmente una revisione generale costruttiva di tutta
la vicenda delle emissioni sonore, specialmente notturne, invece di andare avanti,
come succede adesso, con le deroghe da una parte, i comitati dei cittadini infuriati e
le interpellanze in Consiglio Comunale che noi presentiamo a tappeto, ne abbiamo
appena presentate tre su tre diversi locali notturni, però non è una soluzione
produttiva.
Quindi, auspico che nel giro di uno o due mesi (ormai questa stagione è a buon
punto) una revisione del Regolamento che permetta, per il futuro, di arrivare a una
gestione molto più tranquilla, condivisa e pacifica dei due interessi, di chi vuole
uscire la sera e fare attività rumorose e di chi vuole vivere tranquillamente e dormire
la notte.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ventura.

VENTURA Giovanni
Io voglio dire che è vero che oggi siamo qui perché c'è stata una mancata
programmazione dei concerti che avvengono in questa città; però, è anche vero che
noi oggi possiamo dire grazie a questa mancata programmazione, perché rimettiamo
in discussione un Regolamento che nessuno dei Consiglieri qui presenti, che hanno
sollevato problemi su questo Regolamento, ha mai richiesto di rivederlo.
Quindi, oltre a ringraziare l'Assessore Lavolta, che si è dato disponibile nel rivedere
questo Regolamento, che potrebbe portare anche delle migliorie per la vivibilità di
queste attività nella città e migliorare anche la qualità della vita dei nostri cittadini, io
devo ringraziarvi, perché abbiamo avuto due giorni di Commissione che ci hanno
portato a fare delle riflessioni importanti, che ci hanno permesso, a me e al
Consigliere Paolino, di presentare una mozione che oggi non possiamo discutere,
perché non è una mozione d'accompagnamento, ma sarà una mozione che nel
seguito di questi lavori potrebbe portare dei benefici sul territorio. Perché è vero che i
concerti portano risorse e servono per una città viva, ma è anche vero che queste
risorse dobbiamo spenderle sul territorio che ospita questi concerti.
Quindi, credo che queste riflessioni siano importanti per tutti, perché mettono in
moto un meccanismo che potrebbe portare dei risultati a quelle persone che,
giustamente, dicono: "Io al concerto non ci vado, non mi interessa, però ho
migliorato la qualità della vita nel mio territorio, perché alcune risorse vengono spese
sul mio territorio".
Pertanto, devo ringraziare la Giunta perché ha sbagliato e grazie a questo errore ci
permette oggi di fare delle cose importanti. Non credo che siano state giuste queste
polemiche sui giornali, perché nessun Consigliere si è permesso di dire che i concerti
non sono una risorsa o non sono importanti in questa città. Abbiamo solo avuto delle
polemiche sterili che potevamo evitare.
Ringrazio nuovamente gli Assessori. Auspico che queste Commissioni vengano
programmate più in fretta possibile, per poter proseguire i lavori e per discutere
anche di questa mozione che io e il Consigliere Paolino abbiamo presentato, perché
vorremmo che anche per il 2013 alcune risorse che la Città ha introitato per i concerti
vengano spese proprio nel territorio che ha ospitato questi concerti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Io voglio solo specificare alcuni aspetti, perché un conto sono i fenomeni della
movida e un conto sono gli aspetti estemporanei di un concerto.
Sinceramente, sentendo l'intervento del Consigliere Grimaldi (mi spiace menzionarlo
in maniera negativa), se io fossi un organizzatore di concerti escluderei Torino dal
panorama dei concerti. Bisogna stare attenti. Ogni volta che questa città vuole
ospitare qualcosa di importante ci sono sempre delle polemiche e inevitabilmente
questa città non diventa più appetibile.
Ripeto, un conto è la movida, che bisogna governare bene, come fanno a Roma e in
altre città. Torino, ovviamente, ha dei picchi: prima aveva il Quadrilatero Romano,
che adesso pare stia perdendo colpi a favore di San Salvario. Perciò, governati beni,
in maniera razionale, questi fenomeni possono anche avere una distribuzione
omogenea all'interno della città.
Diventa estremamente pericoloso che, ogni volta che ci troviamo di fronte a un
evento importante, questa Città debba porsi il problema di come governarlo. Io
ricordo che quando ero molto più giovane ci furono delle polemiche anche in
occasione del concerto di Madonna, che è stato un avvenimento importante per la
nostra città, ancora oggi ne parliamo. Per cui, non dobbiamo precludere questi eventi,
ma dobbiamo trovarci preparati.
Come diceva giustamente il Capogruppo Magliano, dobbiamo cercare di andare
incontro a un Regolamento definitivo, affinché anche gli organizzatori di eventi
importanti sappiano che Torino ha un Regolamento che disciplina le modalità per
organizzare queste manifestazioni.
Se questo non avviene e alla fine Torino diventa la città in cui si scoprono sempre
degli aspetti negativi (ovviamente, i giornali non ci risparmiano, compresi i giornali
non locali), diventa veramente pericoloso, perché Torino rischia di avere sempre
questa connotazione di città dormitorio, di città in cui non bisogna avvicinarsi perché
si va incontro a determinate problematiche.
Comunque, il voto di astensione, che ha già annunciato il mio Capogruppo, mi
sembra una posizione giusta. Ma, ripeto, un conto è la movida, che non riusciamo a
governare bene. Recentemente sono stato a Roma, dove ci sono tante piazze
interessate da questo fenomeno, che però è governato in maniera diversa.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, passiamo all'analisi degli emendamenti.
L'emendamento n. 1, presentato dagli Assessori Lavolta e Gallo, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1:
Presenti 22, astenuti 4, favorevoli 18.
L'emendamento n. 1 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
L'emendamento n. 2, presentato dagli Assessori Lavolta e Gallo, comprensivo
del subemendamento presentato dal Presidente Ferraris, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2 così subemendato:
Presenti 23, favorevoli 23.
L'emendamento n. 2 è approvato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
Presenti 23, astenuti 6, favorevoli 17.
La proposta di deliberazione è approvata.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 24, favorevoli 24.
L'immediata eseguibilità è concessa.

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