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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Maggio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2012-07635
"IMU - ICI SU AREE EDIFICABILI: IRREGOLARITA' VALORI E ACCERTAMENTI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE TRONZANO IN DATA 10 DICEMBRE 2012.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201207635/002, presentata in
data 10 dicembre 2012, avente per oggetto:

"IMU - ICI su aree edificabili: irregolarità valori e accertamenti"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Nell'interpellanza viene chiesto conto della complicata vicenda delle valutazioni
attribuite ai valori venali delle aree edificabili riferite a IMU - ICI e, naturalmente,
valutare se non occorra intervenire presso gli Uffici Catastali del Comune per
modificare le notifiche alle condizioni imposte, per la determinazione dei medesimi
valori. Tema, peraltro, sollevato anche controverso, in quanto, ovviamente, oggetto
di variabilità legata anche alla crisi economica.
Attualmente la vicenda è gestita dalla Divisione Servizi Tributari, nella fattispecie da
due settori, ovvero il "beneficiario" - tra virgolette - dell'attività accertativa, cioè la
Divisione Servizi Tributari, Settore IMU, ex ICI, e naturalmente i Servizi Catastali,
che sono i responsabili della redazione dell'attività peritale.
Il secondo Servizio, ovvero quello catastale, rileva sull'interpellanza che il Comune
ha attualmente affidato la determinazione a un'interfaccia con il Politecnico di
Torino, in considerazione dell'autorevolezza scientifica della ricerca in materia
estimativa, oltre che alla consolidata esperienza, derivate dal fatto che il Politecnico
gestisce e collabora per il progetto dell'Osservatorio Immobiliare della Città di
Torino, il cosiddetto OICT.
L'Osservatorio fornisce semestralmente l'analisi dell'andamento del mercato
immobiliare torinese e le quotazioni in base a metodologie scientifiche; tale analisi è
basata sulla rilevazione diretta di valori di mercato e di segmento, suddiviso per le 40
Microzone. Ovviamente questa procedura non è rilevante ai fini della modalità di
notifica, ma dà soprattutto l'idea di come sia monitorato, in relazione al generale
andamento del mercato, con un meccanismo di sviluppo.
Naturalmente, da parte del Settore Catasto, è attivo in dialogo con l'Agenzia del
Territorio, ora Agenzia delle Entrate Unificata, per l'aggiornamento della parte
catastale.
Il servizio ICI-IMU, invece, riferisce che, dovendo accertare il valore venale in
comune commercio il 1° gennaio dell'anno di imposizione, avendo a riguardo i
seguenti parametri, cioè zona territoriale, indice di edificabilità, destinazione d'uso
consentita, oneri per eventuali lavori e prezzi medi di mercato, ovviamente viene
attribuita una funzione procedurale diretta a determinare un valore al di sotto del
quale l'Ufficio può esercitare l'attività accertatrice.
In pratica, annualmente, o almeno ogni volta che si ravvisi l'esigenza di aggiornarlo,
gli Enti Locali (in particolare, il Comune naturalmente lo esegue, ma comunque
quasi tutti gli Enti) hanno, secondo questa pronuncia di Corte di Cassazione, la
necessità di delimitare una soglia al di sotto della quale si sviluppi l'attività
accertativa, soglia che è fissata attraverso le attività consulenziali e valutative che
sono state illustrate nella risposta precedente del Servizio Catastale.
Ovviamente il tema è comunque complesso e magari la risposta più tecnica la riferirò
al Consigliere per iscritto, se riterrà. In base all'andamento, è chiaro che non sempre
le valutazioni corrispondono a quella che è l'autovalutazione del soggetto imposto,
pertanto spesso viene determinato un avvio di procedimento tributario che,
sostanzialmente, vada a verificare - tra virgolette - la regolarità di quanto dichiarato.
L'attività si svolge mediante la rilevazione dei valori venali dichiarati dai
contribuenti, un confronto tra i valori dichiarati per vedere se ci sono difformità tra
zone omogenee, l'acquisizione di tutti gli atti di cessione di aree fabbricabili
ovviamente per capire qual è l'atto di provenienza e il valore definito di ogni terreno
per l'imposta di registro, e poi naturalmente ogni altra rilevazione in caso di
esproprio per valore venale o naturalmente altra origine di dato.
Vero è che questo criterio di valutazione del mercato ha tenuto mediamente sostenuti
valori accertativi ai fini IMU-ICI.
Vero è che, tuttavia, venerdì mattina, cioè non più di tre giorni fa, affrontando
tematiche riguardanti i tributi locali nell'ambito del Comitato Tributario cittadino, è
riemersa anche la richiesta, da parte del Collegio Costruttori, di addivenire ad un
tavolo di confronto per la determinazione di questi valori, che sono valutati
autonomamente dall'Ente, ma che evidentemente hanno una grande rilevanza in un
momento economico come questo, e l'Amministrazione ha acconsentito a che, nei
tavoli che verranno aperti dopo il Comitato Tributario in materia di IMU e di valori
catastali e di aree fabbricabili, venga esaminata anche la congruità e la persistenza
dei valori indicati l'anno precedente quali valori di parametro. Naturalmente, di
questa attività riferiremo nel corso dell'attività regolamentare di indirizzi tributari,
che effettueremo al momento del Bilancio 2013.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Ringrazio l'Assessore per la risposta. A mio giudizio, l'ultimo passaggio è
importante, quindi ben venga questo raccordo fra il Collegio e l'Amministrazione.
Ci abbiamo messo un po' a discutere la mia interpellanza, ma perché stavate
lavorando sul tema - e lo sapevo -, quindi non volevo accelerare i tempi rispetto alle
procedure, che mi pare abbiano portato ad un abbassamento dei valori nella sostanza,
però il tema centrale rimane, ovvero l'Urbanistica ritiene questi terreni non
edificabili (che, peraltro, sono pochi nella città), mentre l'Ufficio Tasse e Tributi li
ritiene edificabili.
L'incongruenza fra queste due cose è lampante. Quindi, succede che arrivano delle
cartelle come se i terreni fossero edificabili dall'Ufficio Imposte e Tasse con delle
cifre abbastanza elevate, e il ricevente queste cartelle deve per forza fare ricorso alla
Commissione Tributaria per dire che questa cosa non è edificabile, come in realtà
invece l'Ufficio Imposte e Tasse ritiene sia.
Il mio suggerimento (ma è soltanto un suggerimento) è quello di provare a fare,
all'interno degli Uffici dell'Edilizia e dell'Urbanistica, un ufficio apposito che si
possa occupare di questo tema, che oggettivamente sta portando un po' di disagio a
molti - anche se i terreni, poi, sono pochi -, perché sostanzialmente si applica un
criterio commerciale su una questione di diritto tributario.
Allora, il ragionamento essenziale è - ed è evidente - che ci debba essere un ufficio
apposito per fare queste cose all'interno dell'Urbanistica e dell'Edilizia, in modo da
evitare che i riceventi la comunicazione dall'Ufficio Imposte e Tasse debbano per
forza fare ricorso contro l'Amministrazione.
Questo è un po' l'impianto, spero di essere stato chiaro. Se l'Assessore vorrà
mandarmi una nota scritta, io gliene sarei grato. Lavorando e ragionando, pian piano,
a mio giudizio, si può trovare una soluzione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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