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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Luglio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2013-02356
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. MODIFICHE.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201302356/002,
presentata dal Presidente e dai Vicepresidenti del Consiglio Comunale in data 31
maggio 2013, avente per oggetto:

"Regolamento del Consiglio Comunale. Modifiche".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ricordo che nel precedente Consiglio Comunale avevamo votato l'emendamento n.
5.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 6, presentato dal Consigliere Bertola.


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Soltanto per illustrare brevemente l'emendamento che riscrive l'articolo 32ter
rispetto alla proposta contenuta nella deliberazione. L'articolo 32ter è quello che
disciplina la registrazione delle immagini del Consiglio Comunale da parte di
soggetti terzi non operatori, quindi sostanzialmente di cittadini. Questa è una seduta
pubblica, quindi crediamo che il cittadino abbia anche il diritto di registrare quello
che succede dentro, trattandosi dell'amministrazione del bene comune. Diritto,
peraltro, riconosciuto anche dal Garante della privacy in un suo pronunciamento;
quindi, sarà anche interessante capire se non c'è un contrasto tra quanto stiamo
decidendo nella versione proposta e quanto ha detto il Garante della privacy; magari
lo approfondiremo una volta approvata la deliberazione, chiedendo un parere.
Comunque, la versione che viene proposta ci sembra veramente molto complicata,
molto restrittiva, piena di lacci e laccioli, che ricorda più una burocrazia borbonica.
Invece, i cittadini ci farebbero un favore facendo circolare le immagini e le notizie su
quello che succede nel Consiglio, facendo pubblicità, per chi crede alla pubblicità del
politico, ma in generale facendo conoscere quello che succede dentro le Aule del
Consiglio, magari appassionando un po' di più i cittadini alla politica, visto che ci
lamentiamo che cittadini sono disaffezionati alla politica e non si interessano di
quello che succede.
Noi crediamo che questi tre commi che abbiamo messo sarebbero più che sufficienti
a regolamentare in maniera civile ed equa per tutti questo tipo di riprese. Nel senso
che intanto si prevede un'autorizzazione, quindi comunque è necessario, per chi
vuole effettuare le riprese, chiederlo prima e sottoporlo al Presidente dell'Assemblea,
che può anche negare le riprese, nel caso non le ritenga opportune per motivi di
ordine pubblico o per qualunque altro motivo; può comunque ordinarne la
sospensione in qualunque momento, per cui se ci fosse motivo per cui le riprese non
possono continuare, il Presidente dell'Assemblea ha comunque la possibilità di
interromperle.
Quindi, francamente, non capiamo perché ci vogliano otto, dieci commi, quanti sono,
per mettere tutti gli altri vincoli, dato che comunque, anche in questa forma, sarebbe
una scelta totalmente discrezionale da parte del Presidente del Consiglio Comunale,
o della Commissione in esame, se autorizzare le riprese e le sue modalità.
Quindi, non sarebbe né più né meno quello che è sempre successo fino adesso, che
devo dire ha funzionato, perché non mi risulta che ci siano mai state delle lamentele
su riprese fatte da chicchessia in una delle nostre Commissioni Consiliari.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Io, in realtà, non condivido tanto l'emendamento del Consigliere Bertola; capisco che
sia fatto con l'intenzione di limitare il danno e di ridurre un po' lo sfacelo di un
Regolamento che - lo ripeto ancora una volta - vieta di fatto le riprese in quest'Aula
da parte del pubblico.
Non solo, ma questo Regolamento addirittura prevede che, prima della seduta, il
Consiglio Comunale venga informato dal Presidente su chi sta riprendendo la seduta
e se è autorizzato o meno. Questo è un meccanismo che l'altra volta ho definito
borbonico e credo ci sia solo un altro termine adatto: sovietico. Forse in Unione
Sovietica il Regolamento era più liberale, perché all'epoca i telefonini e le riprese
video erano meno diffuse; quindi, non c'era questo problema e ci si limitava alle
macchine fotografiche. Credo sia davvero una controtendenza ritenere non
trasparente il Consiglio Comunale.
Prima, il Consigliere Liardo ha ripreso la parola del Consigliere Curto che parlava di
trasparenza. No, non è stato il Consigliere Liardo, che ha fatto un intervento un po'
così, tanto per fare polemiche, ma questo è un altro discorso. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

LEVI Marta (Vicepresidente)
Chiedo scusa, ma c'è stato un avvicendamento alla Presidenza. Continuiamo la
discussione.

VIALE Silvio
Ricomincio da capo?

LEVI Marta (Vicepresidente)
No, può proseguire.

VIALE Silvio
Scusi, Vicepresidente, poco fa ho chiesto di sospendere la seduta per incontrare i
manifestanti. Adesso il Presidente, dopo dieci secondi va via. Se si è assentato per
pochi minuti, va bene; ma se non dovesse tornare, perché magari è andato a
incontrare i manifestanti, lo ritengo abbastanza grave.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Viale, può proseguire il suo intervento.

VIALE Silvio
Io continuo il mio intervento, però faccio notare che ho iniziato il mio intervento con
il Presidente, ma il Presidente sembra non interessato al dibattito, che tra l'altro
riguarda una sua proposta, perché la modifica al Regolamento l'ha proposta il
Presidente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Viale, sono passati due minuti.

VIALE Silvio
Pazienza, avanzo del tempo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
No, Consigliere Viale, sugli emendamenti credo che ci siano due minuti, che lei ha
già utilizzato.

VIALE Silvio
Due minuti per Gruppo e in dissenso dal Gruppo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Viale, se vuole può chiedere la parola sull'ordine dei lavori, per
segnalare che il Presidente è uscito dall'Aula, ma lei ha esaurito i suoi due minuti per
intervenire sull'emendamento.
Ci sono altri interventi sull'emendamento?
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Mi associo, ovviamente, a quanto ha detto il Consigliere Bertola e auspico che,
nonostante il parere sfavorevole, l'emendamento sia accolto dall'Aula.
Mi sembra un po' assurdo che oggi si riprenda questa discussione e che i Capigruppo
non abbiano voluto, o potuto, non so per quali motivazioni, chiarirsi e rivedere un
attimo il Regolamento. A fronte di quanto accaduto, infatti, mi sembra veramente un
affronto che oggi l'Aula si ritrovi, nonostante le evidenti proteste che ci sono state, a
ridiscutere il Regolamento così com'era, con 6 emendamenti già di fatto bocciati e
oggi altri 6 emendamenti, anzi forse più, che speriamo l'Aula accolga.
Mi dispiace che non ci sia il Presidente Ferraris in Aula, mi ero già rivolta a lui nello
scorso Consiglio, ma vorrei capire chi effettivamente si occuperà di questa
procedura. Immagino, infatti, che se, durante un Consiglio Comunale, arriveranno
magicamente 100 cittadini e vorranno chiedere di riprendere, sicuramente, vista la
procedura che è stata adottata dal nuovo Regolamento, ciò sarà un po' travagliato.
Anche in questa sede, come ho fatto l'altra volta (riferendomi su chi darà
l'interpretazione soggettiva del fatto che un video sia distorsivo dell'opinione
espressa o meno), mi chiedo, e chiedo al Presidente, chi si farà carico di questo
onere, perché ribadisco che se, per caso, un giorno ci fossero 500 cittadini che
volessero fare riprese, immagino che qualcuno si dovrà occupare di registrare tutti
uno per uno, dovrà far compilare tutti questi documenti e controllare che siano anche
correttamente compilati.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intervengo per fatto personale. Mi spiace soltanto, ma chiudo subito la parentesi e la
polemica, che il Consigliere Viale abbia avuto da discutere sul mio intervento. Non è
lui che deve giudicare la pertinenza dell'intervento, mi spiace veramente.
Questo fatto mi amareggia un po', comunque pazienza. Non mi permetterò mai di
giudicare l'intervento di un collega, che può essere pertinente o meno. Il giudizio non
lo deve esprimere lui, ma eventualmente gli elettori o i mezzi di stampa.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Ricordo che il parere di regolarità tecnica sull'emendamento n. 6 è sfavorevole.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 6:
presenti 25, contrari 21, astenuti 2, favorevoli 2.
L'emendamento n. 6 è respinto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 7, presentato dal Consigliere Bertola.
Il parere sulla regolarità tecnica è sfavorevole.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Dal momento che la nostra proposta di riscrittura generale dell'articolo in questione è
stata respinta, abbiamo presentato comunque alcune proposte più puntuali per
togliere almeno ciò che non so neanche come definire. Al comma 3, per esempio, è
previsto che la richiesta di effettuare le riprese andrebbe presentata entro le ore 12.00
del giorno antecedente la seduta e, qualora il giorno antecedente cada in giorno
festivo, il termine si intende anticipato al giorno lavorativo precedente.
In pratica, se c'è una seduta di lunedì, io dovrei sapere già al venerdì mattina che
vorrò venire il lunedì a fare una ripresa; dovrei sapere dov'è il Consiglio Comunale e
come raggiungere il Presidente; dovrei mandare la richiesta credo in carta da bollo
timbrata con marca da 14,00 Euro e non so che cos'altro ci si sarà inventato per
presentare queste richieste. Questo, tra l'altro, diventa difficilmente compatibile con
un nostro regime, per cui, in particolare per le Commissioni Consiliari, spesso gli
argomenti vengono cambiati all'ultimo momento, con, minimo, ventiquattr'ore di
preavviso, per cui non si capisce neanche come si farebbe, in certi casi, a sapere che
fra un giorno, cambiando l'ordine del giorno, sarà aggiunto qualcosa all'ultimo
momento, perché magari c'è o non c'è un Assessore e così via.
Capisco, quindi, la volontà di scoraggiare qualsiasi cittadino volesse mai fare delle
riprese di una Commissione Consiliare, però, qui siamo veramente un po' da "Teatro
dell'Assurdo". Tutto ciò ricorda un po' "Le dodici fatiche di Asterix", ossia quella
del Lasciapassare A38 in cui bisognava correre per tutto il palazzo per riuscire ad
avere un'autorizzazione.
Proporrei, quindi, che almeno si possa chiedere cortesemente, prima dell'inizio della
seduta, di fare le riprese e si possano fare tutte le procedure sul momento.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Come voi sapete, ho cominciato a leggere questo Regolamento poco fa.
Mi sembra abbastanza curioso che si dia la possibilità di riprendere, comunicandolo
preventivamente al Presidente del Consiglio o al Presidente della Commissione,
perché questo vale anche per la Commissione. Quindi, vorrà dire che i cittadini come
il Comitato Acqua Pubblica, che hanno ampiamente ripreso le nostre Commissioni,
non potranno più farlo. È trasparenza, insomma. Peraltro, le nostre Commissioni non
sono videoriprese in streaming come il Consiglio Comunale. C'è veramente un
pauperismo integralista che credo, oggi, in una piazza del Cairo, porterebbe la
popolazione in rivolta.
Stiamo chiudendo ogni possibilità, peraltro permettiamo di poter fare riprese
(comunicandolo, penso prima della seduta, al Presidente del Consiglio) alle emittenti
radiofoniche o televisive. Credo, quindi, che, per fortuna, quotidiani come La
Repubblica o La Stampa abbiano la televisione web, perché altrimenti non
potrebbero riprendere.
Penso che "Repubblica Tv" sia una tv; La Stampa non lo so. È chiaro che tutti i siti
web, che hanno delle trasmissioni, o tutti coloro che hanno un collegamento con
YouTube e mettono dei video, non possono riprendere.
Impediremo, praticamente, a giornalisti non delle emittenti televisive e radiofoniche,
ma di altre testate, di poter riprendere le nostre sedute, a meno che non ne diano
comunicazione il venerdì mattina.
Se capitasse, quindi, un grosso caso di cronaca la domenica o il sabato, questi
giornalisti, fessi loro, non avendo dato comunicazione il venerdì, verrebbero qui e
dovrebbero stare zitti a guardare, senza riprendere nulla e senza poter nemmeno fare
un filmatino.
Avete raggiunto il ridicolo, e mi rivolgo a tutti (tranne che al Consigliere Bertola e a
pochi altri) o, almeno, a chi ha firmato questa deliberazione. Saremo lo zimbello di
tutti i Consigli Comunali d'Italia.
Saremo additati come gli stupidi che hanno fatto questo Regolamento.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ricordo ai colleghi che vi sono 2 minuti per intervenire e ricordo anche che in questa
Sala bisogna mantenere un linguaggio appropriato.
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Non utilizzerò i toni del Consigliere Viale, ma condivido pienamente il contenuto.
Tra l'altro, anche il Consigliere Bertola ha espresso chiaramente il senso
dell'emendamento.
Faccio un esempio pratico. Oggi, si è deciso di dare delle comunicazioni in seguito
ad un articolo di giornale che riguardava il caso degli insegnanti di sostegno. Se
questo fosse accaduto con il Regolamento approvato, oggi, le insegnanti di sostegno
non avrebbero potuto, evidentemente, fare delle riprese. A me sembra veramente
assurdo, anche perché forse ciò è ancora peggio del tema dell'opinione espressa; qui
si sta negando un diritto, perché la persona non ha previsto (perché nel Filippo non
c'è tutto) che quel giorno sarebbe stata interessata ad una certa discussione e quindi a
prendere il video, o montarlo, e metterlo su internet.
Il fatto di dire che è assurdo è dire poco, perché stiamo, di fatto, consapevolmente
negando il diritto a certe persone di potersi muovere e agire in modo trasparente.
Sono veramente allibita, Presidente, e la invito, quindi, a ripensarci, perché ciò è
totalmente privo di senso. Qui si dice: "qualora il giorno antecedente cada in giorno
festivo". Sappiamo tutti che il 99% dei Consigli Comunali si svolge di lunedì, quindi
è evidente che ci si debba pensare il venerdì. Magari qualcuno il venerdì neanche sa
che il lunedì potrà venire in Consiglio Comunale, perché ci sono 2 giorni di mezzo.
Quindi, non so quale sia la ratio di questo emendamento, o meglio, l'emendamento
lo capisco, ma non so quale sia il motivo per cui è stato messo questo limite.
Presidente, va bene per quanto riguarda la registrazione, ma il fatto di andare a fare i
pignoli su quante ore prima bisogna presentare la richiesta non è commentabile.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 7:
presenti 24, favorevoli 3, contrari 21.
L'emendamento n. 7 è respinto.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 8, presentato dal Consigliere Bertola.
Il parere sulla regolarità tecnica è favorevole.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Illustrerei questo emendamento che cambia un po' argomento, nel senso che gli
emendamenti nostri, che rimangono, non riguardano più il tema delle riprese video.
Questo, invece, riguarda un tema molto importante (tra l'altro sollevato non soltanto
da noi, ma da altri Consiglieri più volte e penso al Consigliere Liardo e ad altri), che
riguarda la possibilità di accorpare gli emendamenti di merito. Questo poi è stato
anche il "casus belli" dell'ultima seduta. Capisco la necessità da parte della
maggioranza di accorpare gli emendamenti ostruzionistici e quindi che, se qualche
forza politica decide di presentare 5.000 emendamenti ad una deliberazione, ci sia
una procedura per evitare di stare qui dei mesi e poter arrivare alla votazione della
deliberazione, però quello che non capisco e non trovo accettabile è che ci possano
essere invece accorpamenti su emendamenti di merito, perché credo che qualsiasi
Consigliere Comunale, Capogruppo o meno, anche singolarmente, abbia il diritto di
presentare le proprie proposte, di vederle perlomeno dibattute dall'Aula e di avere
un'espressione di voto.
Per questo motivo, la nostra proposta è di modificare il testo dell'articolo 40,
introducendo un meccanismo che rimanda ad una discrezionalità dell'Ufficio di
Presidenza; perché chiaramente è molto difficile definire in maniera oggettiva un
criterio che permetta di capire quando un emendamento è ostruzionistico e quando
invece non lo è.
Credo, quindi, che si tratti di una prassi legata, come dice il testo, alla quantità e alla
qualità degli emendamenti presentati. Vedendo un emendamento, infatti, siamo tutti
in grado di capire abbastanza facilmente se è ostruzionistico o meno, però, definirlo
in maniera diversa è difficile. Credo, quindi, che l'Ufficio di Presidenza, in cui sono
rappresentate peraltro sia la maggioranza che l'opposizione, sia il luogo migliore per
compiere una valutazione su quando un emendamento è di merito e quando invece
non lo è.
Dopodiché, gli emendamenti che sono ritenuti di merito non possono essere messi
all'interno degli accorpamenti e quindi vanno discussi in Aula.
Faccio notare che il riferimento però è al complessivo della quantità e della qualità
degli emendamenti presentati, il che vuol dire che non è che uno ne presenta 1.000
ostruzionistici e poi ne presenta 100 di merito e quelli li discutiamo. Se nel
complesso di tutto ciò che un Consigliere ha presentato non c'è ostruzionismo, allora
questi emendamenti non possono essere accorpati. Credo che questo sarebbe positivo
per tutti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Penso che il tema sollevato da questo emendamento sia legittimo e importante,
perché esiste il tema di differenziare quelli che sono due diritti, l'uno garantito alle
minoranze e alle opposizioni, ossia quello di fare ostruzionismo, l'altro garantito a
tutto il Consiglio Comunale, ossia quello di poter emendare i testi di deliberazione
proposti.
Non mi è chiarissimo come si possa discernere che "non siano stati presentati a
scopo di ostruzionismo", però nel momento in cui è stato dato parere tecnico
favorevole, mi sembra che questo oggetto sia stato preso in considerazione, e, se ho
capito bene, sarà rimandato all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale.
In altri termini, credo che questo sia un tema significativo della vita d'Aula e che
quindi vada valutato con attenzione, perché è una di quelle prerogative fondamentali
che il Consiglio si porta dietro. Questo mi porta ad un orientamento favorevole
rispetto all'emendamento e quindi almeno ad una sua valutazione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Faccio presente che sugli emendamenti può intervenire un Consigliere per Gruppo
per massimo 2 minuti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Hanno ragione i Consiglieri Bertola e Curto, questo è un tema di grande rilevanza e
ovviamente non ci sfugge lo scopo di questa proposta che è di disarticolare in
maniera molto astuta - e mi complimento con il Consigliere Bertola - l'unico
strumento che ha la maggioranza per impedire che l'ostruzionismo blocchi i lavori
della Città all'interno di quest'Aula, ossia che vi sia la possibilità, da parte della
maggioranza, di accorpare gli emendamenti che hanno carattere fondamentalmente
ostruzionistico e dilatorio rispetto ai provvedimenti esaminati dall'Aula. Il
Consigliere fa ciò in maniera molto sottile, quindi mi complimento con lui per
l'estensione dell'emendamento, ma è evidente che l'eventuale approvazione di
questo emendamento, renderebbe l'opposizione in grado di esercitare le proprie
prerogative di blocco completo dei lavori di quest'Aula tutte le volte che vuole. È del
tutto evidente, infatti, che la valutazione in ordine al fatto che un emendamento sia di
merito oppure ostruzionistico sia certamente non legata al numero degli
emendamenti, ma alla loro sostanza.
Pertanto, qualora approvassimo questo emendamento, apriremmo un contenzioso
infinito per discutere se l'emendamento è di merito o ostruzionistico.
Quindi, in maniera molto sottile, lei, Consigliere Bertola, prova a fare un'operazione
di questo tipo, mentre io prendo l'impegno a rivedere (se decideremo di far questo, in
Conferenza dei Capigruppo), tutto il tema relativo a come si gestisce l'ostruzionismo
della minoranza. Nulla vieta, ad esempio, che si possa andare in un'ottica come
quella che lei propone, consentendo, attraverso, ad esempio, una riduzione dei tempi
per la presentazione delle mozioni di accorpamento, piuttosto che altre architetture
regolamentari, di poter addivenire ad una soluzione a questo problema.
Pertanto, è evidente che questo tipo di definizione di emendamento, che, se mi
permette un piccolo appunto, Consigliere Bertola, lei demanda ad un Ufficio di
Presidenza, forse sarebbe stato più utile demandarlo ad un organo monocratico,
perché l'Ufficio di Presidenza è un organo di questo Consiglio che ha una pluralità di
posizioni; quindi, o si norma come decide questo Ufficio di Presidenza, oppure, di
per sé, questo tipo di previsione ha questo ulteriore elemento di debolezza, perché è
evidente che - mi permetto un piccolo suggerimento -, avesse scritto "Presidente",
avrebbe avuto più senso.
Tuttavia, evidentemente, in questi termini e con questa formulazione (e mi
complimento nuovamente per la sottile e pervicace intenzione del Consigliere
Bertola), la maggioranza non può accogliere questo tipo di impostazione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Mi pare che parte degli interventi dei Consiglieri Curto e Lo Russo abbiano
anticipato il tema che consiste nel delegare, magari già oggi, all'Ufficio di
Presidenza, ogni qualvolta ci sia una mozione di accorpamento (visto che è il
Presidente poi a firmarla per ultimo), il compito di evidenziare, prima di tutto a chi fa
e inoltra quelle mozioni di accorpamento, il fatto di togliere gli emendamenti di tipo
non ostruzionistico.
Penso si tratti di una funzione che possiate già svolgere e che non abbia bisogno di
essere regolamentata in tal senso, anche perché - come diceva il Consigliere Lo
Russo - questo tipo di esposizione, che vogliamo mettere nel nostro Regolamento
Comunale, diventerebbe di difficile applicazione.
Tra l'altro, ricordo che 20 tipi di emendamenti più puntuali, anche in una situazione
difficile di deliberazione, possono portare ad una mozione di accompagnamento. La
maggioranza si assume il rischio e la responsabilità nel far questo in tal modo,
sapendo che, prima di tutto, anche la maggioranza deve sapere non ledere i diritti
delle minoranze e rispettare le minoranze. Spesso, infatti, relativamente a quelle
mozioni di accompagnamento e di accorpamento abbiamo visto altri tipi di
atteggiamenti ostruzionistici come quello di chiedere la parola per tanti minuti e con
più Consiglieri, oppure continuare con tecniche dilatorie che voi conoscete
benissimo.
Chiederei, quindi, di non cambiare questo tipo di Regolamento, ma demanderei
all'Ufficio di Presidenza e alla Conferenza dei Capigruppo, invece, di trovare una
modalità per valutare bene (visto che il Presidente è l'ultimo che firma le mozioni di
accorpamento) se all'interno di quegli accorpamenti ci sono anche emendamenti di
merito e proporre magari alla Conferenza dei Capigruppo dei distinguo o dei
cambiamenti alle mozioni stesse.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Ascoltando i vari interventi, penso che potrebbe esserci un punto di mediazione
anche da parte del Consigliere Lo Russo, che ha appena affermato quel piccolo
potere che ha la maggioranza. Vorrei ricordare al Consigliere Lo Russo, che lo sa
meglio di me, che così non è.
Per quanto riguarda il Regolamento in cui abbiamo vissuto e che adesso andiamo a
modificare, dico che, per spirito di Gruppo, voterò in una certa maniera, però mi
aspettavo una piccola apertura da parte del Consigliere Lo Russo, anche perché c'è la
possibilità, se vorrà… visto che, ripeto, questo Consiglio... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). …è appannaggio del Capogruppo di maggioranza (direi proprio che
è "capogruppocentrico" da parte del Consigliere Lo Russo), il fatto di sminuire che
non abbia potere, mi fa specie, perché ho partecipato tante volte alla Conferenza dei
Capigruppo.
Magari stono un po' nell'espressione, però penso che ci possa essere un punto di
mediazione e potremmo, con una sospensiva di 2 o 3 minuti (visto che siamo quasi
d'accordo su questo emendamento), trovare una via mediatica, ossia un punto di
incontro.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Mi complimento con il Consigliere Lo Russo, perché la finezza con cui è riuscito a
interpretare l'emendamento del Consigliere Bertola è veramente di un'eccellenza
incredibile.
Consigliere Lo Russo, lei è riuscito nel suo intervento ad interpretare, o meglio, ad
associare un suo retropensiero (che ha esplicitato a verbale, quindi ovviamente
questo è), di malafede nella stesura dell'emendamento.
Viste le volte con cui è stato fatto ostruzionismo in quest'Aula, e penso che i fatti
siano dalla nostra parte, le ricordo che chi non ha rispettato il diritto della
presentazione di emendamenti di merito non siamo stati noi, ma siete stati voi.
Il fatto che oggi abbiamo presentato questo emendamento, non è per malafede, ma
per tutela evidente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Consigliere, risenta il suo intervento, perché le assicuro che lei non ha usato la parola
"malafede", infatti non l'ha detto a verbale, ma l'intento era evidente, ossia una
volontà da parte del nostro Gruppo di non permettere un atteggiamento responsabile
da parte dell'Aula e della maggioranza e bloccare all'infinito i lavori. Guardi che chi
non ci ha permesso di discutere nel merito degli emendamenti sull'IMU, lo ricorderò
ogni volta, siete stati voi. Questo è il primo caso. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, sono stati accorpati quando non avevamo fatto ostruzionismo
sulla deliberazione. Può riguardarsi il verbale, se vuole. Le assicuro che è successo
quando eravamo intervenuti solo nel merito.
Per quanto riguarda il secondo caso, che poi è stato risolto non brillantemente ma per
casualità, perché sono decaduti altri emendamenti, anche in quel caso, avevate
accorpato emendamenti di merito all'interno dell'ostruzionismo. Qui di volontà di
bloccare e di non essere responsabili non c'è nulla, ma c'è stata, da parte vostra, una
mancanza di tutela di diritti democratici del nostro Gruppo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Accendo il telefonino, perché vorrei riprendere l'intervento e la seduta mentre parlo.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Il fatto che ciò avvenga per l'ultima volta è una vostra speranza, in realtà sarà una
tradizione. Il circo qui dentro c'è abbastanza.
Ricordo che il famoso "affaticati" dell'altro giorno, è venuto proprio dopo la
questione sugli accorpamenti, perché non c'era un nesso diretto e non riguardava una
persona, né chi l'ha pronunciato, tanto meno il Gruppo e via dicendo. Il fatto che, di
fronte ad una discussione durata 3 quarti d'ora, l'insofferenza portasse a dire: "come
mai non li avete accorpati?" fa capire, e a me non piace giocare a parti invertite, che
(al di là di chi di spada ferisce, poi di spada perisce), la maggioranza deve pensare
che un giorno sarà anche opposizione e viceversa.
Io sono abituato a stare in maggioranza ormai da tantissimo, lo ero persino quando
non ero in Consiglio, per cui figuriamoci, però, nello stesso tempo, penso all'altra
questione.
Credo che la colpa della situazione che il Consigliere Bertola e molti altri Consiglieri
denunciavano stia nel Presidente, perché il Presidente ha il potere assoluto di
decidere se gli emendamenti possono essere accorpati oppure no. Proporrei, quando
fra un po' dovremo rinnovare il Presidente, di ricordarsi dell'incapacità di assumere
la direzione di quest'Aula, non perché non ha cacciato questo del Consigliere o la
pala...
Quando il Presidente ha un potere monocratico, di fronte a 20 Consiglieri che gli
chiedono l'accorpamento, dice: "No, su questo, è di merito" e si va a leggere gli
emendamenti.
Questo, in passato, molte volte non è accaduto e l'emendamento del Consigliere
Bertola fa solo una cosa: sostituisce "Presidente" con "Ufficio di Presidenza", ossia
affianca due "giannizzeri" al Presidente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 8:
presenti 36, favorevoli 14, contrari 22.
L'emendamento n. 8 è respinto.

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