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PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201301596/002, presentata in data 9 aprile 2013, avente per oggetto: "Il costo di un lavoro nella zona delle strisce blu" PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Per quanto riguarda questa interpellanza, va descritto un percorso che abbiamo fatto insieme a GTT e alla Provincia di Torino rispetto alle imprese e alle aziende che hanno sede nella nostra Città, in particolare nelle aree dove c'è una sosta a pagamento. Al di là degli abbonamenti mensili a costo ridotto per l'occupazione del posto auto per la singola ora (ho anche una tabella che se il Consigliere ritiene posso mettere a sua disposizione, ma è facilmente reperibile anche sul sito internet), è stato fatto un lungo lavoro di collaborazione con i mobility manager delle singole imprese, perché si è ritenuto di sfruttare un'opportunità prevista dalla normativa nazionale. Cioè da un lato obbligare le imprese a individuare all'interno della propria struttura un mobility manager; dall'altro lato (dopo un attento studio che va fatto all'interno delle imprese, a carico delle singole imprese, sulla mobilità con la quale i lavoratori si spostano da casa verso il luogo di lavoro), abbiamo immaginato un percorso di condivisione con le singole imprese, proprio per capire, una volta individuato il loro mobility manager, quali erano le singole esigenze. Devo essere sincero, abbiamo avuto una buona risposta. Le imprese che non avevano ancora individuato il mobility manager lo hanno fatto. Però, esiste un buco normativo che prevede l'istituzione del mobility manager per le imprese sopra un tot numero di dipendenti, ma non prevede sanzioni per chi non lo fa. Quindi, abbiamo dovuto mettere qualcosa nel piatto per invogliare le imprese a fare questo percorso. Ci sono grandi imprese del territorio, ma non solo nomi importanti, penso a Lavazza, a Intesa Sanpaolo, allo stesso Comune di Torino, che sta immaginando, insieme al proprio mobility manager, quali promozioni mettere in campo per i propri dipendenti. Dal punto di vista organizzativo, al secondo tavolo ci siamo resi conto, però, che le esigenze delle singole imprese erano molto diverse tra di loro. A questo tavolo erano presenti mobility manager non solo di aziende private. Penso, ad esempio, alla Polizia di Stato e all'Arma dei Carabinieri, i cui rappresentanti volevano, con noi, provare a capire come incidere in maniera minore sul reddito dei singoli dipendenti per l'occupazione del suolo pubblico e per la sosta. Avendo tutte le motivazioni per spiegare che non c'è un'alternativa: penso ai lavoratori della Sara Assicurazioni che, giustamente, ci hanno spiegato che per loro non è una scelta avere l'auto sotto l'ufficio, ma essendo agenti rappresentanti devono muoversi con il mezzo privato e l'azienda non è in grado di garantirgli il posto auto all'interno del cortile. Detto questo, abbiamo cominciato dei rapporti bilaterali, perché dopo che abbiamo fatto un paio di riunioni sui principi generali e sulla costituzione di queste figure di mobility manager, sui principi con i quali i mobility manager dovevano individuare questo studio, in maniera tale che fosse omogeneo e anche utilizzabile da parte della Città. Sono partiti degli incontri bilaterali tra GTT e i singoli mobility manager, con la regia dell'Assessorato. Ho avuto ancora conferma, questa mattina, che le imprese stanno studiando delle promozioni specifiche per i propri dipendenti, che vanno ben oltre i singoli abbonamenti già in vigore (che richiamavo prima, disponibili anche sul sito), che vanno nella direzione di risolvere, o attutire, il problema. Se, invece, il Consigliere pensava direttamente a una tipologia speciale di sconti per il singolo dipendente che autonomamente, senza un'organizzazione più complessa come quella che ho provato a descrivere, chiede un abbonamento specifico, a quel punto devo ricordare che la deliberazione del Consiglio Comunale prevede già una fascia di abbonamenti (in questo caso per lavoratori e non; quindi, non c'è una specificità sui lavoratori) che permette di abbattere, in maniera anche considerevole, il costo mensile e annuale dell'abbonamento. Su questo, do un'informazione ancora informale per il momento. Sull'abbonamento annuale, scalando i mesi classici destinati alle ferie (agosto e fine di dicembre), stiamo anche lavorando per tornare in Consiglio Comunale con una specifica tariffa che immagino andrà ancora più incontro alle necessità che ha segnalato l'interpellante. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore. Ci sono due aspetti: il primo è quello legato ai mobility manager. Evidentemente è un approccio sistematico al tema, nel senso che seguendo i dettami del Regolamento nazionale, ci stiamo approntando a realizzare uno studio su questo problema. Come diceva giustamente l'Assessore, da questi tavoli è emersa una complessità di richieste, che sono diverse a seconda dell'attività lavorativa svolta. Questo è un tema e ne prendiamo atto. L'altro tema che invece sollevo con l'interpellanza è proprio quello del piccolo imprenditore, il piccolo artigiano, il titolare di un'agenzia assicurativa che lavora dentro la zona blu. Cioè, tutte quelle persone che lavorano. Perché la mia interpellanza, Assessore, riguarda proprio il tema del lavoro, nel senso che se uno ha il vezzo di andare tutti i giorni a fare colazione in una zona dove ci sono le strisce blu, allora si paghi il parcheggio. Ma il mio problema è quello di provare a sollecitare l'Amministrazione a ripensare questo tipo di tariffe, a provare a individuare dei criteri per il riconoscimento del fatto che quella persona è tenuta a lavorare nella zona blu. Primo dato. Secondo dato. Capire se è possibile individuare delle formule di sconti, proprio perché facendo calcoli allo mano, sulla base dei dati presenti sul sito internet, se uno si abbona tutti i mesi, per entrare nella zona a strisce blu, paga un migliaio di Euro. Considerando che spesso non è neanche detto che riesca a entrare, pur avendo il permesso, nella zona ZTL. Quindi, vuol dire che uno sta facendo un abbonamento, ma per tre ore. L'Assessore è un grande lavoratore e lo sa meglio di me: dalle 8.30 alle 10.30 non entri in ZTL, ma sono due ore lavorative molto importanti, perché è l'inizio della giornata, dove imposti le cose da fare, gli appuntamenti. È per questo che non ho voluto essere generico sul tema della zona blu, ma sollecitare l'Amministrazione, in un momento di difficoltà come questo, a pensare un sistema di abbonamento per il lavoratore autonomo, con la Partita IVA, quello che è tenuto a recarsi sul posto di lavoro e spendere tutti i giorni quella cifra, che ha delle esigenze che non possono essere comprese in quelle delle grandi imprese: l'Assessore citava le Forze dell'Ordine e le grandi società. Un sistema di abbonamento che venga codificato: cioè chi ha queste caratteristiche può accedere a una tipologia di abbonamento più economico. Perché, alla fine della fiera, questo è un costo indiretto sul fatto che uno lavori in centro, nella zona blu. Ovviamente non è una responsabilità dell'Assessore, però è un costo, specie in un momento come questo. Se queste persone svolgono un lavoro in cui gli serve l'autovettura, non possiamo impedirgli di usarla. Secondo me, sarebbe assolutamente utile se la Città si prendesse la responsabilità di dire: "Stabiliamo dieci criteri; se ci rientri, puoi avere un abbonamento scontato. Quindi, ti togliamo una tassa indiretta sul lavoro di circa 1.000 Euro all'anno". Anche perché se lo facciamo per il datore di lavoro, è possibile che poi il datore di lavoro se ne faccia carico, se l'abbonamento è conveniente, anche per i propri dipendenti, come il mobility manager può fare nelle aziende. Faccio l'esempio di un'agenzia assicurativa che conosco, che ha il dipendente che rischia di passare dal full-time al part-time, oppure di andare in cassa integrazione. Esiste tutta una serie di misure. Se noi dessimo questo segnale, sarebbe assolutamente opportuno. Non so come poter esprimere ulteriormente questa mia richiesta. Chiedo solo all'Assessore (al dì là della documentazione che se mi vuole fornire; so che l'Assessore Lubatti è sempre attento da questo punto di vista) se è possibile istituire un luogo di confronto su questo tema, nei tempi da lui stabiliti. Credo che se l'Amministrazione stabilisse che, per chi rispetta queste dieci caratteristiche, l'abbonamento costa 800 Euro all'anno, anziché 1.000 Euro, sarebbe un segnale che chi lavora in centro apprezzerebbe tantissimo. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) L'interpellanza è discussa. |