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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Maggio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2013-01596
"IL COSTO DI UN LAVORO NELLA ZONA DELLE STRISCE BLU" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 9 APRILE 2013.
Interventi

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201301596/002, presentata in
data 9 aprile 2013, avente per oggetto:

"Il costo di un lavoro nella zona delle strisce blu"

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Per quanto riguarda questa interpellanza, va descritto un percorso che abbiamo fatto
insieme a GTT e alla Provincia di Torino rispetto alle imprese e alle aziende che
hanno sede nella nostra Città, in particolare nelle aree dove c'è una sosta a
pagamento.
Al di là degli abbonamenti mensili a costo ridotto per l'occupazione del posto auto
per la singola ora (ho anche una tabella che se il Consigliere ritiene posso mettere a
sua disposizione, ma è facilmente reperibile anche sul sito internet), è stato fatto un
lungo lavoro di collaborazione con i mobility manager delle singole imprese, perché
si è ritenuto di sfruttare un'opportunità prevista dalla normativa nazionale.
Cioè da un lato obbligare le imprese a individuare all'interno della propria struttura
un mobility manager; dall'altro lato (dopo un attento studio che va fatto all'interno
delle imprese, a carico delle singole imprese, sulla mobilità con la quale i lavoratori
si spostano da casa verso il luogo di lavoro), abbiamo immaginato un percorso di
condivisione con le singole imprese, proprio per capire, una volta individuato il loro
mobility manager, quali erano le singole esigenze.
Devo essere sincero, abbiamo avuto una buona risposta. Le imprese che non avevano
ancora individuato il mobility manager lo hanno fatto. Però, esiste un buco
normativo che prevede l'istituzione del mobility manager per le imprese sopra un tot
numero di dipendenti, ma non prevede sanzioni per chi non lo fa. Quindi, abbiamo
dovuto mettere qualcosa nel piatto per invogliare le imprese a fare questo percorso.
Ci sono grandi imprese del territorio, ma non solo nomi importanti, penso a Lavazza,
a Intesa Sanpaolo, allo stesso Comune di Torino, che sta immaginando, insieme al
proprio mobility manager, quali promozioni mettere in campo per i propri
dipendenti.
Dal punto di vista organizzativo, al secondo tavolo ci siamo resi conto, però, che le
esigenze delle singole imprese erano molto diverse tra di loro. A questo tavolo erano
presenti mobility manager non solo di aziende private. Penso, ad esempio, alla
Polizia di Stato e all'Arma dei Carabinieri, i cui rappresentanti volevano, con noi,
provare a capire come incidere in maniera minore sul reddito dei singoli dipendenti
per l'occupazione del suolo pubblico e per la sosta. Avendo tutte le motivazioni per
spiegare che non c'è un'alternativa: penso ai lavoratori della Sara Assicurazioni che,
giustamente, ci hanno spiegato che per loro non è una scelta avere l'auto sotto
l'ufficio, ma essendo agenti rappresentanti devono muoversi con il mezzo privato e
l'azienda non è in grado di garantirgli il posto auto all'interno del cortile.
Detto questo, abbiamo cominciato dei rapporti bilaterali, perché dopo che abbiamo
fatto un paio di riunioni sui principi generali e sulla costituzione di queste figure di
mobility manager, sui principi con i quali i mobility manager dovevano individuare
questo studio, in maniera tale che fosse omogeneo e anche utilizzabile da parte della
Città. Sono partiti degli incontri bilaterali tra GTT e i singoli mobility manager, con
la regia dell'Assessorato. Ho avuto ancora conferma, questa mattina, che le imprese
stanno studiando delle promozioni specifiche per i propri dipendenti, che vanno ben
oltre i singoli abbonamenti già in vigore (che richiamavo prima, disponibili anche sul
sito), che vanno nella direzione di risolvere, o attutire, il problema.
Se, invece, il Consigliere pensava direttamente a una tipologia speciale di sconti per
il singolo dipendente che autonomamente, senza un'organizzazione più complessa
come quella che ho provato a descrivere, chiede un abbonamento specifico, a quel
punto devo ricordare che la deliberazione del Consiglio Comunale prevede già una
fascia di abbonamenti (in questo caso per lavoratori e non; quindi, non c'è una
specificità sui lavoratori) che permette di abbattere, in maniera anche considerevole,
il costo mensile e annuale dell'abbonamento.
Su questo, do un'informazione ancora informale per il momento. Sull'abbonamento
annuale, scalando i mesi classici destinati alle ferie (agosto e fine di dicembre),
stiamo anche lavorando per tornare in Consiglio Comunale con una specifica tariffa
che immagino andrà ancora più incontro alle necessità che ha segnalato
l'interpellante.

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore. Ci sono due aspetti: il primo è quello legato ai mobility
manager. Evidentemente è un approccio sistematico al tema, nel senso che seguendo
i dettami del Regolamento nazionale, ci stiamo approntando a realizzare uno studio
su questo problema. Come diceva giustamente l'Assessore, da questi tavoli è emersa
una complessità di richieste, che sono diverse a seconda dell'attività lavorativa
svolta. Questo è un tema e ne prendiamo atto.
L'altro tema che invece sollevo con l'interpellanza è proprio quello del piccolo
imprenditore, il piccolo artigiano, il titolare di un'agenzia assicurativa che lavora
dentro la zona blu. Cioè, tutte quelle persone che lavorano. Perché la mia
interpellanza, Assessore, riguarda proprio il tema del lavoro, nel senso che se uno ha
il vezzo di andare tutti i giorni a fare colazione in una zona dove ci sono le strisce
blu, allora si paghi il parcheggio. Ma il mio problema è quello di provare a sollecitare
l'Amministrazione a ripensare questo tipo di tariffe, a provare a individuare dei
criteri per il riconoscimento del fatto che quella persona è tenuta a lavorare nella
zona blu. Primo dato.
Secondo dato. Capire se è possibile individuare delle formule di sconti, proprio
perché facendo calcoli allo mano, sulla base dei dati presenti sul sito internet, se uno
si abbona tutti i mesi, per entrare nella zona a strisce blu, paga un migliaio di Euro.
Considerando che spesso non è neanche detto che riesca a entrare, pur avendo il
permesso, nella zona ZTL. Quindi, vuol dire che uno sta facendo un abbonamento,
ma per tre ore. L'Assessore è un grande lavoratore e lo sa meglio di me: dalle 8.30
alle 10.30 non entri in ZTL, ma sono due ore lavorative molto importanti, perché è
l'inizio della giornata, dove imposti le cose da fare, gli appuntamenti.
È per questo che non ho voluto essere generico sul tema della zona blu, ma
sollecitare l'Amministrazione, in un momento di difficoltà come questo, a pensare un
sistema di abbonamento per il lavoratore autonomo, con la Partita IVA, quello che è
tenuto a recarsi sul posto di lavoro e spendere tutti i giorni quella cifra, che ha delle
esigenze che non possono essere comprese in quelle delle grandi imprese:
l'Assessore citava le Forze dell'Ordine e le grandi società. Un sistema di
abbonamento che venga codificato: cioè chi ha queste caratteristiche può accedere a
una tipologia di abbonamento più economico. Perché, alla fine della fiera, questo è
un costo indiretto sul fatto che uno lavori in centro, nella zona blu.
Ovviamente non è una responsabilità dell'Assessore, però è un costo, specie in un
momento come questo. Se queste persone svolgono un lavoro in cui gli serve
l'autovettura, non possiamo impedirgli di usarla. Secondo me, sarebbe assolutamente
utile se la Città si prendesse la responsabilità di dire: "Stabiliamo dieci criteri; se ci
rientri, puoi avere un abbonamento scontato. Quindi, ti togliamo una tassa indiretta
sul lavoro di circa 1.000 Euro all'anno".
Anche perché se lo facciamo per il datore di lavoro, è possibile che poi il datore di
lavoro se ne faccia carico, se l'abbonamento è conveniente, anche per i propri
dipendenti, come il mobility manager può fare nelle aziende. Faccio l'esempio di
un'agenzia assicurativa che conosco, che ha il dipendente che rischia di passare dal
full-time al part-time, oppure di andare in cassa integrazione. Esiste tutta una serie di
misure. Se noi dessimo questo segnale, sarebbe assolutamente opportuno.
Non so come poter esprimere ulteriormente questa mia richiesta. Chiedo solo
all'Assessore (al dì là della documentazione che se mi vuole fornire; so che
l'Assessore Lubatti è sempre attento da questo punto di vista) se è possibile istituire
un luogo di confronto su questo tema, nei tempi da lui stabiliti. Credo che se
l'Amministrazione stabilisse che, per chi rispetta queste dieci caratteristiche,
l'abbonamento costa 800 Euro all'anno, anziché 1.000 Euro, sarebbe un segnale che
chi lavora in centro apprezzerebbe tantissimo.

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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