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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Maggio 2013 ore 10,00
Paragrafo n. 37
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2013-01656
APPROVAZIONE DELL'AGGIORNAMENTO DELLA GOVERNANCE, DEL NUOVO STATUTO E DELLE RELATIVE MODIFICHE AI PATTI PARASOCIALI RELATIVI AD IREN S.P.A. E PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201301656/064,
presentata dalla Giunta Comunale in data 12 aprile 2013, avente per oggetto:

\\\\\\\"Approvazione dell'aggiornamento della governance, del nuovo Statuto e delle
relative modifiche ai patti parasociali relativi ad IREN S.p.A. e provvedimenti
conseguenti\\\\\\\".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 3426 al n. 7468
(esclusi gli emendamenti dal n. 3447 al 3937, dal n. 3939 al 4437, dal n. 4439 al n.
4929, dal n. 4931 al n. 5448 e dal n. 5456 al n. 7458).
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
L'emendamento è chiaramente ostruzionistico. L'ostruzionismo (lo ripeto solo su
espressa richiesta della Presidenza, perché non avevo neanche chiesto di intervenire)
prende le mosse dalla convinzione che questa riforma di governance in realtà non
vada, come negli intendimenti espressi in Commissione e in Aula dalla Giunta, a
cercare di snellire la governance della multiutility del Nord IREN, andando quindi
incontro a una razionalizzazione, un percorso di maggiore efficienza delle dinamiche
interne alla società. Bensì, al contrario di quanto espresso, vadano ad accentuare veti
e contro veti, pesi e contrappesi di potere all'interno di questa società, esercitati da
parte delle varie Amministrazioni.
Il timore è che non siano delle ambizioni di radicamento, quindi di far valere gli
interessi di un territorio, ma siano invece le intenzioni di far valere il peso di una
singola Giunta, piuttosto che un'altra. Lo fa capire facilmente anche la scarsa
collaborazione che c'è stata (non da parte della Presidenza della I Commissione, ma
da parte della Giunta) per cercare di dare tutti gli strumenti per approfondire questa
deliberazione, per cercare, come era stato chiesto, di trovare un contatto anche con
espressioni dei Gruppi Consiliari degli altri Consigli Comunali chiamati a esprimersi,
come anche l'audizione dei vertici della società FSU, piuttosto che
dell'amministratore non delegato, sono componente del C.d.A. di IREN, Cantarella, che
era stato delegato dal Sindaco per partecipare a nome di Torino, quel Gruppo di
lavoro che ha fondato le basi di questa riforma.
Noi riteniamo - lo ripetiamo ancora una volta - che in realtà sia stato di fatto un testo
blindato. Il Vicesindaco dice solo lo Statuto, in realtà gli accordi e anche le varie
proposte emendative (magari accolte - lo ha detto lo stesso Vicesindaco, lo ricordo,
però per sostenere la nostra tesi - in altre Città come quella di Genova) sono stati solo
stralci, quindi decisioni in meno e non in più.
Quindi, riteniamo che un'operazione di questo tipo non debba essere in alcun modo
avallata. Riteniamo che anche le mozioni, per quanto comunque costituiscano un
proposito positivo, che non condanniamo assolutamente, soprattutto quelle proposte
dalle componenti di minoranza, in realtà non esplicheranno degli effetti poi concreti
nei confronti del mandato e delle future azioni della Giunta in ambito IREN. Però,
ricordiamo che in ogni caso...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La invito a concludere.

MARRONE Maurizio
...con la buona fede che ci contraddistingue, abbiamo comunque cercato di emendare
anche la mozione della Lega Nord, per renderla ancora più incisiva dell'orientamento
già posto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 3426 al n. 7468 (esclusi gli emendamenti dal n. 3447 al 3937, dal
n. 3939 al 4437, dal n. 4439 al n. 4929, dal n. 4931 al n. 5448 e dal n. 5456 al n.
7458):
Presenti 32, favorevoli 7, contrari 25.
l'accorpamento degli emendamenti dal n. 3426 al n. 7468 (esclusi gli emendamenti
dal n. 3447 al 3937, dal n. 3939 al 4437, dal n. 4439 al n. 4929, dal n. 4931 al n.
5448 e dal n. 5456 al n. 7458) è respinto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
In seguito alla votazione di cui sopra, gli emendamenti originali, dal n. 3426 al n.
7468 (esclusi gli emendamenti dal n. 3447 al 3937, dal n. 3939 al 4437, dal n. 4439
al n. 4929, dal n. 4931 al n. 5448 e dal n. 5456 al n. 7458), sono inseriti nel presente
verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n.
al n. .
L'emendamento n. 3438, presentato dal Consigliere Mangone, recita:


FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Mangone.

MANGONE Domenico
Questo emendamento tende ad allineare le nomine fatte dal Consiglio
d'amministrazione. Fondamentalmente questo emendamento dice che i direttori delle
direzioni della holding devono essere nominati, come avviene con le società
sottostanti, dal Consiglio d'amministrazione, con le percentuali che sono previste
dallo statuto di IREN, perché si verrebbe a creare una situazione diversa tra le
nomine fatte per i direttori della holding e le nomine fatte dalle società sottostanti.
Per cui, sintetizzerei il tutto dicendo che con questo emendamento si allineano le
società sottostanti con le nomine dei direttori della holding.
Quindi, mi auguro che la Giunta voglia esprimere, su questo emendamento, un parere
favorevole.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo, perché in realtà noi introduciamo una modifica
sullo Statuto, per cui ovviamente vale la stessa motivazione che ho dato per i tre
emendamenti del Movimento 5 Stelle.
In più c'è un problema di merito, nel senso che noi avremmo voluto ridurre la
quantità di cose che devono decidere in dieci. Una cosa è avere l'attenzione ai
territori, una cosa è mettere sostanzialmente un vincolo per cui i territori, attraverso
l'espressione del Consiglio d'amministrazione, hanno un diritto di veto.
Per questa ragione, sia dal punto di vista della forma, sia dal punto di vista della
sostanza, è molto meglio quello che dice la mozione, che dà un'indicazione e dice
che anche questa materia è bene che sia condivisa da almeno dieci membri del
Consiglio d'amministrazione.
In questa formula prevista dalla mozione, ovviamente l'indicazione c'è ed è possibile
accoglierla, perché è un'indicazione, non è un vincolo statutario, che spero - appena
avviato questo processo - si superi largamente dal punto di vista della condivisione
tra i territori.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Consigliere Mangone, è stato relegato in serie B, insieme al Capogruppo Bertola.
Che brutta fine. È stato relegato tra quelli che fanno le proposte, si impegnano, hanno
seguito i lavori in Commissione, hanno capito le criticità, hanno elaborato degli
emendamenti propositivi, li stendono, li propongono e poi la Giunta gli dice che sono
carta straccia. Perché? Perché lo Statuto non si può toccare.
Consigliere Mangone, si rende conto che quindi è la sua Giunta, con la sua
maggioranza, che le dice che finché è un indirizzo di mozione (tanto per dire il peso
che hanno queste mozioni), va bene, possiamo anche dire quello che vogliamo; ma lo
Statuto non si tocca.
Quindi, il parere, anche se proviene (questo mi fa piacere in ordine di equità) da un
Consigliere di maggioranza del PD, riceve parere negativo. Devo immaginare -
anche se in realtà questa maggioranza ci regala sempre delle bellissime sorprese, che
ci potrebbero tenere svegli e pimpanti anche a quest'ora - che la maggioranza, se
intende allinearsi all'indirizzo della Giunta, esprimerà un voto contrario. Lo auguro
alla Giunta.
Io, invece, condivido lo spirito dell'emendamento del Consigliere Mangone, perché
riporta un tema che purtroppo è stato stralciato, cioè del potere di intervento anche
nel delineare le dinamiche di cosa accade anche nelle società di primo livello.
Perché, lo ribadiamo, la holding è un intermediario, a sua volta, è una scatola vuota
che ha però il grande compito di dirigere e amministrare tutte quelle operative che
dipendono da lì. Per cui, noi, decidendo chi fa l'Amministratore Delegato, il
Presidente, il Direttore generale, il Vicepresidente in IREN, decidiamo solo chi
comanda; poi gli diamo lo scettro e tanti saluti e baci da parte di questa Sala Rossa.
Per cui, io sono solo un pochino amareggiato nel vedere che comunque un lavoro di
approfondimento in Aula o non viene tenuto in considerazione, o semplicemente
viene relegato ad argomento di mero indirizzo, che sappiamo (glielo dico ancora,
Consigliere Mangone) essere destinato a cadere nel vuoto. Questo lei lo deve sapere
per la sua storia politica e per la sua intelligenza.
Approfitto degli ultimi secondi che mi rimangono per chiedere al Presidente una
questione invece sull'ordine dei lavori, ma inerente alla votazione di questo
emendamento, perché nell'articolo del Regolamento che mi ha citato, ho scoperto
una cosa che ignoravo, da cattivo Consigliere quale sono, cioè che l'articolo 117
comma 5 assegna la seguente facoltà (di cui, potendo, approfitterei volentieri): "Il
Presidente può accogliere la proposta di un Consigliere effettuata nel corso del
proprio intervento di cui alla lettera f)" - che è quello di merito - "di porre in
votazione per parti un emendamento".
A me non convince integralmente l'emendamento del Consigliere Mangone, per cui
propongo una votazione per parti dell'emendamento. Per poter mettere per iscritto la
proposta, come il Presidente mi ha sempre detto nella conduzione dei lavori, chiedo
una piccola sospensione che mi consenta di stendere la mozione d'ordine che chiede
la votazione per parti, secondo le varie disposizioni. Anche perché l'emendamento
del Consigliere Mangone pone dei punti diversi e non necessariamente monolitici tra
di loro.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Consigliere Marrone, io non sono bravo come lei a leggere i testi dei Regolamenti,
però il citato comma fa riferimento alla facoltà del Presidente di accogliere una
proposta di votazioni per parti separate.
Ora, se ho capito bene il senso dell'emendamento presentato dal Collega Mangone,
mi viene veramente difficile immaginare che un emendamento di due righe e circa
quindici parole, possa essere votato per parti separate. A meno che questo non
sottenda un chiaro intento di un ulteriore utilizzo del Regolamento a fini
ostruzionistici.
Per cui, credo che il Presidente consentirà a quest'Aula di lavorare regolarmente, in
quanto non sussistono i presupposti di sostanza relativamente a questa disposizione
regolamentare, che infatti consegna al Presidente la facoltà di accogliere e,
conseguentemente, di respingere l'istanza.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone, per formulare la richiesta di votazione per parti
separate.

MARRONE Maurizio
Le frasi sono due. la prima aggiunge all'articolo 25, dopo il 25.4, "nomina e/o revoca
dei direttori delle direzioni staff della holding su proposta dei rispettivi organi
delegati", una. La seconda frase è "rinumerare i punti successivi".
Chiedo che l'emendamento venga votato con queste due parti separate.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Purtroppo, mi risulta difficile accogliere la sua richiesta in questa fase.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
3438:
Presenti 34, astenuti 2, favorevoli 18, contrari 14.
L'emendamento n. 3438 è approvato.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Mi limito a chiedere se abbia ancora senso rimanere qui, perché a questo punto se
devo dare credito a quanto detto fino adesso dal Vicesindaco Dealessandri, la
deliberazione è saltata. Perché ci è stato detto che il motivo del parere negativo era
quello dell'intangibilità dello statuto, per cui lo statuto è saltato. Quindi, la
deliberazione dovrebbe essere ritirata, perché è saltata; un po' come la vostra
maggioranza, permettetemi di dirlo. Concludo, invitando la Giunta a ritirare la
deliberazione.
Sono felice del fatto di aver continuato fino alla fine l'ostruzionismo, perché vi
abbiamo affondato. E sono contento di aver perseverato fino alla fine, anche se in
solitudine, come Fratelli d'Italia.

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